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Comune di Verona. Deliberazione della Giunta Comunale. N. Progr. 411 Seduta del giorno 21 Ottobre 2016

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Rep. 2016/411

Oggetto n° 13 Ufficio: 003

Comune di Verona

Deliberazione della Giunta Comunale

N. Progr. 411 Seduta del giorno 21 Ottobre 2016

PRESENTI

TOSI SIG. FLAVIO PISA SIG. LUIGI

TOFFALI AVV. ENRICO LESO SIG.RA ANNA LELLA SIG. ANTONIO BOZZA DOTT. ALBERTO LANA AVV. EDOARDO

CALEFFI ARCH. GIAN ARNALDO

ASSENTI

PALOSCHI RAG. PIER LUIGI BENETTI SIG. ALBERTO AMBROSINI DOTT. MARCO

PRESIEDE TOSI SIG. FLAVIO

RELATORE ASSISTE

LESO SIG.RA ANNA PRATIZZOLI AVV. CRISTINA

(SEGRETARIO GENERALE)

Oggetto: SERVIZI SOCIALI E INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA - "PERCORSI DI CITTADINANZA ATTIVA RIA (REDDITO INCLUSIONE ATTIVA) VERONA III ANNUALITA' 2016 - 2017". APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI MASSIMA, DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA COPROGETTAZIONE E L'INDIVIDUAZIONE DEGLI ENTI PARTNERS E DEGLI SCHEMI DI PROTOCOLLO DI INTESA.

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LA GIUNTA COMUNALE

Premesso che ai sensi del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616, del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112, della legge 8 novembre 2000 n. 328 e della legge regionale 13 aprile 2001 n.

11, i Comuni sono titolari dei compiti e delle funzioni amministrative concernenti gli interventi di tutela sociale destinati a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua esistenza, anche allo scopo di garantire interventi volti ad assicurare i servizi destinati alle persone che versano in situazioni di povertà;

Considerato che:

- con deliberazione di Giunta Regionale n. 2897 del 30 dicembre 2013 è stato approvato il progetto regionale “Reddito di ultima istanza – RUI” finalizzato al recupero e al reinserimento sociale e/o lavorativo delle fasce socialmente deboli;

- con detta deliberazione sono stati contestualmente individuati i criteri e le modalità per la presentazione dei programmi di intervento da parte dei Comuni capoluogo di provincia, estendendo la positiva esperienza effettuata dal Comune di Rovigo ed assegnando agli stessi un ruolo forte di promotore nell’istituzione di un coordinamento che diventi gestore della progettualità nel territorio di competenza;

- ciascun Comune capoluogo era stato chiamato a definire e formalizzare in partnership entro la data del 30 aprile 2014 un programma di interventi specifico, coerente con le linee guida di cui all’Allegato A della citata DGR n. 2897/2013;

- con decreto direttoriale n. 189 del 18 giugno 2014 erano stati approvati tutti i programmi di intervento presentati dai sette Comuni capoluoghi di provincia in attuazione della DGR n. 2897/2013 con assegnazione di un finanziamento quantificato in Euro 50.000,00 per ogni Amministrazione locale;

- con deliberazione della Giunta Comunale n. 246 del 27 agosto 2014 è stato conseguentemente approvato il progetto “Reddito di ultima istanza – RUI Verona” per la prima annualità, periodo luglio 2014 – giugno 2015 e contestualmente lo schema del protocollo d’intesa tra il Comune di Verona e tutti i partners aderenti, finalizzato alla determinazione dei reciproci rapporti per la realizzazione delle attività di attuazione del progetto stesso, debitamente sottoscritto il 18 novembre 2014 registro contratti n. 210;

Preso atto che la prima annualità del progetto RUI si è formalmente conclusa alla data del 30 giugno 2015 con la trasmissione della relazione conclusiva e con la relativa rendicontazione agli atti;

