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4 6:b'):E <Si t." t 2042 Ismuionc,

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Academic year: 2022

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Testo completo

(1)

P A R E R E

3A:COMM. CONSILIARE

R E G I O N E

C A L A B R I A G I U N T A R E G I O N A L E

Dipartimento N. 11

4 6:b'):E

<Si t." t

2042

Ismuionc, CUIIWU, UnivmilA, Beni Culninli. Ricerca

Deliberazione e

_hl_

deUa seduta del ScientiGca e Alta formazione

Assessore: Prof. Mano Caligiuri Oggetto:

Dirigente Generale: Prof. Massimiliano Ferrara Alla tratiazione dell'argomento in oggetio partecipano:

Legge regionale 8.5.1985 ".27.proposta del Piano Annuale degli interventi per i l Diritto allo Studio- ANNO 2012-

Assiste il Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza.

La delibera si compone di n. 2 pagine compreso i l bontespizio e di n. 1 aiiegato.

I

Casella riservata alla prenotazione dell'irnpegno di spesa da p&e del Dirmore di Ragioneria

Consiglio Regionale della Calabria

PROTOCOLLO GENEFALE

L a . . . . .de~.&%.1.3.!:.!1

~ ~ 5 c a + i d i z

1.:

...

1.5

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11 Dirigente di Servizio

(2)

. , ,. 3 : ..

. . LA GIUNTA REGIONALE

. . .

,

.

.. .,

VISTA la legge regionale 8.5.1985 n. 27, e, i n particolare I'art.22, che prevede, per la realizzazione degli interventi per il diritto allo studio, la definizione di un programma annuale approvato dalla Giunta Regionale, su conforme parere della competente Commissione Consiliare;

VISTA la Legge regionale n. 34 del 12.8.2002 che disciplina le procedure e le modalita per il riordino delle funzioni e dei compiti amministrativi esercitati dai Comuni, dalle Province e dagli Enti Locali, riservando alla Regione le funzidni ed i compiti che richiedono necessariamente I'esercizio unitario a livello regionale e di controllo;

VISTO i'art. n. 138 della L.R. 3412002 e succ. modif. ed integraz. che delega alle Province e ai Comuni, sulla base delle rispettive competenze , le funzioni d i programmazione a INello provinciale e di gestione i n materia di diritto allo studio e ali'apprendimento, nell'ambito della legislazione regionale del settore;

RITENUTO dover procedere alla definizione del programma per il Diritto allo Studio per I'annualità 2011, secondo I'allegato al presente atto di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

PRESO AìTO, ai sensi dell'art. 4 della L.R. 4712011, che esiste la relativa copertura finanziaria e la disponibilità sul capitolo 3313101 del Bilancio di previsione 2012 delle risorse programmate dal documento di cui all'Allegato A ( pari a 1.300.000 euro);

VISTO I'art.22 della L.R. 27/85:

VISTA la Legge Regionale n. 3412002 e ritenuta la propria competenza;

SU conforme proposta dell'Assessore alla Cultura e Beni Culturali, Prof. Mario Caligiuri, sulla base dell'istruttoria compiuta della relativa struttura il cui Dirigente si è espresso sulla regolarità amministrativa dell'atto;

A voti unanimi,

D E L I B E R A

Per le motivazioni indicate in premessa che si richiamano per intero approvandole di:

1. approvare la proposta del Piano Regionale per Yattuazione del Diritto allo Studio per l'anno 2012, riportata in allegato al presente prowedimento,di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

2. inviare il presente provvedimento al Consiglio Regionale per acquisire il prescritto parere della competente Commissione - art.22 L.R. 27/85;

3. rinviare a successivo atto l'impegno della somma complessiva d i € 1.300.000,OO sul Cap.3313101 bilancio 2012

-

UPB 4.2.02.02 per I'attuazione degli interventi di che trattasi;

4. autorizzare la pubblicazione della presente deliberazione con l'allegato Piano sul Bollettino Ufficiale della Calabria, ai sensi della legge regionale 04.09.2001 n. 19, e sul sito ufficiale della Regione Calabria.

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIME.WO PRESJDENZA

IL PRESIDENTE

(3)

Del che & redatto processo verbale che, letto e confermato, viene sottoscritto come segue:

Il Verbalizzante I1 Presidente

Si anesta che copia conforme della presente deliberazione & stata tTasrnessa in data

2 2 FEB, 2012" .

