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Sanità, indagato il commissario di un altra Asl

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Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 56 - 08/06/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/02 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa: 07/06/11 22.41

TANGENTI

LO SCANDALO

ALBERTO GAINO

L’undicesimo indagato dello scandalo della Sanità è un al- tro commissario straordina- rio, Renzo Secreto, designato al vertice dell’Asl To4 (Ivrea, Ciriè, Chivasso) a fine dicem- bre, come gli altri. È accusato di abuso d’ufficio, per aver fa- vorito la clinica Villa Maria Pia con la convenzione fra l’ospe- dale di Chivasso e lo stesso gruppo privato.

L’inchiesta ha virato decisa- mente sulla gestione del servi- zio di emodinamica da parte di un’équipe medica di Villa Ma- ria Pia nella struttura pubblica e con macchinari pubblici.

Gian Piero Chieppa, legale di Secreto, è ottimista: «Per i pm, il dottor Secreto avrebbe dovu- to bandire una gara, avrebbe anche violato il piano sanitario di rientro delle spese, e manca- va il parere del direttore sani- tario di Chivasso. Sono fiducio- so perché il Mauriziano disse di no alla convenzione, mentre il San Giovanni Bosco neppure ha risposto. Il macchinario prendeva la muffa: non si pote- va fare altrimenti».

Secreto era stato sentito nei giorni scorsi da testimone.

Medesimo ruolo che ieri ha ri- vestito in procura il cardiologo Gaetano Senatore, nominato da Secreto il 7 marzo direttore della «struttura complessa di cardiologia degli Ospedali Riu- niti del Canavese», al fine di av- viare l’emodinamica anche ad Ivrea. Scontato l’argomento delle due ore trascorse dal pri- mario con i pm Paolo Toso e Stefano Demontis: si vuol capi-

re perché sia stato accantonato con la nuova gestione dell’asses- sorato regionale alla sanità il precedente progetto di creare un’unica équipe medica per la gestione a turno dell’emodina- mica nei tre poli ospedalieri del- l’Asl To4.

Del contestato servizio av- viato a inizio maggio a Chivasso ha parlato ai pm Paolo Monferi- no, direttore generale dell’as- sessorato: «Volevo eliminare sei emodinamiche in regione.

Personalmente avrei smontato le strumentazioni di quella di Chivasso e le avrei trasferite do- ve vi fosse più necessità». L’ini- ziativa fu presentata il 2 mag-

gio da «Asl Informa» con la pre- visione di 318 interventi ogni an- no di coronografia e 212 di an- gioplastica. L’assessore Ferre- ro dichiarò: «Abbiamo chiesto al commissario di individuare la soluzione migliore». L’ad di Villa Maria Pia, Carlo Di Giam- battista, parlò della collabora- zione fra pubblico e privato.

E’ l’ora dei conti: Secreto so- stiene di aver risparmiato il 25 per cento rispetto ad analoghe soluzioni con centri pubblici.

L’ex assessore Eleonora Arte- sio contesta quei calcoli. Si pro- fila una questione di fondo: se con i tagli i privati debbano so- stituirsi al servizio pubblico.

Un po’ ciò che doveva accade- re, secondo Gambarino, con i

rapporti privilegiati fra l’asses- sorato e Federfarma.

Nei confronti suoi e di Lucia- no Platter (presidente piemon- tese dell’associazione dei farma- cisti) e Marco Cossolo (segreta- rio torinese) il pm Demontis ha scritto nel parere al gip sulle ri- chieste di arresti domiciliari del primo e scarcerazione degli al- tri due: «Le esigenze di custodia cautelare si sono aggravate an- ziché affievolirsi. Gli indagati hanno cercato di piegare gli in- teressi pubblici al fine di accre- scere il proprio peso politico nel- le categorie di appartenenza».

Aggiunge: «È stupefacente che si siano difesi con dati non ri- spondenti al vero».

Il magistrato afferma ciò non solo in base ai conti dell’accordo con Federfarma sui pannoloni per incontinenti per cui Ferrero aveva revocato la gara d’appalto già bandita da 21 giorni (come si sa la Regione ci avrebbe rimesso pure sul costo medio mensile dei prodotti per utente venduti in farmacia nel 2010: 28,59 euro).

Sono le testimonianze di Ponzet- ti e Leri (Scr), Bertino e Combe- riati (ufficio legale della Regio- ne), Bonferrari e Chiò (assesso- rato) ad aver arricchito il qua- dro d’accusa.

Emilia Chiò ha messo a ver- bale: «Partecipai a una riunione in piazza Castello in cui venne raccomandato di esplicitare nel- la delibera di revoca della gara il vantaggio economico per la Re- gione dall’accordo con Federfar- ma. Gambarino rispose che la trattativa era in corso, che cifre non se ne potevano fare». Aveva- no già concordato 30 euro men- sili per paziente.

R

agguaglio tutti i gior- ni Maroni sull’evol- versi della situazio- ne», aveva comunicato Ro- berto Cota lunedì in Regio- ne. E oggi il ministro dell’In- terno parteciperà al Comita- to per l’ordine e la sicurezza incaricato di stabilire quan- do far partire in località La Maddalena, a Chiomonte, il cantiere per realizzare il tunnel geognostico della To- rino-Lione. Presenza signifi- cativa, quella di Maroni, che probabilmente darà la linea mediando tra le posizioni del prefetto e del questore: la dimostrazione dell’impor- tanza di una partita dagli esiti indefinibili. Ormai i no- di sono arrivati al pettine.

Al tavolo in Prefettura siederanno, tra gli altri, Co- ta, Saitta e Fassino (in gior- nata il neo-sindaco incontre- rà i presidenti di Regione e Provincia). Di rigore la pre- senza di Mario Virano, pre- sidente dell’Osservatorio tecnico.

Fassino oggi ribadirà la sua posizione: «Dirò a Maro- ni che la Torino-Lione è un’opera strategica, per que- sto si tratta di garantire che vengano avviati i lavori nei tempi previsti». Quanto alla

linea del Pd, propenso a che la Valle Susa sia considerata un’area di interesse naziona- le strategico, il sindaco non si è sbilanciato: «Chiederò al governo di compiere tutti gli atti necessari per raggiunge- re questo obiettivo». Posizio- ne analoga a quella di Cota -

«bisogna mettere in campo tutte le misure per garantire il cantiere e la sicurezza dei lavoratori», aveva detto lu- nedì -, mentre Saitta è di- chiaratamente favorevole a blindare l’area.

Buio completo sull’avvio dei lavori, anche se non è ir- realistico pensare che «il bli- tz» possa scattare dopo il vo- to sui tre referendum. Parti- ta aperta.

