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o 4 FEB. 2014

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Academic year: 2022

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(1)

Deliberazione n.

Regione Lombardia

L Monza e 8nan:za

Seduta del

Piano Attuativo in materia dei Tempi di Attesa di prestazioni

\ ambulatoriale e di ricovero - Aggiornamento per l'anno 2014

di specialistica

coadiuvato da:

Il Commissario Straordinario Matteo Stocco

Il Direttore Amministrativo: Filomena Lopedoto Il Direttore Sanitario: Patrizia Zarinelli

II Direttore Sociale: Roberto Calia

PUBBLlCA''-A ALL'ALBO ON-IINE IL

o 4 FEB. 2014

Richiamata la delibera n. 1 del 23.04.2013 con cui questa ASL ha preso atto della D.G.R. n.

X/20 del 3.4.2013, in virtù della quale è stato nominato il Commissario Straordinario della Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Monza e Brianza nella persona del Dott. Matteo Stocco:

Visti:

- il Decreto Legislativo 30.12.1992, n. 502 e sS.mm.ii

- la Legge regionale n. 33 12009 e sS.mm.ii. "Testo Unico delle leggi regionali in materia di

SanUà ",'

Premesso che ai sensi della DGR XI 1185 del 20.12.13 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 201·/". AI1.3 - questa ASL deve aggiornare il vigente Piano attuativo dei tempi di attesa con l'obiettivo di attualizzarlo rispetto a nuove priorità e necessità;

Vista la nota Regione Lombardia prot. H1.2014.0002441 del 22.01.2014 ad oggetto "Prime precisazioni in merito all'attuazione della DGR 11. X/1185 del 20 dicembre Determinazioni in ordine alla geslhme del servizio socio sanitario per l'esercizio 201··/"';

Richiamata la DGR della Regione Lombardia n. IXI1775 del 24.05.11 "Recepimenlo dell'intesa Ira il Governo. le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul Piano jVazionale di Governo delle liste di Attesa per il Iriennio 2010- 2012 ";

Preso atto che in adempimento alla DGR IXI1775 del 24.05.11 questa ASL deve predisporre il Piano Aziendale dei tempi di attesa, conseguentemente alla predisposizione del Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa per il triennio 2010 - 2012 aggiornare annualmente il predetto Piano;

Considerato che le AA.OO. insistenti sul territorio della ASL della Provincia di Monza e Brianza dovranno predisporre entro i termini del 28 febbraio 2014 e del 31 luglio 2014. come stabilito dalla Regione. con DGR XI 1185 del 20.12.13 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per ['esercizio 201-/. ". i Piani Aziendali semestrali di Governo dei Tempi di Attesa, coerentemente con quanto indicato dal Piano Attuativo di questa

(2)

Regione Lombardia

L e 8 fìZQ

ASL integrando conseguentemente i loro programmi semestrali con le indicazioni previste dal Piano Attuativo di questa ASL;

Richiamato il Decreto Direttoriale ASLMB n. 79 del 31.01.13 avente per oggetto: "Piano Attllativo riguardante i Tempi di attesa rdèriti alle prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero:relativo aggiornamento per l'anno 2013" in cui, in materia di contenimento dei T empi di Attesa. veniva adottato il Piano Attuativo Aziendale in ottemperanza alle indicazioni regionali previste dalla sopra citata DGR IXI 1775 del 24.05.11;

Disposto che l'aggiornamento del Piano Attuativo prevede, tra l'altro:

- l'individuazione. in ambito locale, degli ambiti territoriali entro cui garantire i Tempi Massimi di Attesa;

- la conferma dei Tempi Massimi di Attesa per ciascuna prestazione di assistenza specialistica ambulatoriale e di ricovero individuate dalla DGR n. IXIl775 del 24.05.11:

- le indicazioni circa la definizione delle prestazioni di primo accesso e controllo, nonché delle priorità di accesso;

- le indicazioni circa le modalità di comunicazione ed informazione ai cittadini;

Preso atto dell'attestazione del responsabile del Servizio competente circa la correttezza formale e sostanziale del presente provvedimento;

Dato atto che il presente atto, in quanto tale, non comporta oneri a carico di questa ASL:

Acquisiti i pareri fàvorevoli del Direttore Amministrativo, del Direttore Sanitario e del Direttore Sociale ai sensi e per gli effetti degli artt. 3 e 3 bis del D. Lgs. n. 502/92 e sS.mm.ii. ed art. 15 della L.R. n. 33/2009 nel testo vigente, nonché disposizioni regionali applicative;

DELIBERA

per le motivazioni citate in premessa e che qui si intendono integralmente trascritte e riportate:

l) di attuare quanto disposto dalla DGR n. XI 1185 del 20.12.113 "Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 20 1.J. "che prevede l'aggiornamento del Piano Attuativo dei Tempi di Attesa attualmente vigente;

2) di adottare il documento Attuativo della ASL della Provincia di Monza e Brianza riguardante i Tempi di Attesa di prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero.

con relativo aggiornamento all'anno 2014 quale allegato, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:

3) di dare atto che il presente provvedimento, in quanto tale, non comporta oneri a carico di questa ASL;

4) di dare mandato al Direttore del Servizio Governo delle Prestazioni del Dipartimento P AC in qualità di Responsabile del procedimento, di assicurare gli adempimenti conseguenti, oltre alla prescritta trasmissione del presente atto, per quanto di competenza, alla Direzione Generale Salute di Regione Lombardia;

(3)

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Lombardia

ASL

Monza e Brianza

5) di dare atto che il presente provvedimento è immediatamente esecutivo e sarà pubblicato aIrAlbo dell'Azienda ai sensi deIrart.

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c.9, della

L.R.

n.

33

del 30.12.2009 e ss.mm.ii.

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IL COMMISSAR TRAORDINARIO

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Esprimono parere favorevole:

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Il Direttore Amministrativo: Filomena

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Il Direttore Sanitario: Patrizia Zarina. l i "-'

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Il Direttore Sociale: Roberto Cali' .

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ASL Monza e Brianza

Allegato alla delibera del Commissario Straordinario n.

Oggetto: Piano Attuativo in materia dei Tempi di Attesa di prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero - Aggiornamento per l'anno 2014

II Responsabile del Procedimento

Il Direttore del Servizio Governo delle Prestazioni

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PIANO ATTUATIVO IN MATERIA DI TEMPI DI ATTESA DELLA ASL DELÌ\A~\> ___ <~~:>/

PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA - AGGIORNAMENTO ANNO 2014 '.,~:J'.f].~>/

Premessa

Storicamente le liste di attesa rappresentano un problema complesso per il cui affronto è necessario un approccio multifattoriale. Infatti diversi sono i determinanti che intervengono nel fenomeno delle liste di attesa.

La definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza che il Servizio Sanitario Nazionale si impegna a garantire a tutti i cittadini comprende il riconoscimento all'interno dei LEA dell'erogazione delle prestazioni entro tempi appropriati alle necessità, dando particolare rilevanza ai criteri di appropriatezza, alla trasparenza, all 'urgenza.

La normativa nazionale e regionale nonché la letteratura scientifica in materia evidenziano la necessità di diversificare i tempi massimi di attesa in relazione alle diverse condizioni di gravità clinica dei singoli pazienti.

I diversi Piano nazionali e regionali, nonché le specifiche disposizioni che nel corso di diversi anni si sono succedute in materia di tempi di attesa hanno, in estrema sintesi, sottolineato la necessità di attuare tutte le possibili azioni capaci di garantire ai cittadini tempi di attesa appropriati alla loro obiettiva esigenza di salute.

In particolare sono da richiamare due aspetti fondamentale che indirettamente sottendono il fenomeno delle liste di attesa: l'appropriatezza prescrittiva delle prestazioni richieste ed il livello di priorità clinica individuato dal prescrittore.

L'individuazione di priorità differenziate consente una maggiore flessibilità a livello di prescrizione in quanto mette a disposizione più opzioni per graduare la necessità della loro esecuzione in relazione al percorso diagnostico, e quindi a livello di erogazione permette di poter assicurare una maggiore dilazione temporale per i casi non ritenuti prioritari; l'aspetto principale è sicuramente la possibile personalizzazione dell'attesa in base ai bisogni espressi dalla persona che necessita la prestazione.

La necessità di adeguato sviluppo del Call Center Regionale al fine di offrire a tutti i cittadini l'opportunità di conoscere i tempi di attesa particolarmente degli erogatori del proprio ambito provinciale; ciò che costituisce un importante elemento di razionalizzazione dell'offerta delle prestazioni e facilitazione all' accesso.

In relazione alla tematica dei tempi di attesa la Regione Lombardia con l'adozione della DGR n. X /1185 del 20.12.13, 'Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio Socio Sanitario Regionale per l'esercizio 2014', ha confermato, nelle more dell'emanazione del nuovo Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa quanto già disposto con analogo provvedimento per il 20 13. In particolare le ASL dovranno predisporre e formalizzare gli aggiornamenti dei piani attuativi in materia di tempi di attesa attualmente vigenti, aggiornandoli secondo nuove priorità e necessità. Tale adempimento è finalizzato a dare continuità ai Piani Aziendali ASL, già predisposti nel corso degli anni precedenti ed in particolare ad aggiornare il piano attualmente vigente (adottato con Decreto Direttoriale ASLMB n. 79 del 31.01.13).

Il presente documento, quindi, apporta i dovuti aggiornamenti sulla base degli sviluppi che la tematica dei tempi di attesa ha subito nel territorio di competenza, anche a seguito delle evidenze emerse dalle azioni specifiche di monitoraggio e delle criticità che si sono evidenziate.

Anche per la predisposizione di tale documento, come per i precedenti, si sono avuti a riferimento alcuni principi generali (tutela del cittadino, equità di accesso alle prestazioni sanitarie, garanzia del principio di libera scelta del cittadino) e criteri (appropriatezza delle prestazioni, segmentazione della domanda secondo gradienti di gravità clinica del singolo caso, miglioramento dell' accessibilità ai servizi sanitari) già richiamati nei precedenti piani aziendali (a cui si rimanda).

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ribadisce che gli interventi specifici di miglioramento, per avere una qualche efficacia

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contemplare diversi aspetti, in particolare: appropriatezza prescrittiva delle prestazioni, migliore organizzazione e gestione dell'offerta, adeguata informazione e comunicazione ai cittadini supportata anche ad una maggiore semplificazione dell'accessibilità ai servizi sanitari.

Quindi, si ritiene opportuno, in quest'aggiornamento, sottolineare alcuni interventi che hanno ancora necessità di essere, ulteriormente ed efficacemente governati anche per il 2014, nella consapevolezza che il problema delle liste di attesa non possa essere affrontato senza uno sviluppo congiunto e sinergico di modalità adeguate e coerenti di governo clinico della domanda e dell'offerta .

...

In relazione a quanto previsto dal Piano aziendale AsIMB, di cui con il presente si aggiorna quello predisposto nel gennaio 2013 (a cui si rimanda per le linee di pianificazione generale) si sintetizzano, di seguito, le azioni di miglioramento, programmate sulla base delle criticità riscontrate, per i vari ambiti che attengono al governo dei tempi di attesa. Pertanto la stesura di tale aggiornamento, oltre che richiamare il contesto dei dati epidemiologici, si propone di focalizzare gli ulteriori ambiti di intervento ancora meritevoli di miglioramento.

La DGR VIII/2828 1 2006 e la DGR IX 1 1775 12011 (richiamate poi nei successivi atti regionali in materia di tempi di attesa) ha introdotto importanti elementi di novità, quali la valutazione complessiva delle caratteristiche e delle esigenze del territorio, al di là della singola struttura erogatrice, e la definizione di tempistiche particolari per le aree di bisogno assistenziale clinico (oncologico e cardiovascolare) e le aree di bisogno assistenziale riguardanti specifici periodi di vita in cui si richiede una maggiore attenzione sanitaria (materno - infantile e geriatrico).

Si ritiene, pertanto, opportuno richiamare, di seguito, anche in questo piano, i sopracitati aspetti.

ANALISI DI CONTESTO DEMOGRAFICO ED AMBITI TERRITORIALI

Per le finalità di tale piano l'articolazione organizzativa elementare di incontro domanda-offerta è individuata, nei Distretti Socio Sanitari di Base. L'ASL di Monza e Brianza comprende 55 Comuni e si estende su di un territorio di 405 Krnq. La popolazione residente al 01.01.2013 è costituita da 850.684 persone (415.165 maschi e 435.519 femmine) (http://www.demo.istat.it) a confronto di 840.711 persone residenti al 01.01.2010 e 849.636 del 2011.

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Di seguito si richiama la descrizione territoriale dei singoli distretti socio-sanitari di base e la relativa popolazione residente al O l. 01.13; per una analisi di demografica di dettaglio e dello stato di salute della popolazione si rimanda alla specifica relazione epidemiologica redatta da questa ASL.

DISTRETTO

Popolazione ISTAT 2013 AREA

MASCHI FEMMINE TOTALE Km2 Ab/Km2 N.COMUNI CARATE BRIANZA 74.213 77.319 151.532 76 1.994 13

MONZA 80.280 87.350 167.630 48 3.492 3 DESIO 92.318 95.772 188.090 60 3.135 7 SEREGNO 80.885 84.105 164.990 80 2.062 10 VIMERCATE 87.469 90.973 178.442 141 1.266 22 Totale ASLMB 415.165 435.519 850.684 405 2.100 55

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Distret~o ~i Cara~e Brianza -

Pop.151.532 ab. \'2. \ > l!l/

Sede prmcIpale: VIa Mascherpa, 14 \

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Per i cittadini residenti nei Comuni di: Albiate, Besana Brianza, Biassono, Briosco,

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Lissone, Macherio, Renate, Sovico, Triuggio, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza

Distretto di Desio - Pop.188.090 ab.