.

al Dipartimento interessatoxal Consiglio Regionale alla Corte dei Conti o

%

L'impiegato addeno

'rY...iTp.ui

(4)

REGIONE CALABRIA

Dipartimento Bilancio e Patrimonio

Protomllo Generale - SIAR

N. 005781 7 del 161021201 2

Alla Segreteria di Giunta S E D E

Oggetto: parere ex art. 4 1.r. 47 del 23112L2011

Si trasmette, per il seguito di competenza, la proposta di delibera avente ad getto "Legge Regionale 21/85 ..." , pervenuta

-

per il tramite di Codesto Settore

-

giusta nota pmt.

5?2 q

del 16~02R012, in riferimento alla quale il Settore scrivente esprime parere favorevole in ordine alla imputazione della spesa ed alla copertura finanziaria ai sensi dell'art. 4 1.r. 4712011.

Ma Massara n. 2

-

88100 Catanzaaro

(5)

REGIONE CALABRIA

UNIONE EUROPEA

Asscsnnato uiln Cultuo

REPUBBLICA ITALIANA

PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

Anno 2012

(LEGGE REGIONALE N. 27 DELL'8 MAGGIO 1985)

Febbraio

2012

(6)

REGIONE C A U B F U - DIPARTIMENTO ISlRUYOh& ALTA ~ R M A W O N E F RICERCA

1

...

...

...

...

...

PREMESSA

- - - . . -

3

1. STRATEGIA DI INTERVENTO

...

4

2. GLI INTERVENTI DELLE PROVLNCE

...

5

3. LINEE DI INTERVENTO

...

7

Azione 1 -Progetti perfiorire 1'accessibiiitri alle strutture scolnstiche e h partecipazione degli

...

studenti alle nttivith ertru-scolmtiche e per l'intepazione degli stuàenti dicabili 7 Azione 2 - Intementi di rilevnnza regionale

...

9 4. QUADRO FINANZIARIO

- ... .. -- ... . . ...

11

(7)

II

Piano annuale per il Diritto allo Studio rappresenta lo strumento operativo di cui la Regione si dota per dare attuazione alla legge regionale n. 27/85, duetto a promuovere interventi finalizzati a rendere effettivo il diritto allo siudio, rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e socio-culturale che limitano la frequenza e l'assolvimento dell'obbligo scolastico e concorrendo all'elevarnento dei livelli di scolarità, nella prospettiva dell'educazione permanente.

il Piano 2012 è costruito in misura complementare al Piano d'azione 2011-2013 del Piano Regionale per le Risorse Umane del POR FSE Calabria 2007/2013, approvato con DGR 227 del 20.052011, al fine di massimizzare gli interventi e consentire un livello di integrazione e di funzionalità degli stessi.

11 Piano per il Diritto allo Studio rappresenta, dunque, l'espressione di unitarietà degli interventi orientati alla formazione che uniscono le istituzioni scolastiche, .l'Ente locale e le famiglie in un rapporto di dialogo e di corresponsabilità educativa.

L'arco temporale di riferimento del Piano è rappresentato dall'anno scolastico 201212013.

J.l Piano contribuisce, in particolare, al raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici della politica regionale nel settore dell'istmzione:

migliorare la qualità e l'efficacia del sistema dell'istruzione regionale, anche mediante il potenziamento di laboratori didattici collegati con i nuovi indirizzi.

-

garantire il diritto allo studio dei giovani calabresi, offendo reali opportunità di prevenzione della dispersione scolastica e di orientamento nel mondo della formazione professionale e universitaria,;

-

sviluppare le competenze chiave, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione, con particolare riferimento ai studenti interessati da condizioni di disagio;

-

favorire l'accessibilità alle strutture scolastiche e la qualità della didattica in favore degli alunni disabili;

- favorire il sostegno di progetti di particolare significato e rilwanza per il loro valore educativo, sociale e culiurale.

il Piano è costituito da un insieme coordinato di programmi ed interventi, che saranno monitorati e sottoposti a verifica, strettamente integrati con le politiche per l'istruzione e la formazione attuate nell'ambito della programmazione regionale unitaria.

(8)

1.

SITUTEGIA D1 INTERVENTO

Le forti criticità rilevate nel territorio calabrese in riferimento agli abbandoni scolastia e ai livelli di competenza invitano a continuare a dare .priorità al rafforzamento dei sistemi di istruzione e di formazione a tutti i livelli.

