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Decreto Legislativo n. 200 del 6 novembre 2007

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Decreto Legislativo n. 200 del 6 novembre 2007

Attuazione della direttiva 2005/28/CE relativa ai principi e le linee guida dettagliate per la buona pratica clinica, ai medicinali in

fase di sperimentazione a uso umano nonché ai requisiti per l’autorizzazione alla fabbricazione o importazione di tali

medicinali

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Contenuti

• principi di buona pratica clinica e linee guida dettagliate conformi a tali principi

• requisiti per l’autorizzazione alla fabbricazione o all’importazione dei medicinali sperimentali

(art. 13 D.Lvo 211/2003)

• indicazioni sulla documentazione relativa alla sperimentazione clinica, sull’archiviazione, sulla idoneità degli ispettori e sulle procedure di ispezione

(art. 15 D.Lvo 211/2003)

• modifiche del D.Lvo 211/2003

• sanzioni

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Art. 4 1/4

Principi di buona pratica clinica

1.La tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti della sperimentazione prevale sugli interessi della scienza e della società.

2. Prima che una sperimentazione abbia inizio, devono essere valutati rischi e inconvenienti prevedibili rispetto al beneficio atteso sia per il singolo soggetto della sperimentazione sia per la collettività. Una sperimentazione può essere iniziata e continuata solamente se i benefici previsti giustificano i rischi.

3.Le sperimentazioni cliniche sono realizzate in conformità con la Dichiarazione di Helsinki sui principi etici per le sperimentazioni mediche sugli esseri umani, adottata dall’Assemblea generale dell’Associazione medica mondiale, (1996) e nel rispetto delle norme di Buona Pratica Clinica e delle disposizioni normative applicabili.

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4.Prima che il soggetto sia sottoposto a sperimentazione è necessario acquisirne il consenso libero, specifico ed informato.

5.Le sperimentazioni cliniche devono essere valide dal punto di vista scientifico, descritte in un protocollo chiaro e dettagliato e guidate dai principi etici in tutti i loro aspetti.

6.Le informazioni cliniche e non cliniche, che siano disponibili su un farmaco in fase di sperimentazione devono essere adeguate a giustificare la sperimentazione clinica in progetto.

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7.La sperimentazione deve essere condotta in conformità al protocollo che abbia preventivamente ricevuto il parere favorevole di un comitato etico indipendente e che definisca, tra l’altro, i criteri di inclusione ed esclusione dei soggetti della sperimentazione clinica, il monitoraggio e gli aspetti concernenti la pubblicazione dei dati. Lo sperimentatore e il promotore tengono conto di tutte le indicazioni relative all’avvio e alla realizzazione della sperimentazione clinica espresse dal Comitato etico e dall’Autorità competente.

8.Chiunque conduca o partecipi alla realizzazione della sperimentazione deve essere qualificato, in base alla sua istruzione, formazione ed esperienza, ad eseguire i propri compiti.

9.Devono essere attuati sistemi con procedure prefissate e da osservare per garantire la qualità di ogni singolo aspetto della sperimentazione.

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10.Tutte le informazioni sulla sperimentazione clinica devono essere registrate, trattate e conservate in modo tale da poter essere comunicate, interpretate e verificate in modo preciso.

11. Deve essere garantita la riservatezza dei documenti che potrebbero identificare i soggetti, rispettando le regole di riservatezza e confidenzialità previste dalle disposizioni normative applicabili.

12. Le cure mediche prestate ai soggetti in sperimentazione e le decisioni di natura medica prese nel loro interesse ricadono sempre sotto la responsabilità di un medico qualificato oppure, se del caso, di un odontoiatra qualificato.

13.I prodotti in sperimentazione devono essere preparati, gestiti e conservati nel rispetto delle Norme di Buona Fabbricazione applicabili.

Essi devono essere impiegati secondo quanto prescritto dal protocollo approvato.

