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Incertezze della scienza e problemi globali: una lettura del quinto rapporto IPCC Maurizio Persico Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale Universit`a di Pisa

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(1)

Incertezze della scienza e problemi globali:

una lettura del quinto rapporto IPCC

Maurizio Persico

Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale

Universit` a di Pisa

Cultura e metodo scientifico. Pisa, 16 aprile 2015.

(2)

Incertezze e posta in gioco.

un mio problema di salute stratosfera

ozono nella

clima

economia mondiale,

internet

sistema di trasporti,

di auto modello

incertezza decisionale e previsionale

postaingioco(”stakes”)

Vedi R. Costanza, J. H. Cumberland, H. Daly, R. Goodland, R. B.

Norgaard, I. Kubiszewski, C. Franco, “An Introduction to Ecological Economics”, CRC Press (2015)

(3)

Il quinto rapporto IPCC.

Sito dell’Intergovernmental Panel on Climate Change: http://www.ipcc.ch

Synthesis The Physical Impacts, Mitigation

Report Science Adaptation and of Climate

Basis Vulnerability Change

138 pp 1552 pp 1846 pp 696 pp

(4)

Previsioni e probabilit` a.

• L’IPCC `e un gruppo di lavoro istituito dall’ONU nel 1988 per esaminare le conoscenze riguardanti i cambiamenti climatici e redigere rapporti periodici ad uso pubblico e in particolare per i governi e altri decision-makers.

• L’IPCC non fa ricerca scientifica e si basa su risultati pubblicati dalla co- munit`a scientifica mondiale (compresi i suoi membri). La maggior parte dei risultati sono ottenuti da misure sul campo (spesso soggettee a rielab- orazioni) o da simulazioni basate su modelli climatici.

• A partire dal III rapporto (2001) l’IPCC attribuisce alle previsioni un grado di attendibilit`a (“confidence”), basato sulla qualit`a scientifica dei dati e sul loro accordo (“evaluation of underlying evidence and agreement”).

• Per rendere pi`u scorrevole la lettura del documento di sintesi, l’intervallo di probabilit`a che una predizione si verifichi viene espresso a parole:

virtually certain 99−100%

very likely 90−100%

likely 66−100%

about as likely as not 33−66%

unlikely 0−33%

very unlikely 0−10%

exceptionally unlikely 0−1%

(5)

Probabilit` a bayesiane.

Le probabilit`a viste sopra vanno intese in senso “bayesiano”, cio`e esprimono incertezze nelle nostre previsioni, dovute a un’incompleta conoscenza della realt`a attuale e dei meccanismi con cui il clima evolve nel tempo.

L’attendibilit`a di una previsione aumenta con le nostre conoscenze, e pu`o essere valutata applicando la formula enunciata per la prima volta dal reve- rendo Bayes:

P(A|B) = P(B|A) P (A) P(B)

Nel caso pi`u banale, basta aspettare un tempo sufficente per constatare se un evento previsto con una certa probabilit`a si “preannuncia” oppure tende a diventare pi`u improbabile (esempio: la probabilit`a di arrivare al 90-esimo compleanno aumenta con l’et`a).

Un esempio meno banale: i pazienti affetti da una malattia X molto rara (prevalenza 1 su 10000) hanno, nel 60% dei casi, una determinata caratte- ristica genetica Y . Se un test genetico mi rivela che ho la caratteristica Y , devo preoccuparmi della possibilit`a di contrarre la malattia X?

(6)

Simulazioni climatiche:

Global Circulation Models.

(7)

Bilancio energetico dell’atmosfera.

I0 (1 − A)

4 = σT4B =⇒ T4 = I0 (1 − A)

• I0 `e l’intensit`a (W/m2) della luce che arriva dal sole; 4σB

• A `e l’albedo, cio`e la frazione di luce solare che viene rinviata nello spazio senza essere assorbita;

• σ `e una costante fisica;

• T `e la temperatura al suolo;

• B `e la frazione di luce (infrarossa) emessa a livello del suolo che riesce a sfuggire nello spazio. Il valore di B dipende dalla concentrazione dei gas-serra, che assorbono nell’infrarosso: vapore acqueo (H2O), biossido di carbonio (CO2), metano (CH4), monossido di azoto (N2O) e altri. A parte H2O, gli altri gas sono aumentati negli ultimi due secoli a causa di attivit`a umane, con un effetto di riscaldamento.

