VERDI. Teatro alla Scala. MÉEY e CAMILLO DU LOOLE PAROLE DI IMPRESA FRATELLI CORTI. OPJBRA IN CiNQUjE ATTI. Stagione K J< MUSICA G.
Testo completo
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(3) OPJBRA IN CiNQUjE ATTI. PAROLE. MÉEY. e. DI. CAMILLO DU LOOLE MUSICA DI. G.. VERDI O z. Teatro. alla Scala. £. Stagione 1878-70. IMPRESA FRATELLI CORTI. CD °<5. K J. <. O O co. 26S.Regent StreetW.. ss.
(4) Proprietà Letteraria. ~. Legge 25 Giugno 1865.
(5) PERSONAGGI Filippo. Don. Re. II,. Spagna. di. Jamet Giuseppe. Carlo, Infante. di. Spagna,. Rodrigo, Marchese. di. Posa. Il. Grande Inquisitore. Tamagno Francesco. ...... cieco. ,. .... ,. Kaschmann Giuseppe. nonageD'Ottavi Raffaele. nario. Un Frate. .. Prò Cesare. .. Elisabetta di Valois. D'Àngeri Anna. La Principessa Eboli. ........ Turolla Emma. ...... Tebaldo, Paggio d'Elisabetta. Galli Emilia. La Contessa D'Aremberg Conte di Lerma. Il. Nava Benvenuta Bertocchi Argxmiro. .. Un Araldo Reale. .......... Cappelli Proto. Deputati fiamminghi; Signori e. Inquisitori,. Dame. delle. Corti. di. Francia. Boscaiuoli, Popolo, Paggi, Guardie d'Enrico. II. e. di. Spagna;. e di Filippo II;. Frati, Famigliari del Santo Officio; Soldati; Magistrati;. Deputati delle provincie dell'Impero spagnuolo, ecc., ecc.. BALLO DELLA REGINA La Regina. delle. acque. ( Verg ani. Un Paggio. La Perla bianca La Perla rossa (Bajetta. Bice). primo. atto in. Luigia). Zimmermann Giuseppina) Giuseppa) — La Perla nera (Riganti Argia; (. Corpo Il. — Un Pescatore (Vismara Cesare). di Filippo (Zattelli. Francia;. di Ballo.. gli altri in. (L'Atto quarto termina colla morte. Spagna. di. verso. Rodrigo). il. 1560..
(6) Maestro concertatore. Franco Faccio. direttore per le Opere,. e. Sostituto. Coronare* Gaetano.. Maestro direttore dei Cori, Zarini Emanuele. Sostituto, Sala Giuseppe.. Primo Violino. Primo Primo Violino. solista,. Rampazzini Giovanni.. dei secondi Violini, Bastoni Giovanni.. Pantalconi Alceo.. e direttore d'Orchestra pel Ballo,. Prime Viole a perfetta vicenda. Cavallini Eugenio. Prima Viola. Montanari Angelo.. -. pel Ballo Cantelli Giuseppe.. Primi Violoncelli a vicenda per l'Opera Truffi Isidoro -. Primo Violoncello. Nani Giovanni. pel Ballo,. Primo Contrabasso per Sostituto.. e Ballo. Quarenghi Guglielmo.. 1'. Opera, Negri Luigi.. Jenuscky Giovanni.. Primo Flauto, per l'Opera, Zamperoni Antonio. pel Ballo, Gillone Emilio. -. Primo Ottavino, Cantu Giuseppe. Primo Oboè, per l'Opera, Confalonieri Cesare Primo Clarinetto, per. l'Opera, Orsi. Romeo. Primo Fagotto, per l'Opera, Torriani Antonio. - pel Ballo, Cesari. - pel Ballo, Borghelli. Primi Corni, per l'Opera. Laurini Dotnisio. Primo Corno,. pel Ballo,. Luigi. - pel Ballo. Sassella Luigi.. -. Giuseppe. Languiller Marco.. Mariani Giuseppe.. Prima Tromba, per l'Opera, Falda Gaetano. - pel Ballo,. Picara Eugenio. Primo Trombone, Bernardi Paolo. Bombardone, Porta Natale. Prima Arpa, per l'Opera, Bovio Angelo. - pel Ballo,. Nardari Alessandro. Gran Cassa, Marcellini Gaudenzio. Organo. e. Fisarmonica, Zarini Emanitele.. Direttore di scena, Archinti Gaetano. Ispettore pel Ballo, Vigano Davide.. Rammentatore. Gilardi Sanzio. Direttore ed inventore delle scene, Cav. Carlo Ferrarlo Sostituti,. Manin Luigi. e. Sala Luigi.. Direttore ed inventore del Macchinismo, Guizzardi LuigiSostituti,. Guizzardi. figlio e. Vestiarista proprietario, Attrezzista proprietario,. Fanello Antonio.. Zamperoni Luigi.. