• Non ci sono risultati.

DISCORSO PER S. PIETRO APOSTOLO DEDICATO AL...

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "DISCORSO PER S. PIETRO APOSTOLO DEDICATO AL..."

Copied!
22
0
0

Testo completo

(1)

DISCORSO PER S.

PIETRO APOSTOLO DEDICATO AL...

li

(2)

DISCORSO PER

S.

PIETRO APOSTOLO

D.

PIETRO LAGHETTO

DAICOHPABBOCK1 Oò.Od.

ANGELO TOFFOLETTO,GIO.BATT. ZOCCANTE GIUSEPPE ZENERE, GIROLAMO POIATI

Nellafausta occasione (MB

UHM

IL

COMO

TUTOUU

DELLA CHIESA LEONICEHA.

LONIGO

DALLA TIPOGRAFIA DI GIO. GASPABI iosa.

(3)
(4)

'fue»Petrus,etsuperhancpetratti (BdificaboEcclesiammmm.

Hattii.Gap.xvi.

^TuEiigliavvenimenti, clecosestanno nellasuprema mono di Dio, e Dio cosi mirollìimenteglidispone, eglitem- pera,eliogiàcisentiamo forzati a inchinarcivenerabondi davantia quello Intelligenzainfinita,ead essa cantare un canticodibenedizione,e digloria,che in Dio lutto e forza, magnificenza, bontà.Maidisegni,eleimpresedell'Uomo sirisolvonobeneapocacosarimpettoleoperazioni di Dio, ea noi,dopo avere a lungo travagliato per inalzarci collaterrena grandezza,a noi riinanelacoscienza del pro- prioniente,elaconfessione d'ogni mondanacaducità.£ forse continui,e severinon riceviamogliammonimenti che ogni nostro edificio di potenza difelicitàdifortuna fab- bricatoall'umana poggia sopra cedevole arena, onde ben prestonon sarà all'occhio de' risguardanli che una deforme, escompigliatarovina?Ripetiamodunque,A.0.,inain tuttal'umiltà dellaFede che Dio solo è Artefice Onnipotente, e Sapientissimo dilutti gliavvenimenti, e ripetiamolo inque- stogiornoincuilamagnificenza della Religione subbinee divinacista dinanziilpensiero, e turba e rende mutola nelle sue spiegazionilaSapienza originata dalla carne, e dal san- gue, cioÈ dalla corruttela, e dalla superbia dell'uomo.

Qualpromessa eramai questa, cui tanti secoli indietro faceaGesù Cristo: tuseiPietro,esopradìquesta pietra fabbricheròlamia Chiesa, neleportedell'Infernopreva- rranno giammai cortro diessa?TuesPetrusset tuper hanc petratti adificabo Ecde-iammeum3etporta Inferi non piwvatebutil udvemun eam.E qual era l'Uomo, che per queste parole venia sollevalo atanta cimadidignità?

Inverodieciottosecoligià valicaticimettono ingrado digiudicare sel'adempimento deifattiabbia tenuto dietro

(5)

attepromesse eaivaticinidìCristo.Acche oggivièdata discorgere questa pietradellaChiesa nel K. Pontefice, nel SuccessorediPietro,pietrascossa, ebattuta,come fu mille volte,manon infranta,nè rovesciata,sicchécome inPietro,cosioggi nel 'Successoresiveggatrionfarela Onnipotenza divina,aicuidisegnisempre furono più oppor- tunelecoseumili,efiacche,cheleglorioseeleforti : Pietroadunquefuciò,cheG.C.vollechefosse,sua Rappresentante e Vicario. Pietrafondamenta! della Chiesa,

• Centrodellasua divina,emeravigliosaunità;laonde aggicome innotrionfalesiripeteintuttalaterra:Tu.

mPttrut,ec.MaPietronon dovette ornarsidisinobili prerogative, senon perchè 6. C. lo stimòdegno dì pos- sederle,enoi di leggieriammettiamo che tanta liberalità del divino Maestrofossepremio diun' altrettantafedeltà del discepolo. Questoalmeno io mipropongo di trattare allapresenza vostra ornatissima col presente elogio, in cui vedremo:I.laDignità di Pietropremio dell'altissima sua Santità:li.laDignità diPietro oggettodelgeneroso, * intraprendentesuo zelo. Giàprovo che lagrandezza del- l'argomento,elainsolitavostrapresenzami fa ritroso, e pieno di trepidazione nel punto di svolgere la materia.

Mainnanzitrattoiomi affidoallagentilezza vostra,cha invoco,e facciailSignore che in questo giorno, in que- stoTempio,ilqualedatuttepartìnellasuanobile eie- ganzariflettelapietà,lo zelo,leprofusioni di Lui{')cha ègemmaedornamentodiquestopreclari ssiinoPatavin Sacerdozio,facciailSignoreche neimeriti,e nelladi- gnitàdell'ApostoloPietrovoglialeproclamareledivine grandezzedellaReligione,elasovraumanaMaestàdel Trono Pontificale.Edincomincio.

CìQuellodiconofudell» 1!SD.fUngao1849. in S. Pietro di Pi- dmallapwiemidiMoniig.Vischio Scarpa illonCinonico Arciprete dtlliCattedrale,che colli jua ligrimevnte perdita Ili luciate tantapreiion memoriadiir.A Luiva debitrice dettaOrici) di S.Pietro dìmimiglio- ralacnuuiimr,de' suoi abbelliiwmi.e diMoleiterifuoiiooicelebrali colla Diennepompadalcullo.

DigiiizcdbyGoogle

(6)

PARTE PRIMA.

