• Non ci sono risultati.

- 1 - Quindi, se si ha amore per la verità, è il "batterio" e solo il "batterio" che - sempre e comunque - bisogna cercare.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "- 1 - Quindi, se si ha amore per la verità, è il "batterio" e solo il "batterio" che - sempre e comunque - bisogna cercare."

Copied!
9
0
0

Testo completo

(1)

nomefile: 10 - antisemitismo

Qualsiasi "problema" - sempre e comunque - è come un palloncino.

Se non vai alla causa, finisce che lo schiacci, lo risolvi, da una parte, ma - sempre e in ogni caso - si gonfia, riemerge, magari con altro aspetto, dall'altra.

Quindi, o vai alla causa, alla vera causa, o sono chiacchiere.

Inutili chiacchiere che, più che spesso, non sono altro che "pavonite": vuota, depistante e stupida.

Medici e Medicina, infatti, insegnano: per abbattere la peste, s'è dovuto trovare e annichilire il vero responsabile: il batterio. La causa.

E oltre al fatto che è così per qualsiasi cosa, alternative non ce n'è.

Dice che il termine "antisemitismo" è nato nel 1879.

Falso!

Ed è un'affermazione falsa perché "la causa" risale a 20 (venti) secoli fa.

Che son 2.000 (duemila) anni, ormai, che i preti - batterio - accusano gli Ebrei d'aver am- mazzato il figlio di Dio.

Per cui, dopo 2.000 (duemila), anni di: dai, dai e dai, ecco la peste e cioè l'antisemitismo e, per contorno - sempre grazie preti - i campi di sterminio (Shoah).

Il seme dell'antisemitismo, insomma, l'ha piantato il prete e per 2.000 (duemila) anni, l'ha concimato e innaffiato con cura. Con molta cura.

Che una volta piantato il seme, il frutto - naturalmente - vien da sé.

Infatti, vanno rammentate, tre cose:

Una. Il sapiens è in possesso del pronome più bello e (C. Emilio Gadda), più lurido che ci sia: Io.

- Più bello in quanto: il soggetto è consapevole d'esistere.

- Più lurido in quanto conduce alla: prosopopea-presunzione-cresta.

Due. Il sapiens possiede la fantasia.

Tre. Un capro espiatorio fa sempre comodo. Molto, molto comodo.

Per cui, diciamoci la verità: agli Ebrei è andata ancora bene. Altro che!

Ancor oggi, infatti, l'antisemitismo è come un palloncino: lo schiacci da una parte, si gonfia dall'altra.

Ma Medici e Medicina, insegnano: è sempre e comunque alla causa che bisogna andare per poter comprendere gli effetti e cioè il male.

Quindi, se si ha amore per la verità, è il "batterio" e solo il "batterio" che - sempre e comunque - bisogna cercare.

E se è vero - come è vero - che il sapiens è fatto di atomi ed è conseguenza del meccanismo e- voluzione per selezione, siccome l'atomo e la selezione sono imperniati sulla forza, ecco che la molla deve essere nella forza.

(2)

Infatti, da quando la vita ha cominciato a nutrirsi di altra vita, ecco che per vivere occorre riuscire a sopravvivere e per sopravvivere occorre essere forti. Altrimenti è soltanto l'altro che si nutre, sopravvive e si replica. E se i nonni muoiono, addio nipoti.

Ovvero, semplicemente, se sei forte mangi.

Se sei debole ti mangiano.

Bene.

Rammentate il romanzo: "Il Conte di Montecristo"?

Rammentate la valutazione dell'Abate Faria?

"(...) Chi aveva interesse..."?

Ecco... semplicemente e incontestabilmente:

Il burattinaio, il solo ed unico burattinaio causa-radice-responsabile della ghettizzazione, della shoah e di quant'altro che, nel corso dei secoli, abbia vessato, perseguitato ed angariato gli Ebrei, è uno ed uno soltanto: il prete.

Il prete nostrano. Il Centro di Potere. Il Vaticano. La Chiesa.