Rilevato che con deliberazione della Giunta Regionale n. 2669 del 29 dicembre 2014 è stata disposta la prosecuzione della progettualità in argomento, particolarmente significativa in quanto rivolta alle categorie di persone più deboli che difficilmente possono trovare collocazione nel mondo del lavoro, sulla base dei nuovi progetti elaborati dai Comuni capoluoghi ed è stato assegnato il relativo finanziamento economico quantificato per il Comune di Verona in Euro 317.841,00;

Considerato che è stato predisposto il progetto “Percorsi di cittadinanza attiva – RUI Verona II annualità” che costituisce lo sviluppo e l’implementazione della precedente progettualità con la finalità di proseguire le azioni messe in atto, sviluppando e

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consolidando i modelli di intervento sperimentati alla luce dell’esperienza maturata sia dai Servizi Sociali Comunali che dalla rete degli Enti e delle Organizzazioni che hanno collaborato in regime di partenariato;

Preso atto che con decreto direttoriale del 17 settembre 2015 n. 265 è stata data formale approvazione al progetto in argomento, disponendo, di conseguenza, l’avvio della seconda annualità del RUI – Reddito di ultima istanza, con previsione di erogazione dell’acconto sul finanziamento assegnato con DGR n. 2669/2014 nella misura del 50% e fissazione del termine per la rendicontazione al 30 settembre 2016;

Dato atto che:

– conformemente a quanto previsto nella DGR n. 2897 del 30 dicembre 2013, il progetto per la seconda annualità è stato esteso alle Amministrazioni locali dei Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda ULSS n. 20 di Verona con le seguenti adesioni:

Verona (per il Distretto socio sanitario n. 1), Buttapietra, Castel d’Azzano e San Giovanni Lupatoto (per il Distretto socio sanitario n. 2); Boscochiesanuova, Roverè Veronese (per il Distretto socio sanitario n. 3); Albaredo d’Adige, Arcole, Cazzano di Tramigna, Monteforte d’Alpone, San Bonifacio, S. Mauro di Saline, Soave, Velo Veronese; Unione dei Comuni “Verona Est” (composta dai seguenti Comuni: Belfiore, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Mezzane di Sotto); Unione dei Comuni Adige Guà (composta dai seguenti Comuni: Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà, Veronella, Zimella) (per il Distretto socio sanitario n. 4);

– il finanziamento regionale per Euro 317.841,00 era stato incrementato con fondi di bilancio dei rispettivi Comuni aderenti del 20% per un importo di Euro 63.568,20 e quindi per un totale di Euro 381.409,22 determinato in relazione ad una quota pro capite per abitante;

Atteso che:

- con decreto direttoriale n. 347 del 16 dicembre 2015 la denominazione del progetto RUI – Reddito di Ultima Istanza è stata variata in RIA – Reddito Inclusione Attiva;

- con deliberazione della Giunta Regionale n. 2009 del 23 dicembre 2015 è stato approvato il finanziamento delle progettualità finalizzate al recupero e reinserimento sociale e/o lavorativo delle fasce deboli – RIA – Reddito Inclusione Attiva, per conferire continuità al progetto approvato con la citata deliberazione n. 2897/2013 (e successiva DGRV n. 2669 del 29 dicembre 2014), assicurando così ai Comuni la continuità dei programmi di intervento per il reinserimento sociale e/o lavorativo delle fasce deboli, con un adeguato finanziamento pari ad Euro 459.460,00 per il Comune di Verona e i Comuni aderenti;

Ritenuto pertanto di dare prosecuzione al progetto RIA – Reddito Inclusione Attiva, in applicazione della DGRV n. 2009 del 23 dicembre 2015;

Considerato che a tale fine è stato predisposto un progetto di massima denominato

“Percorsi di cittadinanza attiva – RIA Verona III annualità”;

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Dato atto che destinatari del progetto sono i cittadini, residenti nei Comuni aderenti, nella fascia di età dai 18 ai 64 anni, in difficoltà economica, che si rivolgono ai Servizi Sociali per una richiesta di intervento di integrazione al reddito;

Dato atto altresì che l’ambito di intervento è il seguente:

A) RIA di sostegno: rivolto a persone che non hanno i requisiti per accedere ad un percorso di accompagnamento al lavoro ma, percependo un sostegno sociale al reddito, si impegnano a collaborare a progetti, realtà ed iniziative nell’ambito del mondo del volontariato e di interesse per la collettività;

B) RIA di inserimento: persone che, percependo un sostegno sociale al reddito, si impegnano a partecipare a percorsi di politica attiva per il lavoro, finalizzati ad incrementare l’occupabilità e possibilmente aumentare le opportunità di lavoro e di autonomia economica. Per soggetti particolarmente fragili sono previsti dei percorsi di accompagnamento a valenza educativa, in realtà lavorative protette, (afferenti al mercato privato e/o della cooperazione sociale), con l’obiettivo di assicurare alla persona un sostegno sociale ed educativo che la supporti nel fronteggiare le difficoltà, migliorare abilità relazionali e nell’acquisire abilità lavorative di base eventualmente /successivamente spendibili in Cooperative Sociali di tipo B o ulteriori contesti lavorativi del territorio, in particolare realtà di piccole dimensioni e a carattere artigianale e familiare;

Rilevato che il progetto prosegue le azioni messe in atto nel corso delle precedenti annualità e si propone le seguenti finalità:

· Promuovere e sostenere percorsi di recupero, reinserimento sociale e autonomia di persone in stato di marginalità ed esclusione sociale;

· Promuovere e sostenere percorsi di politica attiva per il lavoro, finalizzati ad incrementare l'occupabilità e possibilmente ad aumentare l'opportunità di lavoro e autonomia economica;

· Sperimentare forme di sostegno al reddito che superino una logica assistenzialistica e favoriscano la capacità della persona di valorizzare le proprie potenzialità partecipando attivamente alla vita sociale;

· Consolidare la rete territoriale di agenzie del pubblico e del privato sociale impegnate nel reinserimento sociale e lavorativo di soggetti in situazione di emarginazione e fragilità;

· Favorire una gestione integrata delle politiche di inclusione sociale a favore di cittadini svantaggiati e consolidare la rete tra i servizi pubblici e i soggetti afferenti al mondo del privato sociale, valorizzandone le competenze;

· Valorizzare il ruolo delle Associazioni di Volontariato e delle Cooperative Sociali che operano nel territorio;

Preso atto che:

- la tipologia di intervento RIA di Sostegno prevede l'attivazione di forme di collaborazione con la Federazione del Volontariato di Verona, con le Associazioni di Volontariato del territorio, con le organizzazioni che a diverso titolo erogano servizi a favore di fasce deboli e per l'inserimento di persone in situazione di povertà e grave marginalità;

- la tipologia di intervento RIA di inserimento prevede la collaborazione professionale di agenzie esterne alla Pubblica Amministrazione per la realizzazione degli interventi di formazione, tutoraggio e accompagnamento al lavoro di persone in condizione di svantaggio;

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- per entrambe le tipologie di interventi è previsto il coinvolgimento di unità organizzative del Comune sulla base di un patto di servizio;

Ritenuto pertanto necessario approvare il suddetto progetto di massima “Percorsi di cittadinanza attiva – RIA Verona III annualità”, redatto in applicazione della DGRV n. 2009 del 23 dicembre 2015 e dare avvio alla fase attuativa, provvedendo ai seguenti adempimenti:

1) Per il RIA di inserimento autorizzare il Dirigente dei Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria a redigere e pubblicare l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per la coprogettazione e l’individuazione dei soggetti partners;

2) Per il RIA di sostegno procedere alla formalizzazione dei rapporti tra tutti i Soggetti aderenti ai percorsi mediante la sottoscrizione di apposito Protocollo d’Intesa quadro con la Federazione del Volontariato di Verona e di singoli protocolli operativi con le associazioni;

Evidenziato che per il RIA di sostegno:

