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i
1
)
DIREZIONE GENERALE DELLA STATISTICA
---~---~._--~---~---
\
RISULTATI DELL' INCHIESTA
SULLE
~ONDI~IONI IGIENI~lIE E ~ANITARIE
NEI COMUNI DEL REGNO
PARTE SEOONDA
NOTIZIE DATE PElt CIASC-UN COl\!IUNE
ROMA
TIP. NELL'OSPIZIO DI S. MICHELE
DI CARLO VERDESI E C.
1886.
1 1 1
1 1 1 1 1 1
• 1
1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1
1 1 1 1 1 1
1
I
NOTIZIE
DATE PER CIASCUN COMUNE
" ... \' t
INDICE DELLA PAR,TE SECONDA
Aggiunte e correzioni Pago VII
Spiegazione dei segni e delle abbreviazioni » 3
NOTIZIE SULLE CONDIZIONI IGIENICHE E SANITARIE DI CIASCUN COMUNE PIEMONTE:
Provincia di Alessandria
» dì Cuneo .
» di Novara .
» dì Torino . LIGURIA:
Provincia di Genova. .
» di Porto Maurizio.
LOMBARDIA:
Provincia di Bergamo
» di Brescia.
» di Como.
» di Cremona
» di Mantova
» di Milano
» di Pavia
» di Sondrio.
VENETO:
Provincia di Belluno.
» di Padova.
" di Rovigo.
» di Treviso.
» di Udine
» di Venezia.
» di Verona.
» eli Vicenza.
EMILIA:
Provincia di Bologna.
» di Ferrara.
» di Forlì.
» di Modena.
» di Parma
» di Piacenza
.Pag. 8
» 28
» 42
» 68
» 92
» 104
» 110
» 128
» 144
» 172
» 180
» 186
» 202
» 216
» 220
» 224
» 230
» 236
» 242
» 254
» 256
» 264
» 272
» 276
» 278
» 280
» 282
» 286
» di Ravenna . . . . » 288
» di Reggio nell'Emilia. » 290 TOSCANA:
Provincia di Arezzo . » 294
» di Firenze. » 296
» di Grosseto » 300
» di Livorno. » 302
» di Lucca » 302
» di Massa e' C~r;ar~ » 304
» di Pisa. » 306
» di Siena. » 308
MARCHE:
Provincia di Ancona • . . . Pago 312
» di Ascoli Piceno. . »314
» di Macerata. . . . »318
» di Pesaro e Urbino. »322 UMBRIA:
Provincia di Perugia LAZIO :
Provincia dì Roma . ABRUZZI e MOLISE:
» 326
» 336
Provincia di Aquila degli Abruzzi» 348
» di Campobasso. . • »356
» di Chieti. • . :» 364
» di Teramo » 370
OAMPANIA:
Provincia di Avellino .
» di Benevento
» di Caserta
» di Napoli.
» di Salerno PUGLIE:
Provincia di Bari delle Puglie.
» di Foggia . . . .
» di Lecce . BASILICATA:
Provincia di Potenza CALABRIE:
Provincia di Catanzaro
» di Cosenza .
» di Reggio di Oalabria SICILIA:
Provincia di Caltanissetta
» di Oatania
» di Girgenti .
» di Messina
» di Palermo
» di Siracusa
» di Trapani SARDEGNA:
Provincia di Cagliari
» di Sassari
» 376
» 382
» 388
» 398
» 402
» 412
» 416
» 418
» 426
» 434
» 442
» 452
» 458
» 460
» 464
» 566
» 472
» 478
» 480
» 482
» 496
o:!
I:l'50 o:!
A.
001
82 138 144 152 182
c;l l':l
'61
c;lilt
22
28
32
ivi
AGGIUNTE E OORREZIONI(l)
PROVINCIA
Novara.
Torino Brescia
Id.
Como.
Mantova,
PROVINCIA
Alessandria
Cuneo
Id.
Id,
Altimetria.
Altezza
I
Altezza
della soglia della soglia
della casa della casa
COMUNE comunale
~PROVINCIA COMUNE comunale
sul livello
l':lsulliveJlo
del mare '50
o:!del mare
Metri il. Metri
Lozzolo
Foresto di Susa. 1
269 190
1
Milano Bertanico .
·1 75
720 200 Id. Biassono 150
Pontoglio. 190 232 Rovigo Canda. 8.1
Porzano 74 260 Verona. Terrazzo 14.3
Minoprio Castellucchio,
120 322 p,,",o. U'binol Monte l'Abbate . 61.5
30.7 364 Chieti , . . Abbateggio 465
Acque stagnanti.
COMUNE
Viarigi,
Ceresole d'Alba.
Bernezzo ,
. Caraglio .
ACQUE STAGNANTI
Stagno della Vallegrana; non esistono studi per il suo boniiicamento.
Varie peschiere, sparse per il territorio.
Paschero e territori adiacenti; verte pratica colla Amministrazione provinciale e governativa per ottenerne il bonitìcamento.
Ristagno d'acqua nel cost detto bacino di Bottonasco; esiste un pro- getto di bonificamento dell'ingegnere Arnaudo,
(1) Notizie pervenute alla Dir(jzione generale dlil1a statistica quando il volume era già in corso di stampa.
/
~
PROVINCIA
>:l
'6h
~
jl.,
32 Cuneo
34 Id.
36 Id.
40 Id.
ivi Id.
42 Id.
48 Novara.
50 Id.
U4 Id.
70 Torino.
72 Id.
ivi Id.
