Rispondiamo a qualche domanda.
1) Perché è importante donare il sangue?
Perché il sangue non può essere prodotto artificialmente; la disponibilità di questa risorsa insostituibile ed indispensabile nella terapia di molte malattie dipende completamente dalla disponibilità e dal senso civico dei donatori. In Italia non c’è abbastanza sangue da sopperire sempre alle necessità, specie la regione Lazio. La donazione di sangue è un atto volontario e non retribuito, indispensabile per salvare vite umane e per migliorare la qualità della vita di persone ammalate.
2) Chi può donare il sangue?
Possono donare le persone in buone condizioni di salute, con un’età compresa tra i 18 e 65 anni (fino ai 70 anni a giudizio del medico solo per donatori noti), con peso superiore a 50kg e con una pressione arteriosa: tra 110 e 180 mm di mercurio.
3) Chi è escluso dalla donazione?
Una persona può essere non idonea alla donazione temporaneamente, oppure in maniera permanente, le cause possono essere svariate.
L’esclusione permanente dipende dalle cause seguenti:
• Assumono droghe
• Sono alcolisti
• Hanno rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (per esempio, rapporti occasionali, promiscui ecc)
• Soffrono cronicamente di epatite o ittero
• Soffrono di una malattia venerea
• Sono risultati positivi al test della sifilide
• Sono risultati positivi al test dell'AIDS (HIV)
• Sono risultati positivi al test dell'epatite C (anti-HCV)
• Sono risultati positivi al test dell'epatite B (HBsAg)
• Hanno avuto rapporti sessuali con persone affette da una delle condizioni precedenti L’esclusione temporanea o l’autosospensione dalla donazione deve esser fatta nei seguenti casi:
• Quando ci si è sottoposti, di recente, a un serio intervento chirurgico.
• Quando ci si è sottoposti a un intervento dentistico. L'autosospensione, in questi casi, varia in base al tipo di operazione: può essere di sole 24 ore, per una semplice otturazione, oppure di 7 giorni, per un'estrazione dentaria.
• Quando si è entrati in contatto, per motivi lavorativi o familiari, con individui affetti da malattie infettive più o meno gravi. Per esempio, il personale medico e infermieristico dei centri ospedalieri, può dover curare malati di AIDS o epatite C. Sebbene esistano tutte le protezioni del caso, è bene comunque aspettare del tempo prima di riprendere a donare il sangue, ed, eventualmente, sottoporsi di nuovo alle analisi del sangue.
• Quando, nell'arco dei dodici mesi precedenti una donazione, si è sofferto di ittero o epatite A.
• Quando si è in stato di gravidanza o si è partorito di recente (l'interruzione vale fino a 6 mesi).
• Quando, nei giorni vicini a quello della donazione, si era sotto terapia antibiotica.
• Quando, nei 4 mesi precedenti una donazione, ci si è vaccinati contro qualche malattia infettiva.
• Quando, in prossimità o nel giorno stesso della donazione, si è sofferto o si soffre di
• Quando, negli ultimi 4 mesi, ci si è sottoposti a operazioni cosmetiche, come tatuaggi, piercing e orecchini.
• Quando si è visitato di recente (massimo 6 mesi) un paese, in cui la malaria è endemica (cioè tipica di un determinato territorio).
• Quando si soffre di anemia temporanea. L'anemia, infatti, non è sempre un disturbo cronico, ma può anche essere una condizione passeggera (per esempio, lo stato anemico delle donne con ingenti mestruazioni).
4) Ogni quanto donare?
La legge italiana stabilisce che, tra una donazione di sangue e la successiva, debba intercorrere un lasso di tempo minimo di 90 giorni. Le donne in età fertile possono donare solo 2 volte all’anno, gli uomini quattro volte all’anno.
5) Precauzioni prima della donazione?
Il giorno prima della donazione è consigliabile bere molti liquidi ma non alcolici, fare dei pasti regolari e riposare bene la notte. E’ sconsigliata invece l’attività fisica intensa poiché potrebbe incrementare il livello sierico delle transaminasi ALT – AST – EPK.
6) Per donare il sangue è necessario essere a digiuno? Che tipo di colazione è consigliata?
La mattina della donazione è indispensabile fare una leggera colazione, ricca in liquidi e povera in grassi, due ore prima della donazione.
Consigliato: spremuta, thè, o caffè poco zuccherati, con fette biscottate, marmellata, o miele, crackers o pane integrale. Ottima scelta la colazione “salata” purchè digeribile (una piccola porzione di formaggio, 50 gr di prosciutto, pane).
