Sistemi per il recupero delle informazioni
RIASSUNTO
ESEMPIO
ESEMPIO
VIENE TRADOTTO NELLO SCHEMA
MUSEI (NomeM, Città, Indirizzo, Direttore) ARTISTI (NomeA, Nazionalità, DataN, DataM) OPERE (Codice, Anno, Titolo, NomeM*, NomeA*) PERSONAGGI (Personaggio, Codice*)
DIPINTI (Codice*, Tipo, Larghezza, Altezza) SCULTURE (Codice*, Materiale, Altezza, Peso)
RELAZIONE E TABELLA
Orario
Insegnamento Docente Aula Ora Analisi matem. I Luigi Neri N1 8:00
Basi di dati Piero Rossi N2 9:45 Chimica Nicola Mori N1 9:45 Fisica I Mario Bruni N1 11:45 Fisica II Mario Bruni N3 9:45 Sistemi inform. Piero Rossi N3 8:00 ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
Relazione e tabella sono sinonimi
SCHEMA
Orario
Insegnamento Docente Aula Ora Analisi matem. I Luigi Neri N1 8:00
Basi di dati Piero Rossi N2 9:45 Chimica Nicola Mori N1 9:45 Fisica I Mario Bruni N1 11:45 Fisica II Mario Bruni N3 9:45 Sistemi inform. Piero Rossi N3 8:00 ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
Le colonne della tabella formano lo schema della relazione
ISTANZE
Orario
Insegnamento Docente Aula Ora Analisi matem. I Luigi Neri N1 8:00
Basi di dati Piero Rossi N2 9:45 Chimica Nicola Mori N1 9:45 Fisica I Mario Bruni N1 11:45 Fisica II Mario Bruni N3 9:45 Sistemi inform. Piero Rossi N3 8:00 ORARIO (Insegnamento, Docente, Aula, Ora)
I contenuti delle righe della tabella formano le istanze della relazione
DATABASE
Corso Docente Aula
Rossi
Basi di dati DS3
Bruni
Reti N3
Neri
Sistemi N3
Bruni
Controlli G
Corsi
Nome Edificio Piano
OMI
DS3 Terra
Pincherle
G Primo
OMI
N3 Terra
Aule
CorsiSedi Corso Aula
Reti N3
Sistemi N3
Controlli G
Piano Edificio
OMI Terra
Pincherle Primo
OMI Terra
Un database e’ un insieme di tabelle
DA MODELLO A OGGETTI A MODELLO RELAZIONALE
La trasformazione di uno schema a oggetti in uno schema relazionale avviene eseguendo i seguenti passi:
1. rappresentazione delle classi
2. rappresentazione delle associazioni uno a uno e uno a molti;
3. rappresentazione delle associazioni molti a molti o non binarie;
4. rappresentazione delle gerarchie di inclusione;
5. rappresentazione degli attributi multivalore;
6. appiattimento gli attributi composti
Riassumendo
Le regole di traduzione
Entità: diventano tabelle ed i loro identificatori chiavi primarie
Associazioni 1-1: se obbligatorie si procede come per le 1-N scegliendo il lato in cui includere gli attributi e la chiave esterna; se una opzionale si
includono gli attributi e la chiave esterna sul lato“obbligatorio”; se entrambe opzionali si costruisce una tabella autonoma come per il caso N-N.
Associazioni1-N:gli attributi dell’associazione e la chiave primaria della tabella relativa all’entità dal lato “N” sono inclusi nella tabella relativa all’entità dal lato“1”.
Associazioni N-N: diventano tabelle con chiave primaria formata dall’unione delle chiavi delle entità coinvolte
Accesso ai Dati nei Sistemi Relazionali
Una base di dati può essere utilizzata con due modalità:
interattivamente: l’utente interagisce direttamente con la base di dati presentando al sistema una richiesta di dati. Tale richiesta prende il nome di interrogazione (query). L’interrogazione viene interpretata dal sistema, che in risposta restituisce i dati richiesti. Nella richiesta devono essere specificate le proprietà dei dati che interessano. Se ad es. vogliamo l’elenco dei libri scritti da Calvino, nella richiesta deve essere specificata questa proprietà. L’interrogazione deve essere formulata per mezzo di un linguaggio formale.
mediante programmi: questo uso è riservato ad utenti programmatori.
Le interrogazioni fanno parte di un programma applicativo che può essere eseguito dal sistema numerose volte, ed il risultato delle interrogazioni può essere utilizzato dal programma per successive elaborazioni
Come esempio di linguaggi per l’uso interattivo di basi di dati, relazionali, vediamo
l’algebra relazionale: insieme di operatori su relazioni che danno come risultato relazioni. Non si usa come linguaggio di interrogazione dei DBMS ma come rappresentazione interna delle interrogazioni.
il linguaggio SQL (Structured Query Language), che offre una sintassi per l’algebra relazionale.
Il termine algebra è dovuto al fatto che sono previsti operatori (query) che agiscono su relazioni e producono altre relazioni come risultato.
Gli operatori possono essere combinati per formare espressioni complesse.
LINGUAGGI RELAZIONALI
Algebra relazionale
Insieme di operatori
su relazioni
che producono relazioni (tabelle)
e possono essere composti per svolgere operazioni più complesse
Gli operatori fondamentali dell’algebra relazionale sono:
Ridenominazione;
Unione;
Intersezione;
Differenza;
Proiezione;
Restrizione (o Selezione);
Prodotto.
