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Collaudo dei circuiti combinatori

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

Collaudo dei circuiti

combinatori

(2)

Stru%ura  interna  di  un  ATE  

Internal Structure of the ATE

STIL 1.0;

Test Program

P tt

Chip Under Test

Pattern Memory Clocking

(CUT)

Pin

ElectronicsPin

ElectronicsPiPinPinPin nal BusGenerators

System Electronics

Electronics Electronics ElectronicsPin ElectronicsPin ElectronicsPin

Electronics Inter

n

Analyzers

System Controller

Disk

Workstation Disk

Advanced Reliable Systems (ARES) Lab. Jin-Fu Li, EE, NCU 12

Source: H.-J. Huang, CIC

ATE Test Operation

STIL 1.0;

Pattern TestTest

Program Pattern

Memory

Expected Response

Compare Output Compare

Output

Input Drivers

p

Input Pass/Fail

Actual Response CUT

Input Stimulus

Local Local Per-Pin Memory

Advanced Reliable Systems (ARES) Lab. Jin-Fu Li, EE, NCU 13

Source: H.-J. Huang, CIC

(3)

Operazioni  Test  dell’ATE  

ATE Test Operation

STIL 1.0;

Pattern TestTest

Program Pattern

Memory

Expected Response

Compare Output Compare

Output

Input Drivers

p

Input Pass/Fail

Actual Response CUT

Input Stimulus

Local Local Per-Pin Memory

Advanced Reliable Systems (ARES) Lab. Jin-Fu Li, EE, NCU 13

Source: H.-J. Huang, CIC

ATE Test Operation

STIL 1.0;

Pattern TestTest

Program Pattern

Memory

Expected Response

Compare Output Compare

Output

Input Drivers

p

Input Pass/Fail

Actual Response CUT

Input Stimulus

Local Local Per-Pin Memory

Advanced Reliable Systems (ARES) Lab. Jin-Fu Li, EE, NCU 13

Source: H.-J. Huang, CIC

(4)

Ragioni  economiche  del  test  

•  I  chip  devono  essere  testa=  prima  di  essere  

assembla=  in  PCB,  che  a  loro  volta,  devono  essere   testa=  prima  di  essere  assembla=  in  sistemi  

•  La  legge  del  10  

–  Se  il  guasto  in  un  chip  non  è  rilevato  dal  test  del  chip  allora   trovare  il  guasto  a  livello  di  PCB  costa  dieci  volte  di  più  

–  Analogamente,  se  un  guasto  su  una  board  non  è  trovato  dal   PCB  tes=ng,  allora  trovarlo  a  livello  di  sistema  costa  dieci   volte  di  più  che  a  livello  di  board  

–  Alcuni  dicono  che  la  legge  dovrebbe  essere  chiamata  del  20    I  Chip,  le  board,  e  i  sistemi  sono  sempre  più  complessi  

(5)

Perchè  serve  un  modello  di  guasto?  

•  I test delle funzioni di I/O sono inadeguate per la produzione (tempi e copertura)

•  I difetti reali (spesso meccanici) sono troppo numerosi e spesso non analizzabili

•  Un modello di guasto permette di identificare gli obiettivi del collaudo

•  Un modello di guasto rende possibile l’analisi dei guasti

•  Efficacia misurabile dagli esperimenti

(6)

Alcuni  difeK  reali  nei  chip  

§  Difetti di processo

§  Missing contact windows

§  Parasitic transistors

§  Oxide breakdown

§  . . .

§  Difetti di Materiale

§  Bulk defects (cracks, crystal imperfections)

§  Surface impurities (ion migration)

§  . . .

§  Malfunzionamenti dipendenti dal tempo

§  Dielectric breakdown

§  Electromigration

§  . . .

§  Malfunzionamenti da packaging

§  Contact degradation

§  Seal leaks

§  . . .

Ref.: M. J. Howes and D. V. Morgan, Reliability and Degradation - Semiconductor Devices and Circuits, Wiley, 1981.

(7)

DifeK  osserva=  nei  PCB  

Defect classes Shorts

Opens

Missing components Wrong components

Reversed components Bent leads

Analog specifications Digital logic

Performance (timing)

Occurrence frequency (%) 51

1 6 13 6 8 5 5 5

Ref.: J. Bateson, In-Circuit Testing, Van Nostrand Reinhold, 1985.

I difetti su PCB sono diversi dai chip VLSI

(8)

Tipici  modelli  di  guasto  

•  Singoli guasti di tipo stuck-at

•  Guasti tipo Transistor open and short

•  Guasti sulle memorie

•  Guasti sulle PLA (stuck-at, cross-point, bridging)

•  Guasti funzionali (processori)

•  Delay faults (transition, path)

•  Guasti analogici

•  Per più dettagli sui modelli:

M. L. Bushnell and V. D. Agrawal, Essentials of Electronic Testing for Digital, Memory and Mixed-Signal VLSI Circuits, Springer,

2000.