VFiaerano arrivaliitempi delle grandi Misericordie, e uoa insolita rinnovazione stava perammirareilMondo.

Credenze, religione, costumi, opinioni, morale, leggi,civiltà, lottodovea trasformarsi da capo a fondo medianteimi- steridellaRedenzione,chetranon moltoavrebbecom- presolementì di meraviglia, di riverenza,diamore.Ma ilgrande avvenimentosiapparecchiava senza quello stre- pilo,e quellapompa, che tiene gli animi in altissima aspet- tazione.

Era l'epoca in cuiRomatenca sottoilgiogoipo- polidellaterra,e farneticava di quellasua smisurata po- tenza. Nessunoalcertos'accorgeva allora diun uomo, che nellamiseria,eviltàdioscurissimacondizionepescando campavalavitasullago di Tibcriade.Ederadiquest' nomo, cheGesù CristoildivinaRiformatoredelMondo voleafareilCapo di quella Chiesa,laqualesarebbearca disalvamentoalleperdute generazioni.Dignità piùillu- strenon sarebbe mai stata in terra,manonmenoillustre sarebbe laFede per cui Pietrosifaceadegno di salire a tanta elevatezzadiposto,e diprivilegi;anzi,aldire di in santo Dottore, Pietro èilprimo degli Apostoli, perchè a preferenza dituttidimostròuna Fede,che vinceogni lode.Noi pertanto cheabbiamo ereditato la dottrina, eil testimonio dei Secoli, noi tranquillamenteriposiamoinque- staFede,checirivelaimisteri,eledivinegrandezze di Gesù Cristo,perchè intornoisuoivelivediamoun' au- reolasfolgorante diluce,che inchina a riverenzalamente.

Mafino a Pietro non s'eraancor fattoun formale precetto diconfessareinGesù CristoilFigliuolodìDio,enessuna cosa, vorrei quasi dire, ujutavaildiscepoloapronunciare laMagran confessione.Ben Giovanni Battista nel deserto

(7)

c

loavea predicatocomeilpromesso Messia,maPietro par- tecipandoallepreoccupazionide'suoiEbrei,poteva aspet- tarselocome un Liberatore,checollapotenzadell'armi venissea rimettereilTrono e la Casa di Davide,efon- dareuna temuta signorìa per gloria e vantaggio del Po- poloeletto.

ÈverocheGesù Cristo la prima volta chel'ebbe seco senzameglio illuminarlo intornoisublimi disegni dell'av- venire:tuhainomeSimone,glidisse,maquindiinnanzi saraichiamato Cefs, die vuol dir Pietro.EPietrosenza mollo intendere di questo linguaggionon potea non asse- condareun fortissimoal Iraimeato,che lo attirava aG.C.

Èveroche sullaparola del divino Maestro geliatelereti, inditrattasiicosì sformatacopia di pesci,che giàsirora- peanoloreti,elabarca affondava sotlo quelpeso, Pietra direpentegiltatosìaipiedidiCristo:Ab! Signore,gli disse,io sento dinon potervi stare tanto vicino, peccalor*

qual iomi sono: discostatevi dunque da me, e toglietemi s tanta vergogna. Questo era veramente parlare col cuore, c darsi vintoad un'alta opinione; se non che potea dirsi effettodelreccnlemiracolo,e ciònon bastavaper esso, non bastava per Gesù Cristo.

Egiàun colaimovimento delloSpiritoSantocosì loveniafrugando nell'animo, che Pietro pareanon sapersi piùconteneredolrendere queltestimoniodiCristo,che sarebbestatoprofessionediFedeintutfoilMondo,e confessione unica incorrotta,non peritura dellasua Divi- nità;anziparcacheGesù Cristo aspettasse questa gene- rosadichiarazione del discepolo per privilegiarlo dagli al- tri,e farlo cosa sua peculiare. Grande adunque, e solenne per Gesù Cristo, grande per Pietro, anzi per tuttalaChiesa fuilmomento, nel qualeilRedentoreavendo secogliApo- stolilidomandò:che pensa la gente,e diceche siailFi- gliuolodell'Uomo? Qualeioson temilodaessi?Alche Pietrogiàimpazientecheglialtristesseroa parlare di Giovanni Battista, o di Elia, o di alcun dei Profeti, quasi rubandolavoce elemosseaicompagni ruppe in quella protestazione; Voi sieteilCristo,ilFigliuolodiDio vivo:

TueiChristus FitiusDei vivi! Deh! quali parole! qual fedet Ne Giovannil'Evangelistaaveaspiccatoilvoi»olttei

DigitizedbyGoogle

(8)

tempi, e la crcazion dellecosea rivelarecheilVerbo era pressoDio,eDio erailVerbo,ne Paolo era stato rapito finoallealtezzedei Cieliaimpararelascienzadelle-di- vineprofondità,cposciabandire intuttalaterracoree suono di tromba,cheilFigliuoloeguagliandosi al Padre nons'erausurpatauna illegittima proprietà!Maecco che non meno sovranamente di loroha già parlatounuomo dioscurosangue, e dimisera condizione,l'Apostolo Pie- tro:TuesChristus Fitius Dei Bivi! Da qui innanziquanti pensano tortamentesuGesù Cristooperpregiudizio, o per odio,o per ignoranza,tuttisono ripresi, o confutali da questa risposta, colla quale alottiPietrohaparlalo.