E per capirci e chiarire ben bene, ribatto, chiarisco e preciso, che il mandante, il vero man- dante, il solo ed unico mandante della ghettizzazione, della shoah e di quant'altro che - nel corso dei secoli - abbia vessato, perseguitato ed angariato gli Ebrei, è uno ed uno soltanto:

il prete.

Alla fin fine, insomma, chi ha mandato Anna Frank e Primo Levi in un campo di sterminio, è stato il prete.

E se ad Anna Frank e a Primo Levi vien fatto assumere valore di simbolo, ecco che, chi ha mandato sei milioni e passa di esseri umani, sia nei campi di sterminio, sia su per un cami- no, e sia per qualsivoglia altro percorso di tortura, morte, degrado, mostruosità, aberrazione, pazzia da manicomio e orrore è - e spero d'esser chiaro - ilprete e soltanto il prete.

Sarà responsabilità occulta.

Del burattinaio.

Di colui, cioè, che manovra dietro le quinte.

Ma occulta o non occulta è come con la peste.

Uguale.

Il batterio (il prete) c'è, ma non si vede.

Ma c'è! Altro che, se c'è!

Insisto.

Il concetto: origine, sorgente, radice, virus, batterio o causa che sia, è: fondamentale.

Ripeto: fondamentale.

Che un effetto senza causa non esiste. Non può esistere.

Per abbattere la peste, infatti, s'è dovuto "annichilire" il batterio.

Un fiume, solitamente, non ha "mille"sorgenti. Ma una ed una soltanto.

La peste, non deriva da "mille" batteri. Ma da uno ed uno soltanto.

Il coronavirus non deriva da mille virus. Ma da uno ed uno soltanto.

Una gravidanza, non scaturisce da "mille" amplessi. Ma da uno ed uno soltanto.

(3)

Un fiore non scaturisce da "mille" semi. Ma da uno ed uno soltanto.

Ovvero, la causa.

La vera causa.

La causa fondamentale.

Se in una parte del Pianeta c'è una gran tempesta, bisogna cercare quel battito d'ali d'una far- falla che è lì, che s'annida la causa!

Tanto che scettici e increduli possono fare una verifica: togliete virus, batterio, seme, sor- gente o spermatozoo ed ecco che se ne vanno peste, morte, fiore, fiume e gravidanza.

Che la: "causa, origine, sorgente, radice, batterio", relega qualsiasi altra motivazione al ruo- lo di corona. Di contorno. Di infimo dettaglio buono - soltanto - per i parolai.

Di tutti quelli, cioè, cui la causa, la vera causa, l'origine o seme o radice che sia, non interes- sa assolutamente nulla che tanto, loro, campano di vuote chiacchiere e chiacchiere vuote.

Che una cosa è la causa, l'origine, la sorgente, la radice, il batterio.

Altra cosa, invece, è dover mettere insieme il pranzo con la cena dove il metodo principale è quello di realizzare il groviglio, il vespaio, la babele, il cavillo.

Il nero di seppia.

Quel "cavillo al nero di seppia" che, il più delle volte, è finalizzato - unicamente - al met- tersi in mostra.

All'apparire.

O, peggio, al nascondersi.

Da sempre, infatti - deformando un avvenimento per propria mera convenienza - il prete ha accusato gli Ebrei di deicidio.

E il motivo - come detto - scaturisce dal meccanismo evoluzione per selezione:

Forza → sopravvivenza → vita.

Data, infatti, la più che diffusa e potente mentalità realizzata dai preti col deicidio - gli E- brei avevano ammazzato il figlio di Dio e quindi erano quanto di più lercio e schifoso e repellente e putrido e sporco, potesse esistere - ecco che su quelle fondamenta, ci si po- teva costruire - e ci s'è costruita - qualsiasi lordura, qualsiasi aberrazione, qualsiasi condan- na, qualsiasi fantasticheria, che la colpa - comunque - sarebbe stata - è - dell'Ebreo.