I simboli R,S,... denotano relazioni, A, B,…attributi e X,Y,…insiemi di attributi
OPERATORI FONDAMENTALI
Paternità
Padre Figlio
Adamo Caino
Abramo Isacco
Adamo Abele
Genitore Padre (Paternità)
Padre Figlio
Adamo Caino
Abramo Isacco
Adamo Abele
Genitore
RIDENOMINAZIONE
ESEMPIO DI UNIONE
ESEMPIO DI INTERSEZIONE
ESEMPIO DI DIFFERENZA
selezione
proiezione
operatori "ortogonali“
selezione:
decomposizione orizzontale proiezione:
decomposizione verticale
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Neri Napoli 55
7309
Rossi Roma 64
5698
Rossi Roma 44
9553
cognome e filiale di tutti gli impiegati
Cognome, Filiale(Impiegati)
ESEMPIO PROIEZIONE
ESEMPIO RESTRIZIONE
Impiegati che
• guadagnano più di 50
• guadagnano più di 50 e lavorano a Milano
• hanno lo stesso nome della filiale presso cui lavorano
Operatori booleani
Connettivi logici
(AND),
(OR),
(NOT)
Operatori di confronto
= (uguale) (diverso)
(maggiore) (minore)
(maggiore o uguale)
(minore o uguale)
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553 Impiegati
Milano Milano 44
9553 Neri Napoli 64
5698
impiegati che guadagnano più di 50
Stipendio > 50(Impiegati)
Impiegati
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553
impiegati che guadagnano più di 50 e lavorano a Milano
Stipendio > 50 AND Filiale = 'Milano' (Impiegati)
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553
Neri Milano 64
5998
Selezione e proiezione
Combinando selezione e proiezione, possiamo estrarre interessanti informazioni da una relazione
matricola e cognome degli impiegati che guadagnano più di 50
Stipendio > 50(Impiegati)
Matricola,Cognome( )
Cognome Filiale Stipendio Matricola
Neri Milano 64
5998
Rossi Roma 55
7309
Neri Napoli 64
5698
Milano Milano 44
9553 Milano Milano 44
9553 Neri Napoli 64
5698
1 25
2 13
3 27
4 28
Numero Voto
1 Mario Rossi
2 Nicola Russo
3 Mario Bianchi
4 Remo Neri
Numero Candidato
25 Mario Rossi
13 Nicola Russo
27 Mario Bianchi
28 Remo Neri
Voto Candidato
1 2 3 4 Numero
PRODOTTO (Join)
ESEMPIO - I
join completo: ogni ennupla contribuisce al risultato
ESEMPIO - II
Join non completo: alcuni valori tra gli attributi comuni non coincidono, quindi, alcune ennuple non partecipano al JOIN
ESEMPIO - III
Join vuoto: caso limite
potrebbe anche succedere che nessuna ennupla trovi il corrispettivo
ESEMPIO - IV
L’altro caso estremo del JOIN
ogni ennupla di R1 si combina con ogni ennupla di R2
la cardinalita’ del risultato e’ il prodotto delle cardinalita’
Rossi A
Neri B
Bianchi B
Impiegato Reparto Impiegati
A Mori
B Bruni
B Bruni
B Bruni
Codice Capo
Reparti Impiegati JOIN Reparti
Impiegato Reparto Codice Capo
Rossi A AAA Mori
Rossi A B Bruni
Neri B A Mori
Neri B B Bruni
Bianchi B A Mori
Bianchi B B Bruni
Prodotto cartesiano
Sistemi per il recupero delle informazioni
DATABASE MANAGEMENT SYSTEM
(DBMS)
COS’E’ UNA BASE DATI
Una base di dati è una raccolta di dati permanenti suddivisi in due categorie:
I METADATI
I DATI
COS’E’ UNA BASE DATI
I METADATI
i metadati, ovvero lo schema della base di dati, sono una raccolta di definizioni che descrivono
la struttura di alcuni insiemi dati,
le restrizioni sui valori ammissibili dei dati
le relazioni esistenti fra gli insiemi.
Lo schema va definito prima di creare i dati ed è indipendente dalle applicazioni che usano la base di dati.
COS’E’ UNA BASE DATI
I DATI
i dati, le rappresentazioni dei fatti conformi alle definizioni dello schema, con le seguenti caratteristiche:
a) sono organizzati in insiemi omogenei, fra i quali sono definite delle relazioni.
b) sono molti, in assoluto e rispetto ai metadati, e non possono essere gestiti in memoria temporanea;
c) sono permanenti, cioè, una volta creati, continuano ad esistere finché non sono esplicitamente rimossi;
d) sono accessibili mediante transazioni;
e) sono protetti sia da accesso da parte di utenti non autorizzati, sia da corruzione dovuta a malfunzionamenti hardware e software;
f) sono utilizzabili contemporaneamente da utenti diversi.
Le caratteristiche delle basi di dati sono garantite da un sistema per la gestione di basi di dati (DBMS, Data Base Management System), che ha il controllo dei dati e li rende accessibili agli utenti autorizzati.
Un DBMS è un sistema centralizzato o distribuito che offre opportuni linguaggi
a) per definire lo schema della base di dati,
b) per scegliere le strutture dati per la memorizzazione dei dati, c) per usare la base di dati interattivamente o da programmi.
DataBase Management System (DBMS) - I
DataBase Management System (DBMS) - II
Un sistema di gestione di basi di dati è un sistema software in grado di gestire collezioni di dati che siano grandi, condivise e persistenti, assicurando la loro affidabilità e privatezza.
Un DBMS deve essere efficiente ed efficace.