Evitare: latte e latticini, brioches alla crema o cioccolato.
7) Perché è necessario compilare sempre il questionario quando si dona il sangue?
Perché le informazioni che derivano dalla corretta compilazione del questionario sono
indispensabili al medico in fase di valutazione e necessarie per tutelare la salute sia del donatore che del paziente che riceverà il sangue.
8) Chi avrà accesso alle mie analisi? Come è tutelata la mia privacy?
La donazione di sangue non può, per ovvie ragioni, essere anonima al personale medico- infermieristico del centro. Tuttavia la privacy del donatore è garantita dal segreto professionale medico e dalla legge sulla privacy che individua i responsabili del trattamento dei dati in questione.
9) Il mio medico curante mi ha prescritto delle analisi del sangue, posso farle da voi in occasione della donazione?
In occasione delle donazioni di sangue viene regolarmente incluso un controllo di esami ematochimici:
· Emocromo
· Esami sierologici e molecolari per epatite B, epatite C, HIV, sifilide
· ALT
Cui vengono aggiunti, a cadenza annuale:
· Colesterolo
· Colesterolo HDL e LDL
· Trigliceridi
· Glicemia
· Creatinina
· Ferritina
· AST
· gGT
· Proteine totali
Qualora il Medico Specialista del Centro Trasfusionale ravveda l’indicazione ad esami
aggiuntivi, questi verranno inseriti. Nel caso in cui un medico curante proponesse di effettuare indagini aggiuntive, queste non devono sovrapporsi a quelle già presenti nel pannello degli esami, e, successivamente, il Medico del Centro Trasfusionale si riserverà di valutarne l’appropriatezza. In questo caso è previsto il pagamento del ticket. Non potranno essere accettate prescrizioni di specialista in libera professione, per le quali, per competenza, è necessario rivolgersi al medico di medicina generale.
10) Cosa succede se le analisi sul sangue del donatore risultano alterate?
Tutte le analisi del sangue vengono controllate e validate da un medico. I referti vengono inviati per posta al domicilio del donatore, con lettera di accompagnamento: nel caso sussistesse la necessità di fornire al donatore informazioni particolari, il medico lo contatterà direttamente.
11) Cosa bisogna portare il giorno della donazione di sangue?
Per identificarvi, portate con voi ad ogni donazione di sangue la tessera di donatore, la carta d’identità, oppure il passaporto.
12) E’ necessario il green pass?
Con riferimento alle ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche in Italia, disposte da Decreto Legge del 23 luglio 2021, si ravvisa l’opportunità di precisare che l’accesso dei donatori alle sedi di raccolta di sangue ed emocomponenti ubicate presso le strutture ospedaliere, come pure a tutte le unità di raccolta associative, non rientra fra i servizi e le attività il cui accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2 del Decreto Legge del 22 aprile 2021, n. 52. Pertanto, si precisa che l’accesso del donatore alle sedi di raccolta, nel rispetto delle misure di prevenzione generale a garanzia della sicurezza della donazione, non è subordinato al possesso della certificazione verde COVID-19 (“green pass”).
13) Posso donare il sangue se ho avuto il Coronavirus?
• Se c'è stata una pregressa positività asintomatica (assenza di sintomi) è possibile donare dopo che il tampone, eseguito almeno dieci giorni dopo il riscontro di positività, è risultato negativo.
• Se c'è stata una pregressa positività sintomatica (presenza di sintomi) è possibile donare dopo che il tampone, eseguito almeno dopo 3 giorni senza sintomi, è risultato negativo.
14)Mi sono vaccinato contro il Covid-19. Posso donare il sangue e il plasma?
Potrai donare sangue e plasma dopo un periodo di sospensione che dipende dal tipo di vaccino a cui sei stato sottoposto. Se si tratta di un vaccino a base di virus inattivati, che non contiene agenti vivi, o un vaccino ricombinante (come quelli attualmente disponibili in Italia) allora potrai donare 48 ore dopo la somministrazione. Ma in caso di sintomi come febbre o spossatezza successivi alla
vaccinazione dovrai aspettare almeno una settimana dalla risoluzione dei sintomi prima di donare.
Se si tratta di un vaccino con virus attenuati (al momento non ancora disponibili in Italia) dovrai aspettare almeno 4 settimane prima di donare. In ogni caso, se hai dubbi, contatta la struttura di riferimento e al momento della prenotazione della donazione specifica di essere stato vaccinato e, se lo sai, con quale vaccino. Informa sempre di un’eventuale vaccinazione anche il medico
responsabile della selezione donatori.