74 Id.
86 Id.
- VIII -
Segue Acque stagnanti.
COMUNE
· Demonte .
V ot tignasco
Carrù.
· Casalgrasso .
· Envie.
· Revello . .
· Viverone .
Tappia. .
Crescelltillo
Pollein.
Verrayes
Candia Canavese.
Ivrea .
. Cm·iguuno.
ACQUE STAGNANTI
Due laghetti, denominati Lungh, d'are 50 caduno; si potrebbero pro- sciugare facilmente, ma non esistono studi in proposito.
Terreni acquitrinosi in regione Priglia; in corso di bonificamento.
Terreni acquitrinosi in regione Garzette, dove ha origine il rio Orià.
Nel 1882 il perito civico Caviglia fece, per ordine del comune, uno studio sul loro prosciugamento.
Tèrreni paludosi, detti Langa e Po Morto, per straripamenti del Po e dei torrenti. Fu istituito nel marzo 1883 un Comitato per pro- muovere, coll'aiuto del governo, le opere di sistemazione del Po, tra Villafranca e Moncalieri, e dei torrenti Pellice e Macra. L'in- gegnere V. Demorra pubblicò alcuni cenni monografici sulla siste- mazione della valle superiore del Po.
Terreni paludosi in regione del Pasch, per mancanza di scolo delle acque. Il Consiglio provinciale in seduta 29 ottobre 1884 ha am- messo questa regione nella prima categoria; giusta la legge del 25 luglio 1882 per le bonifiche.
Terreni paludosi, in regione Staffarda; in via di bonificamento per cura dell'Ordine Mauriziano.
Lago di S. Martino o d'Azeglio (Ea. 611. 53j e lago di Be,-tignano (Ea. lO). Esiste un progetto di prosciugamento, con immissione delle acque nella Dora Baltea, fatto per incarico del conte d'Har- COUl't.
Paludi.
Terreni paludosi (risaie, marcite, gerbidi) nelle regioni Mollie, Cereie, Devesio, Pi'amarino e Apertole, a distanza di 100,500 e 1000 metri dall'abitato. l\'on si fecero studi per il loro bonificamento.
Les mai'ais; non esistono studi per il loro bonificamento.
Lac lÌ Lozon.
Palude di proprietà. comunale; non esistono studi per il suo bonifi- camento.
Pal7tde o lago di città, con uno strato di torba dello spessore di 4 metri, ed inferiormente uno di melma ricca di materie organiche, di lO metri di spessore. Esiste un progetto di prosciugamento fatto dal geometra L. Bruno.
,'ari stagni formati da straripamenti delle acque del Po sulla sponda
sinistra. Il loro prosciugamento si potrà ottenere colla sistemazione
.1ella yalle superiore del Po, secondo il progetto dell'ingegnere
V. Demorra.
PROVINCIA
ol ~
'5b o-
~- -
88 Torino.
90 Id.
98 Genova.
I
102 Id.
114 Bergamo
122 Id.
126 Id.
130 Brescia.
ivi Id.
132 Id.
134 Id.
138 Id
ivi Id.
142 Id. .. .
ivi Id.
144 Como.
ivi Id.
- I X -
Segue Acque stagnanti.
COMUNE
La Loggia.
Pianezza
Quarto al Mare.
Arcola.
Cisano Bergamasco.
Costa Volpino
Cortenova.
Piano Camuno
Azzano Mella.
Calvisano.
Lograto.
Cazzago S. Martino.
Orzinuovi.
Puegnago .
Leno
Albate.
Bernate di Como.
A CQUE STAGNANTI
Due stagni, uno di Ea. 9.8 9, l'altro di Ea. 1.05; non esistono studi per il loro bonificament o.
Stagno comunale Creusa, ed altri due di proprietà privata j non esistono studi per il 101' o bonificamcnto.
Stagni d'acqua mista all a foce del torrente Sturla e del fossato Pietraruggia.
Terreni acquitrinosi, detti è facile il prosciugame
Paludi di Bisone, sulla s
Pagliari, Prati e Gaini, di acque miste. Ke nto, ma non esistono studi in proposito.
ponda sinistra dell' Adùa j non esistono studi per il loro bonificament o.
Terreni acquitrinosi, press o il lago Sebino.
Considerevole estensione d 'acque stagnanti.
Fosse Cerretti ed altre; n on è possibile il prosciugamento.
Paludi da strame; sono i n corso la pratiche per il loro bonificamento, 5 luglio 1882.
a termini della leggE' 2
Terreni acquitrinosi; fur ono fatti studi per il loro prosciugamento vile.
dall'ufficio del genio ci
Terreni paludosi.
Piccolo stagno, alimentato dalle acque piovane del caseggiato, che serve da abbeveratoio.
Terreni acquitrinosi; si st anno facendo pratiche per il loro prosciu- a legge 25 luglio 1882.
gamento, a tenore dell
Palude nel centro dell'abi tato. Il Consiglio sanitario provinciale ne nto, mediante tunnel di scarico nel rio sot-
questo lavoro importerebbe la spesa di propose il prosciugame
toposto al paese; ma lire 10,000.
Paludi da strame, talvolt a utilizzate anche per la coltivazione del tto di bonificamento dell'ing. F. Ravelli;
questo, vari proprietari hanno iniziato opere gamento dei loro fondi acquitrinosi.
riso. Esiste un proge indipendentemente da rilevanti per il prosciu
Torbiera di parecchie cen
Prodotte da torbiere esca prosciugamento, abbas Decio, ma questo lavo
tinaia di metri d'estensione.
vate e da escavarsi; ne sarebbe possibile il sando il livello dell'acqua della roggia di
l'O
importerebLe una spesa ingente.