Esempi di prodotti software disponibili sul mercato: Access, DB2, Oracle, Informix, Sybase, SQLServer
I DATABASE SONO...
grandi
dimensioni (molto) maggiori della memoria centrale dei sistemi di calcolo utilizzati
il limite deve essere solo quello fisico dei dispositivi
persistenti
hanno un tempo di vita indipendente dalle singole esecuzioni dei programmi che le utilizzano
condivisi
ogni organizzazione è divisa in settori o comunque svolge diverse
attività . Ciascun settore/attività ha un (sotto) sistema informativo (non necessariamente disgiunto)
Una base di dati e' una risorsa integrata, condivisa fra applicazioni
Conseguenze:
Attivita' diverse su dati condivisi: meccanismi di autorizzazione
Accessi di più utenti ai dati condivisi:controllo della concorrenza
I DBMS GARANTISCONO…
PRIVATEZZA
Si possono definire meccanismi di autorizzazione
l'utente A è autorizzato a leggere tutti i dati e a modificare quelli sul ricevimento
l'utente B è autorizzato a leggere X e a modificare Y
AFFIDABILITA` (per le basi di dati):
resistenza a malfunzionamenti hardware e software
una base di dati è una risorsa pregiata e quindi deve essere conservata a lungo termine
I DBMS DEVONO ESSERE …
EFFICIENTI
Cercano di utilizzare al meglio le risorse di spazio di memoria (principale e secondaria) e tempo (di esecuzione e di risposta)
I DBMS, con tante funzioni, rischiano l'inefficienza e per questo ci sono grandi investimenti e competizione
L’efficienza è anche il risultato della qualità delle applicazioni
EFFICACI
Cercano di rendere produttive le attività dei loro utilizzatori, offrendo funzionalità articolate, potenti e flessibili:
il corso è in buona parte dedicato ad illustrare come i DBMS perseguono l'efficacia
FUNZIONALITA’ DEI DBMS
Un DBMS offre specifiche funzionalità per i seguenti scopi:
– definizione di basi di dati;
– uso dei dati;
– controllo dei dati;
– amministrazione della base di dati;
– distribuzione dei dati.
ARCHITETTURA STANDARD - I
database Livello logico Livello
esterno
Livello interno Livello esterno
Livello esterno utente utente
utente utente utente
LINGUAGGI PER DATABASE
Un altro contributo all’efficacia: disponibilità di vari linguaggi e interfacce
linguaggi testuali interattivi (SQL)
comandi (SQL) immersi in un linguaggio ospite (Pascal, Java, C ...)
comandi (SQL) immersi in un linguaggio ad hoc, con anche altre funzionalità (p.es. per grafici o stampe strutturate)
con interfacce amichevoli (senza linguaggio testuale)
Controllo dei dati
Una caratteristica molto importante dei DBMS è il tipo di meccanismi offerti per garantire le seguenti proprietà di una base di dati:
integrità
affidabilità
sicurezza
TRANSAZIONI (PER L‘UTENTE)
Esempi:
versamento presso uno presso sportello bancario
emissione di certificato anagrafico
dichiarazione presso l’ufficio di stato civile
prenotazione aerea
Due accezioni
Per l'utente:
programma a disposizione, da eseguire per realizzare una funzione di interesse
Per il sistema:
sequenza indivisibile di operazioni
Sistemi per il recupero delle informazioni
VISTE
Viste
Rappresentazioni diverse per gli stessi dati (schema esterno)
Relazioni di base: contenuto autonomo
Relazioni derivate:
relazioni il cui contenuto è funzione del contenuto di altre relazioni (definito per mezzo di interrogazioni)
Le relazioni derivate possono essere definite su altre derivate
Due tipi di relazioni derivate:
viste materializzate
relazioni virtuali (o viste)
Viste materializzate e virtuali
relazioni derivate memorizzate nella base di dati
vantaggi:
immediatamente disponibili per le interrogazioni
svantaggi:
ridondanti
appesantiscono gli aggiornamenti
sono raramente supportate dai DBMS
relazioni virtuali (o viste):
sono supportate dai DBMS (tutti)
una interrogazione su una vista viene eseguita "ricalcolando" la vista (o quasi)
Viste, esempio
una vista:
Supervisione =
PROJ Impiegato, Capo (Afferenza JOIN Direzione)
A Mori
B Bruni
Reparto Capo
Rossi A
Neri B
Bianchi B
Impiegato Reparto
Bianchi B B Bruni
Afferenza Direzione
Viste, motivazioni
Schema esterno: ogni utente vede solo
ciò che gli interessa e nel modo in cui gli interessa, senza essere distratto dal resto
ciò che e' autorizzato a vedere (autorizzazioni)
Strumento di programmazione:
si può semplificare la scrittura di interrogazioni: espressioni complesse e sottoespressioni ripetute
L'utilizzo di viste non influisce sull'efficienza delle interrogazioni
Viste e aggiornamenti, attenzione
Vogliamo inserire, nella vista, il fatto che Lupi ha come capo Bruni;
oppure che Belli ha come capo Falchi; come facciamo?
Afferenza Direzione
A Mori
B Bruni
Reparto Capo
Rossi A
Neri B
Impiegato Reparto
Neri B
Neri B BBBB BruniBruniBruniBruni Verdi A BBBBC BruniBruniBruniBruniBruni
Rossi Neri Impiegato
Rossi Neri Rossi
Neri Verdi Supervisione
Mori Bruni
Capo Mori Bruni
Mori Bruni Bruni Bruni Mori
Viste e aggiornamenti
"Aggiornare una vista":
modificare le relazioni di base in modo che la vista, "ricalcolata"
rispecchi l'aggiornamento
L'aggiornamento sulle relazioni di base corrispondente a quello specificato sulla vista deve essere univoco
In generale però non è univoco!
Ben pochi aggionamenti sono ammissibili sulle viste
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Sistemi per il recupero delle informazioni
IL LINGUAGGIO SQL
INTRODUZIONE
Le interrogazioni devono essere scritte in un linguaggio formale con caratteristiche tali da renderlo adatto ad esprimere interrogazioni sulla BD, e da essere facilmente interpretato dal sistema. Il linguaggio generalmente usato si chiama SQL (Structured Query Language)
È un linguaggio di interrogazione e manipolazione della base dati e delle informazioni in essa contenute
Creato negli anni ’70 presso IBM , inizialmente solo come linguaggio di interrogazione. Ora è linguaggio di riferimento per DataBase relazionali.