E per chi non se ne fosse accorto sto parlando di "Istigazione":

1 - Illecito penale consistente in un complesso di attività tali da indurre altri a tenere un dato comportamento: istigazione al suicidio, alla prostituzione; istigazione a delinquere.

2 - Incitamento a compiere qlco. di riprovevole: ha agito per istigazione di cattivi compa- gni. (Zingarelli)

Per cui, la peste, un'inondazione, un terremoto, la crisi o anche la sconfitta, alla fin fine, di- ventavano - comunque - colpa dell'Ebreo.

Dei peccatori. Del capro espiatorio. (Che deve essere debole. Non lo fosse, lo si fa diventare).

Di coloro che - orrore - non si volevano convertire per cui l'autorità e quindi la forza del prete venivano fortemente sminuite.

Tanto che - sempre ad esempio - per far accettare le leggi razziali c'è voluto poco lavoro e minor impegno.

Che fortissimo, è stato il contributo del prete.

(4)

In tutt'Italia, infatti, anche i sassi sapevano - grazie prete - che l'Ebreo aveva ammazzato il Fi- glio di "Nostro Signore".

Quindi, era più che logico che finisse a Fossoli o alla Risiera di San Sabba.

Per cui, domanda: "E' più ladro chi ruba o chi tiene aperto il sacco"?

Poche storie:

Le tre grandi religioni monoteiste, fan capo allo stesso Dio.

Da sempre, quindi, sono in concorrenza tra loro.

E da quando la vita ha cominciato a nutrirsi di altra vita, per vivere occorre riuscire a so- pravvivere e per sopravvivere - vedi il file "forza" - occorre essere forti.

Più forti dell'altro.

Altrimenti è soltanto l'altro che si nutre, sopravvive e si replica.

Tanto che in armonia col discorso "forza → sopravvivenza → vita", il prete, ha con- quistato Roma.

Conquistando Roma, ha conquistato l'Impero.

Conquistando l'Impero, ha conquistato il Mondo.

E il suo modo di operare, da sempre e a tutte le latitudini, è stato quello dei maestri.

Dei Romani.

Di coloro che, (guarda come si fa), eran - già - diventati i padroni del Mondo.

Di coloro che - da sempre e comunque - avevano adottato il motto del cuculo: "Mors tua vita mea".

Tanto che, la scimmia modificata sapiens vestita da prete:

Con la scusa di liberare il Santo Sepolcro - crociate - ha fatto guerra ai Musulmani.

Con la scusa del popolo deicida, s'è accanito contro gli Ebrei.

Con la scusa dell'eresia ha sterminato i Catari.

E per il Vaticano, Musulmani, Ebrei, e Catari - comunque - erano anche avversari o concor- renti.

E per motivi di spazio e tempo, non continuo con l'elenco delle "scuse" che se no non fini- sco più.

E col sostantivo "scusa" - sia chiaro - intendo: "maschera, pretesto, falso motivo".

Che il prete è un sapiens, cioè una scimmia modificata e, come tutti, figlio del meccanismo evoluzione per selezione e, ovviamente, sottoposto alle sue Leggi.

E da quando la vita ha cominciato a nutrirsi di altra vita, sente - lui come tutti - il bisogno della forza al fine di restare in vita.

E al pari del cuculo - "Mors tua vita mea" - seguendo gli insegnamenti di "mamma Roma", tende fortemente e ancora fortemente fortemente, a disfarsi di qualsiasi concorrente o eretico o infedele, che intralci la ricerca della propria forza, della propria sopravvivenza, della propria vita.

E di conferme e indiscutibili testimonianze - Copernico, Galileo, Bruno, Catari, crociate, libri all'indice, ro- ghi, mannaia, inquisizione, evangelizzazione delle nuove terre, omofobia, streghe e mi fermo che se no non finisco più - ce n'è fin che ne vuoi.

Ed essendo un sapiens, agisce - se vuol vincere - soprattutto se non soltanto, in circostanze, modi tempi e luoghi, a lui favorevoli.

(5)

Più che spesso, insomma, gioca astutamente d'opportunismo che - alla faccia dei vangeli - lo si può chiamare anche: "politica".