La necessità di dotare i giovani delle necessarie competenze chiave e di migliorare il livello di apprendimento degli studi rappresenta il punto di riferimento della politica regionale in tema di risorse.

i

La Regione intende, pertanto, dare seguito alle'Azioni già avviate dirette a puntare su quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da arcostanze personali, sociali, culturali e economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative. A tali giovani saranno offerte oppominità di formazione in grado di innalzare il loro livello di competenze per adattarsi ai cambiamenti determinati dai rapidi mutamenti nel mercato del lavoro.

Obiettivo principale che la Regione Calabria si pone è quello di portare progressivamente i livelli di istruzione, formazione e competenza dei giovani calabresi pari a quelli medi europei.

Le Azioni del Piano 2012 contribuiscono al raggiungimento delle sfide della politica regionale nel settore dell'istruzione in quanto particolarmente diretti a:

-

sviluppare programmi operativi per la prevenzione del disagio fisico, psichico e sociale degli alunni, al fine di contrastare il fenomeno della dispersioni scolastica e dell'abbandono e per diffondere al cultura della legalità;

-

garantire che l'istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani calabresi gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a d un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa;

- promuovere l'innalzamento dei livelli di apprendimento degli studenti nelle diverse discipline e garantire a tutti gli studenti pari opportunità di pieno sviluppo delle proprie capaatà;

- favorire percorsi integrati fra istruzione, formazione e lavoro;

-

migliorare la programmazione, l'attuazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche in tema di istruzione e diritto allo studio, anche per aumentare il coordinamento istituzionale e conseguire modelli di govmance appropriati.

Mediante le Azioni del Piano il Dipartimento Istruzione intende, dunque, perseguire, accanto all'obiettivo della riduzione della dispersione, l'obiettivo di favorire l'arricchimento della qualità delle prassi di didattica attiva, laboratoriale, multimediale e cooperativa, in modo da finalizzare maggiormente l'insegnamento ai processi di innalzamento dei livelli di apprendimento degli allievi. Si intende, in tal modo, incoraggiare la creatività e I'imovazione grazie alla messa a punto di metodi d'istruzione e di apprendimento specifici, soprattutto nelle scuole superiori.

il perdurare, inoltre, di un contesto economico difficile che richiede ulteriori sacrifia sia ai territori che alle Istituzioni Scolastiche, vede nella stabile collaborazione tra Amministrazione regionale, Enti l o d i e Istituzioni scolastiche un valido strumento per continuare a compiere scelte efficaa nella risposta al bisogno di alunni e famiglie.

(9)

REGIONE CAUBFSA

-

DIPARTlMEhTO ISTRUW~NE. ALTA FORM*ZIDNE E RICUICA

4

2.

GLI

INTERVENTi DELLE

PROVINCE

La legge regionale n. 34/2002, in attuazione del Dlg. n. 112198, ha delegato alle Province l'esercizio di una serie di funzioni in tema di diritto allo studio: sewizio per l'integrazione dei soggetti in situazione di handicap (art. 4, wmma 4 e art. 8); semizio per la qudità dell'oferta fonnativa, attraverso la promozione di progetti di innovazione didattica ed educntiva elaborati e presentati dalle istituzioni scolastiche (artt. 4 e 5);

seruizi residenzinli (art. 7); sovizio di trasporto (art. 16); semizio di mensa (art. 17); servizio per garantire la fornitura gratuita o in comodato o semigratuita di libri di testo in favore degli alunni della scuola media di 1

grado e per la costituzione di blbjioteche di classe (art. 18); assegni di studio (art. 19).

Le province attuano tali interventi sulla base di appositi Piani annuali e facendo riferimento aile risorse finanziarie trasferite dalla Regione.

I1 riparto, tra le Province della Calabria, del finanziamento per l'esercizio delle funzioni delegate, pari a 5.600.OM),OO trovante allocazione sull'UPB 4.6.01.01 CAP 46.01.01.01, & effettuato suila base della popolazione scolastica di ciascuna provincia per l'anno scolastico 2011-2012(tab. 2.1)

Tabella 2 1 - Legge n. 27/85. Ripartizione risorse per Pmvincia anno 2012

Le Province dovranno uniformarsi, nell'esercizio delle funzioni delegate e nell'utilizzazione dei finanziamenti regionali, ai seguenti indirizzi:

1. il riparto dei fondi regionali dovrh awenire dimensionando le risorse in relazione alle finalità generali della legge; .'