Standardizzato grazie al lavoro di ISO (international standard organization) e ANSI (american national standard institute)
SQL
originariamente "Structured Query Language", ora "nome proprio"
linguaggio con varie funzionalità:
contiene sia il DDL (schema) sia il DML(istanza)
ne esistono varie versioni
vediamo gli aspetti essenziali, non i dettagli
prima proposta SEQUEL (1974);
prime implementazioni in SQL/DS e Oracle (1981)
dal 1983 ca. "standard di fatto"
standard (1986, poi 1989 e infine 1992, 1999) - ISO, ANSI
standard per i software che usano il modello relazionale
recepito solo in parte
DDL, DML, DCL
Data Definition Language (DDL)
permette di creare e cancellare DB o di modificarne la struttura. Sono i comandi DDL a definire la struttura del DB e quindi i dati in esso contenuti. Ma non fornisce gli
strumenti per modificare i dati stessi: per tale scopo si usa il DML. L’utente deve avere i permessi necessari per agire sulla struttura del DB che vengono dati tramite il DCL
Data Manipulation Language (DML)
permette di inserire, cancellare, modificare e leggere i dati all’interno delle tabelle di un DB. La struttura di questi dati deve essere già stata definita tramite il DDL. Il permesso di accedere ai dati deve essere assegnato all’utente tramite il DCL.
Data Controlo Language (DCL)
serve a fornire o revocare agli utenti i permessi per poter usare i comandi DML e DDL oltre agli stessi comandi DCL.
CREAZIONE DI TABELLE
Per definire una relazione (detta tabella nella terminologia SQL), si usa il comando “create table”: definisce uno schema di relazione e ne crea un’istanza vuota; specifica attributi, domini e vincoli; ad esempio
Libri(titolo, autore, codice_isbn)
CREATE TABLE, esempio
CREATE TABLE Impiegato(
Matricola CHAR(6) PRIMARY KEY, Nome CHAR(20) NOT NULL,
Cognome CHAR(20) NOT NULL, Dipart CHAR(15),
Stipendio NUMERIC(9) DEFAULT 0, FOREIGN KEY(Dipart) REFERENCES Dipartimento(NomeDip),
UNIQUE (Cognome,Nome) )
Domini
Domini elementari (predefiniti)
Carattere: singoli caratteri o stringhe, anche di lunghezza variabile
Bit: singoli booleani (flag) o stringhe di bit
Numerici:
esatti (es: numeric, decimal)
approssimati (es: float)
Data, ora, intervalli di tempo – UTC (Universal time coordinate)
Introdotti in SQL:1999:
Boolean
BLOB, CLOB (Binary/Character large object): per grandi immagini e testi
Domini definiti dall'utente (semplici, ma riutilizzabili)
VINCOLI
A ogni attributo possono essere associati dei vincoli
■ default: indica il valore che un attributo deve avere quando viene inserito un record che, in corrispondenza di quell’attributo non ha assegnato alcun valore
■ not null: i valori inseriti in quel campo devono essere diversi non nulli
■ Es: Cognome CHAR(20) not null
■ unique: il valore può comparire una volta sola
■ primary key: chiave primaria, (una sola, implica NOT NULL)
VINCOLI
■ Il valore di un attributo dichiarato NOT NULL va obbligatoriamente specificato quando si aggiunge un’ennupla alla relazione.
■ Un altro vincolo è l’eventuale chiave primaria dichiarata con l’opzione primary key. Gli attributi della chiave primaria non possono assumere valori NULL.
Quando nella definizione di una tabella sono dichiarati dei vincoli il sistema che gestisce la BD controlla che le operazioni che modificano la tabella inserendo nuove ennuple o modificando i valori di attributi non violino i vincoli dichiarati. Se un vincolo può essere violato l’operazione non viene eseguita e viene segnalata una condizione di errore
Matricola CHAR(6) PRIMARY KEY
Matricola CHAR(6), …,
PRIMARY KEY (Matricola)
PRIMARY KEY
CHIAVI ESTERNE
Vediamo come introdurre una chiave esterna attraverso il comando Foreign Key
create table studenti ( nome char(20),
matricola char(8) not null, provincia char(2),
anno_nascita smallint, primary key (matricola)
foreign key (codice) references CDL,
on delete no action, )
create table CDL ( facoltà char(20),
nome char(20) not null, primary key (codice), )
CHIAVI ESTERNE
Quando si dichiara un vincolo di chiave esterna, il sistema fa i seguenti controlli:
1. quando si inserisce un’ennupla nella tabella Studenti, o quando si modifica il campo chiave esterna, il valore della chiave esterna deve essere presente in un’ennupla della tabella CDL;
2. quando si elimina un’ennupla dalla tabella CDL, se il valore della sua chiave primaria è usato come valore di una chiave esterna di un’ennupla della tabella Studenti, allora sono possibili tre scelte:
a. on delete no action: per proibire la cancellazione dell’ennupla da CDL.
Questa opzione vale anche quando si modifica il valore della chiave primaria di CDL;
b. on delete cascade, per eliminare sia l’ennupla da CDL che tutte le ennuple di Studenti che usano il valore della chiave primaria dell’ennupla che si elimina;
c. on delete set null, per eliminare l’ennupla da CDL e porre a null il valore della chiave esterna di tutte le ennuple di Studenti che usano il valore della chiave primaria dell’ennupla che si elimina.
Un vincolo di integrità referenziale (“foreign key”) fra gli attributi X di una relazione R1 e un’altra relazione R2 impone ai valori su X in R1 di comparire come valori della chiave primaria di R2
Vincolo di integrità referenziale
Azioni compensative
Esempio:
Viene eliminata una ennupla causando una violazione
Comportamento “standard”:
Rifiuto dell'operazione
Azioni compensative:
Eliminazione in cascata
Introduzione di valori nulli
MODIFICA DEI DATI
Nuovi dati si inseriscono nella tabella con il comando INSERT.
