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unimc - sdf - tecniche della rappresentazione - 2008-09

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ANALISI DI UN’OPERA D’ARTE

1) GIUDIZIO A CARATTERE INTUITIVO 2) LA CRITICA FORMALISTA

5) IL METODO STRUTTURALISTA 4) IL METODO ICONOLOGICO

3) L’INTERPRETAZIONE SOCIOLOGICA

1) GIUDIZIO A CARATTERE INTUITIVO

Cogliere gli aspetti espressivi psicologici fondamentali

Ma per capire pienamente l’opera è necessario approfondire l’analisi in modo preciso e analitico

Nel tempo sono state elaborate varie metodologie di analisi

dell’opera d’arte, che oggi si tende a fondere

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unimc - sdf - tecniche della rappresentazione - 2008-09

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2) LA CRITICA FORMALISTA

Analisi dei caratteri visivi, dei valori plastici, formali, spaziali, tecnici e materiali: lo stile è in continuo sviluppo e si pone al di sopra delle personalità dei singoli artisti posti in secondo piano

Nasce alla fine dell’Ottocento

Konrad Fiedler - Giudizio delle opere d’arte figurative, 1876 Heinrich Wolfflin - Concetti fondamentali della storia dell’arte,1915 Henry Focillon - Vita delle forme, 1934

Wolfflin ha individuato due grandi direzioni dell’arte

(rappresentazione ed espressione, classico e anticlassico, arte mediterranea e arte nordica, rinascimento e barocco) espresse da categorie fondamentali opposte: lineare-pittorico, superficie- profondità, forma chiusa-forma aperta, unità-molteplicità, chiarezza-non chiarezza

STESSO SOGGETTO 250 ANNI DOPO

plasticità, chiaroscuro, luce forme piene e armoniose

linee di forza sinuose composizione dimanica proporzioni naturalistiche

gesti e sguardi ESALTAZIONE DEL MONDO

TERRENO

RAFFAELLO SANZIO,

MADONNA BRIDGEWATER 1507

fondo oro = incorruttibilità posa ieratica = autorità simmetria = immobilità geometria = perfezione ideale proporzioni allungate e motivi decorativi = preziosità bidimensionalità = incorporeità PROIEZIONE IN UN MONDO ULTRATERRENO

MARGARITONE D’AREZZO, MADONNA DI MONTELUNGO, 1250

MADONNA CON BAMBINO

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3) L’INTERPRETAZIONE SOCIOLOGICA

L’opera d’arte dipende dalle esigenze di un particolare gruppo sociale: documento delle relazioni sociali del suo tempo

Indagare le funzioni, la committenza, i processi produttivi: i legami con la società

Nasce nel secondo dopoguerra:

Frederick Antal - La pittura fiorentina e il suo ambiente sociale

nel Trecento e nel primo Quattrocento, 1948

Arnold Hauser - Storia sociale dell’arte, ed. it. 1951

CELEBRAZIONE DELL’UOMO ROMANO CON NOME E COGNOME (e quindi vestito) DALLE DOTI ECCEZIONALI (generale=corazza;

politico= toga) E DELLA SUA AUTORITA’ (gesto solenne dell’allocutio) ESALTAZIONE DELL’UOMO IN QUANTO TALE (e quindi nudo) MODELLO DEL CITTADINO IDEALE DELLA DEMOCRATICA POLIS GRECA (in armonia con se stesso e con la natura – metà corpo è in stasi, metà in movimento = chiasma)

BRONZO “B” DI RIACE AUGUSTO LORICATO

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4) IL METODO ICONOLOGICO

Icono-logia = discorso, interpretazione dell’immagine L’opera è “sintomo” del complesso di idee e di credenze (filosofiche, religiose…) che agiscono a livelli più profondi dell’inconscio individuale e collettivo

I valori simbolici sottesi determinano anche gli aspetti stilistici

La scuola iconologica fu fondata da:

Aby Warburg - La rinascita del paganesimo antico, 1932

Rudolf Wittkower - Principi architettonici nell’età dell’umanesimo 1948

Erwin Panofsky - Il significato nelle arti visive, 1955

Il soggetto, trascurato dai formalisti, diviene importante

TIZIANO VECELIO, LA VENERE DI URBINO

LE ROSESONO L’ATTRIBUTO DI VENERE IL CANEINDICA LA FEDELTA’ ED E’

ATTINENTE ALL’AMORE

QUINDI LA DONNA RAPPRESENTATA E’

UNA DEACHE RENDE “INNOCUO” E ACCETTABILE LO SPLENDIDO NUDO FEMMINILE

(MA L’AMBIENTAZIONE FORSE INDICA SOLO UNA SPENDIDA NOBILDONNA

EDOARD MANET , OLYMPIA

LA RAGAZZA, PUR IN POSA PIU’ CASTA, NON HA NESSUN ATTRIBUTOCHE LA IDENTIFICHI COME DEA O NINFA, ANZI TUTTO INDICA CHE E’ UNA PROSTITUTA DELL’EPOCA (il nome, la domestica nera, l’omaggio floreale) E IL DIPINTO FU ACCUSATO DI VOLGARITA’

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5) IL METODO STRUTTURALISTA

Parte dalla Gestaltpsychologie (1912) e va oltre il purovisibilismo avvalendosi della semiologia, lo studio dei segni

Il nostro sistema percettivo coglie l’immagine come una totalità organizzata di elementi e non come una somma di particolari individuati isolatamente

Poiché i segni sono significanti l’arte viene inclusa nella comunicazione: il messaggio estetico è messaggio informativo

Nasce nel secondo decennio del Novecento.

Rudolf Arnheim - Arte e percezione visiva, 1954

- leggi della somiglianza, della vicinanza e della direzione;

- frecce dominanti - linee non perfettamente parallele e verticali - simmetria bilaterale non rigida (cerchio e semicerchio) - il peso è maggiore a destra

- Senso di vitalità in un insieme fantastico per l’inafferrabilità dei piani, delle luci, dei pieni - Rappresentazione di un paesaggio mentale costruito dall’immaginazione del pittore - La freccia indica il pensiero che si sposta liberamente tra passato presente e futuro senza i condizionamenti del corpo - Rappresentazione delle “forze creative della natura” e della tendenza ad immedesimarsi con esse

- L’ambiguità dei vari elementi crea tensione percettiva, coinvolge emotivamente l’osservatore che completa con il suo vissuto gli indizi disseminati dal pittore

ombre portate su un

ipotetico piano

orizzontale in basso

colori chiari liquidi

forme scure quadrangolari

grandi frecce linee spezzate scure che si intrecciano

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ANALISI DELL’OGGETTO

ANALISI DEL SOGGETTO

AUTORE E CONTESTO

VALUTAZIONE CRITICA

• Dati identificativi

• autore/scuola

• anno/epoca

• luogo/collocazione originaria

• materiali/tecniche

• Analisi formale

•elementi del linguaggio (colori, forme….)

•convenzioni di rappresentazione (prospettiva...

• Analisi compositiva

• (simmetria, equilibrio, dinamismo...

• Genere iconografico, fonti

• Attributi iconografici

• Ambito storico culturale

• Stile dell’autore

• Committenza/pubblico/funzione comunicativa

• Sintesi e individuazione dei rapporti

ANALISI DI UN’OPERA D’ARTE

Riferimenti “culturali”:

Anno di produzione

2003

Coproduzione

Spagna-Italia-Inghilterra

Regia

Gabriele Salvatores

Dall’omonimo romanzo di

Niccolò Ammanniti

ANALISI DELLA PRIMA SEQUENZA DEL FILM “IO NON HO PAURA”