15) Ho fatto il vaccino anti SARS-CoV-2, quanto tempo devo aspettare prima di poter donare il sangue?
In seguito a vaccino anti SARS-CoV-2 il donatore che non ha manifestato alcun sintomo potrà essere accettato alla donazione trascorsi almeno 2 giorni dalla vaccinazione. Se, in seguito alla somministrazione del vaccino, il donatore ha manifestato dei sintomi dovrà aspettare almeno 7 giorni dalla completa risoluzione prima di poter essere accettato alla donazione.
16) Vorrei donare il sangue ma, considerata l’emergenza coronavirus, sono preoccupato di arrecare qualche danno alla salute di un ricevente. Il virus si può passare con la trasfusione?
No, a oggi non sono stati rilevati casi di trasmissione di coronavirus in seguito a trasfusione, nemmeno da parte di soggetti asintomatici. Ciononostante, per garantire al massimo la tutela della salute del ricevente, il donatore può donare il sangue solo se in buone condizioni di salute da almeno un mese e solo se, nelle ultime due settimane non ha avuto contatti diretti con persone risultate positive al tampone.
Inoltre, il donatore che dovesse manifestare sintomi influenzali o da Covid-19 nei 14 giorni che seguono la donazione è invitato a darci comunicazione immediata.
17) Quanto dura la donazione?
Dal momento in cui si entra in ambulatorio a quello in cui si esce passa circa un’ora e 15 minuti. La donazione vera e propria di circa 450 ml di sangue intero dura da 8 a 10 minuti, tuttavia il tempo totale varia leggermente a causa di diversi fattori, tra cui lo stato di salute del donatore e il tempo di attesa in ambulatorio.
18) Quanto sangue viene prelevato?
Un adulto di oltre 50 kg ha da 4 a 6 litri di sangue, di cui vengono prelevati in genere 450 ml, che corrispondono a circa il 10 % del volume totale.
19) Il sangue donato viene presto ricostituito?
La sottrazione di sangue viene immediatamente compensata dall’organismo: i liquidi accumulati dai tessuti vengono richiamati in circolo e il midollo osseo accelera la produzione di globuli rossi. Il ripristino dei globuli rossi vengono completamente reintegrati nel giro di 4-6 settimane ed è per questo che devono passare almeno 90 giorni tra due donazioni di sangue intero. Il plasma, ossia la parte liquida, si riforma nel giro di 24 ore.
20) Dove finisce il sangue donato?
Il sangue donato viene sottoposto ad opportuni controlli e separato in emocomponenti (globuli rossi, piastrine, plasma), cosicché la terapia con emocomponenti consenta un razionale trattamento del paziente, fornendogli solo l’elemento di cui necessita in forma concentrata. Il sangue donato viene trasfuso a pazienti con tumori, leucemie, malattie croniche e genetiche, come la talassemia e altre patologie ematologiche, a politraumatizzati e in corso di interventi chirurgici o per i trapianti per permettere la guarigione o la sopravvivenza.
21) Posso donare per un parente che deve subire un intervento?
La donazione in Italia è anonima, e non è possibile "indirizzare" il sangue donato, sia per motivi etici sia, anche in questo caso, per garantire la sicurezza. Le terapie che richiedono trasfusioni o emoderivati fanno parte dei livelli essenziali di assistenza (LEA), e devono pertanto essere garantiti.
22) Come faccio con il lavoro?
In base alla Legge 219/2005 art. 8 "I donatori di sangue ed emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa". Basterà richiedere il foglio di giustifica firmato dal medico di turno in sala donazioni.
23)Posso andare al lavoro il giorno stesso?
La maggior parte delle persone si sentono bene dopo la donazione e possono riprendere la normale attività. Si raccomanda di evitate di sollevare oggetti pesanti per almeno 4 ore dopo la donazione.
E’ raccomandato non donare il sangue se lo stesso giorno si è svolta un’attività fisicamente pesante.
24) Precauzioni post donazione? E’ consigliata una dieta particolare dopo la donazione?
Dopo la donazione di sangue è necessario bere abbondantemente (ma non assumere alcolici) e mangiare regolarmente. Evitare l’attività fisica intensa come palestra o allenamenti e di intraprendere lunghi viaggi al volante della propria auto. In caso di malessere avvertire telefonicamente il Centro.
