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DANIELE SILVESTRI NO BORDERS MUSIC FESTIVAL SABATO 27 LUGLIO 2019, ore 14:00 Laghi di Fusine, Tarvisio (UD) Ingresso libero

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DANIELE SILVESTRI NO BORDERS MUSIC FESTIVAL SABATO 27 LUGLIO 2019, ore 14:00 Laghi di Fusine, Tarvisio (UD) Ingresso libero

La sua cifra stilistica coniuga la ricerca di una nuova canzone d’autore con il riscontro del grande pubblico, mescolando talento e sperimentazione, leggerezza espressiva e impegno civile, come testimoniano canzoni quali Cohiba, Il mio nemico e La mia casa al fianco di Le cose che abbiamo in comune, Salirò, Quali alibi e tante altre. Considerato uno dei cantautori più profondi e sensibili e uno degli artisti più apprezzati dell’intero panorama musicale italiano, Daniele Silvestri è il primo grande protagonista della 24esima edizione del No Borders Music Festival.

“La musica – afferma l’Assessore Regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli – può essere una importante forma culturale e al tempo stesso un importante mezzo di comunicazione, come nel caso del No Borders Music Festival che da anni è riuscito a valorizzarla oltre i confini geografici, etnici, sociali e soprattutto linguistici. Il No Borderssi è confermato inoltre come un festival sensibile e sostenibile dal punto di vista ambientale, promuovendo attraverso la musica alcuni dei siti naturalistici più importanti della regione come i laghi di Fusine, l’altopiano del Montasio e la conca del Canin.

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Il concerto di Daniele Silvestri è in programma sabato 27 luglio (inizio ore 14:00, ingresso gratuito) ai Laghi di Fusine, i laghi di origine glaciale posti alla base della catena montuosa del Gruppo del monte Mangart, che saranno raggiungibili a piedi e in bicicletta per una immersione totale nella natura, in grado di mostrare le sue infinite gamme di colore dipingendo il bosco e i laghi con sfumature uniche, rendendo ancora più magico questo sito.

Il No Borders Music Festival – dichiara il Sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette – è entrato di diritto nella storia dei grandi eventi del nostro comune e di tutto il comprensorio del Tarvisiano, permettendo attraverso la buona musica di far conoscere in Italia e all’estero alcuni dei luoghi più belli del nostro territorio, facendoli vivere con la giusta sensibilità e sostenibilità. Il No Borders è inoltre – conclude Zanette – un momento molto importante per lo sviluppo turistico, culturale ed economico della Valcanale e Canal del

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Ferro.

Dopo aver conquistato all’ultimo Festival di Sanremo il

“Premio della Critica Mia Martini”, il “Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web Lucio Dalla” e il “Premio per il Miglior Testo Sergio Bardotti” con “Argentovivo”, brano dal fortissimo impatto emotivo che si è aggiudicato anche il Premio Tenco 2019 per la Migliore Canzone dell’anno, Daniele Silvestri ha pubblicato lo scorso 3 maggio il nuovo album “La Terra Sotto i Piedi”. È il nono album in studio del cantautore romano, un disco terreno, umano, pieno di passioni e di vita.

Negli anni i tantissimi riconoscimenti ricevuti (Premio Tenco, Premio Lunezia, Premio Ciampi, Premio Mariposa, Premio della Critica Mia Martini, Italian Music Awards, David di Donatello, Recanati, Amnesty Italia, Grinzane-Cavour, Carosone per citarne alcuni) costituiscono un’ulteriore conferma dell’attenzione di Silvestri verso l’altro, dello sguardo, della parola e dell’azione sempre vigili sul presente, solidali, lucidi, generosi.

Il No Borders Music Festival è organizzato dal Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, Sella Nevea e Passo Pramollo, in collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia, PromoTurismoFVG, Fondazione Friuli, Crédit Agricole Friuladria, BIM, Allianz Assicurazioni, il Comune di Chiusaforte, Grolsch, Gore-Tex, Comune di Tarvisio e P r o n t o A u t o . T u t t e l e i n f o s u l sito www.nobordersmusicfestival.com

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VENERDì 26 LUGLIO 2019 h 21 Piazzale Castello di San Giusto 6 Pence – Queen Tribute “A night in the castle”

Biglietti: posto unico 10 euro (+dp) Vendita Biglietti:

Ticket Point di Corso Italia (Ingresso da Corso Italia e Via San Nicolò) Telefono: 040 3498276 – 040 3498277 nei giorni feriali: 8.30 – 12.30; 15.30 – 19.00

Punti vendita Ticketone in Italia (consulta quello più vicino: https://goo.gl/15DQjl)

Possibile acquistare i biglietti anche sul sito ticketone.it Le intramontabili canzoni dei Queen rivivono con questo incredibile spettacolo tributo.

