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N. 2/2016 Seduta del

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Academic year: 2022

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(1)

VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE

N. 2/2016 Seduta del 23.03.2016

L’anno 2016 addì 23 del mese di marzo alle ore 18.30 nella Residenza Municipale, previa convocazione con avvisi scritti, tempestivamente notificati, si è riunito il Consiglio Comunale.

Eseguito l’appello, risultano presenti (P), assenti giustificati (G) e assenti (A):

Il Sindaco SCHIAVO Michele (P) e i Consiglieri:

1. LACAVA Edoardo P 9. GARATO Virginia P

2. VETTORE Lucia P 10. ROZZATO Andrea P

3. SCACCO Enrico P 11. ESCOBAR Sandra Maritza G

4. TONIOLO Daniele P 12. MAVOLO Renza P

5. FACCO Luigina A 13. MASCHI Pier Antonio P

6. PIZZINATO Giacomo P 14. BENATO Andrea P

7. BACCAN Giulia P 15. BORELLA Silvio G

8. TOMAT Aldo P 16. VIGOLO Devis P

e pertanto complessivamente presenti n. 14 componenti del Consiglio

Sono presenti gli Assessori: NANIA Enrico, GIACOMINI Denis, GASTALDON Mirco, VENTURATO Paola, PARIZZI Augusta Maria Grazia.

Presiede il Presidente TONIOLO Daniele.

Partecipa alla seduta TAMMARO Dott.ssa Laura, Segretario Comunale.

La seduta è legale.

Fungono da scrutatori i Consiglieri signori:

BENATO Andrea, PIZZINATO Giacomo

*********************

(2)

1) Comunicazioni pag. 03

2) Modifica al Regolamento di contabilità pag. 06

3) Servizio di Igiene urbana. Approvazione del Piano finanziario per l’esercizio 2016 pag. 07 4) Question time – Integrazione al Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale (proposta

di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Vigolo e Borella) pag. 18 5) Pubblicazione sul sito delle interrogazioni/interpellanze e relative risposte dei consiglieri comunali

(proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo pag. 21 6) Sale riunioni per le minoranze (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo)

pag. 23

7) Scelta dei nomi di luoghi pubblici da intitolare (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri

Borella e Vigolo) pag. 26

8) Linee guida delle manifestazioni di pubblico spettacolo (proposta di deliberazione di iniziativa dei

consiglieri Borella e Vigolo) pag. 29

9) Istituzione di un numero di cellulare per segnalazioni di manutenzione e interventi urgenti (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo) pag. 33 10) Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali (proposta di deliberazione di iniziativa

dei consiglieri Borella e Vigolo) pag. 37

11) Rimborso spese lavaggio bidoni umido in carico ai condomini di Cadoneghe storica (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo) pag. 41 12) Mozione presentata dal consigliere Tomat: fermata TPL intermodale presso l’area ex Grosoli

pag. 44 13) Mozione presentata dal consigliere Tomat: dall’ippovia Brenta-Muson dei Sassi-Tergola

pag. 47 14) Mozione presentata dal consigliere Tomat: attuazione di primi punti del car-sharing con automezzi ed

energia elettrica ed incentivazione del car-pooling pag. 50

15) Mozione presentata dai consiglieri Borella e Vigolo: anello piste ciclopedonali sul fiume Tergola e

Muson dei Sassi pag. 52

16) Mozione presentata dal consigliere Tomat: riduzione degli oneri primari e secondari per le nuove

costruzioni in classe energetica A pag. 54

17) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Borella e Vigolo: sostegno a due marò italiani Latorre e

Girone, detenuti in India ) pag. 58

18) Mozione presentata dal gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle: malattia sensibilità chimica

multipla (MCS) pag. 16

19) Mozione presentata dai consiglieri Borella e Vigolo: biglietti e abbonamenti gratuiti da e per Padova,

per servizio bus pag. 61

(3)

(La seduta inizia alle ore 18:50)

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE DANIELE TONIOLO Il Segretario generale procede all’appello nominale dei Consiglieri.

Michele SCHIAVO presente

Edoardo LACAVA presente

Lucia VETTORE presente

Enrico SCACCO presente Daniele TONIOLO presente

Luigina FACCO assente

Giacomo PIZZINATO presente

Giulia BACCAN presente

Aldo TOMAT presente

Virginia GARATO assente

Andrea ROZZATO presente

Sandra Maritza ESCOBAR assente giustificata

Renza MAVOLO presente

Pier Antonio MASCHI presente

Andrea BENATO presente

Devis VIGOLO presente

Silvio BORELLA assente giustificato Augusta PARIZZI presente – assessore Paola VENTURATO presente – assessore Mirco GASTALDON presente – assessore Enrico NANIA presente – assessore Denis GIACOMINI presente – assessore

Raggiunto il numero legale di presenze necessarie per l’inizio dei lavori (14 consiglieri), il Presidente dichiara aperta la seduta.

1. Comunicazioni.

PRESIDENTE. Buonasera, il numero legale c’è. Consiglieri scrutatori Benato e Pizzinato.

Io aprirei il Consiglio con delle brevissime comunicazioni, legate all’attualità. Poi facciamo i primi due punti all’ordine del giorno, poi proporrò al Consiglio l’anticipazione di un paio di punti.

La prima comunicazione è del consigliere Garato. Prego.

CONSIGLIERE GARATO. Buonasera a tutti. Ogni 21 marzo, con l’inizio della primavera, Libera e Avviso Pubblico celebrano la giornata della memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, perché nel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale.

(4)

Dal 1996, ogni anno, in una città diversa, viene letto un elenco di circa 900 nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelli il cui nome richiama subito un’emozione forte, e ci sono i familiari delle vittime, il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti.

Si ricorda che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell’Italia intera.

Quest’anno la manifestazione si è svolta a Messina, ma si sono tenute varie manifestazioni in varie città d’Italia. Anche a Cadoneghe vogliamo condividere l’alto valore simbolico e morale dell’iniziativa.

PRESIDENTE. Grazie consigliere Garato.

Assessore Parizzi.

ASSESSORE PARIZZI. Buonasera a tutti. Volevo dare questa comunicazione: questa sera noi tutti sediamo su queste sedie, che voi vedete diverse dal normale. Queste sedie sono state l’oggetto di scena di uno spettacolo “L’aria delle undici”, che è stata la conseguenza, la parte conclusiva del progetto “Tracce di memorie”, che è stato portato avanti dall’Amministrazione, con l’intenzione di andare a recuperare le storie, le narrazioni, i vissuti del nostro territorio.

Questo progetto è stato dedicato, come sapete, alle persone di età oltre i 65. Questo progetto aveva l’intenzione di trasformare i ricordi, le storie, le memorie, in valore sociale. E questo è avvenuto.

Abbiamo avuto una prima all’Auditorium Ramin ed una replica a Padova, al Piccolo Teatro Don Bosco, che è stata sabato, ed hanno avuto un grandissimo successo.

Abbiamo pensato, come gesto simbolico, di lasciare queste sedie, che sono state ricoperte da tutte le storie che sono state raccolte dai nostri cittadini, che hanno partecipato al progetto “Tracce di memorie”, e dai giovani del nostro territorio, che si sono uniti e hanno potuto condividere la loro esperienza, le loro speranze, sempre riguardanti il tema del lavoro, perché questo progetto verteva sul tema del lavoro. Queste sedie sono ricoperte con carte, sulle quali sono state scritte le loro storie.

Simbolicamente abbiamo deciso di mantenerle. Quest’oggi di utilizzarle durante il Consiglio comunale, ma poi mantenerle visibili in questa sala, per il prossimo tempo.

Grazie.

PRESIDENTE. Grazie assessore.

Prego, consigliere Pizzinato.

CONSIGLIERE PIZZINATO. Buonasera. Visti i fatti successi ieri in Spagna, dove sono morti tredici studenti, di cui sette italiani ed una di Padova, dell’Università di Padova, propongo di fare un minuto di silenzio, in ricordo e per vicinanza a queste famiglie.

(L’Aula osserva un minuto di silenzio)

PRESIDENTE. Ultima comunicazione, il Sindaco.

(5)

SINDACO. Buonasera a tutti. Ritengo opportuno intervenire in merito alla nota vicenda dell’ex scuola Bragni, in seguito alle notizie apparse sulla stampa, nonché alle affermazioni e ai documenti pubblicati sui social network, per correggere alcune inesattezze.

