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Academic year: 2022

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Didattica a distanza: come usare G Suite for Education, Office 365 e WeSchool

Per insegnare e apprendere, è fondamentale la collaborazione fra insegnanti e studenti. In assenza degli strumenti tradizionali, quelli che da tempo si usano in classe, come lavagne tradizionali, LIM, libri, quaderni e supporti audio/video, è necessario trovare delle alternative digitali. Fortunatamente non mancano valide piattaforme per supportare studenti e insegnanti, semplificando la comunicazione, la coordinazione, l’assegnazione dei compiti per i ragazzi e – naturalmente – lo svolgimento delle lezioni a distanza.

Se decidessimo di analizzarle tutte, ne verrebbe fuori un tomo con un numero di pagine vicino a quello di Guerra e Pace di Tolstoj. Abbiamo quindi deciso di focalizzarci su tre di queste, selezionate su criteri che consideriamo importanti nell’ambito del mondo scolastico:

• Semplicità – le piattaforme devono avere un’interfaccia in italiano e devono essere semplici da usare, sia dal punto di vista dei docenti sia da quello degli studenti.

• Economicità – la scuola, purtroppo, non dispone di grandi fondi. Per questo motivo abbiamo voluto prendere in considerazione solo piattaforme gratuite.

• Sicurezza – stiamo parlando di ragazzi, spesso minorenni. Gli strumenti che andranno nelle loro mani dovranno garantire la loro privacy e impedire l’accesso non autorizzato alle informazioni.

Sulla base di queste considerazioni, abbiamo selezionato tre piattaforme:

• G-suite for Education, che è una versione della G Suite (il set di applicazioni di Google, che fra le tante include Gmail, Documenti Google, Google Meet, Classroom) pensata per le esigenze degli istituti scolastici

• Office 365 Education A1, di Microsoft, che include le principali applicazioni del pacchetto Office 365 (Outlook, Word, PowerPoint, OneNote) e servizi per la comunicazione a distanza (Microsoft Teams) e per la gestione dei dati scolastici (School Data Sync)

• WeSchool, una piattaforma per la didattica collaborativa molto diffusa in Italia e pensata per la FIipped Classroom, una metodologia didattica che mira a stravolgere l’approccio della lezione frontale. Nella Flipped Classroom Il ciclo di apprendimento viene letteralmente ribaltato e i ragazzi seguono le lezioni in autonomia e svolgono in orario scolastico compiti ed esercitazioni. Questo metodo si sposa bene con la formazione a distanza che, probabilmente, ci accompagnerà ancora per qualche tempo

Queste tre piattaforme sono anche quelle suggerite dal Ministero dell’Istruzione.

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G-Suite for Education

Chi la produce: Google Cosa include:

• Gmail, per la posta elettronica

• Documenti, Fogli, Presentazioni: le tre applicazioni di Google utili, rispettivamente, per realizzare documenti, fogli di calcolo e presentazioni in stile PowerPoint (o Keynote, per gli utenti Mac)

• Calendar, il calendario condiviso fra insegnanti e studenti

• Classroom, uno strumento per creare e organizzare compiti da assegnare agli studenti

• Google Meet, un’applicazione di videoconferenza, per fare e seguire lezioni a distanza

• Drive, lo spazio di archiviazione di Google

• Moduli, per creare moduli, quiz e sondaggi, raccogliere le risposte e analizzarle, supportati dall’intelligenza artificiale

• Drive, per archiviare materiale didattico, compiti, libri di testo

Come attivare G-Suite for Education per il proprio istituto

Per utilizzare G-Suite all’interno del proprio istituto scolastico, è necessario registrarsi alla piattaforma andando all’indirizzo https://gsuite.google.com/signup/edu/welcome#0 e cliccando su Avanti e inserendo le indicazioni richieste. Questo lavoro idealmente andrebbe fatto non dagli insegnanti, ma dal responsabile dell’istituto, che dovrà anche coordinarsi con i tecnici IT per usare il dominio della scuola o, se non lo si possiede, per acquistarne uno.

Completata la procedura si potrà usare G-Suite per Education per 14 giorni, durante i quali Google valuterà se l’istituto è idoneo al programma. Si può comunicare via e-mail l’avvenuta registrazione ai partner di Google for Education, per accelerare il processo di approvazione, scrivendo a google@campustore.it o google@c2group.it.

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Creare un corso con Google Classroom

Indirizziamo il browser su classroom.google.com e clicchiamo sul segno “+” in alto a destra per creare il primo corso (insegnanti) o per iscriversi a quelli esistenti (studenti).

