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***I.C. SAVIGNANO SUL PANARO***

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Academic year: 2022

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Protocollo n. : 2704/A15c Modena, 28/10/2020

Alla c.a. Direttore/Capo Dipartimento dell' Ente competente

OGGETTO: TRASMISSIONE PROPOSTA PROGETTUALE Linea 1 Povertà educativa A.S.

2020/2021

Con la presente, si trasmette il progetto didattico E-POLIS: PARADIGMA DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ DEMOCRATICA, ALLA CONVIVENZA CIVILE E ALLA CITTADINANZA ATTIVA relativo al Bando: Linea 1 Povertà educativa. Per la realizzazione del progetto si richiede un contributo di 100000 €. Si ringrazia per l'attenzione.

Anagrafica in sintesi per eventuale accredito fondi

CM CF Tu(conto e sezione)

Moic81400e 80013950367 031347

Con osservanza.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Enrico Montaperto) Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993

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ANAGRAFICA SCUOLA e PROGETTO PROPOSTO

Titolo del progetto

E-POLIS: PARADIGMA DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ DEMOCRATICA, ALLA CONVIVENZA CIVILE E ALLA CITTADINANZA ATTIVA

Denominazione Scuola

attuatrice del progetto I.C. SAVIGNANO SUL PANARO Codice meccanografico Moic81400e

Codice Fiscale 80013950367

Indirizzo / comune / provincia VIA DON GHERARDI, 1 - 41056 Modena Tel. 059730804 Email: MOIC81400E@istruzione.it Responsabile del Progetto

Nome Enrico

Cognome Montaperto

Cell. 333.9064863

Email erikmonti@yahoo.it

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REQUISITI

(Se non presenti vuol dire che non sono richiesti specifici requisiti di ingresso dal bando e pertanto la scuola partecipante non deve compilare nessun campo)

La scuola si presenta come

Scuola singola

Dichiaro la regolare trasmissione dei flussi finanziari come da circolare MI prot. n. 15091 del 19 Giugno 2020.

Si, dichiaro la regolare trasmissione dei flussi finanziari

Indicare l’anno di riferimento dell’ultimo consuntivo approvato Conto consuntivo programma annuale e.f. 2019

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Abstract progetto

Il progetto di educazione alla legalità democratica, alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva persegue l’obiettivo di promuovere la consapevolezza del ruolo di cittadini attivi, capaci di esercitare diritti inviolabili e di rispettare doveri inderogabili, nonché di partecipare attivamente alla vita della società. La proposta progettuale prevede anche in modalità a distanza la formazione tanto del personale docente quanto degli alunni attraverso azioni laboratoriali.

Descrizione del progetto

(sulla base di quanto indicato all'articolo 6 comma 1 del bando "Requisiti dei progetti")

La democrazia non è solo un insieme di regole e procedure. La sua realizzazione richiede la presenza di cittadini, cioè soggetti dotati di libero giudizio e autonomia di pensiero. Oggi, a causa di un uso non sapiente e consapevole delle tecnologie analogiche e digitali, un consumismo sempre più invasivo tende a erodere due attitudini del cittadino: l'attenzione profonda e la costruzione del mondo simbolico. Per il consumatore condizionato dalla pulsione d'acquisto il pensiero riflessivo è, infatti, solo un ostacolo. L'educazione, in particolare costruita a scuola, non può rinunciare alla formazione del pensiero critico. Per questo è importante riabilitare i rituali, sia pure in forme nuove, al fine di formare la capacità di attesa. È anche importante formare al piacere di apprendere in luogo del piacere di riuscire. Il piacere di apprendere è la premessa per coltivare il sapere umanistico e scientifico e attraverso di essi arricchire il proprio mondo simbolico.

La società non nasce in modo spontaneo. La polis deve essere costruita a partire dalla scuola.

L'educazione civile deve passare attraverso il modo con cui si incontrano i saperi, il "fare insieme", la costruzione comune di "istituzioni" in grado di regolare il buon andamento della vita collettiva.

