Sistemi per il recupero delle informazioni
RIASSUNTO
PROGETTAZIONE
Ricordiamo le fasi della progettazione di una Base di Dati
ESEMPIO
ESEMPIO
VIENE TRADOTTO NELLO SCHEMA
MUSEI (NomeM, Città, Indirizzo, Direttore) ARTISTI (NomeA, Nazionalità, DataN, DataM) OPERE (Codice, Anno, Titolo, NomeM*, NomeA*) PERSONAGGI (Personaggio, Codice*)
DIPINTI (Codice*, Tipo, Larghezza, Altezza) SCULTURE (Codice*, Materiale, Altezza, Peso)
Ennupla. È un insieme finito di coppie (Attributo, valore atomico)
Relazione. È un insieme finito (eventualmente vuoto) di ennuple con la stessa struttura.
I campi di un’ennupla sono atomici (numeri, stringhe o il valore NULL).
Un’ennupla si usa per rappresentare entità e la relazione si usa per rappresentare classi di entità.
ENNUPLA E RELAZIONE
I meccanismi per definire una base di dati con il modello relazionale sono solo due:
• l’ennupla
• la relazione.
TERMINOLOGIA - I
attributo: corrisponde (non sempre) ad un attributo del modello E-R.
Diversamente dal modello E-R, gli attributi sono sempre univoci (ad un sol valore) ed atomici (non composti)
L’ordine degli attributi non è significativo
dominio (di un attributo): è l’insieme dei valori che può assumere un attributo.
chiave primaria di una relazione: un attributo che identifica univocamente le ennuple della relazione. Gli attributi della chiave primaria vengono sottolineati
TERMINOLOGIA - II
Una relazione si definisce dandole un nome ed elencando fra parentesi tonde il tipo delle sue ennuple. La definizione di una relazione è detta schema della relazione
R(A1:T1, A2:T2,..., An:Tn)
R è il nome della relazione
A1, A2,... sono gli attributi della relazione
T1, T2,... sono i tipi degli attributi (interi, reali, booleani, stringhe)
Per semplicità omettiamo la specifica dei tipi, per cui lo schema di relazione è R(A1, A2,...,An)
RELAZIONE E TABELLA
Orario
Insegnamento Docente Aula Ora Analisi matem. I Luigi Neri N1 8:00
Basi di dati Piero Rossi N2 9:45 Chimica Nicola Mori N1 9:45 Fisica I Mario Bruni N1 11:45 Fisica II Mario Bruni N3 9:45 Sistemi inform. Piero Rossi N3 8:00 ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
Relazione e tabella sono sinonimi
SCHEMA
Orario
Insegnamento Docente Aula Ora Analisi matem. I Luigi Neri N1 8:00
Basi di dati Piero Rossi N2 9:45 Chimica Nicola Mori N1 9:45 Fisica I Mario Bruni N1 11:45 Fisica II Mario Bruni N3 9:45 Sistemi inform. Piero Rossi N3 8:00 ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
Le colonne della tabella formano lo schema della relazione
Lo schema della relazione è la descrizione della struttura di una relazione
ISTANZE
Orario
Insegnamento Docente Aula Ora Analisi matem. I Luigi Neri N1 8:00
Basi di dati Piero Rossi N2 9:45 Chimica Nicola Mori N1 9:45 Fisica I Mario Bruni N1 11:45 Fisica II Mario Bruni N3 9:45 Sistemi inform. Piero Rossi N3 8:00 ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
I contenuti delle righe della tabella formano le istanze della relazione
Un’istanza di uno schema di relazione è un insieme finito di ennuple.
osserviamo che tutte le ennuple di una relazione hanno la stessa struttura
DATABASE
Corso Docente Aula
Rossi
Basi di dati DS3
Bruni
Reti N3
Neri
Sistemi N3
Bruni
Controlli G
Corsi
Nome Edificio Piano
OMI
DS3 Terra
Pincherle
G Primo
OMI
N3 Terra
Aule
CorsiSedi Corso Aula
Reti N3
Sistemi N3
Controlli G
Piano Edificio
OMI Terra
Pincherle Primo
OMI Terra
Un database e’ un insieme di tabelle
Lo schema relazionale è la descrizione della struttura di una base di dati
insieme di schemi di relazione e insieme di vincoli
DA MODELLO A OGGETTI A MODELLO RELAZIONALE
La trasformazione di uno schema a oggetti in uno schema relazionale avviene eseguendo i seguenti passi:
1. rappresentazione delle classi
2. rappresentazione delle associazioni uno a uno e uno a molti;
3. rappresentazione delle associazioni molti a molti o non binarie;
4. rappresentazione delle gerarchie di inclusione;
5. rappresentazione degli attributi multivalore;
6. appiattimento gli attributi composti
1. Rappresentazione delle classi
Una classe C è rappresentata da una relazione R i cui attributi sono quelli di C
si traduce in
Studenti(Matricola, Nome, AnnoImmatric)
2. Rappresentazione delle associazioni uno a uno e uno a molti
Studenti(Matricola, Nome, AnnoImmatric, Codice*) CorsidiLa(Codice, Nome, Tipo)
la chiave esterna Codice* rappresenta l’associazione è_iscritto N.B. È un grave errore fare il contrario. Lo schema:
Studenti(Matricola, Nome, AnnoImmatric) CorsidiLa(Codice, Nome, Tipo, Matricola*)
rappresenta Corsi di Laurea ai quali può essere iscritto un solo studente!
