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Come è nato il Valdarno

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Academic year: 2021

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(1)

Come immaginiamo sia nato Figline

Come è nato il Valdarno

San Martino

Dal lago a …

Lungo gli argini dell’Arno

L’Arno ieri ed oggi

Conclusioni e verifiche

Anno scolastico 2005-06

Scuola elementare G. B. Del Puglia

Classe 4

a

A

(2)

IPOTESI

1). È nato in questa zona per il clima favorevole, il terreno fertile e perché era pianeggiante.

2). Perché c’era Firenze vicino.

3). Perché c’erano fabbriche, vie di

comunicazione, acqua in abbondanza, (per lavarsi, per gli animali e per le

piante …) pesce e animali

per la caccia.

(3)

4). Era una pianura alluvionale, l’Arno

straripava e depositava il limo, quindi il terreno era fertile e coltivabile (grano e orzo).

5). Una tribù di passaggio si stabilì un po’ distante dal

fiume, perché c’era pericolo di

alluvioni e per essere al sicuro

costruì e rinforzò gli argini.

(4)

COME È NATO IL VALDARNO

Circa 50 milioni di anni fa emergono dall’acqua alcuni pezzi della Sardegna e dell’Italia. 40 milioni di anni fa emergono quasi tutta la catena alpina e grandi pezzi dell’ Italia meridionale, il resto della penisola era ancora sommerso.

Circa 7 milioni di anni fa le Alpi e gli

Appenini erano tutti emersi: i monti

del Chianti e del Pratomagno erano

già nella posizione attuale, poi le

zone che emersero ebbero un lento

abbassamento e grandi parti della

Toscana furono sommerse dal mare.

(5)

3 milioni di anni fa. Parte del Valdarno è occupato da un lago in cui si

accumularono notevoli quantità di vegetali che daranno origine al

giacimento di Lignite (lago pliocenico).

2 milioni di anni fa. Tutta l’ area

valdarnese è invasa dalle acque di un

lago (lago Villafranchiano).

(6)

2 milioni di anni fa

(pleistocene inferiore).

L’Italia

centrale è

costellata di

grandi laghi.

(7)

I LAGHI e

LA VITA

(8)

IL LAGO

VILLAFRANCHIANO.

2 milioni di anni fa.

(9)

6 milioni di anni fa il mare arrivava fino a noi.

L’Italia nel Pliocene: nel Valdarno si è formato un lago in cui si

accumuleranno resti di

piante di tipo tropicale.

(10)

SAN MARTINO

(11)

Da S. Martino è stato

possibile verificare quanto e cosa abbiamo scoperto nelle nostre ricerche. Davanti a noi è apparso il lago, anche se oggi è occupato da

agglomerati urbani e non più da acqua !

Abbiamo osservato

anche il corso del fiume Arno e la posizione che occupa tra i centri abitati di Figline V.no e

Matassino, e…

(12)

… QUINDI DOBBIAMO VISITARE GLI ARGINI

DELL’ARNO PER CAPIRE COME MAI IL CENTRO STORICO DI FIGLINE È LONTANO DAL CORSO DEL FIUME.

1). Alcuni sostengono che il terreno vicino all’Arno era paludoso (oggi in quei luoghi vi ristagna l’acqua).

2). Altri pensano che, il

paese essendo fornito di

numerose fontane e pozzi,

non aveva la necessità di

stare vicino al fiume .

(13)

Le nostre

ricerche non finiscono qui.

Dobbiamo

fare un salto

nel passato!

(14)

L’ARNO IERI

C’era una volta un “vecchio” ponte …

(15)

Tutti in colonia!

Un tuffo nel passato!

Quando ancora

non c’erano le

piscine!

(16)

Che sete !

Le prime “lavatrici” !

(17)

Tutti in barca!

I tronchi scendevano via fiume e non via camion.

Alla fiera dell’Arno,per

due soldi un sacco di

rena comprò.

(18)

L’arno oGGI

(19)

ACQUA IN

BOCCA !

