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5. DISEGNO DELLO STUDIO

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Academic year: 2021

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5. DISEGNO DELLO STUDIO

5.1 OBIETTIVO

Studi condotti in campioni sia clinici che epidemiologici hanno valutato la relazione tra sintomi psicotici e il rischio di sviluppare pensieri o comportamenti suicidari. Tuttavia, la maggior parte della letteratura riguarda la relazione tra sintomi psicotici positivi, cioè allucinazioni e deliri, e il suicidio in soggetti con disturbi dell’umore, mentre la relazione fra suicidalità e le altre dimensioni appartenenti allo spettro psicotico non è stata ancora sistematicamente valutata.

L’obiettivo di questo studio è indagare la suicidalità in un campione di pazienti con disturbi dell’umore, con o senza sintomi psicotici positivi (deliri e/o allucinazioni) e valutare a quali dimensioni dello spettro psicotico, che potrebbero presentarsi nel corso della vita, è associata.

5.2 METODO

I dati sono stati raccolti fra gennaio e dicembre 2002 in undici Dipartimenti italiani di Psichiatria posti in nove città: Pisa, Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Sassari, Siena, Torino, Udine.

5.2.1 Partecipanti

Tutti i pazienti, sia al primo contatto che già in trattamento, che si presentavano consecutivamente presso gli ambulatori ed i reparti di degenza degli undici dipartimenti di psichiatria italiani sopra citati, venivano invitati a partecipare allo studio, secondo i seguenti criteri di inclusione: a) diagnosi di disturbo dell’umore secondo il DSM-IV; b) età compresa fra i 18 e i 60 anni . I criteri di esclusione comprendevano gravi malattie mediche, affezioni neurologiche, abuso di sostanze nel mese precedente l’inclusione nello studio,

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28 e l’impossibilità a completare le procedure dello studio a causa della gravità di sintomi psichiatrici.

Tutti i soggetti inclusi nel campione hanno fornito consenso informato scritto, dopo aver ricevuto una descrizione completa della ricerca ed avendo avuto la possibilità di porre domande di chiarimento. Nessun compenso è stato previsto per la partecipazione allo studio.

Il comitato etico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa ha approvato il protocollo di studio.

5.2.2 Valutazioni del campione

I partecipanti sono stati sottoposti all’intervista clinica strutturata per i disturbi di Asse I secondo DSM-IV (SCID-I/P, First et al., 1995) e all’intervista clinica strutturata per lo Spettro Psicotico (SCI-PSY, Sbrana et al., 2005). Essi hanno inoltre compilato il questionario di auto-valutazione dello Spettro dell’umore (MOODS-SR, Dell’Osso et al., 2002).

Queste valutazioni sono state condotte da psichiatri o da specializzandi in psichiatria che erano stati formati e certificati all’uso degli strumenti di indagine presso il dipartimento di psichiatria dell’Università di Pisa.

● Intervista clinica strutturata per lo Spettro Psicotico (SCI─PSY)

Il questionario SCI-PSY consta di 164 domande che indagano un ampio range di manifestazioni psicopatologiche associate a sindromi psicotiche o a disturbi della personalità schizoidi o schizotipici come pure sintomi psicotici atipici o sottosoglia che si presentano nel corso della vita di un individuo (Sbrana et al., 2005). Le domande SCI-PSY sono strutturate in cinque domini.

Il dominio Sensitività Interpersonale descrive la tendenza ad evitare gli altri dovuta alla paura di essere fraintesi o criticati o alla generica percezione di atteggiamenti ostili da parte degli altri.

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29 Il dominio Paranoide copre i tratti dello spettro che vanno dal leggero stato di allerta, alla diffidenza, alla sospettosità, fino all’interpretatività e all’autoreferenzialità paranoide.

Il domino Schizoide esplora la mancanza di risonanza emotiva, la difficoltà nel mostrare i propri sentimenti, con tendenza ad essere scarsamente emotivi e non romantici, la tendenza all’essere isolati che è tipica dell’autismo e dello schizoidismo e la religiosità, la superstizione, il pensiero magico o le idee bizzarre.

Il dominio Falsa percezione esplora la presenza di fenomeni dissociativi in presenza di diversi gradi di consapevolezza fino alla sua mancanza totale, come ad esempio la percezione vaga di improvvisi cambiamenti nell’ambiente, sentire che tutto intorno sta cambiando e diviene non familiare o irreale, percepire suoni insopportabili e amplificati oppure riconoscere nell’ambiente voci indistinguibili oppure percepire il proprio corpo o la realtà circostante improvvisamente cambiata o insolita.

Il dominio Sintomi psicotici tipici comprende i sintomi psicotici elencati nel DSM-IV come deliri (per esempio di persecuzione, di relazione, senso di colpa, rovina, megalomania e eretomania), allucinazioni uditive (per esempio rumori o sussurri o voci che conversano insieme) e allucinazioni visive e somatiche.

● Questionario auto-valutativo dello Spettro dell’umore (MOODS─SR) Il questionario MOODS-SR è atto ad indagare la presenza di manifestazioni appartenenti allo spettro dell’umore, sia maniacale che depressivo, inclusi i tratti e gli stili di vita che possono caratterizzare i temperamenti affettivi fino ai sintomi che contraddistinguono sindromi dell’umore sottosoglia o disturbi di soglia clinica.

Il MOODS-SR consiste di 161 domande a risposta dicotomica (SI/NO) volte ad indagare la presenza/assenza dei sintomi di spettro dell’umore per periodi di almeno 3-5 giorni nel corso della vita. Le domande sono organizzate in tre

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30 domini che indagano lo spettro maniacale-ipomaniacale e in tre domini che indagano lo spettro depressivo, ciascuno dei quali esplora umore, energia, e funzioni cognitive. Un ulteriore dominio esplora i disturbi della ritmicità e delle funzioni vegetative, includendo sonno, appetito e funzioni sessuali. La somma dei punteggi dei tre domini dello spettro maniacale-ipomaniacale costituisce il punteggio per la componente maniacale-ipomaniacale e quella dei tre domini depressivi per la componente depressiva.

● Valutazione della suicidalità

La presenza di suicidalità è stata valutata per mezzo di sei items del MOODS-SR che esplorano se il paziente ha mai avuto periodi di almeno 3-5 giorni nei quali: riteneva che la vita non fosse degna di essere vissuta (N=102); desiderava di non svegliarsi al mattino o di morire in un incidente o per un attacco cardiaco o un ictus (N=103); voleva morire o farsi del male (N=104); desiderava morire o farsi del male e aveva un piano specifico per farsi del male o uccidersi (N=105); aveva tentato il suicidio (N=106); aveva fatto un tentativo di suicidio per cui si era resa necessaria una cura medica (N=107). Per le finalità del presente studio, la presenza di suicidalità è stata definita sulla base della risposta positiva a almeno una di queste sei domande.

5.2.3 Analisi statistiche

Sono stati usati il Chi-quadrato e il t-test per confrontare variabili demografiche e cliniche tra gruppi.

Una serie di regressioni logistiche multivariate sono state utilizzate per esaminare se i punteggi totali e/o i punteggi delle sottoscale dello SCI-PSY prese individualmente predicono la suicidalità.

I dati raccolti sono stati elaborati usando lo Statistical Package for the Social Science (SPSS) versione 20 (IBM, 2011).

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