- il partner istituzionale è individuato nella Federazione del Volontariato di Verona in qualità di organismo gestore del Centro Servizi per il Volontariato di Verona (CSV), costituita sotto forma di associazione di volontariato di II livello iscritta al Registro regionale Veneto del volontariato, la quale, traendo riferimento normativo dalla legge n. 266/1991, opera al servizio e coordinamento di tutte le realtà del volontariato che operano nelle quattro aree tematiche previste dalla legge, ovvero valorizzazione e assistenza alla persona, ambito socio – sanitario, ambiente e beni culturali, soccorso e protezione civile;

- la predetta Federazione, in particolare, nel gestire il CSV di Verona, opera valorizzando logiche di programmazione, concertazione e partecipazione, promuovendo in tal modo lo sviluppo e la qualificazione continua delle associazioni di volontariato interessate;

Ritenuto pertanto che la Federazione del Volontariato di Verona, per le sopra descritte connotazioni statutarie ed operative, si pone quale interlocutore istituzionale ideale, oltre che imprescindibile, nell'ambito del settore di intervento in questione;

Evidenziato che il Comune di Verona è Comune capofila del progetto che, per quanto riguarda l’inserimento delle fasce deboli, si fa carico di:

1) per il RIA di inserimento, in proprio e per conto dei Comuni aderenti: approvare la manifestazione di interesse per l’individuazione delle agenzie esterne alla PA per la coprogettazione e partecipazione in qualità di ente partner alla presentazione di proposta progettuale e approvare lo schema del Protocollo d’Intesa con i partners che saranno individuati per la realizzazione delle attività;

2) per il RIA di sostegno: approvare lo schema del Protocollo quadro con il partner istituzionale individuato nella Federazione del Volontariato di Verona (Centro Servizi per il Volontariato) e i singoli protocolli operativi con le associazioni di volontariato e/o di promozione sociale che aderiranno al progetto formalmente;

(6)

Evidenziato altresì che gli altri Comuni aderenti, appartenenti alla Conferenza dei Sindaci dell'Az.ULSS. n.20, per un totale di abitanti 427.096 (dati al 31.12.2015), sono: per il Distretto socio sanitario n. 1: Boscochiesanuova, Grezzana, Roverè Veronese; per il Distretto Sanitario n. 2: Buttapietra, Castel d'Azzano, San Giovanni Lupatoto, Albaredo d'Adige, Arcole, Badia Calavena, Cazzano di Tramigna, Monteforte d'Alpone, Roncà, San Bonifacio, Soave, Selva di Progno; Unione dei Comuni “Verona Est” composta dai seguenti Comuni: Belfiore, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Mezzane di Sotto; Unione dei Comuni Adige Guà composta dai seguenti Comuni: Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà, Veronella, Zimella;

Evidenziato che al RIA di inserimento non aderiscono i seguenti comuni: San Bonifacio, Unione dei Comuni Adige Guà composta dai seguenti Comuni: Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà, Veronella, Zimella;

Considerato che, come nella precedente edizione della seconda annualità, sarà impegnato attivamente il Servizio Promozione Lavoro secondo le procedure progettate e condivise all’interno della Direzione;

Evidenziato che, alla luce della normativa del nuovo Codice degli Appalti (Dlgs n.

50/2016), nonché delle indicazioni fornite dalla Regione Veneto nel corso del Tavolo Tecnico tenutosi in data 3 maggio 2016, si rende necessario approvare una manifestazione di interesse per la coprogettazione e partecipazione in qualità di ente partner alla presentazione di proposta progettuale per tale progetto “percorsi di cittadinanza attiva RIA Verona III annualità”, per il RIA di inserimento;

Preso atto che con la suddetta delibera n. 2009/2015 è stato previsto un contributo assegnabile a ciascun comune pari ad Euro 50.000,00 e una quota proporzionale al numero di residenti nel Comune capoluogo e nei Comuni ufficialmente coinvolti;

Ritenuto di accettare il citato finanziamento assegnato dalla Regione Veneto al Comune di Verona e ai Comuni aderenti, per un totale di Euro 459.460,00;

Evidenziato inoltre che ciascun Comune aderente parteciperà con una quota pari al 20%

del finanziamento ricevuto, proporzionato al numero di residenti, coi propri fondi di bilancio;

Dato atto che il Comune di Verona ha previsto lo stanziamento della propria quota di compartecipazione pari ad Euro 55.674,68 somma già impegnata al capitolo 18540/020 (Interventi Assistenziali Vari Sussidi Economici) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017 impegno n. 385/000 ed al capitolo 16790/010 (Sussidi economici a Famiglie con Minori) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017 impegno n.

