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Conclusioni
L’analisi dei principi fisici dalla Risonanza Magnetica Nucleare e delle bobine a radiofrequenza (RF coils) sono state necessarie per capire quali fossero i meccanismi che regolano la tecnica di Magnetic Resonance Imaging (MRI) e quale fosse lo stato dell’arte a riguardo; ciò ha inoltre consentito di capire in che direzione è orientata la ricerca su tale argomento. La tendenza odierna è quella di cercare di ottenere bobine sempre più piccole, progettate per lo studio di specifiche parti anatomiche, possibilmente aperte (per eliminare, o quantomeno ridurre, il senso di claustrofobia nel paziente); esse, inoltre, devono essere in grado di operare con campi magnetostatici sempre più elevati.
Lo studio effettuato in questo lavoro di tesi sulle bobine a radiofrequenza ha cercato, pertanto, di ricondursi ad un metodo che garantisse una grande flessibilità per la loro progettazione, in modo da potersi adattare alle esigenze sopra specificate. In particolare, si è utilizzato un metodo che prevede la descrizione geometrica del pattern di conduttori, appartenenti ad una superficie qualsiasi, a partire dalla formulazione analitica della relativa forma su di un piano, utilizzando un’apposita legge di trasformazione. Su tale piano l’antenna filare (che costituisce un loop) viene vista come descritta, a partire da un punto centrale, dalla rotazione del vettore posizione rappresentativo dei punti che lo costituiscono; tale andamento, in funzione dell’angolo, viene interpretato come funzione periodica di periodo
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