Citazioni:

altri film

Il gladiatore, E.T., La morte corre sul fiume

opere letterarie

Sogno di una notte di mezza estate, Alice nel paese delle meraviglie, Pinocchio…

opere d’arte

Campo di grano di Vincent Van Gogh

PER ORA TUTTE QUESTE COSE NON CI INTERESSANO

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• DESCRIVERE

le immagini

le parole

i rumori

le musiche

paesaggi, persone, cose, animali, colori, forma luci, ombre, movimenti (dei personaggi e della mdp)

sussurrate, gridate …

naturali, artificiali ….

diegetiche, extradiegetiche, tipologia…

i movimenti della mdp

inquadrature, carrellate, stacchi ……

-il buio e il silenzio - sui titoli di testa - movimento orizzontale della mp - qualcosa si muove, vuole conoscere - immagini sfocate - senso di mistero, di inquietudine - rumori poco chiari - di cui non vediamo l’origine, ma

sembrano naturali

- note di un piano, si sale, la luce - il silenzio e il buio sono rotti - un corvo alla fine della salita - un guardiano che impedisce o facilita - campo di grano - giallo, oro, calore, vita ……

- colline, campi - linee curve, avvolgenti: un grembo - cielo limpido, sole, caldo, aria - senso di immensità, l’opposto di prima - una musica semplice - qualcosa si impone senza violenza - corse con traiettorie diverse - non si va tutti nella stessa direzion

E’ PRESENTE UNA DUALITÀ PARALLELA

E CONTRAPPOSTA

sotto/sopra, tenebre/luce, dorato/marcio, chiuso/aperto

……..

bene/male C’E’ QUALCOSA DI

MISTERIOSO E INQUIETANT E non tutto e’ chiaro

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15 - M. visto da dietro - va avanti, la sorella chiama, si volta, un uccello lo

aggredisce, torna indietro

- gli occhiali rotti - grandi occhiali….. per “vedere bene”

- la gallina morta - la musica finisce di colpo - erbe secche - grida di uccelli e frinire di cicale

- un gioco crudele - una regola incomprensibile, la cattiveria dei“buoni”

- frinire delle cicale - aumenta - non c’è musica - poi scende di colpo - la prova ancora animali che volano, sale il violino - la filastrocca - ricorreranno spesso nel film

- occhiali in primo piano - vediamo quello che M. non vede, poi al contrario - scoperta dell’orrore - paura, fuga

- il filo spinato pali di legno secchi -ora c’è una separazione tra M. e la sorella - nuvole minacciose - non c’è più il “sereno” preparano uno scontro

INFANZIA FELICE

SI PARLA DI UN PASSAGGIO DOLOROSO CHE CREA SGOMENTO

In una scena successiva la sorella dice di vedere un caneche M. non vede e lei si rassicura dicendo “Meno male! Pensavo che lo potessi vedere anche tu!” (LEI

E’ ANCORA NELL’INFANZIA, LUI E’ OLTRE. ORA VEDE ALTRE COSE)

GLI ORCHI DELLE

FILASTROCCHE M. È CRESCIUTO

scoperta del male:

nell’uomo nella società nella natura

ha perso l’innocenza, ha

“visto altre cose”

Prefigurano gli orchi veri

che incontrerà M.

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17 flessioni e braccio di ferro

(una “sfida” che non è un gioco)

•Michele vuole crescere, ma deve battere il padre,affermare la sua autonomia

•Più che dalla paura M. è mosso dalla curiosità, vuole capire, comprendere (più avanti chiederà spiegazioni al padre che non saprà darne)

•L’angoscia di non capiree più grande della paura

• Ci spaventa solo ciò che non conosciamo (più avanti scenderà nel buco)

• Necessità di stabilire un contatto

M. SOTTO LE LENZUOLA RAPPORTO CON GLI ADULTI

IL REGALO

RAPPORTO CON IL PADRE

piano di ripresa ribassato, a livello di Michele.

(i genitori sono “fuori scena”)

per i bambini è un gioco, per i grandi un soprammobile (distanza dei punti di vista l’altro e sottoterra

(la realtà è incomprensibile)

Riferimenti

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