25) Che cosa sono le piastrine e come vengono usate?
Le piastrine sono minuscole particelle incolori a forma di disco che circolano nel sangue e sono essenziali per farlo coagulare. Le piastrine sono fondamentali per la sopravvivenza di molti pazienti con problemi di coagulazione (anemia aplastica e leucemia), per chi ha un tumore e per chi si deve sottoporre a un trapianto o a un intervento chirurgico maggiore, come quello per l’impianto di un bypass cardiaco. Le piastrine sono deperibili, infatti possono essere conservate solo per cinque giorni dopo la donazione, quindi tenerne una scorta adeguata è una sfida continua per le strutture sanitarie.
26)Cosa comporta donare sangue intero?
Un volta stabilito che si può procedere alla donazione di sangue intero, il medico o l’infermiere procederà al prelievo di 450+/-10% mL di sangue.
Questo quantitativo è ritenuto ottimale per la tutela della salute del donatore e la produzione di una unità di sangue che sia efficace per il paziente.
Il volume di sangue donato verrà ricostituito in poche ore, mentre per i globuli rossi occorreranno circa 20 giorni. L'uomo e la donna post-menopausa possono donare quattro volte in un anno, mentre le donne non in menopausa solo due volte all’anno.
La donazione non è pericolosa, non induce alcun tipo di “assuefazione”, né ha effetti sfavorevoli a distanza: occasionalmente può verificarsi un abbassamento della pressione sanguigna al momento della donazione con conseguente perdita di conoscenza da parte del donatore, ma si tratta di disturbi reversibili di poco conto. Il Medico Responsabile della raccolta è perfettamente istruito su come intervenire.
27)Cosa comporta donare il plasma?
Una volta stabilito che si può procedere alla donazione di plasma, il medico o l’infermiere procederà al prelievo. Il collegamento del donatore a uno specifico macchinario consentirà di separare il sangue in parte corpuscolata e plasma: tutta la parte corpuscolata (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) saranno restituite al donatore, mentre il plasma sarà trattenuto.
Normalmente la donazione è di 600 mL: al termine del prelievo, verranno iniettati al donatore circa 300 mL di soluzione fisiologica.
Il circuito di plastica nel quale transita il sangue del donatore viene poi incenerito: in pratica dal passaggio del sangue attraverso la macchina non deriva alcun rischio.
La donazione di plasma può essere effettuata fino a un massimo di venti volte in un anno.
Oltre a un possibile abbassamento di pressione (comune a tutte le donazioni), la donazione mediante aferesi può provocare un leggero tremore intorno alla bocca a causa dell’abbassamento dei valori del Calcio: l’effetto è transitorio e privo di qualsivoglia complicanza.
28) Che cos’è l’aferesi?
La parola aferesi deriva dal verbo greco che significa “eliminare, rimuovere”. Indica il processo di raccolta delle piastrine o di altri componenti specifici del sangue (come i globuli rossi o il plasma) da un donatore; viene eseguita usando un dispositivo detto separatore cellulare. Il sangue viene prelevato dal donatore e le piastrine (o il componente del sangue che deve essere estratto) sono raccolte nel separatore cellulare, mentre gli altri componenti del sangue vengono restituiti al donatore durante la donazione. Le donazioni per aferesi durano 1-2 ore. Durante la donazione ci si può rilassare leggendo o guardando un film.
29)Che cosa è l’autotrasfusione?
Per autotrasfusione si intende la re infusione, in pazienti sottoposti a determinati interventi
chirurgici, di un quantitativo di sangue loro prelevato in precedenza, conservato allo stato liquido o di congelamento. Il sangue viene poi trasfuso al paziente durante l’intervento chirurgico
programmato e la trasfusione risulta priva di rischi, in quanto incapace di trasmettere malattie o provocare immunizzazione. Una particolare tecnica di autotrasfusione è quella che consente di recuperare il sangue del paziente che fuoriesce dai vasi recisi durante l’intervento, con successiva re infusione intra-operatoria o nel periodo immediatamente successivo all’intervento. L’emodiluizione preoperatoria è l’anemizzazione deliberata del paziente; essa viene eseguita prelevandogli il sangue subito prima dell’intervento. Ciò consente di diminuire la viscosità ematica e di migliorare la circolazione del sangue nei capillari e la cessione di ossigeno ai tessuti, riducendo il rischio di complicazioni trombotiche post-operatorie.
30)Cosa è indispensabile fare se ci si ammala dopo la donazione?