L’educazione alla convivenza civile è, da una parte, la sintesi delle “educazioni” alla cittadinanza, ambientale, stradale, alla salute, alimentare, all'affettività, dall’altra il risultato dell’apprendimento delle conoscenze e delle abilità che caratterizzano le differenti discipline di studio. Il progetto di educazione alla legalità democratica, alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva persegue il fondamentale obiettivo di promuovere nei destinatari la consapevolezza del ruolo di cittadini attivi, capaci di esercitare diritti inviolabili e di rispettare doveri inderogabili, nonché di partecipare attivamente alla vita della società.

Ciascuno deve imparare a conoscersi e a vivere insieme, acquisire senso di responsabilità verso se

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stessi e la società, comprendere la necessità di regole per la convivenza, imparare a decidere ed esprimersi liberamente. Far crescere negli alunni i concetti di legalità, fiducia, pari dignità, responsabilità e solidarietà, affinare la sensibilità verso le diversità e le differenze, presentare il multiculturalismo come valore aggiunto della nostra società, perseguire comportamenti di pace e di ripudio della guerra appare imprescindibile in un momento storico in cui si avvertono in modo tangibile e troppo spesso cruento “le ferite” procurate alla società civile dalla prolungata disattenzione a tali valori.

Appare indispensabile, in questo senso, la promozione di un’educazione alla convivenza civile (sintesi unitaria delle sei educazioni: ambientale, affettiva, stradale, alimentare, alla salute e alla cittadinanza) che riguarda il modo di essere e di agire di ciascuno, in quanto persona nella sua unicità e interezza, in rapporto a se stesso e agli altri.

In tale contesto il ruolo del docente assume notevole importanza: egli è portatore di competenze, di abilità e di risorse/opportunità formative, per promuovere il raggiungimento di livelli significativi di educazione alla convivenza civile e un più elevato costume sociale e civile; il docente è, d’altra parte, modello di riferimento per attività di prevenzione primaria, atteso che proprio a lui fa capo la relazione educativa che instaura e gestisce con gli studenti.

Il progetto prevede la formazione del personale docente anche in modalità a distanza attraverso il laboratorio “Progettare itinerari formativi in tema di educazione alla convivenza civile”. Si tratta di impostare con correttezza e precisione un modello formativo “forte” che permetta ai partecipanti, attraverso un processo mirato, di individuarne aspetti cognitivi ed emotivi nonché tecniche che hanno stimolato l’uso di metodologie didattiche appropriate e sofisticate in funzione degli obiettivi formativi connaturati con i progetti di “educazione alla cittadinanza”. L’architettura formativa progettata rappresenta in sé un’occasione per apprendere dall’esperienza. Ogni scelta metodologica sarà, pertanto, oggetto di riflessione e valutazione. Successivamente, è previsto con i docenti che hanno partecipato alla formazione un laboratorio con gli studenti, dal titolo “Cittadino vs consumatore”.

L’educazione alla convivenza assume particolare importanza nel nostro Paese. La ragione principale è che il patto sociale tra i cittadini italiani è ancora molto debole se confrontato con altre democrazie. In Italia è molto diffusa l’idea che si è titolari di diritti in quanto non individui o cittadini italiani, ma membri di determinate corporazioni, famiglie o ceti. Si legittima così spesso il privilegio scambiandolo per diritto. A ciò si aggiunge un fenomeno che caratterizza oggi ciascuna democrazia: lo sviluppo dell’individualismo sociale in tutti i campi. Le nostre democrazie, dominate sempre più dalle esigenze del marketing pubblicitario, sacralizzano i bisogni degli individui promuovendoli a diritti. Lo spazio privato invade così prepotentemente lo spazio pubblico e i confini si stanno sfaldando. In politica contano sempre più le persone piuttosto che i progetti collettivi, mentre le istituzioni delle democrazie novecentesche, scuola compresa, hanno

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perso gran parte della loro legittimità. Da “istituzioni”, cioè strutture collettive riconosciute a priori dal corpo sociale e depositarie di valori comuni, sono diventate “servizi”. Indeboliti i valori, le istituzioni-servizio sembrano avere solo “funzioni”. Mutuando da Philippe Meirieu, si è