2. gli interventi sono volti a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e soao-culturale che limitano la frequenza e I'assolvimento dell'obbligo scolastico e a concorrere all'elevamento dei livelli di scolarità, nella prospettiva dell'educazione permanente e continua;

3. i contributi ai Comuni dovranno essere assegnati per:

-

potenziare i servizi collettivi, privilegiando in tal senso gli interventi volti al nequilibrio territoriale e alla maggiore efficienza dei servizi per il diritto allo studio;

-

favorire gli interventi che contribuiscono a realizzare la piena integrazione deile fasce di utenza disagiata e ad alto rischio educativo;

- dimensionare gli interventi finanziari in relazione all'incidenza locale dei fattori che condizionano la frequenza scolastica (abbandoni, evasione, dispersione).

4. per quanto riguarda i contributi per il sostegno alla realizzazione di progetti presentati dalle . - istituzioni scolastiche, le Province dovranno privilegiare modelli pr.agemiz~li..che . .. ,. <.. / l - ' L,::; favoriscono lo

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5

(10)

REGIONE CNABRU - DIPABTI~WTO ISraUWOM, ALTA FORMAPONE E RICERCA

1

sviluppo di competenze e che facilitano l'apprendimento, specialmente delle fasce di studenti a rischio di insuccesso forrnativo.

Qualora il bilancio regionale definitivo dovesse prevedere un aumento delle ricorse finanziarie si procederà ad incrementare

UPB

ed a suddividere tali risorse incrementali sulla base dei parametri di riferimento.

Le Province programmano autonomamente il riparto dei fondi perseguendo le finalità e gli obiettivi fissati dalla LR 27/85 e dalla programmazione regionale. Le Province sono tenute, infine, a presentare al Dipartimento n 11 della Regione Calabria Settore Politiche dell'lstruzione, entro il 30 ottobre 2013, una relazione finale sugli intementi svolti e sui risultati consegui& nonché un resoconto contabile approvato dall'organo competente che certifichi la spesa sostenuta.

(11)

REGIONE

-

D I P ~ I M ~ I ~ U Z I O N E . ALTA F O W O N E E RICERCA

1

3.

LINEE

DI INTERVENTO

Nelle pagine che seguono si presenteranno gli interventi previsti per l'anno scolastico 2012/2013

Con tale azione' la Regione Calabria intende contribuire aila risoluzione di alcune criticità che segnano fortemente la qualità della vita quotidiana delle famiglie con figlile dicabili, favorendo l'integrazione di questi ultimi neli'ambito del sistema scolastico, anche con riferimento alla programmazione extracurriculare.

I

A&auerso questa Azione s'intende inoltre:

I

favorire urta migliore integrazione scolastica finalizzata anche a "ricomp'orre" in termini organizzativi e culturali, le esigenze presenti in ambiente scolastico con quelle presenti in ambiente familiare;

- creare opportunità di crescita culturale e di sviluppo della personalità dei giovani studenti, diversamente abiii e non;

-

garantire che i giovani con disabilità, insieme ai loro compagni, possano sperimentarsi in prima persona, partecipando ad attiviti extracumculari che permettano loro d i sviluppare potenzialità anche nella diversità, nell'ambito di una policy più generale volta al contrasto della dispersione scolastica.

A tal fine le Province possono awalersi dei 5 Centri Temtonali di Supporto per l'Handicap - CTSH individuati nella regione Calabria dal Ministero dell'Istruzione.

Destinatari

Studenti calabresi affetti da disabilità f equentanti scuole di ogni ordine e grado

Risultati attesi

-

maggiore permanenza temporale degli studenti nelle strutture scolastiche per attività scolastiche ed extrascolastiche:

- Inaemento delle dotazioni strumentali a supporto dell'integrazione scolastica dei disabili e realizzare interventi strutturali per garantire l'accesso ai servizi scolastia.

-

Realizzazione di progetti integrati volti a garantire e migliorar& i livelli di qualità dell'offerta

1

formativa ed educativa degli studenti disabili.

!