(20)

L’ acqua dell’Arno aiuta le piante a crescere, così

l’uomo si nutre di

alimenti che produce lui

stesso.

(21)

LUNGHE E RILASSANTI

PASSEGGIATE SUGLI

ARGINI.

(22)

DAL LAGO…

La presenza umana nell’odierno territorio di Figline avvenne in maniera continuativa, basti pensare allo sviluppo della viabilità e agli insediamenti d’altura stagionali.

In seguito gli Etruschi controllarono il territorio. I centri abitati erano stabili e autosufficienti perché erano dediti all’agricoltura, all’allevamento, alla pesca, alla caccia …. Non sappiamo quale famiglia comandasse nella zona, ma sicuramente ci aiutano i

“toponimi” Norcinna, Pina e Enna .

Un piccola comunità si stabilì sul “pianoro” adiacente alla collina dei Cappuccini, gli abitanti si dedicavano all’ attività artigianale: manufatti in metallo, ceramica e laterizi. Tali prodotti venivano scambiati con

minerali, manufatti e cereali. La viabilità etrusca arrivava sulla collina dei Cappuccini e raggiungeva altri centri importanti. La testimonianza della

presenza etrusca è data dal ritrovamento a Scampata

di una tomba: 5 urne funerarie, un anello d’oro …

(23)

Con l’arrivo dei Romani la produzione della

ceramica aumentò così il luogo prese il nome di FIGLINAE (deriva dal latino FIGLINAE o FIGULINA mestiere o officina del vasaio oppure può essere tradotto in officina, fabbrica di mattoni o laterizi).

I Romani fecero bonificare la zona torrente Cesto così li producevano frumento e coltivavano viti.

Finché l’impero rimase saldo Figline si dedicò all’agricoltura, all’artigianato e al commercio.

Con l’arrivo dei barbari i pochi rimasti

abbandonarono il Cesto, i campi lungo l’Arno e le alture vicine al fiume, essi si stabilirono sulle colline interne. Le pianure alluvionali furono invase di nuovo dalle acque.

Fu costruito il castello nelle vicinanze della Figlinae romana dove si trovavano gli ultimi artigiani della ceramica e dei laterizi. Il

signore del Castel d’Azzo bonificò la valle per coltivare il grano, molto richiesto dal mercato fiorentino così la posizione strategica, la

ricchezza e le scelte politiche resero il castello

bersaglio di saccheggi e distruzioni.

(24)

La popolazione fu costretta a trasferirsi di nuovo in piazza del mercato (MERCATALE). All’inizio la

fortificazione non c’era, solo dopo ripetuti saccheggi fu costruita la cinta muraria.

FIGLINE ASSUNSE COSÌ L’ASPETTO ATTUALE.

(25)

Abbiamo così scoperto,dopo una lunga e accurata ricerca, che Figline

è nato come MERCATALE.

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Figline e l’Arno

Durante questo anno scolastico 2005/2006 le insegnanti delle classi quarte del Circolo di Figline Valdarno hanno seguito il corso “Laboratorio Storia-Informatica”

tenuto dal professor Lando Landi con la professoressa Rosaria Di Santo: tale corso ci ha proposto una metodologia per utilizzare le nuove tecnologie, in particolare alcuni programmi come PowerPoint e Amico, per la didattica della storia.

L’applicazione pratica del percorso suggerito è stata l’elaborazione e la produzione da parte di insegnanti e ragazzi del percorso “Figline e l’Arno” che è stato così strutturato:

Ipotesi da parte dei ragazzi di come sia nato Figline (tenendo conto del territorio, soprattutto della presenza dell’Arno)..

Uscite sul territorio per constatare:

a). posizione dell’Arno nella vallata b). posizione di Figline rispetto all’Arno.

c). l’aspetto morfologico delle rive dell’Arno.

Stesura di mappe e cartine (tutto il percorso dell’Arno, l’Arno a Figline, il percorso da Figline all’Arno ecc.).

Origine geologica del fiume Arno.

Le attività legate all’Arno, oggi e nel passato.

Paola Martini

Mariagrazia Brugioni

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