Se è per questo, anche ie- ri la Tav ha fatto parlare di sé: questa volta in Consiglio regionale. Nel corso di una

giunta-lampo svoltasi a Palaz- zo Lascaris prima che Cota si presentasse in aula per ri- spondere al «question time» su alcune questioni attinenti la sanità - il futuro dell’ospe- dale di Venaria, l’appalto del servizio mensa alle Molinet- te, gli organici al Maria Vitto- ria, il servizio di emodinami- ca a Chivasso, l’unità spinale al Cto-Maria Adelaide -, è sta-

ta approvata su proposta del- l’assessore ai Trasporti Bar- bara Bonino la delibera che, ratificando l’accordo Gover- no-Regione, sblocca i fondi re- lativi alla prima fase dell’ope- ra: 20 milioni girati dallo Sta- to alla Regione per rinnovare il materiale rotabile sulla li- nea storica Torino-Bardonec- chia. L’impiego delle risorse, prima tranche dei 200 milioni stanziati per il nodo di Torino, è vincolato all’avvio del cantie- re di Chiomonte.

L’accordo sancisce l’impe- gno finanziario del Governo per una serie di grandi opere in Piemonte: Terzo valico e collegamento Novara-Sem- pione, Pedemontana piemon- tese, linea uno del metrò tori- nese (tratte 3 e 4), accesso fer- roviario Malpensa-Novara, potenziamento della Torino- Pinerolo, Tangenziale Est... E

naturalmente la Torino-Lio- ne. Sempre ieri il Consiglio ha dato semaforo verde a un odg presentato dal Pd che espri- me piena solidarietà agli ono- revoli Stefano Esposito e Giorgio Merlo, entrambi rag- giunti da lettere minatorie per la loro posizione favorevo- le alla realizzazione della Tav. Contrario il Movimento 5 Stelle: «Posto che il movimen- to No Tav è pacifico, diciamo che vi sono diversi politici che invece di cercare di sedare gli animi fanno gli “agitatori di professione”».

Allo stesso territorio ri- manda un’altra delibera, li- cenziata lunedì dalla giunta regionale: il prolungamento al 10 dicembre 2011 dell’accor- do tra le Regioni Piemonte e Rhône-Alpes sul servizio so- stitutivo di autobus tra Tori- no e Lione.

Il dopo Ferrero

Lega e azzurri verso un accordo:

Monferino assessore, al Pdl il dg

«Morire per Danzica?», chie- deva nel ’39 Marcel Deat dalle colonne del suo giornale. Eb- bene, parafrasando il deputa- to socialista si potrebbe dire che nemmeno il Pdl sembra così intenzionato a «morire»

per la Sanità, cioè a misurarsi

con Roberto Cota per mantene- re la super-delega nella giunta regionale dopo la remissione della delega da parte di Cateri- na Ferrero.

Fatti salvi gli sviluppi dell’in- chiesta, l’effettiva volontà del presidente di piazzare ai vertici della Sanità piemontese Paolo Monferino e la disponibilità del medesimo a imbarcarsi in un’avventura del genere, nel partito ci si interroga sul futu- ro: cioè che fare quando Cota (ieri i gruppi di maggioranza in Provincia gli hanno chiesto di dimettersi) deciderà di riasse-

gnare la delega. Battersi fino al- l’ultimo rivendicando senza se e senza ma la delicatissima pol- trona, a costo di logorare i rap- porti con l’alleato? Oppure alza- re il prezzo e poi mollare l’osso, non prima di aver trattato un congruo risarcimento?

Le manovre sono in corso, nel partito come ai piani alti di corso Vittorio Emanuele. Ma anche tra corso Vittorio e piaz- za Castello. Qualche indicazio- ne emergerà venerdì, durante il coordinamento regionale convo- cato dagli «azzurri» dopo la ba- tosta elettorale.

Stando alle indiscrezioni emerse ieri a Palazzo Lascaris, pare che in questa fase la linea della difesa a oltranza stia ce- dendo il passo alla prospettiva di un compromesso. Cota vuole la Sanità? Se le cose stanno così si accomodi - si ragiona tra gli

«azzurri» -. La contropartita, in fase di definizione, prevedereb- be non solo un assessorato in quota Pdl ma an-

che un’altra pol- trona: quella la- sciata libera da Monferino nel ca- so decidesse di rompere gli or-

meggi e veleggiare verso la giunta. Il partito pensa di candi- dare alla direzione regionale della Sanità Giovanni Monchie- ro, direttore generale dell’Asl di Alba-Bra, o Sergio Morgagni, da gennaio commissario del San Luigi di Orbassano.

Una cosa è certa. L’inchiesta non ha giovato all’immagine di Monferino nel perimetro del Pdl: men che meno come asses- sore. Non perché qualcuno met- ta in discussione l’onestà e la professionalità del manager, sia chiaro. Il discorso rimanda all’encomio tributatogli da Ca- selli durante la conferenza stampa convocata per illustra- re i contenuti d e l l ’ i n d a g i n e . Da allora Monfe- rino, fortemente voluto da Cota in Regione e per questo associato alla Lega, è diventato suo mal- grado il campione di una Sanità pulita minacciata da delinquen- ti senza scrupoli. Un assessore

«indicato» dalla Procura al po- sto di Ferrero? È più di quanto il palato degli «azzurri» possa tollerare. [ALE. MON.]

il caso

ALESSANDRO MONDO

Tav, arriva Maroni E il governo sblocca i primi venti milioni

Sicurezza, oggi il vertice con il ministro dell’Interno

Fondi a rischio se non si avvia il cantiere

Sopra, la protesta No Tav nella notte tra il 23 e 24 maggio sull’A32 con sassaiola a operai e polizia. I 20 milioni per rinnovare la linea storica sono vincolati alla partenza dei lavori

LAVORI A CHIOMONTE

Con il governatore e Fassino si deciderà quando cominciare

U

Il ministro Maroni con Cota

Il blitz del 27 maggio

L’operazione della Guardia di Finanza sullo scandalo della Sanità piemontese è scattato all’alba di venerdì 27 maggio: sette le persone arrestate, ad oggi gli indagati sono undici

Sanità, indagato il commissario

di un’altra Asl

Dopo Plastino, Secreto (To4) nel mirino dei pm A Chivasso avrebbe favorito una clinica privata

Nuove testimonianze sul caso dei pannoloni I magistrati: aggravata la posizione dei farmacisti

IL COMPROMESSO

Al partito del premier non sono piaciuti gli elogi di Caselli

IFra i verbali depositati ieri spiccano le due pagine dell’in- terrogatorio di Monferino: «Mi sono rivolto a Cota non appe- na ricevetti una mail da Feder- farma che avevo convocato per i prezzi del servizio Dcp (di- stribuzione per conto delle Asl a cura delle farmacie, ndr). Mi comunicavano che avevano già un accordo con Gambari- no. Non ne sapevo nulla. Il pre- sidente diede disposizione al dottor Conterno di convocare una riunione con Federfarma in cui ci si accordò sul prezzo per utente di 6,80 euro (più Iva) rispetto ai farmaci della fa- scia più numerosa». Si parla delle specialità medicinali a ca- rico del Servizio sanitario nazio- nale per pazienti ex ospedaliz- zati per cui le farmacie ricevo- no un compenso forfettario. Monferino: «Io volevo scende- re a 6,5-6,6, cioè la media na- zionale. Comunque, sempre meglio dei 9 euro più Iva con- cordati da Gambarino». [A. GAI.]