Ad esempio, per aggiungere una nuova ennupla alla relazione Studenti si dà il comando
INSERT INTO Studenti VALUES ("Tizio", "081575", "MI", “1985”)
Per cambiare invece l’attributo Provincia da “MI” a “TO” per lo studente con Matricola "081575", si dà il comando:
UPDATE Studenti SET Provincia = “TO”
WHERE Matricola = "081575"
Per eliminare invece l’ennupla dello studente con matricola "081575", si dà il comando:
DELETE Studenti WHERE Matricola = "081575"
Transazioni in SQL
Istruzioni fondamentali
begin transaction: specifica l'inizio della transazione (le operazioni non vengono eseguite sulla base di dati)
commit work: le operazioni specificate a partire dal begin transaction vengono eseguite
rollback work: si rinuncia all'esecuzione delle operazioni specificate dopo l'ultimo begin transaction . Tutte le modifiche effettuate sui dati in precedenza (a partire dall’inizio della transazione) sono cancellate. Annulla la transazione
begin transaction;
update ContoCorrente set Saldo = Saldo – 10
where NumeroConto = 12345 ; update ContoCorrente
set Saldo = Saldo + 10
where NumeroConto = 55555 ; commit work;
RECUPERO DEI DATI:
IL COMANDO SELECT
OBIETTIVI: Scrivere una query in linguaggio SQL
selezionare ed elencare tutte le righe e le colonne di una tabella
selezionare ed elencare determinate colonne di una tabella
selezionare ed elencare le colonne di più tabelle
Anche se la parola query può essere tradotta in interrogazione o domanda, una query SQL non è necessariamente una domanda, può essere un comando per svolgere una delle seguenti operazioni:
creare o cancellare una tabella
inserire, modificare o cancellare campi
ricercare informazioni specifiche in più tabelle e restituire i risultati in un particolare ordine
modificare i parametri di protezione di un database
ESEMPIO - I
Si consideri il seguente schema relazionale
Catalogo ( ISBN, Titolo, CasaEd, AnnoEd)
Supponiamo che interessi conoscere il titolo e la casa editrice dei libri pubblicati nel 2001. Occorre:
1. consultare la relazione Catalogo
ESEMPIO - II
2. considerare solo le ennuple in cui AnnoEd = 2001
3. prelevare da queste ennuple i valori degli attributi Titolo e CasaEd
Questa sequenza di operazioni viene eseguita dal DBMS, purché gli venga trasmesso un opportuno comando (interrogazione) nel linguaggio SQL:
SELECT Titolo, CasaEd FROM Catalogo WHERE AnnoEd = 2001
dove SELECT, FROM e WHERE sono parole riservate del linguaggio SQL.
STRUTTURA DEL COMANDO
Una interrogazione (query) SQL agisce sulle relazioni definite nella base di dati, e restituisce come risultato una relazione.
questa viene in generale visualizzata sul monitor, oppure stampata; può anche essere memorizzata nella base di dati o può essere utilizzata in altre interrogazioni.
Nei casi più semplici una interrogazione SQL deve specificare
quali sono le informazioni che interessano
in quali relazioni si trovano
quali proprietà devono avere
SELECT
Quali sono le informazioni che interessano
SELECT Attributo1,Attributo2,...
è presente in ogni interrogazione e definisce lo schema della relazione risultato. Più avanti vedremo che può avere una forma più complessa.
Esempio:
SELECT Titolo, CasaEd significa che ci interessano il titolo e la casa editrice
Le singole colonne verranno elencate nello stesso ordine indicato.
Il comando Select in SQL equivale all’operazione di proiezione dell’algebra relazionale.
FROM
In quali relazioni si trovano
FROM Relazione1,Relazione2,...
è presente in ogni interrogazione e specifica quali relazioni occorre visitare per ottenere il risultato.
Esempio:
FROM Catalogo
significa che per estrarre le informazioni che interessano occorre prendere in esame la relazione Catalogo.
Per selezionare dati da un’altra tabella è sufficiente modificare la clausola FROM
WHERE
Quali proprietà devono essere soddisfatte
WHERE Condizione
La condizione è espressa sugli attributi delle relazioni specificate nella clausola FROM.
Può non essere presente, quando non si vogliono specificare condizioni.
Esempio:
WHERE AnnoEd = 2001
significa che interessano informazioni relative ai libri editi nel 2001.
ESEMPIO - I
Abbiamo visto che l’interrogazione
SELECT Titolo, CasaED FROM Catalogo
WHERE AnnoEd = 2001 restituisce la relazione
contenente titolo e casa editrice dei libri editi nel 2001
ESEMPIO - II
Invece l’interrogazione
SELECT Titolo, CasaED FROM Catalogo
restituisce la relazione
contenente titolo e casa editrice di tutti i libri presenti nel catalogo
Riassumendo…
Riepilogando la forma generale di un interrogazione SQL è, nei casi più semplici, la seguente:
SELECT Attributo1,Attributo2,...
FROM Relazione1,Relazione2,...