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Inseriamo ora il nome del corso e ulteriori informazioni (non obbligatorie) come la sezione, la materia ed eventualmente la stanza (Classroom viene anche usato per la formazione tradizionale, in classe).

In pochi istanti, verrà creato il nostro primo corso. Clicchiamoci sopra per accedere.

Noteremo che è organizzato in più sezioni. La sezione principali, Stream, è l’equivalente del feed di Facebook (o di Instagram): possiamo creare annunci, visualizzare e rispondere alle domande degli studenti, condividere informazioni col gruppo. Un gruppo che, ora come ora, è vuoto. Non ci resta che aggiungere gli studenti, cliccando su Persone.

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Da questa schermata possiamo aggiungere ulteriori insegnanti (al momento ci siamo solo noi) e studenti. Per farlo, basterà indicare il nome o l’e-mail dei ragazzi. In alternativa, possiamo fare che siano loro a unirsi, comunicandogli il codice visualizzato nella pagina. Gli studenti dovranno inserirlo quando si iscriveranno al corso tramite la piattaforma.

Creiamo il nostro primo corso andando nella sezione Lavori del Corso e cliccando su Crea, da dove potremmo scegliere se creare un compito normale, uno a quiz, porre delle domande o caricare del materiale. Vediamo ora come creare un Compito con quiz.

Da questa schermata si potrà dare un titolo, specificare le istruzioni per affrontare il compito (se necessarie) e indicare una serie di parametri dalla colonna di destra, come il punteggio (numerico o senza voto), a chi è dedicato il compito (se a tutti gli studenti o solo una parte), la scadenza e l’argomento.

Cliccando su Aggiungi si potranno allegare documenti coi compiti salvati sull’account (Google Drive), specificare un link Internet, allegare dei file o un filmato presente su Youtube. Il compito può essere anche

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preparato da questa sezione, cliccando su Crea, che darà rapido accesso per la realizzazione di documenti, presentazioni, fogli di calcolo, disegni o moduli.

Dato che al passo precedente abbiamo scelto di creare un compito con Quiz, nel nostro form è già presente un quiz vuoto sul quale lavorare (Blank Quiz). Clicchiamoci sopra

Diamo un titolo e una descrizione e prepariamo la prima domanda. Come dovrà essere la risposta? Cliccando sulla casella alla destra della domanda possiamo scegliere fra Risposta breve (una riga), Paragrafo (una risposta che può occupare più righe), Scelta multipla, Caselle di Controllo o Elenco a Discesa. Volendo, possiamo anche realizzare una griglia al posto di un classico elenco, anche in questo caso con Scelta Multipla o Caselle di Controllo. Le risposte possono essere anche una Data o un’Ora, così come una Scala lineare di valori (da 0 a 10, per esempio), fatto che permette di realizzare anche questionari, non solamente test di valutazione. Se il quiz dovesse richiedere l’elaborato di uno studente fatto con un altro programma, per esempio una presentazione, si può specificare alla voce risposta Caricamento di file.

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Se necessario, si possono allegare delle immagini ai quiz cliccando sull’icona al centro.

Si aprirà una schermata che ci permetterà di scegliere fra varie sorgenti: possiamo caricare l’immagine, indicare un indirizzo Internet (url), selezionarla dall’account Google Drive o, opzione davvero comoda, ricercarla online tramite Google Ricerca Immagini. Basterà selezionarla e poi cliccare su Inserisci.

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Ora è necessario indicare le risposte. Nel nostro esempio abbiamo deciso di fare un quiz a risposta multipla:

una sola delle opzioni sarà corretta. Sotto la domanda, se clicchiamo su Opzione 1 potremo modificare il testo e specificare una delle risposte. Per aggiungerne altre, clicchiamo su Aggiungi Opzione, che inserirà un’ulteriore riga. Proseguiamo sino ad aver incluso tutte le risposte multiple alla domanda. Cliccando sull’icona di fianco alla risposta, possiamo aggiungere un’immagine per ciascuna delle risposte. Potrebbe tornarci utile per dei test matematici, per esempio la domanda potrebbe rappresentare una formula a cui lo studente dovrà associare la corretta rappresentazione grafica.

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Se ora clicchiamo su Chiave di risposta possiamo inserire un punteggio e specificare quale delle scelte multiple è quella corretta. Mettendo il segno di spunta sulla casella obbligatorio, specificheremo infine che quella domanda non può essere saltata. Cliccando Fine salveremo la domanda. Potremmo aggiungerne altre cliccando sull’icona “+” di fianco all’ultimo quesito.