Dopo i successi raccolti in vari teatri italiani e dopo i tre sold out a Trieste al Teatro Miela e al Teatro Bobbio con lo spettacolo “Live at Wembley” e al Castello di San Giusto di Trieste con lo spettacolo che ha ripercorso l’intera carriera della band britannica, i 6 Pence tornano con molte novità:

protagonista il repertorio dei Queen a 360 gradi, spaziando dai brani storici della band britannica a quei pezzi che purtroppo Freddie Mercury non ha mai potuto riproporre live, senza tralasciare le “chicche” per i fan più accaniti. Il tutto sarà arricchito dalla presenza di alcuni ospiti tra cui il coro The NuVoices Project che già l’anno scorso ha reso magica la serata.

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Dopo i primi live nelle piccole realtà di Trieste, nell’estate 2014 è arrivato l’evento che ha definitivamente lanciato i 6 Pence: il live nel cartellone Trieste Estate in Piazza Verdi davanti a più di tremila persone. Il concerto ha permesso alla band di farsi conoscere ed è stata anche l’occasione del debutto alla voce di Walter Bosello (Soundrise).

Dopo questa prima grande soddisfazione seguono cambi di formazione che portano i 6 Pence all’attuale line up definitiva con Francesco Colucci al basso e Daniele Girardelli (già visto con la band metal Sinheresy) alle tastiere, provenienti da due situazioni musicali differenti ma con in comune la passione per i Queen; si aggiungono anche le coriste Elena Vinci e Eleonora Lana. Il gruppo così definito prosegue la serie di performance live in cui propone le hit «We Will Rock You», «Somebody To Love», «Bohemian Rhapsody», «A Kind of Magic», «Under Pressure», «Who wants to live forever», «We are the champions»… e non solo, con un’attenta dose di ispirazione e attraverso una strumentazione fedele all’originale.

C.L.

Festival LIGNANO NOIR martedì 30 luglio, ore 18:30 Terrazza a Mare

Incontro con Paolo Regina e finale con la Cena con delitto

Morte di un antiquario è il romanzo d’esordio di Paolo Regina, avvocato e docente di materie economiche con la passione per

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l’arte e la scrittura. In questo romanzo ambientato a Ferrara, il fascino del mistero che avvolge gli oggetti preziosi venduti nel negozio dell’antiquario Uber Montanari si riversa anche nelle vicende investigative che vedono impegnato il capitano della Finanza Gaetano de Nittis. Figura inusuale nel mondo dell’investigazione letteraria, porta nelle sue indagini temi quali il traffico di opere d’arte, le truffe nel mondo dello spettacolo o la lotta alle centrali di spaccio. Il suo carattere umano e simpatico lo rende una sorta di eroe quotidiano alle prese con i misteri della provincia italiana.

Il tema dell’arte ben si sposa con l’ambientazione dell’incontro nella Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro che proprio in questi giorni ospita la mostra “40 anni: una vita nella luce preziosa” con l’esposizione dei prestigiosi gioielli dell’artista scultore orafo Piero De Martin, che festeggia 40 anni di carriera.

Al termine dell’incontro letterario l’artista accompagnerà il pubblico in una visita guidata fra le sue opere d’arte. Ma la serata avrà un finale a sorpresa: alle ore 21:00 ci sarà la Cena con delitto, nella quale i commensali potranno cimentarsi nella risoluzione di un caso investigativo, guidati da Ana-

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thema Teatro (per la cena è necessario prenotare al Ristorante della Terrazza a Mare, tel. 0431.71300 entro il 29 luglio).

Una serata noir tra letteratura, arte, gastronomia e mistero.

