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Schede per la flora ornamentale siciliana 49-54

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Academic year: 2021

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Quad. Bot. Amb. Appl., 1712 (2006): 207-214.

Schede per la flora ornamentale siciliana 49-54

A cura di Pil:TRO MAI.ZOLA

&

FRANCESCO M. RAIMONDO

Dipartimento di Scic1vc Botaniche dell'Università degli Studi di Palermo, via Archirafì 38 - 90123 Palermo

AllSTRACT. - Sicilian Curdrn Flora reports 49-54 - With the aim to improvc the knowledge of the ornamental flora of Sicily. a series or rcports on the mostrare and signifìcant spccies found in the historic gardens and parks is being carried out. The plants takcn in consideration are examined as far as taxonomy, geographical origin, biology and ecology are con- cerned. al so taking into account their condition in Sicily with respect to introduction. sanitary status, occurrence, etc ...

Furthermore, gcrmplasm conservation is. when possible. acted in the Botanica I Garden of Palermo. Each taxon is separately treated. Here thc rcports -l9-54, by G. Domina, V. !lardi and G. Bazan, are presented. These concern Howea belmoreana (C.

Moore & F. Muell.) Bccc., Cinm1111011111111 camphora (L.) Sicb., Sequoia sempervirens (D. Don) End!., Dracaena draco L., J11s1icia adhatoda L. and Rh11s 1·i111inu/i.1· Vahl.

Ker mmlv: Flora, Sicilian gardens. knowledge. conservation, exploitation.

PREMFSSA

Dal rilevamento del patrimonio vegetale dei parchi e giardini storici siciliani, iniziato dopo il 1980, è gradual- mente emersa una diffusa presenza di entità rare sia per i I contesto siciliano che per quello italiano e mediterraneo.

Rappresentate da singoli individui o da piccoli gruppi esclusivi di uno o pochi siti, quelle riscontrate negli impian- ti finora censiti sono citate nelle relative I iste noristiche, ma la presenza di varie altre, in mancanza della pertinente documentazione, resta sconosciuta.

Queste piante costituiscono delle vere e proprie emer- genze noristiche e culturali. Pertanto se ne sono proposti il censimento e lo studio (MAl'.ZOLA & RAIMONDO, 200 I) con il proposito di approfondirne le conoscenze tassonomiche, biologiche ed ecologiche che per i taxa esotici sono spesso limitate. Oltre che per l'apporto fornito dalla documenta- zione in sé, i dati raccolti potranno giovare alla conserva- zione e valorizzazione dei singoli esemplari censiti e dei relativi contesti storici e, inoltre, alla qualificazione del verde decorativo su più vasta scala. La schedatura concerne anche esemplari che, pur non dotati dci re uisiti sopra cita- ti, sono rilevanti per le dimensioni raggiunte, per l'età, il valore storico, per il ruolo che svolgon nella caratterizza- zione dei singoli impianti. dei relativi contesti, ecc.

Le schede. numerate progressivamente, possono contene- re le seguenti voci: nome scienti fico della specie e della famiglia di appa11enenza; illustrazione e descrizione delle caratteristiche dell'entità riferite agli esemplari siciliani ed eventuale raffronto con quelle delle popolazioni naturali;

origine geografica; localizzazione, frequenza ed impiego nel sito di ritrovamento; specimina conservati nell"Herbarium

Medi1erra11e11111 di Palermo (PAL); biologia ed ecologia del- l'entità nel sito di ritrovamento e in Sicilia; stato sanitario dei singoli esemplari ed eventuali misure protettive attuate o attuabili; epoca di introduzione in Sicilia e in Italia ecc. Per ciascuna delle piante schedate è prevista anche la riprodu- zione e l'inserimento nelle collezioni viventi dell'Orto bota- nico di Palermo dove da vari anni esiste una raccolta del ger- moplasma legato ai giardini e parchi storici siciliani, creata con finalità conservative e applicative.

Di seguito si presentano le schede 49-54 attinenti a l/owea helmoreana (C. Moore & F. Muell.) Becc., Ci11na111011111111 camphora (L.) Sieb., Sequoia sempervirens (D. Don) End I., Dracaena draco L., Justicia adhatoda L. e Rl111s 1•i111inalis Vahl.