• Un effetto minore, di raffreddamento, ha l’aumento dell’albedo A, dovuto alle polveri sottili.

• L’effetto combinato della variazione di A e B rispetto al periodo preindus- triale viene espresso come Radiative Forcing, cio`e la variazione di σDT4E in W/m2, o equivalentemente come la concentrazione di CO2 che da sola causerebbe lo stesso effetto (CO2 eq).

(8)

Cosa manca nelle nostre capacit` a di previsione

del clima?

• Una conoscenza dettagliata delle interazioni tra atmosfera e altre compo- nenti: idrosfera (correnti marine, assorbimento di CO2 da parte degli oceani) e biosfera (attivit`a fotosintetica e biodegradativa in funzione del clima).

• Una descrizione accurata di alcuni fenomeni meteorologici (vapore acqueo

→ nubi → precipitazioni).

• Sufficente risoluzione nella griglia per descrivere fenomeni a piccola scala.

Particolarmente insidiose sono le retroazioni positive, che devono aver agito nel passato; per esempio:

• aumento della temperatura → aumento dell’evaporazione → aumento dell’effetto serra

• diminuzione della temperatura → maggiore superficie coperta da ghiaccio o neve → aumento dell’albedo

(9)

Un’illustrazione dell’efficacia delle retroazioni

positive: l’ultima glaciazione.

(10)

Clima e statistica.

• Il clima `e una descrizione statistica delle condizioni meteorologiche, nonch´e della loro dipendenza dalle stagioni e dalla posizione geografica.

• Per avere un’accettabile accuratezza statistica occorre considerare periodi di almeno 10-20 anni, perch´e i dati climatici subiscono variazioni casuali da un anno all’altro.

• L’erraticit`a delle variabili climatiche `e dovuta ad un’intrinseca instabilit`a di- namica del sistema atmosferico (retroazioni positive che possono amplificare fenomeni inizialmente poco importanti), oltre a influenze esterne e indipen- denti, come eruzioni vulcaniche o cambiamenti nell’attivit`a solare.

• Questa variabilit`a naturale `e una fonte di incertezza ineliminabile e sostanzial- mente indipendente dalle nostre conoscenze.

• Se un dato climatico relativo ad un singolo anno `e affetto da variazioni casuali con deviazione standard ∆X, mediando su N anni ∆X si riduce di un fattore √

N.

(11)

Esempio: le temperature medie annuali.

punti: media annuale

anno temperatura( C)

2020 2000

1980 1960

1940 1920

1900 1880

14.6

14.4

14.2

14

13.8

13.6

(12)

Esempio: le temperature medie annuali.

curva: media su 5 anni punti: media annuale

anno temperatura( C)

2020 2000

1980 1960

1940 1920

1900 1880

14.6

14.4

14.2

14

13.8

13.6

(13)

Esempio: le temperature medie annuali.

curva: media su 9 anni punti: media annuale

anno temperatura( C)

2020 2000

1980 1960

1940 1920

1900 1880

14.6

14.4

14.2

14

13.8

13.6

(14)

Esempio: le temperature medie annuali.

curva: media su 19 anni punti: media annuale

anno temperatura( C)

2020 2000

1980 1960

1940 1920

1900 1880

14.6

14.4

14.2

14

13.8

13.6

(15)

Scenari per il futuro.

Al fine di presentare le conseguenze delle scelte politiche in materia di miti- gazione dei cambiamenti climatici, l’IPCC considera vari scenari di emissione di gas-serra nel XXI secolo, detti “Representative Concentration Pathways”.

I valori di emissione di gas serra utilizzati nelle simulazioni GCM coprono un vasto intervallo. Le concentrazioni di gas serra e i conseguenti valori di radiative forcing relativi al 2100 sono i parametri usati per attribuire una simulazione ad un determinato RCP. Per questo in tabella abbiamo intervalli o valori indicativi, non esatti.