387/000;

Rilevato quindi opportuno, per assicurare la copertura finanziaria del progetto di massima

“Percorsi di cittadinanza attiva – RIA Verona III annualità”, redatto in applicazione della DGRV n. 2009 del 23 dicembre 2015, disporre l’assunzione dell’accertamento di entrata e del conseguente impegno di spesa ai competenti capitoli del bilancio per l’esercizio finanziario 2017 ai sensi dell’art. 183, comma 6, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 e successive modifiche ed integrazioni;

(7)

Ritenuto pertanto di procedere con la prenotazione dell’accertamento di entrata e dell’impegno di spesa per l’ammontare complessivo del contributo pari ad Euro 459.460,00 concesso dalla Regione Veneto come di seguito indicato:

per la parte entrata

– per Euro 297.000,00 al capitolo 4751/000 (Contributo della Regione Veneto a specifica destinazione per attività assistenziali) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017;

– per Euro 162.460,00 al capitolo 4780/050 (Erogazione Contributi Regione Veneto per Bando Emergenza Sociale e RUI) del bilancio di previsione esercizio finanziario 2017;

per la parte spesa

– per Euro 297.000,00 al capitolo 18797/000 (Erogazione contributi Regione Veneto per Servizi Sociali) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017;

– per Euro 162.460,00 al capitolo 18549/000 (Erogazione contributi Regione Veneto per bando emergenza sociale e Rui) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017;

Verificato il rispetto delle regole della finanza pubblica ai sensi dell’art. 183, comma 8 del D. Lgs. n. 267/2000;

Vista:

- la deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 29 aprile 2016, immediatamente eseguibile, con la quale è stato approvato il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2016 - 2018;

- la deliberazione di Giunta Comunale n. 218 del 18 maggio 2016, immediatamente eseguibile, con la quale è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione per l'esercizio finanziario 2016 – 2018;

Visti:

– la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali 8 novembre 2000 n. 328;

– l’art. 119 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 con riferimento ai rapporti di collaborazione fra Enti locali e soggetti no profit;

– l’art. 25 del D.P.R. 24 luglio 1977 n. 616;

– gli artt. 128 e 131 del decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112;

– gli artt. 124 e seguenti della legge regionale 13 aprile 2001 n. 11;

– la deliberazione di Giunta Regionale n. 2009 del 23 dicembre 2015;

– il decreto direttoriale n. 347 del 16 dicembre 2015;

– il vigente Statuto Comunale ed, in particolare, gli articoli 2 e 7, approvato con deliberazione consiliare n. 194 del 10 ottobre 1991 e successive modificazioni ed integrazioni;

Ritenuto che l'oggetto del presente provvedimento rientri nella propria competenza trattandosi di un’iniziativa a carattere altamente discrezionale di indirizzo prevalentemente politico-amministrativo;

Preso atto dei pareri formulati sulla proposta di deliberazione in oggetto ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del citato decreto legislativo n. 267/2000, e precisamente:

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– che in data 14/10/2016 il Dirigente Responsabile della Direzione Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria – Promozione Lavoro, proponente il presente provvedimento, ha espresso il parere che di seguito integralmente si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnico-amministrativa della proposta di deliberazione indicata in oggetto”.

IL DIRIGENTE RESPONSABILE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI E

INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA - f.to dott. Salvatore La Cagnina PROMOZIONE LAVORO

Il Dirigente Responsabile della Direzione Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria – Promozione Lavoro attesta, inoltre, che i documenti allegati, citati nella presente proposta di deliberazione, saranno pubblicati all’albo pretorio on line mediante copia informatica conforme all’originale depositato presso l’archivio comunale.

