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Schede per la flora ornamentale siciliana. 55-60

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Quad. Bot. Amb. Appl., 18 (2007): 353-360.

Schede per la flora ornamentale siciliana. 55-60

A cura di PIETRO MAZZOLA & FRANCESCO M. RAIMONDO

Dipartimento di Scienze Botaniche dell'Università degli Studi di Palermo, via Archirafi 38 - 90123 Palermo

ABSTRACT. - Sicilian Garden Flora reports 55-60 - With the aim to improve the knowledge of the ornamental flora of Sicily, a series of reports on the most rare and significant species found in the historic gardens and parks of the island is being carried out. The plants taken into consideration are examined regarding their taxonomy, geographical origin, biolo- gy and ecology.Their condition with respect to introduction, sanitary status, occurrence, etc ... are also taken into account.

Furthermore, germplasm conservation is, when possible, carried in the Botanica( Garden of Palermo. Each taxon is sepa- rately treated. Here the reports 55-60, by G. Domina, R. E. Spallino & G. Bazan, are presented. These concern Alpinia zerumbet (Pers.) B. L. Burtt & R. M. Sm., Brahea dulcis Mart., Mandevilla la.xa (Ruiz & Pav.) Woodson., Sparmannia ajì-icana L. f., Enterolobium contortisiliqua (Veli.) Morong and Calycanthus jl.oridus L.

Key words: Flora, Sicilian gardens, knowledge, conservation, exploitation.

PREMESSA

Dal rilevamento del patrimonio vegetale dei parchi e giardini storici siciliani, iniziato dopo il 1980, è gradual- mente emersa una diffusa presenza di entità rare sia per il contesto siciliano che per quello italiano e mediterraneo.

Rappresentate da singoli individui o da piccoli gruppi esclusivi di uno o pochi siti, quelle riscontrate negli impian- ti finora censiti sono citate nelle relative liste floristiche, ma la presenza di varie altre, in mancanza della pertinente documentazione, resta sconosciuta.

Queste piante costituiscono delle autentiche emergenze culturali. Pertanto se ne sono proposti il censimento e lo studio (MAZZOLA & RAIMONDO, 2001) con il proposito di approfondirne le conoscenze tassonomiche, biologiche ed ecologiche che per i taxa esotici sono spesso limitate. Oltre che per l'apporto fornito dalla documentazione in sé, i dati raccolti potranno giovare alla conservazione e valorizzazio- ne dei singoli esemplari e dei relativi contesti storici e, inol- tre, alla qualificazione del verde decorativo su più vasta scala. La schedatura concerne anche esemplari che, pur non dotati dei requisiti sopra citati, sono rilevanti per le dimen- sioni raggiunte, l'età, il valore storico, il ruolo che svolgo- no nella caratterizzazione dei singoli impaianti, dei relativi contesti, ecc.

Le schede, numerate progressivamente, possono contene- re le seguenti voci: nome scientifico della specie e della famiglia di appartenenza; illustrazione e descrizione delle caratteristiche dell'entità riferite agli esemplari siciliani ed eventuale raffronto con quelle delle popolazioni naturali;

origine geografica; localizzazione, frequenza ed impiego nel

sito di ritrovamento; specimina conservati nell 'Herbarium Mediterraneum Panormitanum (PAL); biologia ed ecologia dell'entità nel sito di ritrovamento e in Sicilia; stato sanita- rio dei singoli esemplari ed eventuali misure protettive attuate o proponibili; epoca di introduzione in Sicilia e in Italia, ecc. Per ciascuna delle piante schedate è prevista anche la riproduzione e l'inserimento nelle collezioni viven- ti dell'Orto botanico di Palermo che da vari anni comprende una raccolta del germopLasma legato ai giardini e parchi sto- rici siciliani creata con finalità conservative e applicative.

Di seguito si presentano le schede 55-60 attinenti a Alpinia zerumbet (Pers.) B. L. Burtt & R. M. Sm., Brahea dulcis Mart., Mandevilla laxa (Ruiz & Pav.) Woodson., Sparmannia africana L. f., Enterolobium contortisiliqua (Veli.) Morong e Calycanthus fl.oridus L.

