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Introduzione alla Cosmologia Fisica Lezione 11

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Academic year: 2021

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(1)

Introduzione alla Cosmologia Fisica

Lezione 11

Giorgio G.C. Palumbo

Università degli Studi di Bologna Dipartimento di Astronomia La radioastronomia

(2)

Lo spettro elettromagnetico Lo spettro elettromagnetico

Osservare il cielo solo nella Osservare il cielo solo nella

banda ottica, e’ come ascoltare banda ottica, e’ come ascoltare

un brano musicale filtrato un brano musicale filtrato

(3)

Ma chi o che cosa produce Ma chi o che cosa produce

onde Radio nel cosmo?

onde Radio nel cosmo?

Stazioni radio extra-terrestri ?

Stazioni radio extra-terrestri ?

No No

Processi fisici nella materia ?

Processi fisici nella materia ?

(4)

Processi termici Processi termici

Particelle cariche Particelle cariche

Processi non termici Processi non termici

Particelle cariche + campi magnetici Particelle cariche + campi magnetici

Righe di emissione Righe di emissione

Idrogeno [ 21 cm , 1400 MHz ] Idrogeno [ 21 cm , 1400 MHz ] Processi di emissione di onde radio Processi di emissione di onde radio

(5)

La nascita della radioastronomia La nascita della radioastronomia

Fine ‘800: prime trasmissioni radio(G.Marconi) Trasmissioni radio a media distanza con onde lunghe. Uso delle onde corte (Marconi,

radioamatori)

L’interesse della AT&T Bell.

Misure di rumore a onde corte.

1932: Karl Jansky:

Riflessione negli strati alti della ionosfera

Segnali di origine cosmica !

(6)

La scoperta pubblicata sul N.Y. Times il

La scoperta pubblicata sul N.Y. Times il 5 maggio 19335 maggio 1933 Poco interesse da parte degli astronomi professionisti

Poco interesse da parte degli astronomi professionisti:: come mai ?

come mai ?

Molto interesse da parte dei radioamatori:

Molto interesse da parte dei radioamatori:

come mai ? come mai ?

Grote Reber...

Grote Reber... …nel suo giardino... …la prima radio survey...

(7)

Alcuni numeri Alcuni numeri

Le sorgenti cosmiche sono debolissime:

Alcune bande

radioastronomiche

1 Watt su un area grande come l’orbita della Luna

Sorgente da 1 Jansky + Ricevitore con 100 MHz di banda

(8)

Servono quindi grandi aree di Servono quindi grandi aree di

raccolta dei segnali ! raccolta dei segnali !

Grandi DISCHI ! Grandi DISCHI !

Le sorgenti cosmiche sono debolissime

(9)

I radiotelescopi italiani I radiotelescopi italiani

Medicina (Bologna) 32 metri

Noto (Siracusa) 32 metri

(10)

Parkes, NSW (Australia)

64 metri

64 metri

(11)

Jodrell Bank, Manchester (UK) Jodrell Bank, Manchester (UK)

72 metri

72 metri

(12)

Effelsberg, Bonn (Germania) Effelsberg, Bonn (Germania)

100 metri

100 metri

(13)

Arecibo, Porto Rico (USA) Arecibo, Porto Rico (USA)

300 300

metri

metri

(14)

Feed in fuoco primario

... in fuoco secondario Schema Gregoriano

(15)

Come funzionano i dischi … Come funzionano i dischi …

(16)

Il Ricevitore

Sensibilità del ricevitore:

rumore “termico” del ricevitore (ricevitori raffreddati)

(17)

I radiotelescopi singoli I radiotelescopi singoli

possono fare

possono fare mappemappe del del cielo

cielo solo a bassa solo a bassa risoluzione

risoluzione

Arecibo a 400 MHz Arecibo a 400 MHz non distingue

non distingue

aree celesti più piccole aree celesti più piccole

di circa 1/3 della Luna di circa 1/3 della Luna

(18)

Schiere di dischi

Schiere di dischi ed elaborazione ed elaborazione elettronica dei segnali sommati

elettronica dei segnali sommati

ed allora per fare mappe dettagliate si usano …ed allora per fare mappe dettagliate si usano …

E’ la E’ la

RADIO-INTERFEROMETRIA RADIO-INTERFEROMETRIA

(19)

Dal radiotelescopio singolo alle reti di radiotelescopi

(20)

VLA (Very Large Array) (New Mexico, USA)

(21)
(22)

VLBI Europeo

(23)
(24)

VLBI intercontinentale

VLBI intercontinentale

(25)

NGC1808 NGC1808

Ottico Radio (21 cm)

…si raggiunge una “risoluzione” pari alle immagini ottiche…

… o spesso molto migliore delle immagini ottiche …

(26)