IL DIRIGENTE RESPONSABILE DELLA DIREZIONE SERVIZI SOCIALI E

INTEGRAZIONE SOCIO – SANITARIA -

PROMOZIONE LAVORO f.to dott. Salvatore La Cagnina

– che in data 18/10/2016 il Responsabile del Servizio Finanziario ha espresso il parere che di seguito integralmente si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267, si attesta la regolarità contabile della proposta di deliberazione in oggetto”.

IL RESPONSABILE DEL

SERVIZIO FINANZIARIO f.to dott. Marco Borghesi

Su proposta dell’Assessore ai Servizi Sociali e Famiglia;

A voti unanimi;

D E L I B E R A

1) di approvare, per le motivazioni espresse in premessa, il progetto di massima “Percorsi di cittadinanza attiva RIA Verona III annualità” (Allegato n. 1) - redatto in conformità alla DGRV n. 2897 del 30 dicembre 2013 e alla successiva DGRV 2669 del 29 dicembre 2014 nonché in attuazione della DGRV n. 2009 del 23 dicembre 2015- che diverrà definitivo, dopo l’espletamento della procedura per l’individuazione degli enti partners per la coprogettazione e realizzazione degli interventi;

2) di autorizzare il Dirigente della Direzione Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria – Promozione Lavoro a redigere e pubblicare - sulla base dello schema allegato sub 2) che contestualmente si approva - l’avviso pubblico di manifestazione di interesse per la coprogettazione e la partecipazione in qualità di partner alla presentazione della proposta progettuale di cui al punto 1;

(9)

3) di dare atto che gli enti partners del Comune di Verona, capofila del progetto, con compiti di pianificazione, programmazione e realizzazione delle varie azioni, per il RIA di inserimento saranno individuati a seguito della suddetta manifestazione di interesse;

4) di approvare conseguentemente lo schema di protocollo Area A e lo schema di protocollo Area B tra il Comune di Verona e i partners che verranno individuati a seguito della manifestazione di interesse, finalizzato alla determinazione dei reciproci rapporti per la realizzazione delle attività di attuazione del progetto stesso, schemi allegati sub 3) e sub 4) al presente atto a costituirne parte integrante e sostanziale;

5) di dare altresì atto che per il RIA di sostegno il partner istituzionale è individuato, per le motivazioni espresse in premessa, nella Federazione del Volontariato di Verona (Ente Gestore del Centro Servizi per il Volontariato), con il quale verrà stipulato apposito Protocollo quadro e che verranno altresì stipulati singoli protocolli operativi con le associazioni di volontariato e/o di promozione sociale che aderiranno formalmente al progetto;

6) di approvare conseguentemente lo schema di protocollo quadro (Allegato 5) con la Federazione del Volontariato di Verona (Ente Gestore del Centro Servizi per il Volontariato) e lo schema di protocollo operativo con le associazioni di volontariato e/o di promozione sociale per il RIA di sostegno (Allegato 6);

7) di incaricare il Dirigente della Direzione Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria – Promozione Lavoro ad assumere le occorrenti iniziative ed adottare tutti gli atti e provvedimenti necessari all’attuazione del presente provvedimento, ivi inclusa la stipulazione degli strumenti pattizi di cui ai precedenti punti 4) e 6), autorizzandolo ad apportarvi le eventuali modifiche di carattere formale o attuative che si rendessero necessarie;

8) di dare atto che la suddetta progettualità prevede, in base alle citate deliberazioni regionali, il coinvolgimento delle seguenti Amministrazioni locali dei Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda ULSS n. 20 di Verona con le seguenti adesioni:

Verona (per il Distretto socio sanitario n. 1), Buttapietra, Castel d’Azzano e San Giovanni Lupatoto (per il Distretto socio sanitario n. 2); Boscochiesanuova, Roverè Veronese (per il Distretto socio sanitario n. 3); Albaredo d’Adige, Arcole, Cazzano di Tramigna, Monteforte d’Alpone, San Bonifacio, S. Mauro di Saline, Soave, Velo Veronese; Unione dei Comuni “Verona Est” (composta dai seguenti Comuni: Belfiore, Caldiero, Colognola ai Colli, Illasi, Mezzane di Sotto); Unione dei Comuni Adige Guà (composta dai seguenti Comuni: Cologna Veneta, Pressana, Roveredo di Guà, Veronella, Zimella) (per il Distretto socio sanitario n. 4);

9) di dare atto che il Comune di Verona svolgerà la funzioni di capofila del progetto nei confronti delle altre Amministrazioni locali e terrà tutti i rapporti istituzionali con la competente Direzione Regionale;

10) di dare atto che il finanziamento assegnato con la DGR n. 2009/2015 è destinato a tutti i Comuni aderenti alla progettualità in argomento con compartecipazione economica integrativa nella quota maggiorata del 20% a carico di ciascuna Amministrazione locale;

(10)

11) di prendere atto che il contributo assegnato alla terza annualità al progetto RIA al Comune di Verona e agli altri Comuni aderenti ammonta ad Euro 459.460,00, come previsto dalla citata DGRV Veneto n. 2009/2015;

12) di accettare, conseguentemente, il contributo concesso dalla Regione Veneto ammontante ad Euro 459.460,00 e procedere con la prenotazione del relativo accertamento come segue:

– per Euro 297.000,00 al capitolo 4751/000 (Contributo della Regione Veneto a specifica destinazione per attività assistenziali) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017, acc. n. 66;

– per Euro 162.460,00 al capitolo 4780/050 (Erogazione Contributi Regione Veneto per Bando Emergenza Sociale e RUI) del bilancio di previsione esercizio finanziario 2017, acc. n. 67;

13) di procedere altresì con la prenotazione del relativo impegno della somma complessiva di Euro 459.460,00 come segue:

– per Euro 297.000,00 al capitolo 18797/000 (Erogazione contributi Regione Veneto per Servizi Sociali) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017, imp.

489/000;

– per Euro 162.460,00 al capitolo 18549/000 (Erogazione contributi Regione Veneto per bando emergenza sociale e Rui) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017, imp. 490/000;

14) di dare atto che la compartecipazione economica integrativa a carico del Comune di Verona ammonta ad Euro 55.674,68 e trova copertura finanziaria al capitolo 18540/020 (Interventi assistenziali vari Sussidi Economici) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017 impegno n. 385/000 ed al capitolo 16790/010 (Sussidi economici a Famiglie con Minori) del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2017 impegno n. 387/000;

15) di dare altresì atto che la somma destinata ai Comuni aderenti alla terza annualità del Progetto per l’anno 2017 sarà trasferita solo dopo che il Comune di Verona avrà incassato dalla Regione Veneto il relativo finanziamento;

16) di dare atto che si provvederà ad adempiere agli obblighi di trasparenza di cui all’art.

23, comma 1, lett. d), del decreto legislativo 14 marzo 2013 n. 33;

17) di dichiarare, a voti unanimi, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’articolo 134, comma 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n. 267 stante la necessità di avviare quanto prima la progettualità sperimentale in argomento.

Il Dirigente Responsabile della Direzione Servizi Sociali e Integrazione Socio Sanitaria – Promozione Lavoro proponente provvederà all’esecuzione.

Le seguenti Direzioni sono invitate a collaborare con l'Ufficio proponente per l'esecuzione del presente provvedimento: Unità Bilancio Programmazione Contabilità, Direzione Contratti e Anticorruzione.

(11)

IL SINDACO IL SEGRETARIO GENERALE

TOSI SIG. FLAVIO PRATIZZOLI AVV. CRISTINA

La presente deliberazione viene pubblicata all’Albo Pretorio informatico di questo Comune per 15 gg. da oggi 07/11/2016 al n. 9766

Il Responsabile del Procedimento di Pubblicazione dott. Giuseppe Baratta

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