L’interrogatorio del dg

«Su Federfarma non sapevo nulla Intervenne Cota»

Il dg Paolo Monferino

Il nuovo direttore generale sarebbe uno tra Morgagni e Monchiero 56 Cronaca di Torino

LA STAMPAMERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011

T1 T2 PR CV

(2)

Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 57 - 08/06/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/CRONACA/02 - Autore: CRIMUL - Ora di stampa: 07/06/11 22.41

TANGENTI

LO SCANDALO

ALBERTO GAINO

L’undicesimo indagato dello scandalo della Sanità è un al- tro commissario straordina- rio, Renzo Secreto, designato al vertice dell’Asl To4 (Ivrea, Ciriè, Chivasso) a fine dicem- bre, come gli altri. È accusato di abuso d’ufficio, per aver fa- vorito la clinica Villa Maria Pia con la convenzione fra l’ospe- dale di Chivasso e lo stesso gruppo privato.

L’inchiesta ha virato decisa- mente sulla gestione del servi- zio di emodinamica da parte di un’équipe medica di Villa Ma- ria Pia nella struttura pubblica e con macchinari pubblici.

Gian Piero Chieppa, legale di Secreto, è ottimista: «Per i pm, il dottor Secreto avrebbe dovu- to bandire una gara, avrebbe anche violato il piano sanitario di rientro delle spese, e manca- va il parere del direttore sani- tario di Chivasso. Sono fiducio- so perché il Mauriziano disse di no alla convenzione, mentre il San Giovanni Bosco neppure ha risposto. Il macchinario prendeva la muffa: non si pote- va fare altrimenti».

Secreto era stato sentito nei giorni scorsi da testimone.

Medesimo ruolo che ieri ha ri- vestito in procura il cardiologo Gaetano Senatore, nominato da Secreto il 7 marzo direttore della «struttura complessa di cardiologia degli Ospedali Riu- niti del Canavese», al fine di av- viare l’emodinamica anche ad Ivrea. Scontato l’argomento delle due ore trascorse dal pri- mario con i pm Paolo Toso e Stefano Demontis: si vuol capi-

re perché sia stato accantonato con la nuova gestione dell’asses- sorato regionale alla sanità il precedente progetto di creare un’unica équipe medica per la gestione a turno dell’emodina- mica nei tre poli ospedalieri del- l’Asl To4.

Del contestato servizio av- viato a inizio maggio a Chivasso ha parlato ai pm Paolo Monferi- no, direttore generale dell’as- sessorato: «Volevo eliminare sei emodinamiche in regione.

Personalmente avrei smontato le strumentazioni di quella di Chivasso e le avrei trasferite do- ve vi fosse più necessità». L’ini- ziativa fu presentata il 2 mag-

gio da «Asl Informa» con la pre- visione di 318 interventi ogni an- no di coronografia e 212 di an- gioplastica. L’assessore Ferre- ro dichiarò: «Abbiamo chiesto al commissario di individuare la soluzione migliore». L’ad di Villa Maria Pia, Carlo Di Giam- battista, parlò della collabora- zione fra pubblico e privato.

E’ l’ora dei conti: Secreto so- stiene di aver risparmiato il 25 per cento rispetto ad analoghe soluzioni con centri pubblici.

L’ex assessore Eleonora Arte- sio contesta quei calcoli. Si pro- fila una questione di fondo: se con i tagli i privati debbano so- stituirsi al servizio pubblico.

Un po’ ciò che doveva accade- re, secondo Gambarino, con i

rapporti privilegiati fra l’asses- sorato e Federfarma.

Nei confronti suoi e di Lucia- no Platter (presidente piemon- tese dell’associazione dei farma- cisti) e Marco Cossolo (segreta- rio torinese) il pm Demontis ha scritto nel parere al gip sulle ri- chieste di arresti domiciliari del primo e scarcerazione degli al- tri due: «Le esigenze di custodia cautelare si sono aggravate an- ziché affievolirsi. Gli indagati hanno cercato di piegare gli in- teressi pubblici al fine di accre- scere il proprio peso politico nel- le categorie di appartenenza».

Aggiunge: «È stupefacente che si siano difesi con dati non ri- spondenti al vero».

Il magistrato afferma ciò non solo in base ai conti dell’accordo con Federfarma sui pannoloni per incontinenti per cui Ferrero aveva revocato la gara d’appalto già bandita da 21 giorni (come si sa la Regione ci avrebbe rimesso pure sul costo medio mensile dei prodotti per utente venduti in farmacia nel 2010: 28,59 euro).

Sono le testimonianze di Ponzet- ti e Leri (Scr), Bertino e Combe- riati (ufficio legale della Regio- ne), Bonferrari e Chiò (assesso- rato) ad aver arricchito il qua- dro d’accusa.

Emilia Chiò ha messo a ver- bale: «Partecipai a una riunione in piazza Castello in cui venne raccomandato di esplicitare nel- la delibera di revoca della gara il vantaggio economico per la Re- gione dall’accordo con Federfar- ma. Gambarino rispose che la trattativa era in corso, che cifre non se ne potevano fare». Aveva- no già concordato 30 euro men- sili per paziente.

R

agguaglio tutti i gior- ni Maroni sull’evol- versi della situazio- ne», aveva comunicato Ro- berto Cota lunedì in Regio- ne. E oggi il ministro dell’In- terno parteciperà al Comita- to per l’ordine e la sicurezza incaricato di stabilire quan- do far partire in località La Maddalena, a Chiomonte, il cantiere per realizzare il tunnel geognostico della To- rino-Lione. Presenza signifi- cativa, quella di Maroni, che probabilmente darà la linea mediando tra le posizioni del prefetto e del questore:

la dimostrazione dell’impor- tanza di una partita dagli esiti indefinibili. Ormai i no- di sono arrivati al pettine.

Al tavolo in Prefettura siederanno, tra gli altri, Co- ta, Saitta e Fassino (in gior- nata il neo-sindaco incontre- rà i presidenti di Regione e Provincia). Di rigore la pre- senza di Mario Virano, pre- sidente dell’Osservatorio tecnico.

Fassino oggi ribadirà la sua posizione: «Dirò a Maro- ni che la Torino-Lione è un’opera strategica, per que- sto si tratta di garantire che vengano avviati i lavori nei tempi previsti». Quanto alla

linea del Pd, propenso a che la Valle Susa sia considerata un’area di interesse naziona- le strategico, il sindaco non si è sbilanciato: «Chiederò al governo di compiere tutti gli atti necessari per raggiunge- re questo obiettivo». Posizio- ne analoga a quella di Cota -

«bisogna mettere in campo tutte le misure per garantire il cantiere e la sicurezza dei lavoratori», aveva detto lu- nedì -, mentre Saitta è di- chiaratamente favorevole a blindare l’area.

Buio completo sull’avvio dei lavori, anche se non è ir- realistico pensare che «il bli- tz» possa scattare dopo il vo- to sui tre referendum. Parti- ta aperta.

