• Non ci sono risultati.

Dalla pandemia alla strategia per la "salute ecosistemica" - SNPA - Sistema nazionale protezione ambiente

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Dalla pandemia alla strategia per la "salute ecosistemica" - SNPA - Sistema nazionale protezione ambiente"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

ASSOARPA E SNPA, DALLA PANDEMIA ALLA STRATEGIA PER LA “SALUTE ECOSISTEMICA”

GIUSEPPE BORTONE

Direttore generale ARPAE Emilia- Romagna

Presidente AssoARPA

Un anno impegnativo quello che abbiamo vissuto, dal punto di vista personale e familiare, dal punto di vista associativo. Con l’esplodere della pandemia, sin dai primi me- si del 2020, le attività di AssoARPA si sono focalizzate sul supporto alle Autorità sanitarie e di Protezione ci- vile, nazionali e regionali, all’interno del contesto istituzionale del Con- siglio SNPA. Proprio per rafforzare un messaggio positivo di comuni- tà e di prospettiva, in un momento complesso come la crisi pandemi- ca, abbiamo cercato di dare gran- de impulso alle attività di formazio- ne che caratterizzano più di altre la vita associativa. Un cambio di pas- so importante, che ha saputo realiz- zare nuovi moduli di formazione a distanza. I numeri della formazione sono stati, infatti, di particolare suc- cesso e ci hanno restituito l’impor- tanza di AssoARPA nella realizzazio- ne di strumenti formativi espressio- ne delle concrete esigenze di tut- to di sistema delle Agenzie. Credo una bella rappresentazione dell’As- sociazione, a servizio di tutta la no- stra comunità agenziale, strumento fondamentale per promuovere una vision condivisa. Le criticità legate agli inquadramenti contrattuali e i rapporti con gli Ordini delle profes- sioni sanitarie non hanno viceversa aiutato al mantenimento di un clima positivo e coeso.

Credo che il blocco delle procedure assunzionali, di giovani chimici, fisici e biologi a seguito di legittimi ricorsi ai tribunali amministrativi, anche se

avallati da alcune sentenze del Tar, che non sono messe ovviamente in discussione, ma i cui esiti andranno confrontati con altre ordinanze Tar di indirizzo opposto, hanno comun- que generato una situazione di in- certezza e l’impossibilità di soddi- sfare le legittime aspettative di gio- vani laureati. Tale situazione rischia di essere un serio intralcio all’avvio di un importante e ormai improro- gabile ricambio generazionale.

Il rischio di interruzione delle attivi- tà di controllo e di vigilanza per la rivendicazione di esclusività da par- te di alcuni Ordini professionali, con tutte le relative conseguenze sulla funzionalità delle Agenzie e sulla le- gittimità degli atti, non ha consen- tito un confronto costruttivo, in cui la contrapposizione ha prevalso ne- gando ogni possibilità di soluzione di merito.

La difficoltà dimostrata da parte isti- tuzionale, sia di livello statale che regionale, di cogliere le esigenze delle ARPA e di trasferirle in stru- menti contrattuali e regolamentari coerenti con le funzioni e le esigen- ze di equità di trattamento di tutto il personale del comparto e della diri- genza, è un altro aspetto della crisi in atto.

AssoARPA, che rappresenta non so- lo i direttori generali come è stato detto, ma che è rappresentanza di tutte le istanze gestionali e orga- nizzative delle componenti del Si- stema e che è parte di SNPA, non è stata forse in grado di far coglie- re gli aspetti fondamentali di que- ste necessità organizzative, consen- tendo che il confronto assumesse la dimensione di rivendicazione sinda- cale o di difesa di interessi di parte.

L’emendamento 135.20, proposto nella discussione della Legge di Bi- lancio dall’onorevole Braga, in rap- presentanza di tutte le forze di mag- gioranza parlamentare, con una condivisione pressoché trasversale

125

INTEGRAZIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA AGENZIALE

iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALI

BEA B B B BE E E EA A A A BEA BEA

2021/1-2

(2)

di tutte le rappresentanze dell’op- posizione, ma poi respinto con il parere contrario del Ministero della Salute, ha indubbiamente colto gli aspetti di criticità e impegnato tutte le istituzioni ed enti coinvolti a ricer- care una soluzione.

