Comune di Scandolara Ravara CR
RELAZIONE PAESAGGISTICA
(allegato allo studio di impatto ambientale richiesto per la domanda di compatibilità ambientale prevista dalPart. 14 della L.R. n. 5 del 02/02/10 e successive modifiche)
OPERE PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVO ALLEVAMENTO AVICOLO PER GALLINE OVAIOLE A TERRA E LOCALI ACCESSORI
Il sottoscritto Dott. Agr. GIAMPAOLO PLEBANI (C.F. Plb gpl 67a26 a470n), iscritto all'ordine de dottori agronomi e forestali della provincia di mantova al n. 195, in qualità di progettista/tecnico incaricato dalla ditta proponente avigest società1 agricola s.s., con sede in strada comunale dei Piombi, 2 - Scandolara Ravara (CR), da realizzare in strada comunale dei Piombi,Scandolara Ravara (CR) su terreno individuato catastalmente fog. 16 mapp. n. 75, dichiara che i contenuti della relazione paesaggistica qui definiti costituiscono per l’amministrazione competente la base di riferimento essenziale per la verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi ai sensi dell5art. 146, comma 5 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
La relazione paesaggistica contiene tutti gli elementi necessari alla verifica della compatibilità dell’intervento, con riferimento specifico alle motivazioni del vincolo paesaggistico gravante sull’area nonché ai contenuti e alle indicazioni del Piano Territoriale Paesistico Regionale ovvero dei piani a valenza paesaggistica di maggiore dettaglio (PTC Provinciali e di Parco, strumenti urbanistici comunali).
La relazione deve, peraltro, avere specifica autonomia d’indagine ed essere corredata da elaborati tecnici preordinati altresì a motivare ed evidenziare la qualità dell’intervento anche per ciò che attiene al linguaggio architettonico e formale adottato in relazione al contesto d’intervento.
La relazione paesaggistica, mediante opportuna documentazione, dovrà dare conto dello stato di fatto dei luoghi, in particolare del contesto paesaggistico di riferimento (naturale, agricolo
tradizionale, agricolo industrializzato, urbano, peri-urbano e insediativo diffuso e/o sparso) e della morfologia dell’ambito (costiero/rivierasco, di pianura, collinare montano), nonché delle
caratteristiche progettuali dell’intervento
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1. RICHIEDENTE :
AVIGEST SOCIETÀ' AGRICOLA S.S., con sede in STRADA COMUNALE DEI PIOMBI, 2 - SCANDOLARA RAVARA (CR) - Cf 01690370208 e P. iva 01122060195 -
1.1 UBICAZIONE DELL’INTERVENTO :
STRADA COMUNALE DEI PIOMBI, cm - SCANDOLARA RAVARA (CR) - CATASTO TERRENI fog. 16 mapp. n. 75=
2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E DELL'INTERVENTO : SOMMARIO:
1. RICHIEDENTE : Pagina 2
1.1 UBICAZIONE DELL’INTERVENTO : Pagina 2
2. TIPOLOGIA DELL'OPERA E DELL'INTERVENTO : Pagina 2
3. OPERA CORRELATA A EDIFICIO : Pagina 3
4. CARATTERE DELL'INTERVENTO : Pagina 3
5. DESTINAZIONE D'USO : Pagina 3
5.1 USO ATTUALE DEL SUOLO : Pagina 3
6. CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'INTERVENTO E/O DELL'OPERA : Pagina 3
7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO : Pagina 3
8. UBICAZIONE DELL’INTERVENTO : Pagina 4
9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA : Pagina 17
10. ESTREMI DEL PROVVEDIMENTO : Pagina 17
10.1
MINISTERIALE 0 REGIONALE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEL VINCOLO PER IMMOBILI 0 AREE DICHIARATE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO (art. 136- 141 - 157 Dlgs 42/04) :
Pagina 17
10.2 PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del DLgs 42/04) : Pagina 18
11.
NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL'IMMOBILE 0 DELL'AREA TUTELATA : Pagina 18
12. VALUTAZIONE DELLA SENSIBILITÀ PAESISTICA DEI LUOGHI : Pagina 18
13. DESCRIZIONE SINTETICA DELL’INTERVENTO E CARATTERISTICHE: Pagina 19
14. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA : Pagina 21
15. DETERMINAZIONE DEL GRADO DI INCIDENZA DEL PROGETTO : Pagina
16. MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENTO : Pagina
17. DETERMINAZIONE DELL'IMPATTO PAESISTICO DEL PROGETTO : Pagina
4. CARATTERE DELL'INTERVENTO :
L’intervento è di carattere permanente giacché le opere in progetto produrranno effetti stabilmente visibili sull’edificio.
5. DESTINAZIONE D'USO :
Gli immobili saranno adibiti ad uso agricolo (allevamento di galline ovaiole) e si sviluppano quasi integralmente su un unico piano fuori terra.
5.1 USO ATTUALE DEL SUOLO : Posto in una zona prettamente agricola, deriva l’accesso carraio dalla Strada comunale dei Piombi, il fondo in esame è utilizzato a scopo agricolo ed è inserito nel P.g.t.. vigente nel sistema degli ambiti agricoli SAA .