.:Il
PROVINCIA '8J .::
o..
CII208 I Pavia
220 Belluno
ivi Id.
230 Rovigo.
23~ Id.
2iG Ferrara.
344 Roma.
378 Avellino
410 Salerno
.:Il
PROVINCIA
.:l
'@l p..
CIIx -
Segue Acque stagnanti.
COMUNE
Pieve Albignola.
Auronzo .
Comelico Superiore.
Cà Emo
• i Porto Tolle
Cento .
Cisterna di Roma
Montoro Inferiore
Sacco .
ACQUE STAGNANTI
I
Canale di scolo, ora abbandonato, nel quale ristagna l'acqua plil' molti
. i mesi dell'anno .
. j Stagni nella località detta Palus.
Id.
Valli d'acqua salsa.
Molti sono i punti sommersi, quali ad esempio: parte del tenimento Cà Zen, del tenimento Cà Yendramica e tutta II'. parte inferiore del territorio fino al mare.
Acque stagnanti di considerevole e!tensione.
Estensione in Ea. 12950.
Sorture di Ea. 20.
Ristagni torrente Ripiti.
Acque potabili
COMl'NE ACQUE POTABILI
---,--- ----
--- ---~--- ---~--_ .. _ - - - ---~--32 Cuneo
ivi Id.
36 Id.
42 Novara
48 Id.
52 Id.
56 Id.
Beinette
Castelletto Stura.
Magliano Alpi
Bornate
DomodosSlola .
Borgo Vercelli
S. Pietro Mosezzo
. ,I
Si usa anche acqua di lago.
Id.
Acqua di cattiva qualità.
Le acque sono di pozzo e di fonte. Quelle di pozzo sono di cattiva qualità; buone quelle di fonte.
Si usa anche acqua di corrente, sebbene di cattiva qualità.
Vi sono alcuni pozzi artesiani con acqua di buona qualità.
Id.
<Il
PROVINCIA .~
<Il
p.,
58 Novara
186 Milano.
ivi Id.
196 Id.
230 Padova
256 Venezia
276 Ferrara
302 Lucca.
320 Macerata
350 Aquila.
370 Chieti
380 Avellino
382 Id.
394 Caserta
396 Id.
454 Reggio di Calabria.
ivi Id.
468 Messina
486 Cagliari
- X I -
Segue Acque potabili
COMUNE
Casale Corte Cerro.
Abbiategrasso
Binasco
Cusago.
Padova
Concordia Sagittaria
Cento
Massarosa.
Monte Cavallo
Fontecchio.
Vasto
S. Michele di Serino
Montella
Caiazzo
S. Angelo d'Alife
Palme.
Gioja Tauro
Tripi
Iglesias.
ACQUE POTABILI
L'acqua di corrente é di cattiva qualità.
Le acque sono di cattiva qualità.
Id.
Si usa anche acqua di corrente.
Una Commissione speciale nominata dal Consiglio comunale nel 1875 ha eseguito l'analisi chimica delle acque di 72 pozzi comuni, di parecchi pozzi artesiani, delle acque del Brenta e del Bacchiglione, di varie sorgenti in territorio Dueville e Camisino, e dei fontanili di Fon- taniva. Il prof. S. Cannizzaro ha ripetuto l'analisi chimica delle acque dei fiumi Brenta e Bacchiglione e delle sorgenti di Dt;.eville Il prof. L. Maggi ha pubblicato una relazione sull'esame micro- scopico di alcune acque potabili della città e per la città di Padova.
L'acqua di corrente è di cattiva qualità.
Le acque potabili furono analizzate.
Le acque sono scarse e di cattiva qualità.
Le acque sono di cattiva qualità.
Non sì usa acqua di pozzo, ma di cisterna.
Sebbene si usi anche acqua di pozzo, le acque potabili sono insulti ..
cienti al bisogno.
Si usa anche acqua di corrente.
Id.
Le acque potabili ~ono di cattiva qualità.
Id.
Si usa anche acqua di pozzo e di c!sterna.
Id.
L'acqua è di cattiva qualità.
Le acque furono analizzate.
- XII -
Fognatura delle vie.
- - - ; - - - , - - - -
I
PROVINCIA COMUNE
Se le vie siano munite di fogne
._~---'---
--
---12 Alessandria.
14 Id.
18 Id.
1(1.
ivi le!.
2G Id.
36 Cuneo . 38
40 I
42 Id.
Id.
44 Novara.
46 l,l.
ivi Id.
ivi 50
ivi 54 ivi ivi ivi ivi 58 ivi 60
62 64 66 ivi ivi ivi ivi
Id.
I(],
lù.
Id.
Id.
Id.
lù.
lù.
lù.
Id.
Id.
Id.
Id.
lù.
Id.
Id.
Id.
Id.
Oviglio.
·1 no
Cortanze .1 • gen. no
Casale Monferrato • si Arcquata Scrivia. • gen. no
ì\ovi Ligure * si
'l'ortona • vie princ.
Garessio una via
l\arzole * gen. no
Moretta %si
Venasca • 1/10 si
Ctiavazza. * gen. no
Piedicavallo • gen. no
\.Juittellgo . • gen. no Serravalle Sesia. • vie princ.