“metafisicamente democratici” ma non ancora politicamente. Inoltre, non è da dimenticare che il mercato, nella sua forma iper-consumistica attuale, tende a creare dipendenza e ad alimentare la soddisfazione immediata delle pulsioni. Ogni giorno si è bombardati da messaggi di novelli incantatori che impongono di liberare tutti i desideri cedendo alla pulsione d’acquisto o alla frenesia della rete e della comunicazione continua. È il trionfo degli individui dominati dalla logica pulsionale, che esigono “tutto, tutto subito”, rischiando di fuggire verso altri orizzonti quelli in cui l’insegnante non avrà più alcuna possibilità di raggiungerli.

L'azione laboratoriale sarà, pertanto, volta a favorire la riflessione e lo sviluppo del pensiero critico.

Obiettivi del progetto

(sulla base di quanto indicato all'articolo 6 comma 1 del bando "Requisiti dei progetti")

Con riferimento ai docenti il percorso progettuale ha come obiettivi l’acquisizione di competenze utili per:

• riconoscere, inventare, costruire strategie per migliorare il clima comunicativo/relazionale interno ed esterno alla scuola, nella consapevolezza che l’apprendimento delle persone passa attraverso la relazione;

• trasformare le idee di “benessere”, “cittadinanza attiva” e “convivenza civile” in azioni intenzionali e mirate che inventino e consolidino una cultura generativa nel “quotidiano” scolastico;

• progettare con i colleghi percorsi laboratoriali integrando le idee con le proposte degli studenti;

• utilizzare il gruppo (gruppo classe, gruppo di colleghi, gruppo di formazione, etc.) come strumento per fare e per apprendere.

Con riferimento agli studenti la proposta progettuale si basa su un modello di cittadinanza multidimensionale intorno a obiettivi educativi quali: approccio ai problemi, in qualità di membri di una società globale; assunzione di responsabilità; comprensione e apprezzamento delle differenze culturali; pensiero critico; disponibilità alla soluzione non violenta dei conflitti;

cambiamento di stile di vita per la difesa dell'ambiente; sensibilità verso la difesa dei diritti umani;

partecipazione politica a livello locale, nazionale e internazionale.

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Il progetto educativo adatto a potenziare tali attitudini si sviluppa su tre livelli: personale, modificando i comportamenti di vita; sociale, in quanto impegno nella vita pubblica; spaziale, considerando l'interdipendenza e temporale, che include progetti per il futuro.

Tra le finalità dei curricoli scolastici interdisciplinari si colloca, in questa prospettiva, la creazione di una "cultura civica globale".

L’educazione al consumo consapevole e sostenibile si sviluppa invece su due macro dimensioni:

- la dimensione etico-individuale, con un focus sui concetti di sobrietà, di risparmio, di tutela del consumatore, di competenza nella gestione delle proprie risorse: afferiscono a quest’area le iniziative di educazione all’uso del denaro, alla sicurezza alimentare, al rispetto per l’ambiente, al riciclo delle sostanze, al consumo informato e responsabile, ma anche le proposte di educazione alla pubblicità;

- la dimensione etico-politica, in cui il focus è posto soprattutto sugli aspetti della cittadinanza, dell’ecologia, della giustizia, della solidarietà e degli equilibri tra Nord e Sud del mondo: si può collocare in quest’area l’educazione al consumo critico, che include l’educazione al commercio equo e solidale, alla finanza etica, al turismo responsabile, etc.

Un’educazione al consumo ben strutturata e organica rappresenta, d’altra parte, un modo per incoraggiare ogni individuo ad analizzare e prendere decisioni a livello personale, in termini di bisogni ed esigenze, e a livello comunitario. Ciò che differenzia l’educazione al consumo dalla mera informazione al consumatore è proprio l’insegnamento di determinate competenze, che gli permettono di fare uso di tale informazione e prendere definitivamente una decisione ponderata.

Le esperienze e i desideri, i consumi e i prodotti che fanno parte della vita quotidiana rappresentano il punto di partenza di itinerari di riflessione e apprendimento, generando curiosità, motivazioni e un desiderio di approfondimento e di ricerca, che continueranno a scuola, ben oltre il tempo dedicato a una lezione.