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Schede 55-60 di G. Domina, R. E. Spallino & G Bazan

55 - Alpinia zerumbet (Pers.) B. L. Burtt & R. M. Sm. (Foto 55) ZJNGJBERACEAE

Descrizione: Geofita rizomatosa alta fino a 3 m. Rizoma carnoso che tende ad espandersi. Foglie 60 x 12 cm, rigide e luci- de, lanceolate, cigliate al margine, sessili. Infiorescenza a spiga terminale lunga fino a 40 cm, pendente; asse rosso scuro, vellutato; brattee assenti; fiori opposti, sottesi da bratteole rosa, fragranti; calice trilobo, tubuloso; petali 3, bianchi tinti di porpora, quello posteriore più largo; labbro bilobo, lungo 4 cm, più largo dei laterali, pieghettato, giallo con strisce rosse e brune; staminodi laterali ridotti. Il frutto è una capsula rossa, sferica, mai osservata su piante coltivate in Sicilia. Tutte le parti della pianta sono molto aromatiche e profumano di zenzero.

Origine geografica: Asia orientale.

Localizzazione e frequenza: Fino ad alcuni decenni addietro la specie s'incontrava occasionalmente nei giardini antistan- ti alle case rurali nella Conca d'Oro e, inoltre, a Cefalù, Sciacca, Capo d'Orlando, Milazzo e in altri luoghi costieri della Sicilia. Oggi essa è quasi assente nei parchi e giardini storici, eccezion fatta per la villa Piccolo di Capo d'Orlando.

Exsiccatum: Capo d'Orlando, nel giardino di Villa Piccolo, 7.Vll.2006, R.E. Spallino (PAL).

Biologia ed ecologia: Indifferente al substrato, la specie, predilige i terreni costantemente umidi e le esposizioni relativa- mente ombreggiate, moderatamente tollerante dei freddi invernali. Fioritura da maggio a luglio.

Epoca di introduzione: Secondo OSTfNELLI ( 19 l O) l'introduzione dalle Indie avvenne nel 1792. Per l'Orto botanico di Palenno la specie è citata da TINEO (1827).

Propagazione: Individui riprodotti per divisione del rizoma sono inclusi nella collezione del germoplasma dell'Orto bota- nico, dove, peraltro, la pianta è ancora coltivata.

Stato fitosanitario: Le piante del giardino Piccolo sono in pieno rigoglio e appaiono esenti da fitopatie.

Nota: La relativa rarità di questa essenza, potrebbe derivare dalle elevate esigenze idriche. I fiori intensamente profumati appaiono tra luglio e settembre. In Sicilia la pianta non fruttifica, probabilmente per mancanza degli impollinatori.

Foto 55 -Alpinia zerumbet: a) dettaglio dell'infiorescenza appena emessa; b) dettaglio del fiore.

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56 -Brahea dulcis Mart. (Foto 56) ARECACEAE

Descrizione: Palma con stipite solitario, dritto, cilindrico, alto sino a 6-8 metri, di 30 cm di diametro alla base. Foglie verdi, a ventaglio, con lamina fogliare orbicolare, sfrangiata per circa metà lunghezza in 36-50 segmenti lineari, acuminati, semi- rigidi; picciolo concavo sopra, convesso sotto, largo all'apice circa 2 cm, munito di corte spine ricurve. Infiorescenza spa- diciforme, lunga sino a 1,5 metri, sporgente oltre le foglie; fiori bisessuali in pannicoli di 2-3; rachide pubescente, lungo fino a 12 cm; sepali 3, liberi, petali 3, giallastri, uniti in un tubo; stami 6 uniti a formare una coroncina. Frutti obovoidi o ovoidi, lunghi circa 2 cm, di coloro bruno.

Origine geografica: Messico.

Localizzazione e frequenza: Al di fuori degli Orti botanici la specie è rara in Sicilia. A Palermo si conoscono solo i due esemplari censiti nella centrale piazza Castelnuovo.

Exsiccatum: Palermo, piazza Castelnuovo, 12/07/2007, G Bazan (PAL).

Biologia ed ecologia: La fioritura inizia in primavera e si protrae per oltre un mese. I frutti maturano durante l'estate.

Epoca di introduzione: La specie è stata introdotta in Italia nella prima metà del XIX secolo nell'Orto botanico di Napoli (TENORE, 1845). In Sicilia era coltivata all'inizio del XX secolo a villa Trabia (OSTINELLI, 191 O).