3. Rappresentazione delle associazioni molti a molti o non binarie
Una ennupla di Insegna rappresenta una coppia (Corso_di_Lurea, Docente) di oggetti in associazione.
CorsidiLa(Codice,Nome,Facoltà,Tipo) Docenti(CodDoc, Settore)
Insegna(Codice*, CodDoc*)
Il docente identificato dal CodDoc 1592 insegna ai corsi di laurea identificati dai codici Inf, SBC e Mat , il docente identificato dal CodDoc 3014 insegna al corso di laurea identificato dai codici Inf, ecc...
4. Rappresentazione delle gerarchie fra classi Partizionamento orizzontale
Tre schemi indipendenti, uno per ogni classe, contenenti tutti gli attributi di ciascuna classe
Anche con questa soluzione viene ignorata la gerarchia: si perde la superclasse
Si osservi che con nessuna delle tre soluzioni è in generale possibile esprimere i vincoli strutturali della gerarchia, vale a dire i vincoli di disgiunzione e di totalità
5. Rappresentazione delle proprietà multivalore
Film(CodFilm,Titolo,Regista,Anno) Attori(CodFilm*, Attore)
Riassumendo
Le regole di traduzione
Entità: diventano tabelle ed i loro identificatori chiavi primarie
Associazioni 1-1: se obbligatorie si procede come per le 1-N scegliendo il lato in cui includere gli attributi e la chiave esterna; se una opzionale si
includono gli attributi e la chiave esterna sul lato“obbligatorio”; se entrambe opzionali si costruisce una tabella autonoma come per il caso N-N.
Associazioni1-N:gli attributi dell’associazione e la chiave primaria della tabella relativa all’entità dal lato “N” sono inclusi nella tabella relativa all’entità dal lato“1”.
Associazioni N-N: diventano tabelle con chiave primaria formata dall’unione delle chiavi delle entità coinvolte
Informazione incompleta
ll modello relazionale impone ai dati una struttura rigida:
- le informazioni sono rappresentate per mezzo di ennuple
- solo alcuni formati di ennuple sono ammessi: quelli che corrispondono agli schemi di relazione
I dati disponibili possono non corrispondere al formato previsto
Franklin Delano Roosevelt
Nome SecondoNome Cognome
Winston Churchill
Charles De Gaulle
Josip Stalin
Es: PERSONE(Nome, SecondoNome, Cognome)
Informazione incompleta: soluzioni?
Non conviene (anche se spesso si fa) usare valori del dominio (0, stringa nulla, “99”, ...):
- potrebbero non esistere valori “non utilizzati”
- in fase di utilizzo (nei programmi) sarebbe necessario ogni volta tener conto del “significato” di questi valori
Tecnica rudimentale ma efficace:
- valore nullo: denota l’assenza di un valore del dominio (e non è un valore del dominio)
- si possono (e debbono) imporre restrizioni sulla presenza di valori nulli
Vincoli, schemi e istanze
I vincoli corrispondono a proprietà del mondo reale modellato dalla base di dati
interessano a livello di schema (con riferimento cioè a tutte le istanze)
Ad uno schema associamo un insieme di vincoli e consideriamo corrette (valide, ammissibili) le istanze che soddisfano tutti i vincoli
Nel modello relazionale si possono esprimere i seguenti vincoli:
Vincolo di chiave
Vincolo di chiave esterna
Tipo di un attributo
Attributo obbligatorio
Vincoli strutturali delle associazioni (non completamente)
Una base di dati "scorretta"
Studente Voto Lode Corso
32 01
276545
276545 30 e lode 02
787643 27 e lode 03
739430 24 04
Esami
Matricola 276545 787643 787643
Cognome Rossi
Neri Bianchi
Nome Mario Piero
Luca Studenti
787643 787643
32
27 e lode 739430
Tipi di vincoli
Vincoli intrarelazionali: coinvolgono una singola relazione del database.
Esempi
- vincoli di ennupla
- vincoli di chiave
- vincoli su valore
Vincoli interrelazionali: coinvolgono diverse relazioni del database.