Molte malattie hanno un lungo periodo di incubazione: se, dopo la donazione, dovesse sopravvenire una malattia, il donatore deve avvisare subito il Centro di raccolta, affinché vengano messe in atto tutte le procedure di contenimento del rischio di infezioni sui pazienti.
31) Che cos’è il danno polmonare acuto (TRALI)?
Il danno polmonare acuto connesso alla trasfusione (TRALI) è una grave complicazione della trasfusione: si pensa che nella maggior parte dei casi sia causata dagli anticorpi dei globuli bianchi presenti nel plasma degli emoderivati. Quando vengono trasfusi, questi anticorpi in alcuni casi attivano i granulociti (un tipo di globuli bianchi) che fanno penetrare il plasma nei polmoni causando un accumulo di liquidi (edema polmonare acuto). Tra i donatori più a rischio di avere questi anticorpi troviamo le donne che hanno avuto una gravidanza e le persone che hanno ricevuto una trasfusione o un trapianto. Attualmente non esistono esami in grado di prevenire il TRALI, e nemmeno interventi risolutivi in grado di scongiurarne il rischio; tuttavia si osservano alcune precauzioni per diminuire il rischio nei prodotti che contengono quantità elevate di plasma.
32) I gruppi sanguigni variano a seconda del gruppo etnico?
Sì, ad esempio il 57 per cento dei latinoamericani ha il gruppo sanguigno 0, quello più richiesto perché può essere donato a chiunque. Tra gli afroamericani la percentuale di persone col gruppo 0 scende al 51 per cento, ed è solo del 45 per cento tra i bianchi di razza caucasica. Alcuni gruppi etnici, però, diventano sempre più numerosi, e parallelamente aumenta la necessità di sangue di tipo 0. È fondamentale che sempre più donatori latinoamericani ed afroamericani donino il sangue regolarmente per poter venire incontro alle esigenze di tutti i pazienti.
33)Perché è importante la donazione da parte di tutte le etnie?
La crescente immigrazione presente in Italia comporta lo sviluppo progressivo di una società multietnica. Nelle società multietniche il numero di pazienti in possesso di gruppi sanguigni rari è molto elevato. I donatori di sangue raro rappresentano una risorsa per tutta la comunità. E’ quindi importate rendere consapevoli le minoranze etniche dei problemi a cui vanno incontro,
incoraggiando la donazione di sangue.
34)Esiste il sangue artificiale?
No, attualmente non ci sono prodotti artificiali in grado di sostituire il sangue, tuttavia sono in corso molte ricerche per capire quali potrebbero essere le alternative alle trasfusioni. Le varie associazioni che si occupano di donazioni finanziano attivamente la ricerca sui sostituti del sangue umano e lavorano in sinergia con altre organizzazioni per sviluppare nuove alternative alle trasfusioni.
35) Il prelievo di sangue è indolore?
Per i prelievi di sangue, da qualche anno, vengono usati i cosiddetti aghi indolori che per le loro caratteristiche di penetrazione non arrecano dolore. Poiché per ogni donatore si usa un ago nuovo, del tipo indolore, il disturbo e il trauma della puntura sono praticamente nulli. La paura dell’ago, che tiene lontane molte persone dalla donazione, è quindi del tutto ingiustificata.
36) Quali sono le malattie trasmissibili attraverso il sangue?
Le malattie trasmissibili attraverso il sangue sono: infezione da virus HIV (AIDS), epatiti da virus A, B e C, sifilide, malaria, malattie tropicali ed esantematiche, parassitosi, mononucleosi, infezioni da citomegalovirus e ogni batterio, virus, protozoo o parassita presente nel sangue.
37)Si può fumare dopo aver donato?
Vi consigliamo di evitare di fumare per circa due ore dopo la donazione poiché “potrebbe” causare vertigini o svenimenti.
38)Ho smesso di fumare e sono in trattamento anti-fumo, posso donare il sangue?
Alcune terapie per smettere di fumare possono provocare vertigini e nausea. Se si avvertono questi sintomi, si può donare solo quando quei sintomi saranno passati. Tuttavia, se siete in trattamento anti-fumo e vi sentite bene, allora dovreste essere in grado di donare. Si prega, comunque, di informare il personale medico del centro che si sta assumendo un trattamento anti-fumo.
39)Sono vegetariano, posso donare il sangue?
I soggetti vegetariani possono donare il sangue. La cosa importante è seguire una dieta ben bilanciata, sufficiente a sopperire la necessità di ferro.