Non corrisponde innanzitutto al vero che sia stata pronunciata alcuna sentenza, che imponga al Comune di rivalersi su un funzionario per ottenere il pagamento della somma indicata nelle comunicazioni pubblicate. Nessuna sentenza.

La Corte dei conti ha avviato un’indagine sulla questione, ma non abbiamo, ad oggi, notizia dell’avvio del formale procedimento giudiziale.

I documenti pubblicati sul profilo Facebook della Lanterna di Cadoneghe, che collabora con qualche consigliere dell’opposizione, afferiscono alla cosiddetta messa in mora, atto dovuto qualora la Magistratura contabile lo richieda nell’ambito di un’indagine avviata, finalizzato esclusivamente ad interrompere il termine di prescrizione.

L’Amministrazione da me rappresentata non intende nascondere alcuna verità dei fatti, ma semplicemente, come giusto ed oserei dire dovuto, in una fase ancora delicata dell’istruttoria, e come detto in più di qualche Consiglio comunale, attendere la conclusione dell’indagine e i provvedimenti che, eventualmente, potranno conseguire per adottare le misure necessarie per il caso concreto, tutelando il diritto alla riservatezza delle persone.

PRESIDENTE. Chiudiamo con le comunicazioni. Permettetemi solo di aggiungere, rispetto a ciò che ha detto il Sindaco. Io non leggo i social, forse sono un po’ fuori moda, non sono informato, vedo solo la stampa.

Voglio solo ricordare a tutti quanti che, rispetto ai temi della scuola Bragni, quando io ho convocato la riunione del Consiglio comunale, l’ho convocata seguendo ed interpretando il nostro Regolamento, che prevedeva una riunione segreta.

Ricordo anche a tutti i consiglieri, al di là che poi ognuno si tutelerà come ritiene più opportuno dal punto di vista individuale, del ruolo che ognuno di noi ha e del ruolo che ognuno di noi deve rispettare, rispetto ai documenti di cui entra in possesso, in base alle leggi dello Stato italiano e in particolar modo in base alla Legge n. 196/2003, che spesso invochiamo per gli altri e poi noi non rispettiamo.

Come Presidente di questo Consiglio permettetemi solo di aggiungere, al di là del contenuto di ciò che sta avvenendo, di ricordare che siamo rappresentanti dei cittadini, ma siamo anche i primi che devono dare l’esempio rispetto ad alcune leggi dello Stato italiano. Se poi le leggi non vanno bene, le leggi le possono cambiare, ma intanto siamo obbligati a rispettarle.

Ora facciamo i punti n. 2 e n. 3, poi propongo l’inversione di un paio di punti.

(6)

2. Modifica al Regolamento di contabilità.

Ore 19.00

PRESIDENTE. Punto n. 2, prego l’assessore Giacomini.

ASSESSORE GIACOMINI. Buonasera a tutti. La modifica al Regolamento di contabilità è stato un atto dovuto, perché con l’introduzione della contabilità armonizzata bisognava farlo per forza, si introduce anche il Documento unico di programma, il DUP.

Questo documento non esisteva finora, per cui bisognava, per forza, inserirlo nel Regolamento e logicamente scrivere alcuni punti del Regolamento.

Il Documento unico di programmazione si compone di due sezioni: una strategica, che ha come orizzonte temporale pari almeno a quello del mandato amministrativo; una operativa, che copre invece il periodo del bilancio.

È stato introdotto l’articolo 2 bis, che va a regolamentare il DUP. In commissione l’abbiamo visto, anzi sembrava che tutti l’avessero già visto anche prima, per cui io mi fermerei qui.

Il DUP va a sostituire quella che era la relazione previsionale programmatica. Grazie.

PRESIDENTE. Ci sono interventi? Dichiarazioni di voto? Consigliere Tomat.

Dichiarazioni di voto

CONSIGLIERE TOMAT. Io mi asterrò, perché non ho ricevuto nessun tipo di materiale in merito, né la modifica né tanto meno il Regolamento di contabilità.

PRESIDENTE. Altre dichiarazioni di voto? Ricordo al consigliere Tomat, come a tutti i consiglieri, che quando viene convocato il Consiglio comunale, che giunge l’ordine del giorno, tutti i documenti sono a disposizione dei consiglieri.

(Segue la votazione)

Favorevoli 10

Astenuti 04 (Tomat, Benato, Maschi, Vigolo)

(Il Consiglio approva)

Immediata esecutività.

(Segue la votazione)

Favorevoli 10

Astenuti 04 (Tomat, Benato, Maschi, Vigolo)

(Il Consiglio approva)

(7)

3. Servizio di igiene urbana. Approvazione del Piano finanziario per l’esercizio 2016.

Ore 19.03

PRESIDENTE. Punto n. 3, relaziona l’assessore Nania.

ASSESSORE NANIA. Buonasera a tutti. Con la presente proposta di delibera andiamo a proporre l’approvazione del Piano finanziario per l’esercizio 2016.

Il Piano finanziario viene redatto in conformità alle previsioni dell’articolo 8, comma 1, del D.P.R. n. 158/1999.

La novità di quest’anno è che Etra si impegnerà a migliorare ulteriormente la propria competitività, la competitività delle proprie prestazioni, con il vantaggio, per gli utenti del comune di Cadoneghe, di avere una riduzione della tariffa del 3,5%.

Come evidenziato già in sede di approvazione del P.F. 2015, il Comune ha approvato lo schema di convenzione, finalizzato alla costituzione del nuovo organismo individuato dalla Legge regionale n. 52/2012, per la gestione integrata dei rifiuti urbani, con deliberazione di Consiglio comunale n. 50 del 15 giugno 2015.

Tuttavia oggi i Consigli di bacino istituiti non sono operativi, per cui anche per il 2016 dovranno provvisoriamente proseguire i singoli comuni nell’esercizio delle funzioni di organizzazione del servizio. Spetta pertanto ancora al Consiglio comunale l’approvazione del Piano finanziario in oggetto, trattandosi di atto a carattere generale, incidente nella determinazione delle tariffe.

Con la presente proposta di delibera andiamo a proporre l’approvazione del Piano finanziario, relativo al servizio di igiene urbana per l’anno 2016, in atti del Comune protocollo 5504, del 10 marzo 2016, allegato sub A alla presente deliberazione, formandone parte integrante e sostanziale.

Di dichiarare, con separata votazione, la presente deliberazione immediatamente eseguibile.

Grazie.

Discussione generale

PRESIDENTE. È aperta la discussione. Interventi? Prego, consigliere Mavolo.

CONSIGLIERE MAVOLO. Grazie Presidente. Volevo chiedere all’assessore un aiuto, in relazione ai documenti che ci sono stati dati, perché non tutte le pagine sono chiarissime, come dicevo già in Commissione. Sono comunque riuscita a leggere qualcosa nelle tabelle.

Se mi aiuta a capire com’è calcolato il costo per lo smaltimento secco, che nella tabella vedo pari a 218.000 euro per il 2016, con uno stimato in chilogrammi/anno di 1.559.000 ed il costo trattamento 124 euro/tonnellata. Non mi troverei con il conteggio.

La lettura e la spiegazione della nota sulla suddivisione dei costi dell’ecocentro e quella sul trattamento recupero della frazione umida. Anche quella relativa al recupero di produttività, i 55.000 euro che sono nell’ultima riga della tabella sinottica dei costi.

Vorrei sapere a quanto ammonta il totale della riduzione del 3,50%, che verrà applicata mi pare solo alle utenze domestiche.

(8)

Una cosa che dovrei già sapere, sulla quale chiedo aiuto: qual è il materiale per il quale il Conai ci riconosce il contributo.

Se ci sono da qualche parte i dati relativi al riciclo o riutilizzo effettuato.

L’elenco delle migliorie, modifiche del 2016. Mi sembra piuttosto vago e in tanti casi è relativo a modifiche degli anni precedenti.

Se c’è qualcosa che riesce a dirci di più l’assessore su questo, lo ringrazio.

PRESIDENTE. Altri interventi? Prego, assessore.

ASSESSORE NANIA. Partiamo da una precisazione, per quanto riguarda la riduzione delle tariffe del 3,50. Questa riguarda tutte le utenze, quindi sia domestiche che non domestiche.

Secondo, a quanto corrisponde. In pratica corrisponde quasi del tutto al recupero produttività indicato.

Per quanto riguarda le precisazioni sul come raggiunge questo recupero di produttività Etra, è il frutto di alcune migliorie interne che loro hanno messo in atto, a partire da quest’anno. Noi non entriamo nel dettaglio, perché c’è stato comunicato che loro riescono a migliorare il loro processo di gestione interna e che questo comporta una riduzione, per quanto riguarda le spese che loro sosterranno, e porta a noi dei vantaggi tariffari.