Esempio: vincoli di integrità referenziale
Vincoli di ennupla, esempio
Impiegato Rossi
Neri Bruni
Stipendi Lordo
55.000 45.000 47.000
Netto 42.500 35.000 36.000 Ritenute
12.500 10.000 11.000 Lordo = (Ritenute + Netto)
Esprimono condizioni sui valori di ciascuna ennupla, indipendentemente dalle altre ennuple
Una possibile sintassi:
espressione booleana di atomi che confrontano valori di attributo o espressioni aritmetiche su di essi
Importanza delle chiavi
L’esistenza delle chiavi garantisce l’accessibilità a ciascun dato della base di dati
Le chiavi permettono di correlare i dati in relazioni diverse:
il modello relazionale è basato su valori
In presenza di valori nulli, i valori della chiave non permettono
di identificare le ennuple
di realizzare facilmente i riferimenti da altre relazioni
Chiave primaria
Chiave su cui non sono ammessi nulli
Notazione: sottolineatura
Matricola
78763 65432
Nome
Piero Mario 87654
43289
Mario Cognome
Neri Neri Rossi
Neri Mario
Corso
Ing Mecc Ing Inf Ing Civile
NULL
Nascita
86765 NULL Mario Ing Inf 5/12/78
10/7/79 NULL 3/11/76
5/12/78
Informazioni in relazioni diverse sono correlate attraverso valori comuni
in particolare, valori delle chiavi (primarie)
le correlazioni debbono essere "coerenti“
Un vincolo di integrità referenziale (“foreign key”) fra gli attributi X di una relazione R1 e un’altra relazione R2 impone ai valori su X in R1 di comparire come valori della chiave primaria di R2
ES: vincoli di integrità referenziale fra: l’attributo Vigile della relazione INFRAZIONI e la relazione VIGILI
Integrità referenziale
Matricola 3987 3295 9345
Vigili Cognome
Rossi Neri Neri
Nome Luca Piero Mario
Mori Gino
7543 Infrazioni
Codice 34321
73321 64521 53524
Data 1/2/95 4/3/95 5/4/96 5/2/98
Vigile 3987 3295 3295 9345
Prov Numero
MI TO PR PR
39548K E39548 839548 839548 3295
3295 3987
3987
9345 3987
9345
9345
3295
3295 3295
Infrazioni Codice
34321
73321 64521 53524
Data 1/2/95 4/3/95 5/4/96 5/2/98
Vigile 3987 3295 3295 9345
Prov Numero
MI TO PR PR
39548K E39548 839548 839548
Auto Prov Numero
MI TO PR
E39548 F34268 839548
Cognome Rossi Rossi Neri
Nome Mario Mario Luca
TO E39548
TO
E39548
Violazione di vincolo di integrità referenziale
Integrità referenziale e valori nulli
Impiegati Matricola 34321
64521 53524
Cognome Rossi
Neri Verdi
Progetto IDEA
XYZ NULL
Progetti Codice
IDEA
BOH XYZ
Inizio 01/2000 07/2001 09/2001
Durata 36 24 24
Costo 200 120 150
73032 Bianchi IDEA
Azioni compensative
Esempio:
Viene eliminata una ennupla causando una violazione
Comportamento “standard”:
Rifiuto dell'operazione
Azioni compensative:
Eliminazione in cascata
Introduzione di valori nulli
Eliminazione in cascata
Impiegati Matricola 34321
64521 53524
Cognome Rossi
Neri Verdi
Progetto IDEA
XYZ NULL
73032 Bianchi IDEA
Progetti Codice
IDEA
BOH XYZ
Inizio 01/2000 07/2001 09/2001
Durata 36 24 24
Costo 200 120 150
XYZ 07/2001 24 120
XYZ 07/2001 24 120
XYZ 07/2001 24 120
53524 Neri XYZ
Introduzione di valori nulli
Impiegati Matricola 34321
64521 53524
Cognome Rossi
Neri Verdi
Progetto IDEA
XYZ NULL
73032 Bianchi IDEA
Progetti Codice
IDEA
BOH XYZ
Inizio 01/2000 07/2001 09/2001
Durata 36 24 24
Costo 200 120 150
XYZ 07/2001 24 120
XYZ 07/2001 24 120
XYZ 07/2001 24 120
NULL
Esercizio
La segreteria di un corso di laurea deve gestire alcune informazioni relative all’orario delle lezioni.
informazioni: aule, corsi, lezioni
le aule sono identificate da un codice, di ogni aula interessa il numero dei posti, l’edificio in cui è situata, se ha o non ha proiettore
alcune aule sono dotate di calcolatori, in questo caso interessa sapere il numero dei pc
i corsi sono identificati da un codice; di ogni corso interessa il nome e il docente
le lezioni sono caratterizzate da un’ora d’inizio, un’ora di fine, un giorno della settimana, il semestre
ogni lezione è tenuta in un’aula e si riferisce ad un corso
Sistemi per il recupero delle informazioni
ALGEBRA RELAZIONALE
Accesso ai Dati nei Sistemi Relazionali
Una base di dati può essere utilizzata con due modalità:
interattivamente: l’utente interagisce direttamente con la base di dati presentando al sistema una richiesta di dati. Tale richiesta prende il nome di interrogazione (query). L’interrogazione viene interpretata dal sistema, che in risposta restituisce i dati richiesti. Nella richiesta devono essere specificate le proprietà dei dati che interessano. Se ad es. vogliamo l’elenco dei libri scritti da Calvino, nella richiesta deve essere specificata questa proprietà. L’interrogazione deve essere formulata per mezzo di un linguaggio formale.
mediante programmi: questo uso è riservato ad utenti programmatori.
Le interrogazioni fanno parte di un programma applicativo che può essere eseguito dal sistema numerose volte, ed il risultato delle interrogazioni può essere utilizzato dal programma per successive elaborazioni
ESEMPI DI QUERY
Come esempio di linguaggi per l’uso interattivo di basi di dati, relazionali, vediamo
l’algebra relazionale: insieme di operatori su relazioni che danno come risultato relazioni. Non si usa come linguaggio di interrogazione dei DBMS ma come rappresentazione interna delle interrogazioni.
il linguaggio SQL (Structured Query Language), che offre una sintassi per l’algebra relazionale.
Il termine algebra è dovuto al fatto che sono previsti operatori (query) che agiscono su relazioni e producono altre relazioni come risultato.
Gli operatori possono essere combinati per formare espressioni complesse.
LINGUAGGI RELAZIONALI
Algebra relazionale
Insieme di operatori
su relazioni
che producono relazioni (tabelle)
e possono essere composti per svolgere operazioni più complesse
Gli operatori fondamentali dell’algebra relazionale sono:
Ridenominazione;
Unione;
Intersezione;
Differenza;
Proiezione;
Restrizione (o Selezione);
Prodotto.