Infatti, quando non conveniva uccidere i concorrenti in battaglia o col rogo o con la manna- ia, li ha forzatamente confinati a risiedere in certe aree delle città, che di notte, al pari delle bestie (c'è scritto bestie), nella stalla, venivano chiuse: i ghetti.

E ho sottolineato il sostantivo "bestie" perché è come tali che venivano trattati e considerati.

E fino a ieri, in tutta Europa, rammento, comandavano, direttamente o indirettamente (impor- re, guidare, dominare, legiferare, regnare, controllare, teocrazia, spadroneggiare, soverchiare e tirannia e dispotismo), i preti e soltanto i preti. Tanto che Martin Lutero...

Eran loro, infatti, ad aver le chiavi della cancellata o, più astutamente, avevano delegato qualcuno di fiducia.

Che il prete, per sua natura, più è defilato e più è contento.

E con la scusa del popolo deicida, giù vessazioni, angherie, estorsioni, divieti, prepotenze, soprusi, persecuzioni, prevaricazioni e violenze e violenze e violenze, a non finire.

E sfruttamento.

E il Libro di Storia è testimone fedele e incontestabile.

Tanto che, com'è che diceva Napoleone?

"(...) I preti ripetono continuamente che il loro regno non è di questo mondo, ma s'im- padroniscono di tutto ciò che è a tiro".

Da sempre, infatti, non hanno altro Dio se non il denaro, la forza il potere, la potenza o, che è sempre e soltanto la stessa cosa, il dominio.

Quindi, sia ben chiaro.

Quel che interessava e interessa ai preti non è il "deicidio".

Che il discorso "deicidio" è: strumento e soltanto strumento.

Che del deicidio, ai preti, non glien'è mai interessato e non gl'interessa assolutamente niente.

Ripeto, niente.

Niente meno di niente.

Che da sempre e a tutte le latitudini, quel che (vedi il file "preti"), interessa ai preti, al sapiens prete - al pari di chiunque altro - è la propria forza, la propria potenza, la propria sopravvi- venza, la propria vita.

E le terre, i possedimenti, i tesori, le banche, i castelli e l'oro... sono quattrini.

I quattrini → forza; la forza → sopravvivenza e la sopravvivenza → vita.

Che solo chi sopravvive - evoluzione per selezione - può continuare a fare e parlare.

E il resto, è: chiacchiere e nient'altro che chiacchiere.

E ovviamente, più sono i concorrenti che "cascan giù dal nido" e più il cuculo mangia, si nu- tre, e quindi, sopravvive.

E i Tedeschi, prima perdono la prima guerra mondiale, poi, una decina d'anni dopo, subi- scono le ripercussioni della grande depressione americana del '29.

E la Germania entra in profonda crisi.

E di questa crisi approfitta un "tipetto" affetto da: paranoia di grandezza, nevrastenico, esal- tato, invasato, fanatico, megalomane, superambizioso e soverchiatore.

E soprattutto... razzista: Adolfo.

(6)

Un oratore certamente più che eccellente ma che, per compensare (c'è scritto compensare che sta per controbilanciare), fortissime carenze, sognava, fantasticava e delirava il "Terzo Reich, il Terzo Regno (mondiale)" e che s'è trovato - scodellata - un'autostrada a 16 corsie e ... a "chiavi in mano".

Infatti, siccome per incanalare una nazione - sempre e in ogni caso - fa più che comodo il colpevo- le delle pene di tutti attraverso il meccanismo più che collaudato del capro espiatorio, ecco che Adolfo se l'è trovato servito su un piatto d'argento e già bell'e che precotto: gli Ebrei.

Infatti:

a) Non c'era bisogno di convincer nessuno.

A questo da duemila anni e per tutto il Pianeta - la pubblicità è l'anima del commercio -c'aveva già pensato il prete.

b) Infatti, coi comizi fatti - per duemila anni - dai preti in ogni messa, non c'era bisogno di lambiccarsi il cervello per trovare un nuovo capro espiatorio. ... C'era già!

c) Tanto che casualmente, fra tutti i popoli esistenti, ecco che il razzista Adolfo (guarda ca- so), è andato a scegliere... casualmente... gli Ebrei. Per caso?