Per quanto riguarda la domanda sull’ecocentro, che aveva già posto in Commissione, la risposta è la seguente. Oggi possono portare rifiuti in ecocentro di Campodarsego solamente i tre comuni che concorrono a pagare le spese, quindi Campodarsego, Cadoneghe, Vigodarzere.

Quella è una frase non chiarissima, comunque Etra ha chiarito che per permettere a comuni terzi il conferimento di rifiuto nell’ecocentro di questi tre comuni, dovrà essere redatta una convenzione.

(Intervento fuori microfono del consigliere Mavolo)

ASSESSORE NANIA. Se mi chiarisce la domanda.

(Intervento fuori microfono del consigliere Mavolo)

PRESIDENTE. Possiamo chiedere se ci fate capire di che cosa stiamo parlando?

ASSESSORE NANIA. Ha fatto una domanda riguardo a questo materiale, che effettivamente è molto sgranato. Dove ci sono le tabelle, alla voce dei costi CTR. Chiedeva spiegazione di questa voce... No, questa riguarda il trattamento dell’umido, comunque.

Oggettivamente chiediamo che questo materiale venga sostituito, perché quello che ho io si legge.

CONSIGLIERE MAVOLO. Io chiedo che venga letto, perché credo che nessun consigliere sia riuscito a leggerlo.

(9)

ASSESSORE NANIA. Certo. Quello che ho qua non è l’ultima versione, chiedo che venga inviato nuovamente ai consiglieri materiale leggibile, le tabelle sinottiche vanno sostituite perché sono sgranate.

Per quanto riguarda l’elenco delle migliorie, questo è un po’ vago, lo confermo. Abbiamo preferito, anziché andare a fare delle migliorie sostanziali di spesa, anche visto il nuovo sistema che dovrà partire l’anno prossimo, abbiamo scelto di non andare a fare investimenti strutturali, quindi far sì che gli utenti godano della riduzione del 3,50 della tariffa.

Partirà sicuramente l’estensione ad un altro quartiere del nostro territorio, che stiamo valutando in questo momento con Etra, del sistema sperimentale di raccolta dell’umido, come nella zona di Cadoneghe.

PRESIDENTE. Consigliere Mavolo, ci siamo o mancano delle domande?

CONSIGLIERE MAVOLO. Tornando a quei commenti che non si leggono, chiedevo all’assessore se li può leggere pubblicamente, in modo che ce li spieghi. Sono quelli che a computer io sono riuscita a decifrare solo in parte, non mi sono chiari, se lui riesce a leggerli e a spiegarli, questa è mia domanda.

Anche il conteggio, il primo conto che avevo chiesto, com’è calcolato il costo per lo smaltimento del secco, è la riga che corrisponde a 218.000 euro. È un calcolo abbastanza semplice, perché ho la quantità stimata per il 2016, il costo per lo smaltimento ma non mi quadra il conto.

Tanto per avere almeno uno dei conteggi fatti, per capire se è corretto.

ASSESSORE NANIA. Per quanto riguarda la nota dei costi di trattamento e recupero della frazione umida, il costo è valutato considerando, per il 2015, le quantità intercettate. Preciso che quella che sto leggendo non è l’ultima versione, possono esserci delle leggere discrepanze, comunque la sostanza è la seguente.

Costo valutato, considerando per il 2015 le quantità intercettate fino a settembre, proiettate a fine anno. In previsione 2015, considerata la percentuale di scarto dell’8,1, che ha un valore dell’analisi eseguita nel 2013 però, il valore registrato dalle analisi merceologiche di novembre 2014 è pari al 12,5, percentuale non utilizzata per la previsione 2015, perché si ipotizzava un miglioramento.

Le analisi del novembre 2015 danno un risultato del 5,2.

Da verificare a consentivo il miglioramento effettivo, a seguito dell’estensione su tutto il territorio della sperimentazione del porta a porta, partita in un’area pilota per sei mesi, con connessa campagna informativa. Ha per consuntivo 2015, aggiunti 380 euro per analisi merceologica aggiuntiva, fatta ad ottobre, sul rifiuto raccolto dai condomini.

In previsione 2016 ha ipotizzato uno scarto del 2,5%.

Se devo essere ancora più chiaro, la percentuale utilizzata come scarto, come impurità del rifiuto umido per il 2016, è del 2,5%. Sulla base di questo, sono stati effettuati i conti.

Si vede comunque benissimo dalle tre voci, perché è in riduzione di circa 15.000 euro.

Ho risposto su questo?

(10)

CONSIGLIERE MAVOLO. No, non ho capito niente nella spiegazione della nota, mi dispiace. Ed anche le altre due note, se è possibile leggerle, quella relativa alla divisione dei costi dell’ecocentro... No, solo quella di recupero dell’ecocentro, la suddivisione dei costi dell’ecocentro.

Vorrei sentire anche altri consiglieri, se a qualcuno è chiara la nota che ha letto poco fa.

Grazie.

ASSESSORE NANIA. Io ripeto che è chiarissimo. È stata utilizzata per la previsione 2016 una impurità del 2,5%. Mi sembra molto chiaro, non capisco cosa ci sia di non chiaro, a dire il vero, consigliere. Se lei continua a dirmi che non è chiaro, se lo dice a tutti quanti, cerchiamo di essere più precisi.

Per quanto riguarda l’altra voce che diceva, se mi aiuta e mi indica, in maniera più precisa...

Ah, eccola qua. Costo annuo per gestione centro di raccolta intercomunale, vuole sapere questo?

Quota parte del Comune di Cadoneghe?

CONSIGLIERE MAVOLO. Sì.

ASSESSORE NANIA. È il costo calcolato sulla base del reale numero di svuotamenti 2015, in linea con il 2014, e della percentuale di conferimenti da attribuire a Cadoneghe, che è pari al 45,79, valutata con i dati dei primi trimestri 2015.

Questo è quello attuale... che è uguale. Se mi spiega che cosa non è chiaro su questa voce, provo a spiegarglielo in maniera diversa.

La ripartizione dei costi di gestione dell’ecocentro è suddivisa tra i tre comuni, in base al numero di accessi degli utenti da parte dei tre comuni, proiettati anche sulla popolazione effettiva dell’Ente.

PRESIDENTE. Altre domande che restano in sospeso?

CONSIGLIERE MAVOLO. Il conteggio del secco, grazie.

ASSESSORE NANIA. Per quanto riguarda il conteggio del rifiuto secco, se vuole chiediamo ulteriori chiarimenti, perché su quella voce...

(Intervento dal pubblico) ASSESSORE NANIA. Intanto chiedo al pubblico...

PRESIDENTE. Lei, assessore, si rivolga a me. È compito mio fare...

ASSESSORE NANIA. Certo, mi scusi Presidente. Se richiama il silenzio, grazie.

PRESIDENTE. Presidente sono ancora io.

Do la parola al consigliere Benato, se intanto lei vuole vedere questa risposta che ha posto il consigliere Mavolo, vediamo se siamo in grado di darla. Prego, consigliere Benato.

(11)

CONSIGLIERE BENATO. Grazie. Vorrei chiedere all’assessore, alla luce di quanto ha già detto, mi sembra di capire che tra le migliorie interne apportate da Etra, che hanno consentito una riduzione del 3,5%, ci sia anche il nuovo sistema di raccolta dell’umido a Cadoneghe storica, che lei ha detto che sarà poi esportato. Mi conferma?

ASSESSORE NANIA. No, no. Le migliorie interne di Etra sono migliorie interne di Etra, della gestione del processo. Queste sono entrate in riduzione dei costi del nostro Piano finanziario, quelle a cui lei faceva riferimento, consigliere.

CONSIGLIERE BENATO. Questo nuovo sistema di raccolta ha comportato solo una pulizia maggiore dell’umido o anche un risparmio per Etra e per il Comune? Questo volevo chiedere.

ASSESSORE NANIA. Ha portato un risparmio per quanto riguarda l’Ente, che è quantificabile, se vogliamo, con estensione a tutto il territorio, Etra l’ha quantificata in 16.000 euro.

CONSIGLIERE BENATO. Un’ultima domanda. Quale sarà il prossimo quartiere presso cui pensate di istituire questo sistema?

ASSESSORE NANIA. Stiamo valutando con Etra proprio in questi giorni, per uniformità territoriale, per organizzare al meglio gli svuotamenti. Probabilmente sarà uno dei quartieri centrali di Cadoneghe. Ancora non è deciso, stiamo valutando alcune alternative.

