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26 ottobre 2017

RACCOMANDAZIONI SIAPEC - AIOM per la valutazione del PD-L1

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha autorizzato l’ammissione alla rimborsabilità di due farmaci anti-PD-1 per il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) metastatico: il pembrolizumab (KEYTRUDA) sia in prima che in seconda linea, ed il nivolumab (OPDIVO) in seconda linea. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale rende così disponibile un’opzione terapeutica immuno-oncologica per questo tipo di tumore, sia in prima linea che in seconda linea.

La definizione dell’espressione immunoistochimica della proteina PD-L1 rappresenta il biomarcatore richiesto per la rimborsabilità del solo pembrolizumab nel NSCLC in fase metastatica. Il pembrolizumab può essere rimborsato nei pazienti con un’espressione di PD-L1 nelle cellule tumorali uguale o superiore al 50% in prima linea, e uguale o superiore all’1% in seconda linea. Il nivolumab rimborsabile in seconda linea non richiede la valutazione di questo biomarcatore.

I Patologi sono quindi chiamati a sostenere un nuovo carico di lavoro e una nuova responsabilità utilizzando una metodica immunoistochimica la cui valutazione è richiesta per la selezione dei pazienti per il trattamento con pembrolizumab.

Considerate le numerose domande che afferiscono dai Servizi di Anatomia Patologica e dalle Unità Operative di Oncologia Medica, e che riflettono scarsa chiarezza sulle modalità di analisi e valutazione immunoistochimica del PD-L1, si ritiene opportuno l’impiego, per lo meno in questa fase iniziale, in attesa di un controllo di qualità Nazionale, l’uso di kit commerciali chiusi, clinicamente validati (quali il Dako PharmDx 22C3 o il Roche Ventana SP263) sulle rispettive piattaforme. Uno studio italiano, promosso da AIOM e SIAPEC- IAP, ha dimostrato, infatti, la sostanziale riproducibilità delle valutazioni eseguite con questi assay che possono essere considerati totalmente sovrapponibili (Marchetti et al., J Thorac Oncol. 2017 Aug 14).

Questi test possono funzionare anche su citoincluso/cell-block, se processati con modalità e tempi analoghi a quelli delle piccole biopsie. E’ noto che tutti i test predittivi sono sviluppati su campioni fissati in formalina e inclusi in paraffina. Tali protocolli di processazione rappresentano una condizione fondamentale per l’uso di citoinclusi/cell- block, fermo restando che la quantità minima di cellule vitali nel campione deve essere superiore a 100.

Resta da definire il problema della rimborsabilità del test da parte delle Autorità regionali e del Ministero della Salute.

Le due Società Scientifiche AIOM e SIAPEC-IAP proporranno, nelle sedi competenti, che il test possa essere erogato dietro esposizione di normale impegnativa quale test predittivo immunoistochimico. Questo al fine di inserire tutti i test predittivi in una comune ottica di rimborsabilità.

Le Società Scientifiche:

Il Presidente Dott. Mauro Truini

Il Presidente Dott. Carmine Pinto

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