• Non ci sono risultati.

LATITUDINE
E
LONGITUDINE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "LATITUDINE
E
LONGITUDINE"

Copied!
27
0
0

Testo completo

(1)

LATITUDINE
E
LONGITUDINE


Riccardo
Musenich


(2)

Introduzione


•  la
la<tudine
e
la
longidine
sono
la
risposta


all’esigenza
umana
di
determinare
la
propria


posizione
sul
pianeta
terra


(3)

Posizione
su
un
piano


  si
definisce
una
 griglia
(unità
di
 misura)


  si
definisce
 un’origine


  la
posizione
di
ogni
 punto
è
definita


dalle
sue


coordinate


cartesiane


(4)

Re<coliamo
la
terra


(5)

Coordinate
polari


•  per
definire
la
posizione
di
un
punto
su
una


circonferenza
basta
un
angolo


(6)

 

la
la<tudine
è
 collegata
a
ϕ


 


la
longituidine
è
 collegata
a
θ


 

in
entrambi
i
casi
 va
definita


l’origine


Coordinate
sferiche


•  per
definire
la
posizione
di
un
punto
su
una


superficie
sferica
servono
due
angoli


(7)

La<tudine


(8)

Longitudine


(9)

Coordinate
geografiche


(10)

Misura
della
la<tudine


•  La
stella
polare
 che
nell'aLuale
 epoca


precessionale
 indica
il
polo


nord
celeste
della
 Terra
è
α
Ursae


Minoris,
nota


anche
come


Polaris


(11)

Il
quadrante
mobile


orizzonte


(12)

Il
sestante


1.  Puntare
il
sestante
sull’orizzonte


2.  Premere
il
fermo
che
rilascia
la
barra
con
indice
 3.  Portare
il
sole
sull’orizzonte


4.  Rilasciare
il
fermo
ed
aggiustare
la
posizione
del
sole
 5.  Verificare
l’angolo


6.  Leggere
l’angolo


(13)

Moto
di
rivoluzione
terrestre


(14)

Equinozi
 (21
marzo
e
23
seLembre)


(15)

Sols<zi
 (21
giugno
e
22
dicembre)


(16)

Misura
della
longitudine



•  Con
la
rotazione
della
terra,
ogni


meridiano
passa
davan<
al
sole,
che
ha
 la
massima
altezza
a
mezzogiorno


lungo
l’intero
meridiano.
Un
orologio
 accordato
sul
mezzogiorno
ad
un
certo
 meridiano,
misurerà
la
longitudine
di
 un
altro
luogo
come
differenza
in


tempo
tra
il
transito
“reale”
del
sole
al
 meridiano
e
il
mezzogiorno


dell’orologio.
Un’ora
di
differenza


corrisponde
a
15
gradi,
un
grado
a

4


minu<.


(17)

Misura
della
longitudine


Cronometro


ora
di
riferimento

 (Greenwich)


ora
locale
 determinata

 astronomicamente


1
ora
→
15°
→
900
miglia
marine
all’equatore
(~1666
km)
 1
minuto
→
¼
°
→
15
miglia
marine
all’equatore
(~28
km)
 Dalla
differenza
tra
l’ora
di
riferimento,


indicata
dal
cronometro,
e
l’ora
locale,


determinata
astronomicamente,
si
oeene
la
 longitudine.


(18)

cronometri


Problemi
da
risolvere


•  Gli
orologi
dovevano
funzionare
su
una
nave
che
oscilla
per
via
 delle
onde
(i
normali
pendoli
non
erano
perciò
u<lizzabili).


•  Fino
al
XVIII
secolo
gli
orologi
non
erano
molto
precisi
(>1
 minuto
al
giorno)
e
si
fermavano
durante
la
fase
di
carica
 giornaliera.


•  Le
variazioni
clima<che
(temperatura
e
umidità)
durante
il


viaggio
influenzavano
i
meccanismi
(dilatazioni
e
contrazioni,


ossidazione
e
variazioni
degli
aLri<).


(19)

Un
po’
di
storia


Il
problema
della
determinazione
della
longitudine
è
 diventato
di
vitale
importanza
quando
le
navi
hanno
 cominciato
ad
aLraversare
gli
oceani.


L’impossibilità
di
conoscere
la
posizione
in
mare
aperto
 ha
provocato
in
passato
gravi
inciden<
(il
più
tragico
è
 stato
il
naufragio
della
floLa
dell’ammiraglio
Shovell
nel
 1707).



Inoltre,
perdere
la
roLa*
significava
allungare
il
viaggio
 con
conseguenze
sulla
salute
dei
marinai
(scorbuto).


*1°
di
errore
all’equatore
equivale
a
60
miglia
nau<che(111
Km)


(20)

Un
po’
di
storia


•  La
determinazione
della
longitudine
era
perciò


considerata
di
primaria
importanza
per
la
navigazione
e
 tue
gli
sta<
che
possedevano
floLe
mercan<li
e


militari
erano
impegna<
nella
soluzione
di
questo
 problema.


•  L’Inghilterra
nel
1714
ha
emesso
il
Longitude
Act
con
il
 quale
si
is<tuiva
una
Commissione
per
giudicare
i


metodi
propos<
e
assegnare
un
premio
fino
a
20

000*


sterline
(se
l’errore
sulla
determinazione
della
 longitudine
fosse
stato
minore
di
½
°).