PRESIDENTE. Altri interventi? Prego, consigliere Tomat.

CONSIGLIERE TOMAT. Premesso che, torno a dire, anche su questo argomento non ho ricevuto il materiale, non ho ricevuto il Piano finanziario per l’esercizio 2016, ho una proposta da fare, anche alla luce delle domande e delle osservazioni che sono state fatte dall’opposizione.

Propongo di rinviare la proposta di approvazione del Piano finanziario per l’esercizio 2016 al prossimo Consiglio, avendo più elementi per la valutazione dell’approvazione del Piano finanziario.

Grazie.

PRESIDENTE. Altri interventi? Prego, consigliere Mavolo.

CONSIGLIERE MAVOLO. Mi mancavano ancora due risposte, scusate. Qual è il materiale per cui il Conai ci riconosce il contributo e dove sono, se ci sono, i dati del riciclo/riutilizzo nel Piano.

ASSESSORE NANIA. Per quanto riguarda i materiali per i quali riceviamo i contributi Conai, sono sicuramente la carta, la plastica e anche il vetro. La voce più importante per noi mi sembra sia la carta. E anche la plastica. Ci sono da qualche parte, li avevo visti, in altro materiale che qui non c’è, perché qui c’è solo il conteggio totale.

Per quanto riguarda la percentuale del materiale riutilizzato, a cui lei faceva riferimento,

(12)

Alle ore 19.17 esce il Consigliere Lacava (componenti il Consiglio Comunale presenti: 13).

PRESIDENTE. Ci sono altre domande in sospeso? Prima di passare alle dichiarazioni di voto, mi corre l’obbligo di mettere in votazione la proposta fatta dal consigliere Tomat. Ricordando sempre al consigliere Tomat che questo è argomento di Commissione e che i documenti sono a disposizione dei consiglieri nel momento in cui viene inviata la convocazione del Consiglio comunale.

Metto in approvazione la proposta del consigliere Tomat, di rinviare il punto al prossimo Consiglio.

(Segue la votazione)

Favorevoli 03

Contrari 07 (Toniolo, Schiavo, Scacco, Vettore, Rozzato, Pizzinato, Baccan)

Astenuti 03 (Benato, Maschi, Garato)

(Il Consiglio non approva)

Dichiarazioni di voto

PRESIDENTE. Sono aperte le dichiarazioni di voto sull’illustrazione dell’assessore Nania e sulle risposte che ha dato.

Prego, consigliere Mavolo e poi consigliere Benato.

CONSIGLIERE MAVOLO. Chiedo che chi si trova in condizione di conflitto d’interesse, allargato in base alla carta di Avviso Pubblico, anche se ancora mi è stato risposto dall’Amministrazione che i documenti non sono stati predisposti, per avere parenti o affini entro il quarto grado in Etra, o aziende da questa controllate, si astenga dal voto.

Ricordo ai consiglieri che questa potrebbe essere l’ultima occasione in cui approviamo il Piano rifiuti, visto che non è ancora partito il Consiglio di bacino, che non ci consentirà, in futuro, di decidere su questo.

Anche quest’anno il documento che è stato prodotto da Etra, oltre ad essere in parte illeggibile e che di Etra ha il logo, a pagina 33 porta scritto: “Il livello di qualità del servizio è da ritenersi di buona qualità”. E lo scrive Etra! Anche qui mi pare ci sia un po’ di conflitto d’interesse.

Nel documento non si parla di riciclo e non ci sono i dati relativi ad esso, come ci ha detto poco fa l’assessore, e questo sembra molto grave.

Non vogliamo contestare il lavoro di Etra nel territorio, ma riteniamo che i margini di miglioramento e di partecipazione democratica e consapevole della cittadinanza siano ancora molto ampi.

A questo proposito ricordiamo a tutti i consiglieri che né il Sindaco né l’Assessore hanno mai accettato un confronto sulle nostre proposte.

(13)

In questa sede ribadiamo la contrarietà ad entrare in un Consorzio di bacino che ci blinda, con una società che non sembra avere nel riciclo il suo obiettivo finale, ma quello del conferimento senza favorire il primo, con tariffe puntuali, rispetto al secondo, che regala il contentino dello sconto del 3,5%. Sembra molto simile agli 80 euro concessi a pioggia da Renzi, come marchetta.

Perché non premiare i comuni virtuosi maggiormente, soprattutto i cittadini?

Perché non vengono utilizzati i dati relativi ai nostri compattatori di rifiuto indifferenziato, per fare le tariffe puntuali?

Etra è una società di fatto pubblica, di proprietà dei comuni che vi partecipano, perciò della cittadinanza che vi risiede. L’attività di Etra dovrebbe essere programmata, coordinata e vigilata dalle amministrazioni comunali, con una particolare attenzione alla tutela degli interessi dei cittadini in generale, comprese le generazioni future.

I comuni dovrebbero predisporre le regole, gli obiettivi sociali ed economici e la società dovrebbe adeguarsi alle richieste.

Per questo motivo voterò contro.

PRESIDENTE. Grazie, consigliere Mavolo. Il pubblico è pregato di astenersi dalle manifestazioni plateali.

Per correttezza formale, l’avrei detto dopo ma lo ricordo adesso, il consigliere Garato mi ha già comunicato che non parteciperà al voto. Sul resto poi non compete a me entrare negli argomenti, però credo che una serata sui rifiuti, magari mettendo a confronto Etra con Padova sud, Bacino Padova 3, forse sarebbe anche interessante.

Prego, consigliere Benato.

CONSIGLIERE BENATO. Il nostro sarà un voto contrario, in quanto abbiamo già detto in altre sedi che non ci sembra un metodo corretto, quello della raccolta, che era sperimentale e adesso sembra sia diventata definitiva, nuova raccolta dell’umido a Cadoneghe storica, che ci è appena stato confermato sarà esteso ad altri quartieri.

Segnalo che il nostro è un compito di vigilanza e di proposta, come minoranza, per quanto riguarda il quartiere di Cadoneghe storica. Quello che a noi risulta è che i cittadini sarebbero anche disposti a pagare com’è adesso, senza sconti diciamo, ma che sia mantenuto il servizio com’era prima del 1° luglio 2015.

Per noi il voto sarà contrario e continuiamo ad invitare, anche se ci sembra che non sia nelle intenzioni di questa maggioranza, a ripristinare il servizio di raccolta, almeno dell’umido, a com’era prima del 1° luglio 2015, con i bidoncini nel quartiere.

PRESIDENTE. Altre dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Tomat.

CONSIGLIERE TOMAT. Ribadisco quanto detto prima, mi asterrò dal voto.

PRESIDENTE. Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, la parola al Sindaco e si vota.

SINDACO. Due cose. Siccome mi sembra di aver capito che non ci sono stati incontri o comunque volontà, anche questo non è proprio vero. Incontri verso la cittadinanza ci sono stati,

(14)

magari con scarsa partecipazione, abbiamo parlato proprio in quella zona di Cadoneghe anche di rifiuti.

Sicuramente siamo stati attenti ad informare, magari potevamo farlo di più, sicuramente, potevamo farlo meglio, sicuramente, ma è stato fatto.

Ricordo che i numeri per il momento danno giustificazione di questa implementazione, cioè siamo passati da circa un 12% di impurità ad un 3,5%. Ovviamente è un numero, forse due perché ne è arrivata un’altra a dicembre. Siamo ancora nell’ottica della sperimentazione, anche come servizio.

Proprio ieri più di qualche famiglia mi ha fermato, perché ero in quella zona e, spiegando loro i motivi, hanno compreso che, effettivamente, se i risultati ci sono, è giusto continuare.

Tra le altre cose che sono state dette quando abbiamo incontrato la gente, magari non tutta ma parecchia, ricordo che era stato detto che il servizio, per chi ha dei problemi di deambulazione, per chi è più distante, viene fatto il servizio a casa. Non da noi, lo fa Etra, perché è appaltato, come si sa.

Un’altra volta c’è stato chiesto il discorso della pulizia dei bidoncini, perché prima no e adesso sì. Allora, 950 famiglie che già hanno la raccolta porta a porta, e sto pensando alle zone limitrofe diciamo così, o più periferiche di Cadoneghe, il bidoncino dell’umido se lo puliscono loro, tra l’altro anche degli altri rifiuti.

Tutti dettagli che andranno sicuramente misurati per bene e alla fine della sperimentazione verranno ancor più corretti, se serve, e sicuramente giustificati.