Propagazione: La riproduzione avviene per seme.

Stato fitosanitario: Gli individui censiti a Palermo sono apparentemente esenti da fitopatie. Un fattore di rischio non tra- scurabile è rappresentato dal punteruolo rosso (Rhynchophorusferrugineus Olivier) che, giunto in Sicilia da alcuni anni, per il momento, attacca individui di Phoenix canariensis, P dactylifera e talvolta Chamaerops humilis. Questo coleottero potrebbe aggredire altre palme coltivate in Sicilia.

Foto 56 -Brahea dulcis: a) uno dei due esemplari a piazza Castelnuovo a Palermo.

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57 -Mandevilla la.xa (Ruiz & Pav.) Woodson. (Foto 57) APOCYNACEAE

Descrizione: Pianta liano a, ernpreverde, alta sino a I O rn. Fusti e rami tenaci, ingrossati ai nodi, verdastri, glabri, con cor- teccia verrucosa. Foglie semplici, opposte, con nervature pennate, lamina cordato-oblunga di 5-7 x 3-5 cm, apice acumina- to, cuoriformi o lanceolate, verde lucente sopra, violaceo o grigiastro otto, pubescente lungo le nervature; picciolo di 1,25-

5 cm. Fiori riuniti a 4-8 in racemi laterali, fragranti; calice pentamero, verdastro; corolla pentamera, tubuloso-imbutiforme

con il lembo uguagliante il tubo o di poco più breve, fino a 5 cm di diametro, bianca o avorio con tubo internamente pelo- so; starni all'interno del tubo corollino con le antere conniventi. Il frutto è un follicolo cilindrico, sottile, pendulo, lungo 20- 30 cm, contenente numerosi semi appiattiti.

Origine geografica: Argentina.

Localizzazione e frequenza: pecie rara nei giardini Siciliani. Due esemplari di notevoli dimensioni sono stati censiti nella villa Martino in pro sirnità del centro abitato di Cefalù.

Exsiccatum: Cefalù, villa Martino, 6Nll/2007, P Mazzo/a (PAL).

Biologia ed ecologia: Specie rustica, indifferente al ub trato, sulla costa siciliana è tollerante al freddo invernale.

Epoca di introduzione: La specie era inclusa nella lista delle piante vive offerte per scambio dall'Orto botanico di Palenno nel 1857 (TODARO, 1857).

Propagazione: Individui riprodotti per seme e sono stati inseriti nella collezione del germoplasma dell'Orto botanico.

tato fitosanitario: Gli individui di villa Martino, in tutto due, sono sani e vigorosi. Il maggiore, di 5 m d'altezza, ha l'età di almeno cinquant'anni.

Nota: La cara diffusione di questa specie, di difficile coltivazione e bell'effetto per la bellezza dei e fragranza dei fiori è quanto meno strana per il litorale siciliano.

Foto 57 -Mandevilla laxa: a) l'esemplare di villa Martino a Cefalù; b) dettaglio del fiore.

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58 - Sparmannia africana L. f. (Foto 58) TILIACEAE

Descrizione: Arbusto sempreverde, alto sino a 3 m. Rami eretti, ispidi, di consistenza erbacea prima, poi lignificati. Foglie semplici, alterne, cordato-ovate, acuminate, con 7-9 venature, margine irregolarmente dentato, lamina di 15 x 10 cm, ispi- da e rugosa su entrambe le pagine; picciolo lungo 10-15 cm. Infiorescenze in ombrella densa di 30-40 fiori, su lunghi steli;

fiori su peduncoli di 2 cm; sepali 4, pelosi, caduchi; petali 4, bianchi, oblanceolati, privi di ghiandole; stami numerosi, gial- li con gli apici porporini, gli interni sterili, quelli esterni fertili. Il frutto è una capsula globosa, 5-loculare, contenente nume- rosi semi bruni, appiattiti.

Origine geografica: Sud Africa.

Localizzazione e frequenza: specie rara nei giardini Siciliani. Alcuni esemplari sono presenti a Palermo nel giardino di Piazza Scaffa.

Exsiccatum: Palenno, nel giardino di piazza Scaffa, 20.VI.2005, G Domina (PAL).

