DL Milleproroghe: Ordini del giorno di interesse approvati Ordine del giorno M5S sulla stabilizzazione del personale medico
La Camera, premesso che:
l'articolo 1 del decreto-legge 183/2020, inerente alla stabilizzazione del personale degli enti ed aziende del Servizio Sanitario Nazionale, si prefigge l'obiettivo di incrementare le assunzioni a tempo indeterminato. In particolare, il suddetto art. 1, al comma 8 dell'articolo 1 modifica alcuni riferimenti temporali per l'applicazione, relativamente agli enti ed aziende del Servizio Sanitario Nazionale, della normativa transitoria che consente l'assunzione a tempo indeterminato di soggetti che abbiano rapporti di lavoro subordinato a termine o di lavoro flessibile con pubbliche amministrazioni;
la proroga dei termini disposta, con riferimento alla stabilizzazione del personale medico, tecnicoprofessionale e infermieristico presso gli enti ed aziende dello stesso Servizio Sanitario Nazionale, differisce al 31 dicembre 2021 il termine entro cui il personale deve aver maturato il requisito di anzianità ai fini della stabilizzazione, nonché il termine entro cui il personale abbia maturato almeno tre anni di contratto, anche non continuativi, negli ultimi otto anni, presso le amministrazioni che bandiscano concorsi per nuove assunzioni;
considerato che:
tra i provvedimenti adottati nei mesi scorsi, il decreto-legge 10 novembre 2020 n. 150, cosiddetto decreto-legge «Calabria» era finalizzato ad implementare la capacità del sistema sanitario della regione Calabria nel contrasto alle conseguenze derivanti dal contagio da COVID-19. In particolare, con lo scopo di garantire l'esigibilità dei livelli essenziali di assistenza (LEA), e in deroga ai limiti previsti dalla legislazione vigente con riferimento agli oneri per il personale del Servizio Sanitario Nazionale, il Ministro della salute, sulla base del fabbisogno rilevato dalle aziende del servizio sanitario regionale, può autorizzare il Commissario ad acta ad adottare un piano straordinario per l'assunzione di personale medico, sanitario e socio-sanitario, anche per il settore dell'emergenza-urgenza, facendo ricorso innanzitutto agli idonei delle graduatorie in vigore, nel limite del 20 per cento delle risorse di cui all'articolo 6, comma 1, del decreto in questione;
tuttavia, nonostante tutte le misure fino ad oggi adottate, gli attuali reclutamenti tramite bando, in atto all'interno delle regioni, non sono ancora in grado di far fronte alle esigenze quotidiane delle strutture sanitarie, determinando ciò notevoli lacune nei livelli di assistenza assicurati,
impegna il Governo
Ordine del giorno M5S sul diritto all’attività libero-professionale per professionisti sanitari La Camera,
premesso che:
nel corso dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 è emersa la necessità di valorizzare tutti i professionisti del Sistema sanitario nazionale (SSN), nell'ottica di apportare un ammodernamento e una riqualificazione della figura del professionista sanitario, offrendo ai cittadini nuovi servizi e prestazioni; tuttavia, ad oggi agli infermieri che hanno sottoscritto un rapporto di lavoro con la Pubblica Amministrazione, non è consentito di dedicarsi alla libera professione intramuraria ed extramuraria, per via del rapporto di esclusività intrattenuto con la parte datoriale, che non comporta però nessuna retribuzione aggiuntiva;
nell'ottica di ammodernamento che sta attraversando il SSN tuttavia non è stato pienamente valorizzato il ruolo dell'assistenza infermieristica, di fondamentale importanza sia in ospedale come sul territorio; tale riconoscimento potrebbe essere raggiunto consentendo agli infermieri di esercitare la libera professione, sia come soggetti autonomi, ma soprattutto come dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale, al pari dei profili professionali della dirigenza sanitaria, medica e veterinaria, ai quali è invece consentito l'esercizio di attività libero professionale intramoenia disciplinata contrattualmente, al contrario delle professioni sanitarie di cui alla legge 1° febbraio 2006, n. 43;
considerato che:
la conquista della dimensione di professione autonoma e libera nell'accezione propria delle altre professioni formate con laurea magistrale, che oggi l'infermiere possiede a pieno titolo, dovrebbe prevedere come suo corollario proprio il suo diritto ad esercitare la libera professione, intramuraria ed extramuraria, anche al fine di abbattere il lavoro sommerso, rilevante e crescente nel mercato delle prestazioni sanitarie e soprattutto rispondere alle crescenti attese e domande di salute dei cittadini, specie nella perdurante emergenza sanitaria da diffusione del Sars-CoV-2,
impegna il Governo