I simboli R,S,... denotano relazioni, A, B,…attributi e X,Y,…insiemi di attributi
OPERATORI FONDAMENTALI
Paternità
Padre Figlio
Adamo Caino
Abramo Isacco
Adamo Abele
Genitore Padre (Paternità)
Padre Figlio
Adamo Caino
Abramo Isacco
Adamo Abele
Genitore
RIDENOMINAZIONE
Operatore unario
Modifica il nome di un attributo senza cambiarne il valore: restituisce la relazione ottenuta sostituendo in R gli attributi A, B,… con gli attributi A’, B’,…
DEFINIZIONE OPERATORIALE: AA’ (R)
OPERATORI INSIEMISTICI
Le relazioni sono degli insiemi, quindi possiamo applicare gli operatori sugli insiemi
I risultati debbono essere relazioni
E’ possibile applicare unione, intersezione, differenza solo a relazioni definite sugli stessi attributi
Siano R ed S relazioni dello stesso tipo allora
L’unione di R con S restituisce una relazione dello stesso tipo con le ennuple che stanno in R in S, o in entrambe.
L’intersezione di R con S restituisce una relazione dello stesso tipo con le ennuple che stanno contemporaneamente sia in R sia in S.
La differenza di R con S restituisce una relazione dello stesso tipo con le ennuple che stanno in R ma non in S.
DEFINIZIONE OPERATORIALE
RS
RS
R - S
UNIONE, INTERSEZIONE, DIFFERENZA
ESEMPIO DI UNIONE
ESEMPIO DI INTERSEZIONE
ESEMPIO DI DIFFERENZA
“Paternita’” e “Maternità” sono attributi con nomi diversi ma entrambi sono
“Genitori”
Soluzione: ridenominare gli attributi
ESEMPIO: UNIONE?
Maternità
Madre
???
ESEMPIO: RIDENOMINAZIONE E UNIONE
selezione
proiezione
operatori "ortogonali“
selezione:
decomposizione orizzontale proiezione:
decomposizione verticale
Produce risultati:
su un sottoinsieme degli attributi dell’operando
con valori da tutte le n-uple della relazione
Data la relazione R su insieme di attributi X={A1,A2,…An} e un sottoinsieme Y di X, la proiezione di R su Y è la relazione ottenuta da R considerando solo i valori sugli attributi di Y
DEFINIZIONE OPERATORIALE: Y(R)
La cardinalità di Y(R), cioè il numero degli elementi che lo compongono, puo’ essere minore di R nel caso di duplicati
PROIEZIONE
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Neri Napoli 55
7309
Rossi Roma 64
5698
Rossi Roma 44
9553
cognome e filiale di tutti gli impiegati
Cognome, Filiale(Impiegati)
ESEMPIO PROIEZIONE
Si riduce la cardinalita’ del risultato rispetto all’operando
Produce risultati:
con lo stesso schema dell’operando
con un sottoinsieme delle ennuple dell’operando: quelle che soddisfano la condizione
Data la relazione R la restrizione di R alla condizione C restituisce una relazione dello stesso tipo di R avente per valori gli elementi di R che soddisfano la condizione C.
La condizione di selezione è formata da
operatori booleani (AND, OR, NOT)
condizione atomiche: termini che possono contenere
confronti fra attributi (per esempio, Stipendio>Tasse, dove Stipendio e Tasse sono attributi)
confronti fra attributi e costanti (per esempio, Età 60, dove Età è un attributo)
DEFINIZIONE OPERATORIALE: Condizione(R)
SELEZIONE (o RESTRIZIONE)
Operatori booleani
sintassi: Condizione (Operando)
Condizione: espressione booleana (come quelle dei vincoli di ennupla)
semantica: il risultato contiene le ennuple dell'operando che soddisfano la condizione
Connettivi logici
(AND),
(OR),
(NOT)
Operatori di confronto
= (uguale) (diverso)
(maggiore) (minore)
(maggiore o uguale)
(minore o uguale)
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553 Impiegati
Milano Milano 44
9553 Neri Napoli 64
5698
impiegati che guadagnano più di 50
Stipendio > 50(Impiegati)
ESEMPIO RESTRIZIONE
Impiegati
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553
impiegati che guadagnano più di 50 e lavorano a Milano
Stipendio > 50 AND Filiale = 'Milano' (Impiegati)
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553
Neri Milano 64
5998
Impiegati
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553
impiegati che hanno lo stesso nome della filiale presso cui lavorano
Cognome = Filiale(Impiegati)
Neri Milano 64
5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553
Selezione e proiezione
Combinando selezione e proiezione, possiamo estrarre interessanti informazioni da una relazione
matricola e cognome degli impiegati che guadagnano più di 50
Stipendio > 50(Impiegati)
Matricola,Cognome( )
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64 5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64 5698
Milano Milano 44 9553 Milano Milano 44
9553 Neri Napoli 64
5698
Selezione con valori nulli
Cognome Filiale Età Matricola