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Attingendo agli stimoli e alle sollecitazioni che i prodotti offrono, è così possibile avviare percorsi di ricerca, che consentono di acquisire nuove competenze, ricollegandosi all’impianto curricolare della scuola, più organico e strutturato, lungo un itinerario formativo che accompagna ad accrescere l’informazione e ad acquisire strumenti e saperi necessari a operare scelte più consapevoli, a divenire in altri termini consumatori più autonomi e competenti, ma anche cittadini più responsabili. Gli oggetti di mercato possono essere il punto di partenza più stimolante di un discorso sui consumi alla portata di tutte le età, punto di partenza pratico e coinvolgente, capace di aprire pian piano una finestra, molte finestre, su un mondo complesso, per comprendere il quale sono necessari curiosità, motivazione e desiderio di conoscenza.

Non da tralasciare che il tema dei contenuti richiede di essere esaminato in relazione al contesto, al clima e ai metodi: una situazione educativa così immaginata rifiuta un approccio fondato sulla predicazione o sulla lezione frontale, ma richiede lavoro di gruppo, dialogo e strategie operative orientate all’indagine e alla ricerca, dove le informazioni e i contenuti trattati siano posti in relazione alle esperienze e ai comportamenti quotidiani. L’“addestramento” al consumo ha inizio fin dall’infanzia ed è con l’esempio e/o le spiegazioni in famiglia ovvero con le discussioni e le riflessioni a scuola, che è possibile crescere nuove generazioni di consumatori consapevoli.

Si evidenzia, pertanto, l’importanza di esperienze di educazione al consumo, economica e sociale attuate da scuole, insegnanti ed enti competenti che permettano di sviluppare consapevolezza e competenze per le proprie scelte, nell'utilizzo del denaro e nella gestione del risparmio, nell'elaborazione del progetto di vita e della sua realizzazione, nelle scelte professionali ed economiche, consentendo di costruire quel bagaglio culturale indispensabile al benessere individuale e familiare nonché alla crescita di cittadini responsabili, critici, capaci di capire e interpretare la realtà socio-economica sempre più complessa.

Modalità di attuazione del progetto

(sulla base di quanto indicato all'articolo 6 comma 1 del bando "Requisiti dei progetti")

Il lavoro è articolato in fasi secondo una sequenza temporale e progettuale che potrà essere adattata alle specifiche situazioni scolastiche.

FASE 1 - COSTITUZIONE DEL GRUPPO DI LAVORO e NETWORKING

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Si provvede a individuare, in collaborazione con il partner A.N.C.E.I. formazione e ricerca, i componenti del gruppo di lavoro dedicato al progetto e il crono-programma degli interventi, attraverso incontri di pianificazione esecutiva e coordinamento, anche in modalità a distanza.

FASE 2 - FORMAZIONE Si articola in due macro-azioni:

Azione 2.1 “formazione docenti”

Il progetto si fonda sull’implementazione di una piattaforma e-learning: nella fattispecie,

- la diffusione delle modalità di accesso alla piattaforma e l’iscrizione degli insegnanti al corso in modalità e-learning;

- la ricerca e produzione di materiali didattici e l’organizzazione degli stessi secondo argomenti in piattaforma.

La FAD sarà accessibile a tutti i docenti che ne faranno richiesta e verrà man mano implementata anche con i materiali prodotti nelle fasi successive, così da avere un corso utilizzabile per la replicabilità e la trasferibilità. Il sistema FAD prevede l'organizzazione di classi virtuali in cui i partecipanti saranno seguiti, oltre che dai docenti, da tutor on line che si occuperanno sia del contatto individuale con il corsista sia della supervisione del lavoro collettivo, con risposte e interazioni a livello di gruppo. Saranno predisposti supporti multimediali off-line e on-line (un sito web dedicato alla messa in rete dei materiali e alla gestione dei servizi interattivi), integrati da materiale cartaceo (dispense, eserciziari, etc.) utilizzabile dai corsisti.

