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Pisa, 2020. Il principio di proporzionalità sanzionatoria in materia penale, A , Recensione di E. V V L

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L

E IDEE DEGLI ALTRI

V

ICO

V

ALENTINI

Recensione di E. ADDANTE,

Il principio di proporzionalità sanzionatoria in materia penale, Pisa, 2020.

In quest’agile e chirurgico saggio monografico, Eleonora Addante si mette sulle tracce del principio di proporzionalità penale nella casistica della Con- sulta, privilegiandone il collaudo sul momento trattamentale (quantum e quomodo della pena): l’unico segmento del percorso punitivo, questo, che nell’epoca dell’europeismo giudiziario resta saldamente nelle mani – tutt’altro che attente e sicure – del Parlamento.

Dopo avere rapidamente ricostruito fisionomia, genesi ed evoluzione del pa- rametro, anche grazie a un’interessante comparazione con la più performante versione tedesca (Cap. 1), l’Autrice propone un affresco retrospettivo e pro- spettico del test di ragionevolezza in materia penale: evidenziando come il canone di proporzione punitiva sia penetrato nelle argomentazioni della Cor- te costituzionale in virtù della sinergia fra uguaglianza e funzione rieducativa della pena (artt. 3, 27, co. 3, Cost.); abbia via via irrobustito la propria forza di resistenza in concomitanza con la progressiva marginalizzazione della figura- presupposto del tertium comparationis, passata da rigida condizione di am- missibilità dello scrutinio e mero ‘sostituto sanzionatorio’ utile a scongiurare vuoti di tutela; e sia infine emerso in tutta la sua autonoma forza dimostrativa una volta scomparso il tertium, generando discutibili – ma, sempre secondo Addante, inevitabili e necessarie – incursioni del Giudice costituzionale nella discrezionalità del legislatore, nel segno della salvaguardia dei diritti fonda- mentali dall’abuso del penale (Cap. 2).

Chiude il volume uno studio sull’impatto della logica della proporzionalità sulle misure lato sensu penali automatiche (misure di sicurezza, custodia cau- telare, istituti penitenziari) e sulle pene fisse (anche accessorie: Capitolo 3), e un breve résumé non privo di spunti de iure condendo.

In definitiva, si tratta di un’opera stilisticamente godibile e aggiornata, che s’impegna su di un tema classico con uno sguardo rivolto al futuro possibile.

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