Il Festival Lignano Noir è promosso dall’Assessorato alla Cultura della Città di Lignano Sabbiadoro, è organizzato dalla Biblioteca Comunale, con il Comitato Scientifico presieduto dal prof. Elvio Guagnini e la direzione artistica di Cecilia Scerbanenco, sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, partner Messaggero Veneto e il Giallo Mondadori, patrocinio delle Università di Trieste e di Udine – Dipartimento di studi umanistici, in collaborazione con Rai Friuli Venezia Giulia.

Programma completo e aggiornamenti su www.lignano.org

Facebook: Festival Lignano Noir – Omaggio a Giorgio Scerbanenco

Info: Biblioteca Comunale di Lignano Sabbiadoro, tel.

0431.409160, [email protected]

SILE JAZZ: 26, 27 e 28 luglio le ultime tre giornate pienissime per Sile Jazz!

Il 26 luglio la crociera jazz sul Sile;

il 27 luglio – GREEN TOUR DAY – l’ultima escursione in bicicletta e il concerto del Grant Stewart European Quartet a

Quinto di Treviso;

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il 28 luglio il Julie Sassoon Quartet a Casier (TV).

Venerdì 26 luglio inizia l’ultimo weekend per Sile Jazz ed è

EM4NCIPATION

la giornata della Crociera Jazz sul Sile: uno degli appuntamenti più attesi che – con il battello – porta il pubblico fino alla Laguna di Venezia attraverso il Sile. A bordo una buona cena, le bollicine di Perlage e il concerto di una super band: gliEM4NCIPATION di Alessandro Rossi (batteria), Andrea Lombardini (basso), Massimiliano Milesi (sax) e Massimo Imperatore (chitarra). Gruppo consolidato sulle scene jazz, già nel 2017 Em4ncipation pubblica per Cam Jazz e oggi, restituisce con grande efficacia (e nel lavoro discografico anche con l’intervento dello spoken word di Yah Supreme, rapper di Brooklyn) le affascinanti atmosfere della New York di qualche generazione orsono.

Sabato 27 luglio è un’altra giornata speciale per Sile Jazz che propone un percorso cicloturistico molto particolare, nel pomeriggio antecedente il concerto, atteso a Quinto di Treviso che a Villa Memo Giordani ospiterà in serata il Grant Stewart European Quartet.

A partire dalle 16 di sabato sarà possibile godere del magnifico percorso “Sile Jazz & Bike – Evento Speciale Green

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Tour Day”. Il percorso parte da Quinto di Treviso e si sviluppa per 19 km (giro ad anello di circa 1 ora): è l’ideale per conciliare la bellezza di un rilassante ambiente naturale con l’eleganza e l’accoglienza delle cittadine venete. Per questo speciale evento di sabato 27 luglio sono preziosi collaboratori di Sile Jazz, oltre naturalmente al Comune di Quinto di Treviso e Cycling in the Venice Garden, anche il progetto Green Tour “Verde in Movimento” della Regione Veneto:

Green Tour è un sistema di viabilità ciclopedonale che mira alla riqualificazione delle ferrovie dismesse nel territorio per una loro piena integrazione nella natura circostante. Un pomeriggio l’ideale per conciliare la bellezza di un rilassante ambiente naturale con l’eleganza e l’accoglienza delle cittadine venete. Una volta rientrati si può cenare al ristorante convenzionato con il festival, l’Antica Osteria Righetto di Quinto di Treviso che propone il Menù Sile Jazz, per poi incontrare gli artisti del Festival in concerto a Villa Memo Giordani a partire dalle 21 (l’ingresso è gratuito). Grant Stewart al sax, Daniele Gorgone al pianoforte, Marco Piccirillo al contrabbasso e Bernd Reiter alla batteria compongono il Grant Stewart European Quartet. Un quartetto libero da scritture e da vincoli, ma attento alle forme, rispettoso dei linguaggi del jazz e impreziosito dalla presenza del sax tenore statunitense. Grant Stewart, leader della band, è uno dei più dinamici interpreti moderni del linguaggio bebop. Il suo suono è personale ricercato e propone una ricca immaginazione melodica unita ad una tecnica impeccabile. Ha un suono così riconoscibile che si può dire che mai reciti “le lezioni” dei suoi modelli.

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Julie Sassoon Quartet

Chiusura in grande stile ed eleganza domenica 28 luglio, alle 21, a Casier (piazza San Pio X oppure nel Teatrino della Scuola elementare di Via Basse, in caso di pioggia) con il Julie Sassoon Quartet (Julie Sassoon: piano, Lothar Ohlmeier:

sax soprano e clarinetto basso) Meinrad Kneer: contrabbasso, Rudi Fischerlehner: batteria). L’ingresso è libero.