Come Agenzie, come SNPA e come AssoARPA, continueremo a lavo- rare per individuare una soluzione unitaria e aperta al confronto, che consenta a tutti i nostri professioni- sti (biologi, chimici, fisici, ingegneri, geologi, agronomi, forestali, natura- listi, scienziati ambientali, avvocati, urbanisti ecc. …) di accedere all’im- piego e alla dirigenza, con pari con- dizioni economiche e giuridiche per attività evidentemente parimenti importanti, nella multidisciplinarietà che caratterizza la tutela ambienta- le, tra professioni diverse e tutte ne- cessarie per le attività di ARPA, sen- za sperequazioni e in una logica di valorizzazione delle persone, delle competenze, delle responsabilità organizzative e delle eccellenze che caratterizzano il sistema.

Un’esigenza fondamentale, neces- saria per la corretta implementazio- ne dei livelli essenziali delle presta- zioni tecniche ambientali (LEPTA), un progetto di valorizzazione utile al rilancio del Paese.

Questo è tanto più urgente per far- si trovare pronti, per rispondere da subito alla necessità di supporto per l’attuazione coerente e significativa dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che dovranno vedere anche l’Italia protagonista di un rilancio in chiave ecologica: que- sta può essere la sfida a cui potrem- mo essere chiamati come Sistema, e senza poter aspettare che sia pas- sata l’emergenza sanitaria provo- cata dal Covid-19, ancora lontana dall’essere risolta.

Per farlo al meglio, è più che op- portuno rafforzare il sistema delle Agenzie; semplificare le norme e le

procedure, velocizzare gli iter, digi- talizzare i processi, continuando allo stesso tempo a garantire i necessari elevati livelli di tutela degli ecosiste- mi e della popolazione.

Ascolto e dialogo dovranno essere parole d’ordine per il Sistema costi- tuito da ISPRA e dalle Agenzie am- bientali: il confronto dovrà essere serrato con il mondo delle impre- se, perché quanto progettato possa essere realizzato “presto e bene”;

con i decisori politici, perché com- prendano l’importanza del coinvol- gimento di chi per l’ambiente lavo- ra da sempre; con la società civile, perché gli obiettivi dovranno esse- re condivisi tra tutti i protagonisti, in una prospettiva che veda crescere insieme economia, benessere so- ciale e tutela dell’ambiente.

Stiamo affrontando la crisi più im- portante dal dopoguerra in avanti e ci siamo resi conto con ancora più forza che è necessario mettere in at- to un cambiamento di lungo termi- ne dei nostri modelli territoriali e di sviluppo, in un’ottica di prevenzione a tutti i livelli. Ora dobbiamo cercare di indirizzare la transizione per be- neficiare delle sue opportunità.

Il nesso ambiente/salute si è impo- sto in modo netto con la pandemia in corso. Abbiamo capito che i sa- peri di chimici, biologi, fisici, tossi- cologici, epidemiologi, matematici, informatici, ingegneri ambientali e medici si devono integrare per co- struire un nuovo sapere scientifico.

Non c’entrano qui gli aspetti di in- quadramento contrattuale, ma la necessità di creare le basi per un

“nuovo” monitoraggio ambienta- le, inevitabilmente interdisciplina- re, che sappia identificare e valuta- re i rischi per la popolazione e per l’ecosistema. Il grande patrimonio di conoscenze e competenze del Sistema può essere in questo sen- so una base straordinaria per politi- che “science-based” che si fondino

126

INTEGRAZIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA AGENZIALE

iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALI

BEA B B B BE E E EA A A A BEA

BEA

2021/1-2

(3)

sulla prevenzione, sulla riduzione del rischio e sull’aumento della re- silienza. Risulta, in altre parole, sem- pre più necessario integrare le stra- tegie Ambiente-Clima-Salute in una logica di “Salute ecosistemica”. È quello che dovremo fare per alline- arci alle strategie dell’Agenzia eu- ropea dell’Ambiente, che ha posto come terza azione chiave del pro- gramma strategico 2021-2030 lo svi- luppo di attività orientate alla va- lutazione degli impatti sulla salute dell’inquinamento del suolo, dell’a- ria e dell’acqua.