Biologia ed ecologia: Specie rustica, indifferente al substrato, sulla costa siciliana fiorisce da aprile a novembre ma non matura i frutti.

Epoca di introduzione: In Sicilia nei primi decenni del XIX secolo (TrNEo, 1821 ).

Propagazione: Esemplari ottenuti facilmente per talea sono stati inseriti nella collezione del germoplasma dell'Orto bota- nico dove la specie non era rappresentata da vari anni.

Stato fitosanitario: Gli individui censiti a Palermo sono apparentemente sani e vigorosi.

Nota: Gli stami si aprono in seguito a stimoli meccanici, come quelli causati dalla visita di un insetto o da un alito di vento.

Foto 58 -Sparmannia africana: a) l'esemplare di piazza Scaffa a Palermo; b) rametto fiorito.

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59 -Enterolobium contortisiliqua (Veli.) Morong (Foto 59) MIMOSACEAE

Descrizione: Albero deciduo, alto sino a 20 m. Fusto eretto con ampia chioma sferica; corteccia grigiastra, liscia ricca di lenticelle. Rametti dell'anno pubescenti. Foglie bipennate, di 5-16 x 5-12 cm; picciolo pubescente, con ghiandola nettari- fera sessile all'altezza delle prime pinne; 3-7 paia di pinne, lunghe 5-10 cm; foglioline glabre, 8-23 paia per pinna, falcato- lanceolate, di 5-20 x 2-5 mm, con base asimmetrica e apice acuto, verde scuro sulla pagina superiore, verde chiaro su quel- la inferiore. Capolini di 20-25 mm di diametro, da uno a numerosi per rametto, peduncoli di 15-20 mm, leggermente pube- scenti. Fiori bianchi, sessili, in numero di 10-20 per capolino; calice di 2,5 mm, pubescente; corolla di 5-7 mm, pubescen- te, con 5 lobi triangolari; stami 40, di 7-9 mm, con antere pubescenti; ovario glabro. Legume unico per capolino, di consi- stenza legnosa, contorto, reniforme-suborbicolare, di 5-9 cm di diametro. Semi ovali lunghi 10-14 mm, disposti in compar- ti trasversali, in numero di 5-8 per legume.

Origine geografica: Regioni tropicali e subtropicali del Sud America.

Localizzazione e frequenza: specie rara nei giardini Siciliani. Un esemplare è presente all'interno del parco dell'ospedale Policlinico a Palermo.

Exsiccatum: Palermo, nel parco dell'ospedale Policlinico, 20.VII.2006, F M. Raimondo (PAL).

Biologia ed ecologia: Specie rustica, indifferente al substrato. L'esemplare schedato si trova in posizione soleggiata, fiori- sce da maggio a luglio.

Epoca di introduzione: Specie introdotta nella seconda metà del XIX secolo nell'Orto botanico di Napoli (PASQUALE, 1867).

Propagazione: Esemplari riprodotti per seme sono stati inseriti nella collezione del germoplasma dell'Orto botanico. Stato fitosanitario: L'individuo censito appare sano e vigoroso, nonostante i segni evidenti d'improvvide potature.

Nota: Nele regioni d'origine la specie è conosciuta col nome popolare di "oreja de negro" per la forma del legume. In Egitto è comunemente adoperata per le alberature stradali.

Foto 59 -Enterolobium contortisiliqua: a) l'esemplare nel parco del Policlinico a Palermo; b) dettaglio del legume.

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60 -Calycanthus floridus L (Foto 60) CALYCANTHACEAE

Descrizione: Arbusto o alberello deciduo, alto fino a 3 metri. Fusti con corteccia brunastra, leggermente aromatica. Giovani rametti pubescenti. Foglie opposte, intere, ovate, ad apice acuminato o ottuso, di 5-12 x 3-18 cm, con la pagina superiore glabra, verde scuro, lucido, la pagina inferiore pubescente da giovane, poi glabra. Fiori solitari, terminali sul rametto del- 1 'anno, profumati; sepali e petali strettamente lanceolati o ellittici, numerosi, disposti a spirale; corolla porpora o rosso bru- nastro, di 3-5 cm di diametro; stami 10-30; ovario 20-carpellare. Il frutto è una capsula dura, ovoide, ristretta all'apice, lunga 6-7 cm, marrone scuro a maturità, contenente numerosi semi.

