LIBERTÀ DI PENSIERO E DI STAMPA
GIANCARLO SIANI
LIBERTA’ DI PENSIERO: dal passato fino ad oggi.
La libertà di pensiero è il diritto a coltivare e a sviluppare il proprio modo di pensare non condizionato dalla volontà di chi detiene il potere.
In passato nelle poleis greche esisteva la parresia cioè un diritto che tutelava la natura democratica della poleis stessa. Tutti i cittadini avevano la libertà di dire quello che pensavano, infatti il detto era che dove c’era parresia c’era democrazia.
Ancora oggi ,purtroppo, in varie parti del mondo la libertà di pensiero non è garantita. In numerosi paesi come in Cina o Vietnam la libera espressione del proprio dissenso provoca la reazione violenta dell’autorità governativa.
A differenza del passato, però, queste pesanti violazioni della libertà di
pensiero sono spesso di dominio pubblico , infatti, sempre più difficilmente
chi le compie passa inosservato davanti alla comunità mondiale.
La libertà di stampa è tutelata nell’articolo 21 (Parte I, “Diritti e doveri dei cittadini”, Titolo I “Rapporti civili”): “Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Una comprensione del principio di libertà di stampa è stata formulata dalle nazioni unite nel ‘48. E’ sancito dall’articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani, insieme al diritto di libertà di espressione:
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere
informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”
LIBERTA’ DI STAMPA
Giancarlo Siani nato a Napoli il 19 settembre del 1959, appartenente a una famiglia di media borghesia cresce nel quartiere partenopeo Vomero.
Iscritto poi a sociologia iniziò a collaborare con alcuni periodici del posto, mostrando particolare interesse all’emarginazione dovuta alla criminalità organizzata. fondò così con altri giovani giornalisti il movimento democratico per il diritto all’informazione di cui fu portavoce in diversi convegni nazionali. dopo un po iniziò a collaborare con il quotidiano il mattino di napoli. lavorando per questo quotidiano, Siani riuscì ad approfondire la
conoscenza del mondo della camorra, dei boss locali e gli intrecci tra politica e criminalità.
Le tante denunce lo portarono ad avere nel giornale una posizione più importante, infatti le sue inchieste scavavano sempre più in profondità, tanto da scoprire come i boss mafiosi facevano affari.
Siani con un suo articolo accusò il clan nuvoletta alleati con i Corleonesi di cui a capo c’era Totò Riina che è stato ritenuto il più potente, pericoloso e sanguinario di tutta cosa nostra.
GIANCARLO SIANI
i
n quell’articolo Siani scrisse che l’arresto del boss Valentino Gionta fu reso possibile da una soffiata di alcuni esponenti del clan Nuvoletta fatta a i carabinieri, suscitò
quindi l’ira dei boss facendoli passare per infami traditori.
Dal quel momento i capi clan dei Nuvoletta Lorenzo e Angelo tennero numerose riunioni per decidere come eliminare Siani, doveva essere assassinato lontano da
Torre Annunziata per depistare le indagini.
Giancarlo Siani venne ucciso alle 20:30 circa il 23 settembre del 1985 mentre era ancora a bordo della sua auto, gli assassini con volti scoperti lo colpirono 10 volte
alla testa con i colpi di due pistole, scappando poi in moto.
Il giorno della sua morte Siani telefonò al suo ex direttore chiedendogli un incontro per parlargli di cose che era meglio dire a voce, non si è mai saputo di cosa si trattasse
e se Siani avesse iniziato a temere per la sua incolumità.
Il 5 aprile del 1997 la corte d’assise condannò all’ergastolo i mandanti dell’omicidio tra cui anche il boss Valentino Gionta.
L’ASSASSINIO DI SIANI
ARTICOLI LIBERTÀ DI STAMPA E PENSIERO
La libertà di stampa è di pensiero sono due diritti inviolabili, che ci permettono di avere informazioni e di manifestare le nostre idee quando e dove vogliamo, proprio per questo ci sono articoli che li tutelano e sono:
“Ogni individuo ha diritto alla libertà d'opinione e la libertà di ricevere o di comunicare
informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera”. (Art.10 della convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle libertà fondamentali)
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo di frontiere.” (Art. 19, Dichiarazione Universale Diritti Umani, 1948)
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”. (Art.
21, Costituzione italiana, 1946)
VALORI DI LIBERT À E DEMOCRAZIA
Sono molti i giornalisti che sono morti o sono stati incarcerati per il loro lavoro perché ciò che facevano andava contro i principi di qualcuno e con le loro inchieste trattavano degli argomenti dicendo troppe cose indesiderate e per questo dovevano essere fermati, ma nonostante questo ci hanno lasciato le loro testimonianze, i temi da loro affrontati e la forza di combattere per il diritto alla libertà di stampa e di pensiero che ad oggi in molti paesi sono negati.
Queste figure ci hanno trasmesso importanti valori di libertà e democrazia e noi dobbiamo riconoscere la loro importanza nella nostra vita quotidiana.