RCP2.6 RCP4.5 RCP6.0 RCP8.5 riferimento Emissioni di CO2eq nel 2050 (1012 Kg/yr) 14/29 30/57 58/75 74/96 49 (2010) Emissioni di CO2eq nel 2100 (1012 Kg/yr) -10/11 -17/39 46/84 85/136 49 (2010) Concentraz. di CO2 eq nel 2100 (ppm) ∼450 ∼650 ∼850 ∼1350 427 (2011) Radiative forcing nel 2100 (W/m2) ∼2.6 ∼4.5 ∼6.0 ∼8.5 2.3 (2011)

(16)

Variabili da cui dipendono le emissioni.

Popolazione mondiale e prodotto interno lordo pro capite.

Index (2010=1)

Index (2010=1)

1 Outlier

History

History

1970 1990 2010 2030 2050 2070 2090 1970 1990 2010 2030 2050 2070 2090

0 2 4 8

6 10

0 1.0 2.0

1.5 2.5

Historic Trend:

Average Rate of Growth 1970-2010 = 1.4%

a) Population b) GDP Per Capita

0.5

Harmonized Default

UN Variants (High, Medium, Low) Harmonized High Harmonized Low

(17)

Variabili da cui dipendono le emissioni.

Intensit`a energetica della ricchezza prodotta e intensit`a di carbonio per unit`a di energia.

Index (2010=1)

Index (2010=1)

History History

Default

Fast

0 0.5 1.0 2.0

1.5

0 0.5 1.0 2.0

1.5

1970 1990 2010 2030 2050 2070 2090 1970 1990 2010 2030 2050 2070 2090

Historic Trend:

Average Rate of Decline 1970-2010 = 0.8%

c) Energy Intensity of GDP d) Carbon Intensity of Energy

0-100th 5-95th

25-75th Percentile

(18)

Previsioni fino al 2100.

Variazione della temperatura media globale rispetto al 1986−2005.

6.0

4.0

2.0

−2.0 0.0

(o C)

42

32 39

historical RCP2.6 RCP8.5

Global average surface temperature change

(a)

RCP2.6 RCP4.5 RCP6.0 RCP8.5

Mean over 2081–2100

1950 2000 2050 2100

L’ombreggiatura (azzurra per RCP2.6, rosa per RCP8.5) mostra l’intervallo di incertezza entro il quale si trova il 90% della probabilit`a.

(19)

Previsioni fino al 2100.

Estensione dei ghiacchi sui mari dell’emisfero nord.

Northern Hemisphere September sea ice extent

(b)

RCP2.6 RCP4.5 RCP6.0 RCP8.5

1950 2000 2050 2100

10.0 8.0 6.0 4.0 2.0 0.0

(106 km2 )

29 (3)

37 (5) 39 (5)

(20)

Previsioni fino al 2100.

Alcalinit`a (pH) media delle acque di superficie in tutti i mari.

1950 2000 2050 2100

8.2

8.0

7.8

7.6

(pH unit)

12

9

10

Global ocean surface pH

(c)

RCP2.6 RCP4.5 RCP6.0 RCP8.5

Year

(21)

Previsioni per il ventennio 2081 −2100.

Temperature medie annuali.

RCP 2.6 RCP 8.5

(a) Change in average surface temperature (1986−2005 to 2081−2100)

39 32

(°C)

−0.5

−1

−2 −1.5 0 0.5 1 1.5 2 3 4 5 7 9 11

Aree tratteggiate: variazioni entro i limiti di variabilit`a naturale (una standard deviation).

Aree puntinate: variazioni che superano del doppio i limiti di variabilit`a na- turale (due standard deviation).

(22)

Previsioni per il ventennio 2081 −2100.

Precipitazioni medie annuali.

−20 −10

−30

−50 −40 0 10 20 30 40 50

(b) Change in average precipitation (1986−2005 to 2081−2100)

39 32

(%)

Aree tratteggiate: variazioni entro i limiti di variabilit`a naturale (una standard deviation).

Aree puntinate: variazioni che superano del doppio i limiti di variabilit`a na- turale (due standard deviation).

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