Se è per questo, anche ie- ri la Tav ha fatto parlare di sé: questa volta in Consiglio regionale. Nel corso di una

giunta-lampo svoltasi a Palaz- zo Lascaris prima che Cota si presentasse in aula per ri- spondere al «question time»

su alcune questioni attinenti la sanità - il futuro dell’ospe- dale di Venaria, l’appalto del servizio mensa alle Molinet- te, gli organici al Maria Vitto- ria, il servizio di emodinami- ca a Chivasso, l’unità spinale al Cto-Maria Adelaide -, è sta-

ta approvata su proposta del- l’assessore ai Trasporti Bar- bara Bonino la delibera che, ratificando l’accordo Gover- no-Regione, sblocca i fondi re- lativi alla prima fase dell’ope- ra: 20 milioni girati dallo Sta- to alla Regione per rinnovare il materiale rotabile sulla li- nea storica Torino-Bardonec- chia. L’impiego delle risorse, prima tranche dei 200 milioni stanziati per il nodo di Torino, è vincolato all’avvio del cantie- re di Chiomonte.

L’accordo sancisce l’impe- gno finanziario del Governo per una serie di grandi opere in Piemonte: Terzo valico e collegamento Novara-Sem- pione, Pedemontana piemon- tese, linea uno del metrò tori- nese (tratte 3 e 4), accesso fer- roviario Malpensa-Novara, potenziamento della Torino- Pinerolo, Tangenziale Est... E

naturalmente la Torino-Lio- ne. Sempre ieri il Consiglio ha dato semaforo verde a un odg presentato dal Pd che espri- me piena solidarietà agli ono- revoli Stefano Esposito e Giorgio Merlo, entrambi rag- giunti da lettere minatorie per la loro posizione favorevo- le alla realizzazione della Tav.

Contrario il Movimento 5 Stelle: «Posto che il movimen- to No Tav è pacifico, diciamo che vi sono diversi politici che invece di cercare di sedare gli animi fanno gli “agitatori di professione”».

Allo stesso territorio ri- manda un’altra delibera, li- cenziata lunedì dalla giunta regionale: il prolungamento al 10 dicembre 2011 dell’accor- do tra le Regioni Piemonte e Rhône-Alpes sul servizio so- stitutivo di autobus tra Tori- no e Lione.

Il dopo Ferrero

Lega e azzurri verso un accordo:

Monferino assessore, al Pdl il dg

«Morire per Danzica?», chie- deva nel ’39 Marcel Deat dalle colonne del suo giornale. Eb- bene, parafrasando il deputa- to socialista si potrebbe dire che nemmeno il Pdl sembra così intenzionato a «morire»

per la Sanità, cioè a misurarsi

con Roberto Cota per mantene- re la super-delega nella giunta regionale dopo la remissione della delega da parte di Cateri- na Ferrero.

Fatti salvi gli sviluppi dell’in- chiesta, l’effettiva volontà del presidente di piazzare ai vertici della Sanità piemontese Paolo Monferino e la disponibilità del medesimo a imbarcarsi in un’avventura del genere, nel partito ci si interroga sul futu- ro: cioè che fare quando Cota (ieri i gruppi di maggioranza in Provincia gli hanno chiesto di dimettersi) deciderà di riasse-

gnare la delega. Battersi fino al- l’ultimo rivendicando senza se e senza ma la delicatissima pol- trona, a costo di logorare i rap- porti con l’alleato? Oppure alza- re il prezzo e poi mollare l’osso, non prima di aver trattato un congruo risarcimento?

Le manovre sono in corso, nel partito come ai piani alti di corso Vittorio Emanuele. Ma anche tra corso Vittorio e piaz- za Castello. Qualche indicazio- ne emergerà venerdì, durante il coordinamento regionale convo- cato dagli «azzurri» dopo la ba- tosta elettorale.

Stando alle indiscrezioni emerse ieri a Palazzo Lascaris, pare che in questa fase la linea della difesa a oltranza stia ce- dendo il passo alla prospettiva di un compromesso. Cota vuole la Sanità? Se le cose stanno così si accomodi - si ragiona tra gli

«azzurri» -. La contropartita, in fase di definizione, prevedereb- be non solo un assessorato in quota Pdl ma an-

che un’altra pol- trona: quella la- sciata libera da Monferino nel ca- so decidesse di rompere gli or-

meggi e veleggiare verso la giunta. Il partito pensa di candi- dare alla direzione regionale della Sanità Giovanni Monchie- ro, direttore generale dell’Asl di Alba-Bra, o Sergio Morgagni, da gennaio commissario del San Luigi di Orbassano.

Una cosa è certa. L’inchiesta non ha giovato all’immagine di Monferino nel perimetro del Pdl: men che meno come asses- sore. Non perché qualcuno met- ta in discussione l’onestà e la professionalità del manager, sia chiaro. Il discorso rimanda all’encomio tributatogli da Ca- selli durante la conferenza stampa convocata per illustra- re i contenuti d e l l ’ i n d a g i n e . Da allora Monfe- rino, fortemente voluto da Cota in Regione e per questo associato alla Lega, è diventato suo mal- grado il campione di una Sanità pulita minacciata da delinquen- ti senza scrupoli. Un assessore

«indicato» dalla Procura al po- sto di Ferrero? È più di quanto il palato degli «azzurri» possa tollerare. [ALE. MON.]

il caso

ALESSANDRO MONDO

Tav, arriva Maroni E il governo sblocca i primi venti milioni

Sicurezza, oggi il vertice con il ministro dell’Interno

Fondi a rischio se non si avvia il cantiere

Sopra, la protesta No Tav nella notte tra il 23 e 24 maggio sull’A32 con sassaiola a operai e polizia. I 20 milioni per rinnovare la linea storica sono vincolati alla partenza dei lavori

LAVORI A CHIOMONTE

Con il governatore e Fassino si deciderà quando cominciare

U

Il ministro Maroni con Cota

Il blitz del 27 maggio

L’operazione della Guardia di Finanza sullo scandalo della Sanità piemontese è scattato all’alba di venerdì 27 maggio: sette le persone arrestate, ad oggi gli indagati sono undici

Sanità, indagato il commissario

di un’altra Asl

Dopo Plastino, Secreto (To4) nel mirino dei pm A Chivasso avrebbe favorito una clinica privata

Nuove testimonianze sul caso dei pannoloni I magistrati: aggravata la posizione dei farmacisti

IL COMPROMESSO

Al partito del premier non sono piaciuti gli elogi di Caselli

IFra i verbali depositati ieri spiccano le due pagine dell’in- terrogatorio di Monferino: «Mi sono rivolto a Cota non appe- na ricevetti una mail da Feder- farma che avevo convocato per i prezzi del servizio Dcp (di- stribuzione per conto delle Asl a cura delle farmacie, ndr). Mi comunicavano che avevano già un accordo con Gambari- no. Non ne sapevo nulla. Il pre- sidente diede disposizione al dottor Conterno di convocare una riunione con Federfarma in cui ci si accordò sul prezzo per utente di 6,80 euro (più Iva) rispetto ai farmaci della fa- scia più numerosa». Si parla delle specialità medicinali a ca- rico del Servizio sanitario nazio- nale per pazienti ex ospedaliz- zati per cui le farmacie ricevo- no un compenso forfettario.

Monferino: «Io volevo scende- re a 6,5-6,6, cioè la media na- zionale. Comunque, sempre meglio dei 9 euro più Iva con- cordati da Gambarino». [A. GAI.]