6. CONTESTO PAESAGGISTICO DELL'INTERVENTO E/O DELL'OPERA :
La zona interessata dall'intervento è esterna al singolo sviluppo dei principali centri urbani e si innesta nella pianura centrale del cremonese, sul livello fondamentale della pianura.
Il contesto paesaggistico fa parte della pianura alluvionale tra i fiumi Oglio e Po posto a sud - est del territorio comunale, caratterizzato da ampi appezzamenti agricoli irrigui con fabbricati con caratteristiche rurali.
Il tessuto paesistico è fondamentalmente riconducibile alla tipica pianura casalasca, dove si alternano contesti agricoli tradizionali a contesti agricoli industrializzati.
7. MORFOLOGIA DEL CONTESTO PAESAGGISTICO :
L’ambito territoriale presenta la tipica conformazione della pianura alluvionale caratterizzata dalle opere di difesa e di bonifica idraulica. I canali irrigui condizionano l’intera territorio e la vegetazione esistente viene caratterizzata dalla rive dei canali di bonifica e di irrigazione oltre che dalle strade poderali. Spesso le strade più importanti sono su rilevato per difenderle dalle eventuali situazioni di micro esondazione, per cui caratterizzano in ugual modo il territorio piatto della pianura.
Tra gli elementi più caratteristici del paesaggio bisogna ricordare il pioppo, il gelso che, introdotto in tempi non antichissimi nella zona ha trovato discreta diffusione, ed il platano da ceppaia, tutti caratterizzati in filari che seguono l’andamento dei canali principali o delle strade poderali.
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L'area agricola presenta i caratteri della pianura coltivata dell'area nord orientale del
territorio casalasco, caratterizzata da campi coltivati, fossi di bonifica e di irrigazione e presenza di aree arborate soprattutto in forma di filare uni-specifico lungo l'andamento dei fossi o delle strade poderali. Nelle immediate vicinanze le coltivazioni sono a cereali mais e prato. Sono presenti nella zona le piantumazioni autoctone o aliene a carattere spontaneo e filari di gelsi.
Gli elementi di valore paesaggistico sono costituiti da una scarpata che rileva sul lato est dell’appezzamento oggetto di intervento, e su cui corre la strada comunale dei Piombi.
Il sito non rientra in alcun ambito vincolato a norma del Codice dei beni paesaggistici di cui al D.Lgs. 42/2004: l’area più vicina assoggettata a vincolo ambientale riguarda il sistema vallivo del fiume Po e si trova a oltre 1500 dal nuovo intervento.
Non sono presenti nelle immediate vicinanze (a meno di 1000 ml) beni culturali tutelati ai sensi della parte 2a del Codice dei beni paesaggistici di cui al D.Lgs. 42/2004.
8. UBICAZIONE DELL’INTERVENTO :
L’intervento in progetto si colloca nel comune di Scandolara Ravara, in strada comunale dei Piombi. Il sito si trova nel settore nord-est del territorio comunale, a circa 1700 m dal capoluogo in direzione nord est e a circa 1.000 m nella stessa direzione dal comune di Torricella del Pizzo. L’area di intervento confina altresì con il territorio del comune di Gussola ad oltre 500 m. Il lotto di terreno su cui si intende realizzare l’insediamento è delimitato a nord, ovest e sud da terreni
coltivati, ed a est dalla strada comunale sterrata, che a circa 150 ml si collega alla strada provinciale 85 con un ampio innesto.
Dal punto di vista catastale verrà interessato il mappale n. 75, foglio 16 del comune di Scandolara Ravara .
Le coordinate geografiche (WGS84) del punto di accesso all’insediamento sono le seguenti:
Longitudine 10°31'0.44”E Latitudine 45°2'17.76”N
La quota altimetrica media dell’area in esame è compresa fra i 28 e i 30 m s.l.m.
8 - Previsioni e vincoli della pianificazione territoriale ed urbanistica 8 . 1 - Il Piano Paesaggistico Regionale
Il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) è stato approvato in via definitiva con DCR n. 874 del 30 luglio 2009. Esso, in applicazione dell’art. 19 della l.r. 12/2005, ha natura ed effetti di piano
territoriale paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale (D.lgs.n.42/2004) . Il PTR in tal senso recepisce, consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) vigente in
Lombardia dal 2001, integrandone e adeguandone contenuti descrittivi e normativi e
confermandone impianto generale e finalità di tutela. Al fine di verificare l’inquadramento del sito di intervento dal punto di vista paesaggistico, si sono analizzati in modo particolare gli elaborati del Piano Paesaggistico Regionale, parte integrante del PTR.
La “Tavola A” del Piano Paesaggistico Regionale (Ambiti geografici e Unità tipologiche di paesaggio) inquadra la zona di intervento nella Fascia della bassa pianura e in modo specifico nei Paesaggi delle fasce fluviali.
La “Tavola B” (Elementi identificativi e percorsi di interesse paesaggistico) classifica il territorio in nessuno degli ambiti di rilevanza regionale. In prossimità della zona di intervento non sono presenti tracciati guida paesaggistici.
La “Tavola C” del Piano Paesistico (Istruzioni per la tutela della natura), evidenzia l'assenza sull'area di intervento e per un discreto intorno (oltre 1500 ml) di parchi regionali o siti della Rete natura 2000.