Neri Milano 45 5998
Rossi Roma 32
7309
Bruni Milano
NULL9553
Impiegati
SEL
Età > 40 (Impiegati)• la condizione atomica è vera solo per valori non nulli
Selezione con valori nulli: soluzione
SEL Età > 40 (Impiegati)
la condizione atomica è vera solo per valori non nulli
per riferirsi ai valori nulli esistono forme apposite di condizioni:
IS NULL IS NOT NULL
si potrebbe usare (ma non serve) una "logica a tre valori" (vero, falso, sconosciuto)
Quindi:
SEL
Età>30 (Persone) SEL
Età30 (Persone) SEL
Età IS NULL (Persone)=
SEL
Età>30 Età30 Età IS NULL(Persone)= Persone
Cognome Filiale Età Matricola
Neri Milano 45 5998
Rossi Roma 32
7309
Bruni Milano
NULL9553
Impiegati
Neri Milano 45 5998
Bruni Milano
NULL9553
SEL
(Età > 40) OR (Età IS NULL) (Impiegati)Neri Milano 45 5998
Bruni Milano
NULL9553
JOIN NATURALE
operatore binario (generalizzabile)
produce un risultato
sull'unione degli attributi degli operandi
con ennuple costruite ciascuna a partire da una ennupla di ognuno degli operandi
Permette di combinare ennuple da relazioni diverse basandosi sui valori degli attributi
Sia R con attributi XY ed S con attributi YZ. Il join naturale produce una relazione di attributi XYZ; ennuple del risultato sono ottenute combinando le ennuple di R e S che hanno gli stessi valori negli attributi con lo stesso nome
ESEMPIO - I
join completo: ogni ennupla contribuisce al risultato
ESEMPIO - II
Join non completo: alcuni valori tra gli attributi comuni non coincidono, quindi, alcune ennuple non partecipano al JOIN
ESEMPIO - III
Join vuoto: caso limite
potrebbe anche succedere che nessuna ennupla trovi il corrispettivo
ESEMPIO - IV
L’altro caso estremo del JOIN
ogni ennupla di R1 si combina con ogni ennupla di R2
la cardinalita’ del risultato e’ il prodotto delle cardinalita’
Cardinalità del join
Il join di R1 e R2 contiene un numero di ennuple compreso fra zero e il prodotto di | R1| e |R2|
se il join coinvolge una chiave di R2, allora il numero di ennuple è compreso fra zero e |R1|
se il join coinvolge una chiave di R2 e un vincolo di integrità referenziale, allora il numero di ennuple è pari a |R1|
R1(A,B) , R2 (B,C) in generale
0 |R1 JOIN R2| |R1| |R2|
se B è chiave in R2
0 |R1 JOIN R2| |R1|
se B è chiave in R2 ed esiste vincolo di integrità referenziale fra B (in R1) e R2:
|R1 JOIN R2| = |R1|
Impiegato Reparto
Rossi A
Neri B
Bianchi B
Reparto Capo
B Mori
C Bruni
Neri B Mori
Impiegato Reparto Capo
Bianchi B Mori
A
C
Join, una difficoltà
alcune ennuple non contribuiscono al risultato: vengono "tagliate fuori"
Join esterno
Il join esterno estende, con valori nulli, le ennuple che verrebbero tagliate fuori da un join (interno)
esiste in tre versioni:
sinistro, destro, completo
Join esterno
sinistro: mantiene tutte le tuple del primo operando, estendendole con valori nulli, se necessario
destro: ... del secondo operando ...
completo: … di entrambi gli operandi ...
Impiegato Reparto
Rossi A
Neri B
Bianchi B Impiegati
Reparto Capo
B Mori
C Bruni
Reparti
Neri B Mori
Impiegato Reparto Capo
Bianchi B Mori
Impiegati JOIN
LEFTReparti C
Rossi A NULL
A
Rossi
Impiegato Reparto
Rossi A
Neri B
Bianchi B Impiegati
Reparto Capo
B Mori
C Bruni
Reparti
Neri B Mori
Impiegato Reparto Capo
Bianchi B Mori
Impiegati JOIN
RIGHTReparti A
NULL C Bruni
C Bruni
Impiegato Reparto
Rossi A
Neri B
Bianchi B Impiegati
Reparto Capo
B Mori
C Bruni
Reparti
Neri B Mori
Impiegato Reparto Capo
Bianchi B Mori
Impiegati JOIN
FULLReparti
NULL C Bruni
C Bruni
A Rossi
Rossi A NULL
Join e proiezioni Impiegato Reparto
Rossi A
Neri B
Bianchi B
Reparto Capo
B Mori
C Bruni
Neri B Mori
Impiegato Reparto Capo
Bianchi B Mori
Impiegato Reparto
Neri B
Bianchi B
Reparto Capo
B Mori
Proiezioni e join
Neri B Mori
Impiegato Reparto Capo
Bianchi B Bruni
Verdi A Bini
Neri B
Impiegato Reparto
Bianchi B
Verdi A
B Mori
Reparto Capo
B Bruni
A Bini
Verdi A Bini
Neri B Mori
Impiegato Reparto Capo
Bianchi B Bruni
Neri B Bruni
Bianchi B Mori
Join e proiezioni
R 1(X1), R 2(X2)
PROJX1 (R 1 JOIN R2 ) R 1
R(X), X = X1 X2
(PROJX1 (R))JOIN (PROJX2 (R)) R
Prodotto cartesiano
un join naturale su relazioni senza attributi in comune
contiene sempre un numero di ennuple pari al prodotto delle cardinalità degli operandi (le ennuple sono tutte combinabili )
Rossi A
Neri B
Bianchi B
Impiegato Reparto Impiegati
A Mori
B Bruni
B Bruni
B Bruni
Codice Capo
Reparti Impiegati JOIN Reparti
Impiegato Reparto Codice Capo
Rossi A AAA Mori
Rossi A B Bruni
Neri B A Mori
Neri B B Bruni
Bianchi B A Mori