Origine geografica: Stati Uniti sud-orientali.

Localizzazione e frequenza: Specie rara nei giardini e parchi storici siciliani. Alcuni individui si trovano nella villa comu- nale di Mistretta (MAZZOLA & al., 1994) e nelle immediate vicinanze.

Exsiccatum: Mistretta, nella villa comunale, 15NII/2007, R.E. Spallino (PAL).

Biologia ed ecologia: Specie alquanto rustica, predilige i terreni ben drenati e le esposizioni moderatamente soleggiate, tol- lerante dei freddi invernali. Fiorisce da giugno ad agosto. In Sicilia vive bene sia sulla costa (Orto botanico di Palermo) sia a quote relativamente elevate.

Epoca di introduzione: Specie introdotta in Sicilia nella seconda metà del XVIII secolo (cfr. TrNEo, 1790).

Propagazione: Individui riprodotti per talea sono stati inseriti nella collezione del germoplasma dell'Orto botanico.

Stato fitosanitario: Gli individui del giardino di Mistretta appaiono esenti da fitopatie.

Foto 60 -Calycanthus floridus:dettaglio del rametto fiorito.

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BIBLIOGRAFIA

MAZZOLA P., RAIMONDO F. M., 2001 - Schede per la flora ornamentale Siciliana. 1-20. - Quad. Bot.

Ambientale Appl., 10 (1999): 143-165.

MAZZOLA P., RAIMONDO F. M., MARSIGUA N., PEDONE P., 1994 - Contributo alla conoscenza del verde stori- co siciliano. I. Il giardino "Garibaldi" di Mistretta (Messina). - Quad. Bot. Amb. Appl., 3 (1992): 147- 153.

OsTINELLI V., 191 O - Villa Trabia. -Palermo.

PASQUALE G. A., 1867 - Catalogo del Reale Orto Botanico di Napoli. -Napoli.

TENORE M., 1845 - Catalogo delle piante che si coltivano nel R. Orto Botanico di Napoli. -Napoli.

TINEO G., 1790 - lndex Plantarum Horti Botanici Accademiae Regiae Panormitanae. - Palermo.

TINEO V., 1821 - Selectus seminum ex colectione anni 1821 quae in Horto Botanico Regiae Universitatis panormitanae pro mutua commutatione ojferuntur.

- Palermo.

TINEO V., 1827 - Catalogus plantarum Horti panormitani. - Palermo.

TODARO A., 1857 - lndex seminum R. Horti Botanici Panormitani quae pro mutua commutatione offe- runtur. - Palermo.

RINGRAZIAMENTI - Lavoro effettuato nell'ambito di un progetto di ricerca finanziato dal M.J.U.R. (ex 60%), coordinato dal prof. P. Mazzola e con il con- tributo del l'Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana (L.R. 25/93).

RIASSUNTO - Nell'intento di Migliorare le conoscenze sulla flora ornamentale siciliana, è in corso lo stu- dio delle essenze più rare e significative che hanno il ruolo di emergenze botaniche nell'ambito dei giardini e parchi storici. Le piante prese in conside- razione vengono studiate sotto gli aspetti tassono- mici, fitogeografici, biologici, ecologici, storici e fitosanitari. Inoltre, quando è possibile si effettua la riproduzione delle piante prese in esame, per la conservazione del germoplasma, presso l'Orto botanico di Palermo. I dati ottenuti sono riportati in schede distinte per ogni singolo taxon preso in con- siderazione. In questo sesto contributo vengono presentati i dati attinenti all'esame delle 6 specie.

Le specie redatte da G. Domina, R.E. Spallino, G.

Bazan, riguardano: Alpinia zerumbet (Pers.) B. L.

Burtt & R. M. Sm., Brahea dulcis Mart., Mandevilla laxa (Ruiz & Pav.) Woodson., Sparmannia africana L. f., Enterolobium contor- tisiliqua (Veli.) Morong and Calycanthus floridus L.

INDIRIZZO DEGLI AUTORI - Gianniantonio Domina, Rosa Elena Spallino, Giuseppe Bazan, Diparti- mento di Scienze botaniche, Università di Palermo, via Archirafi, 38. I - 90123 Palermo.

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