La “Tavola D” (Quadro di riferimento della disciplina paesaggistica regionale), inquadra la zona di interesse come esterna all’Ambito di tutela paesaggistica dei sistema vallivo del fiume Po.
La “Tavola E” (Viabilità di rilevanza paesaggistica), conferma quanto già indicato anche dalla Tavola B che in prossimità della zona di intervento non sono presenti tracciati guida paesaggistici..
8. 2 II Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) di Cremona
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Il PTCP è lo strumento con il quale si definisce un quadro strategico dell’assetto del
territorio ed è possibile verificare gli scenari desiderati della futura configurazione infrastrutturale, insediativa ed ambientale. Tale documento diventa condizione indispensabile per attivare un mutuo interesse tra Provincia ed Enti locali per gestire le nuove deleghe urbanistiche a livello provinciale e comunale.
La Carta degli indirizzi per il sistema paesistico-ambientale individua l’area di intervento come componenti paesaggistiche di interesse secondario.
Nella Carta degli indirizzi per il sistema insediativo e per le infrastrutture, si evidenzia che il sito è circondato da una scarpata principale che verrà mantenuta
La carta delle tutele e delle salvaguardie segnala la presenza di tratto a leggera distanza (circa 200 ml) del sito di intervento di un percorso panoramico. Inoltre, si evidenzia il passaggio di una strada extraurbana secondaria (strada provinciale N. 85) a nord della zona interessata dal progetto.
Nessuna subisce interferenze dirette con il sito di progetto.
La Carta del degrado paesistico-ambientale ha identificato che la zona risulta degradata dalla presenza di una cava dismessa. La zona in esame è inserita nella fascia C del PAI.
La Carta del Valore Agricolo del Suolo attribuisce al sito di intervento un valore agricolo medio, classe che comprende i suoli adatti all’agricoltura e destinati a seminativo.
Per quanto riguarda la Carta di Caratterizzazione del Territorio rurale, il sito di intervento ricade in ambito agricolo. Si allega vista da consultazione del Sit provincia Cremona con riepilogo.
8 .3 Piano per il Governo del Territorio (PGT) del Comune di Scandolara Ravara ed Uniti Dalla lettura del piano delle regole si evince che il sito di intervento ricade in zona SAA sistema ambiti agricoli (ex Art. 15 c. 4 - L.R. n°12/2005 edificabile ai sensi e per gli effetti del P.T.C.P.).
Dalla carta di sintesi- carta dei vincoli e carta di fattibilità geologica, il lotto rientra nelle classi con consistenti limitazioni, classi 3a e 3b, limitazioni derivanti dalle caratteristiche dei terreni di substrato e dalla limitata soggiacenza della falda. Il lotto a sua volta risulta circondato da una scarpata morfologica che rientra in classe Fat3c e sarà mantenuta.
Dalla carta delle sensibilità paesistiche si attribuisce la zona di intervento alla classe “alta”.
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8 . 4 - Il Piano per il Governo del Territorio (PGT) del Comune di Torricella del Pizzo Il sito nel quale si intende realizzare il progetto risulta a meno di 500 da una porzione di territorio del Comune di Torricella del Pizzo classificato come E1 AMBITO AgricolO NORMALE
La Carta dei Vincoli di Piano evidenzia solo la presenza di alcune scarpate secondarie distanti circa 450 m dal sito di intervento. Non esistono zone vincolate ai sensi del D.Lgs. 42/2004 o edifici tutelati sul territorio comunale nel raggio di 1000 ml dal sito di intervento.
9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA : vedasi allegata relazione fotografica dei luoghi
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10.1 MINISTERIALE O REGIONALE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO DEL VINCOLO PER IMMOBILI O AREE DICHIARATE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO : (art. 136 -141 ~ 157 DLgs 42/04):
non risultano presenti immobili o aree tutelate da vincoli archeologici e/o architettonici specifici a distanze influenti o significative rispetto al luogo di intervento.
10.2 PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del DLgs 42/04) :
non risultano presenti aree tutelate da vincoli ambientali specifici a distanze influenti o significative rispetto al luogo di intervento.
Desunto da
11 NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL’IMMOBILE O DELL’AREA TUTELATA :
L’area oggetto di intervento non risulta asservita a vincoli o tutelata. E’ caratterizzata da un discreto dislivello rispetto alla strada comunale dei Piombi legato a operazioni di cava ormai dismesse, e risulta integralmente dedicata alla coltivazione di colture erbacee intensive a pieno campo, specificatamente il mais per la campagna in corso.
Il centro aziendale viene realizzato ex novo su un terreno agricolo a seminativo posto a sud della strada provinciale 85 e sarà composto da 4 capannoni di struttura e forme abbastanza uniformi, oltre che ad un edificio dedicato a deposito e destinato anche ad ospitare uffici, servizi e locali abitativi per un dipendente in futuro. L’area oggi è raccordata alla strada comunale da una leggera rampa che supera il dislivello della scarpata su cui la stessa è posata ed il campo coltivato. La stessa sarà rinforzata e mantenuta per l’accesso al sito di allevamento.