Haparlatoai Farisei, edagliScribi,eliha svergognali perlaloroincredulità;ha parlaloalleturbe,edha loro insegnalochenon bastava eguagliar Gesù Cristo agli an- tichiGiusti,oaiProfeti,maerad'uopo di confessarloil FigliuolodiDio,ha parlato agli Apostoli, che conluila- ccano cerchioalSalvatore, e quasisenzagaraopreten- sionesimettesselorCapoliha indettatidellasustanza.

dell'apostolicapredicazione,edato inmanolaregola del- laveracredenza:7*11etCkrìstus FitiusDei vivi!

,In.fatti,diceun santo Padre,questepocheparole

esprimonoincompendiolacristianaRivelazione;orano dunque degne che fossero pronunciate da Colui, che Cristo avrebbesceltoperCapo dellaChiesa,degne checome .guarentigiadellaDiviniladiG. C.fosseroripetutenella successionedeitempidatuttiquelli,cheavrebbero pro- fessatolaveraFede,cioèlaFede di Pietro.La Chiesa, finché avesseduralo nelsuo pellegrinaggiosotto,ipadi- glioni,cletende diquesta terra,sarebbestalainuna .perpetuavicenda dicombattimenti e ditrionfi,diumilia- zionic digloria,ditempesta e di calma;mapiùfermo e inconcussodituttelecose,più sicuro dituttigliora- eolidell'umana Sapienzasisarebbe ripetuto.,e venerato Toracolo diPietroinfondoleprigioni,fraletorturee .glieculei,sopralecroci,e sottolespadedeiCarnefici, nonmeno che dentroipalazzielereggie,nellamaestà dei tronie nellapompadelleterrenegrandezze:Tuet ChristusFUius Deivivi.Guaia chi sdegnandolaFede diPietro verrà a disputare confallaciparolele.qualisuo-

(9)

ncranno altra cosa cheGesù Cristo Figlino! di Dio!Pietra, che fronteggia1'angolodellaChiesa è Gesù Cristo, e Pie- tradifondamentoblaconfessiondell'Apostolo.Quindi controdiessa urteranno,es'infran gei-annoiSapienti che aileverannoadividere,mutilare,edabjtirareilCristo, mentre di secolo in secololeparolediPietrosaranno a voltaa volta o scagliatecome folgorecontroiBlasfemi, 0 intuonatecome un cantico, a cui risponderannoleGe- rarchie dellacelesteGerusalemme:TuesChriitu* Filius Dàvivi.

Senoncheiomi professaincapacedilodarecon eque parole tanto vigore, e sublimità dellaFede di Pietro, e certoilnobilissimoscambiadionore,che gliene ren- detteIostessoFigliuoldiDio soverchiaa dismisura, ed atterrisceognitentativodiumana eloquenza.Soprafatti adunque delpiùaltostupore,eattonitipermeraviglia sentileGesùCristo,c fateragionedei meritidelDisce- polo:lleato te!lìperchè beato?perchè quello,che dime hai confessato,giànnn apprendesti per vìa diumanora- gionamento,neisensiol'adulazione telohannoinse- gnato: BtatHiesquia caroetsanguisnon revelavit (ibi;

bensìilPadredeilumiregnante neiCielitiha rivelato 1misteriprofondidellamia eterna generazione,e tu gli linidichiaraticon pubblica confessione:Sed Pater, qui est increl/s.Ma qui notate che all'onore di Pietro non bastò questa lode,chepureuscitadallabbrodiGesù Cristo dovea stimarsiun gran premio.Chefadunqueper esso ilDivinRedentore? Istituisce quell'altissima dignità, senza laqualenonsisarebbealtrimentimantenutapressogli uomini nella sua integritàlacredenzach'Egli era vera- menteilFigliuolodiDio.Che seiCielifeceroplauso alta confessionediPietro,credo ancorache stesseroattoniti quando Gesù Cristo diceva all'Apostolo:Ediolidicoche tuseiPietro, esopradiquesta Pietra fabbricheròlamia Chiesa:Et ego dico Ubi, quia tuesPetrus,etsuper non»

Petram adificaboEcclesiammenni;cioèsaraipietradi talfermezza,ed inviolabilestabilitàcheleforzecoatro essaaccampate di tuttol'Infernononarriverannomaia, rovesciarla.Che poi siccome amenelCielo,e nellaterro devono piegareilginocchiotuttelecose,etuancora SA-

LII j'I.ZO'JD,Ci

(10)

raipolenteevenerabilenelregnodeiCicli,dicui-sono per consegnartilechiavi,sarai nellaterradoveiltuoas- solvereocondannare saràun antecipato giudiziodiDio:

Ettibidabo rtavesregni cafarnai,etquodiumquc liga- veritsuper terra»» eritligatumetinccelis,etquodeum- t)uesolveràmperferram, erittolutum in costà.Oli!tu pur bealo, o mio Pietro: lieatus et!Edioleidico incon- dizione diquel Figliuolo di Dio,che già conlessasti:Et ego dicotibi.Qualipromesse1qualeincomprensibile de- stinazione inqueste parole diGesù Cristo! Di grazia os- servate.