L’interrogatorio del dg

«Su Federfarma non sapevo nulla Intervenne Cota»

Il dg Paolo Monferino

Il nuovo direttore generale sarebbe uno tra Morgagni e Monchiero

MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011LA STAMPA

Cronaca di Torino 57

T1 T2 PR CV

(3)

TORINO

torino.repubblica.it

REDAZIONE DI TORINOVia Bruno Buozzi, 10 | 10123 | tel. 011/5169611 | fax 011/533327 | CAPO DELLA REDAZIONEPIER PAOLO LUCIANO | VICARIOROBERTO ORLANDO | INTERNETtorino.repubblica.it | e-mail: torino@repubblica.it SEGRETERIA DI REDAZIONEtel. 011/5169611 | fax 011/533327 dalle ore 9.00 alle ore 21.00 | TAMBURINIfax 011/533327 | PUBBLICITÀA. MANZONI & C. S.p.A. | Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 TORINO | tel. 011/5527511 | fax 011/5527580

MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011

AO

TO

a cura di Provincia di Torino e Arpa Piemonte Estremi del mese

dal 1753 al 2007

Limite pioggia/

neve oggi

Società Meteorologica Italiana - www.nimbus.it diretta da Luca Mercalli - Elaborazione grafica: Centimetri.it

Un fronte atlantico si addossa all'arco alpino.

In gran parte nuvoloso tra Canavese, Valle d'Aosta, nord Piemonte con piogge e rovesci frequenti, irregolarmente nuvoloso con qualche schiarita sul Torinese e variabile altrove con rovesci. Venti deboli orientali o moderati occidentali in quota. Temperatura stazionaria o in aumento su zone a sud del Po, massime tra 17 e 20 gradi.

1 2 3 4 5 6 7

Ottima Buona Discreta Mediocre Poco salubre Insalubre Molto insalubre

Ieri fino alle 19 Totale del mese

Media del mese dal 1971 al 2007 Giugno più piovoso 1,6

130,4

98,0 mm 1937 - 283,2 mm Temperature (C˚) Umidità relativa

Ieri Un anno fa

19,4 28,5 16,8 19,8

83%

82%

Alle 8 Alle14

Nord Sud

- -

OGGI Previsioni DOMANI Qualità dell’aria Precipitazioni

Max. Ieri

Min.

Torino Torino

Un temporaneo aumento della pressione favorisce un parziale miglioramento.

Nuvolosità irregolare ma tendenza a schiarite e passaggio a condizioni abbastanza soleggiate; nuovi addensamenti dopo belle schiarite sulle zone alpine, con rovesci e temporali nel pomeriggio. Venti deboli da nord-est, o occidentali in quota. Temperatura in aumento, massime tra 21 e 24 gradi.

TO AO

Previsioni

05/06/1810 Min.

21/06/2003 Max.

+4,3 +38,2

Il tempo libero dei bambini? In casa

I

l 59 per cento dei genitori tori- nesi è «preoccupato» all’idea che i figli passino il tempo fuori casa. E al primo posto tra le ragioni di ansia c’è «la paura degli scono- sciuti» (43 per cento) seguita dal ben minore 25 per cento di mam- me e papà che, più realisticamen- te, teme «il traffico», mentre un’u- guale percentuale ha timore «che si facciano male» e solo il 4 segnala come rischio gli «amici pericolosi».

La graduatoria delle paure di mam- ma e papà è solo uno dei risultati della ricerca realizzata da Ipsos per Save the Children e Kraft Foods Ita- lia sugli stili di vita tra i 6 e i 17 anni.

Il sondaggio è alla base di «Pronti, partenza, via!», progetto d'inter-

vento triennale che coinvolge oltre 66mila tra bambini e familiari nei quartieri a maggiore rischio socia- le di 10 città italiane. Dalle intervi- ste realizzate a Torino, si apprende che il 55 per cento dei piccoli passa il tempo libero «a casa», il 40 per cento trascorre «al centro com- merciale» quello con i grandi, men- tre un genitore su quattro non con- trolla per quanto tempo i figli guar- dano la tv né che cosa fanno e quanto navigano su internet. Il 14 per cento di bambini e ragazzi non pratica attività motoria nel tempo libero. Quando si sposta, anche so-

lo per andare a scuola, un terzo lo fa in auto: il 58 per cento cammina meno di 30 minuti al giorno e un quarto di loro prende abitualmen- te l'ascensore. Anche le risposte sul cibo non sono tranquillizzanti.

Uno su tre dichiara, infine, di man- giare sempre davanti alla televisio- ne, con oltre la metà dei genitori

«consenziente» e il 45 per cento che borbotta, ma «accetta la situazio- ne». Per il coordinatore del Pdl En- zo Ghigo i dati sono la prova che «la giunta Chiamparino ha fallito», mentre la neo-assessora ai servizi educativi Mariagrazia Pellerino as- sicura che il garante per l’infanzia verrà nominato al più presto.

La sorpresa da una ricerca: vale per il 55% dei ragazzi. L’alternativa è il centro commerciale

La curiosità

Appello dei produttori

“Riducete le scartoffie inutili”

“Due Kg di carta per un litro di vino La burocrazia ci sta uccidendo”

MARCO TRABUCCO A PAGINA IX

Vignaioli sul piede di guerra

Momenti di tensione alla fine del vertice in Regione sulla casa automobilistica. L’industriale: “Ha ragione Marchionne”

De Tomaso, l’ira degli operai

Aggrediscono Rossignolo, poi occupano la stazione: basta false promesse

Cantiere Tav arriva Maroni per uscire dall’impasse

Il retroscena

MEO PONTE

DIEGO LONGHIN

Q

UELLA di oggi nella storia della Torino- Lione sarà probabil- mente una data da ricordare.

Questa mattina infatti, con tutta probabilità, nel corso del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pub- blica, sarà decisa la strategia da adottare per arginare la protesta NoTav. Lo si intui- sce dalla partecipazione (straordinaria) alla riunione in prefettura del ministro dell’Interno Roberto Maroni e dal vice capo della Polizia, Nicola Izzo, già questore di Torino. D’altronde la vicen- da è ormai al capolinea e ol- tre non si può più tergiversa- re. Da più parti (politiche ma non solo, ricordiamo la pre- sa di posizione degli indu- striali) negli ultimi mesi si è ripetutamente ribadita la necessità di iniziare i lavori in Val di Susa che, aldilà del rin- vio concesso dalla Ue, non è più possibile dilazionare.

SEGUE A PAGINA IV

Il caso/1

«R

IGORE e sobrietà», partendo dalla ri- duzione del bud- get per i collaboratori degli as- sessori, insieme ad un «effica- ce gioco di squadra». Il sinda- co Piero Fassino sa che i conti e il debito sono un problema:

«È la prima cosa a cui mi dedi- cherò, bisogna mettere in campo gli asset patrimoniali della città per liberare risor- se», dice il primo cittadino agli industriali dell’Amma che per bocca del presidente chiedo- no «operazioni coraggiose».