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12 VALUTAZIONE DELLA SENSIBILITÀ’ PAESISTICA DEI LUOGHI
Il giudizio complessivo circa la sensibilità paesaggistica di un sito è determinato tenendo conto di tre differenti modi di valutazione:
- morfologico-strutturale; - vedutistico; - simbolico
Tale analisi dovrà estendersi al contesto più ampio in cui si inseriscono l’area o i fabbricati oggetto di intervento, sia all’ambiente immediatamente circostante, sia infine, agli edifici o alle aree sulle quali si interviene.
Modi di valutazione Chiavi di lettura SI NO
1. Morfologico/
strutturale APPARTENENZA/CONTIGUITÀ A SISTEMI PAESISTICI:
- di interesse naturalistico
elementi naturalistico-ambientali significativi per quel luogo, ad esempio: alberature, monumenti naturali, fontanili, aree verdi che svolgono un ruolo nodale nel sistema del verde;
- di interesse storico agrario
filari, elementi della rete irrigua e relativi manufatti (chiuse, ponticelli, ecc.), percorsi poderali, nuclei e manufatti rurali;
- di interesse storico-artistico
centri e nuclei storici, monumenti, chiese e cappelle, mura storiche..; filari, chiuse, ponticelli, percorsi poderali, nuclei e manufatti rurali..;
- di relazione (tra elementi storico-culturali, tra elementi verdi e/o siti di rilevanza naturalistica)
percorsi –anche minori- che collegano edifici storici di rilevanza pubblica, parchi urbani, elementi lineari –verdi o d’acqua- che costituiscono la connessione tra situazioni naturalistico ambientali significative, “porte” del centro o nucleo urbano, stazione ferroviaria.
APPARTENENZA/VICINANZA AD UN LUOGO CONTRADDISTINTO DA UN ELEVATO LIVELLO DI COERENZA SOTTO IL PROFILO TIPOLOGICO, LINGUISTICO E DEI VALORI DI IMMAGINE
- quartieri o complessi di edifici con caratteristiche unitarie;
- edifici prospicienti una piazza compresi i risvolti;
- edifici su strada aventi altezza in gronda non superiore alla larghezza della strada stessa;
- zone con maglia urbana definita;
- l’area o l’edificio oggetto di intervento sono prossimi ad edifici storici o contemporanei di rilievo civile o religioso (chiese, edifici pubblici e privati, fabbricati industriali storici, ecc…);
– il fabbricato oggetto di intervento è caratterizzato da una composizione architettonica significativa (edifici storici, edifici moderni “d’autore”, edifici minori, ecc…)
X
X
X
X
X X X X X
X 2. Vedutistico Appartenenza a punti di vista panoramici o ad elementi di interesse storico, artistico e
monumentale
il sito/l’edificio appartiene o si colloca su uno specifico punto prospettico o lungo visuali storicamente consolidate;
Appartenenza a percorsi di fruizione paesistico-ambientale
il sito/l’edificio si colloca lungo un percorso locale di fruizione paesistico-ambientale (pista ciclabile, parco, percorso in area agricola);
Appartenenza/contiguità con percorsi ad elevata percorrenza
adiacenza a tracciati stradali anche di interesse storico, percorsi di grande viabilità, tracciati ferroviari.
X
X
X
3. Simbolico Appartenenza/contiguità a luoghi contraddistinti da uno status di rappresentatività nella
Modi e chiavi di lettura per la valutazione della sensibilità paesistica del sito oggetto di intervento.
1. Morfologico /strutturale
L’intervento non altera aree verdi di particolare rilevanza o che svolgano un ruolo nodale nel sistema del verde locale; l’intervento non invade nessun luogo di rilevanza storica o colturale del centro urbano o della campagna. Si tratta di un appezzamento di terreno a seminativo non contraddistinto da significative caratterizzazioni ambientali o da importanti elementi caratterizzanti; rimane al di fuori di oltre 1000 ml da qualsiasi sito caratterizzato da vincolo ambientale
Molto Bassa Bassa X Media
Alta Molto Alta
2. Vedutistico L’intervento proposto non si colloca in punti strategici del paese quindi non va a invadere nessuna visuale storica; non è neppure vicino a percorsi di grandi viabilità fruizione paesistico ambientale o con elementi locali di interesse storico artistico monumentale. Si trova a discreta distanza da una strada provinciale di medio bassa percorrenza ed è collegato ad una strada comunale non asfaltata facente parte dei percorsi comunali più antichi
Molto Bassa X Bassa
Media Alta Molto Alta
3. Simbolico Il nuovo intervento riguarda un’area che non ha interesse culturale e non è connesso a siti religiosi o a funzioni pubbliche o private per la cultura contemporanea. (fiere, stadi ecc.)
X Molto Bassa Bassa
Media Alta Molto Alta
Il giudizio complessivo sulla sensibilità del sito di intervento potrebbe configurarsi in una sensibilità paesistica medio bassa, visto che non ha caratteristiche proprie legate alla memoria storica, sociale o culturale del paese e neppure si pone in una situazione di particolare criticità dal punto di vista ambientale. In analogia alla valutazione effettuata nell’ambito del Pgt si adotta comunque una valutazione della sensibilità del sito di classe alta:
Valori di giudizio complessivo espresso in forma numerica: 4 (Sensibilità paesistica alta).