4.9 GHz 0.4 arcsec resolution

4.9 GHz 0.4 arcsec resolution

1.4 GHz 5 arcsec resolution

1.4 GHz 1.4 arcsec resolution 1 arcmin

8 GHz 0.3 arcsec resolution

(27)

Osservazioni con radiotelescopi singoli

La Via Lattea a 408 MHz

- Variabilità temporale - Pulsar

- Righe

- Mappe su larga scala

(28)
(29)

I dischi singoli rimangono

lo strumento migliore per investigare

una classe peculiare di radiosorgenti

PULSAR le

PULSAR

(30)

La Radioastronomia e le Pulsar La Radioastronomia e le Pulsar

OROLOGI COSMICI OROLOGI COSMICI

NEL CIELO INVISIBILE

NEL CIELO INVISIBILE

(31)

* Nel 1965 la radio interferometria non era ancora disponibile

La scoperta delle pulsar Cap. 1 : l’antefatto

* Si investigava la possibilità di

distinguere radio sorgenti “puntiformi”

(ad esempio le QUASARs, da poco scoperte) con un esperimento di

“scintillazione”

(32)

Scintillazione di una radiosorgente puntiforme

La scoperta delle pulsar

Cap. 2 : l’esperimento di Cambridge

Sorgente estesa

(33)

28 Novembre 28 Novembre

1967 1967

La scoperta delle pulsar

Cap. 3 : la prima “strana” osservazione

Jocelyn Bell

Impulsi di 20 msec che si ripetevano equispaziati di 1.33 sec

(34)

Riflessione di segnali terrestri sulla Luna o su qualche pianeta ?

Una civiltà extraterrestre ?

Riosservazione del fenomeno sempre nella stessa posizione in cielo, entro pochi minuti d’arco

La scoperta delle pulsar Cap. 4 : i mesi dei dubbi

Disturbo prodotto da trasmettitori locali?

NONO

NONO NONO

(35)

Jocelyn Bell Antony Hewish

Scoperti segnali radio periodici dal cosmo

1968 : sulla rivista Nature

PULSAting Radio source: PULSAR

La scoperta delle pulsar La scoperta delle pulsar

Cap. 5 : l’annuncio

Cap. 5 : l’annuncio

(36)

* La scoperta in breve tempo di altre 3 “sorgenti pulsanti” simili conferma la loro natura cosmica

La scoperta delle pulsar

Cap. 6 : la conferma e l’interpretazione

* La brevità degli impulsi, solo pochi millisecondi, suggerisce che la sorgente deve essere di

piccolissime dimensioni, dell’ordine di 10-100 km !

* Anche sulla scorta di alcune predizioni

teoriche – fra cui quelle dell’italiano Pacini – si impone il modello di PULSAR quale stella

estremamente compatta e rapidamente ruotante che emette un segnale pulsato a seguito di un effetto-faro

(37)

Premio Nobel

(38)

Una conferma fondamentale Una conferma fondamentale

Anno 1968:

Anno 1968: Scoperta una Pulsar al centro Scoperta una Pulsar al centro della Crab Nebula, resto di una Supernova della Crab Nebula, resto di una Supernova

esplosa nel 1054 d.C.

esplosa nel 1054 d.C.

P = 33 millisecondi P = 33 millisecondi ee

rallenta! rallenta!

(39)
(40)

PSR 0329+54 P = 714 ms

PSR 0833-45 P = 89 ms

… dal 1967 al 17 Aprile 2004 …

1613 PULSAR !

(41)

Formazione di una stella di neutroni

M=1.4 Mo M=1.4 Mo R =10 km R =10 km

P= 0.01 s P= 0.01 s B= 10

B= 1013 13 GG

(42)
(43)

Cosa è allora una Pulsar?

Una PULSAR è una stella di neutroni rapidamente ruotante ed altamente magnetizzata, che emette un segnale

radio pulsato a seguito di un effetto-faro

Ma una Pulsar quanto dura ?

(44)

La più famosa applicazione......fino a oggi

* *Nelle pulsar binarie si possono misurare effetti di Relatività

Generale PSR B1913+16

Pulsar

Stella di Neutroni+

La Relatività Generale di Einstein è la migliore teoria della gravitazione disponibile

PREMIO NOBEL

1992 Taylor & Hulse

(45)

Applicazioni del timing delle pulsar

* Le pulsar fra gli orologi più precisi a disposizione della Scienza

** Il timing consente di misurare con precisione la posizione delle

Pulsar negli ammassi globulari

** Si possono fare misure dinamiche per rivelare la massa presente nelle regioni centrali degli ammassi globulari

** Le millisecond pulsar potranno

essere usate come rivelatori di onde gravitazionali.

Millisecond Pulsar

Riferimenti

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