SEGUE A PAGINA VIII

“Rigore e sobrietà”

ecco la ricetta

del sindaco Fassino

SARA STRIPPOLI

VERA SCHIAVAZZI

Il caso/2

O

GGI, giorno fissato per la sentenza del Tribunale ammini- strativo regionale sul ri- corso delle associazioni femminili, le donne pie- montesi tornano ad alzare la voce e anche un gruppo di ginecologhe e ginecolo- gi boccia senza appello la delibera della giunta Cota che vuole introdurre al- l’interno dei consultori i volontari dei movimenti pro-vita.

SEGUE A PAGINA VIII

Presidio al Tar

“No agli sportelli pro vita di Cota”

Migliaia in coda sotto la pioggia L’azienda: risolveremo presto

Computer in tilt giorno di fuoco negli uffici postali

ERICA DI BLASI A PAGINA VII

Il prefetto: no a impianti fissi ma si useranno misuratori mobili

Corso Moncalieri autovelox addio andrà a Italia ’61

IL SERVIZIO A PAGINA VIII

Abuso per l’appalto a Villa Pia. Gambarino scrive dal carcere: “Ho fatto risparmiare i piemontesi”

Scandalo sanità, indagato Secreto

Autovelox in corso Moncalieri

SARAH MARTINENGHI

C’

È UN nuovo inda-

gato nell’inchiesta per gli appalti della sanità. È Renzo Secreto, il commissario straordinario dell’Asl To 4, che ieri mattina ha ricevuto un avviso di ga- ranzia con l’ipotesi di abuso in atti d’ufficio.

SEGUE A PAGINA V STEFANO PAROLA

G

IAN Mario Rossignolo arriva all’incontro sul futuro della sua De Tomaso poco prima delle 16 a bordo del prototipo della Deuville, l’auto che intende produrre nello stabilimento ex Pininfarina di Grugliasco. Quasi una prova di forza, per far vedere che il suo sogno è qual- cosa di concreto. Se ne va dall’asses- sorato al Lavoro quattro ore dopo, da un’uscita secondaria, con un gruppo di operai che inveisce e tira calci e pu- gni alla macchina, mentre la polizia fa da scudo per evitare il linciaggio. La Deuville sgomma via veloce, i lavora- tori tornano davanti alla sede di via Magenta e tocca al segretario della Fiom Torino, Federico Bellono, spie- gare come è andato l’incontro.

SEGUE A PAGINA II L’imprenditore Rossignolo all’assessorato regionale al Lavoro, “scortato” da agenti

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TORINO

CRONACA

V MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011

la Repubblica

Appalto a Villa Pia, indagato anche Secreto

E Gambarino scrive dal carcere: così ho cercato di fare risparmiare la Regione

(segue dalla prima di cronaca)

I

PM Paolo Toso e Stefano Demontis gli contestano di aver affidato il servizio di emodinamica di Chivasso a Villa Maria Pia senza una gara pubblica (nei giorni scor- si la clinica ha rinunciato alla convenzione).

Secreto ha nominato lo stesso avvocato scel- to già da Luciano Platter (il presidente di Fe- derfarma, accusato di aver stretto un accor- do con Piero Gambarino e l’assessore Cate- rina Ferrero per ottenere il servizio di distri- buzione attraverso le farmacie dei pannolo-

ni). Il commissario dell’Asl 4 era già stato sen- tito due volte, ma come persona informata sui fatti, per spiegare i motivi delle sue scelte, i risparmi sui costi, e i benefici per i pazienti non più costretti ad andare in ambulanza fi- no a Torino. Secondo la procura però Secre- to avrebbe così violato il piano sanitario di rientro, e inoltre mancava nell’atto di affida- mento a Villa Pia il parere del direttore sani- tario di Chivasso. Ieri è stato sentito per due ore anche Gaetano Senatore, direttore della struttura complessa di cardiologia degli ospedali riuniti del Canavese. Secreto sarà

riascoltato giovedì, mentre venerdì è fissato il primo interrogatorio per Piero Gambarino.

Difeso dall’avvocato Gian Maria Nicastro, l’ex braccio destro della Ferrero, «confidan- do» che venga riconosciuta la sua «buona fe- de», ieri ha scritto dal carcere per evidenzia- re alcune azioni che avrebbero portato im- portanti risultati: «L’abbattimento delle liste d’attesa per le visite e le prestazioni diagno- stico strumentali e per il ricovero delle per- sone anziane in residenza», «un progetto per la neuropsichiatria infantile», l’attivazione

«di un tavolo sui problemi di inquinamento

da diossina in una zona della provincia di Vercelli», di «un gruppo di lavoro al San Lui- gi che analizzasse i costi standard dei singoli reparti», di «una proposta (con l’assessore) per ridisegnare il sistema socioassistenziale per effettuare un riparto dei fondi destinati a consorzi e comuni maggiormente equo». «Il mio lavoro — ha concluso — è stato finaliz- zato a ottenere la reale razionalizzazione dei costi sanitari, con l’obiettivo di evitare tagli all’occupazione e ai servizi per i cittadini».

(s. mart.)

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L’inchiesta

Su emodinamica e pannoloni le due battaglie di Monferino

E sui costi guerra di numeri tra testimoni e difensori

Ricostruita nei verbali la storia del servizio affidato senza gara dall’Asl di Chivasso e delle forniture che avvantaggiavano i farmacisti

SARAH MARTINENGHI

Q

UANDO è stato chiamato in procura come testimone, al direttore generale della sa- nità piemontese Paolo Monferino sono state rivolte domande anche sull’emodinamica di Chivasso e non solo sull’appalto dei pannolo- ni che dopo il suo arrivo non venne più aggiudicato ai farmacisti.

Monferino, deriso dagli indagati, definito «picio» o «scemo» per aver fatto «risparmiare soldi allo Stato», ha spiegato ai pm l’intenzione di tagliare anche sui servizi per lo stu- dio della circolazione sanguigna.

«Io — ha detto ai pm — avevo in progetto di eliminare sei emodina- miche dagli ospedali. Per quanto riguarda quella di Chivasso, lì c’era la strumentazione ma non il perso- nale medico e i materiali di consu- mo. Personalmente, avrei smonta- to il macchinario e l’avrei portato dove c’era più necessità».

Secondo la difesa di Renzo Se- creto, però, serviva proprio in quel- la zona: «Secreto aveva già illustra- to ai pm perché affidare l’emodi- namica a Villa Maria Pia — ha spie- gato l’avvocato Gian Piero Chiep- pa — La macchina dell’emodina- mica se ne stava da tempo a Chivasso a “prendere muffa”, inu- tilizzata da più di un anno, e per la sua gestione erano stati contattati due ospedali: il Mauriziano non era interessato, il San Giovanni Bo- sco non aveva risposto. C’è stato un netto risparmio e si è evitato che i pazienti fossero costretti ad anda- re in ambulanza a Torino per esse- re operati e tornare indietro».