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13. DESCRIZIONE SINTETICA DELL’INTERVENTO E CARATTERISTICHE
Il progetto che si intende realizzare consiste nell'edificazione di un moderno centro per la produzione di uova mediante 4 capannoni ad un solo piano per l’allevamento di galline a terra.
All’interno saranno installati attrezzature avicole costituite da percorsi sollevati ed aperti per il contenimento dei nidi di posa, degli abbeveratoi, delle mangiatoie, i nastri la raccolta delle uova automatizzata ed i nastri meccanici per l’asporto della pollina.
Oltre agli edifici principali è prevista la realizzazione di un locale per la lavorazione e imballaggio delle uova con annessi uffici, e servizi igienici/spogliatoi, nel quale potrà trovare spazio anche l’abitazione del custode, posto anteriormente ai capannoni di allevamento verso l’ingresso e collegato ad essi da una serie di tettoie e di locali accessori (tecnici: locali per quadri elettrici ed impianti idrici). Posteriormente saranno realizzati due depositi per la pollina adiacenti al lato corto dei capannoni di allevamento.
Completano l’opera la sistemazione delle aree di servizio, della viabilità interna e delle recinzioni perimetrali e la realizzazione delle opere di mitigazione ambientale.
La sistemazione dell'area attorno all'allevamento prevede che i piazzali e le aree a strade saranno realizzati con pietrischetto e materiale inerte di frantoio o di cava carrabile ben compattato ma drenante per favorire lo sgrondo delle acqua meteoriche senza apportare acqua di prima pioggia da piazzali pavimentati di grande superficie o dai tetti delle nuove costruzioni. Saranno pavimentate solo le aree necessarie per motivi igienici e di biosicurezza sanitaria, di fronte agli accessi alle stalle e negli spazi di manovra di fronte ai portoni o nelle piazzole di disinfezione. Le acque meteoriche di tali aree e della copertura, saranno convogliate alle aree pavimentate o inerbite dai pluviali che scaricano sui campi laterali e nei canali di scolo utilizzati per l'irrigazione dei campi nel dintorno.
Una discreta parte dell'area sarà occupata dagli apprestamenti necessari a mitigare l'impatto visivo della struttura, che sono riconducibili a piantagioni di essenze arboree e arbustive per formare una idonea cortina vegetale, posta su livelli diversi, frastagliata seppur continua, di essenze perlopiù autoctone, capaci sia di ridurre l'impatto visivo, specie in lato sud, est e ovest della struttura.
freddo tipo omega con controventature in copertura; la finitura avverrà con pareti laterali e copertura in pannelli in lamiera zincata preverniciata sagomata tipo sandwich, con coibentazione interna di poliuretano; le pareti saranno lisce, lavabili, sia internamente che esternamente.
I colori previsti per le parti in metallo saranno quindi:
Porzione edificio Colore e materiale
pareti laterali edifici di allevamento Pannelli in lamiera preverniciata Ral 6021
copertura edifici di allevamento Pannelli coibentati con lamiera preverniciata Ral 6021 Lattonerie edifici Pluviali, canali e scossaline Ral testa di moro
Chiusura finestrature rete frangivento Rete frangivento verde forest
Serramenti edifici pertinenziali Alluminio a taglio termico/giunto aperto ral verde foresta
ral verde salvia ral rosso siena ral testa di moro ral verde foresta
Lateralmente la copertura si allunga sul lato con una gronda sagomata sempre colore rosso siena che protegge e difende le finestre laterali della struttura. La scelta di questa tipologia edilizia si è attuata visti i risultati sin qui ottenuti nelle strutture analoghe di capannoni per ovaiole già realizzate in Italia del nord, su progetto della ditta fornitrice della tecnologia di allevamento, che si sono mostrati soddisfacenti in termini sia di produttività che di gestione dell’allevamento.
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Le finiture interne prevedono una pavimentazione in c.a., con spolvero superficiale al quarzo e trattamento anti-polvere, con finitura a spazzola elicoidale. La pavimentazione in cemento si allunga all'esterno dei portoni di accesso in parete nord (che servono per il carico delle galline ovaiole all'inizio ed alla fine del ciclo) con una piazzola di fronte all'accesso di dimensioni minime di mi 4,00x4,00 davanti ad ogni portone. Lungo le pareti corte saranno previsti gli accessi principali alla struttura mentre le uscite di sicurezza saranno previste lungo le pareti lunghe laterali per la salvaguardia degli operatori impegnati all’interno.
14. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL'OPERA :
Gli effetti delle trasformazioni dal punto di vista paesaggistico, dirette e indotte, reversibili e irreversibili, a breve e medio termine, nell'area di intervento e nel contesto paesaggistico sia in fase di cantiere che a regime sono riconducibili a un’incidenza paesistica media / alta, come evidenziato dalla tabella sintetica di determinazione dell’incidenza paesistica del progetto.