Dopo il debutto alla Kulturbrauerei di Berlino insieme a Marilyn Crispell, il Julie Sassoon Quartet – capitanato dall’affascinante pianista originaria degli Stati Uniti, ma di stanza a Berlino – è stato chiamato a registrare anche al prestigioso RBB Kulturradio Studios.

Con Tom Arthurs ospite in due brani, il cd è stato pubblicato da Jazzwerkstatt con il titolo di “Fortune”ed è già acclamato dalla critica in Europa e negli Stati Uniti, sin dal suo lancio al London Jazz Festival.

Da allora, il quartetto ha suonato ovunque in Europa, recentemente accattivandosi anche il pubblico del Magdeburg e del Peitz Jazz Festival, dove ha condiviso il palco con Anthony Braxton, Miroslav Vitous e Joachim Kühn, tra gli altri. Per la cena, prima o dopo il concerto, il ristorante convenzionato è la Trattoria al Sile, con il menù Sile Jazz.

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IL CONCERTO CHE VORREI”: LA PUNTATA DI SABATO 27 LUGLIO DEDICATA A ROBERT SCHUMANN.

OSPITE IN STUDIO LA PIANISTA GIULIANA GULLI

T R I E S T E P r o s e g u e i l p r o g r a m m a radiofonico “Il concerto che vorrei”, prodotto dalla sede RAI Friuli Venezia Giulia, ideato dal programmista – regista Mario Mirasola con il musicologo Marco Maria Tosolini, docente al Conservatorio Tartini di Trieste e con la collaborazione di un gruppo di studenti del Tartini.

Sabato 27 luglio, in streaming dal sito www.sedefvg.rai.it oppure sulle frequenze di Radiouno a diffusione regionale alle 11.30, il romanticismo, nel suo senso più profondo e con una delle personalità che più lo hanno rappresentato, Robert Schumann, sarà l’indiscusso protagonista della terza puntata.

Grazie ai brani proposti dagli studenti Andrea Virtuoso e Marko Pejatovich, sarà possibile analizzare la vulnerabile, a tratti imprevedibile, personalità del genio tedesco, anche attraverso gli occhi della moglie Clara, della quale quest’anno ricorrono i 200 anni dalla nascita, e di Johannes Brahms, dei quali si proporrà l’ascolto di una serie di variazioni che entrambi hanno composto su un tema di Robert.

Ad intervenire sarà la grande pianista Giuliana Gulli che, in i n n u m e r e v o l i o c c a s i o n i , h a d a t o v i t a a s u g g e s t i v e interpretazioni di Robert Schumann, e non solo.

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The Twin Bottles è arrivata nello spazio acqueo dell’Arsenale

È arrivata nello spazio acqueo dell’Arsenale, dove resterà fino al 25 agosto, l’installazione ambientalista The Twin Bottles: Message in a Bottle degli artisti Helidon Xhixha e Giacomo Jack Braglia.

Inaugurata sabato 20 luglio sul Canal Grande, l’opera tornerà nuovamente di fronte a Palazzo Ca’ Vendramin Calergidal 26 a g o s t o a l 1 s e t t e m b r e i n occasione della Regata Storica.

The Twin Bottles: Message in a Bottle è composta dA due grandi sculture metalliche (4×1 metri e 3,5×1,3 metri) raffiguranti due bottiglie galleggianti, per sensibilizzare sul problema dell’inquinamento nei mari del mondo.

Il progetto “The Twin Bottles” è p r o m o s s o e r e a l i z z a t o da Fondazione Gabriele e Anna Braglia

Le opere sono esposte a Venezia in accordo con Città di Venezia, Vela e AVM Holding.