Riguardo agli accordi tra asses- sorato e farmacisti Monferino ha raccontato: «Non sapevo nulla del- l’accordo con Federfarma. Ma quando sono arrivato, a gennaio, ho deciso di convocare i vertici dei farmacisti perché bisognava rin- novare l’intesa per i farmaci Dpc (quelli della “distribuzione per conto”, forniti dalle farmacie ai pa- zienti per conto di Asl e ospedali, e

poi rimborsati dalla Regione, ndr)». «Mi risposero con una mail:

mi dissero che c’era già un accordo con Gambarino. A quel punto mi sono rivolto al presidente Cota che attraverso il dottor Conterno ha convocato una riunione con Fe- derfarma, al termine della quale si è rinnovato il rapporto per 8,20 eu- ro (ovvero 6,80 più iva)». Un prezzo più alto rispetto a quello di altre re- gioni. «Quando presi in mano la cosa mi sono informato e ho sapu-

to che il prezzo medio praticato in Italia alle farmacie era di 6,5 o 6,6 euro. Però l’accordo da 8,20 era sempre meglio di 9 euro più Iva».

È sui pannoloni che i pm riten- gono che la Regione avrebbe speso molto di più accordandosi con i farmacisti. Dopo gli interrogatori

la procura ha giudicato il loro at- teggiamento difensivo «stupefa- cente per le affermazioni di dati non rispondenti al vero»: «Gli inda- gati — scrivono nel parere contra- rio alla scarcerazione — hanno piegato gli interessi pubblici al fine di accrescere il proprio peso politi- co nelle categorie di appartenen- za». A fornire i documenti in pro- cura contro la tesi del “risparmio”

dei farmacisti è stata la dipendente dell’assessorato Andreina Bonfer-

rari: per i 53.823 incontinenti servi- ti dalle Asl e per i 61.738 serviti dal- le farmacie la spesa sarebbe stata di 4 milioni di euro in più rispetto a quella del 2010. «Quei conti sono sbagliati — ha spiegato l’avvocato Chieppa, difensore di Platter — se- condo noi ci sarebbe stato un ri- sparmio di 6 milioni di euro, abbia- mo calcolato che solo per l’Asl 3 e l’Asl 5 (che servono il 20 per cento dei pazienti) il risparmio sarebbe stato di 1 milione e 250 mila euro».

Diversi testimoni hanno co- munque raccontato in procura che Gambarino «era irremovibile»

nella scelta di affidare il servizio ai farmacisti. La funzionaria Emilia Chiò: «In una riunione gli fu detto che per revocare l’appalto ci voleva una delibera in cui doveva esplici- tare quali fossero le condizioni più vantaggiose per la Regione. Ma Gambarino rispose di non essere in grado perché le trattative erano in corso».

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I pm: “Gli imputati hanno piegato gli interessi pubblici per accrescere il loro peso politico”

Un’impiegata porta i dati: “Maggiore spesa di 4 milioni”

I legali: “Numeri del tutto sbagliati”

IL GOVERNATORE

Roberto Cota, presidente della Regione e titolare ad interim delle deleghe sulla sanità

I PROTAGONISTI

Nella foto grande, Piero Gambarino in tribunale per l’interrogatorio- Sopra, Paolo Monferino; sotto, Luciano Platter

Il presidente tace in aula. Più insistenti le voci di dimissioni per l’assessore Ferrero

Il silenzio di Cota: “Devo approfondire”

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MARCO TRABUCCO

«P

ER ora non rispondo, devo ap- profondire la questione». Così ie- ri pomeriggio in Consiglio regio- nale, Roberto Cota, nell’inedita veste di as- sessore alla Sanità ad interim, ha risposto a un’interrogazione di Gianna Pentenero sul- lo scandalo che ha coinvolto il reparto di emodinamica dell’ospedale di Chivasso.

Una risposta che, tra l’altro, contraddice quella che qualche settimana fa aveva dato sulla stessa vicenda l’allora assessore Cate- rina Ferrero, che aveva giustificato l’opera- to dei vertici dell’Asl chivassese. Cota ha an- che risposto a due interrogazioni dell’altro consigliere Pd Nino Boeti che riguardavano invece vicende delle Molinette: quella per

l’appalto per le mense revocato alla coope- rativa Cir Food e un’altra riguardante il re- parto del commissario dell’Aress Claudio Zanon. In tutti e due i casi Cota ha difeso l’o-

perato di Emilio Iodice, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera.

Intanto tornano a diffondersi le voci di una rapida sostituzione di Caterina Ferrero che, dopo aver rimesso le deleghe sanitarie

una settimana fa a Cota, starebbe per di- mettersi anche da assessore. Al suo posto il governatore vorrebbe mettere, come è noto, l’attuale direttore generale dell’assessorato, l’ex ad di Iveco Paolo Monferino che però fa- rebbe resistenza: «Sono un tecnico, non un politico — ha ripetuto più volte — e tale vo- glio rimanere». Il sì a Monferino assessore sarebbe arrivato anche da gran parte del Pdl piemontese che sarebbe disposto a rinun- ciare alla delega alla Sanità in cambio della direzione generale dell’assessorato per cui sarebbe già pronto anche i nome: quello di Giovanni Monchiero, oggi commissario dell’Asl Alba e Bra, ma in passato il manager che si fece carico delle Molinette dopo lo scandalo Odasso. Con ottimi risultati.

Pdl: sì alla successione con il direttore regionale in cambio della nomina dell’ex manager Monchiero

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Pagina Fisica: LASTAMPA - ASTI - 57 - 08/06/11 - Pag. Logica: LASTAMPA/ASTI/03 - Autore: ANDREI - Ora di stampa: 07/06/11 22.10

Stanno facendo un piano di rientro sui basi sbagliate, tagliando solo i servizi

Eleonora Artesio Ex assessore ora consigliere

I fondi per l’ospedale di Nizza erano stati tolti dalla giunta Bresso nel 2009

Giovanna Quaglia assessore regionale al Bilancio

Tentiamo di rientrare con le spese risparmiando anche sul personale

Paolo Monferino Direttore Sanità della Regione

La giunta Cota lascia a casa, medici tecnici e infermieri Così meno prestazioni

Angela Motta Consigliere regionale Pd

L’

occasione era im- portantee il parter- re di «vip» non è mancato: segno che la Sanità sta a cuore agli amministratori locali e agli addetti al settore (medici, di- pendenti Asl), ma forse un po’ me- no agli astigiani, visto lo scarso pubblico di «non addetti» che lu- nedì sera ha partecipato al Consi- glio comunale aperto in sala Pa- strone. Iniziativa del sindaco Gal- vagno, su richiesta del gruppo di minoranza del Pd: ma gli ammini- stratori cittadini (con il presiden- te Boccia a far gli onori di casa), martedì sera hanno fatto un pas- so indietro e lasciato la parola agli ospiti, ripromettendosi di conti- nuare il Consiglio sullo stesso te- ma la prossima settimana. E lì si deciderà se approvare o meno l’ordine del giorno Pd, che, a se- conda di come saranno assimilate e «digerite» le informazioni forni- te da tecnici e politici regionali in Sala Pastrone, potrebbe contene- re diverse sfumature. Dalla richie- sta tout court a Torino di «non scorporare la struttura dell'Ospe- dale di Asti dall'Asl At e a non pro- cedere all'accorpamentocon Ales- sandria» oppure almeno di chiede- re conto alla Regione degli effetti del blocco del turn over del perso- nale o sui tagli del servizio 118.

