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TAVOLO SINDACALE DEL 29 SETTEMBRE: SCADENZA FERIE - ISTITUZIONE NUOVO PROFILO - NUOVO MODELLO DI SERVIZIO - INFORMATICA: POCO, MA SI ASSUMERA'

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Federazione Regionale USB Sardegna

TAVOLO SINDACALE DEL 29 SETTEMBRE: SCADENZA FERIE - ISTITUZIONE NUOVO PROFILO - NUOVO

MODELLO DI SERVIZIO - INFORMATICA: POCO, MA SI ASSUMERA'

Comunicato n. 64/17

In allegato i documenti presentati dall'amministrazione

Nazionale, 02/10/2017

FERIE 2016, RINVIATA AL 30 GIUGNO 2018 LA SCADENZA

Nella tarda serata di venerdì l’amministrazione ha pubblicato il messaggio Hermes N. 3757 con il quale si rinvia al 30 giugno 2018 il termine per la fruizione delle ferie 2016, secondo le disposizioni di legge. Un intervento necessario anche se tardivo, dopo che era stato sostenuto per troppo tempo che la previsione restrittiva di fonte contrattuale era a maggiore garanzia dei lavoratori. Quanto deciso dall’amministrazione deve trovare applicazione anche negli anni successivi, in attesa che la materia sia regolata dal contratto collettivo, uniformandola alle disposizioni legislative e parificando esigenze di servizio e personali.

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ISTITUZIONE DEL PROFILO “ANALISTA DI PROCESSO”

USB DA SOLA CONTRO TUTTI

Nella riunione del tavolo sindacale nazionale di venerdì l’amministrazione ha presentato un verbale di accordo per l’istituzione del profilo specialistico

“Analista di processo – consulente professionale”. Dopo aver ottenuto la contrattazione su tale materia, la USB ha respinto senza esitazione la proposta di istituire detto profilo, per il quale si prevede che l’accesso dall’esterno avvenga nel livello economico C1 con il possesso della Laurea magistrale o Laurea specialistica in particolari discipline ad indirizzo giuridico, economico ed amministrativo, e con la certificazione della conoscenza della lingua inglese pari almeno al livello B2 rilasciata da istituti legalmente riconosciuti. La firma di tale accordo serve all’amministrazione per bandire il concorso pubblico, che sarà quindi riservato a chi possiede i requisiti richiesti dal profilo che si vuole istituire.

USB, contestando la scelta dell’amministrazione, ha evidenziato gli elementi di caduta di tale proposta. Innanzitutto si taglierebbero dalla partecipazione al concorso tutti coloro che sono in possesso di Laurea triennale o di primo livello, titolo di studio previsto per l’accesso al livello economico C1. L’INPS ha bisogno di personale che sia inserito nei processi produttivi, mentre la figura che si vuole individuare ha spiccate caratteristiche indirizzate all’attività di consulenza e rapporti con l’esterno. Poi c’è una considerazione da fare:

quanti tra quelli che hanno il titolo di studio richiesto dall’istituendo profilo sono anche in possesso della certificazione del livello B2 di conoscenza della lingua inglese? Boeri ha dichiarato più volte che i nuovi assunti se li sarebbe andati a cercare tra i migliori delle più blasonate Università. Senza fare pensieri cattivi, è evidente che i requisiti richiesti servono a scremare gli ipotetici partecipanti evitando così la fase di preselezione. L’amministrazione ha infatti l’intenzione di far fare un lungo periodo di tirocinio (almeno sei mesi) ai candidati, al termine del quale scegliere quelli da assumere. Un percorso non condiviso dalla USB. Un ulteriore elemento di riflessione. Conoscendo come vanno le cose all’INPS, viene da pensare che, una volta in Istituto, sia chiesto al personale interno, e quindi anche a quello di Area B, di affiancare i

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candidati tanto titolati per insegnargli il lavoro. Infine, non ci si può esimere da un’ultima considerazione. L’istituzione di un nuovo profilo specialistico comporterà sicuramente il riconoscimento, con il primo contratto integrativo utile, di un’apposita indennità, ovviamente sempre a carico del Fondo della produttività e, quindi, a carico di tutto il personale dell’INPS. Basta indennità!