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Art. 4

Osservanza della buona pratica clinica

-Tutte le sperimentazioni cliniche devono essere progettate e condotte secondo i principi delle GCP

-Le sperimentazioni a fini industriali devono seguire le GCP stabilite nel D.Lvo 200 e quelle del DM 15 luglio 1997 (GCP/ICH)

-Le sperimentazioni a fini non industriali devono seguire le GCP del D.Lvo 200, tenendo conto di quanto specificato nelle GCP/ICH del D.M. 15 luglio 1997

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Sperimentazioni a fini industriali

Principi e dettagli D.Lvo 200

Principi e dettagli GCP/ICH

Sperimentazioni non a fini industriali

Principi e dettagli D.Lvo 200

Principi GCP/ICH tenendo conto dei

dettagli delle GCP/ICH per le parti applicabili

LE SPERIMENTAZIONI CLINICHE DEVONO SEGUIRE LO STESSO STANDARD DI QUALITA’

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Corsi di formazione per il miglioramento della conformità alle GCP con particolare riferimento ai diversi aspetti della qualità nelle sperimentazioni non-profit

Organizzazione 2 cicli di corsi ad hoc

DESTINATARI (347 persone per 124 strutture) Sperimentatori non profit, farmacisti ospedalieri Personale responsabile della qualità (QT)

I CICLO II CICLO

21-21-22 novembre 2006 • 16-17-18 aprile 2007

• 4-5-6 dicembre 2006 • 17-18 luglio 2007

•22-23-24 gennaio 2007 (solo sperimentatori bandi AIFA)

• 13-14 novembre 2007 (terapie cellulari)

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Iniziative AIFA triennio 2006-2008

1. Visite di consulenza dell’Ufficio GCP dell’AIFA ad IRCCS e AO per la verifica delle conformità alle GCP e per la garanzia della qualità nelle sperimentazioni (triennio 2006-2008)

2. Riunioni Tecniche con i (futuri) responsabili della qualità nelle

sperimentazioni (Clinical Trial Quality Team=CTQT) (maggio/luglio 2006)

3. Corsi di formazione per il miglioramento della qualità delle

sperimentazioni no-profit (dal nov. 2006 al nov. 2007: 6 corsi AIFA) 4. Elaborazione e diffusione di procedure specifiche (SOPs) per l’attività

del CTQT (2008)

5. Avvio del progetto AIFA per l’istituzione dei CTQT (2008)

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Art.5

Comitato etico

-Adozione di procedure per svolgere i compiti previsti dal D.Lvo 211/2003 e DM 12 maggio 2006

-Conservazione dei documenti essenziali per almeno 7 anni dopo il completamento della sperimentazione

-Trasmissione delle informazioni all’OsSC AIFA

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Art. 6 1/2

Promotore

Una società, istituzione oppure un organismo che si assume la responsabilità di avviare, gestire ed eventualmente finanziare una sperimentazione clinica.

Lo sperimentatore e il promotore possono essere la stessa persona, quando trattasi di persone dipendenti da strutture pubbliche o ad esse equiparate o associazione/società scientifica o di ricerca non a fini di lucro e che svolga il ruolo di promotore nell’ambito dei suoi compiti istituzionali

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Requisiti minimi necessari ai fini della garanzia della qualita' delle sperimentazioni,di cui devono essere in possesso i promotori delle sperimentazioni a fini industriali, stabiliti con decreto del Ministro della salute da emanarsi entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del D.Lvo 200

Il possesso di tali requisiti o di quelli previsti per le CRO deve essere autocertificato al CE al momento della presentazione della domanda per l’approvazione della sperimentazione

Non sono consentiti accordi di carattere economico diretti tra il promotore e lo sperimentatore. Gli accordi possono essere stipulati solo con l’amministrazione ella struttura dove presta servizio lo sperimentatore

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CAPO IV

DOCUMENTAZIONE ESSENZIALE DELLA SPERIMENTAZIONE E ARCHIVIAZIONE

Art.17 Fascicolo permanente della sperimentazione Art.18 Conservazione dei documenti essenziali

Art.19 Trasferimento dei documenti

Art.20-21 Archivi e modalità di conservazione dei documenti

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Art.17

Fascicolo permanente della sperimentazione

Costituito dai documenti essenziali che consentono l’effettuazione della sperimentazione clinica e la valutazione della qualità dei dati conseguiti. Devono dimostrare se lo sperimentatore e il promotore hanno adempiuto ai principi e ai dettagli delle GCP