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Schede 49-54 di G Domina, V. llardie G Bazan

49-Howea belmoreana (C. Moore & F. Muell.) Becc. (Foto 49) ARECACEAE

Descrizione: Pianta alta sino a 7 m. Tronco unico, spesso ricurvo, marcatamente segnato dalle cicatrici fogliari disposte in anelli sovrapposti, solitamente rigonfi alla base. Foglie pennate, ricurve, piane sopra, angolose sulla pagina inferiore, lun- ghe sino a 2, I m; pinnule di 70- 75 x 2,5 cm, numerose, disposte regolarmente lungo il rachide, ascendenti, scabre sulla pagi- na superiore, glabre su quella inferiore, acute all'apice. Infiorescenza a spadice, solitaria, portata sull'asse fogliare, lunga sino a 2 m, eretta prima, poi pendente; fiori disposti in triadi (2 maschili ed uno femminile), quelli maschili con 30-40 stami, quelli femminili con pistillo uniloculare. Frutto fino a 4 x 3 cm, verde grigiastro, talvolta tinto di rosso, ellissoidale, di con- sistenza legnosa.

Origine geografica: Notevole endemismo dell'isola di Lord Howe nel Pacifico.

Localizzazione e frequenza: Specie rara nei nostri giardini. Oltre che nell'Orto botanico di Palermo, in Sicilia si trovano due esemplari isolati nella villa Bellini di Catania e nel giardino della villa De Luca-Cordaro a Marina Lunga di Lipari (Messina).

Exsiccatum: -

Biologia ed ecologia: Indifferente al substrato purchè questo sia ben drenato. la specie predilige le esposizioni ombreggia- te. Rispetto a Howeaforsteriana è più tollerante dei freddi invernali ma è sensibile all'aridità estiva. Fiorisce in primavera- estate.

Epoca di introduzione: L'introduzione in Italia risale alla fine del secolo 19° (MERCATELLI, 1880). Nel 1893 era presente nella villa Trabia diPalermo (OSTINELLI, 191 O). La prima fioritura italiana fu segnalata agli inizi del '900 (R1ccosONO, 1906) nell'Orto botanico di Palermo.

Propagazione: In mancanza di semi prodotti dalle piante siciliane, la specie non è rappresentata nella collezione del germoplasma dell' Orto botanico di Palern10.

Stato fitosanitario: Gli individui censiti sono apparente- mente esenti da fitopatie.

Nota: Howea belmoreana si distingue da H. forsteriana per le dimensioni minori, le foglie più brevi e con segmenti più stretti, gli spadici solitari e i fiori maschili con un numero inferiore di stami con antere a filamento corto. BECCARI ( 1913) nella sua revisione del genere Howea riferisce che la propria descrizione della specie si basa specialmente sul materiale inviatogli da Borzì dall' 0110 botanico di Palermo.

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Foto 49 - Howea belmoreana: l'esemplare nella villa De Luca- Cordaro a Marina Lunga di Lipari (Messina).

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50-Ci1111w1w11111111 camphora (L.) ieb. (Foto 50) LAURACEAE

Descrizione: Albero sempreverde alto 15 m. Fusto eretto; corteccia bruna, ressurata in placche. Rametti nerastri, pelosi.

Gemme nerastre ricoperte di numerose brattee di po te in serie. Foglie semplici, alterne, coriacee; lamina 7,5-1 O x 3-4 cm,

O\ ato-lanceolata, strettamente acuminata, verde, glabra e lucida nella pagina superiore, biancastra sotto; venature 3-4 pen- nate: picciolo lungo fino a 3 cm: giovani foglioline rossastre, aromatiche. Fiori piccoli. raggruppati in pannocchia ascella- re. lunga 5-7 cm: petali giallo-verda tri persistenti: starni 9 disposti su tre ordini: starni nodi sterili. numerosi, antere 4-locu- lari: O\ario se sile. monoloculare. li frutto è una drupa ros a. nera tra a maturità. globosa, 0,6-1 cm di diametro.

Origine geografica: A ia orientale tropicale. Male ia.

Localizzazione e frequenza: Pianta rara negli impianti torici siciliani, quasi esclusiva della icilia orientale. Un imponente esemplare è coltivato nella Villa Rizzo alla periferia di Milazzo (Messina).

Exsiccatum: Villa Rizzo (Milazzo), 15/11/2006, llardi & Domina (PAL).