Sede principale: Via Foscolo, 26

Per i cittadini residenti nei Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Muggiò, Nova Milanese, Varedo, Limbiate,.

Distretto di Monza -

Pop. 167.630 ab Sede principale: Via Boito, 2

Per i cittadini residenti nei Comuni di Monza, Brugherio e di Villasanta

Distretto di Seregno - Pop.164.990 ab.

Sede principale: Via Stefano da Seregno, 102

Per i cittadini residenti nei Comuni di Barlassina, Giussano, Lentate sul Seveso, Meda, Seregno, Seveso, Cogliate, Mazzate, Misinto, Ceriano Laghetto.

Distretto di Vimercate - Pop.178.442 ab.

Sede principale : Piazza Marconi, 7/ A

Per i cittadini residenti nei Comuni di Comuni di Agrate Brianza, Aicurzio, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Burago Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carnate, Cavenago Brianza, Concorezzo, Cornate d'Adda, Correzzana, Lesmo, Mezzago, Ornago, Roncello, Ronco Briantino, Sulbiate, Usmate Velate, Vimercate

Ai fini della predisposizione dell'aggiornamento del Piano Aziendale si conferma l'individuazione degli ambiti territoriali stabiliti dalla ASL di Monza e Brianza per l'anno 2013 e rappresentati da tre Distretti e da un'area sovradistrettuale (costituita da due Distretti).

Sono stati confermati i criteri per l'individuazione dei quattro ambiti territoriali (conformazione territoriale, comunicazione geografica, distribuzione storica della domanda di prestazioni sanitarie, ecc) già concordati per i precedenti Piani in sede di coordinamento tra l'ASL e le due Aziende Ospedali ere presenti nel territorio; naturalmente, tali criteri possono nel tempo essere rivisitati sulla base di nuove valutazioni.

La tabella seguente riporta la distribuzione della popolazione per gli ambiti territoriali definiti ed il numero di punti di erogazione di prestazioni sanitarie (limitatamente a quelle che la Regione considera di riferimento per le periodiche attività di monitoraggio):

n. strutture n. strutture Ambiti territoriali

Popolazione n. strutture erogatrici erogatrici erogatrici ASL Monza e Brianza di prestazioni ambulatoriali di prestazioni di prestazioni

ricovero radioterapia

Monza 167.630 13 4 2

Desio - Seregno 353.080 15 3 -

Carate Br. 151.532 8 l -

Vimercate 178.442 6 l -

TOTALE 850.684 42 9 2

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Si conferma, quindi, che il riferimento di interesse diventa il territorio e non la singola st

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erogazione; ciò permette di definire in modo flessibile il riferimento al tempo massimo e di consi !.:--' nel modello organizzativo sia l'espressione della libertà di scelta dei cittadini sia la presenza di strutture ad elevata capacità di attrazione per taluni ambiti e caratterizzate da un bacino di utenza sovra distrettuale e spesso anche sovraregionale.

In ogni caso l'impostazione, per ambiti territoriali, di questo Piano, non ha, ovviamente, lo scopo di introdurre vincoli rispetto all'incontro domanda / offerta, ma di consentire, di valutare, se sussistono, o meno, importanti fenomeni di squilibrio tra domanda e offerta in determinate aree geografiche.

La popolazione con disabilità della ASL MB è costituita, all'ultima presente revisione dei dati, dal 6,3%

della popolazione di età inferiore a 65 anni; la proporzione di soggetti inclusi è incrementata nel tempo, passando da 5.6% (2010) a 6,0% (2011) a 6,3% (2012) ed è rappresentata in maniera leggermente variabile nei diversi ambiti territoriali (si passa da 5,20% del Distretto di Vimercate a 6,63% del Distretto di Desio).

TEMPI MASSIMI DI ATTESA PER LE PRESTAZIONI SANITARIE

La DGR n. I.X/1775 del 24.5.2011, stabilisce che le strutture erogatrici dovranno adoperarsi al fine di garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa di riferimento per almeno il 95% dei casi di primo accesso.

Sulla base dei contenuti della DGR n. IXl1775 del 24.5.2011, si richiamano i tempi massimi di riferimento cui le strutture erogatrici (indicate in tab.l) del territorio dovranno attenersi; tali tempi vengono indicati nel dettaglio dalle quattro tabelle riportate nel Piano:

• tabella 2 - Prestazioni di specialistica ambulatoriale,

• tabella 3 - Prestazioni in Day Hospital/Day Surgery,

• tabella 4 - Prestazioni di ricovero programmato,

• tabella 5 - Prestazioni di radioterapia

Per le prestazioni ambulatoriali non indicate nella tab. 2, il tempo massimo di attesa in classe D è pari a 30 giorni per le visite ed a 60 giorni per le prestazioni strumentali.

1 tempi massimi di cui sopra, quindi, (riportati in tab.2,3,4,5) sono di riferimento per tutti gli erogatori;

essi sono riferiti alle prestazioni ambulatoriali, di ricovero e di radioterapia nonchè alle classi di priorità di accesso ed alle aree di rischio clinico.

La segnalazione delle classi di priorità è alternativa all'indicazione dell'area di rischio (oncologica, cardiovascolare, geriatrica, materno-infantile).

Si ritiene opportuno richiamare di seguito criteri di riferimento relativi alle classi di priorità ed alle aree di rischio clinico, rappresentando, tali elementi, aspetti critici di applicazione per l'ambito ambulatoriale.

Classi di priorità:

I criteri clinici cui riferirsi per l'indicazione della classe di priorità dovranno considerare soprattutto la severità del quadro clinico del caso, la prognosi, la tendenza al peggioramento a breve, la presenza di dolore e/o deficit funzionale, e possono essere, per le prestazioni ambulatoriali, come di seguito descritte (non è indicata la classe 'B' in quanto, pur riportata nel ricettario SSN, in Regione Lombardia non deve essere indicata dai prescrittori):

classe 'U': prestazioni da eseguirsi entro 72 ore (da prenotare entro 48 ore dalla richiesta)

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influenzare marcatamente il dolore, la disfunzione o la disabilità;

classe' D': prestazioni da eseguirsi in generale entro 30gg per le visite ed entro 60gg per le prestazioni strumentali (per ecografie, tac, rmn:40gg; per rx convenz: 7gg - v.tabella 2) identifica le situazioni in cui emerge la necessità di prestazioni per una prima diagnosi o per un aggravamento di un quadro clinico già noto, e la cui tempestiva esecuzione non sembra condizionare in un arco di tempo molto breve la prognosi a breve del paziente;

classe 'P': prestazioni programmate identifica le situazioni in cui le prestazioni sono programmabili in un maggior arco di tempo in quanto non sembrano influenzare la prognosi, il dolore, la disfunzione, la disabilità.