Bianchi B B Bruni
Prodotto cartesiano
Il prodotto cartesiano, in pratica, ha senso (quasi) solo se seguito da selezione:
SEL
Condizione (R1JOIN
R2) L'operazione viene chiamata theta-join e indicata con R1
JOIN
Condizione R2 La condizione C è spesso una congiunzione (AND) di atomi di
confronto A1 A2 dove è uno degli operatori di confronto (=, >, <, …)
se l'operatore è sempre l'uguaglianza (=) allora si parla di equi-join
Rossi A
Neri B
Bianchi B
Impiegato Reparto Impiegati
A Mori
B Bruni
B Bruni
B Bruni
Codice Capo Reparti
Impiegati JOIN
Reparto=CodiceReparti
Impiegato Reparto Codice Capo
Rossi A A A A Mori
Rossi A B Bruni
Neri B A Mori
Neri B B Bruni
Bianchi B A Mori
Bianchi B B Bruni
Rossi A A A A Mori
Neri B B Bruni
Bianchi B B Bruni
Esempi
Impiegati Matricola Nome Età Stipendio Bianchi 37 38
5998
Rossi 34 45
7309
Bruni 43 42
5698
Neri 42 35
9553
Mori 45 50
4076
Lupi 46 60
8123
Supervisione Impiegato Capo
5998 7309
5698 9553 4076
5698 5698
4076
4076
8123
Nome Età Stipendio Matricola
Bianchi 37 38 5998
Rossi 34 45
7309
Bruni 43 42
5698
Neri 42 35
9553
Mori 45 50
4076
Lupi 46 60
8123
SELStipendio>40(Impiegati)
Bianchi 37 38 5998
Neri 42 35
9553
Rossi 34 45
7309
Bruni 43 42
5698
Mori 45 50
4076
Lupi 46 60
8123
Rossi 34 45
7309
Bruni 43 42
5698
Mori 45 50
4076
Lupi 46 60
8123
Trovare matricola, nome, età e stipendio degli impiegati che guadagnano più di 40 milioni
Nome Età Stipendio Matricola
Bianchi 37 38 5998
Rossi 34 45
7309
Bruni 43 42
5698
Neri 42 35
9553
Mori 45 50
4076
Lupi 46 60
8123
Bianchi 37 38 5998
Neri 42 35
9553
Rossi 34 45
7309
Bruni 43 42
5698
Mori 45 50
4076
Lupi 46 60
8123
Rossi 34 45
7309
Bruni 43 42
5698
Mori 45 50
4076
Lupi 46 60
8123
PROJ
Matricola, Nome, Età (
SEL
Stipendio>40(Impiegati)) Trovare matricola, nome ed età degli impiegati che guadagnano più di 40 milioni
Sistemi per il recupero delle informazioni
IL LINGUAGGIO SQL
INTRODUZIONE
Le interrogazioni devono essere scritte in un linguaggio formale con caratteristiche tali da renderlo adatto ad esprimere interrogazioni sulla BD, e da essere facilmente interpretato dal sistema. Il linguaggio generalmente usato si chiama SQL (Structured Query Language)
È un linguaggio di interrogazione e manipolazione della base dati e delle informazioni in essa contenute
Creato negli anni ’70 presso IBM , inizialmente solo come linguaggio di interrogazione. Ora è linguaggio di riferimento per DataBase relazionali.
Standardizzato grazie al lavoro di ISO (international standard organization) e ANSI (american national standard institute)
SQL
originariamente "Structured Query Language", ora "nome proprio"
linguaggio con varie funzionalità:
contiene sia il DDL (schema) sia il DML(istanza)
ne esistono varie versioni
vediamo gli aspetti essenziali, non i dettagli
prima proposta SEQUEL (1974);
prime implementazioni in SQL/DS e Oracle (1981)
dal 1983 ca. "standard di fatto"
standard (1986, poi 1989 e infine 1992, 1999) - ISO, ANSI
standard per i software che usano il modello relazionale
recepito solo in parte
DDL, DML, DCL
Data Definition Language (DDL)
permette di creare e cancellare DB o di modificarne la struttura. Sono i comandi DDL a definire la struttura del DB e quindi i dati in esso contenuti. Ma non fornisce gli strumenti per modificare i dati stessi: per tale scopo si usa il DML. L’utente deve avere i permessi necessari per agire sulla struttura del DB che vengono dati tramite il DCL
Data Manipulation Language (DML)
permette di inserire, cancellare, modificare e leggere i dati all’interno delle tabelle di un DB. La struttura di questi dati deve essere già stata definita tramite il DDL. Il permesso di accedere ai dati deve essere assegnato all’utente tramite il DCL.
Data Controlo Language (DCL)
serve a fornire o revocare agli utenti i permessi per poter usare i comandi DML e DDL oltre agli stessi comandi DCL.
CREAZIONE DI TABELLE
Per definire una relazione (detta tabella nella terminologia SQL), si usa il comando “create table”: definisce uno schema di relazione e ne crea un’istanza vuota; specifica attributi, domini e vincoli; ad esempio
Libri(titolo, autore, codice_isbn)
CREATE TABLE, esempio
CREATE TABLE Impiegato(
Matricola CHAR(6) PRIMARY KEY, Nome CHAR(20) NOT NULL,
Cognome CHAR(20) NOT NULL, Dipart CHAR(15),
Stipendio NUMERIC(9) DEFAULT 0, FOREIGN KEY(Dipart) REFERENCES Dipartimento(NomeDip),
UNIQUE (Cognome,Nome) )
Domini
Il “Dominio” indica i valori che un attributo può assumere e le operazioni che possono essere compiute su di esso.