Biologia ed ecologia: pecie rustica. con qualche preferenza per suoli profondi e poveri di calcare. Fiorisce da maggio a luglio e matura i frutti in agosto-settembre.

Epoca di introduzione: In icilia nel XIX secolo. La pecie è riportata nell'lndex Seminum del 1870 dell'Orto botanico di Palermo (TODARO. 1870).

Propagazione: Alcuni semenzali provenienti dalla Villa Rizzo sono stati inclusi nella collezione del germoplasma dell'Orto botanico di Palermo.

tato fitosanitario: L'individuo censito è sano e vigoro o.

Foto 50 - Ci1111a1110111um camphora: a) nella Villa Rizzo alla periferia di Milazzo: b) dettaglio del fogliame.

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51-Sequoia sempen·irens (D. Don) Endl. (Foto 51) CUPRESSACEAE

Descrizione: Albero sempreverde, alto sino a 20 metri ( 11 O in natura). Tronco dritto, corteccia rosso-brunastra, spessa, sfal- dante in strisce. Chioma conica nei giovani esemplari, poi colonnare. Rami in palchi regolari: rametti verdi prima. poi bruno rugginoso, decidui dopo 3-4 anni. Gemme ovoidi, acute, verdastre, lunghe 3 mm. Foglie squamiformi. lunghe sino a 6 mm.

verde scuro o grigio-bluastro. disposte a spirale. Coni maschili globosi-cilindrici. con squame disposte a spirale, lunghi 4 mm, terminali e ascellari, in grappoli. Coni femminili oblungo ovoidi. 2-3,5 x 1-2 cm. terminali; squame 15-25 x 7-1 O mm.

con corto mucrone centrale. Semi 4- 7 per brattea con due strette ali.

Origine geografica: Specie endemica degli Stati Uniti occidentali (Dall'Oregon alla California).

Localizzazione e frequenza: Conosciuta in Sicilia solo per il giardino di Villa Mallìtano e di Villa Gatti. oggi giardino pub- blico di Patti (Messina).

Exsiccatum: Palermo nel giardino di villa Malfìtano, IO.Xll.2004, G. Domina (PAL); giardino pubblico di Patti.

2.Xll.2006. F.M. Raimondo, V. llardi (PAL).

Biologia ed ecologia: Rustica, ma con moderane tendenze calcifughe. Predilige i terreni ben drenati e le esposizioni soleg- giate, moderatamente tollerante dei freddi invernali. Fiorisce da maggio a luglio.

Epoca di introduzione: In Italia nella seconda metà del XIX secolo (01:. TONI, 1887).

Propagazione: -.

Stato fitosanitario: L'indi\·iduo censito a Palermo a villa Malfìtano è in precarie condizioni fitosanitarie, quelli di Patti, impiantati attorno al 1906, sono ancora vigorosi ed apparentemente privi di fitopatie.

Nota: Come già riportato agli inizi dcl XX secolo (0STINI:LLI, 1910) nella Sicilia occidentale gli esemplari hanno crescita stentata. probabilmente a causa della natura prevalentemente carbonatica dei substrati. Diverso è il caso degli esemplari del giardino di Patti impiantati su terreni silicei.

Foto 51 -Sequoia sempel'l'ire11.1: a) l'esemplare di villa Malfìtano a Patti: b) dettaglio del rametto con uno strobilo femminile.

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52-Dracaena draco L. (Foto 52) DRACAE,VACEAE

Descrizione: Albero sempreverde, alto sino a 20 m. Tronco dritto con la corteccia grigiastra ricoperta delle cicatrici foglia- ri: emette una resina rossastra se inciso. Rami in verticillo prodotto dopo l'esaurimento delrapice principale. Foglie dispo- ste in dense rosette terminali, semplici, sessili, nastriformi, acute all'apice di 30-60 x 4 cm, glauche, coriacee. lnfìorescenza a pannocchia terminale. eretta, molto ramosa: fìori in gruppi di 4-5: tepali 6, lunghi sino a 8 mm, bianca tri esternamente tinti di \erde: stami 6: ovario triloculare. Il frutto è una bacca arancione, sferica di 1,5 cm di diametro. Semi bruni tondeg- gianti.

Origine geografica: Isole Canarie. Marocco e isole di Capo Verde.