S. Maria Maggiore e
Crana . . . . • gen. no
Toceno. * una via
Comignago • una via
Galliate • gen. no
Maggiora. • una via
Nonio. • gen.no
Oleggio. * una via
Belgirate • si
Fornero • si
Loreglia
III:si
Boccioleto. • gen.no
Varallo. . • si
Gattinara. • gen. no
Olcenengo. • una via
Sali Vercellese • una via
• due vie
• si
'.1 Trino .
Vercelli
I ~ PROV,""A
l'~
I~ ___ ---,
90 Torino .
ivi Id.
98 Genova.
ivi ivi 100
Id.
Iù.
Id .
COMUNE
Oglianico Rivara.
Pontedecimo Prà.
San Pier d'Arena Sestri Ponente lO 1 Porto Maurizio Cenova.
llO Iù.
118 Bergamo,
120 Id.
124 126 ivi
Id.
Id.
Id.
142 Brescia .
ivi Id.
156 Como.
192 Milano 202 Pavia
206 Id.
ivi Id.
230 Rovigo.
272/ Bologna.
278 Forli.
284 Parma 296 Firenze.
310 Siena.
312 Ancona.
314 Ascoli Piceno 332 Perugia.
334 Id.
-146 Cosenza.
Pigna.
Ranica.
Trabuchello Brignano Gera d'Adda Fontanella Comun Nuovo Raffa . Puegnago.
Turate.
Casale Pusterlengo . Ottone.
Mortara Vigevano Adria . Crespellano Monte Colombo . Sissa . Firenze (1) Gajole . Offagna Comunanza Poggio Mirteto Trevi . Belsito.
Se le vie siano munite di fogne
• una via
• ulla via si no
si
• 1/3 si
.," vie prine.
• • 1/4 si
• 1J4 si
• una via
no
• % si
* si
* si
* si
• 1/2
* m.IOO si
• si
1/6 si
• % no
1J6 no
*% si
1fa si
(1) In Firenze le fogne sono co strutte su diversi sistemi. Le più antiche sono anche quelle più imperfette, perché troppo
sllperficiali, e deperite al punto da essere permeabi1i tanto dal di dentro che dal di fuori; esse andranno scomparendo gra-
datamente, in special modo se verranno riordinate le costruzioni del centro della città. Ove si trovano questi canali, per
un certo raggio da questi, il terreno é tutto imbevuto da sostanze organiche putrescenti, che insieme a gaz mefitici ven-
gono importate nei pozzi dalle vene fluide che li alimentano. L'inquinamento del suolo dipende ancora dai numerosi bottini
a smaltitoio, che per il passato hanno ingombrato il sottosuolo, e che ora si crede siano spariti quasi completamente. Un
altro sistema fu adottato per le fogne costrutte negli ultimi tempi del governo toscano e più tardi fino al 1874; esse sono a
tenuta, praticabili, ma non troppo atte allo smaltimento delle materie che vengono depositate sul fondo. Le fogne costrutte
PROVIN(,!A
12 Alessandria.
42 Cuneo 64 Novara.
66 Id.
98 Genova.
ivi Id.
Id.
COMUNE
Oviglio.
Venasca Cigliano Ghislarengo Prà.
San Pier d'Arena Sestri Ponente
.1
100 104 120 124 126 128
Porto Maurizio. Cenova. :1
Bergamo Id.
Id.
Id.
142 Brescia.
Trabucchello . I
Brignano Gerra ·d' ~dd~
Comun Nuovo Verdello
.1 Raffa
- XIII -
Latrine .
Se le abitazioni siano fornite di latrine
% si l/n no gen. no gen, no
si si si no 1/20 no 1/0 no 1/10 no
l/LO no 1/20 no
1. 1
.~
IlIl.
PROVINCIA
142 Brescia.
192 Milano 191 Id, 202 Pavia 220 Belluno.
278 Forll.
28-i Parma 296 Firenze 312 Ancona 332 Perugia.
334 Id.
446 Cosenza.
Oimiteri.
COMUNE
Puegna go.
Casale Pusterlengo.
S. Rocc o al Porto Ottone 'I
Comelic o Inferiore Monte ColomLo
Sissa. .!
Marrad Otfagn a Poggio Mirteto Trevi Belsito
Se le abitazioni siano fornite di latrine
1,'20 no 1/12 no gell,no
l ' .
~si 1/6 iDi
~/lO si 1:; no 1:;; no
1/ :1 no 1/10 no 1,'2 1,'0 sì
- Cimiteri
ISe
PROVINCIA C o
M U N E---\--Distantil'e inumazioni
a Numero più siano
'50 complessivo [di 200 metri
l ò' 't'nt
~ dall'abitato lS l e
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ , _ . _ _ _ _ _ _ _ ~ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ - - - _ _ _ _ _ _ 1 _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
19 Alessandria . 33 Cuneo.
ivi Id.
51 Novara 145 I Brescia 229 I Padova
233 Rovigo
293 Reggio nell' Emilia 307 Pisa
371 Chieti.
467 Girgenti
- - - -
Casale Monferrato.
Andonno, Berzesio Formazza Quinzano d'Oglio San Pietro Viminario.
Lendinara San Martino in Rio Bagni San Giulia.no Liscia.
Licata.