Agliuomini pure è concesso confattied opereillu- strimanifestare la potenza, elavastitàdellamente;im- presediguerra,istituzionipolitiche,capi-lavoridelGenio, singolari invenzionie scoperte, prosperità e incrementome- raviglioso dicommerci, diarti,di scienze, dilettere,che adornano l'umanità, e ia confortano ne' suoi dolori.A Gesù CristoUomo-Dio spettava unicamente di fondare la Chiesa, monumento di sua divina Sapienza, ia quale dovea mante- nersinon per mezzo dellal'orzaterrena,maperlasom- messfon della Fede.Or questa Chiesa è dataiucustodia a Pietro,lacuiFede èposta a reggere,emantenere la Fede di tutta la Chiesa. InfattiGesù Cristo, che pur sa- pevada quali persecuzioni, o violenze,eguerre,etem- pestesarebbeafflitta,equasiavventurataad estremipe- ricolinon conobbe più sicuro espediente-cheprotestara Pietro:Sappicheho pregato particolarmenteperte,ac- ciocchélatuaFede non vengameno: metti purmanoal tuo magistero, c conferma e sostieniifratelli :Rogaviprò te,Petre,utnon deficiat fide» tua,ettualiquando con- nera» confirma fratret tuoi. Intendeste? nelle spaventevoli tentazioni,che prestosisarebber levate, forsegliApostoli, c inseguitoilorsuccessorineresterebberointimoriti, forsecedendo allanaturaidebolezza,per dilèttodelne-, ecssariocoraggiolaChiesapotrebbeparersospintaverso un supremo infortunio.MabastachePietrodurifermo, e costante controlesottigliezze,leinnovazioni,l'ardire, gl'impeti,leartiiniquedegliuomini, e laChiesacgin divinamente sicura sui suo fondamento:Rogavi pròtetri non depciat fida tua.

(11)

10

£chesicheper Pietrosempre sarebberostatele più asprefatiche,icontìnui,ed inauditi pericoli;contro diPietroavrebbero aggiustatoleloromacchinel'Inferno egliuomini,e riinpettoallacattedra delsuo magistero avrebbe la menzogna, c1'errore alzatacattedrapestilen- ziale,perchè quella cadesse vituperala ed infranta.MaPie- troprimoedinfallibileMaestroeDottoreavrebbe salvato I7inalienabilepatrimonio della Chiesadalleusurpazioni,e dagliagguati degli avversari,l'avrebbe nei diversi bisogni piùomeno ampiamente svolta,e definitacolmezzo dei Dottori,deiConcili!,delleSante Scritture,l'avrebbe di secolo insecolo,digenerazioneingenerazionefinoagli ultimitempidelMondotramandatasempre eguale,uni- torme,immutabile,perchè taledoveva esserlaFededi Colui,pelqualeGesù Cristofecelagrandepreghiera:

Rogavi pròteutnon dtficìat Fides tua.0glorie)o me- raviglie della dignità,e dei privilegi di Pietro!iovionoro configlialerispetto,anzi dìVoi ringrazioilDio delle Mi- sericordie,eLuipregochesiccomefostepremiodella Fede di Pietro, cosi siale ancora lampana della nostra fede, cstimolo al nostro amore, perchè nuovo guiderdonel'oste all'amore di Pietro.

Mi amitu,Pietro,lorichieseCristotrevolte,cmi ami più di costoro,checometehochiamaloalgrado de'miei Apostoli?Dìligisme?EPietrononebbe chea dire:AhSignore! eccoilmio cuore è aperto, e nudo da- vantia Voi, che sapete tuttelecose,e perciòviènoto severamente iov'amo:TuìcU Domina quiaamote.Voi forsemeravigliale delperchèGesù Cristo interrogasse Pie- trodell'amor suo. Evvi prova di rispettoso e tenero affetto cheilDiscepologiànon avesse datoalMaestroda fargli appieno conoscere essereinluiquell'animaardente, ap- passionata, prontissimaaipiù duritravagli,dicui abbiso- gnava sul punto di fondare la Chiesa? lo lascicrò che voi stimiatepar pocacosa quello,chefeceallaprima chia- mata, cioè rinunziareallepescherecciereti,ead una bar- ca sdruscita. TuttavianelleparolediPietro:Beliquimus omnia, et staiti simunte,è debitodiriscontrarequella grandezzadianimo,concuine* secolisusseguentitonte Anime elette avrebbero detto l'ultimo addio alle forluue

(12)

-

\\

-

lusinghiero delMondo per avviarsisulleaspreedolorose viedellaCroce:'Reliquimu*omnia.

Dopoquesta rinunziailsuodiletto,econlento è di se- guitarGesù Cristo, acciocché aluinon fosse più tolta la dolcezza di pascolareilsuoamore in quella nascosta Divi- nità,icui raggiperò scintillavano alla mente di Pietro, e la inondavano di beatifica comprensione:Et secuti tumut te, ethabes nerbo vita atenia. Che se avviunmomentochi;

alcun de' discepoliprenda scandalo delle dottrine di Cristo, edeisenedolga colla sua rara mansuetudine, perche, vol- tatelespalle,siastenganodallasua santa conversazione, ahi Pietrotemendo quasi recata in dubbio dal Maestro la fedeltàsua et'amore,non può non proromper di tratto inqUKte parole: Noi andarcene, o Maestro?maadunque da chi andremo? Adquemibimus? Ciascunogiàveden questigenerositrasporti,a questi impetidell'amoreche per l'Apostolo tornava impossibile abbandonareilsuo Gesù.

Eppure aveva ormai fatto saggio di ciò, che sarebbe vita apostolica,cioèvolontariaelezione diaccompagnarlo nei viaggi,dividereconluiglisleali,cisudori,apprezzare più d'ogni ricchezza la sua povertà, chiamarsi perfino beato dellepiù duretribulazioni,e dell'odio delMondo,e,man- catoilMaestro,,succedergliper intero nelle immensurabili fatiche,e nell'arduo ministero dievangelizzarelegenti.

Si trattava dìuna dottrina tanto più spaventosa edamara quanto più nuova e inusitata, neilMondosisarebbeac- comodata cosi di leggieri cheun povero Pescatoreglipre- dicesseilbisogno di mortificarelacarne,dirinnegare le sensualifelicità,diportare la Croce,quelMondo, che per ignoranza, edelitti,ecorruzioneprofonda toccavarestremo ti'ognimiseria, e perversità.Matuttoquestochemonta?