Domini elementari (predefiniti)
Carattere: singoli caratteri o stringhe, anche di lunghezza variabile
Bit: singoli booleani (flag) o stringhe di bit
Numerici:
esatti (es: numeric, decimal)
approssimati (es: float)
Data, ora, intervalli di tempo – UTC (Universal time coordinate)
Introdotti in SQL:1999:
Boolean
BLOB, CLOB (Binary/Character large object): per grandi immagini e testi
Domini definiti dall'utente (semplici, ma riutilizzabili)
VINCOLI
A ogni attributo possono essere associati dei vincoli
■ default: indica il valore che un attributo deve avere quando viene inserito un record che, in corrispondenza di quell’attributo non ha assegnato alcun valore
■ not null: i valori inseriti in quel campo devono essere diversi non nulli
■ Es: Cognome CHAR(20) not null
■ unique: il valore può comparire una volta sola
■ primary key: chiave primaria, (una sola, implica NOT NULL)
VINCOLI
■ Il valore di un attributo dichiarato NOT NULL va obbligatoriamente specificato quando si aggiunge un’ennupla alla relazione.
■ Un altro vincolo è l’eventuale chiave primaria dichiarata con l’opzione primary key. Gli attributi della chiave primaria non possono assumere valori NULL.
Quando nella definizione di una tabella sono dichiarati dei vincoli il sistema che gestisce la BD controlla che le operazioni che modificano la tabella inserendo nuove ennuple o modificando i valori di attributi non violino i vincoli dichiarati. Se un vincolo può essere violato l’operazione non viene eseguita e viene segnalata una condizione di errore
Matricola CHAR(6) PRIMARY KEY
Matricola CHAR(6), …,
PRIMARY KEY (Matricola)
PRIMARY KEY
CHIAVI ESTERNE
Vediamo come introdurre una chiave esterna attraverso il comando Foreign Key
create table studenti ( nome char(20),
matricola char(8) not null, provincia char(2),
anno_nascita smallint, primary key (matricola)
foreign key (codice) references CDL,
on delete no action, )
create table CDL ( facoltà char(20),
nome char(20) not null, primary key (codice), )
CHIAVI ESTERNE
Quando si dichiara un vincolo di chiave esterna, il sistema fa i seguenti controlli:
1. quando si inserisce un’ennupla nella tabella Studenti, o quando si modifica il campo chiave esterna, il valore della chiave esterna deve essere presente in un’ennupla della tabella CDL;
2. quando si elimina un’ennupla dalla tabella CDL, se il valore della sua chiave primaria è usato come valore di una chiave esterna di un’ennupla della tabella Studenti, allora sono possibili tre scelte:
a. on delete no action: per proibire la cancellazione dell’ennupla da CDL.
Questa opzione vale anche quando si modifica il valore della chiave primaria di CDL;
b. on delete cascade, per eliminare sia l’ennupla da CDL che tutte le ennuple di Studenti che usano il valore della chiave primaria dell’ennupla che si elimina;
c. on delete set null, per eliminare l’ennupla da CDL e porre a null il valore della chiave esterna di tutte le ennuple di Studenti che usano il valore della chiave primaria dell’ennupla che si elimina.
MODIFICA DEI DATI
Nuovi dati si inseriscono nella tabella con il comando INSERT.
Ad esempio, per aggiungere una nuova ennupla alla relazione Studenti si dà il comando
INSERT INTO Studenti VALUES ("Tizio", "081575", "MI", “1985”)
Per cambiare invece l’attributo Provincia da “MI” a “TO” per lo studente con Matricola "081575", si dà il comando:
UPDATE Studenti SET Provincia = “TO”
WHERE Matricola = "081575"
Per eliminare invece l’ennupla dello studente con matricola "081575", si dà il comando:
DELETE Studenti WHERE Matricola = "081575"
Transazioni in SQL
Istruzioni fondamentali
begin transaction: specifica l'inizio della transazione (le operazioni non vengono eseguite sulla base di dati)
commit work: le operazioni specificate a partire dal begin transaction vengono eseguite
rollback work: si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate dopo l'ultimo begin transaction . Tutte le modifiche effettuate sui dati in precedenza (a partire dall’inizio della transazione) sono cancellate. Annulla la transazione
begin transaction;
update ContoCorrente set Saldo = Saldo – 10
where NumeroConto = 12345 ; update ContoCorrente
set Saldo = Saldo + 10
where NumeroConto = 55555 ; commit work;
RECUPERO DEI DATI:
IL COMANDO SELECT
OBIETTIVI: Scrivere una query in linguaggio SQL
selezionare ed elencare tutte le righe e le colonne di una tabella
selezionare ed elencare determinate colonne di una tabella
selezionare ed elencare le colonne di più tabelle
Anche se la parola query può essere tradotta in interrogazione o domanda, una query SQL non è necessariamente una domanda, può essere un comando per svolgere una delle seguenti operazioni:
creare o cancellare una tabella
inserire, modificare o cancellare campi
ricercare informazioni specifiche in più tabelle e restituire i risultati in un particolare ordine
modificare i parametri di protezione di un database
ESEMPIO - I
Si consideri il seguente schema relazionale
Catalogo ( ISBN, Titolo, CasaEd, AnnoEd)
Supponiamo che interessi conoscere il titolo e la casa editrice dei libri pubblicati nel 2001. Occorre:
1. consultare la relazione Catalogo
ESEMPIO - II
2. considerare solo le ennuple in cui AnnoEd = 2001
3. prelevare da queste ennuple i valori degli attributi Titolo e CasaEd
Questa sequenza di operazioni viene eseguita dal DBMS, purché gli venga trasmesso un opportuno comando (interrogazione) nel linguaggio SQL:
SELECT Titolo, CasaEd FROM Catalogo WHERE AnnoEd = 2001
dove SELECT, FROM e WHERE sono parole riservate del linguaggio SQL.