Per evitare di ricreare lo schema che abbiamo scelto a ogni domanda, possiamo cliccare sull’icona di fianco a Chiave di risposta: la domanda verrà duplicata, e non ci resterà che cambiare i dati al suo interno, senza dover rifare l’intero schema. Abbiamo fatto un errore? Nessuno problema: si può cancellare un quesito cliccando sull’icona a forma di cestino.

Possiamo modificare l’ordine delle domande del test facilmente. Sulla parte alta di ogni domanda è presente una piccola griglia di punti. Se ci passiamo sopra il mouse, il cursore cambierà forma: tenendo premuto il tasto sinistro del mouse possiamo spostarla in alto e in basso. Trovata la posizione ideale, basterà rilasciare il tasto per posizionare la domanda al posto giusto.

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Completata la stesura delle domande, possiamo visualizzare un’anteprima andando all’inizio della pagina e cliccando sull’icona a forma di occhio. Si aprirà una nuova tab sul browser dove potremo visualizzare il test nella sua interezza.

Se tutto è a posto, non ci resta che cliccare su Invia. Se abbiamo già assegnato gli studenti al quiz saranno già presenti gli indirizzi e-mail degli studenti. In caso contrario, possiamo aggiungerli in questo momento.

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Possiamo ora tornare alla homepage di Classroom (classroom.google.com). Nella sezione Lavori del corso troveremo il compito appena assegnato e potremo vedere quanti hanno già risposto (nel nostro caso, nessuno, dato che lo abbiamo appena creato).

Attivare il piano gratuito di Office 365 Education A1 per il proprio istituto

Microsoft ha optato per una procedura estremamente snella per attivare Office 365 Education per gli istituti.

Basta andare all’indirizzo https://bit.ly/2AYZYEK e cliccare su Inizia gratuitamente.

Inseriti i dati dell’istituto e, confermate le informazioni, verrà richiesto di creare un ID utente, che sarà quello dell’amministratore. Scegliere anche una password, che dovrà contenere una combinazione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali (tipo @, /,#). Clicchiamo su crea account. Al passo

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successivo ci verrà chiesto di dimostrare di non essere un robot, inserendo un codice che ci verrà inviato via SMS.

Conclusa la procedura, l’account verrà configurato in pochi istanti. Salviamoci le informazioni sull’ID utente e, quando appare la scritta È possibile continuare… clicchiamoci sopra.

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Verremo qui portati all’Interfaccia di amministrazione di Microsoft 365. Il primo passo è quella di associare il dominio della scuola, operazione che è consigliabile fare in presenza del tecnico IT dell’istituto.

Il passo successivo è aggiungere gli insegnanti, specificandone nome, cognome e la prima parte dell’indirizzo e-mail. La seconda, quella dopo @, sarà assegnata automaticamente con il dominio della scuola (per esempio mariorossi@ilmioistitutoscolastico.com).

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Avremo ora accesso all’interfaccia di amministrazione. Il primo passo da compiere è attivare Teams per gli studenti. Clicchiamo su Abilita Teams per studenti e mettiamo la spunta sulla casella Istruzione – Studenti.

Salviamo le modifiche.

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Attivare le licenze di studenti e insegnanti

Andiamo nell’interfaccia di amministrazione di Microsoft 365 e scrolliamo verso il basso la barra grigia a sinistra sino a trovare la voce Licenze. Cliccandoci sopra potremo gestire sia quelle degli insegnanti, sia quelle per gli studenti. Ognuno di loro potrà scaricare e installare i software sul suo computer, oppure usarlo online.

In ogni caso, i documenti saranno sempre sincronizzati sul OneDrive dell’istituzione.

Cliccando sopra e cliccando successivamente su Assegna le licenze potremo assegnare loro le licenze di Office. Purtroppo, la procedura consente di inserirne 20 alla volta e se abbiamo un istituto con molti ragazzi, l’operazione potrebbe richiedere del tempo. Il numero massimo di licenze assegnabili col piano A1, quello gratuito, è 5.000.

Per ogni licenza, potremo decidere quali prodotti della suite Office 365 assegnare a ogni utente. Consigliamo di tenere le impostazioni predefinite.