Pietronon intiepidi nell'amore, e nella fedeltà di restar sempre conGesù Cristo, ed operare conforme alla maggior gloria di Lui.Oh! se dovesse perdereilsuo Gesù, nonvi sarebbe costernazione,che più fieramente lo desolasse.AA quemibimus? Venisse pureilmomento,incui,percosso ilPastore ne andasse sbrancatoilGregge! Pietro...

Maquigià Voi sentite, Voi americordatelavoce severaaccusalricediPielro.Neiocoprinid'un velo la colpa;bensìlasciatechealmeno iovidicadiqueldolore

(13)

siacuto,che tostolotrafissenelcuore,viparliiliquelle lagrime, con cui ne fece hvnndo in tuttalavita.0 lagrime!

o penitenza di Pielro! voi sietelagloria dellaChiesa, voila lodenon ultima del grande Apostolo, che per nuovama- nierami celebrate l'amore di Pietro a Gesù Cristo, amore, chenonsipasce questa volta dicelestialidelizie,dicasti affetti,disantecomunicazioni,madiquel penitente cor- doglio,diquellamesta desolazione, checonsuma e attrista l'anima,equasicome vittima espiatrice la immola sopra l'altare.InPietroadunque è unicamente l'amore, che pian- ge,e non sa fare di meglio,perchè migliori del parlare e delpregaresonolelagrime,lequalinondomandanoil perdono, lo meritano;non trattano la causa del penitente, mngliacquistanoifavorì dellaGrazia, eiteneriabbraccia- menti delPadre celeste.Infatticollesue lagrime Pielro eo- nobbeilMaestro,sestesso,el'enormitàdelcommesso spergiuro,mapiangendosìraccomanda, c rivive per quello sguardo pietoso, con cui Gesù Cristoglifasìcurlù diaverlo eoiperdonoriammesso alla pristina dilezione. Qui anzi vor- reiandaresìoltredanon adoperarenemmenoquestonome dicolpa,e voiprima di riprendermi, quasi che io contorca l'evangelicanarrazione, voiper l'onore di Pietro ascoltate con equità.

Prima di quel malauguratomomentoiotrovoche Pie- tromeglio deglialtriApostoligodettel'onore diun'intima dimestichezzaconGesù Cristo, né vi fu dono ofavore delMaestro versoilDiscepolo, che questinon fosse pronto aricambiare con pienezzaditenerissimoanello.Fuper- tantoalsoloPietro che disvelava l'altissima verità di fare ilsacrificiodellasuavitaconognisorlad'ignominie e doloriper1'universalesolutedegliuomini,e Pietronon polendoglicapirnell'animo l'inauditomistero diun Dio, che soffre emuore, tanto ne sbalordiva che per solo tratto d'amoresimise a garrire con Gesù Cristo.Fu sulle cime delTabor che Pietro con Giacomo, e Giovami! videiltra- sfigurarsidiGesù Cristo nella divina sua gloria,per cui dal volto c dalla persona sfolgoreggiava vivissima luce,e d'inusitatocandore lucci vanolealesse.vesti.MafuPietro che uscito disepelgaudio volca faretrepadiglionida riparatisiconMoseedKlia,equiviconGesù Cristo

(14)

-

i3

continuarsiinquellecelestidolcezze.FuPieiroilprimo, alqualeildivina4Maestro vennecon l'acqua, c aluimesso ginocchionidavantichiedevailpièda lavare.EPietro rifuggirea queli' allo di prodigiosa umiltà,sentirsipreso di raccapriccio e vergogna,e solo darsivintoall'amore,

« lasciar Tarn di se ogni cosa, che meglio piacesse a G. C.

£quandovennel'oradeltradimentopatteggiatonella tetrafucina delle farisaiche macchinazioni,qual ful'Apo- stolo,cheaipara di Pietro desse ascoltoalsuo cuore, e quindi vedutoilghermire,e catturaredel divino Maestro prendesse a difenderlo conpiùintrepidezza;quindi,già collafuga dileguatiglinitridiscepolidimentichidellege- nerose proferte,solo Pietro cotiun amore più forte d'ogni spavento, e pericoloilseguitasseda presso, e s'inlramet- lesseco'suoinemici?

Siapure chealtrichiamiquestocoraggiounamor prosuntuoso,emal consiglialo,cheinquelmomento noi facevaaccortodell'umana fragilità.Machinegherà che non fosse tuttavia amor vero e sviscerato, che lo muoveva con impeto aipiù arrischiaticimenti?Ahimè!Fu ad un passochelaperturbataimaginazionegliaggrandì11pe- ricolo,eIolasciòperdutod'animo,e diconsiglio.Ma noivorremo adesso sentenziaredelgrande Apostolocon più severitàcheGesù Cristonon lece?Einveroquanto a Luiparvechealluttosorpassasse l'errore,népunto dubitassedell'anticoamordeldiscepolo?Almenostimo digravemomentoilvederecheGesù Cristo maigliene facesse doglianza,o rimprovero. Perlocontrario,fornitii misteridellapassione, e della morte, io trovo Gesù Cristo sollecitodifarsapere a Pietro ch'egli era vivo, e risorto;

anzi quel dìmedesimosidiedecura di visitarlo in persona, quasidolendoglidiritardarealbuon discepoloilsaluto, e l'allegrezza del fausto risorgimento, colquale favore fu antepostoaglialtricompagni.EforsePietroconuno scoppio disingulti,e dilagrime segligettavaa'piedi, glidomandava perdonosellapiùgrandeamarezzadello spiritopenitente.Maforse meglioGesù Cristo tuttointe- neritoed amoroso lo rilevava di terra abbracciandolo, e più ampia sicurtàglifaceva disua divina benevolenza.