In linea con questi obiettivi strate- gici europei, SNPA ha avviato pro- grammi operativi di integrazione Ambiente/Salute. Il Protocollo SN- PA/ISS che si pone tra gli obietti- vi quello di sviluppare procedure e metodi di valutazione integrata, co- me ad esempio la VIIAS. Da questo contesto sono nati i due progetti nazionali Pulvirus e Epicovair. Molte sono le aspettative e le potenzialità legate alla condivisione di strumen- ti integrati, capacità analitiche e co- noscenza condivisa. Partendo dalla laboratoristica che va potenziata e messa a sistema sfruttando le eco- nomie di scala e le capacità di rete del SNPA: una vera e propria infra- struttura di servizio per il Paese. Chi- mica dei contaminanti emergenti, sviluppo delle tecniche di tossicolo- gia genomica, scienza dell’esposi- zione, che necessita di modellistica dedicata, strumenti di calcolo avan- zati, tutte basi di dialogo con l’epi- demiologia ambientale innovativa.

Se realizzata questa infrastruttura

di servizi può contribuire alla tute- la dell’ambiente e della salute, sup- portare le strategie per il cambia- mento climatico, essere strumento utile per i piani della prevenzione sanitaria. Una parte di questi obiet- tivi possono essere letti all’interno del “Piano nazionale per la resilien- za e ripresa sostenibile - Missione 6 - Salute Ambiente e Clima”, che propone la destinazione di 500 mi- lioni di euro per un programma di investimento strutturale accompa- gnato da un progetto di riforma che vede tra i punti salienti l’istituzione del Sistema nazionale di prevenzio- ne Salute-Ambiente e Clima (SNPS) per la piena integrazione con SN- PA. Credo che per la piena imple- mentazione del disegno di rifor- ma vadano meglio definiti gli stru- menti di governance del rapporto SNPS/SNPA onde evitare inefficaci sovrapposizioni.

È indubbio però che SNPA in que- sto disegno debba rivestire un ruolo strategico, a sostegno di una nuo- va governance per l’ambiente, che si integra e rapporta con le strate- gie di prevenzione. Le Agenzie am- bientali e ISPRA stanno lavorando per rafforzare il sistema e per una vision condivisa che permetta loro di svolgere appieno il ruolo di col- legamento tecnico tra i diversi livelli istituzionali, dal Ministero dell’Am- biente alle Regioni.

AssoARPA vuole essere protagoni- sta di questo cambiamento in rap- presentanza di tutta la comunità ARPA e come strumento di suppor- to imprescindibile del SNPA.

127

INTEGRAZIONE E SVILUPPO DEL SISTEMA AGENZIALE

iLboLLettinoDEGLI ESPERTI AMBIENTALI

BEA B B B BE E E EA A A A BEA BEA

2021/1-2

Riferimenti

Documenti correlati

 Il passaggio di patogeni (come i virus) da animali selvatici all’uomo è facilitato dalla progressiva distruzione e modificazione degli ecosistemi dovuta alla

Il controllo del territorio, effettuato costantemente dalle Strutture Territoriali dell’ARPA Molise, è finalizzato alla ricerca dei rifiuti interrati, dei depositi

Livelli massimi di concentrazione di attività dei radionuclidi gamma emettitori rilevati nei fanghi di depurazione prelevati mensilmente dai maggiori impianti di depurazione di

After this initial period of discovery, microplastics research now finds itself at a stage of development where there is a lack of quality assurance/quality control

ARPA Sicilia - Incendio ditta “D’Angelo Vincenzo" di Alcamo – TP e incendio in deposito sotto sequestro di rifiuti speciali a Catania (Brigida Finocchiaro). 17:20 - 18:00

Tra questi, il monitoraggio della qualità delle oltre trecento acque di balneazione in cui è suddiviso il litorale campano, il supporto analitico alle Asl per i controlli

Contro il decreto di convalida, la persona nei cui confronti vengono svolte le indagini e il suo difensore, la persona alla quale le cose sono state sequestrate e quella che

Dovrebbe, ad esempio, essere previsto l’obbligo di indicare un dato che sia a conoscenza del solo segnalante (al riguardo nella piattaforma ANAC, l'identità del segnalante