NETTUNO – Network per l’Università ovunque Corso: Laurea a distanza in Ingegneria Informatica Insegnamento: Reti di Calcolatori II
Docenti: prof. Pier Luca Montessoro, prof. Mario Baldi Collaboratore alle attività di laboratorio: ing. Davide Pierattoni
VIDEOLEZIONE N° 8 – SNMP e gestione remota delle apparecchiature DOMANDE DI RIEPILOGO
ARGOMENTI:
- Protocollo SNMP
- Gestione remota delle apparecchiature di rete: strumenti e metodologie
1. Quali sono le principali funzionalità offerte dal protocollo SNMP?
Il protocollo SNMP è nato per permettere la gestione dei nodi della rete attraverso la rete stessa. Le principali funzionalità da esso offerte sono la configurazione remota delle apparecchiature, la collezione di statistiche sul traffico e la segnalazione dei guasti.
2. Quali sono gli elementi costitutivi dell’architettura di gestione remota dei dispositivi di rete?
HUB
router
switch HUB
stazione di gestione agenti SNMP
protocollo SNMP HUB
router
switch HUB
stazione di gestione agenti SNMP
protocollo SNMP
Facendo riferimento alla figura, nell’architettura di gestione remota dei dispositivi di rete si individuano:
- nodi controllati: sono i dispositivi che devono essere controllati
- agenti SNMP: sono componenti software che, installati su un certo dispositivo, ne controllano il funzionamento, collezionano informazioni e statistiche in una base di dati (MIB: Management Information Base) dalla struttura definita e comunicano alla stazione di gestione la comparsa di eventi specifici (segnalazione asincrona mediante trap SNMP)
- protocollo SNMP: è il protocollo di comunicazione utilizzato dalla stazione di gestione e dagli agenti SNMP
- stazione di gestione: è una postazione centralizzata che comunica e visualizza lo stato di tutti gli agenti distribuiti sulla rete
3. Perché il protocollo SNMP prevede le due modalità di segnalazione request/response e trap? Quali sono le loro differenze?
La modalità request/response supporta tutte le attività di interrogazione e controllo (ossia tutti gli interventi di tipo sollecitato) da parte della stazione di gestione nei confronti degli agenti distribuiti nella rete. Infatti permette alla stazione di gestione di leggere o modificare i valori degli oggetti collezionati nella MIB.
La modalità trap riguarda invece le attività di tipo non sollecitato, e permette a un agente di segnalare un evento rilevante (ad esempio, un allarme di guasto) all’entità di gestione senza che sia quest’ultima ad interrogarlo.