Sedunque adessolovieneinterrogando:Pietromi

(15)

— u

ami tuTGesù Cristo già nonsipropone dicertificarsi del- l'amorediquestoApostolo,madicodchiudere secolui intomo a que' sovrani poteri, di cui lo sceglieva principile ministro,eguardiano.Eccoadunquecheallaprontae replicataaffermazione di Pietro:certotu saich'iot'amo:

Tu*cUDominequiaamote,quasi paressepoco al Re- dentore di averlo stabilito pietra fondamenta!dellaChiesa:

TuesPetrus3ettuper itanepetram cedificabo JScdetwm jucoin,dinuovo lo esalta colla grandezza di questo parole:

Pasceagno»meo»,pasce ornimedi.Omio Pietro, abbi cura de' mieiagnelli,e delle mie pecore, le qualinonsa- rannoaltrimentimiechecoli'obbedireallatua voce, e assecondareilcenno della tua verga. Smisurato èVinca- rieo,chelicommetto,maioconosco la generosità del tuo cuore;tu degnodime,iovoglio esserdegno dìte.La Chiesa,a cuiho promessoladurata de' secoli,alacon- quista de* popoli, la Chiesa,o Pietro, è tutta in tue mani:

Pasceagno» meo», pasce ovet meat. Chi mai può nonri- maner vinto di meraviglia per tanta dignità di Pietro,la qualeper altro premio della sua Fede, e dellasua Carità, fuancora oggetto delta sua apostolica intrepidezza.

(16)

PARTE SECONDA.

.FondarelaChiesa volea diremutareilMondo, e mutarlo con que' mezzi, che partano contrariall'effetto, siccome era sostituire la Santità, e la virtù del Vangelo al cultodellepassioni,edeivizi.Elaincredibileimpresa stavasopra tutto nelle mani di Pietro,Ilquale dalReden- torelénea l'incarico di pascolareleagnelle,elepecore.

Drammapiù.inusitato,egrandiosonon fu mai rappresen- tatonelMondo, più ammirabili avvenimenti maisianno- darono insilunga catena, di cuil'un capo è sulla terra, l'altro è fermo nel Cielo. Pietro sta davanti alla Religi on diMosè che bisogna aumentare, davanti all'Idolatrìa, che fad'uopo di svergognare, e di sperdere: quella per altro ricca didivineprerogative, digrandimemorie, e di un'uni- ca Storia scritta coi miracoli, eleprofezie:questoconfuso mescolamentodistravaganze,d'infamie,dioscenità.È Gerusalemme, èRoma,chesegnanoitermini dellungo, efaticosoviaggio,diPietro:Gerusalemme,cheancora suona del feroce ululato, con cui sopra di se, e de'tigli ha imprecatoilsangue dell'Uom-Dio Crocefisso:Roma, che riccadellespoglie,edellerapine delMondotraboccòin tanto lusso, e corruzione, che per noi restano senza nome, e senza esempio gli sfrenamelili,elebrutture della citta fatale delMondo.

Lalottaadunque ebbeilsuo principio;masenel- l'ineguale combattimento agli occhi delMondoscomparisce Pietro l'ignorante, l'abbietto,ilpovero pescatore di Galilea, c seilMondo non vede cheiDottori,gliScribi,iFilosofi,

(17)

-

16

-

iPotenti;laChiesaammira tostoilsuoCapo,ilcuifer- vore,lefatiche,l'instancabileministerobastavano a con- durreipopoliaipascalidellaSantità,edellaFede.Sono adunquetremila,sonocinquemila,chenellaprima esecondapredicaPietroconverte inGerusalemmetutta gente d'ogni costume, e nazione,aiqualiPietro parla con un sololinguaggio,e quantil'ascoltano,abitantidella Cappadocia, dellaCilicia,del Ponto, della Frìgia, dell'Asia proconsolare,dell'Egitto,della Libia,tullilointendono nellapropriafavella.Voi abbiatepurcampo di ammirare uno straordinario miracolo, con cui lo assiste l'Onnipotenza divina,mailcoraggio di predicare. a quel popolo radunato, predicare entrolanemicaGerusalemme Gesù Cristo'figliuol di Dio,maiviodiatosìmortalmente, e di recente croce- fissocoi Malfattori,lapadronali, e la sapienza di ritorcere contro di essoleScritture,eiProfeti,dorè cogli oracoli delineanoilRedentore, la liberti d' intimareilbattesimo, clapenitenzanonvifavedereunmiracoladiquella fortezzaapostolica,allaqualeCristopromise chegliav- versarinon potrebbero contraddire?

Qui però non m'obbligato per singolo à narrare ciò, che Pietroopero,e dovettesostenerperlaChiesa. Per luinessuna sicurezza e riposo controgì'impeti,ele av- ventatezze deUa moltitudine,contro l'invidiadeiDottori, C dei Sacerdoti,controleminacce dei Magistrali,contro ]'odio dituttiquelli,aiqualiloromalgrado rende testi- monianza di G. C, Per Luiglioltraggi,lecatene,lecarceri, lebattiture,leimplacabilipersecuzioni,come era sopra tuttoconvenevolealCapodellaChiesa,alprimodegli Apostoli,aiqualiavevapure G. C. predetto che per sua cagionesarebberoodiati,eperseguitatidalMondo.Ma già Pietrodall'altezza dellasua dignitàguardailrabbioso fremilo,con cuiIoassaleilMondo, e l'inferno, e negl'im- mensipatimenti,e dolorisupera semedesimo. Fatepur dunque cheleingiurie,ìpericoli,leasprissime difficoltà gli sopraccrescano,machi può incatenareiraggi del Sole,o rompereilcorso delvento? Egli è Pietro, che duranteil Sinedrio dei piùrinomati Maestriin Israeledomanda colla intrepidezza,e lealtàdelproprioconvincimentoseepiù sicuroespedienteobbedirea Dio,od agli uomini, e seva

igìlìzedbyGoogle

(18)

il

hcnctacereimiracoli operatida Dio? Dio pertanto, G.