Localizzazione e frequenza: La specie, che inizialmente in icilia era rappresentata solo nei giardini e nei parchi ottocen- teschi. si è diffusa anche negli impianti urbani di tutta la costa. Fra i giardini storici palermitani, quello di Villa Spina ospi- ta due esemplari secolari che, per dimensioni del tronco e della chioma sono tra i più ragguardevoli per la Sicilia e proba- bilmente per l'Italia.

Exsiccatum: Palermo nel giardino di villa Spina, I 5.Xll.2006, !lardi & Domina (PAL).

Biologia ed ecologia: Specie ru tica. Fiorisce da maggio a luglio, Matura i frutti in agosto-settembre.

Epoca di introduzione: Introdotta in Italia nel 1640, in Sicilia la specie è stata introdotta nel 1870 (Osn l:.LLI. 1910).

Propagazione: La riproduzione è facile sia per seme che per via vegetativa.

Stato fitosanitario: Uno dci due individui censiti presenta i segni di un pesante sbrancamento. Tuttavia, le condizioni gene- rali sono buone.

Nota: elle isole Canarie la pianta è popolare con il nome di "drago'". L'arcipelago, che rappresenta la più nota delle regioni d'origine. In passato la pianta era popolare per la resina nota col nome di sangue di drago di comune impiego nella cosmesi.

Fuori dal i ·ambito colturale la specie risulta spontaneizzata a Taormina (RAIMONDO & F1c1, 1990), tuttavia. almeno per quan- to riguarda la Sicilia. non sembra essere invadente.

Foto 52 -Dracaena draco: a) uno dei due esemplari di villa Spina a Palermo: b) dettaglio dell"infruttescenza.

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53-Juslicia adharoda L. (Foto 53) ACANTf!ACEAE

Descrizione: Arbusto o alberello sempreverde, alto sino a 3 m. Tronco eretto, moderatamente ramificato. Corteccia grigio chiaro. Foglie semplici, opposte e decussate, 20 x 5 cm; lamina ovato-ellittica con apice acuto e base attenuata: venature sporgenti, margine intero, verde chiaro e pubescente su entrambe le pagine: picciolo lungo 1-2,5 cm. Infiorescenza a spiga ascellare o terminale, lunga 3-10 cm: fìori zigomorfì: sepali 5, verdi: corolla campanulata. di 5 petali bianchi, labbro supe- riore ricurvo, labbro inferiore venato di rosso o porpora: ovario biloculare. li frutto è una capsula contenente 4 semi marro- ne chiaro, appiattiti.

Origine geografica: India e Sri Lanka.

Localizzazione e frequenza: specie rara nei giardini e parchi siciliani. A Palermo è presente nel giardino della facoltà di Agraria dell'Università, che un tempo faceva parte del parco del la vi Ila d'Orleans.

Exsiccatum: Palermo, nel giardino interno della Facoltà di Agraria, 20.Yl.2005, G. Domina & G. Bazan (PAL).

Biologia ed ecologia: Specie rustica sotto il clima della costa siciliana. È indifferente al substrato, purché ben drenato.

Fiorisce da marzo a settembre.

Epoca di introduzione: In Sicilia ali' Inizio del 18° Secolo (0STINELLJ. 1810).

Propagazione: Individui riprodotti per talea fanno parte della collezione del germoplasma dell'Orto botanico.

Stato fitosanitario: L'individuo censito è sano e vigoroso.

Nota: La specie è comunemente usata nella medicina tradizionale asiatica per la cura delle bronchiti.

Foto 53 - J11sticia adhatoda: a) l'esemplare nel giardino interno della Facoltà di Agraria: b) dettaglio dell'infiorescenza.

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5~-Rh11.1 1·i111i110/is Vahl. (Foto 54) ANACARDIACEA E

Descrizione: Albero dioico. alto -t-9 m. Tronco tozzo: corteccia grigiastra. chiara e liscia nei giovani esemplari, che si sfal- da in strisce con l'età: rami numerosi. curvi verso il basso, glabri. Foglie alterne, trifoliate; foglioline lanceolate con margi- ne intero. grigio chiaro su entrambe le facce. la terminale di 25-95 x 6-15 mm, le laterali leggermente più piccole.

lnlìorescenze in pannocchia su rametti lunghi e sottili. Fiori numerosi; sepali 5 arrotondati; petali 5, lunghi 3 mm giallo-

\erdastri: stami 5. ridotti a staminodi nei fiori femminili; ovario uniloculare, ovoideo; stigmi 3. li frutto è una drupa sub- sferica. rossa. lino a 4 mm di diametro.