[WHERE Condizione]
Le parole in maiuscolo sono parole riservate del linguaggio SQL, sono fisse e specificano le clausole dell’ interrogazione; la clausola WHERE può mancare
Le parole in minuscolo sono variabili, e rappresentano le relazioni, gli attributi, le condizioni che riguardano la specifica interrogazione
Selezione e proiezione
Nome e reddito delle persone con meno di trenta anni
PROJNome, Reddito(SELEta<30(Persone))
SELECT Nome, Reddito FROM Persone
WHERE Eta < 30
Nome Età Persone
Reddito Andrea 27
Maria 55
Anna 50
Filippo 26 Luigi 50 Franco 60 Olga 30 Sergio 85 Luisa 75 Aldo 25
21
42 35 30 40 20 41 35 87 15
Nome Età Persone
Reddito
Andrea 27 21
Maria 55 42
Anna 50 35
Filippo 26 30
Luigi 50 40
Franco 60 20
Olga 30 41
Sergio 85 35
Luisa 75 87
Aldo 25 15
Andrea 27 21
Aldo 25 15
Filippo 26 30
Andrea 27 21
Aldo 25 15
Filippo 26 30
21 15 30 Reddito
SELECT, abbreviazioni (alias)
SELECT Nome, Reddito FROM Persone
WHERE Eta < 30
SELECT p.nome as nome, p.reddito as reddito
FROM persone as p WHERE p.eta < 30
Selezione, senza proiezione
Nome, età e reddito delle persone con meno di trenta anni
SELEta<30(Persone)
SELECT *
FROM Persone WHERE Eta < 30
Proiezione, senza selezione
Nome e reddito di tutte le persone
PROJNome, Reddito(Persone) SELECT Nome, Reddito
FROM Persone
Condizione complessa
SELECT *
FROM Persone
WHERE reddito > 25 and (eta < 30 or eta > 60)
EVITARE I DUPLICATI
Si consideri la seguente interrogazione
SELECT CasaEd FROM Catalogo
Se una casa editrice è presente nel catalogo con 1000 libri, il suo nome comparirà 1000 volte nel risultato
Se vogliamo evitare che ciò avvenga, scriveremo SELECT DISTINCT CasaEd
FROM Catalogo
che ha come risultato le case editrici presenti nel catalogo, rappresentate una sola volta
DISTINCT
In generale la specifica DISTINCT nella clausola SELECT elimina i duplicati dal risultato
La forma generale di un interrogazione SQL che abbiamo visto fin qui è quindi la seguente:
SELECT [DISTINCT] Attributo1,Attributo2,...
FROM Relazione1,Relazione2,...
[ WHERE Condizione]
dove le parti racchiuse tra parentesi quadre possono mancare
L’uso di *
Nella clausola SELECT si può specificare * in luogo della lista di attributi; in tal caso il risultato contiene tutti gli attributi delle relazioni specificate nella clausola FROM.
L’asterisco (*) di select * indica al database di fornire TUTTE le colonne associate alla tabella
SELECT * FROM Catalogo
WHERE CasaEd = “Feltrinelli”
Restituisce come risultato
Le parole SELECT e FROM consentono a una query di caricare dei dati.
La parola chiave DISTINCT limita l’output delle query poiché consente di escludere i valori duplicati di una colonna.
E’ possibile creare una query generica e includere tutte le colonne con l’istruzione SELECT *. E’ anche possibile selezionare solo alcune colonne e anche modificare l’ordine in cui devono essere presentate.
RIEPILOGO
Obiettivi
ampliare la query con qualche nuovo termine
introdurre gli operatori.
In particolare impareremo a:
capire cos’è una espressione e come si utilizza
capire cos’è una condizione e come si utilizza
familiarizzare con la clausola WHERE
imparare ad usare gli operatori aritmetici, di confronto, di caratteri, logici e di insiemi
conoscere altri utili operatori
ESPRESSIONI, CONDIZIONI E OPERATORI
ESPRESSIONI
La definizione di espressione è semplice: un’espressione restituisce un valore
Nella seguente istruzione, NOME, INDIRIZZO, TELEFONO E RUBRICA sono espressioni:
SELECT NOME, INDIRIZZO, TELEFONO, RUBRICA FROM RUBRICA;
NOME è
La seguente espressione:
WHERE NOME = ‘ROSSI’
contiene una condizione di una espressione booleana. Questa condizione potrà essere TRUE (vera) o FALSE (falsa) rispettivamente se la colonna NOME contiene ROSSI oppure no.
CONDIZIONI - I
Tutte le volte che si vuole trovare un particolare elemento o gruppo di elementi in un database, occorre specificare una o più condizioni.
Le condizioni sono introdotte dalla clausola WHERE.
nell’esempio precedente la condizione è NOME = ‘ROSSI’. Per trovare tutti gli impiegati che hanno lavorato più di 100 ore la condizione potrebbe essere: NUMERODIORE > 100
Le condizioni consentono di effettuare query selettive. Nella forma più comune includono una variabile, una costante e un operatore di confronto.
Variabile……….. NOME
Costante………..’ROSSI’
Operatore di confronto………. >
Per scrivere una query condizionale bisogna conoscere la clausola WHERE e gli operatori. La condizione presente nella clausola WHERE può avere una struttura molto complessa
CONDIZIONI - II
In generale le condizioni sono formate combinando predicati con gli operatori booleani and, or e not
Predicato: è una condizione semplice del tipo E1 cfr E2 ove:
cfr è un operatore di confronto, cioè uno degli operatori
= < > <= >= <> (diverso)
E1 ed E2 sono espressioni, che possono essere attributi, costanti oppure espressioni formate con gli usuali operatori aritmetici. Molto spesso E1 è un attributo. E2 può essere un comando SELECT
Esempi
· AnnoEd > 1980 and CasaEd = “Feltrinelli”
· AnnoEd = 2000 and (CasaEd = “Einaudi” or CasaEd = “Mondadori”)
I predicati hanno valore true (vero) oppure false (falso).