Con provvedimento del DG AIFA sono stabilite linee guida supplementari su tali documenti, tenuto conto quanto previsto dalle linee guida della Commissione europea “Recommendation on the content of the Trial Master File and Archiving” luglio 2006, pubblicate nel vol.10 Eudralex

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La conduzione di sperimentazioni in difformità a quanto

previsto dalle norme vigenti in materia, comprese quelle

relative alla autorizzazione dei siti ove venga compiuta

qualsiasi attività connessa con la sperimentazione, nonché

l’inadeguatezza o la mancanza dei documenti essenziali

comportano la non utilizzabilità dei risultati delle

sperimentazioni ai fini dell’AIC.

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Art.18

Conservazione dei documenti essenziali

il promotore e lo sperimentatore devono conservare i documenti essenziali relativi alla sperimentazione clinica per ameno sette anni dal completamento della medesima

i

dati originali di una sperimentazione clinica devono essere registrati e conservati in cartella clinica; qualora tali cartelle per soggetti ambulatoriali non siano previste dalla prassi della struttura o dell’ambulatorio sede della sperimentazione, le stesse dovranno essere predisposte. Tali disposizioni si applicano a tutte le fasi delle sperimentazioni cliniche, comprese le bioequivalenze e biodisponibilità Il periodo di conservazione di tali cartelle non deve essere inferiore a 7 anni

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In caso di sperimentazione condotta in strutture di

Paesi terzi, i cui risultati vengono presentati per l’AIC in

Italia, dette strutture devono possedere requisiti almeno

equivalenti a quelli previsti per le strutture italiane, da

dimostrare anche tramite i documento essenziali, in

mancanza dei quali i risultati delle sperimentazioni non

possono essere presi in considerazione ai fini di AIC.

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Art.20-21

Archivi e modalità di conservazione dei documenti

I documenti essenziali devono essere archiviati in modo da poter essere facilmente ritrovati, in un archivio con accesso limitato e con relativo responsabile.

I documenti devono essere archiviati in modo da garantirne

la leggibilità e qualora siano archiviati elettronicamente

deve esserne assicurata la tracciabilità.

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CAPO VII SANZIONI

Chiunque, per propria responsabilità, produca, predisponga o presenti, a fini di valutazione per atti autorizzativi o per pubblicazione, dati non conformi alla realtà, inerenti alle sperimentazioni cliniche dei medicinali, tali da poter incidere sulla valutazione di quanto presentato, è sospeso per un periodo di tempo da 6 mesi a due anni, in relazione al ruolo svolto, dall’esercizio delle funzioni di produzione, predisposizione o presentazione di dati inerenti alle sperimentazioni dei medicinali, nonché dall’attività di sperimentatore e di richiedente autorizzazioni basate su sperimentazioni di medicinali e dall’attività di promotore di sperimentazioni o suo delegato. Ai soggetti di cui al precedente periodo si applica altresì la sanzione

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Salvo che il fatto costituisca reato e salvo quanto previsto

dalle altre norme vigenti in materia, chiunque esegua

sperimentazioni cliniche dei medicinali in difformità ai principi

di buona pratica clinica, è soggetto alla sanzione

amministrativa pecuniaria da euro 15.000 a 90.000.

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I FARMACI SPERIMENTALI:

I FARMACI SPERIMENTALI:

I FARMACI SPERIMENTALI:

I FARMACI SPERIMENTALI:

D.