Origine geografica: Sud-Africa.

Localizzazione e frequenza: Rappresentata soltanto negli impianti ottocenteschi, la specie è stata censita nei giardini di Villa Mallìtano. Palazzo dei Normanni. Villa Trabia. Villa Niscemi. Villa Pignatelli-Florio a Palermo e nel parco di Donnafugata a Ragusa. L'esemplare più imponente per dimensioni è co'Jtivato nel giardino della villa delle Favare a Palermo.

Exsiccata: Palermo. nel giardino di villa delle Favare. I I .Xll.2006. G. Domina (PAL): Palermo. nel giardino di Villa Malfitano. 13.Xll. 2006. G. Domina & G. Bazan (PAL).

Biologia ed ecologia: Sotto il clima della costa tirrenica siciliana la specie è rustica. Indifferente al substrato. predilige le esposizioni soleggiate. Fiorisce da aprile a giugno.

Epoca di introduzione: Specie presen'te nell'Orto botanico di Palermo fin dall'inizio del XIX secolo (T1 EO, 1827).

Propagazione: L'esemplare della viHa delle Favare è stato riprodotto per talea ed è stato inserito nella collezione del ger- moplasma dell'Orto botanico di Palerm0.

Stato fitosanitario: Gli individui censiti si presentano per lo più esenti da fitopatie.

Foto 54 -Rhus viminalis: a) l'esemplare di villa delle Favare a Palermo; b) rametto con infiorescenze.

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BIBLIOGRAFIA

BECCARI O., 1913 -Contributi alla conoscenza del/e palme.

-Webbia, 4(1): 143-168.

DE TONI G. B., 1887 - Intorno ad alcuni alberi eFutici rag- guardevoli esistenti nei giardini di Padova.

Padova.

MERCATELLI R., 1880 - Catalogo degli alberi e arbusti.

Tip. Pia Casa, Firenze.

OSTINELLI V, 191 O - Villa Trabia Terre rosse - Palermo.

Tip. Priulla, Palermo.

RAIMONDO F. M., F1c1 S., 1990 - Nuovi reperii per la flora esotica della Sicilia. -Naturalista Sicil., s. 4, 14(3- 4): 71-76.

RICCOBONO A., 1906 - Osservazioni fenologiche.- Boli.

Orto. Bot. Palermo, 5(3-4): 113-136.

TINEO V, 1827 - Catalogus Plantarum Horti Regi Panarmi/ani ad annum 1827. - Regale Tip., Palermo.

TODARO A., 1870 - lndex seminum Horti Regi Botanici Panarmi tani anni 1870 Quae pro Mutua commuta- i ione offeruntur. -Palermo.

RINGRAZIAMENTI - Lavoro eseguito con il contributo dell'Università di Palermo (Fondi di Ateneo per la Ricerca. Responsabile: prof. P. Mazzola).

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RIASSUNTO - Nell'intento di Migliorare le conoscenze sulla flora ornamentale siciliana, è in corso lo stu- dio delle essenze più rare e significative che hanno il ruolo di emergenze botaniche nel! 'ambito dei giardini e parchi storici. Le piante prese in conside- razione vengono studiate sotto gli aspetti tassono- mici, fitogeografici, biologici, ecologici, storici e fitosanitari. Inoltre, quando è possibile si effettua la riproduzione delle piante prese in esame, per la conservazione del germoplasma, presso l'Orto botanico di Palermo. I dati ottenuti sono riportati in schede distinte per ogni singolo taxon preso in con- siderazione. In questo quinto contributo vengono presentati i dati attinenti all'esame di 6 specie. Le schede redatte da.G. Domina, V Jlardi e G. Bazan riguardano: Howea belmoreana (C. Moore & F.

Muell.) Becc., Cinnamomum camphora (L.) Sieb., Sequoia sempervirens (D. Don) End!., Dracaena draco L., Juslicia adhatoda L. e Rhus viminalis Vahl.

INDIRIZZO DEGLI AUTORI - Gianniantonio Domina, Vincenzo llardi e Giuseppe Bazan Dipartimento di Scienze Botaniche, Università di Palermo, via Archirafi, 38. I -90123 Palermo.

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