C,laChiesa ètuttoper Pietro, dò di altro che di G. C.

crocefisso,e risorto risuooalasua parola,Risuona a Geru- salemme,dove per LuilaChiesa vienepropaginandpisuoi nobilitralci,risuona inCesarea,dove battezzailCentu- rioneCornelio,inAntiochia,d'ondepersetteanni'si estendead evangelizzareilPonto,laGalizia,laBilinia, laCappa doeia, risuona inRoma, perchè dal centro la loca sìdiffondaall'ampio cerchio del Mondo, e piena di digni- tà,e divigore apostolico scrive laprima Lettera ai Fedeli dell'Asia,quindiinGerusalemme,equalTestamento' del Capo della Chiesa scrive la seconda Lettera,; poi di nuovo aRoma,e vi stabiliscelasedegloriosissimadevoniani Pontefici.

Hainquestofaticosissimoevangelizzare,inquesto immenso correre, e ricorrere pertantecittà,e regni,e Provincied'Asia,e d'Europa Pietro conliberasignoria fada supremo Capo, e Pastore, da Luogotenente di G. C- e luttociò,che è reggimento, sicurezza; prosperila della Chiesa, sta nellemani di Pietro, tuttosisvolge colla sua direzione,sidefiniscecollesue sentenze,siacqueta eolla suarisposto.GliApostolistessinonsiassicuranodella dottrinaper altromodoche perlaparola di Pietro.Ed orasovrano Legislatore e Maestro oparlailprimonel ConciliodiGerosolima,ostabiliscecanonieforme di disciplina,oponeilpartitodellaelezioneper sostituire l'infelicissimoGiuda; ora ministro di carità,e padre dei poveri raccoglie,e disponeleelemosinede' Fedeli,o Giu- diceirreprensibilefacader disubitamorteAnania,e Zaffarla,perchè voltano mentire allo Spirito Santo,:ePon- teficeditutulaChiesaquindiinAntiochia,quindiini Romaalza laprima sede del più magnifico Principato, cui per altro consacra, a metto suggello di eterna, e incrolla- bilesicurezza col martirio, e col sangue. 'i

Quiraccorciamoilcammino,ecibastiraccogliere lasommadeifatti.Credo chemaisiaccoppiasseroestremi cosìopposti,eripugnanti: tanta gloria, epotenza diRoma, etantaoscurità,afiacchezzadiPietro.Eppureinsue manistavano presenti,efuturidestinidiRoma,del Mondo,deiSecoli.Eben vedete chelacolladeigrandi

3

DigìlìzedbyGoogle

(19)

— u —

Capitani,Inseda dei ConquistatoridelMondo,laSignora delleNazioni stala giàriverita,mirabile,tremenda,laRoma delCampidoglio,c di Giove Tonante a traversole procelle deitempi, eleingiuriedellaIbi-lunadisparve.Mavestita dinovellosplendore,e forte disovraumana potenzajurse laRomadel Cristianesimo,laRomadeisupremiPontefici.

Enodo di questo intreccio meraviglioso, autorediqiesta mutazionefelice,ioproclamo1'Apostolo Pietro.Inesplica- bileavvenimento perl'umana sapienza,maevidentealla Fede.Romanelcolmo della sua grandezzasiubbriacava aitrionfalispettacoli,alfestivotumultodellaplebe, si ferociludi,allefragorose scene del circo, eaitempli,alle are nefande,aisimulacridegliDeivedea prostendertiil Senato,iCavalieri,learmate legioni,gliOratori,iFi- losofi,eintantoerainquestoimmensofrastuono che Pietroilpovero, l'oscuro,ildimentico forestierodellaGiu- dea in questaRomamedesimasiponca Pietra della Chiesa universale,annunziavaildivino Vangelo,che presto avrebbe confusoleAccademie, eleSette deipiù celebrati Sapienti, piantava quell'unica,e mirabilissimaCattedra,sullaquale con perpetua, o inalterabile successione verrebbero'a sedere iRomani Pontefici eredideiprivilegi,dellaFede,e del Magisterodi Pietro.

Ben è vero cheterribilitempi, e pieni dì rabbia, di dolori,di atrocità, di morte già cominciavano perlaChiesa, laquale nelleferocissimepersecuzioni vide tosto nel san- guedo'MartiricolorarsilasuaStolaimmortale.Nerone fiicomelaprima furiosissima bestia,checolleunghie, e coidentiabbrancava la timida Sposa di Cristoper soffo- carla.Halascurecadde dimanoaicarnefici,e laRoma republicana, e imperatoria,cheavea legaloisuoidestini aidestini delle Monarchie, e delle Repubbliche per Leisog- giogateedoppressecollapotenza dellearmi,sicurvò all'umilePescatorediGalilea,calcospettodituttala terra e nellafuga deitempifuconsacrataadesprimere, c custodireledivinegrandezze del CristianesimocolPon- teficatodiPietro. Intanto cheitempli degli Dei,leTerme, iCirchi,isimulacri,gliobelischi,lefontane,gliarchi,tutte lemolidelfasto,eleartidellapotenzasonoinfrante reliquiesulsuolo,o cadenti macerie; intanto chesui Pa-

Digitizcd t>yGoogle

(20)

19

lazzideiCesari,o sui ruderi dei Teatri già risuonanli di adulazioni,e di piamiaibestemmiati Despot!dell'Impero passailvomere, oingombrano rovi ed ortiche, ecco che quasisfolgorantedellamaestàdelCielograndeggiail maggiorTempio dì tutta la terra,ilTempio dell'Apostolo Pietro,e ciò su quel terreno medesimo, nel qualea somi- glianzadelDivino,ed eterno Pontefice G. C. mori sopra una Croce.