40)Posso donare se sto prendendo antibiotici o antinfiammatori?
È possibile donare 24 ore dopo l’ultima dose di antibiotico se non si hanno ulteriori segni di infezione. È in genere consentita la donazione durante l’assunzione di antibiotici per l’acne, ma va valutato caso per caso dal medico del centro trasfusionale.
Si può donare durante l’assunzione di antinfiammatori, a patto che non siano oppiacei o comunque stupefacenti, ma verrà comunque valutato dal medico (in genere è richiesta la sospensione da almeno 5 giorni); l’aspirina interferisce con la funzione piastrinica e per questo è un genere prevista una sospensione temporanea relativamente alla donazione di piastrine.
41)Posso donare durante la mestruazione?
Anche se in alcuni Paesi è permesso, in Italia si preferisce che nelle donne in età fertile la donazione avvenga il 10° e il 21° giorno del ciclo mestruale
41)Che cosa succede se prendo farmaci?
Informateci se state facendo uso di qualsiasi tipo di farmaco. Alcuni di questi possono essere trasfusi con il vostro sangue.
42)Soffro di vene varicose. Posso ancora donare?
Se sei in forma e sano potrai ancora donare il sangue. Tuttavia, se ti sei sottoposto a un recente trattamento o è presente un’infiammazione (Flebite), dovrai essere temporaneamente escluso e valutato in seguito dal medico del centro.
43)Ho appena fatto l'agopuntura. Posso donare il sangue?
Se l’agopuntura è stata eseguita in un ambiente sanitario autorizzato si può donare, perché gli aghi usati sono monouso. Se, invece, il trattamento è stato fatto in altra sede precauzionalemente per donare bisogna attendere 4 mesi perché c'è sempre un potenziale rischio di infezione. Questa sospensione vale anche per piercing e tatuaggi.
44)Chi è portatore sano di anemia mediterranea può donare il sangue?
Non è una controindicazione ma occorre verificare il valore dell'emoglobina.
45)Posso donare sangue se ho il raffreddore?
No, in caso di raffreddore occorre aspettare fino alla completa guarigione.
46)Posso praticare sport dopo la donazione?
In genere si consiglia una pausa di 1-2 giorni. È inoltre raccomandabile non donare sangue nelle 3-4 settimane che precedono un evento sportivo importante e impegnativo (come una maratona, un torneo calcistico, ..) in cui sia necessario spingere l’organismo al limite delle proprie capacità.
47)Posso donare anche se ho il diabete?
Se viene tenuto sotto controllo con compresse, si può donare sangue. Se invece la terapia prevede iniezioni di insulina, non si può.
48)Posso donare sangue dopo un viaggio?
In molti Paesi vi è un elevato rischio di contrarre malattie infettive come la malaria o il virus West Nile. Per escludere al massimo un rischio di trasmissione al ricevente, occorre rispettare i termini di attesa a seconda degli sviluppi attuali. Prima della vostra prossima donazione di sangue chiedete informazioni sullo stato attuale il Travelcheck online o con il Servizio trasfusionale della vostra regione.
49)La donazione di sangue è pericolosa?
La donazione di sangue non comporta alcun rischio per il donatore. Tutta la procedura, infatti, si svolge in assoluta sterilità e comporta il prelievo del proprio sangue.
50)Quanto tempo deve trascorrere tra due donazioni di sangue intero?
Almeno 12 settimane per l'uomo e almeno 16 per la donna. Tuttavia, a volte, non si fa alcuna distinzione tra maschi e femmine e si parla, per entrambi i sessi, di 90 giorni.
51)Perché è importante che ci siano tanti donatori?
Più donatori di sangue ci sono, più c'è sangue a disposizione per le trasfusioni a scopo terapeutico.
Tuttavia, sarebbe limitativo dire che questo è l'unico vantaggio. Infatti, la possibilità di contare su tanti donatori garantisce una disponibilità maggiore di sangue diverso, appartenente anche a gruppi sanguigni rari.
52)Le associazioni per la donazione di sangue ricercano donatori periodici. Cosa vuol dire?
I donatori di sangue periodici sono quelli che si recano a o hanno intenzione di donare il sangue a intervalli regolari. Chi dona il sangue periodicamente è un individuo molto più controllato e molto più affidabile del donatore occasionale. Le associazioni per la donazione di sangue cercano e si avvalgono di donatori periodici per garantire un servizio sicuro e tutelare le persone riceventi.