(9)

Modello di guasto stuck-at

•  Modello di di singolo guasto stuck-at: non è prevista la presenza di guasti multipli

•  Metodologie per la generazione dei vettori di test sui circuiti combinatori

– In ogni circuito vengono individuati “fault sites”

– su ciascun site si possono verificare stuck-at

faults (0 1)

(10)

Metodi di rilevazione

•  Il collaudo esaustivo di un circuito combinatorio con n ingressi richiederebbe l’applicazione di 2n vettori

•  Un guasto in un circuito combinatorio deve essere controllato e osservato

–  controllato: il valore opposto a quello guasto deve essere forzato sul sito del guasto

–  osservato: il valore risultante deve essere propagato alle uscite (PO)

•  Il numbero di guasti che devono essere rilevati si

riducono tramite regole sulla equivalenza e dominanza dei guasti

(11)

Singolo guasto Stuck-at

•  Il singolo guasto stuck at è definito da tre proprietà:

•  Il guasto può essere all’ingresso o all’uscita di una porta logica ovvero sulle linee

•  Solo una linea per volta è guasta

•  La linea guasta è permanentemente fissa a 0 o 1

•  Esempio: circuito XOR ha 12 fault sites ( ) e 24 singoli guasti stuck-at

a b

c d

e f 1

0

g h 1 i

s-a-0

j

k

z 0(1)

1(0)

1 vettore di test per il guasto h s-a-0

Valore corretto del circuito valore del circuito guasto

(12)

Equivalenza dei guasti

•  Il numero dei siti di guasto in un circuito booleano è:

= #PI + #(porte logiche) + # (rami di fanout)

•  Fault equivalence: (Equivalenza dei guasti) due guasti f1 ed f2 sono equivalenti se tutti i vettori di collaudo che rilevano f1 rilevano anche f2.

•  Se i guasti f1 ed f2 sono equivalenti allora le

corrispondenti funzioni affette da guasto sono identiche

•  Fault collapsing: (collassamento dei guasti) Tutti i guasti singoli di un circuito logico possono essere

suddivisi in sottoinsiemi disgiunti di equivalenza, dove tutti i guasti in un sottoinsieme sono equivalenti. Un

insieme di guasto collassato contiene un guasto da ogni sottoinsieme di equivalenza.

(13)

Regole di equivalenza

13

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0

sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0

sa1

sa0

sa0

sa1 sa0

sa1

sa1 AND

NAND

OR

NOR

WIRE

NOT

FANOUT

(14)

Esempio di equivalenza

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

I guasti in rosso sono rimossi per equivalenza

20

Collapse ratio = ── = 0.625

32

(15)

sa0 sa1

sa0 sa1

sa1

sa1 sa1 sa0 sa1

sa1 sa1

sa0 sa1

sa0

sa0

sa0

sa1

sa1

sa0 sa1

20

Collapse ratio = ── = 0.625

32

Esempio di equivalenza

(16)

Fault Dominance

•  Se tutti i vettori di collaudo di un guasto F1 rilevano anche un altro guasto F2 allora si dice che F2 domina F1.

•  Collassamento dei guasti tramite dominanza: se un

guasto F2 domina F1 allora F2 è rimosso dalla lista dei guasti.

•  Quando si usa il fault collapsing basato su dominanza basta solo considerare gli ingressi delle porte logiche

•  In un circuito ad albero , ovvero senza fanout interni, i

guasti sui PI (primary inputs) creano un insieme di guasto collassato in base alla dominanza.

•  Se due guati si dominano a vicenda allora sono equivalenti.

(17)

Fault Dominance

Esempio

•  A: insieme dei vettori di test che rilevano F2

•  B insieme dei vettori di test che rilevano F1

•  B ⊂ A :

–  Tutti i vettori di test di F1 rilevano anche F2

•  F2 domina F1:

–  E’ sufficiente rilevare F1 per rilevare F2, quindi si rimuove F2 dalla lista dei guasti

A   A(F2)

B(F1)

(18)

Esempio di dominanza

s-a-1 F1

s-a-1 F2 001

110 010 000

101

100

011 Tutti test di F2

Unico test di F1 s-a-1

s-a-1 s-a-1 s-a-0

Insieme di guasti collassato per dominanza

(19)

Esempio di dominanza

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

Sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

I guasti in blu sono rimossi per dominanza

(20)

Esempio di dominanza

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

Sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1

(21)

Esempio di dominanza

sa1 sa0 sa1

sa0 sa1

sa1

sa0 sa1 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa1

sa1

sa1

sa0

sa0

sa0

sa1

I guasti in blu sono rimossi per dominanza

(22)

Esempio di dominanza

sa0 sa1

sa0 sa1

sa1

sa0 sa1 sa1

sa0 sa1

sa0 sa1 sa1

sa0

sa0

15

Collapse ratio = ── = 0.47 32

(23)

Checkpoint  

•  Primary  inputs  and  fanout  branches  of  a  

combina=onal  circuit  are  called  checkpoints.    

•  Checkpoint  theorem:  A  test  set  that  detects  all  single   (mul=ple)  stuck-­‐at  faults  on  all  checkpoints  of  a  

combina=onal  circuit,  also  detects  all  single   (mul=ple)  stuck-­‐at  faults  in  that  circuit.    

VLSI Test Technology and Reliability, 2009-2010 CE Lab, TUDelft 22

! Primary inputs and fanout branches of a

combinational circuit are called checkpoints.

! Checkpoint theorem: A test set that detects all

single (multiple) stuck-at faults on all checkpoints of a combinational circuit, also detects all single (multiple) stuck-at faults in that circuit.

What if the circuit has no fanout?

Checkpoints

Total fault sites = 16 Checkpoints ( ) = 10

(24)

Conclusioni

•  L’insieme dei guasti di tipo stuck-at in un circuito combinatorio può essere ridotto

tramite considerazioni sulla equivalenza e dominanza

•  Importante per la generazione di algoritmi

finalizzati alla creazione di vettori di test

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