Cito solo una cosa, non sono intervenuto perché l’assessore Nania è già stato sufficientemente chiaro. Se leggiamo anche le prime pagine e non solo le tabelle che, ahimè, sono state probabilmente inviate sgranate, ma c’è il tempo di richiederle o di vederle meglio a computer, vedo che la quantità di non riciclabili, c’è una tabellina che viene integrata di anno in anno, dal 2009 al 2015, e vede una sostanziale riduzione dal 2014 al 2015.

Il 2016, purtroppo, è sempre una stima, quindi si stima di ridurre ancora qualcosa. Con la moltiplicazione dei 124 euro, mi sembra abbia detto, della portata all’inceneritore del secco indifferenziato, viene fuori una ics di euro, ma è una stima, è un bilancio previsionale che stiamo facendo. Alla fine del 2016 andremo a vedere se contro le 1811 tonnellate del 2015 ne faremo 1780, ad esempio. È già una riduzione.

(Intervento fuori microfono del consigliere Mavolo) PRESIDENTE. Passiamo alla votazione.

(Segue la votazione)

Favorevoli 07

Contrari 04 (Benato, Maschi, Mavolo, Vigolo)

Astenuti 01 (Tomat)

Non partecipa al voto 01 (Garato)

(Il Consiglio approva)

(15)

Dichiariamo l’immediata esecutività.

(Segue la votazione)

Favorevoli 07

Contrari 04 (Benato, Maschi, Mavolo, Vigolo)

Astenuti 01 (Tomat)

Non partecipa al voto 01 (Garato)

(Il Consiglio approva)

(Alle ore 19:30 si allontana il consigliere Scacco – p. 12)

PRESIDENTE. C’è una richiesta, che propongo al Consiglio di approvare, di anticipare un punto, esattamente il punto n. 18 “Mozione presentata dal gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle, malattia sensibilità chimica multipla”.

Metto in votazione la richiesta.

(Il Consiglio approva all’unanimità)

(16)

18. Mozione presentata dal gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle, malattia sensibilità chimica multipla.

Ore 19.33

PRESIDENTE. Prego consigliere Mavolo di illustrarla.

Alle ore 19.34 esce il Consigliere Scacco (componenti il Consiglio Comunale presenti: 12).

Esce il Sindaco per rientrare quasi subito.

CONSIGLIERE MAVOLO. Grazie Presidente.

“Premesso che

- il Consiglio regionale del Veneto, nella 147esima seduta pubblica, il giorno martedì 5 marzo 2013, con deliberazione legislativa n. 2, avente per oggetto “Disegno di legge relativo a norme di semplificazione in materia di igiene, medicina del lavoro, sanità pubblica ed altre disposizioni per il settore sanitario (Progetto di legge n. 199)”, all’articolo 12 ha previsto il riconoscimento della sensibilità chimica multipla quale patologia rara;

- l’articolo 12 prevede delle iniziative per la diagnosi e la cura;

- la Regione riconosce la sensibilità chimica multipla quale patologia rara;

- entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della citata legge, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale competente in materia di sanità, individua:

a) la sede del centro di riferimento per la cura della sensibilità chimica multipla;

b) gli ulteriori presidi destinati alla diagnosi e cura della sensibilità chimica multipla;

c) la dotazione organica e le risorse finanziarie necessarie al funzionamento dei presidi, di cui alla lettera b);

d) i criteri per l’esenzione dei ticket per la diagnosi della sensibilità chimica multipla e le terapie per la cura della stessa.

Considerato che dalla pubblicazione del Bollettino ufficiale della Regione Veneto n. 27, del 22 marzo 2013, sono passati oltre mille giorni, trascorsi i quali sono stati superati abbondantemente i termini di legge, si ribadisce l’urgenza degli interventi programmati, facendo rilevare che alla data odierna non si ha notizia che ci si stia adoperando nella direzione indicata dalla stessa.

Rilevato che

- i pazienti affetti da MCS presentano un’ipersensibilità olfattiva, chiamata iperosmia, che aumenta centinaia di volte le loro capacità olfattive, per cui sarebbe deleterio, per la loro salute, se venissero visitati, fatti oggetto di colloqui, prelievi, esami, test, presso una struttura non abbia un percorso almeno in parte “dedicato” e “bonificato” o che sia in agglomerati urbani molto trafficati e cementificati;

- i malati di MCS, infatti, sono costretti a vivere isolati nella propria abitazione, spesso in una sola stanza bonificata, non potendo stare in altri ambienti;

- i comuni di Arzignano, Bassano, Caldogno, Castelfranco, Cartigliano, Cismon, Cittadella, Crespano, Marostica, Mestrino, Montecchio Maggiore, Motta di Livenza, Possagno, Pedemonte, Pieve di Cadore, Ponzano Veneto, Povolaro, Rosà, Sandrigo, Sarego, Schio,

(17)

Solagna, Sona, Spinea, Tezze, Torri di Quartesolo, Tribano, Valdastico, Veggiano, Vicenza, Vigonza, Zanè, Zenson di Piave hanno già approvato una mozione a sostegno per il riconoscimento regionale della malattia MCS.

Si invita il Consiglio comunale

ad aderire alla campagna di riconoscimento della sensibilità chimica multipla quale malattia rara;

a farsi interprete, nei confronti del Presidente della Giunta regionale del Veneto e presso gli organismi competenti, di attivare, in tempi brevi, tutte le procedure necessarie per l’applicazione della legge indicata in premessa, al fine di dare opportuna assistenza alle persone sofferenti della malattia indicata”.

Discussione generale

PRESIDENTE. Grazie consigliere, è aperto il dibattito. Chi interviene? Prego, assessore Parizzi.

ASSESSORE PARIZZI. Abbiamo valutato che, giustamente, anche dopo l’impegno del PD in Regione, è stato approvato questo disegno di legge.

Concordiamo sul fatto che interventi sarebbero già dovuto esserci, su questo siamo d’accordissimo. Il problema verte proprio in questa situazione, che non essendo inclusi nei livelli essenziali di assistenza, questo dovrebbe prevedere che aprissero, con un intervento economico elevato, dei centri adeguati, a posta.

Io mi auguro, noi ci auguriamo che la Regione provveda a questo. A nostro parere la soluzione ideale sarebbe che non soltanto le regioni si rendessero conto e prendessero in maggior considerazione la risoluzione, o almeno attivassero un servizio per questa problematica, ma ci fosse maggiore attenzione da parte della Nazione. Questo potrebbe risolvere le problematiche riguardanti il supporto economico per poter aprire questi centri.

Grazie.

PRESIDENTE. Altri interventi? Dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Vettore.

Dichiarazioni di voto

CONSIGLIERE VETTORE. Il nostro voto sarà favorevole.

PRESIDENTE. Altri? Mettiamo in votazione la proposta di mozione, con l’impegno per il Consiglio comunale di aderire a questa campagna.

(Il Consiglio approva all’unanimità)

(18)

4. Question time – Integrazione al Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo).

Ore 19.38.

PRESIDENTE. Punto n. 4, illustra il consigliere Vigolo.

CONSIGLIERE VIGOLO. Grazie Presidente.

“Premesso

- che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale è stato approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 42, del 08.07.2010, modificato con le deliberazioni di Consiglio comunale n. 53, del 29.09.2010, n. 59, del 17.11.2010, n. 9, del 28.03.2012, n. 16, del 27.04.2013, n. 10, del 03.03.2014, n. 24, del 19.03.2014, n. 55, del 07.07.2014;

- Che il funzionamento del Consiglio comunale è disciplinato dalla legge, dallo statuto e dal vigente Regolamento.

- Che il Consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa e funzionale.

Tenuto conto che tra le finalità dell’azione comunale c’è la condivisione e la partecipazione alla vita politico-amministrativa dei cittadini e dei loro eletti.

Avuto ben presente che l’iniziativa è stata pensata dai sottoscritti fin dall’inizio della loro consigliatura.

Considerato che il Sindaco Michele Schiavo ha dichiarato, in occasione del Consiglio comunale del 16.12.2015, che il pensato ha più valore dello scritto.

Tutto ciò premesso, ai sensi dell’articolo 42 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, si chiede di approvare una delibera che preveda di integrare l’attuale Regolamento comunale, istituendo due nuovi articoli, da inserire nel capo IV.

In particolare:

Articolo 47 bis

Il Question Time consiste nella convocazione, da parte del Presidente del Consiglio comunale, di una seduta speciale, cui sono presenti il Sindaco e/o gli Assessori e i capi settore, interrogati al fine di dibattere problematiche inerenti l’attività politico-amministrativa dell’organo della città, nonché argomento di elevato interesse sociale ed economico.