*equivalen<
a
circa
3̇500000
€


(21)

Metodi
propos<


Lune
di
Giove
 (Galileo,
1612)


Galileo,
dopo
la
scoperta
di
4
satelli<
di
Giove,
ha
proposto
di
u<lizzare
la
loro
posizione
 come
orologio
universale.



Problemi:



•  Possibile
solo
di
noLe
con
cielo
terso


•  Osservazione
difficile
su
una
nave
in
oscillazione


Sono
sta<
fabbrica<
strumen<
per
osservare
i
satelli<
di
Giove
anche
in
movimento
ma
 le
difficoltà
pra<che
e
i
calcoli
complessi
hanno
relegato
questo
metodo
alle
applicazioni
 in
terraferma
(rilevamen<
per
cartografia)


(22)

Metodi
propos<


Declinazione
Magne<ca
 (Halley)


Il
Nord
geografico
(determinabile
astronomicamente)
e
 il
Nord
magne<co
(determinabile
con
una
bussola)
non
 coincidono.

La
misura
dell’angolo
di
declinazione


dovrebbe
permeLere
di
calcolare
la
longitudine.


TuLavia
il
Nord
magne<co
non
è
costante
ma
si
sposta
 nel
tempo.


Inoltre
il
campo
magne<co
terrestre
presenta
varie
 anomalie




(23)

Metodi
propos<


Occultazioni
e
congiunzioni
lunari
 (Halley)


Problemi:



•  Possibile
solo
di
noLe
con
cielo
terso


•  Calcoli
complessi


•  Pochi
astri
brillan<
e
facilmente
individuabili
sono
occula<
dalla
luna
 Il
metodo
non
è
stato
u<lizzato
in
pra<ca


(24)

Metodi
propos<


Distanza
lunare
 (Maskelyne)


Nel1766
Nevil
Maskelyne
pubblicò
il
primo
almanacco
che
rese


pra<camente
u<lizzabile
il
metodo
e
da
allora
fino
a
metà
del
XIX
secolo
 le
distanze
lunari
furono
usate
per
la
navigazione.


Problemi:



•  Possibile
solo
di
noLe
con
cielo
terso.


•  Necessità
di
conoscere
accuratamente
la
 posizione
della
Luna
rispeLo
ad
astri
 brillan<.


(25)

cronometri


Il
cronometro
di

 John
Harrison


Dopo
5
anni
di
lavoro,
nel
1735
completò
il
suo
primo
 cronometro
marino,
poi
denominato
H1.
Pesava
34
Kg.


Harrison
(1693‐1776)
era
un
 orologiaio
autodidaLa.

Aveva
 realizzato
orologi
da
terra
molto
 precisi.


(26)

cronometri


H2

1740


(39
Kg)
 H4

1759


(1.3
Kg)
 H3

1759


(753
par<,
27
Kg)


Altri
cronometri
di
Harrison


(27)

La
velocità
della
luce


Giovanni
Domenico
Cassini,
studiando
il
moto
 delle
lune
di
Giove
tra
il
1666
e
il
1668
al
fine
di
 determinare
la
longitudine,
si
accorse
che
c’erano
 discrepanze
nelle
misure
dipenden<
dalla


posizione
della
Terra.
ALribuì
queste
discrepanze
 al
faLo
che
la
luce
doveva
impiegare
un
certo


tempo
per
percorrere
la
distanza
tra
Terra
e
Giove.




L’astronomo
danese
Ole
Rømer,
all’epoca
suo


assistente,
u<lizzò
queste
osservazioni
per
la


prima
misura
della
velocità
della
luce.
Rømer


oLenne
circa
200000
Km/s.


Riferimenti

Documenti correlati

LENTINI, “La Colombara” San Quirico di Trecasali, Parma, Relazione, Università degli Studi di Parma, Corso di disegno edile, a.a. DELSANTE, L’abitare nel tempo e nello spazio, in

Per un decennio essa è sede intelligente e stimolante di dibattito e di documentazione: i temi della di- dattica, della formazione e della metodologia progettuale accompagnano

Se la verifica, messa a punto o taratura si esegue ad una temperatura diversa da 20 °C, per il valore di riferimento di umidità relativa di equilibrio della soluzione

Questo può essere modificato in valori di umidità relativa tramite Modbus Holding Register 79 (vedere Tabella Holding register nella mappa del registro Modbus del prodotto).

Nel diagramma di Peccerillo e Taylor (1976) invece si distingue una parte dei campioni di Antofalla a contenuto in potassio più alto del resto dei campioni, e un'evoluzione dei

Se un sensore WH45 è stato precedentemente agganciato al GW1000 e si dispone di un nuovo sensore per sostituire quello vecchio, è sufficiente spegnere il vecchio

[7 punti] Testare la classe realizzata per una lista di oggetti del tipo CentroUrbanoMappa rispetto ai seguenti criteri d’ordine:. • numero crescente

È facile dimostrare che gli angoli α e α’ sono uguali: a è infatti complementare di b, mentre a’ è complementare di β’; β e β’ sono poi uguali perché angoli