La normativa, oggi vigente, prevede che il prescrittore identifichi la priorità di accesso per tutte le prestazioni prescritte e per le quali sussista il rispetto dei tempi massimi di attesa.

In riferimento ai ricoveri programmati i tempi massimi sono quelli individuati dalle diverse classi di priorità attribuite dallo specialista prescrittore; e cioè:

Classe A: ricovero entro 30 gg, per i casi clinici che possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o da determinare grave pregiudizio alla prognosi

Classe B: ricovero entro 60 gg, per i casi clinici che presentano intenso dolore o gravi disfunzioni o gravi disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi rapidamente al punto di diventare emergenti né possono per l'attesa ricevere grave pregiudizio alla prognosi;

Classe C: ricovero entro 180 gg, per i casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzione o disabilità ma che non manifestano la tendenza ad aggravarsi né possono, per l'attesa, ricevere grave pregiudizio alla prognosi;

Classe D: ricovero senza attesa massima definita per i casi clinici che non causano alcun dolore, disfunzione o disabilità.; devono comunque essere effettuati almeno entro 12 mesi

Aree di rischio clinico

- Area oncologica: le prestazioni ambulatoriali rientranti in quest'area devono essere assicurate entro 16 giorni e i ricoveri entro 30 giorni (v. tabella 2);

- Area cardiovascolare: le prestazioni ambulatoriali rientranti in quest'area devono

essere assicurate entro 16 giorni per le visite ed entro 40 giorni per le prestazioni strumentali, i ricoveri entro 30 giorni (v.tabella 2);

- Area materno - infantile: i tempi d'attesa di quest'area sono in parte normati dal D.M. IO settembre 1998. In ogni caso, se lo specialista indica la settimana di gravidanza entro cui effettuare la prestazione, la stessa deve essere garantita in tale settimana; il tempo massimo di attesa è di 16 giorni per le visite e di 40 giorni per le prestazioni strumentali, rientranti in quest'area, nel caso in cui nè il DM nè lo specialista prevedano tempistiche specifiche;

- Area geriatrica: si fa riferimento all'età di 75 anni compiuti. le prestazioni ambulatoriali rientranti in quest' area, devono essere assicurate entro 16 giorni per le visite ed entro 40 giorni per le prestazioni strumentali, i ricoveri e gli interventi per cataratta entro 180 giorni (v. tabella 2);.

Si ribadisce, quindi, che i tempi massimi di attesa relativi alle categorie di pazienti ed alle prestazioni (ambulatoriali e di ricovero) previste dalla DGR n.IXlI7751l1, sono di riferimento per tutti gli erogatori

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I tempi massimi indicati nella tabella, qualora fossero inferiori alle tempistiche proprie della classe D (30 o 60 giorni rispettivamente per visite e prestazioni strumentali) sono da considerarsi prioritari rispetto alle stesse.

Per quanto riguarda i ricoveri per interventi / procedure chirurgici programmati, riferiti sia a Day surgery che ordinari, i tempi massimi, riportati nelle tabelle 3 e 4, sono quelli individuati dalle diverse classi di priorità ed aree di rischio clinico, attribuite al ricovero dal prescrittore.

Per le prestazioni afferenti alla radioterapia le due strutture, di riferimento per tutte le macro aree territoriali, sono ubicate nell' area di Monza. Per tali prestazioni i tempi massimi e le relative classi di priorità, sono quelli indicati in tab.5.

Per tali prestazioni si descrivono di seguito alcuni contenuti clinici riferiti alle diverse classi di priorità:

Classe l: T. max: 15 gg

trattamenti palliativi in presenza di sintomi significativi - Classe 2: T. max: 30 gg

trattamenti palliativi che non rientrano nella classe precedente;

trattamenti potenzialmente curativi in assenza di terapie mediche neoadiuvanti;

trattamenti pre-operatori;

casi selezionati di trattamenti post-operatori (in presenza di ritardi logistici) Classe 3: T. max: 90 gg

trattamenti post-operatori, esclusi quelli di cui alle classi 2 e 4;

casi selezionati di trattamenti curativi in tumori a lenta evoluzione

Classe 4: (inizio programmabile in relazione ad altri trattamenti): T. max: 180 gg

trattamenti programmati nel contesto di percorsi terapeutici multidisciplinari, nei quali la posticipazione della R T non influisca negativamente sulla sua efficacia terapeutica.

Gli erogatori pubblici e privati accreditati e a contratto, pertanto, presenti sul territorio della AsIMB dovranno garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa alle prestazioni ambulatoriali, di ricovero e di radioterapia, così come individuati dalla Regione Lombardia e riportati nelle tabelle successive.

Si ritiene opportuno, a tal proposito, sottolineare, anche in tale occasione, che alcune strutture erogatrici del nostro territorio sono di riferimento regionale per alcune prestazioni specialistiche, e persiste, per esse, una elevata domanda di prestazioni, oramai consolidata e storicizzata, che non sempre consente di mantenere il rispetto dei tempi massimi di attesa stabiliti.

Tuttavia, stante la persistente criticità per tal une prestazioni ambulatoriali e per alcune strutture erogatrici, si garantisce per ciascuna macro-area territoriale, che il maggior numero possibile di erogatori possa rispettare i tempi massimi previsti.

Peraltro, questa ASL ha concordato con gli erogatori che per le prestazioni previste in area oncologica, e prescritte con tale indicazione, il relativo tempo massimo di attesa sia rispettato in tutti i punti di erogazione di ciascuna area territoriale.

Per le aziende sanitarie, articolate in più punti di erogazione nello stesso ambito territoriale (come sopra definiti), lo standard del 95% è da rispettare nel maggior numero possibile dei propri punti di erogazione. A riguardo è anche da considerare che la organizzazione dei sistemi di prenotazione in cup sovra zonali, e la necessaria flessibilità gestionale richiesta per poter garantire l'erogazione delle prestazioni in più punti possibili, non consente di identificarne preventivamente uno di essi.

In ogni caso le strutture erogatrici dovranno tendere al rispetto dei tempi massimi stabiliti dalle specifiche classi di priorità ed aree di rischio clinico.

Si ritiene necessario segnalare, anche in occasione della predisposizione di tale aggiornamento, la persistente criticità dei tempi di attesa per le prestazioni afferenti all'ambito della medicina fisica e 7

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di queste prestazioni ed i

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un protocollo di accesso alle visite specialistiche fisiatriche che fa riferimento a tal une condizioni cliniche di priorità; tale documento, infatti, stabilisce, tra l'altro, per problemi clinici ritenuti prioritari, un tempo massimo di attesa di lO giorni. In considerazione di ciò, era stato negoziato anche per il 2013, con le strutture erogatrici di tali prestazioni, un tempo massimo di 60gg per il 95% dei casi (a prescindere dai casi prioritari come sopra indicato).