D. D.

D. LGS. 200 DEL 06/11/ LGS. 200 DEL 06/11/ LGS. 200 DEL 06/11/ LGS. 200 DEL 06/11/’’’’07 07 07 07

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L'autorizzazione alla produzione e importazione dei medicinali destinati alla sperimentazione clinica deve essere richiesta per la fabbricazione totale o parziale dei medicinali in fase di sperimentazione ivi comprese le operazioni di divisione e di confezionamento primario e secondario e di presentazione (Autorizzazione alla produzione e all'importazione Art. 8, comma 1)

Decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 211, articolo 13, comma 1 Decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, Titolo IV

DM 21/12/2007 e Allegato 2 dell’autorizzazione secondo il modello comunitario

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Autorizzazione alla produzione e all'importazione Art. 8, comma 3:

Attività di produzione escluse dall’obbligo di autorizzazione, per sperimentazione “Profit” e “Non profit”, quando vengono effettuate nelle strutture autorizzate alla sperimentazione per medicinali destinati ad essere utilizzati esclusivamente all’interno di tali strutture:

 a) ricostituzione prima dell'uso, se effettuata da farmacisti o da personale autorizzato a tale operazione nell'ambito della normale attività clinica;

 b) operazioni di confezionamento primario, secondario, e di presentazione se effettuate da farmacisti nel rispetto delle norme di buona preparazione in farmacia secondo la vigente edizione della Farmacopea ufficiale della Repubblica italiana;

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 c) operazioni di preparazione di medicinali, effettuate da farmacisti nel rispetto delle norme di buona preparazione in farmacia secondo la vigente Farmacopea ufficiale della Repubblica italiana che:

non richiedano particolari procedimenti di fabbricazione o imballaggio

• siano realizzate con specialità medicinali provviste di AIC, fabbricate o importate in conformità alle disposizioni del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219

 siano condotte su pazienti aventi le medesime caratteristiche di quelle previste dall'indicazione specificata nell'AIC.

Es. modifica di una forma farmaceutica da utilizzare per la stessa via di somministrazione; modifica di dosaggio

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Art. 15, Comma 1.

Farmacie ospedaliere autorizzate alla produzione

Le farmacie operanti in strutture ospedaliere pubbliche o ad esse equiparate, nonche' in Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico privati, sono autorizzate alla produzione di medicinali sperimentali (con l’esclusione dei medicinali per terapia genica, cellulare o contenenti organismi geneticamente modificati e radiofarmaci)

purche':

 a) il farmacista responsabile della produzione abbia svolto attivita' pratica di preparazione di medicinali per almeno 2 anni in farmacia ospedaliera e si assuma la responsabilita' della produzione, nonche' dello svolgimento dei compiti attribuiti alla persona qualificata ai sensi dell'articolo 13, commi 3, lettera a), e 4, escluso il secondo periodo, del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 211;

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Pertanto il farmacista è responsabile della Produzione, del Controllo di Qualità e del Rilascio formale e documentato del lotto purche':

 b) detti medicinali siano utilizzati esclusivamente per sperimentazioni non a fini industriali;

 c) detti medicinali siano utilizzati esclusivamente per soggetti in trattamento nella struttura di appartenenza o presso altre strutture partecipanti alla stessa sperimentazione multicentrica in Italia e, in tale caso, ceduti senza fini di lucro;

 d) detti medicinali siano prodotti in conformita' alle norme di buona preparazione in farmacia, secondo la vigente edizione della Farmacopea ufficiale della Repubblica italiana;

 e) il responsabile legale delle istituzioni ove operano le suddette farmacie, trasmetta all'AIFA una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti di cui al presente comma, almeno 60 giorni prima dell'avvio di tale produzione.

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FORMAT AUTOCERTIFICAZIONE http://www.agenziafarmaco.it/

AREA PRODUZIONE E CONTROLLO - Autorizzazioni Officine:

Produzione o importazione di medicinali in fase di sperimentazione a uso umano presso farmacie ospedaliere in ottemperanza all’art. 15 del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 200

Trasmissione dell‘autocertificazione in ottemperanza all'art.15

"Farmacie ospedaliere autorizzate alla produzione" del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 200 "Attuazione della direttiva 2005/28/CE recante principi e linee guida dettagliate per la buona pratica clinica relativa ai medicinali in fase di sperimentazione a uso umano, nonche' requisiti per l'autorizzazione alla fabbricazione o importazione di tali