2
2
3 l i
2 si
no
2 si
si si si si no
5 si
• si
~i
• piu recentemente hanno l'altezza di m. l,50 fra il disopra del marciapiede e l'impostare della v6lta, e que~ta è tenuta quasi sempre colla freccia di 0,35. La larghezza allo impostare é di un metro, ridotto inferiormente a cm. 90, per l'inclinazione e la scarpa dei piedritti, distribuiti in due marciapiedi di 0,25 ciascuno ed in una cunetta centrale larga 0,40. L'acque plu- viali e quelle derivanti dall'uso privato vengono raccolte in un fognolo superiore all'estradosso della v6lta e per mezzo di un tub~ penetrano quindi in un piccolo pozzetto laterale ad un piedritto, in cui si compenetra in parte, per andare poi a v,ersarsl nella cunetta. In questa penetrano pure gli avanzi liqUldi delle latrine mobili, per mezzo di altro condotto, che
SI parte dall' interno delle case dove funziona questo servizio.
- XIV-
Medici, medici-chirurghi e chirurghi.
- - - ; - - - -
.~
e ~
alCOMUNE NEL QUALE RISIEDE
PROVINCIA COMUNE i}l
<l) 'Oo
. i::
i:lo IL MEDICO CONDOTTO
<l)
u
~ ..:l
---- - - - , - _ . - - - , - - - ' ; - - - -
15 Alessandria
17 Id.
35 Cuneo.
57 Novara.
65 Id.
69 Torino.
75 Id.
95 Genova.
143 Brescia.
153 Como 159 Id.
165 Id.
169 Id.
219 Sondrio.
437 Catanzaro.
447 Cosenza 483 Cagliari
PROVINCIA
Il Alessandria.
41 Cuneo :\5 Novara ivi Iò.
ivi 63 65 ivi ivi 67 ivi ivi
Id.
Id.
Id.
Id.
Id.
Id.
Id.
Id.
Dusino. Villanova d'Asti (~sti).
Sessant flebo
Valgrana.
Arizzano lntra (Pallanza).
Caresanablot. In un comune limitrofo.
Challand-Saint Anielme Verres (Aosta).
Montalenghe. S. Giorgio Canavese (Ivrea).
Onzo Arnasco (Albenga).
Puegnago. vac.
Maslianico. In un comune della Svizzera.
Cassina Mariaga. Arcellasco (Como).
Biandronno Gavirate (Varese).
Gornate Inferiore Carnago (Varese).
S. Giacomo e Filippo vac. Chiavenna (Sondrio).
Belvedere di Spinello Belsito.
Arixi Senorbi (Cagliari)
Vaccinazioni e rivaccinazioni nel quinquennio 1880-84._
COMUNE
Pareto.
Cervert' Grignasco.
Isola S. Giulio Landiona Boccioleto . Albano Vercellese Carisio.
Crova
Fontanetto da Po Lozzolo Roasenda.
NUMERO
.\ 391
I I .!
518 183 67 116 a 121 127 273 208 488 121 119
95
89
26
362
1.1 PROV,"O"
'So , I
a: I I
COMUNE
~---_._---
85 Torino Vayes .
101 Genova Sestri Ponente
103 Id. Olba
105 Porto Maurizio Borghetto d'Arroscia 125 Bergamo.
129 Brescia 135 137 145
Id.
Id.
Id.
Id.
Id.
Bariano Ceto.
Lodrino.
Borgonato.
Porzano Capiago Esino Inferiore Esino Superiore.
NUMERO
a 171 901 79 a 96 219 278 74
11 56
9
;?70
76 205 78 171 a 51 a 69
65
PROVINCIA
xv
Segue Vaccinazioni e rivaccinazioni
nel quinquennio 1880-84.
- - - -
I NUMERO NUMERO
COMUNE
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1 - - - -
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PROVINCIA COMUNE +,,'~
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153 Como 157 159 165 167 ivi
Id.
Id.
Id.
Id.
Id.
209 Pavia 219 Sondrio.
221 Belluno.
225 Padova.
229 Id.
PROVINCIA
63 Novara.
203 Milano . 361 Campobasso.
0$
PROVINCIA ::::
'So
0$
Cl..
39 Cuneo
67 Novara.
Maslianico. ,I I 115 17 229
1Padova. Megliadino S. Fidenzio. 421 419 Tavernerio 18
Cassina Mariaga.
Biandronno Capronno Cardana Marzano
S. Giacomo e Filippo Voltago
Borgoricco.
Castelbaldo
a 183 125 246 a 55 134 228 133 155 580
32 131
20 ivi ivi
Id.
Id, 251 Udine 253 Id.
261 Verona 263 Id.
279 Forli.
501 1
Sassari .
I
Montagnana ' 301250
S. Margherita d'Adige. 307 Travesio
Ovaro.
a 340 a 133
3~
Angiari. 255 306
Negarine IL 193 52
'I Misano in Villa Vittoria. a 355
Belsito. a 184
Nughedu di S. Nicolò'l 281 500
I
Risultati delle leve militari nel quinquennio 1880-84.
COMUNE
Cervatto Monza,
2 1362 Castel del Giudice 103
COMUNE
Morozzo •
Fontanetto da Po
NUMERO I NUMERO
I • o O$I'~'~
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1
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409 Salerno. GiffoniVallePiana 450 67 54
208 429 Potenza, Nova Siri. 57 13 11
36
13 lO 445 Cosenza, Morano Calabro, • 618 • 106 • 17
001 era.
Numero
1degli anni
in cui I si verifi-
'Icarono
casi di colera I
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CUII si verifi-
I
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I
I
SPIEGAZIONE DEI SEGNI E DELLE ABBREVIAZIONI.