Analisi tempi attesa

Allo scopo di fornire un quadro generale per ciò che concerne la valutazione dell'andamento dei tempi di attesa, si riportano, di seguito, per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero, le misure di alcuni macro-indicatori (per l'intero ambito dell'ASL di Monza e Brianza e per i diversi ambiti territoriali), elaborate dal flusso del monitoraggio regionale RL _ MT A. Tale analisi riporta anche al confronto con dati 2011 e 2012 (anni con i quali è possibile effettuare una confrontabilità).

Naturalmente sono state effettuate, per specifiche finalità, analisi periodiche più ampie e specifici approfondimenti, ricorrendo a flussi informativi più consistenti di rendicontazione delle prestazioni sanitarie erogate (flusso circ28san/96 e flusso schede di dimissione ospedaliere).

Prestazioni ambulatoriali

a) Distribuzione percentuale di prestazioni ambulatoriali prenotate entro specifiche classi di attesa 30,31-60, >60 a livello generale di ASL e per aree territoriali:

Anno % <=30gg % 31-60gg >60gg

2011 89,7 6,9 3,4

2012 82,4 10,8 6,8

2013 77,6 13,6 8,8

N. N. N.

I prenoto prenoto prenoto %<=3022 % 31-6022 % >60~2

Area

territoriale 2011 2012 2013 2011 2012 2013 2011 2012 2013 2011 2012 2013 Carate 9.580 14007 11888 90,1 85,8 83,9 5,2 7,4 10,1 4,7 6,8 6 Desio

Seregno 17.259 23.583 22767 92,7 90,7 63,7 5,3 6,3 19,7 2 3 16,6 Monza 16.638 25.560 21938 85,3 70,7 85,1 9,9 17,8 10,7 4,8 11,5 4,2

Vimercate 5.384 6.812 6499 93,2 90,5 88,9 5,7 7,9 9,1 l,l 1,6 2 ASL MB 48.861 69.963 63092 89,7 82,4 77,6 6,9 10,8 13,6 3,4 6,8 8,8

b) Percentuale di prestazioni prenotate entro i corrispondenti tempi massimi:

- - - -

. Anno N. tot. prenotazioni % prenotazioni <=Tmax 8tutte % prenotazioni <=Tmax classi priorità) (classi priorità <> P)

I 2012 69963 99,1 90

; 2013 63092

" - - _ . _ - - - _ . " 98,8 85,4

(13)

c) Percentuale di prestazioni, per tipologia, prenotate entro i corrispondenti tempi massimi (a prescindere dalle classi di priorità):

Tipologia prestazione 2011 [2012 [2013

<=40gg

TAC

99,8 99 98

RMN

99,5 99 98,3

ECOGRAFIE

96,0 89 88,4

<=30gg VISITE

80,6 74

SPECIALISTICHE 67,6

* Per le tac,rmn ed ecografie il tempo massimo di attesa è di 40gg al 95% dei casi; per le vis.spec. è di 30gg al 95% dei casi.

Tali valutazioni evidenziano che la percentuale di prestazioni prenotate entro i 30gg risulta, per il 2012 e a livello di ASL, di circa 78%. Anche la misura della percentuale di prestazioni prenotate entro il corrispondente tempo massimo (che rappresenta un più specifico macro-indicatore) risulta essere soddisfacente, Tuttavia, per un'adeguata interpretazione di tali dati, è opportuno far presente che dal 20 Il il numero e la tipologia di prestazioni oggetto di monitoraggio si è ampliata; ciò sia per il maggior numero di giorni indice (dovuto alle rilevazioni nazionali) sia per l'estensione delle prestazioni oggetto di monitoraggio. Ciò ha generato un incremento complessivo di prenotazioni rilevate 2012 vs 2011 di circa il 70%. In relazione ad ulteriori aspetti, analisi specifiche effettuate su dati di monitoraggio e di altri flussi informativi hanno evidenziato uno scarso ricorso alla indicazione delle classi di priorità di accesso e delle aree di rischio clinico. Ciò rappresenta una evidente criticità che incide nel non 'segmentare' appropriatamente la domanda di prestazioni ambulatoriali in rapporto alla gravità della condizione clinica del paziente per il quale viene richiesta. Infatti, nel 2013, circa il 95% delle prestazioni prenotate aveva indicazione di classe P; il 1,3% in classe D, 1'2,4% classe U; del tutto trascurabili l'indicazione di altre priorità di accesso.

Classe di priorità %2012 %2013

P 96,2 95,4

D 0,8 1,3

U 2,1 2,4

MI 0,8 0,9

ON GE 0,1

°

0,03

°

CV

°

0,1

Le principali tipologie di prestazioni riscontrate, dalla su riportata analisi, complessivamente critiche, risultano essere, alcune visite specialistiche (oculisti ca, dermatologica, gastroenterologia, cardiologica, endocrinologica, neurologica), talune ecografie vascolari.

L'analisi, che di seguito si riporta, è stata effettuata su dati della circ.28san/96, per il periodo aprile/ottobre 2013 (è stato considerato tale periodo in quanto da aprile è stata resa obbligatoria la 9

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un elemento che in passato ha rappresentato un importante bias per l'analisi dei tempi di

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riferita alle sole prestazioni di tipologia O ed U a prescindere dalle classi di priorità (in quanto a e indicazione è riportata in misura assolutamente non significativa) In tale analisi è stata riportata la distribuzione in classi di attesa delle prestazioni oggetto di monitoraggio RL _ MT A nonché la misura della percentuale oltre soglia del tempo standard.

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Prestazione

I

1%<= 1 % 8-1 % 17-1 % 31-1 % 41-1 %

I I

. N.Tot.. 7 . 16 . 30 . 40 . 60 . >60 . %=>st

prima vs ortopedica 15714 59 11 18 5 4 3 12

prima vs. di medicina fisica e riabilitazione 14534 41 20 19 8 10 2 20

prima vs. dermatologica 13307 34 10 21 5 16 13 34

prima vs oculistica 11800 37 8 14 7 14 21 42

prima vs. ori 10699 46 10 26 9 5 3 18

prima vs ginecologica 6788 52 14 14 6 10 4 20

prima vs neurologica (neurochirurgica) 5525 58 14 13 4 7 5 16

prima vs.cardiologica 5344 61 10 15 6 4 5 15

prima vs. endocrinologiafdiabetologica 3053 53 12 13 10 8 5 23

prima vs. urologicafandrologica 2997 61 10 18 3 5 4 11

prima vs. gastroenterologica 1752 54 22 18 4 1 2 6

prima vs. pneumologica 1487 66 10 8 2 7 8 17

prima vs. oncologica 1269 58 24 16 1 O O 1

prima vs. chirurgica vascolare 1029 62 16 9 6 6 1 13

I

%=>st*

I

esofagogastroduodenoscopia 1072 61 13 9 7 8 2 2

esofagogastroduodenoscopia con biopsia 1507 52 13 7 11 14 3 3 colonscopia con endoscopio flessibile 1641 60 10 10 5 11 4 4 sigmoidoscopia con endoscopio flessibile 92 77 13 3 2 2 2 2 biopsia (endoscopica) dell'intestino crasso 664 70 8 8 3 8 3 3 polipectomia endoscopica dell'intest.