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DAVAIII travolgente spettacolo circense tra musica e lancio di coltelli sabato a Tramonti di Sopra

Tramonti di Sopra, Sala Polifunzionale Sabato 27 luglio ore 20.30

Davaiii

Spettacolo circense da brivido, travolgente ed emozionante, un gioco di rituali tra un violoncellista e un acrobata lanciatore di coltelli

Spinta dal vento di Brocante, in arrivo imminente in Val Colvera, la voglia di circo si espande nella valli e sconfina in Val Tramontina. Arriva infatti a Tramonti di Sopra, sabato 27 luglio alle 20.30 nella sala Polifunzionale con ingresso libero in virtù della collaborazione tra il Comune e il festival di circo contemporaneo lo spettacolo Davaiii – coproduzione della Fira de Circ Trapezi, festival circense catalano, dove ha debuttato – che unisce in modo sorprendente le competenze e le sensibilità dei due artisti: Sasha Agranov, violoncellista e Pablo Domichovsky, artista circense specializzato in lancio di coltelli. Sarà dunque uno spettacolo da brivido, con tante emozioni, ma anche ricco di divertimento, poesia e magia, non senza un tocco di malinconia. Lo show vuole infatti esprimere lo spirito della vita gitana, una lacrima negli occhi del mondo. I due personaggi giocano con l’equilibrio tra dolore e gioia. In un gioco di ruolo in costante cambiamento il domatore diventa addomesticato, il rapitore viene rapito, l’errore più piccolo

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può costare la vita o almeno risate a crepapelle. In scena legno, corde, metalli, coltelli, pioli e poi si canta il dolore, si beve e si balla la gioia. A fare da filo conduttore sono i rituali, che tutti abbiamo nella vita, siano essi familiari, religiosi, culturali o musicali; chiedere perdono o permesso; propiziare la pioggia o invocare la tempesta;

invocando la vita o la morte; con l’alcool e persino col sangue. I due artisti li hanno usati come ispirazione e anche per scongiurare il male durante il processo creativo. Partendo dal fascino e dal potere degli antichi rituali e miti, ne hanno ricreati di nuovi e contemporanei, partendo dalle azioni quotidiane. Ecco come una giornata ordinaria può assumere significatistraordinari, ogni gesto acquistare un riverbero interiore ed esteriore, che tocca nel profondo e sconfina col sacro.

Pablo Domichovsky, di origine argentina, si è specializzato in arti circensi in Spagna, studiando con grandi maestri anche in Francia e a Cuba. Nel 2007 ha fondato la compagnia circense Los Caneca. Attore e acrobata, negli anni si è specializzato in equilibrismo acrobatico, manipolazione di oggetti, giocoleria e lancio di coltelli. Crea spettacoli di strada, per i circhi e per i teatri, partecipa a diversi festival in Europa e in America.

Sasha Agranov, violoncellista, nelle sue creazioni, combina diversi stili musicali, creando paesaggi sonori alla ricerca continua della purezza del suono e delle vere emozioni.

Formatosi come violoncellista classico e barocco, scopre la musica sperimentale e il free jazz, spaziando dalla musica circense al rock/pop. Ha condiviso la scena con artisti come Patti Smith e Cinema Dub Monks. Ha creato colonne sonore per cortometraggi come Away, dall’artista iraniana Parisa Ae. Crea musica per spettacoli di danza per coreografi internazionali come Lali Ayguadé. Ha lavorato in progetti circensi con le compagnie Circ Panic, Colectivo Tierra, Cacophonic Pictures Orqestar, Donde Estamos, Anecdotas Anatomicas e Circus Delirium.

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CHRIS LIEBING IN BAIA DI SISTIANA Domenica 28 luglio, dalle ore 18.00, alla Rotonda Cantera

CHRIS LIEBING IN BAIA DI SISTIANA

Domenica 28 luglio, dalle ore 18.00, alla Rotonda Cantera Artista leggendario della musica elettronica

Sono pochi gli artisti ai quali viene attribuita una vera e propria rivoluzione culturale. Con i suoi quasi trent’anni di anni di esperienza e passione Chris Liebing è uno di questi e sarà in Baia di Sistiana, domenica 28 luglio dalle ore 18.00 alla Rotonda Cantera, per il terzo appuntamento estivo dedicato ai grandi eventi open air del Cantera / Reload Events.

Nato e cresciuto nel cuore della Germania, Liebing rappresenta una delle figure artistiche di maggiore spessore del panorama Techno globale.
Eclettico, geniale e precursore di un genere che avrebbe segnato in modo indelebile il mondo della musica elettronica, Chris Liebing – pseudonimo di Christopher Liebing – è Dj, produttore, conduttore radiofonico di uno show settimanale e fondatore della Label CLR (Create, Learn, Realize) e Spinclub Recordings.