Colonna 4. il.UUudine. - L'altezza sul livello del mare è stata riferita possibil- mente alla soglia della casa comunale. In alcuni casi essa fu indicata in cifra approssi- mativa, aggiungendo la differenza di livello all'altitudine nota di un comune vicino, o sot- traendo da essa, secondo i casi. Quando le giunte comunali, incaricate di fornire le notizie per l'inchiesta, non furono in grado d'indic~re, neanche approssimativamente, l'altezza sul mare, si è posto il segno (?). Quando il maggior centro abitato di un comune dista meno di 5 Chilom. da un ghiacciaio, accanto alla cifra clfe esprime l'altezza sul livello del mare, fu posta la lettera g. (ghiacciajo); quando il centro del comune dista meno di 5 Chilom. dal mare, fu posto, accanto alla stessa cifra, il segno ma. (mare).
Colonna 5. i\.cftUe correnti. - In questa colonna è indicato se il territorio comunale sia attraversato da qualche corso d'acqua, sia esso un fiume, o un torrente, o un canale. Quando era indicata la distanza del corso d'acqua da un centro di popola·
zione, essa fu espressa in metri; se la distanza non era precisata, si usarono le ab bre- viazioni vie. (vicino) per indicare che esso è vicino all'abitato; lont. (lontano) se scorre in aperta campagna, lontano dall'abitato; attr. (attraversa) se esso attraversa un centro di popolazione.
Oolonne 6 e 7 . .i\.cque stagnanti. - Le cifre segnate nella colonna 6 espri- mono in are l'estensione delle acque stagnanti. Quando nel territorio di un comune si trovano due o più stagni, la cifra segnata corrisponde alla superficie complessiva. Trat- tandosi di piccole superfici, non misurate, come sarebbero alcune escavaL:ioni di terreno per costruzione di ferrovie, di strade, di bastioni, di argini, ecc., o antichi alvei di fiumi nei quali si sia formato un ristagno d'acqua, ecc., la presenza di questi stagni fu notata colle parole fo~si o pozze. Se nel comune non esistono acque stagnanti, fu messo il segno ( .. ) Se i ristagni d'acqua si formano in fossi o escavazioni di terra che attra- versano un centro abitato, sì è 'posto nella colonna 7 il segno nell'ab. (nell'abitato);
quando fu dichiarato che lo stagno si trovava lontano o vicino all'abitato, senza che ne fosse precisata la distanza, si fecero rispettivamente le annotazioni lont. (lontano} o vie.
(vicino).
Colonna 8. il.cqUft potabile; provenienza. - L'abbreviazione poz. (pozzo)
.. indica che l'acqua potabile, la quale serve per il consumo della popolazione, proviene
da pozzi sorgivi comuni o da pozzi artesiani o trivellati; quando l'acqua potabile pro-
viene da fonti naturali, sia che venga attinta direttamente alle medesime, sia che venga
portata al centro del comune per mezzo di condotti chiusi od aperti, si è usata l'abbre-
viazione font. (fonte); cisto (cisterna) quando si tratta d'acqua piovana conservata entro
cisterne; corro (corrente), quando è atti~ta ad un corso d'acqua, cioè a fiumi, a torrenti,
a i."ivi, oi a canali d'irrigazione, ecc.·
- 4 -
Colonna 9. Jl.cqua potaltile ~ qualità. - Si è usata l'abbreviazione bu.
(buona) pei comuni che hanno un'acqua potabile buona; med. (mediocre) pei comuni che l'hanno dichiarata mediocre, o non molto buona, o troppo cruda, o facile ad inquinarsi dopo pioggie, ·0 buona in origine, ma soggetta a guastarsi perchè condotta in canali mal tenuti; catt. (cattiva) pei comuni che l' hanno dichiarata cattiva, o inquinata da materie organiche. Il segno (A) (analisi) messo accanto alle espressioni bu. med. catt.
indica che esistono analisi chimiche dell' acqua potabile, fatte da persone competenti;
n.egli altri casi il giudizio sulla 'qualità. dell'acqua potabile non è basato sopra alcuna analisi chimica.
Colonna 10. Acqua potaJtile~ quantità. - Si è usata l'abbreviazione abbondo (abbondante) pei comuni che hanno dichiarato d'avere acqua potabile in quantità supe- riore al bisogno della popolazione; suf (snfficiente) se l'acqua è bastante, in tutte le stagioni- dell'anno, ai vari bisogni; scarsa quando in circostanze eccezionali, o dopo siccità prolungate, se ne sente il difetto; insuf. (insufficiente), quando in via ordinaria., per un periodo più o meno luugo dell'anno, l'acqua non basta al bisogno.
Colonna 11. Fo;:;natll ... delle "ie. - Il segno (*) indica che il sistema di fogna- tura serve unicamente per il trasporto delle acque piovane, o dei lavatoi che immettono sulle vie; dove manca questo segno, le fogne ricevono, almeno in parte, anche materie fecali. Se la fognatura non è completa, ma si estende a tutte le vie principali del comune, si è usata l'abhreviazione gen. si (generalmente si) e quando soltanto una o poche vie sono munite di canali sotterranei, 1'espressione gen. no. Quando è stato possibile rica- vare un dato più preciso dalle risposte date dai comuni, si è espresso colle frazioni
1/3, 1/5, l/l0' ecc.: la proporzione delle vie munite di fogne, rispetto al totale delle vie interne nel maggior centro abitato.
Colonna 12. Ampiezza delle abitazioni. - Si è usata l'abbreviazione suf.