crasso 268 80 3 4 10 1 1 1

tac capo 1250 80 14 5 1 O O 1

tac capo con mdc 295 69 18 7 4 1 1 2

rx rachide Is 5287 76 20 3 O O O 23

mammografia bil 6344 56 20 12 3 5 3 8

mammografia mon 247 67 22 6 1 2 2 4

tac torace, senza mdc 777 72 18 7 1 1 1 2

tac torace, senza e con mdc 1257 63 18 12 3 2 2 4

rx torace 8361 93 4 2 1 O O 7

tac addome sup 21 76 10 14 O O O O

tac addome sup 144 55 24 13 7 1 1 1

tac addome inf 15 80 7 7 O O 7 7

tac addome inf mdc 21 76 24 O O O O O

tac addome completo 359 71 23 4 1 O 1 2

tac addome completo 1447 59 25 12 2 1 1 2

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rx femore, ginocchio e gamba 4945 73 20 4 1 1 1 ,. {la ---_._.~ ... \i ~.~/

tac rachide,senza mdc 764 83 13 3 O O O O

tac rachide, senza e con mdc con mdc 14 71 29 O O O O O

tac bacino 97 70 22 7 1 O O O

ecografia capo e collo 5514 58 20 14 4 2 2 4

ecografia cardiaca 413 60 14 16 2 1 7 7

eco{color)dopplergrafia cardiaca a riposo 6764 67 11 13 3 2 4 6

eco{color)dopplergrafia cardiaca 113 73 12 8 5 1 O 1

ecografia mammella bil 6171 50 18 17 5 5 6 11

ecografia mammella mon 165 62 18 7 4 4 4 8

eco{color)doppler tronchi sovra aortici 5310 47 13 15 11 8 6 14

eco addome sup

3065 57 21 16 3 2 1 3

eco addome inf 467 54 24 16 2 3 1 4

eco addome completo 13954 59 20 16 3 2 1 2

eco(color)dopplergrafia artisp o in o dist,a o 5045 60 15 lO 6 5 4 9

eco ostetrica 4082 87 2 4 4 1 2 3

ecografia ginecologica 90 41 17 14 lO lO 8 18

rmn cervello, senza mdc 2325 60 21 15 2 1 1 2

rmn cervello, senza e con mdc 2082 60 19 15 4 1 1 2

rmn rachide, senza mdc 8990 65 25 8 1 O O O

rmn rachide, senza e con mdc 319 60 18 16 3 2 1 3

rmn muscoloscheletrica, senza mdc 8758 70 21 8 O O O O

rmn muscoloscheletrica, senza e con mdc 144 60 22 12 5 1 O 1 rmn addome inf. e sco pelvico, senza mdc 120 53 27 13 7 2 O 2 rmn addome inf e se. pelvico, senza e con

mdc 251 46 25 19 5 1 4 5

densitometria ossea con tecn ass rx,

lom,fem 3989 71 18 7 1 1 2 2

spirometria semplice 342 69 24 1 2 2 3 4

spirometria globale 339 69 12 7 4 2 6 9

ecg da sforzo con pedana mobile 6 O O O 100 O O O

ecg da sforzo con cicloergometro 1370 68 9 9 7 4 2 7

elettrocardiogramma dinamico 2898 55 lO 14 8 7 5 12

Ecg 9789 85 5 6 2 1 2 3

elettromiografia semplice 1110 66 15 9 2 2 7 7

esame del fundus oculi 394 44 lO 15 16 6 8 14

esame audiometrico tonale 683 50 lO 14 9 5 12 17

*per tali prestazioni il tempo massimo è di 7gg per gli esami radiologici convenzionale, di 40gg per le ecografie, tac e rmn e di 60gg per tutte le altre.

Naturalmente tale analisi evidenzia in misura maggiore alcune criticità; ciò per varie motivazioni, alcune delle quali si richiamano di seguito:

la più ampia base dati in termini di prestazioni rendicontate (si tratta, quindi, di valutazioni dei tempi di attesa ex post);

persistenza per alcune prestazioni di una non adeguata distinzione, in fase di rendicontazione, tra 11

(16)

prestazioni di primo accesso e quelle di controllo).

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In ogni caso si confermano valori critici soprattutto per la magglOr parte delle VIsite specialistiche e per alcuni esami strumentali.

Ricoveri programmati

Nel corso del 2013 sono stati monitorati interventi per artroprotesi d'anca, emorroidectomia, ernie inguinali, tonsillectomia, taluni interventi cardiovascolari, diverse tipologie di interventi per neoplasie ed inclusa la procedura di chemioterapia.

In tale ambito i valori standard di riferimento sono rispettati per la quasi totalità dei ricoveri.

La tabella seguente rappresenta un confronto 2010/2012 delle percentuali di interventi effettuati entro i

relativi standard (che rappresenta un indicatore di monitoraggio):

Inter. ch. progr. 2011 2012 2013

<=30gg

Neoplasie 99,5 99,1 99,4

Int.cardiovasc. 98,8 100

<=180gg

Artroprotesi anca 100 97,8

Emorroidectomia non mon. 100 100 Tonsillectomia nonmon. 100 100 Ernia inguinale nonmon . 100 99,7

• Per gli interventi di asportazione neoplasie ed interventi cardiovascolari il tempo massimo di attesa è di 30gg per gli altri interventi è di 180gg

AZIONI PER IL GOVERNO DEI TEMPI DEI ATTESA PER IL 2013

Di seguito si schematizzano le principali azioni che l'Asl assolve in materia di tempi di attesa:

Coordinamento

Le azioni di coordinamento dell' Asl si espletano a diversi livelli:

con strutture erogatrici attraverso la consulta degli erogatori, o in specifici tavoli tecnici, e in sede di predisposizione, da parte delle AA.OO. dei Piani aziendali semestrali di Governo dei Tempi di Attesa; tali Piani, congruenti con il presente Piano attuativo, dovranno essere inoltrati, per il corrente anno, dalle AA.OO ai competenti uffici regionali ed alla ASL, entro il 28.02.14 (per il l o semestre) ed entro il 31.07.14 (per il 2 o semestre)

con i soggetti prescrittori (mmg/pdf/specialisti) al fine di garantire appropriati interventi sulla domanda di prestazioni nonché il riferimento alle regole prescritti ve.