STRUTTURA DEL COMANDO
Una interrogazione (query) SQL agisce sulle relazioni definite nella base di dati, e restituisce come risultato una relazione.
questa viene in generale visualizzata sul monitor, oppure stampata; può anche essere memorizzata nella base di dati o può essere utilizzata in altre interrogazioni.
Nei casi più semplici una interrogazione SQL deve specificare
quali sono le informazioni che interessano
in quali relazioni si trovano
quali proprietà devono avere
SELECT
Quali sono le informazioni che interessano
SELECT Attributo1,Attributo2,...
è presente in ogni interrogazione e definisce lo schema della relazione risultato. Più avanti vedremo che può avere una forma più complessa.
Esempio:
SELECT Titolo, CasaEd significa che ci interessano il titolo e la casa editrice
Le singole colonne verranno elencate nello stesso ordine indicato.
Il comando Select in SQL equivale all’operazione di proiezione dell’algebra relazionale.
FROM
In quali relazioni si trovano
FROM Relazione1,Relazione2,...
è presente in ogni interrogazione e specifica quali relazioni occorre visitare per ottenere il risultato.
Esempio:
FROM Catalogo
significa che per estrarre le informazioni che interessano occorre prendere in esame la relazione Catalogo.
Per selezionare dati da un’altra tabella è sufficiente modificare la clausola FROM
WHERE
Quali proprietà devono essere soddisfatte
WHERE Condizione
La condizione è espressa sugli attributi delle relazioni specificate nella clausola FROM.
Può non essere presente, quando non si vogliono specificare condizioni.
Esempio:
WHERE AnnoEd = 2001
significa che interessano informazioni relative ai libri editi nel 2001.
ESEMPIO - I
Abbiamo visto che l’interrogazione
SELECT Titolo, CasaED FROM Catalogo
WHERE AnnoEd = 2001 restituisce la relazione
contenente titolo e casa editrice dei libri editi nel 2001
ESEMPIO - II
Invece l’interrogazione
SELECT Titolo, CasaED FROM Catalogo
restituisce la relazione
contenente titolo e casa editrice di tutti i libri presenti nel catalogo
Riassumendo…
Riepilogando la forma generale di un interrogazione SQL è, nei casi più semplici, la seguente:
SELECT Attributo1,Attributo2,...
FROM Relazione1,Relazione2,...
[WHERE Condizione]
Le parole in maiuscolo sono parole riservate del linguaggio SQL, sono fisse e specificano le clausole dell’ interrogazione; la clausola WHERE può mancare
Le parole in minuscolo sono variabili, e rappresentano le relazioni, gli attributi, le condizioni che riguardano la specifica interrogazione
Nome Età Persone
Reddito
Andrea 27 21
Maria 55 42
Anna 50 35
Filippo 26 30
Luigi 50 40
Franco 60 20
Olga 30 41
Sergio 85 35
Luisa 75 87
Aldo 25 15
Andrea 27 21
Aldo 25 15
Filippo 26 30
Andrea 27 21
Aldo 25 15
Filippo 26 30
21 15 30 Reddito Nome Età
Persone
Reddito Andrea 27
Maria 55
Anna 50
Filippo 26 Luigi 50 Franco 60 Olga 30 Sergio 85 Luisa 75 Aldo 25
21
42 35 30 40 20 41 35 87 15
Nome e reddito delle persone con meno di trenta anni PROJNome, Reddito(SELEta<30(Persone))
SELECT Nome, Reddito FROM Persone
WHERE Eta < 30
SELECT, abbreviazioni (alias)
SELECT Nome, Reddito FROM Persone
WHERE Eta < 30
SELECT p.nome as nome, p.reddito as reddito
FROM persone as p WHERE p.eta < 30
Selezione, senza proiezione
Nome, età e reddito delle persone con meno di trenta anni SELEta<30(Persone)
SELECT *
FROM Persone WHERE Eta < 30
Proiezione, senza selezione
Nome e reddito di tutte le persone
PROJNome, Reddito(Persone) SELECT Nome, Reddito
FROM Persone
Condizione complessa
SELECT *
FROM Persone
WHERE reddito > 25 and (eta < 30 or eta > 60)
EVITARE I DUPLICATI
Si consideri la seguente interrogazione
SELECT CasaEd FROM Catalogo
Se una casa editrice è presente nel catalogo con 1000 libri, il suo nome comparirà 1000 volte nel risultato
Se vogliamo evitare che ciò avvenga, scriveremo SELECT DISTINCT CasaEd
FROM Catalogo
che ha come risultato le case editrici presenti nel catalogo, rappresentate una sola volta
DISTINCT
In generale la specifica DISTINCT nella clausola SELECT elimina i duplicati dal risultato
La forma generale di un interrogazione SQL che abbiamo visto fin qui è quindi la seguente:
SELECT [DISTINCT] Attributo1,Attributo2,...
FROM Relazione1,Relazione2,...
[ WHERE Condizione]
dove le parti racchiuse tra parentesi quadre possono mancare
L’uso di *
Nella clausola SELECT si può specificare * in luogo della lista di attributi; in tal caso il risultato contiene tutti gli attributi delle relazioni specificate nella clausola FROM.
L’asterisco (*) di select * indica al database di fornire TUTTE le colonne associate alla tabella
SELECT * FROM Catalogo
WHERE CasaEd = “Feltrinelli”
Restituisce come risultato