Il Question Time si articola nel modo seguente:

- Invito del Presidente del Consiglio all’esposizione dell’interrogante.

- Esposizione dell’interrogazione da parte del consigliere, per una durata di cinque minuti.

- Risposta dell’amministratore interrogato, per una durata di cinque minuti.

- Replica del consigliere comunale, per la durata di cinque minuti.

Articolo 47 ter “Finalità del Question Time”.

Scopo del Question Time è quello di porre l’attenzione sugli argomenti di cui al comma 1, attraverso l’esposizione verbale delle interrogazioni, della risposta immediata e della successiva replica, per consentire, in tempo reale, di acquisire informazioni, di verificare gli impegni e di conoscere le opinioni dell’Amministrazione, in riferimento alle questioni poste dai consiglieri.

Il Question Time può riguardare diversi argomenti”.

Grazie.

(19)

Discussione generale

PRESIDENTE. È aperto il dibattito. Interventi? Prego, consigliere Tomat.

CONSIGLIERE TOMAT. Io non l’avevo vista la mozione per l’integrazione del Regolamento. Devo dire che è un argomento importante, perché ascoltare il lavoro dei nostri funzionari, con l’ausilio degli assessori, penso sia un nostro diritto, soprattutto è diritto dei nostri cittadini, sapere che cosa effettivamente sta succedendo.

Io penso che sia una proposta da vedere bene, perché cinque minuti, eccetera, eccetera, non so come si possa fare. Provo ad immaginare il funzionario che va a dare una risposta in cinque minuti, magari su argomenti di bilancio. La vedo duretta.

È una proposta che si potrebbe comunque vagliare.

Grazie.

PRESIDENTE. Altri interventi? Se non ci sono altri interventi, il consigliere Vigolo e poi le dichiarazioni di voto.

CONSIGLIERE VIGOLO. Ringrazio il consigliere Tomat, per la precisazione. Questa nostra proposta nasce da quanto sottolineato in Commissione, ma anche in Consiglio, che ci sono in arrivo troppe proposte da parte dei gruppi di minoranza.

Per noi è essenziale chiedere a questa maggioranza la possibilità di snellire il lavoro degli uffici, quindi di avere qui con noi anche l’aspetto tecnico.

È ovvio, mi associo a quanto detto dal consigliere Tomat, bisognerà definire i tempi e i modi, noi non entriamo nella questione, quindi lasciamo alla maggioranza le ovvie decisioni tecniche.

Certo che questo permetterà, sensibilmente, di snellire il lavoro degli uffici.

Grazie.

Dichiarazioni di voto

PRESIDENTE. Consigliere Vettore, per dichiarazione di voto.

CONSIGLIERE VETTORE. Sì, volevo intervenire solo in fase di dichiarazione di voto. Il nostro voto sarà contrario, perché non riteniamo che questo sistema, questa innovazione, possa contribuire a lavorare meglio in Consiglio comunale. Prima di tutto perché non è previsto e perché credo sia anche di difficile attuazione la presenza dei tecnici che diano spiegazioni.

In secondo luogo, sono già garantite le risposte dell’Amministrazione, senza istituire questo tempo, che potrebbe essere anche abbastanza lungo, visto come viene proposto.

Il nostro voto è comunque negativo, perché non riteniamo che questo scimmiottare degli istituti che esistono in Parlamento o in sedi molto più articolate della nostra possa essere utile a risolvere le questioni comunali. Anche perché voglio vedere se qualcuno eviterò di chiedere l’accesso agli atti perché ha le risposte in Consiglio comunale.

(20)

CONSIGLIERE MAVOLO. Noi voteremo a favore di questa proposta, che ci sembra nel segno della massima trasparenza. Anche perché con l’accesso agli atti capita di chiedere dei documenti e di avere dopo un mese la risposta “i documenti non sono disponibili per ora”. Non c’è, quindi, tutta questa propensione a rispondere puntualmente ai consiglieri di minoranza.

Voteremo a favore.

PRESIDENTE. Altre dichiarazioni di voto?

CONSIGLIERE VIGOLO. Ovviamente la nostra dichiarazione sarà favorevole. Mi dispiace sentire questa completa negazione, comunque la risposta in Consiglio eviterà l’accesso agli atti.

Grazie.

PRESIDENTE. Prego, consigliere Benato.

CONSIGLIERE BENATO. Il nostro sarà un voto contrario, in quanto ci sembra che già ci siano tutte le possibilità per i consiglieri di minoranza. Noi non abbiamo mai riscontrato difficoltà nelle richiesta né di accesso agli atti né di risposte. I tempi non sempre sono celeri, però comunque le risposte arrivano.

Non ci sembra il caso di chiamare, durante i consigli comunali o durante questo Question Time, gli impiegati e i funzionari comunali, che sono già abbastanza impegnati.

PRESIDENTE. Siamo in dichiarazione e lei ha già fatto la dichiarazione di voto, consigliere Tomat.

(Segue la votazione)

Favorevoli 03

Contrari 09 (Schiavo, Toniolo, Pizzinato, Garato, Rozzato, Baccan, Vettore, Benato, Maschi)

(Il Consiglio non approva)

(21)

5. Pubblicazione sul sito delle interrogazioni/interpellanze e relative risposte dei consiglieri comunali (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo).

Ore 19.46.

PRESIDENTE. Punto n. 5, prego consigliere Vigolo.

CONSIGLIERE VIGOLO. Grazie Presidente.

“Atteso che è doveroso che i cittadini abbiano contezza dell’attività dei consiglieri comunali e della Giunta.

Atteso che nel programma PD 2014-2019 è previsto di favorire l’elaborazione di istanze, petizioni e mozioni.

Tenuto conto che il Comune già dispone di un sito internet, che permette ai cittadini di apprendere notizie sull’operato dei consiglieri.

Considerato che, ad oggi, non è prevista alcuna forma di pubblicazione nel sito del Comune di interrogazioni/interpellanze e delle relative risposte.

Avuto ben presente che l’iniziativa è stata pensata dai sottoscritti fin dall’inizio della loro consigliatura.

Considerato che il Sindaco Michele Schiavo ha dichiarato, in occasione del Consiglio comunale del 16.12.2015, che il pensato ha più valore dello scritto.

Tutto ciò premesso, ai sensi dell’articolo 42 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale,

si impegna il Sindaco e la Giunta, con apposita delibera, a:

Prevedere di pubblicare, in un’apposita sezione del sito internet, tutte le interrogazioni/interpellanze e relative risposte dei consiglieri comunali”.

Grazie.

PRESIDENTE. È aperto il dibattito. Dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Vigolo.

CONSIGLIERE VIGOLO. Ovviamente non sono in dichiarazione di voto, volevo solo puntualizzare che in Commissione mi è stato chiesto se questo tipo di attività è presente in altri Comuni.

Mi sono adoperato per cercare. Aquila, Bagheria, Busca, Marsala nel sito internet hanno reso disponibili tutte le interrogazioni, di maggioranza e minoranza. E in un sito in particolare c’è anche una nota, che questo dà modo ai consiglieri comunali, visto che ci può essere qualche gruppo di minoranza in Consiglio che magari ne presenta molte, di verificare e di ricordare il testo e l’argomentazione.

La nostra mira non è nel far vedere o nel far notare, ma è di far presente a tutti i consiglieri il lavoro fatto, quindi di poter sapere le argomentazioni.

Grazie.

Entra il Consigliere Facco (componenti il Consiglio Comunale presenti: 13).

(22)

PRESIDENTE. Dichiarazioni di voto? Prego, consigliere Tomat.

CONSIGLIERE TOMAT. Premesso che la pubblicazione sul sito delle interrogazioni e delle interpellanze potrebbe essere, è comunque un segno di grandissima trasparenza, da parte del Comune, del lavoro e dell’operato dei consiglieri, chi più chi meno, che presenta queste interpellanze, non so, a livello di trasparenza, pubblicare tutti gli atti, quanto effettivamente possa essere importante per il cittadino, di vedere effettivamente tutto quanto. Non lo so. Ho un piccolo dubbio.

Mi asterrò dal voto.

PRESIDENTE. Altre dichiarazioni di voto? Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, metto in approvazione la proposta, così come illustrata dal consigliere Vigolo, a nome dei consiglieri Vigolo e Borella.