Valutazione

Valutazioni CIrca l'applicazione del Piano attuativo AsIMB e di eventuali difformità, attraverso:

(17)

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elaborazione ed analisi dei relativi dati con individuazione dene criticità e

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valutazione circa eventuali squilibri domanda/offerta nelle aree territoriali individuate Monitoraggio

Si espleta attraverso:

la gestione delle rilevazioni periodiche programmate in specifici giorni indice dalla Regione e dal Ministero per le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di ricovero (monitoraggio ex ante) - estesi anche a prestazioni prenotate in attività libero-professionale intramuraria e solvenza con conseguente analisi dei dati inviati dagli erogatori;

l'analisi, ex-post, dei dati trasmessi attraverso il flusso circolare 28/san;

l'analisi dei dati desunti attraverso il flusso delle schede di dimissione ospedaliere;

la valutazione dei Piani semestrali per il Governo dei Tempi di Attesa redatti dalle Aziende ospedaliere e trasmessi alla Regione ed alla ASL;

la valutazione del rispetto del sistema di prenotazione per ciò che concerne la suddivisione delle agende di prenotazione in primi accessi e controlli;

la gestione delle agende di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmabili in applicazione al Progetto Ministeriale del 'Mattone' tempi di attesa.

monitoraggio del rispetto da parte degli erogatori delle disposizioni regionali in materia di sospensione dell' erogazione delle prestazioni sanitarie, da effettuare attraverso il corretto utilizzo delle specifiche pagine web del portale regionale;

Governo della domanda

Rappresenta certamente l'aspetto più critico da gestire in quanto dipendente da diversi fattori quali, ad esempio, distribuzione epidemiologica delle patologie, alle preferenze dei pazienti, alla pressione dei mezzi di comunicazione, all'atteggiamento difensivo dei professionisti. Inoltre in questi ultimi anni l'attività ambulatoriale si è ulteriormente implementata anche in considerazione della progressiva deospedalizzazione verso regimi assistenziali più appropriati e meno costosi, qualificando l'attività ambulatoriale mediante l'istituzione della macroattività ambulatoriale ad alta complessità (MAC) e mediante il potenzi amento della chirurgia ambulatoriale.

Il governo della domanda si espleta, in particolare, attraverso le seguenti azioni (tutte, peraltro, già avviate nel corso degli anni precedenti ma che necessitano di essere costantemente presidiate ed eventualmente implementate anche in relazione a nuove esigenze e necessità):

1. Implementazione di interventi finalizzati al miglioramento dell'appropriatezza prescritti va; tali azioni sono da perseguire al fine di collocare nei Livelli Essenziali di Assistenza prestazioni ambulatoriali erogabili entro tempi appropriati alle necessità cliniche del singolo caso; questi potranno essere sostenuti dalle seguenti azioni:

applicazione di quanto sarà stabilito a tal proposito da specifiche indicazioni regionali (così come previsto dalle regole di sistema 2014) per determinate prestazioni di specialistica ambulatoriali (in particolare TC ed RMN osteoarticolare, PET ed endoscopie digestive);

promozione di interventi di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni ambulatoriali (in primo luogo per quelle più critiche per la tempistica di attesa), stimolando, attraverso specifiche azioni, e con l'utilizzo di adeguati strumenti, opportuni interventi verso i soggetti prescrittori;

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diagnostico / motivazione clinica a supporto della richiesta della prestazione; . . .... ' interventi finalizzati alla verifica di prescrizione con evidenza di inappropriatezza, (non indicazione del quesito diagnostico oppure non coerenza di questo rispetto alla prescrizione richiesta); prescrizioni con richiesta di urgenza differibile non giustificate o di classi di priorità non appropriate in coerenza con la normativa vigente);

2. Ulteriore verifica e necessità di indicazioni, ai soggetti prescrittori, al corretto ricorso di indicazioni prescritti ve riguardanti la tipologia di prestazione e l'eventuale classe di priorità. Tali indicazioni attengono la 'segmentazione' della domanda, secondo tipologie di prestazioni e priorità cliniche. Un tale approccio, per

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quale, peraltro, le regole di sistema 2014 hanno sottolineato l'importanza della valorizzazione della classe di priorità sulla prescrizione, ha lo scopo di sviluppare nel tempo una sensibilizzazione dei principali 'agenti della domanda' stessa; in particolare, i medici di medicina generale, i pediatri di famiglia, gli specialisti, a prescrivere prestazioni sanitarie fornendo indicazione circa la gravità clinica del singolo caso, contribuendo, anche, al superamento di alcuni determinanti 'impropri' della domanda. Quindi tale azione sarà orientata a perseguire una maggiore qualità del sistema prescrizione/prenotazione basandolo sulle priorità cliniche di accesso, allo scopo di rispondere, con tempistica adeguata al singolo caso almeno ai bisogni assistenziali più rilevanti.

3. Pieno sviluppo applicativo di Percorsi Diagnostico Terapeutici (PDT). I percorsi diagnostico terapeutici vigenti in AsIMB restano, in ogni caso, lo strumento che meglio garantisce l' appropriatezza delle prestazioni erogate, anche sotto l'aspetto della globalità e continuità di assistenza. Pertanto la loro applicazione (per la quale le regole di sistema 2014 sottolineano l'impegno a valutarne, attraverso alcuni indicatori, il grado di adesione) almeno, per le patologie croniche più comuni (diabete mellito, scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa) le cui prestazioni possono rientrare nelle aree cliniche sopra individuate, rappresenta un'ulteriore fase di sviluppo da perseguire, per garantire l'appropriatezza delle prestazioni richieste, un' adeguata tempistica di erogazione ed una più appropriata gestione dei controlli dei pazienti portatori di tali patologie. Per alcuni PDT vengono elaborati report sulla base di indicatori predefiniti atti a valutare i principali processi e indicatori di outcome e di esito e consentire un opportuno confronto in specifici momenti strutturati di audit clinico.