Chissà perché, infatti, fra tutti i popoli, fra tutte le etnie che aveva a disposizione, ha scel- to proprio e soltanto, il popolo - che da 2.000 (duemila) anni - era accusato di deicidio.

Per caso?

d) In pochi, fra l'altro, si sarebbero rivoltati.

E così è successo poiché significava mettersi non solo contro i nazisti.

Ma anche contro il prete. Contro Dio. Contro - in Germania - Martin Lutero.

Quindi, per estensione, contro l'Aldilà. Contro la salvezza. Contro la resurrezione. Cioè, contro la vita.

E, peggio del peggio del peggio - Martin Lutero - contro: rettitudine, onestà, dovere, lealtà, correttezza, rigore e ordine. Ordine teutonico.

Di fatto, quindi, contro la superiore "razza tedesca".

e) E siccome in ogni messa - già da 20 (venti) secoli prima della nascita di Hitler - gli Ebrei, col pretesto dell'assassinio del figlio di Dio, venivano quotidianamente dipinti dai preti come: inferiori, lerci, turpi, sporchi, schifosi, merde, assassini, degenerati, traditori, Giu- da, Caino, bestemmiatori, puzzolenti, bestie immonde, usurai, abietti e peggio e peggio e peggio ancora, ecco che già la "ri-soluzione" dei preti - di fatto - ne invocava lo stermi- nio.

Onestamente... Poteva, Adolfo, desiderare di più?

Anzi... cos'ho mai detto...!!!

Poteva il prete desiderare di più?

Col Sig. Adolfo Hitler e i suoi volonterosi carnefici, infatti, aveva trovato - finalmente - la gratuita manovalanza che - finalmente - si sarebbe "sporcata le mani" per realizzare il suo motto: "Mors tua, vita mea".

E il defilato prete, di riflesso, pigliava due piccioni con una fava:

a) Vendicava il "fantasticato&conveniente" assassinio del figlio di Dio.

b) Cu-cù, cu-cù, mors tua, vita mea, si liberava dei concorrenti.

(7)

Il prete, quindi, col discorso deicidio è stato il vero, l'esclusivo, il solo e l'unico l'istiga- tore del genocidio. Della shoah.

Il mandante.

Il solo, il primo, l'unico e il vero mandante.

Che il sostantivo "genocidio", sempre dallo Zingarelli:

"(...) Distruzione metodica di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso".

E fu così che i campi di sterminio divennero realtà.

Insomma, "tanto tuonò (duemila anni di deicidio) che piovve" (shoah).

O altrimenti, come dicono in Abruzzo: "(...) Daje daje e daje la cipolle divende aje".

(Traduzione di cortesia: "Dai, dai e dai, la cipolla diventa aglio").

Ovvero: Dai dai e dai, il deicidio (la cipolla), diventa aglio (la shoah).

E "Primo Levi" - grazie preti - fu spedito prima a Fossoli e poi ad Auschwitz.

Mentre Anna Frank - sempre grazie preti - invece, fu destinata a Bergen-Belsen.

E il defilato prete - così insegna la raffinata politica d'oltreTevere - attuò la solita e conveniente pratica del silenzio, cu-cù, cu-cù, assordante.

"Te... lasciali fare... che male... non fanno.

Infatti, più ne ammazzano e cu-cù, cu-cù, meno sono i concorrenti".

Tanto che la risultante - per caso? - è stata chiamata: "soluzione finale".

Adolfo, infatti - per caso? - non è mai stato scomunicato e il suo libro "Mein Kampf" non è mai stato messo nell'indice dei libri proibiti. Per caso?

Silenzio assordante di uno che - stando a quel che predica - per le urla di denuncia, accusa e condanna, avrebbe dovuto... "ammalarsi di sfinimento"!

Invece... non ho visto niente. Non sapevo... non c'ero... e se c'ero... dormivo.