(12)

Modalità di attuazione

Su richiesta specifica e motivata delle Province sarà erogato il fondo destinato all'azione

Soggetti attuatori

1

- Amministrazioni Provinciali

1

Tipologie spese ammissibili

a) Le spese strettamente attinenti al garantire il diritto allo studio degli studenti affetti da disabilità

Risorse disponibili

1

Le risorse disponibili ammontano a

e

500.000.

(13)

Contenuti

-

Nel contesto delle iniziative delle scuole e dei temtori sono previsti intementi a sostegno d i progetti di particolare significato e rilevanza per il loro valore educativo, coaale e culturale, e per lo sviluppo dei rapporti tra le scuole e la realtà s k a l e ed economica del territorio.

Sono ritenuti prioritari progetti afferenti ai seguenti ambiti tematia:

-

educazione alla attadinanza e alla legalità;

- integrazione, inclusione sociale, pari opportunità, volontariato, accoglienza ed intercultura;

-

educazione musicale e artistica;

- educazione alimentare;

- ambiente e tutela del patrimonio culturale;

-

tradizioni locali, identità culturale, lingue e culture delle minoranze storiche;

- sport e benessere dello studente;

- prevenzione delie dipendenze e bullismo;

-

orientamento e alternanza scuola-lavoro;

- dispersione e abbandono scolastico, competenze di base e linguistiche;

- potenziamento laboratori didattici in coerenza con i nuovi indirizzi.

- Iniziative didattiche sperimentali; viaggi di istruzione, - Formazione docenti e operatori scolastici

.

Nell'ambito deli'Azione, previsto, inoike, il finanziamento di:

- iniziative seminariali o convegnistiche in materia di istruzione, obbligo scolastico e diritto allo studio;

- studi, ricerche e indagini sul sistema scolastico, anche con riferimento ai temi della dispersione scolastica e dell'orientamento e relative pubblicazioni.

-

Istituzioni scolastiche statali calabresi - Studenti

- Operatori scolastici

(14)

REGIONE CNABRIA - DI PARTI^ I ~ ~ ~ V L I O N & ALTA FORMAZIONE E RICERCA I

Risultati attesi

- sviluppo di azioni, progetti, ricerche e programmi che per valore educativo, sociale e culturali assumono una rileva- regionale.

Modalità di attuazione

L'intervento sarà attivato mediante valutazione delle proposte che perverranno dal giorno successivo alla pubblicazione del presente Piano sul BURC fino a1 30 giugno 2012 e comunque non oltre il termine finale consentito per l'effettuazione da parte dell'Amministrazione degli impegni di spesa sul bilancio regionale,trattandosi di attività da realizwsi nell'anno scolastico.

I

Le proposte dovranno rispettare i seguenti criteri:

I -

conformità alle finalità del Piano;

I -

innovatività, originalità della proposta;

I -

coinvolgimento di reti di scuole;

-

rilevanza regionale della proposta;

-

congruità del piano finanziario.

Soggetti attuatori

-

Istituzioni scolastiche

- Organizzazioni pubblico e private con competenze ed espe.nenza operanti nel settore dell'istruzione e degli studi economici e sociali

1 -

Università, Centri di Ricerca, Centri Studi

Tipologie spese ammissibili

Le tipologie di spese ammissibili sono in linea generale e non esaustiva le seguenti: personale, consulenze, acquisizione software, spese di organizzazione, diffusione e comunicazione, spese per attrezzature e materiali di consumo, etc..

Risone disponibili

Le risorse disponibili ammontano a 800.000 ( presumibilmente 1'80% da assegnare alle istituzioni scolastiche e il 20% da assegnare ad Organizzazioni pubblico e private con competenze ed esperienza operanti nel settore dell'istruzione e degli studi economici e sociali

I

,Università, Centri di Ricerca, Centri Studi.

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(15)

REGIONE C*LUIlUA

-

DIPARTIMEPITD ISIRUZION& ALTA F o m n o m E RICERCA

1

La dotazione finanziaria per I'esecuzione del Piano per il diritto allo studio annualità 2012-2013 è pari a 1.300.000 euro suddivisi ira le diverse azioni nella maniera di seguito illustrata (cfr. tabella 4.1).

Nel rispetto delle disposizioni del presente Piano e nell'ambito delle azioni previste, gli eventuali stanziamenti in esubero previsti per alcune azioni potranno essere utilizzati a copertura di interventi rientranti in azioni le cui risorse risultino insufficienti.

Tabella 4.1

-

Ripartizione delle risorse del Piano annuale 2012 per Azione

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