Considerato che gli interventi si riferiscono a strutture edilizie integralmente da realizzare, con caratteri tipologici non perfettamente sovrapponibili alla prevalente struttura e tipologia edilizia delle cascine storiche, pur se inserite in un contesto agricolo di natura prevalentemente produttiva, in linea con altri centri aziendali e luoghi posti nelle vicinanze caratterizzati da stalle e magazzini in cemento armato di tipo prefabbricato, e che riguardano la realizzazione di strutture di allevamento e di edifici con collocazione ad un piano leggermente interrato rispetto alle principali vie di passaggio ed ai punti di vista maggiormente frequentati (soprattutto legati alla strada provinciale n. 85 - che rappresenta però anche l’unico asse viario o di pubblica fruizione da cui i nuovi elementi architettonici risultano chiaramente visibili), si cerca di ricondurre le necessità di utilizzare schemi costruttivi collaudati e standardizzati legati alle tipologie di allevamento a ricerche di soluzioni tipologiche con evidenti richiami alla tradizione della costruzione rurale.
La presenza delle nuove stalle nell’allevamento avrà una rilevanza legata alla loro tipologia
Le tipologie costruttive prevedono copertura a due falde con pendenza simile a quella dei fabbricati tradizionali (>25%), la scelta di colori di basso impatto ambientale (verde le pareti laterali e rosso siena la copertura) e la tipologia ad un piano delle stalle, il dislivello rispetto alla quota delle strade di passaggio poste nelle vicinanze, dovrebbero ridurre la visibilità ed il disturbo dell'intervento a livello paesaggistico sulle zone circostanti e sulle aree limitrofe.
La tipologia del magazzino prevede un fabbricato in cemento armato prefabbricato che verrà tinteggiato sulle pareti con colore delle terre, colore tortora chiaro, e con serramenti in alluminio colore verde foresta, e con copertura in pannelli coibentati tipo sandwich con la parte superiore colore rosso siena.
In questa ottica, l'introduzione di una costruzione come quella in progetto all'interno di un ambito agricolo caratterizzato dalla scarsa presenza di altri fabbricati produce un certo impatto sul paesaggio e sull’ambiente naturale e rurale a causa dell'esistenza delle strutture di allevamento che costringe in qualche modo a “mascherarle” per ricondurle in un ambito di non eccessivo”disturbo”
delle linee tradizionali prevalenti; in misura minore incide attraverso l'uso delle risorse naturali.
Visto quanto sopra esposto, si ritiene che il progetto non avrà ripercussioni gravi sull'ambiente circostante. Lo studio delle mitigazioni proposte, consentirà di aumentare la consistenza di piantumazioni esistenti e quindi consente anche riordino paesaggistico dell'area rurale circostante i fabbricati, attraverso l'inserimento o il reinserimento di cortine vegetali, siepi e zone boschive anche nelle aree tradizionalmente a prevalenza di seminativo.
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1 - VISTA DA NORD EST (SIMULAZIONE DOPO I LAVORI) - stato da progetto
15 DETERMINAZIONE DEL GRADO DI INCIDENZA DEL PROGETTO
Criteri per la determinazione del grado di incidenza paesistica del progetto (tab. 2A - 2B) Il grado di incidenza paesistica del progetto è riferito alle modifiche che saranno prodotte nell’ambiente delle opere in progetto. La sua determinazione non può tuttavia prescindere dalle caratteristiche e dal grado di sensibilità del sito. Vi dovrà infatti essere rispondenza tra gli aspetti che hanno maggiormente concorso alla valutazione della sensibilità del sito (elementi caratterizzanti e di maggiore vulnerabilità) e le considerazioni da sviluppare nel progetto relativamente al controllo dei diversi parametri e criteri di incidenza. Determinare quindi l’incidenza del progetto significa considerare se l’intervento proposto modifica i caratteri morfologici di quel luogo, se si sviluppa in una scala proporzionale al contesto e rispetto a importanti punti di vista (coni ottici).
Anche questa analisi prevede che venga effettuato un confronto con il linguaggio architettonico e
TABELLA 2A – criteri e parametri per determinare il grado di incidenza del progetto.
Criteri di valutazione Rapporto contesto/progetto:
parametri di valutazione
Incidenza:
SI NO
1.Incidenza morfologica e
tipologica Alterazione dei caratteri morfologici del luogo e dell’edificio oggetto di intervento:
il progetto comporta modifiche:
-degli ingombri volumetrici paesistici;
-delle altezze, degli allineamenti degli edifici e dell’andamento dei profili;
-dei profili di sezione trasversale urbana/cortile;
-dei prospetti, dei rapporti pieni/vuoti, degli allineamenti tra aperture e superfici piene;
-dell’articolazione dei volumi;
Adozione di tipologie costruttive non affini a quelle presenti nell’intorno per le medesime destinazioni funzionali:
il progetto prevede :
-tipologie costruttive differenti da quelle prevalenti in zona;
-soluzioni di dettaglio (es manufatti in copertura, aperture, materiali utilizzati, ecc..) differenti da quelle presenti nel fabbricato, da eventuali soluzioni storiche documentate in zona o comunque presenti in aree limitrofe.
X X
X
X
X
X
X
1.Incidenza linguistica:
stile, materiali e colori.
Linguaggio del progetto differente rispetto a quello prevalente nel contesto, inteso come intorno immediato; X
1.Incidenza visiva Ingombro visivo
Occultamento di visuali rilevanti
Prospetto su spazi pubblici (strade, piazze)
X
X X 1.Incidenza simbolica Interferenza con i luoghi simbolici attribuiti dalla comunità’
locale
X
TABELLA 2B – Criteri e parametri per determinare il grado di incidenza del progetto.