(sufficienti) quando le abitazioni del comune sono, per numero e per ampiezza, sufficienti al bisogno della popolazione; il segno app. suf. (appena sufficienti) quando tutti i locali sono occupati e non ne rest.a più alcuno disponibile per accogliere nuove famiglie; insuf. (insuf- ficienti) quando il numero delle famiglie è molto superiore al numero delle abitazioni, o <!ueste sono formate da locali angusti e malsani.
Colonna 13. Latrine. - Si è usata l'espressione s,i per i comuni nei quali tutte le abNiazioni sono provviste di latrine; gen. si (generalmente si) per i comuni nei quali la maggior parte delle abitazioni ne è fornita; gen. no (generalmente no) quando è mag- giore il numero delle abitazioni che ne mancano; no quando tutte o quasi tutte le abi- tazioni ne sono prive. Le frazi<1ni 1/3, 1/5' 1/8 ecc., indicano in via approssimativa, secondo le dichiarazioni fatte dai comuni, la proporzione delle abitazioni provviste di latrine.
Colonne 14 e 15. Chniteri. Si è usata 1'espressione in chiesa, quando il comune manca di un cimitero propriamente detto, e le tumulazioni continuano a farsi in una o più chiese, aperte al culto; l'espressione cons. (consorziale) indica che non esiste cimitero sul territorio del comune, ma questo si è unito in consorzio con altri comuni, per la costruzione di un solo cimitero, che si trova sul territorio di questi ultimi. Nena colonna 14 è indicato il numero complessivo dei cimiteri tuttora in esercizio; nella colonna 15 il numero dei cimiteri, già. compresi nelle cifre della colonna precedente, ma che distano meno di 200 m. dalla casa comunale, o dall'abitato principale della frazione
che ne fa uso. •
- 5 -
Colonna 16. IllulDazioni. - Si è usata l'espressione si quando ogni cadavere viene seppellito in una fossa distinta; no nel caso opposto; gen. no (generabnente no) quando soltanto per i morti appartenenti a famiglie agiate si suole ~cavare una fossa speoiale, mentre tutti i cadaveri dei poveri sogliono essere tumulati in una o in poche grandi f03se. Il segno C*) indica che non v' è nel comune l'abitudine di chiudere i cadaveri entro cassa, o almeno la cassa è usata soltanto per i morti appartenenti a famiglie agiate.
Colonne 17 e 18. Ber;olalDclltl di polizia lDortuaria e d'ig-iene. - In queste colonne sono segnati gli anni nei quali i suddetti regolamenti ottennero l'appro- vazione dal ministero dell'Interno. Il segno (?) è usato per indicare che il comune è provo visto del regolamento, ma questo non venne ancora sottoposto all'approvazione superiore;
l'espressione in corso è usata per i comuni nei quali il regolamento è in via di compila- zione; il segno ( .. ) indica che il comun~ manca di regolamento.
Colonna 21. Medi~i eOlldotti. - L'espressione vac. (vacante) indica che il comune normalmente provvede al servizio della condotta medica, ma, al tempo in cui vennero fornite le notizie per l'inchiesta sulle condizioni igieniche e sanitarie, la condotta si trovava vacante per morte o per rinunzia del titolare. Quando il comune si limita a stipendiare un flebotomo per il servizio sanitario dei poveri, venne usata l'abbreviazione flebo (flebotorno); il segno (*) indica che il medico condotto non è stipendiato dal comune, ma dalla congregazione locale di carità, o da un ospedale, o da qualche privato.
Colonna 22. Residenza del lDedi~o eOlldotto. - Quando un comune non ha alcun medico residente nel suo territorio, ma è unito in consorzio con altri comuni finitimi per il servizio della condotta medica, si è indicato nella colonna 22 il comune nel quale risiede il medico condotto consorziale, riportando il numero d'ordine alfabetico che questo comune tiene nell'elenco dei com uni del circondario, quale è indicato nelle colonne 1 e 34 dello stesso prospetto.
Colonna 23 . .... evatricl. - In questa colonna è indicato il numero delle levatrici patentate da una scuola di ostetricia, o autorizzate d~lle Prefetture; furono escluse le mammane che esercitano senza essere abilitate, nè autorizzate, anche quando esse perce·
pivano stipendio o qualche gratificazione sul bilancio comunale. Quando il comune sti- pendia la levatrice per il servizio dei poveri, si è messo accanto al numero il- segno (c).
Colonna 24. '\Teterillari. - Quando il veterinario è stipendiato dal comune, ac·
canto al numero si è messo il segno Cc).
Colonne 25 e 26. Vac~illazioni e ri"a~cinazioni. - Nella maggior parte dei comuni il numero dei vaccinati e dei rivaccinati si riferisce al quinquennio 1880-84;
in pochi casi si poterono avere solamente i dati relativi al quinquennio 1877-81; questi u1timi furono contrasegnati con un (*). Il segno (a) indica che le vaccinazioni sono ese·
guite, almeno in parte, con pus animale, mentre per gli altri comuni non contrassegnati è da intendersi che le vaccinazioni furono e3eguite esclusivamente con pus umanizzato.
Quando il comune non ha potuto indicare il numero esatto dei vaccinati e dei riva cci- nati, si è messo, nel posto corrispondente, il segno (?); quando invece il comune ha dichìa·
-rato ehe nel quinquennio non vi fu alcun vaccinato, nè rivaccinato, si è usato il segno C·.)
- 6 -
Colonne 27, 28, 29. Le"e militari. -" Il segno (*) messo accanto al numero dei visitati e dei riformati nelle leve militari, indica che le cifre si riferiscono alle leve del quin- quennio 1877-81 e non del quinquennio 1880-84, non essendosi potuto ottenere dal comune dati più recenti; per i comuni che non seppero indicare il numero dei visitati e' dei riformati alle leve, si è usato il segno (?)