E in armonia col suo vero volto, quello cioè che sta dietro al mascherone, ha voltato il capo da altra parte:

- Per non veder gli orrori.

- Per non sentire l'odor di carne bruciata.

Il tutto, a bagnomaria nel solito e collaudato... tacere.

Del gemello, cioè, dell'oblio dei preti.

Semplice? Troppo semplice?

Sarà anche semplice ma un fatto è certo:

Se c'è la peste (Shoah) è perché c'è il batterio.

E il batterio - da duemila anni - si chiama "deicidio".

E lo sbandierato deicidio e cioè l'aver ammazzato il figlio di Dio, è la base imperdonabile, la radice imperdonabile, l'assassinio imperdonabile, l'enormità imperdonabile, da cui scaturi- scono tutte le turpitudini, tutte le aberrazioni, tutte le storture, tutte le assurdità e tutta la pazzia possibile in questo Mondo.

Che la pubblicità al deicidio, l'ha fatta - per mera convenienza - il prete e soltanto il prete.

E la mera convenienza - semplicemente - scaturisce da una parola e da una soltanto:

concorrenza.

(8)

E' vero, che quando s'affacciano alla finestra o nell'omelia o nell'interazione con l'altro, di- cono tante belle parole bellissime. Ma è anche vero che - vedi il Libro di Storia - una volta rientrati nelle segrete stanze, son 2.000 (duemila) anni che - mors tua vita mea - fanno, dicono, intrigano, tramano e complottano: "cu-cù, cu-cù" → "mors tua vita mea".

(Nell'incertezza, chiedere informazioni alle Signore Streghe, Copernico, Galileo, Bruno, Ca- tari, Musulmani, Inquisizione, omosessuali, Ebrei, eretici, miscredenti e ai cosiddetti infede- li. E anche a tutti quelli che non si volevano convertire con le buone e via con l'elenco delle turpitudini. E già che ci siamo anche ai preti pedofili e, peggio del peggio, agli insabbiatori e agli insabbiamenti).

Che son 2.000 (duemila) anni che questa "fanfaronata interessata fanfaronata" del deicidio viene ripetuta e ripetuta e ripetuta.

Guarda caso... con sta fanfaronata sì... che si sono sgolati!!!

Per caso?

Tanto che ormai, a forza di dai e dai, è diventata - dappertutto - un luogo comune.

"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità". (Goebbels).

Il tutto, ovviamente, condito con la solita - quotidiana - raffica di apprezzamenti:

"Ambiguo, assassino, avaro, bugiardo, Caino, falso, Giuda, usuraio, carogna, sub-umano, infido, sporco e via elencando".

Con anche il buon peso delle infamanti caricature e quant'altro.

Ma per sapere come stanno realmente le cose, basta confrontare le parole coi fatti:

Da un lato, infatti, parlano di bontà, "cammello", misericordia, porgere l'altra guancia, umil- tà, Samaritano, lavaggio dei piedi, sincerità e via con tutte le belle parabole dei loro Vange- li.

Dal lato opposto: crociate, abiure, roghi, pedofilia, deicidio, persecuzioni, insabbiamenti, mannaia, omofobia, teocrazia, caccia alle streghe, I.O.R., indice, torture, inquisizione, ghet- ti, banche, stermini vari e mi fermo che se no non finisco più.

E' vero che di prove conclamate - E' una prova il silenzio? Il silenzio... ben sapendo? E' una prova il "non det- to"? - non ce ne sono.

Anzi, cosa dico... che di prove ce n'è fin che vuoi.

Infatti, se, per denunciare e condannare avessero: "urlato, ma urlato urlato" (facciamo cifra ton- da?) mille e mille volte, ecco che, per mille e mille volte, non c'è, non si trova, neanche una parola. Silenzio. Silenzio di tomba. (Per caso? Siam proprio sicuri, che sia per caso?)

Però, gli esseri umani mancanti all'appello poiché passati su per un camino, ci sono!

Ci sono magari! Ce n'è più di sei milioni...!!!

Sia chiaro.

Sei milioni e passa, di "Anna Frank e di Primo Levi"! Di nomi e cognomi!

Quindi, se è vero che si sta parlando di silenzio ecco che le prove son più di sei milioni.

Ma è chiaro che non sapeva niente nessuno.

Quanti, infatti, gli accorati discorsi, le invocazioni, le preghiere, le suppliche, gli appelli, i libri, le denunce, le condanne e le urla, le urla, le urla le urla, le urla... da quella finestra?

(9)

SI FA PRESTO A FARE IL CONTO: NEANCHE UNA!!!

(Per caso?)

Per contro, esempio, rammentate le campagne - furibonde ma furibonde furibonde - coi refe- rendum del divorzio e dell'aborto? (Per caso?)

La guerra - quotidiana - che avevano scatenato? (Per caso?)

E perché... "furibonde"?

Non c'era nessun interesse?

Niente che riguardasse la forza, il comando, il dominio, il potere?

E come mai col divorzio e l'aborto campagne furibonde nel tentativo di vincere il referen- dum, mentre con più di sei milioni di esseri umani passati su per il camino... "tacet"???

(Per caso? Sempre per caso? Solo per caso?)

Che la risposta si chiami: Stato del Vaticano? Politica? Cuculo? Potere? Mors tua, vita mea?

Dominio? Supremazia? Concorrenza?

Ovvero: "Per vivere occorre riuscire a sopravvivere e per sopravvivere occorre essere forti"?

E i Vangeli, curiosità, che fine han fatto?

E il vostro Cristo, sempre per curiosità, sa del vostro - cu-cù, cu-cù - silenzio?

Eh... ma tanto, mi sono inventato tutto e il cuculo - Cuculus canorus - è una fantasia mia.

Né più né meno che la Medicina quando cerca l'origine, la causa, la radice, il virus.

Uguale.

E i Romani, i maestri, la forza, la sopravvivenza e la potenza della Chiesa, non ci sono mai stati, non ci sono, e nessuno mai, li ha presi ad esempio.

E quell'uccello - mors tua vita mea assieme alla shoah - non sono mai esistiti e non esistono.

P.S.:

Sia chiaro.

Contestando questa "angolazione", anzi, questa "radice", non ci si mette contro di me, che sono ben poca cosa, ma:

Contro Darwin.

Contro il Libro di Storia.

Contro il trattamento solitamente riservato alla concorrenza.

Contro il concetto di causa → effetto.

Contro Medici e Medicina.

Contro la saggezza popolare.

Contro il dizionario della lingua.

E contro il Cuculo.

Sicuri di poter reggere lo scontro?

Riferimenti

Documenti correlati

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza alle donne L’Associazione L’Orsa Minore Onlus Centro Antiviolenza “La Metà di Niente”.. in collaborazione con

l’abuso era stato commesso (zona agricola), in tema di condono edilizio varrebbe il diverso principio per cui ai fini in discussione non rileverebbe la destinazione di zona, bensì

I ri- cordi abbondano, ma indicandoli tutti si correrebbe il rischio di ripercorre una cronaca inanimata; invece, più interessanti sono le emozioni che tornano alla memoria quando

La sentenza impugnata ha erroneamente ritenuto che il fabbricato di cui è causa non potesse essere condonato in ragione della destinazione urbanistica

115 del 2008, commi 3 e 4, era consentita agli impianti fotovoltaici che avessero goduto di incentivi pubblici di qualunque natura e provenienza, la cumulabilità con il conto

Nel richiamare le considerazioni alla base delle pronunce dell’Adunanza Plenaria (del 2017 e del 2019) e dei precedenti della Sezione intervenuti in subiecta materia, condivisi dal

L’appellante TLS Group SA critica la sentenza, in rito e nel merito, per non avere rilevato la mancata dimostrazione dello “interesse difensivo” agli atti di gara

Dalla piana esegesi della norma, contrariamente a quanto sostiene la ricorrente, non si evince la sostanziale irrilevanza della disciplina contenuta nelle schede di