TABELLA DI VERITA’
Gli operatori booleani rispettano le seguenti tabelle di verità:
true and true = true true or true = true
not true = false
true and false = false true or false = true not false = true
false and false = false false or false = false
LA CLAUSOLA WHERE
La sintassi della clausola WHERE è la seguente:
WHERE <condizione di ricerca>
La condizione presente nella clausola WHERE è ottenuta combinando predicati con gli operatori booleani. Gli attributi che compaiono nei predicati devono appartenere alle relazioni presenti nella clausola FROM
La clausola WHERE rende selettive le query, senza questa clausola la query visualizzerebbe tutti i record della tabella
Consideriamo il solito schema di relazione Catalogo e una sua istanza
LA CLAUSOLA WHERE
SELECT Titolo, CasaEd FROM Catalogo
WHERE Anno = 2001 and CasaEd = “Einaudi”
SELECT Titolo, CasaEd FROM Catalogo
WHERE Anno = 2001 or CasaEd = “Einaudi”
SELECT Titolo, CasaEd FROM Catalogo
WHERE Anno = 2000 and CasaEd <>
“Feltrinelli”
ESEMPIO
SELECT CasaEd, Anno FROM Catalogo
WHERE Titolo = “L’amante” and
Anno = (SELECT max(Anno) FROM Catalogo WHERE Titolo =
“L’amante” )
Viene dapprima calcolata la SELECT tra parentesi, ed il suo risultato viene utilizzato per valutare la condizione; La SELECT esterna restituisce come risultato la CasaEd e L’Anno della più recente edizione dell’ Amante presente nel Catalogo
In questo esempio è stato fatto uso di una struttura detta SOTTOSELECT , o SELECT annidata. Questa ha lo scopo di estrarre dal DB un valore da utilizzare in una espressione. Si osservi che la Sottoselect ha come risultato un singolo valore, altrimenti il confronto non si può effettuare
E’ un potente gruppo di strumenti a base della conoscenza del linguaggio SQL
Gli operatori sono gli elementi utilizzati all’interno delle espressioni per specificare le condizioni necessarie a caricare i dati.
Possono essere divisi nei seguenti gruppi:
aritmetici
di confronto
di caratteri
logici
di insieme
GLI OPERATORI
Non funziona con i tipi di dati che hanno cifre decimali I primi quattro operatori si spiegano da soli.
L’operatore modulo restituisce il resto di una divisione.
Ad esempio:
5 % 2 = 1 6 % 2 = 0
1. + (somma)
2. - (sottrazione)
3. / (divisione)
4. * (moltiplicazione) 5. % (modulo o resto)
GLI OPERATORI ARITMETICI
GLI OPERATORI ARITMETICI
2 * 6 + 9 / 3
vale12 + 3 = 15
mentre l’espressione
2 * (6 + 9) / 3
vale2 * 15 / 3 = 10
Se vengono inseriti più operatori aritmetici in una espressione senza parentesi, essi vengono valutati nell’ordine: moltiplicazione, divisione, modulo, somma e sottrazione.
Ad esempio:
SQL> SELECT * FROM PREZZO
ELEMENTO PREZZOINGROSSO
Pomodori 3,40
Patate 5,10
Banane 6,70
Rape 4,50
Arance 8,90
Mele 2,30
SQL> SELECT ELEMENTO, PREZZOINGROSSO, PREZZOINGROSSO + 1.50 FROM PREZZO
ELEMENTO PREZZOINGROSSO PREZZOINGROSSO + 1.50
Pomodori 3,40 4,90
Patate 5,10 6,60
Banane 6,70 8,20
Rape 4,50 6,00
Arance 8,90 10,40
Mele 2,30 4,80
La terza colonna (PREZZOINGROSSO + 1,50) non si trova nella tabella originale (in entrambi i casi sono state selezionate con il carattere * tutte le colonne).
SQL consente di creare colonne virtuali o derivate combinando o modificando le colonne esistenti.
OPERATORI ARITMETICI: SOMMA (+)
E’ possibile assegnare una intestazione più comprensibile alla nuova colonna:
ELEMENTO PREZZOINGROSSO PREZZODETTAGLIO
Pomodori 3,40 4,90
Patate 5,10 6,60
Banane 6,70 8,20
Rape 4,50 6,00
Arance 8,90 10,40
Mele 2,30 3,80
SQL> SELECT ELEMENTO, PREZZOINGROSSO,
(PREZZOINGROSSO + 1.50) PREZZODETTAGLIO FROM PREZZO
OPERATORI ARITMETICI: SOMMA (+)
L’operatore meno svolge due funzioni, la prima è quella di cambiare segno ad un numero:
SQL> SELECT * FROM MINMAX
REGIONE TEMPMAX TEMPMIN
Piemonte -4 10
Toscana 4 13
Sicilia 10 19
Lombardia -2 9
Friuli -3 8
REGIONE TEMPMAX TEMPMIN
Piemonte 4 -10
Toscana -4 -13
Sicilia -10 -19
Lombardia 2 -9
Friuli 3 -8
SQL> SELECT REGIONE, -TEMPMAX, -TEMPMIN FROM MINMAX
OPERATORI ARITMETICI: SOTTRAZIONE (-)
OPERATORI ARITMETICI: SOTTRAZIONE (-)
REGIONE MINIME MASSIME DIFFERENZE
Piemonte -4 10 14
Toscana 4 13 9
Sicilia 10 19 9
Lombardia -2 9 11
Friuli -3 8 11
SQL> SELECT REGIONE, TEMPMAX MINIME, TEMPMIN MASSIME,
(TEMPMIN - TEMPMAX) DIFFERENZA FROM MINMAX;
Oltre che aver creato la nuova colonna questa query ha corretto (solo sullo schermo) i nomi di quelle errate.
La seconda (e ovvia) funzione dell’operatore meno è quella di sottrarre i valore di una colonna da quelli di un’altra colonna.