Difficile tirare le fila di una se- rata così, in un momento assoluta- mente delicato per la Sanità pie- montese, senza assessore (Cateri- na Ferrero ha riconsegnato le dele- ghe a Cota dopo lo scandalo tan- genti per gli appalti), con un Piano di rientro che dà il giro di vite ai servizi e un Piano sanitario che pa- re caratterizzarsi per i tagli prima ancora di essere discusso in Consi- glio regionale. E c’è un pool di esperti (l’ingegner Paolo Monferi- no in testa, di cui si parla come fu- turo assessore al-

la Sanità, ma an- che l’assessore al Bilancio Giovan- na Quaglia), che parlano di ospe- dali usando il ter-

mine «fabbrica», e snocciolano nu- meri come oltre 8 miliardi di costi annuali non più sostenibili «dal Duemila, aumento medio del 6-7%

annuo» e offrono la ricetta per uscirne: non sostituire il personale che va in pensione, la revisione dei contratti con i privati e via di segui- to. «Altrimenti ci commissariano e sarà peggio». E ancora: «Su 60 mila dipendenti, un’enormità, ne lasciamo a casa solo 1626, di cui metà personale amministrativo, ma ne assumiamo 400 per sostitui- re i sanitari». Quaglia poi, parla

dei fondi dell’ospedale Valle Belbo (i

“famosi” 24 milioni che doveva met- tere la Regione), che giura non aver mai trovato «perché la giunta Bres- so li aveva già tolti nel 2009», antici- pando però che «comunque i lavori andranno avanti». Risposta che non soddisfa il sindaco di Nizza Flavio Pesce e il rappresentante del Comi- tato Valle Belbo Pietro Masoero, preoccupati per cosa ci starà dentro a quell’ospedale. «Non chiediamo la luna ma un pronto soccorso sulle 24 ore e la quotidianità». Ma sul qua- dro economico da comprimere «pur rispettando i biso- gni dei cittadini», il centro sinistra non ci sta: lo hanno det- to chiaramente Massimo Mazzin- ghi (Sel di Asti), An- gela Motta e Aldo Reschigna (Pd) e pure i rappresentanti sindacali da Luca Quagliotti (Cgil) ad Angioletta Ghidella (Uil). Da altri punti di vista affrontano l’argomento Massimo Padovani (Comitato Giù le mani dal- l’ospedale), «Riorganizzare non vuol dire togliere» e Biagio Riccio (Confartigianato), che con coloriti esempi invita l’Asl a controllare me- glio le spese, in particolare per l’in- formatica. La più agguerrita, Eleo- nora Artesio (ex assessore con Bres- so): «Primo dato, il piano sanitario non c’è, ci sono solo annunci e nel

frattempo a colpi di delibere lo smantellate prima ancora che arrivi in Consiglio». Snocciola la sua ricet- ta per rientrare dei 400 milioni che ha imposto il Governo: «Non 150 su- bito, con tagli indiscriminati ma va- lutando dove e come ridurre a 50 milioni l’anno». Cifre e numeri impo- nenti, «svolazzanti» per Sala Pa- strone, mentre i medici (Marasso del sindacato, o ancora Ugogna, nel- la veste di sindaco di Calosso), chie- dono soluzioni per affrontare il quo- tidiano. E si parla anche della vetu- stà e scomodità dell’ospedale ales- sandrino che dovrebbe fare il capofi- la di Asti, nel piano regionale. Tanti interventi anche di esponenti della societàcivile che esprimono dubbi e timori, che il commissario Valter Galante cerca di fugare parlando di

«73 cessazioni di rapporti di lavoro, di cui solo 39 di personale sanitario, rimpiazzati da assunzioni per quan- to possibile e di aumenti di speciali- sti sul territorio, di conferma del- l’apertura il sabato mattina del cen- tro prelievi, di ambulatorio infer- mieristicoaperto la domenica».E di trattativa assolutamente aperta con Alessandria. Il Consiglio aperto si chiude a mezzanotte passata con la promessa di riaggiornarsi. Ma l’impressione è che per capire cosa cambierà realmentecon il Piano Co- ta, basterà frequentare l’ospedale nei prossimimesi. Si vedrà.

il caso

ENRICA CERRATO ASTI

In breve

Sono gli addetti in Piemonte tra amministrativi e sanitari

Secondo l’assessore Quaglia, mancano per l’ospedale di Nizza E’ il costo della attuale gestione della Sanità piemontese

Circoscrizioni Un serata sulla sicurezza

ISi riunisce domani il consiglio di Circoscrizione di Portacomaro Stazione- Valmaggiore presieduto da Pierino Trevisi. Alle 21 nei locali della Società Ope- raia Agricola, si parlerà dei festeggiamenti patronali e di sicurezza: interverrà il commissario Meli per spie- gare come comportarsi in caso di truffe e furti. [V. FA.]

Castagnole Lanze Convegno e film sull’Ambiente

I«Un brindisi per l’am- biente» è il tema dell’in- contro in programma sta- sera alle 21 nel salone par- rocchiale di San Bartolo- meo. Interverranno Gian- carlo Dapavo (Comitato Fermiamo il Nucleare) e Alessandro Mortarino (Co- mitato Astigiano per l’ac- qua pubblica). Durante la serata verrà proiettato un assaggio del film «Langhe doc. Storie di eretici nel- l’Italia dei capannoni». Or- ganizza il Comitato Difesa Valletanaro. [E. SC.]

Refrancore Tutti di corsa nel centro storico

ISi corre la StraRefran- core domani sera nel cen- tro storico. Ritrovo alle 20,30 davanti alla scuola.

Quest’anno la corsa avrà un nuovo percorso tutto nel centro. Due chilometri per i bimbi; sei per i più grandi. Al termine premi e merenda con pizza della Pro loco e pane e Nutella del Bar della piazza. Scuo- la e Polisportiva istituisco- no anche il trofeo in memo- ria di Marcella Risso, la giovane mamma scompar- sa da un anno. Iscrizioni al costo di 3 euro; un euro per i bimbi. [FI. M.]

Castelnuovo D.B.

Documentario sull’acqua

I«Water makes mo-

ney» è il titolo del film in programma stasera a Ca- stelnuovo Don Bosco. Il do- cumentario tedesco sui guadagni delle multinazio- nali dell’acqua, in vista dei referendum di domenica 12 e lunedì 13 giugno, sarà pro- iettata alle 21 nel salone co- munale di piazza Don Bo- sco. Ingresso libero. [MA. R.]

60 mila dipendenti

milioni 24

di euro Miliardi 8,5

di euro I numeri

IL COMMISSARIO ASL

Valter Galante parla di trattativa aperta con Alessandria

Asti: Consiglio aperto sulla Sanità. In primo piani i consiglieri e dietro il pubblico Foto Alberto D’Anna

Consiglio aperto con sfilata di politici e tecnici

La ricetta Cota per la nuova Sanità non convince Asti

Hanno detto

MERCOLEDÌ 8 GIUGNO 2011LA STAMPA

Asti 57

AT

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