Razionalizzazione e ottimizzazione dell'offerta

Si schematizzano di seguito gli interventi che in tale ambito necessitano di essere presidiati:

1. impegno, in fase di negoziazione integrativa con gli erogatori, ad incrementare alcuni settori di offerta di prestazioni ambulatoriali (le più critiche per i tempi di attesa) verso un maggior soddisfacimento della domanda appropriata;

2. perseguire il miglioramento della fase di messa a disposizione dei referti anche attraverso le modalità SISS;

3. valutazione del rispetto di quanto previsto dalle indicazioni regionali per ciò che concerne l'erogazione delle prestazioni in attività libero professionale intramuraria, intramuraria allargata ed in regime di solvenza;

4. promozione di sistemi di prenotazione più vicini al cittadino, estendendo gli stessi e garantendo procedure semplificate di prenotazione; sarà valutata la possibilità di mettere a disposizione

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5. promozione presso le strutture erogatrici di interventi che garantiscano la gestione delle '.h._

prestazioni di 'controllo' e cioè, della continuità dei percorsi di controllo e follow up presso la stessa struttura erogatrice, con prescrizione e prenotazione da parte dello specialista degli accessi successivi; dovrà essere cura della struttura garantire l'accesso nei tempi indicati dal medico specialista per il relativo percorso; pertanto sarà garantita, non solo la prescrizione dell' accertamento da parte dello specialista, ma anche la prenotazione della prestazione da questi prescritta, da parte della struttura, fin dal momento in cui ne viene generata la necessità, con conseguente facilitazione dell' accesso per il cittadino e reale presa in carico del bisogno assistenziale;

6. gestione liste di attesa prestazioni ambulatoriali e di ricovero secondo le procedure che ciascuna struttura erogatrice ha esplicitato nella descrizione delle azioni legate all'accessibilità ed alla prenotazione delle prestazioni sanitarie. Tali procedure dovranno fare riferimento anche a quanto previsto dalla legge

724 / 94

la quale stabilisce che i presidi ospedalieri debbano tenere sotto la propria responsabilità i registri delle prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale. Le liste di prenotazione devono rimanere aperte in modo da garantire la 'trasparenza' delle stesse e fornire sempre una risposta ai bisogni espressi dai pazienti. Per ciò che concerne la tenuta e la gestione delle liste di attesa dei ricoveri per interventi chirurgici di elezione le strutture sanitarie interessate dovranno gradualmente riferirsi alle indicazioni stabilite nell'apposito documento elaborato dall'Agenzia dei Servizi Sanitari Regionali 'linee guida per le agende di prenotazione dei ricoveri ospedalieri programmabili' - all'interno del progetto 'Mattoni'. In tale documento sono contenute, tra l'altro, le proposte metodologiche per la rilevazione sistematica dei tempi di attesa e per la gestione dell' accesso alle prestazioni ospedaliere in regime di ricovero programmato.

Negoziazione

Gli obiettivi specifici per i tempi di attesa da negoziare entro aprile 2014, nell'ambito delle risorse del 5% del budget contrattato, con le strutture pubbliche e private, in ambito tempi di attesa, hanno tra l'altro, la finalità di orientare alcuni settori di offerta di prestazioni sanitarie verso un maggior soddisfacimento della domanda sanitaria, garantendo corretti interventi su possibili squilibri domanda / offerta. Con l'utilizzo di specifiche risorse finanziarie, attribuite alle ASL con la DGR 351 / 13, sono stati già sperimentati, nel corso dell'ultimo quadrimestre 2013, interventi di implementazione di offerta di prestazioni di specialistica ambulatoriale.

Gli obiettivi saranno sviluppati su aree prestazionali specifiche e individuate come critiche o potenzialmente tali. Ogni obiettivo dovrà prevedere azioni il cui grado di raggiungimento sarà misurabile sulla base di indicatori predefiniti.

Indicazione di misure previste in caso di superamento tempi massimi stabiliti

Si è previsto, cosÌ come anche indicato nella DGR VIII/2828, ed al punto 13 della dgr IXl1775111, che la struttura erogatrice si impegni, su richiesta del paziente, qualora non sia rispettato il tempo di attesa stabilito come obiettivo relativo alla prestazione, ad erogare la stessa in regime libero professionale, facendosi carico dell'intera tariffa, detratto l'eventuale ticket che risulta a carico del paziente.

Secondo tali disposizioni, qualora la struttura prescelta non sia in grado di garantire le prestazioni entro il tempo massimo, rivolgendosi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico dell'Asl i cittadini sono indirizzati verso altre strutture del territorio in grado di rispettarlo. Quindi se la struttura prescelta non garantisce le 15

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prestazioni entro il tempo massimo, rivolgendosi all' Ufficio Relazioni con il Pubblico dell' ~~--:::-'!,~:~/

possono conoscere altre strutture sul territorio in grado di rispettarlo. Se nessuna di queste è in gra&;4i t/~~:,:;/

rispettare tale tempo massimo, cosi come previsto dall'art.8 della DGR VII 47675/99, la struttura erogatrice inizialmente scelta si deve impegnare, su richiesta del paziente, ad erogare la prestazioni in regime libero professionale, facendosi carico dell'intera tariffa, detratto l'eventuale ticket che risulta a carico del paziente.

Miglioramento accessibilità

Si richiamano di seguito le principali azioni da mantenere e monitorare in tale ambito:

l. semplificazione del percorso prescrizione/prenotazione/erogazione di prestazioni sanitarie anche attraverso un pieno e corretto utilizzo del ricettario SSN da parte dei soggetti prescrittori;

2. riorganizzazione sistema CUP: lo sviluppo dei sistemi di prenotazione per livelli territoriali

gradualmente più estesi dovranno essere in grado di interfacciare in modo ottimale il complesso dell' offerta con quello della domanda di prestazioni ed essere più vicini al cittadino. In tale direzione le due aziende ospedaliere che insistono sul territorio della AsIMB hanno realizzato, ciascuna per i propri presidi, centri unificati di prenotazione di livello sovrazonale, consentendo di prenotare prestazioni ambulatoriali presso propri presidi. Inoltre tali aziende hanno ampliato ed esteso i sistemi di prenotazione inserendo nella propria rete di collegamento anche le farmacie.

Informazione e comunicazione

L'implementazione dell'aspetto informativo verso tutti gli attori del sistema coinvolti nella problematica dei tempi di attesa (in particolare mmg / pdf, strutture erogatrici di prestazioni sanitarie ambulatoriali, associazioni di tutela dei cittadini) resta uno degli aspetti più importanti nel governo dei tempi di attesa e rappresenta una importante risorsa per la gestione di tale fenomeno Le informazioni e la comunicazione sulle liste di attesa rappresentano un diritto fondamentale del cittadino, e una risorsa per l'ASL, al fine di garantire un miglioramento della qualit del servizio. Per tale motivo la comunicazione deve tendere a rendere consapevole il cittadino circa la criticità del problema e gli sforzi in atto per affrontarlo e, pertanto, valorizzare la partecipazione degli utenti e delle associazioni di tutela e di volontariato rispetto al problema dei tempi di attesa.

Infine è necessario tener conto che gli interventi sul fronte dell'informazione e comunicazione debbano anche considerare l'area della percezione soggettiva del fenomeno che implicano la relazione tra cittadino e operatori sanitari, la capacità di procedere nei percorsi di assistenza! erogazione dei servizi, ecc.

Le azioni da attuare si possono ricondurre sostanzialmente allo sviluppo e mantenimento delle seguenti:

1. Promozione di piani di comunicazione territoriali (diffusione delle informazioni ai cittadini riguardanti i tempi di attesa e le strutture erogatrici presenti sul territorio dell' ASL e, quindi, in ciascun ambito territoriale);

Riferimenti

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