Ad esempio
L’operatore divisione ha un solo significato, per vedere gli effetti di una vendita a metà prezzo basta digitare la seguente istruzione:
SQL> SELECT ELEMENTO PRODOTTO, PREZZOINGROSSO, (PREZZOINGROSSO/2) PREZZOVENDITA FROM PREZZO
ELEMENTO PREZZOINGROSSO PREZZOVENDITA
Pomodori 3,40 1,70
Patate 5,10 2,55
Banane 6,70 3,35
Rape 4,50 2,25
Arance 8,90 4,45
Mele 2,30 1,15
OPERATORI ARITMETICI: DIVISIONE (/)
Anche l’’operatore moltiplicazione è semplice da usare, ad esempio questa query visualizza l’effetto di uno sconto del 10% sui prezzi di tutti i prodotti:
SQL> SELECT ELEMENTO PRODOTTO, PREZZOINGROSSO, (PREZZOINGROSSO*0.9) NUOVOPREZZO FROM PREZZO;
ELEMENTO PREZZOINGROSSO NUOVOPREZZO
Pomodori 3.40 3.06
Patate 5.10 4.59
Banane 6.70 6.03
Rape 4.50 4.05
Arance 8.90 8.01
Mele 2.30 2.07
OPERATORI ARITMETICI: MOLTIPLICAZIONE (*)
L’operatore modulo restituisce il resto intero di una operazione di divisione.
Esempio:
SQL> SELECT * FROM RESTI
NUMERATORE DENOMINATORE
10 5
8 3
23 9
1024 16
E’ possibile creare una nuova colonna, RESTO, dove registrare il resto della divisione tra NUMERATORE e DENOMINATORE
SQL> SELECT NUMERATORE, DENOMINATORE, (NUMERATORE % DENOMINATORE) RESTO
FROM RESTI NUMERATORE DENOMINATORE RESTO
10 5 0
8 3 2
23 9 5
1024 16 0
OPERATORI ARITMETICI: MODULO (%)
Questi operatori confrontano le espressioni e restituiscono uno di questi tre valori: TRUE, FALSE, Unkown. I primi due sono semplici da spiegare, TRUE significa vero e FALSE significa falso, il terzo, Unknow, identifica l’assenza di dati in una colonna, cioè NULL.
Molte implementazioni SQL cambiano Unknown in FALSE e forniscono un operatore speciale, IS NULL, per verificare la condizione NULL (assenza di dati).
SQL> SELECT * FROM PREZZO WHERE PREZZOINGROSSO = NULL;
No row selected
SQL> SELECT * FROM PREZZO WHERE PREZZOINGROSSO IS NULL; ELEMENTO PREZZOINGROSSO
Limoni
Nel database la colonna prezzoingrosso della riga Limoni non contiene dati (non è zero)
OPERATORI DI CONFRONTO
Nella clausola WHERE il segno uguale è l’operatore di confronto più utilizzato, molto comodo per selezionare un valore tra tanti.
SQL> SELECT * FROM AMICI;
COGNOME NOME CITTA DATA DI NASCITA TELEFONO
ROSSI ALE MILANO 1/1/1970 02 3425678
BIANCHI SABY TORINO 25/5/1985 011 6707221
BROWN JO PISA 12/10/1968 050 880245
NERI ALE BOLOGNA 13/11/1986 051 6711
SQL> SELECT * FROM AMICI WHERE NOME = ‘ALE’;
COGNOME NOME CITTA DATA DI
NASCITA TELEFONO
ROSSI ALE MILANO 1/1/1970 02 3425678
NERI ALE BOLOGNA 13/11/1986 051 6711
SQL> SELECT * FROM AMICI WHERE NOME = ‘Ale’;
no row selected.
OPERATORI DI CONFRONTO: =
questi operatori operano nel seguente modo modo:
SQL> SELECT * FROM PREZZO;
ELEMENTO PREZZOINGROSSO
Pomodori 3.40
Patate 5.10
Banane 6.70
Rape 4.50
Arance 8.90
Mele 2.30
SQL> SELECT * FROM PREZZO WHERE PREZZOINGROSSO > 4.50;
ELEMENTO PREZZOINGROSSO
Patate 5.10
Banane 6.70
Arance 8.90
SQL> SELECT * FROM PREZZO WHERE PREZZOINGROSSO >= 4.50;
ELEMENTO PREZZOINGROSSO
Patate 5.10
Banane 6.70
Rape 4.50
Arance 8.90
Non si usano apici per racchiudere il numero 4.50
OPERATORI DI CONFRONTO: > , >=
questi operatori operano in senso inverso al precedente:
COGNOME NOME CITTA DATA DI
NASCITA TELEFONO
ROSSI ALE MILANO 1/1/1970 02 3425678
BIANCHI SABY TORINO 25/5/1985 011 6707221
BROWN JO PISA 12/10/1968 050 880245
NERI ALE BOLOGNA 13/11/1986 051 6711
COGNOME NOME CITTA DATA DI NASCITA TELEFONO
ROSSI ALE MILANO 1/1/1970 02 3425678
BROWN JO PISA 12/10/1968 050 880245
SQL> SELECT * FROM AMICI;
SQL> SELECT * FROM AMICI
WHERE CITTA <= ‘MILANO’ ;
OPERATORI DI CONFRONTO: <, <=
Operatore di disuguaglianza: consente di trovare dati escludendone altri, cioè il simbolo (<>) oppure (!=) si legge “diverso da”.
Per trovare gli amici tranne ALE (cioè con il nome diverso da ALE):
COGNOME NOME CITTA DATA DI NASCITA TELEFONO
BIANCHI SABY TORINO 25/5/1985 011 6707221
BROWN JO PISA 12/10/1968 050 880245
In molte implementazione SQL è indifferente usare la forma (<>) anzichè (!=)
SQL> SELECT * FROM AMICI WHERE NOME <> ‘ALE’;
OPERATORI DI CONFRONTO: <>, !=
NOME POSIZIONE NUMEROPARTE
FEGATO DESTRA-ADDOME 1
CUORE PETTO 2
FARINGE GOLA 3
VERTEBRE CENTRO-DORSO 4
INCUDINE ORECCHIO 5
RENE DORSO 6
OPERATORI DI CARATTERE
Consentono di manipolare il modo in cui debbono essere rappresentate le stringhe durante la preparazione delle condizioni che selezionano i dati.
Come fare a trovare tutte le parti che si trovano nella zona dorsale del corpo? Osservando la
tabella è possibile individuarne due, ma hanno nomi differenti.