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Microsoft Forms: sondaggi, questionari e test per gli studenti

Studenti e insegnanti potranno accedere col loro account a Office365 andando sul sito www.office.com ed accedendo con le credenziali assegnate e da qui accedere ai vari strumenti come Word, Excel, PowerPoint, Teams e via dicendo. Non esamineremo una ad una le applicazioni, ma ci soffermeremo su quelle pensate per l’uso didattico, dando per scontata la conoscenza di base dei programmi di videoscrittura e dei fogli di calcolo. Chi avesse bisogno di supporto può consultare la guida di Microsoft all’indirizzo https://bit.ly/2AoMu5a. Ci concentreremo invece su Forms, il modulo per fare sondaggi, test e quiz. Dalla schermata di Office, clicchiamo su Forms per accedere all’applicazione.

Una volta entrati nell’interfaccia di Forms clicchiamo su Nuovo Test per creare un compito. Scegliamo nome e descrizione e, se lo desideriamo, aggiungiamo un’immagine cliccando sull’icona verde a destra del titolo.

Clicchiamo su Aggiungi Nuovo.

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Possiamo creare un test a risposte multiple (Scelta), delle domande a cui gli studenti dovranno fornire una risposta articolata (Testo) o una valutazione o fare dei quiz dove la risposta deve essere una data (ottimi per i compiti di storia, per esempio).

Ulteriori opzioni sono disponibili cliccando sulla freccia verde a destra e permettono di far caricare agli studenti un elaborato come risposta (Caricamento File), realizzare sondaggi con Likert e Net Promoter Score o aggiungere ulteriori sezioni al test (Sezione).

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Non ci resta che creare la nostra prima domanda, nel nostro caso abbiamo pensato a un test a risposta multipla. Per aggiungere ulteriori risposte, basterà cliccare su Aggiungi opzione. Di fianco a ogni opzione sono disponibili 3 icone: la prima da sinistra cancellerà la riga, la seconda serve per inserire un commento e la terza serve per indicare che è la risposta giusta. Mettendo la spunta a Risposte multiple si creerà un quiz dove più di una risposta può essere vera. Se vogliamo assegnare un punteggio a ogni domanda, clicchiamo su Punti.

Cliccando infine su Aggiungi Nuovo si creerà una nuova domanda.

Per visualizzare il test nel suo insieme clicchiamo su Anteprima, nella barra in alto. Se tutto è corretto, possiamo assegnarlo cliccando su Condividi. Avremo più opzioni. Da sinistra a destra, la prima icona genera un link da inviare agli studenti, la seconda un QR Code accessibile tramite smartphone, la terza serve per fare l’incorporamento all’interno di una pagina web e l’ultima lo invia direttamente via mail ai ragazzi. Man mano che i destinatari risponderanno al testo, li troveremo nella sezione Risposte.

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WeSchool, un approccio differente all’insegnamento

WeSchool è una piattaforma molto differente che si basa sul concetto di Flipped Classroom, la classe rovesciata. Un metodo didattico che ribalta, letteralmente, l’approccio alla lezione frontale: la lezione viene svolta in autonomia dai ragazzi, a casa, mentre le ore di lezione servono per fare attività collaborativa ed esercitazioni, i compiti, insomma.

I primi passi in WeSchool: la registrazione per i docenti

Al contrario delle soluzioni di Microsoft e Google, che richiedono l’intervento del responsabile dell’istituto e del supporto del reparto IT, WeSchool può essere attivata senza problemi dagli insegnanti. Per registrarsi, è necessario andare sul sito www.weschool.com e cliccare su Registrati nella sezione Sei un docente?

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Inserire quindi il proprio indirizzo e-mail e cliccare su Registrati. Verificare subito dopo la casella di posta elettronica: dovrebbe essere arrivata una e-mail con il link per verificare il proprio indirizzo. Clicchiamo (e siamo alla terza volta) su Registrati. Se non troviamo l’e-mail, controlliamo nella cartella dello spam.

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Dopo aver cliccato sul link arrivato via e-mail verremo riportati al sito, dove dovremo inserire nome, cognome e password. Terminata la procedura, accederemo finalmente a WeSchool.

Cliccando su Come usare WeSchool accederemo a un gruppo di prova che ci introdurrà alle varie funzioni del programma, con esempi pratici. Consigliamo a chi non ha familiarità con la piattaforma di investirci qualche minuto: in questa sezione sono presenti delle guide ben fatte su come creare gruppi, esercizi e verifiche.

Torniamo alla homepage cliccando sull’”hamburger” (il simbolo con le tre linee orizzontali parallele) in alto a sinistra e clicchiamo su Mostra tutti.