Al termine della formazione i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione rilasciato da A.N.C.E.I. formazione e ricerca, ente di formazione accreditato dal MIUR per la formazione del personale della scuola ai sensi della direttiva ministeriale 90/2003 adeguato ai sensi della Direttiva n. 170/2016.

Azione 2.2 “formazione alunni”

Il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio sull’educazione al consumo i cui argomenti - rilevanti per la vita di tutti i giorni - mirano allo sviluppo delle seguenti aree di base:

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- salute (nutrizione, esercizio fisico, tempo libero…);

- finanze (paghetta settimanale, bilanci, prevenzione dei debiti…);

- telecomunicazioni (telefoni cellulari, acquisti su Internet…);

- sicurezza (utilizzo sicuro di prodotti e servizi, sicurezza alimentare, igiene...);

- diritto (conoscenza e utilizzo dei diritti dei consumatori);

- acquisti (dipendenze, influenze, bisogni…);

- sostenibilità (globalizzazione, risorse, ambiente...);

- educazione lungo tutto il corso della vita (che permetta la corretta gestione delle informazioni...).

Le specifiche attività laboratoriali saranno definite dopo la partecipazione alla formazione.

FASE 3 - EVENTO FINALE

Il progetto prevede la realizzazione di un evento di disseminazione e rendicontazione sociale delle azioni messe in campo.

FASE 4 - SOCIALIZZAZIONE

Al fine di produrre un’ampia pubblicità e diffusione del progetto nonché dei risultati raggiunti si prevede la realizzazione di una strategia di condivisione degli stessi che coprirà l’intero periodo di svolgimento delle attività del progetto.

I principali canali di diffusione che verranno utilizzati, oltre al sito web della scuola, sono a cura di A.N.C.E.I. formazione e ricerca:

- comunicati stampa e articoli su giornali;

- social network.

La struttura del progetto garantisce un effetto moltiplicatore. In ultimo, non secondariamente, nel

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corso del progetto sono previste attività di monitoraggio rivolte a valutare anche in itinere l’efficacia delle azioni, al fine tanto di innalzare la qualità, l’innovatività e la fruibilità del progetto relativamente alle attività e alle metodologie proposte quanto di migliorare la comunicazione e il grado di replicabilità del progetto.

Ogni altra utile informazione

L’Istituto per la realizzazione del progetto si avvarrà di un accordo di partenariato con A.N.C.E.I.

Formazione e Ricerca, che è ente con personalità giuridica di diritto privato riconosciuto ai sensi della DGR Lazio n.5230 del 26.06.1990 ed è qualificata dal MIUR per la formazione del personale scolastico con D.M.31.07.02 nonché ente accreditato presso la Regione Lazio con Det. D0950 del 10/04/2009 per l’Orientamento, la Formazione Superiore e la Formazione Continua. L’ente ha consolidati rapporti con il contesto socio-economico e istituzionale, derivanti dalla partecipazione in qualità di partner alle iniziative comunitarie e nazionali per l’istruzione, la cultura e la formazione e dalle relazioni con oltre 120 enti locali a livello regionale, con le maggiori organizzazioni datoriali, i consorzi di imprese, le aziende industriali, le imprese sociali, turistiche e di servizio su tutto il territorio nazionale.

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CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE

1. Coerenza del progetto rispetto ai temi indicati all’articolo 6 del presente avviso (massimo 20 punti)

2. Costituzione di reti di scuole (massimo 20 punti)

3. Collaborazioni con Enti pubblici e/o privati tenendo conto dell’entità della collaborazione nel progetto e della presenza di protocolli d'intesa con il Ministero dell’Istruzione (massimo 15 punti)

4. Qualità, innovatività e fruibilità del progetto, delle attività e delle metodologie proposte che le istituzioni o le reti si impegnano a realizzare nell’ambito del progetto (massimo 20 punti)

5. Modalità di comunicazione e grado di replicabilità delle azioni progettuali (massimo 10 punti)

6. Modalità di monitoraggio e valutazione dei risultati attesi (massimo 15 punti)

Riferimenti

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