(Segue la votazione)

Favorevoli 04

Contrari 08 (Toniolo, Schiavo, Facco, Vettore, Pizzinato, Baccan, Rozzato, Garato)

Astenuti 01 (Tomat)

(Il Consiglio non approva)

(23)

6. Sale riunioni per le minoranze (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo.

Ore 19.50.

PRESIDENTE. Punto n. 6, prego consigliere Vigolo.

CONSIGLIERE VIGOLO. Grazie Presidente.

“Atteso che è doveroso prevedere idonei spazi per le riunioni dei gruppi di minoranza.

Atteso che nel programma PD 2014-2019 è previsto di mantenere la fruibilità di un’ampia dotazione di strutture e sale pubbliche.

Tenuto conto che il Comune già mette a disposizione ambienti idonei per le riunioni della maggioranza.

Avuto ben presente che l’iniziativa è stata pensata dai sottoscritti fin dall’inizio della loro consigliatura.

Considerato che il Sindaco Michele Schiavo ha dichiarato, in occasione del Consiglio comunale del 16.12.2015, che il pensato ha più valore dello scritto.

Tutto ciò premesso, ai sensi dell’articolo 42 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale,

si impegna il Sindaco e la Giunta, con apposita delibera, a:

dedicare un idoneo ambiente, da adibire a sala, per il ritrovo dei consiglieri di minoranza”.

Grazie.

Discussione generale

PRESIDENTE. È aperto il dibattito. Prego, consigliere Tomat.

CONSIGLIERE TOMAT. In merito alla richiesta, penso che non ci sia niente di male trovare degli spazi congrui per tutti i consiglieri che vogliono trovarsi. La maggioranza ha già una sala comunale, che utilizza per le maggioranze, non vedo perché l’opposizione non possa averne una.

Io accolgo volentieri la richiesta.

PRESIDENTE. Altri interventi? Prego, consigliere Vigolo.

CONSIGLIERE VIGOLO. Ringrazio il consigliere Tomat. Anche in questo caso in Commissione mi è stato sollevato o segnalato se alcuni comuni hanno questo tipo di disponibilità nel Regolamento comunale.

Mi sono adoperato per trovare il comune di Celle Ligure. Vi leggo solo un piccolo passaggio, non vi rubo molto tempo: “Oltre a costituire sede per le riunioni del consiglio comunale, la sala potrà essere utilizzata per riunioni di gruppi consiliari di maggioranza e di minoranza, per rispondere alle esigenze organizzative di incontro e convegno di associazioni ed enti di carattere politico, culturale, turistico, sportivo”.

(24)

Ne ho cercato solo uno, comunque altri comuni hanno aderito a questo tipo di disponibilità nei confronti sia della maggioranza che della minoranza.

Grazie.

Dichiarazioni di voto

PRESIDENTE. Altre dichiarazioni di voto? Consigliere Mavolo.

CONSIGLIERE MAVOLO. Se è vero che i consiglieri di maggioranza si trovano in sale, messe a disposizione dall’Amministrazione, credo sia il minimo che a tutti i consiglieri siano garantiti gli stessi diritti.

Il nostro voto non potrà che essere favorevole e mi auguro che anche la maggioranza voti a favore.

PRESIDENTE. Altre dichiarazioni? Prego, consigliere Vettore.

CONSIGLIERE VETTORE. Il nostro voto, invece, in questo momento non è favorevole, perché intanto non abbiamo questa disponibilità di sale neanche come gruppo di maggioranza, ci troviamo solamente come gruppo perché siamo più numerosi.

Vista l’entità dei gruppi che attualmente siedono in Consiglio, al massimo si troverebbero in due. Comunque non è detto che la cosa possa essere valutata nell’eventualità che ci fosse una diversa organizzazione dei gruppi consiliari, che in questo momento non appare. E anche che ci fosse la disponibilità di sale adeguate.

PRESIDENTE. Se non ci sono altre dichiarazioni, metto in approvazione la proposta...

Prego, consigliere Vigolo. Spero che la sua dichiarazione sia favorevole.

CONSIGLIERE VIGOLO. La dichiarazione è sicuramente favorevole. È una dichiarazione anche nel sottolineare che non capisco come il consigliere Vettore sottolinei come noi riusciamo ad essere solo in due persone a trovarci.

Per noi è favorevole e locali penso che ce ne sia più di uno a disposizione. Io non ho citato quale in particolare. Grazie.

PRESIDENTE. Il Sindaco, prego.

SINDACO. Solo per precisare il discorso. Il consigliere Vettore, se non sbaglio a contare, ha detto che i gruppi sono al massimo composti da due persone e mi sembra che sia così. Due persone, una sala. Non è che la sala è aperta al pubblico per la minoranza, come per la maggioranza. La maggioranza, quando si trova, è in dodici persone, quelle che siamo, più il Presidente del Consiglio.

Non è che la sala è dedicata per fare assemblee pubbliche con la maggioranza, questo non succede.

(Intervento fuori microfono del consigliere Vigolo)

(25)

SINDACO. Certo che è una sala. Voglio dire che se, ma non è così, la maggioranza fosse di due persone e la minoranza di una, non è che la maggioranza si deve trovare in due su una sala. Mi spiego?

CONSIGLIERE VIGOLO. Mi scuso, voglio solo fare una precisazione, visto che è anche tecnica. Non ho associato un metro quadro di spazio legato ad una persona, io ho detto un qualsiasi spazio dedicato a. Potrebbe essere un due per due, un locale, a turno, a disposizione. Punto.

Grazie.

PRESIDENTE. Consigliere Mavolo.

CONSIGLIERE MAVOLO. Mi scusi, il Sindaco ha fatto un’affermazione, ha detto che si trovano soltanto i componenti della maggioranza eletti. A noi è stato detto, in Commissione, che è capitato che a queste riunioni, fatte in sale messe a disposizione gratuitamente dall’Amministrazione, ci fossero anche candidati in lista.

Nella lista del Movimento Cinque Stelle noi abbiamo una decina di persone, potremmo anche noi trovarci in una decina di persone, come avete fatto voi.

SINDACO. In Commissione non c’ero. In effetti, proprio perché abbiamo ravvisato che non fosse una cosa corretta, l’abbiamo subito o quasi tolta.

Non so chi c’era in Commissione, ma questo dovevano dirlo. Ci si trova solo ed esclusivamente maggioranza.

PRESIDENTE. Metto in approvazione la proposta, così come illustrata dal consigliere Vigolo.

(Segue la votazione)

Favorevoli 05

Contrari 08 (Toniolo, Schiavo, Facco, Vettore, Pizzinato, Baccan, Rozzato, Garato)

(Il Consiglio non approva)

(26)

7. Scelta dei nomi di luoghi pubblici da intitolare (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo)

Ore 19.55.

PRESIDENTE. Punto n. 7, illustra il consigliere Vigolo. Avete visto che durante il Consiglio è arrivato un emendamento, ammissibile perché non comporta il parere del funzionario tecnico, è un parere politico, è una scelta politica.

Illustrazione del consigliere Vigolo, illustrazione dell’emendamento, discussione, approvazione dell’emendamento ed eventualmente della proposta emendata.

Prego, consigliere Vigolo.

CONSIGLIERE VIGOLO. Grazie Presidente.

“Atteso che l’Amministrazione ha comunicato che intende procedere ad una consultazione popolare per individuare i nomi dei luoghi pubblici da intitolare.

Atteso che nel programma PD è prevista la compartecipazione alla vita politica e alle scelte amministrative.

Tenuto conto della necessità di dotarsi di un regolamento efficace, efficiente, chiaro e semplice, ad uso dei cittadini.

Considerato che bisogna coinvolgere il maggior numero di cittadini residenti a Cadoneghe.

Avuto ben presente che l’iniziativa è stata pensata dai sottoscritti fin dall’inizio della lor consigliatura.

Considerato che il Sindaco Michele Schiavo ha dichiarato, in occasione del Consiglio comunale del 16.12.2015, che il pensato ha più valore dello scritto.

Tutto ciò premesso, ai sensi dell’articolo 42 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale,

si impegna il Sindaco e la Giunta, con apposita delibera, a:

• Realizzare le forme di consultazione mediante gazebo pubblici con la presenza di consiglieri comunali.

• Prevedere che le preferenze vengano accettate solo per i residenti nel Comune di Cadoneghe.

• Che le proposte debbano pervenire esclusivamente da cittadini residenti a Cadoneghe.

• Che si tenga conto anche dei nomi proposti in occasione delle mozioni sottoposte al Consiglio comunale nel corso del 2015”.

Grazie.