Colonna 30. Ii'ehbri da Inalaria. - Si è usata l'abbreviazione freq. (frequenti) per quei comuni i quali hanno dichiarato che ogni anno si osservano casi abbastanza nume- rosi di febbri da malaria; l'esp.ressione rare, pei comuni nei quali i casi di febbre sono pochi, e si osservano soltanto in date circostanze; l'espressione no per i comuni nei quali le febbri da malaria sono ignote; il segno (*) serve ad indicare che i casi di febbre sono tutti importati, vale a dire si osservarono soltanto in individui provenienti da altri comuni, nei quali eransi recati per scopo di lavoro o per altro motivo.
Colonna 31. Elddemie di eolera. -'- Nel computare il numero delle epidemie di colera si è tenuto conto anche di quegli anni nei quali non era insorta una vera epi- demia, ma si erano osservati soltanto POChI casi isolati. "Quando non era precisato in quali anni fosse comparso il colera, si è usato il segno (?)
Colonna 32. I~t.itufi di eura. - In questa rubrica sono compresi tanto gli ospe- dali generali quanto quelli riservati alla cura di malattie speciali, i manicomi, i sifilicomi, gli ospedali di bambini, siano essi eretti in ente morale, o mantenuti a spese del go- verno, o della provincia, o dei comuni, o di privati benefattori. Per quei pochi ospe- dali pei quali non fu indicato il numero dei letti, si è sostituita la cifra degli infermi presenti -al 31 gennaio, secondo la media del quinquennio 1880-84.
Colonna 33. Istituti di rico"ero. - In questa rubrica sono compresI 1 rICO-
veri di mendicità, gli asili per vecchi, i brefotrofi, gli ospizi di maternità, gli istituti per
sordomuti, per ciechi, per cretini, ecc., e gli orfanotrofi. Quando non era indicato il
numero dei letti, si è sostituita la cifra dei ricoverati al 31 gennaio, secondo la media
del quinquennio 1880-84.
RISULTATI DELL'INCHIESTA
SULLE
OONDIZIONI IGIENIOHE E SANITARIE
DI TUTTI I COMUNI DEL REGNO
ALCUNE NOTIZIE DATE COMPENDIOSAMENTE
PER I SINGOLI COMUNI.
2 3
<1 5
7 8
lO 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34
COMUNI
2
Circondario di Acqui Acqui . . Alice Bel Colle.
Bergamasco . Bistagno Bruno.
Bubbio Calamandrana Carentino.
Cartosio . Cassinasco Cassinelle Castel Boglione.
Castelletto d'Erro.
Castelletto Molina . Castelnuovo Belbo.
Castelnuovo Bormida.
Castel Rocchero Cavatore.
Cessole . Cortiglione Cremolino.
Denice.
Fontanile.
Grognardo Incisa Belbo.
Loazzolo.
Malvicino.
Maranzana Melazzo Merana Molare Mombaldone.
Mombaruzzo.
11283 1673 1875 2307 US3 1542 2052 600 1928 1140 1177 2429 1215 482 431 1877 1793 6(H H21 1276 1131 1777 510 1128 1059 3105 1032 347 850 2082 409 2320 610 3008
5
160 vie.
405 km.2 127 vic.
vico vie.
vie.
vico 180 lont.
321 m.700 360 m. 300 300 387 Iim. 2 275
BI.50 800 227 m. 400 100 vico 123 vico 414 470
1 '
200 vie.
1601 1ll.800 370 km. 3
38°1 km. 2.5
276
1
111. 800 168 vic
i .
134 attI'.
430 km.4 340 km. 2.5 300 111. 500 330 vie.
km.2 vie.
vico
:28
321
1
km.2
a) Il medico condotto risiede a Canelli (Asti).
- 8 - - 9
INCHIESTA SULLE CONDIZIONI IGIENICHE ~ E SANITARIE. - NOTIZIE PER COMUNI. Provincia di .A.lessand/J~ia.
ACQUE
STAGNANTI ACQUA POTABILE
6
pozza
pozze
1,20
pozze
pozze
pozze
Provenienza I
8
poz. font.
nell'ab. poz. cisto poz.
poz. font.
poz. font.
poz. font.
poz. font.
poz. font.
lont. poz. cisto
vico
font.
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poz. font.
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poz. font.
poz. font.
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nell'ab. I cisto poz.
font.
Inell' ab. font. cisto poz.
poz.font. corI'.
nell'ab. font. poz. cisto font. poz.
font.
poz. cisto poz. fOllt.
font.
font. cisto poz.
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I
Qualità
9
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Quantità
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Provincia
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14 15 16
DATA del regola-
mento
17 18
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4
3
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2
2
si 1876
si 1875 1875 si 1876 1875 si 1877 1~77 si 1876 1876 si 1875 1875 si 1876 1876 si 1875 1876 si
si 187S
si 1874
si 1876 1875 si 1875 1876
si 1885
si 1877 1875 si 1876 1876 si 1877 1875 si 1875 1875 si 1883 1875 si 1876 187:1
si 1876 1877 si 1877 1875 si 1876 1876 si 1876 1875 si
si 1875 si si si si
1876 1877
1876
1875
1875 si 1876 1875 si 1876 1875 si 1876 1876
5
2
N. dei medici, :b ~ I
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medici-chirurghi 2;.a ,NUMERO_ NUMERO NUM'Imo ~
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