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MODULO DI AUTOCERTIFICAZIONE IN OTTEMPERANZA ALL’ART.15 “FARMACIE OSPEDALIERE AUTORIZZATE ALLA PRODUZIONE” del DECRETO LEGISLATIVO 6 NOVEMBRE 2007, N. 200 "ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2005/28/CE RECANTE PRINCIPI E LINEE GUIDA DETTAGLIATE PER LA BUONA PRATICA CLINICA RELATIVA AI MEDICINALI IN FASE DI SPERIMENTAZIONE A USO UMANO, NONCHE' REQUISITI PER L'AUTORIZZAZIONE ALLA FABBRICAZIONE O IMPORTAZIONE DI TALI MEDICINALI“

Il sottoscritto Dr---nato a--- --- in qualità di legale rappresentante di --- con sede legale sita in --- Nel cui ambito opera la farmacia ospedaliera di produzione di medicinali sperimentali, con esclusione di medicinali per terapia genica, cellulare o contenenti organismi geneticamente modificati e con l'esclusione dei radiofarmaci sita in ---, DICHIARA

Sotto la propria responsabilità che:

1. La sopra citata farmacia ospedaliera di produzione di medicinali sperimentali appartiene a struttura pubblica o ad essa

equiparata o IRCCS

2. la suddetta farmacia opera sotto la responsabilità del Dr.--- (a);

3. i medicinali sono utilizzati esclusivamente per sperimentazioni non a fini industriali;

4. i medicinali sperimentali sono utilizzati esclusivamente per soggetti in trattamento nella struttura di appartenenza o presso

altre strutture che partecipano alla stessa sperimentazione multicentrica in Italia e, in tal caso, ceduti senza fini di lucro;

5. i medicinali sono prodotti in conformità alle norme di buona preparazione in farmacia, secondo la vigente edizione della

Farmacopea ufficiale della Repubblica italiana;

6. in caso di importazione di medicinali per sperimentazione clinica si allega la dichiarazione del farmacista responsabile, resa ai

sensi dell’art. 15 comma 2 del suddetto D.lvo.

IL LEGALE RAPPRESENTANTE

(a) si allega autocertificazione da parte del responsabile della produzione di quanto esplicitato nell’art.15 comma 1 lettera a)

DECRETO LEGISLATIVO 6 NOVEMBRE 2007, N. 200

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Farmacie ospedaliere autorizzate alla produzione

 3. L'AIFA puo' disporre le ispezioni di cui all'articolo 15 del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 211 al fine di verificare il possesso dei requisiti di cui al presente articolo ed il mantenimento di detti requisiti. In caso di farmacia ospedaliera che non possegga uno o piu' dei suddetti requisiti, l'AIFA sospende per dette farmacie l'autorizzazione di cui al presente articolo, per un periodo di tempo da 6 mesi a 12 mesi, fatta salva la necessita' di conformarsi ai richiamati requisiti.

 4. Nessuna spesa o tariffa e' dovuta dalle strutture pubbliche o ad esse equiparate di cui al presente articolo per le eventuali ispezioni o autorizzazioni di cui al presente decreto.

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Art. 16.

Laboratori pubblici per la preparazione di radiofarmaci per medicina nucleare autorizzati alla produzione

Anche per la produzione di radiofarmaci nei laboratori pubblici valgono le stesse regole esposte nelle slides precedenti; per la trasmissione dell’autocertificazione tutti i dettagli sono disponibili sul sito dell’AIFA.

http://www.agenziafarmaco.it/

AREA PRODUZIONE E CONTROLLO - Autorizzazioni Officine: Produzione o importazione di radiofarmaci presso laboratori pubblici in ottemperanza all’art.16” del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 200

Trasmissione dell’autocertificazione in ottemperanza all’art.16 “Laboratori pubblici per la preparazione di radiofarmaci per medicina nucleare autorizzati alla produzione” del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 200 "Attuazione della direttiva 2005/28/CE recante principi e linee guida dettagliate per la buona pratica clinica relativa ai medicinali in fase di sperimentazione a uso umano, nonche' requisiti per l'autorizzazione alla fabbricazione o importazione di tali medicinali"

Dichiarazione del Responsabile della produzione individuato in accordo alle disposizioni normative inerenti la preparazione dei radiofarmaci secondo F.U.

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