È stato uno dei primi dj a promuovere il suono in formato digitale e ha dedicato gran parte della propria vita alla diffusione della musica e della cultura elettronica.
Il suo percorso è tanto lungo quanto ricco, composto da performance che hanno scatenato il dancefloor dei migliori festival, alle numerose collaborazioni con radio, etichette discografiche e importanti club di riferimento per il pubblico

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amante della musica elettronica.

Un artista leggendario che saprà anche sorprendere i cultori di musica elettronica.

E.L.

Al Parco del Cormor torna Passion ’90! Appuntamento a venerdì 2 agosto, al Parco del Cormor

La speciale musica degli anni che tante generazioni ha fatto innamorare sarà protagonista di una serata

fatta di divertimento ed emozione, che oltre alla musica prevede molte soprese e tanti gadget

UDINE – Per una sera stop al tran tran quotidiano, basta con la frenesia. Via i cellulari. Spazio solo alla bella musica per rivivere tante emozioni,

quelle stesse che nel decennio dei fantastici ’90 hanno fatto battere i cuori di molti. Al Parco del Cormor (ingresso libero) torna Passion ’90. La nuova summer edition (da un’idea di Checco Peloi, Davide Jolly,

Gio Andreotti e Julio Montana) sarà un evento, come ormai tutti sanno, dedicato a chi quegli anni li ha vissuti, a chi li ha ancora stampati nella memoria, ma anche a chi non c’era,

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e quella musica la sente vibrare nelle vene! Insomma, è tutto pronto per una serata fatta di divertimento, buona musica e tante sorprese.

IL PROGRAMMA – Appuntamento a venerdì 2 agosto, al Parco del Cormor dove si comincerà, dalle 20, con la cena su prenotazione (i posti sono limitati) con menù a scelta. Il cuore pulsante di Passion ‘90 – Summer edition (ingresso libero) comincerà a battere alle 21.30, con il dj set, tutto dedicato alla miglior musica degli ‘special nineties’, accuratamente selezionata da Checco dj & Julio Montana, accompagnato dalla voce di Mr.

Matthews, con le foto di Marco Zam. Info e prenotazioni tavoli: Passion ’90, 349.3809588, Parco del Cormor, 366.5423415, Facebook. Durante la serata ci saranno anche tantissimi gadget targati Passion ’90!

LE MAGICHE ATMOSFERE CELTICHE DI LOREENA MCKENNIT IN CASTELLO A UDINE HANNO CHIUSO FOLKEST 2019

La voce unica e inconfondibile di Lorena McKennit ha riecheggiato sul piazzale del Castello di Udine nel concerto di chiusura di Folkest richiamando almeno 1.500 persone che lunedì scorso non hanno voluto mancare all’appuntamento con la cantante canadese conosciuta in tutto il mondo per il suo folk anglosassone.

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La musica dell’artista canadese evoca immagini di castelli, cavalieri templari, paesaggi fiabeschi, dame, fate e comunque ciò che è indissolubilmente legato alle tradizioni

irlandesi e scozzesi, il tutto accompagnato dalla sua voce dolce e suadente ma capace anche di raggiungere picchi altissimi e tonalità estreme con le continue variazioni dì tono che la rendono unica nel panorama musicale mondiale.

Lost Souls è il nome del tour che Loreena McKennit sta portando in giro per l’Italia e l’Europa e prende il nome dal suo ultimo lavoro (del 2018), un disco forse meno pregno di originalità come, ad esempio furono, The Visit o The Mask and the Mirror, ma che eseguito dal vivo ha un suo fascino e si lascia ascoltare piacevolmente. La McKennit per l’occasione ha abbandonato i tipici strumenti tradizionali che

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utilizzava un tempo (come organo, tabla, cornamuse, ghironda, ecc.) per passare ad una strumentazione elettrificata dando così un impronta più moderna ai suoi brani.

Ben 1.500 persone, come detto, si sono radunate sul piazzale del Castello per assistere al concerto dopo essersi sorbite una lunga attesa in coda – in un clima rovente – lungo la salita che porta al cancello del complesso fortilizio di Udine; i friulani, si sa, sono un popolo paziente e gli spettatori in attesa di entrare hanno sopportato la calura e l’attesa dei controlli al varco senza protestare.