Criteri di valutazione Valutazione sintetica in relazione ai parametri di cui alla tabella 2A Classe di incidenza Incidenza morfologica e
tipologica.
Il progetto delle nuove costruzioni ha rilevanza per la superficie coperta interessata: ha effetti tali da alterare significativamente i caratteri morfologici del singolo appezzamento piuttosto che del dintorno; non esistono nell'immediato edifici tradizionali agricoli. Nel progetto vengono comunque rispettati tutti i parametri urbanistici presenti nel p.g.t. vigente per la zona .
Molto Bassa Bassa x Media Alta Molto Alta
Incidenza linguistica:
stile, materiali, colori.
Non si può parlare obiettivamente di un conflitto del progetto con l'incidenza linguistica dell'immediato contorno. Esiste comunque discrepanza tra la tipologia edilizia del manufatto e quanto previsto nelle tipologie tradizionali prevalenti nelle cascine e nel contesto seppure non immediatamente adiacenti
Molto Bassa Bassa x Media Alta Molto Alta
Incidenza visiva. La nuova costruzione a fronte di un importante grado di ingombro non occulta nessuna visuale importante sia per la non rilevante altezza degli edifici sia per la collocazione ad una quota significativamente più bassa degli argini e delle strade comunali e poderali.
Molto Bassa x Bassa Media Alta Molto Alta
Incidenza simbolica. Il progetto non interferisce con i luoghi simbolo della comunità locale, non sorge vicino a nessuna costruzione di elevata importanza o a centri edificati di rilevanza sociale o culturale
X Molto Bassa Bassa
Media Alta Molto Alta
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Giudizio Complessivo: il progetto rispetta tutte le norme del P.G.T. vigente, non interferisce con nessuna costruzione di rilievo nella zona, e rispetta le caratteristiche delle costruzioni tradizionali per alcune tipologie (ad esempio adozione di tetti a due falde, coloritura delle coperture rosso siena) ma se ne discosta per altre (caratteristiche delle costruzioni e tipologie dei materiali) per cui si valuta complessivamente come media l’incidenza paesistica (a livello numero = 3) .
16. MITIGAZIONE DELL’IMPATTO DELL’INTERVENTO :
In base alle valutazioni sopra esposte e in relazione ai documenti allegati, si ritiene di aver progettato un intervento che tiene in considerazione sia la tipicità dei luoghi sia la contestualizzazione dell’intervento nel quadro ambientale.
Si è cercato di integrare l’opera progettata con il contesto che la accoglie, non operando una semplice mimetizzazione per non rendere visibili i corpi di fabbrica, ma utilizzando la vegetazione, come vera e propria decorazione dei manufatti calati nel sito.
La scelta tipologica dell’intervento porta pertanto a mantenere entro livelli tollerabili l’impatto globale, senza creare discrepanze prospettiche, in modo tale da produrre i minimi effetti di compatibilità paesaggistica.
Le piantumazioni proposte a mitigazione dell'intervento sono legate appunto a questi due caratteri peculiari della zona, accompagnando i lati lunghi con filari disposti lungo le linee caratteristiche dei fossi e sulle testate con maggiori profondità delle piantumazioni. Il circostante territorio agricolo è altamente antropizzato e sottoposto a coltivazioni intensive.
L’introduzione di siepi e cortine vegetali assume quindi un’importanza fondamentale nella riduzione dell'impatto complessivo della nuova struttura sul territorio circostante. Le opere di mitigazione dovranno quindi essere studiate tanto per ridurre la visibilità dalle strade più vicine, ma anche per tenere in debita considerazione la presenza nel territorio di altri insediamenti rurali, collocando i sistemi di piantumazione in modo ordinato a difesa soprattutto delle cascine più vicine e privilegiando la scelta di essenze vegetali simili a quelle presenti ed autoctone della zona, magari introducendo essenze che per la loro rilevanza (ad esempio frassino piuttosto che quercia piuttosto che pioppo bianco) difficilmente riescono a trovare lo spazio per sviluppare nell'ambito del “rivale”
tradizionale, che attualmente sembra sia l'unica forma di areale naturale che riesce a sopravvivere in un'agricoltura moderna. In questa ottica si potrebbe parlare di effetto compensativo alla nascita della struttura.
Le essenze più adatte rientrano tra quelle autoctone più diffuse nella zona, sia per le caratteristiche pedologiche, sia per la presenza di acqua costante.
Si sono scelte essenze autoctone e particolarmente diffuse nel dintorno, in modo da raccordare al meglio con la piantumazione esistente che risulta particolarmente efficace anche allo stato attuale nel mitigare la visibilità del complesso (vedasi relazione fotografica nel progetto) specialmente dalla strada pubblica di accesso.
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Roverella (Quercus pubescens)
Foglie: decidue, alterne, oblungo-obovate, glabre, due orecchiette alla base. Fiori: quelli maschili giallognoli in amenti filiformi, quelli femminili da 1 a 3 su un lungo peduncolo, fioritura apr/mag. Frutti: ghiande allungate.
Portamento: altezza sino a 20 m. La quercia è pianta molto longeva, che raggiunge e supera 500 anni di vita.