USB è contraria all’istituzione del nuovo profilo ed a restringere la partecipazione al concorso pubblico ai soli candidati in possesso della Laurea magistrale e della certificazione della conoscenza dell’inglese. Le altre organizzazioni sindacali, CGIL-CISL-UIL-CISAL, si sono dichiarate tutte d’accordo con la proposta dell’amministrazione a patto di ottenere 400/500 passaggi a C1 per il personale già in servizio all’INPS con procedure diverse dal concorso pubblico. Anche USB vuole i passaggi a C1 per le colleghe e i colleghi, ma non per questo si può far passare una scelta che non si condivide e che avrà in futuro ripercussioni molto negative. I due argomenti vanno tenuti separati. Giovedì 5 ottobre ci dovrebbero essere aggiornamenti.

NUOVO MODELLO DI SERVIZIO

Nella riunione di venerdì 29 settembre è stato anche presentato il nuovo modello di servizio, che vi inviamo insieme al presente volantino. E’ un approfondimento del lavoro presentato già oltre un anno fa. Si è parlato di fascicolo elettronico dell’utente, dell’attività di consulenza che dovrà diventare sempre più preminente rispetto al resto e di approccio proattivo nei confronti degli utenti. Insomma, il concetto è quello della presa in carico del cittadino, della definizione del suo profilo, per poterlo supportare nelle diverse fasi del rapporto con l’Istituto e per indirizzarlo verso il riconoscimento dei servizi e delle tutele che gli spettano.

In teoria un ragionamento condivisibile, che per alcuni aspetti non rappresenta neanche una novità, per esempio riguardo all’atteggiamento proattivo verso l’utenza, tuttavia bisogna capire da dove si parte e quali sono le reali possibilità.

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USB ha fatto presente che, ad esempio, a sei anni dalla soppressione dell’INPDAP l’integrazione è rimasta pressoché incompiuta. Di fatto coesistono due realtà lavorative che restano separate. Non si è provveduto ad aggiornare le posizioni contributive della gestione pubblica e i tempi di liquidazione delle prestazioni si sono allungati. Le procedure informatiche continuano ad avere problemi di funzionamento che si riflettono sull’attività quotidiana di tutto l’Istituto. E’ dalla soluzione di questi problemi che bisogna partire se si vuole realmente prestare attenzione agli utenti.

L’amministrazione ha parlato di simulatori da mettere a disposizione dei cittadini relativamente alle diverse prestazioni, della comunicazione agli utenti circa l’esito della prestazione tramite messaggio sul telefonino. Va tutto bene, ma prima si mettano a posto le fondamenta del palazzo, si assuma personale per assicurare la produzione e non la “consulenza internazionale” e poi, solo successivamente, si potrà pensare a costruire magari qualche piano in più o ad abbellire il palazzo, a renderlo più moderno.

Senza alcun preconcetto, USB è pronta a misurarsi con la proposta dell’amministrazione, avendo tuttavia sempre ben presente l’interesse dei cittadini, dell’Istituto e dei lavoratori che vi operano. Pensare di raggiungere l’utente sullo smartphone e contemporaneamente chiudergli l’Agenzia presente nel suo territorio, sono due scelte che non vanno proprio nella stessa direzione.

INFORMATICA: POCO, MA SI ASSUMERA’

L’amministrazione ha comunicato di avere intenzione di utilizzare l’intera graduatoria del concorso pubblico a C3 informatico e di voler assumere complessivamente 300 nuovi informatici, ricorrendo anche ad un nuovo concorso pubblico. E’ stata rappresentata l’esigenza di avviare una parziale reinternalizzazione dell’attività informatica.

USB non può che essere d’accordo su tale obiettivo, dal momento che da

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anni si batte perché l’INPS si riappropri del controllo e della gestione dell’informatica dell’Istituto, ma il numero delle assunzioni annunciate appare insufficiente allo scopo. Tuttavia, è già un inizio.

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