La lunga attesa è stata ripagata dallo splendido tramonto che si poteva godere una volta arrivati in cima e che ha lasciato il posto alle luci soffuse del palco che ha accolto Loreena McKennit ed i suoi musicisti. La McKennit ha aperto la serata con The Mystic’s Dream a cui è seguita la ballata The Star of the County Down, subito accolte con lunghissimi applausi dal pubblico mentre un sapiente gioco di luci illuminava le due scalinate che portano ai piani superiori del castello.

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La band che l’accompagnava ha eseguito con professionalità i brani in scaletta, in evidenza Brian Hughes alle chitarre e Hugh Marsh al violino elettrico con virtuosismi continui e con i suoni dei due strumenti che in alcuni casi si rincorrevano l’un l’altro quasi a creare un “dialogo fra corde”; nondimeno Caroline Lavelle che al violoncello ha supportato la band alternandosi anche ai flauti e contribuendo ai cori. La sezione ritmica era affidata a Robert Brian che alla batteria ha tessuto una trama di suoni secchi e caldi ad impreziosire i brani della serata con l’aiuto di Dudley Philips al basso e contrabasso. Loreena McKennit, nota anche per le sue doti di polistrumentista, è passata con disinvoltura dalle tastiere, alla fisarmonica, dall’arpa celtica – nella quale eccelle – al pianoforte, dove ha eseguito buona parte dei brani.

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Spanish Guitars and Night Plazas ha dato l’occasione a Brian Hughes di dare sfoggio della sua abilità alle chitarre alternando la chitarra classica e l’elettrica e dando un’impronta più rockeggiante al brano nei passaggi con l’elettrica.con assoli e riff di chitarra che hanno reso il brano più attuale e trascinante.

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Molti i brani tratti da The Visit ma anche Lost Souls ha avuto una parte preponderante nella scaletta della serata. Infine Tango to Evora e la dolcissima Dante’s Prayer, eseguite nei bis, con una meritatissima standing ovation del pubblico, hanno chiuso una magica serata che ha suggellato anche la chiusura dell’edizione 2019 di Folkest.

Suzie F. – Foto Dario Furlan OLTRE 12000 LE PRESENZE STIMATE PER FOLKEST 2019

Dopo un’edizione di grandi numeri si è conclusa

nella serata di lunedì 22 luglio al Castello di

Udine con il concerto di Loreena Mckennitt la

quarantunesima edizione di Folkest.

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L’organizzazione, che si manifesta “soddisfatta per la presenza di un pubblico così numeroso e diversificato anche per età”, ha stimato una presenza di circa 12.000 persone distribuite tra 50 appuntamenti nei 22 comuni coinvolti per l’edizione 2019: Sauris, Duino, Tramonti di Sopra, Pulfero, Romans d’Isonzo, Travesio, con alcuni significativi appuntamenti a Gorizia, Spilimbergo, Udine, la v i c i n a C a p o d i s t r i a c o n l a s u a a f f l u e n z a significativa di pubblico e novità di quest’anno il comune di Auronzo di Cadore.

Artisti da tutto il mondo hanno animato i numerosi palchi di Folkest – evento che dalla sua fondazione ha posto l’attenzione alle musiche delle diverse etnie e culture – dal 20 giugno al 22 luglio:

Scozia, Serbia, Slovenia, Irlanda, Ungheria,

Colombia, Austria, Repubblica Ceca, Argentina,

Polonia, Bielorussia, Croazia, Bosnia, Inghilterra,

Canada e Italia.

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Tra i grandi nomi ospiti di questa edizione il duo Shel Shapiro – Maurizio Vandelli con il loro ‘Love and Peace Tour’, l’intramontabile formazione della PFM impegnata nel ‘TVB-The very best tour’ e la cantautrice canadese Loreena McKennitt, star internazionale della musica folk che ieri sera (22 luglio) nel piazzale del castello di Udine ha fatto emozionare oltre 1.500 persone.

Folkest gode degli importanti riconoscimenti e patrocini dell’UNESCO, del Ministero per gli Affari Esteri della Repubblica Italiana, del Mibact – Ministero delle Belle arti e della Cultura della Repubblica Italiana, del Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia, della Presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dell’ARLeF, del Comune di Spilimbergo, del Comune di Udine e del Comune di Capodistria.

Foto Dario Furlan

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