Ora tanti secoli c tanti già sorvolarono, e nella im- mensa voragine strascinarono seco la fortuna, e le memorie dei Principati,edei popoli. Ala nelperpetuo rivolgimento deitempi,e delle umane vicissitudini Pietro nonha mai mancalo alla Chiesa. Imperciocché per una serie prodigiosa disuccessori qui nello suaRomaha ripetuto di etàinetà gl'infallibilioracoli,quistettepietra dì fondamento incon- cusso alla Chiesa, quicoli'eserciziodeisommi poteri diede opera a pascolaregliagnelli,lepecore,quianimò la pa- rola,e fece partire la luce, che tralebarbare,e le lontane nazioni recasse quella preziosaciviltàdelVangelo,cheri- storòlepiaghedelMondo antico,ed oralovedremmo ritornarea quelle nefandllà, e a quelle tenebre, so ne fos- simo dispogliali.

0Chiesa diGesù Cristo!0Pietro!0trono Ponte- ficaie!Ohimècho dove adessovorrebbeesultarelamia orazione, eate,o Rome, pegno dellamìa fede mandare un ossequioso saluto, ohimè che giàsismarrisce,e cade senza vigore)0Roraal0Italiamia!(*)Abbastanza ab- biam bevanda dilagrime,epane diamarezza,e sarai tucontentache erranteed esule vada a mendicare straniera sedeilSuccessore di Pietro,iltuo Pontefice, per cui fosti sempre più bella, e più riveritafralenazionidelMondo7 Vorrai tutroppomal consigliala rinunziare,od abbatterò ilTabernacolo più venerato in tuttalaterra,che alSigno- reper altissima degnazione atepiacqueconcedere,eper essoquasimagnificartidibellezza,egloriadivina?O lloma!0Italiamia!tudicesti:iosorgerò allamia ua-

(*)Etano incoraigiornitbePio li cndannelrifugio diGuU.

(21)

20

zinnalegrandezza: io sederò al banchetto deiliberipopoli.

Emira invece come l'incorninogridotigettava nelleci- vilitempeste;ti:costringeva lacera, e insanguinata a met- tereacutissimogrido di desolazione, e rimanerti inconso- labilenell'inaudito dolore.0 Roma!0Italiamiai

Noiperòimpediti datantanebbia,ed oscurità non giudichiamodiquestipaurosi,egravissimiavvenimenti deltempo. Bensì mentori dellaFede dei Padri nostri nel- l'umilecompunzionedelcuorediciamoalmeno: Beato!

oh sempre e solo beato l'uomo, che colla Fede riposa in Dio.ADio dunqueascendiamo collenostrepreghiere,a Dio. raccomandiamolenostreangosce,perchè abbreviil tempodelledurissimeprove,ed Egli, davantialquale ogni forza dieserciti*ogni superbia di cavalli, e di fanti comeVetros'infrange,riconducaper noi quella pace,clic ditanto patireciracconsoli: Egli,checomandaair or- gogliodelmare,einfrenalesonoretempeste,imponga allerabbiose folate del vento, e rispianiifluttiminacciosi eschiumanti,sicchélabarca di Pietrocon dignità esi- eureaza' riposiquantoprima nel porto,olaChiesacon voceditrionfoedigiubilocantialsuo Pontefice:Tu sciPietro,e sopra diquestapietraiomi siedo onorata, elenzaUmore,cheteporle dell'Infernoabbianoforza controdime:TuetPetrus, etsupertome petrattiicdi/i- eo6oEcciesiommentii,et porto;inferinotiprtEtmlebmit adoerauscairn

"5Si ^706" DigilizedbyGoogle

(22)

DlgtuzaaDyGoogle

Riferimenti

Documenti correlati

[r]

[r]

La gestione dei rifiuti è condotta nel rispetto dei principi di cui all'art. 152/2006 e s.m.i., allo scopo di perseguire gli obiettivi di riduzione di quelli da avviare

1. Nel caso di decesso del contribuente avvenuto nel primo semestre dell'anno, gli eredi possono effettuare il versamento in acconto, sia con riferimento

Da gennaio a dicembre, sono stati registrati 1.173 contatti in totale, con una media di circa 98 al mese, di cui 561 donne, 552 uomini, 30 provenienti da istituzioni

Voglio ricordare in particolare i tanti anni dedicati al Ceris – Centro di Ricerca sull’Impresa e lo Sviluppo a Torino; l’amore per l’insegnamento universitario, a Torino e poi

Sopra d i te, che io chiamo Pietro, come sopra di una rocca o di pietra fermissima, per mia virtù eterna, io innalzo l’ eterno edifizio della mia Chiesa la quale

Denominazione struttura conservativa - livello 1: Accademia di Belle Arti Tadini Denominazione struttura conservativa - livello 2: Museo dell'Ottocento. Tipologia