PRESIDENTE. C’è la proposta di emendamento, a firma di Giulia Baccan e Lucia Vettore.

Prego, consigliere Baccan, prima firmataria.

CONSIGLIERE BACCAN. Grazie Presidente.

“I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, premesso che rientra tra le specifiche competenze della Giunta comunale intitolare le vie, le piazze ed altri luoghi, strutture pubbliche comunali, propone, nella premessa, di sostituire i paragrafi da “Considerato che bisogna coinvolgere” fino a “il pensato

(27)

ha più valore dello scritto” con il seguente: “Ritenuto opportuno, nel caso di nuove intitolazioni, sulle quali siano emerse più proposte, di consultare i cittadini residenti, per raccogliere il loro parere”.

Nel dispositivo, di sostituire il testo successivo alle parole “Si impegna il Sindaco e la Giunta”

con il seguente: “A promuovere le opportune interrogazioni regolamentari, per istituire, entro il 30 giugno 2016, forme di consultazione della popolazione interessata, tenendo conto dei seguenti criteri:

• La consultazione dovrà garantire l’accesso ai soli residenti del Comune.

• Le consultazioni, sia in forma telematica che cartacea, dovranno avvenire con modalità che garantiscono un’unica espressione da parte di ciascun cittadino.

• Nel ventaglio delle proposte messe a consultazione saranno inserite anche quelle emerse nelle mozioni sottoposte al Consiglio comunale.

I risultati delle consultazioni non avranno valore vincolante, in quanto l’Amministrazione potrà discostarsene motivatamente”.

Discussione generale

PRESIDENTE. Grazie, consigliere Baccan. È aperta la discussione, chi interviene?

Consigliere Tomat, prego.

CONSIGLIERE TOMAT. C’è da dire che abbiamo assistito più volte alla richiesta di intitolazioni di parchi, piuttosto che di vie o di altro. Sono comunque argomenti da approfondire bene, anche con consultazioni popolari. Apprezzo tantissimo l’emendamento, anche se non l’ho visto, lo ritengo abbastanza preciso e puntuale. Valutiamolo.

PRESIDENTE. Altri interventi? Se non ci sono altri interventi, dichiarazioni di voto? Se non ci sono dichiarazioni di voto, metto in approvazione l’emendamento, così come illustrato dal consigliere Baccan.

(Segue la votazione)

Favorevoli 12

Astenuti 01 (Vigolo)

(Il Consiglio approva)

Approviamo la proposta, presentata dal consigliere Vigolo, con l’integrazione di tutto ciò che è previsto nell’emendamento.

(Segue la votazione)

Favorevoli 12

Astenuti 01 (Vigolo)

(28)

8. Linee guida delle manifestazioni di pubblico spettacolo (proposta di deliberazione di iniziativa dei consiglieri Borella e Vigolo).

Ore 20.00.

PRESIDENTE. Punto n. 8. Consigliere Vigolo, prego.

CONSIGLIERE VIGOLO. Grazie Presidente.

“Premesso che con la nota protocollo 20866, del 29.10.2015, l’Amministrazione comunica che, tra l’altro, “... non risulta necessario alcun documento equipollente”, in tema di safety, in caso di manifestazioni pubbliche.

Per l’incolumità delle persone e per la loro sicurezza, il regolamento di esecuzione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS), prevede una commissione di vigilanza (comunale o provinciale) che verifichi e vigili sulle condizioni di sicurezza della manifestazione.

Chi organizza (e anche chi autorizza) le iniziative deve garantire che lo spettacolo/manifestazione non possa potenzialmente causare problemi alla città che lo ospita e non può obbligare poi, in situazione di emergenza, il Sindaco ad attivare atti gestionali ed organizzativi limitativi per i cittadini.

Il Sindaco e/o l’Amministrazione comunale e/o i dirigenti sono posti dall’ordinamento in posizione di garanzia rispetto agli eventi della specie programmati, sia perché titolari del potere di controllo e vigilanza sul rispetto degli obblighi da parte dei privati, sia perché titolari del potere di rilasciare (o meno) i provvedimenti di abilitazione allo svolgimento di attività potenzialmente rischiose in quanto non possibili da controllare.

Ai sensi dell’articolo 80 del TULPS (Regio decreto 18.06.1931, n. 733 Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) dispone i requisiti minimi degli aspetti tecnici di sicurezza in generale, di prevenzione incendi, di impiantistica ed igienico-sanitaria, onde permetterne l’utilizzo, da parte degli organizzatori di manifestazioni temporanee, per la verifica di agibilità e l’ottenimento del parere favorevole.

Tenuto conto dell’evoluzione della normativa esterna di riferimento.

Valutato che l’incolumità pubblica deve essere sempre garantita.

Tenuto conto che tra le finalità dell’azione comunale, stabilite dallo Statuto, rientra la salvaguardia dell’ambiente come bene e risorsa della collettività anche futura. In questo ambito debbono essere inseriti quei provvedimenti che siano finalizzati ad azioni mirate per migliorare il rapporto uomo ambiente.

Atteso che lo Statuto dell’Unione dei Comuni prevede al titolo I “Obiettivi dell’Unione e partecipazione”, articolo 1 “Unione dei Comuni del Medio Brenta”, comma 1 “Ispirato dalla volontà dei cittadini e dei Comuni di perseguire l’autogoverno, di accrescere la coesione sociale e di promuovere lo sviluppo sostenibile delle loro comunità”, il presente Statuto istituisce l’Unione dei Comuni del Medio Brenta, alla quale i Comuni membri attribuiscono competenze per conseguire i loro obiettivi condivisi.

Avuto ben presente che questa proposta era stata pensata dai sottoscritti fin dall’inizio della loro consigliatura.

Considerato che il Sindaco Michele Schiavo ha dichiarato, in occasione del Consiglio comunale del 16.12.2015, che il pensato ha più valore dello scritto.

(29)

Tutto ciò premesso, ai sensi dell’articolo 42 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, si chiede di approvare una delibera che preveda di adottare un Regolamento o linee guida come di cui all’accluso documento (All. 1)”.

Grazie.

Discussione generale

PRESIDENTE. Grazie consigliere Vigolo. È aperto il dibattito, interventi? Prego, consigliere Tomat.

CONSIGLIERE TOMAT. In merito a questo punto delle linee guida delle manifestazioni di pubblico spettacolo, penso che ci sia parecchio da dire, perché di eventi a Cadoneghe siamo abbastanza colmi e spesso anche sovrapposti.

Le associazioni necessiterebbero di avere maggior conoscenza, anche se era stato fatto un incontro un paio di anni fa, un anno e mezzo fa, sulle regole per un’associazione, come si deve comportare a livello legislativo, di sicurezza e di controllo.

Dare delle linee guida vuol dire fare un grande lavoro con le associazioni, cosa che fino ad oggi è stata fatta pochino o comunque si sta cominciando a fare.

La proposta di deliberazione penso che sia un monito, perché tutte le associazioni comincino a mettersi, da virgolette, nella giusta linea di sicurezza, per tutte le manifestazioni future.

Grazie.

PRESIDENTE. Altri interventi? Vediamo se ce qualcun altro, poi le do la parola, consigliere Vigolo.

Consigliere Benato, prego.

CONSIGLIERE BENATO. Io vorrei chiedere se può rispondermi il consigliere Tomat in merito anche all’ultima riunione che c’è stata alla Proloco, se secondo lui, visto che ha una certa esperienza, in fatto di eventi, è più utile istituire un nuovo regolamento, che nulla può aggiungere rispetto a quello che è già previsto dalle normative nazionali in fatto di sicurezza, oppure non può invece essere più utile avere una maggiore disponibilità dell’Amministrazione nel concedere spazi, nel dialogare con le associazioni, per quello che serve, in base ad ogni evento.

Quindi una maggiore facilità, anziché un regolamento, che va solo ad aggiungere carta e burocrazia, a nostro giudizio, a normative che già ci sono. Questa è la domanda.

PRESIDENTE. Prego, consigliere Vigolo.

CONSIGLIERE VIGOLO. Grazie Presidente. Ringrazio anche il consigliere Benato.

Volevo solo evidenziare che la normativa è nazionale, alle volte le normative prendono dentro un po’ di tutto. La nostra intenzione, anche visto che il gentile assessore Gastaldon in Commissione ha segnalato che esistono delle linee guida che andrebbero raccolte e messe in chiaro, insomma meglio organizzate, di queste manifestazioni ad uso pubblico.

La nostra idea è di mirare, visto che a Cadoneghe ci sono diverse manifestazioni pubbliche,

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