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È arrivato il momento di creare la nostra prima classe. Clicchiamo sul simbolo “+” in alto a destra e selezioniamo Nuovo gruppo.

Inseriamo le informazioni di base (nome, materia, e istituti scolastico) e clicchiamo su Avanti. Scegliamo se inserire un’immagine di copertina (non è indispensabile, e possiamo farlo anche successivamente) e al termine della procedura clicchiamo su Vai al gruppo.

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Il gruppo è attualmente vuoto, essendo presente solo un insegnante. Nella sezione a destra è presente un’icona con il simbolo “+” che ci permetterà di aggiungere altri studenti. Clicchiamoci sopra.

Abbiamo 2 modi per invitare gli studenti: possiamo cliccare su Invito Personale (Studente) per inviare una mail direttamente dalla piattaforma oppure inviare il codice classe o il link d’invito personalmente. Possiamo invitare nel gruppo anche altri docenti, per supportarci nel lavoro. Se comunichiamo agli studenti il Codice Classe, questi dovranno registrarsi a WeSchool come studenti e inserirlo per accedere al nostro gruppo.

Quando inviteremo i ragazzi, sarà sempre necessaria l’autorizzazione dei genitori che dovranno dare il consenso per far partecipare i figli, fornendo il codice fiscale.

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Torniamo alla schermata principale cliccando sulla freccia a sinistra, nella parte alta dello schermo, di fianco a Modifica gruppo. Noteremo che ci sono 5 sezioni:

• Wall: la bacheca per avvisi e comunicazioni della classe, dove docenti e studenti possono interagire tra loro scrivendo o commentando i post, allegando contenuti o facendo domande.

• Board: lo spazio dedicato alle lezioni; ogni Board è una cartella in cui il docente può caricare contenuti (video, PDF, Word, PowerPoint) creando un percorso di apprendimento personalizzato. È possibile commentare ogni contenuto, tracciare la fruizione dei contenuti da parte degli utenti, impostare prerequisiti d’accesso oppure dare agli studenti la possibilità di modificare la Board, integrandola con i loro suggerimenti.

• Test: questa è la sezione per creare i test che verranno somministrati agli studenti. 10 tipologie di quiz (di cui 8 a correzione automatica) per la verifica dell’apprendimento e il ripasso.

• Registro: da questa sezione l’insegnante potrà monitorare le attività degli studenti sulla piattaforma, tenendo traccia dei contenuti visualizzati, dei commenti lasciati e dei risultati dei test.

• Aula virtuale: la sezione dedicata alle videoconferenze con la classe. L’equivalente di Microsoft Teams o Google Meet, per capirci.

• Chat: uno strumento pensato per le comunicazioni private fra gli utenti della piattaforma

Inserire i contenuti didattici in WeSchool

Andiamo nella sezione Board e clicchiamo su Nuova per crearne una. Diamo un nome alla board e facciamo clic su Aggiungi contenuto.

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Si aprirà una schermata che ci permetterà di selezionare vari tipi di contenuti: documenti di Word, file su Dropbox o Google Drive, PDF, filmati da Youtube o Vimeo, pagine web, presentazioni PowerPoint e molto altro. Selezioniamo quello che vogliamo inserire e procediamo col caricamento o, nel caso delle risorse online come le pagine web, indicando un link. È l’esempio che abbiamo scelto: inseriamo il link, clicchiamo su Anteprima e, se tutto è a posto, facciamo clic su Allega.

Verremo riportati alla Board e potremmo continuare ad aggiungere contenuti. Cliccando su ogni contenuto, potremmo anche aggiungere dei commenti. Terminato l’inserimento, facciamo clic su Pubblica.

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WeSchool: creare esercizi e verifiche

Per creare dei compiti o delle verifiche andiamo nella sezione Test, selezioniamo se vogliamo realizzare un esercizio o una verifica e clicchiamo su Nuovo. La differenza fra le due opzioni è che nelle verifiche bisogna inserire un tempo massimo, in minuti, per lo svolgimento.

Inseriamo un titolo, se necessario il tempo massimo per completare la prova, e poi clicchiamo su Aggiungi una domanda.

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Selezioniamo il tipo di domanda fra le opzioni disponibili, tutte caratterizzate da nomi molto intuitivi che non lasciano spazio a fraintendimenti. Possiamo mescolare differenti tipi di domande nello stesso test. Terminato l’inserimento delle domande, possiamo visualizzare un’anteprima, salvarle come bozza oppure pubblicarle, così da renderle disponibili agli studenti.

Riferimenti

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