Il suo areale, molto vasto, comprende tutta l'Italia. Si adatta a terreni diversi, preferendo quelli freschi,
profondi, fertili, rifuggendo quelli nettamente basici. Piuttosto tollerante nei confronti del gelo invernale, esige temperature estive elevate, condizioni che favoriscono la sua diffusione nelle aree europee a clima continentale. Infine è esigente nei riguardi della disponibilità idrica del terreno e della luce. Il valore ornamentale della roverella è in particolare nel suo fogliame dal bel verde lucido e nello spettacolo offerto dagli intricati rami, per cui spesso si trova in esemplare isolato o affiancata da pochi altri alberi.
BAGOLARO (Celtis australis L.)
Foglie: decidue, inserzione alterna, lanceolate, apice appuntito e base assimmetrica (tipica della famiglia). Margine seghettato.
Fiori: ermafroditi o unisessuali(maschili) di piccole dimensioni, lungamente peduncolati, giallastri, solitari o in gruppi, fioritura aaprile/maggio contemporaneamente all' inizio della fogliazione.
Frutti: drupe peduncolate, nere a maturazione. Portamento: alt.
sino a 25 m. Il bagolaro ha areale che comprende tutta l'Europa
mediterranea. E’ spesso coltivato come pianta ornamentale e alberature stradali grazie anche al suo rapido accrescimento. Specie eliofila, frugalissima, vive in ambienti aridi ,su terreni calcarei, sassosi, dove l'apparato radicale, robusto e assai sviluppato, penetra nelle fessure delle rocce
ACERO CAMPESTRE (Acer campestre L.)
Foglie: decidue, palmate, a 5 lobi arrotondati.
Fiori: unisessuali e bisessuali giallognoli in corimbi eretti, si sviluppano durante la fogliazione (apr/mag). Frutti: samare con ah a 180°. Portamento: non supera i 20 m.Note: pianta spontanea diffusa in tutta Europa in pianura e nei boschi sino a 1000 m.
Pianta poco esigente in quanto a terreno ed esposizione ha un accrescimento lento. Poco utilizzata come ornamentale,
eventualmente per creare siepi in quanto tollera bene le potature.
ACERO RICCIO O PLATANOIDE (Acer platanoiedees) Albero deciduo, di media o grande dimensione, può raggiungere i 25-30 m; piuttosto longevo. Portamento inizialmente piramidale, la hioma diviene con l'età
ovaleggiante e poi espansa, impostata su pochi rami eretto patenti Le foglie sono grandi, 8, 10-15 (20) cm, semplici palmato-lobate con 5-7 lobi divisi da seni poco profondi, allargati. Specie mesofila ma esigente, più di tutti gli aceri, dal punto di vista edafico vuole terreni evoluti, profondi e fertili non acidi, in Europa centrale vive nelle pianure, in Italia preferisce il piano di vegetazione pede montano
PIOPPO NERO (Populus nigra)
Albero a portamento eretto variabile (raramente arbusto), non estremamente longevo (90-100 anni), talvolta piramidato o colonnare, alto fino a 30 con fusto di norma diritto, spesso deformato da vistose protuberanze; corteccia grigio-brunastra in individui adulti, talora bianco-grigiastra, chioma allargata (nella forma tipica), molto ramificata in alto; Foglie
brachiblastali (dei rametti fioriferi) a lamina triangolare- romboidale 5-7 x 4-6 cm con picciolo di 2-6 cm privo di ghiandole basali, ottuse alla base, con bordo dentellato Habitat: Presso i fiumi e i laghi, in terreni umidi, freschi e profondi, anche periodicamente inondati, ma non disdegna suoli poveri sabbiosi e ghiaiosi
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Sui lati lunghi si cercherà di adottare il sistema a filare, con andamento lineare in fila doppia di alberi governati ad alto fusto integrati da impianto di arbusti monofilare plurispecie che
prevederanno l’inserimento di specie autoctone di alberelli e arbusti rustici (Cercis, Punica, Prunus, Berberis, Buxus, Corylus),
e che accompagneranno anche il lato est ed ovest, dove gli spazi a verde assumono una maggiore profondità e dove la piantumazione arborea potrà prevedere anche gruppi di Acer e di Platani accompagnati da individua isolati di Quercia.
17. DETERMINAZIONE DELL'IMPATTO PAESISTICO DEL PROGETTO:
Impatto paesistico dei progetti = sensibilità del sito X incidenza del progetto
Grado di incidenza del progetto = 4 - Classe di sensibilità del sito = 3
Livello di impatto del progetto = 12 ( > Soglia di rilevanza: 5 < Soglia di tolleranza: 16) Le valutazioni in merito all’incidenza complessiva ed alla visibilità si possono considerare di impatto entro la soglia di tolleranza, come sintetizzato nella tabella di auto valutazione.
Si conviene che le modifiche apportate al territorio alterino in modo rilevante ma tollerabile il contesto in cui è inserito l’intervento proposto, che risulta peraltro compatibile con l’integrità del valore del luogo stesso, anche grazie alla mitigazione operata attraverso l’arredo a verde dell’area pertinenziale alle strutture di allevamento ed accessorie.
Considerando questi aspetti l’integrità dei valori dei luoghi può ritenersi mantenuta malgrado la sensibilità del sito e l'importanza delle modifiche ambientali connesse al progetto.
Asola lì 30/09/2020
Il Tecnico
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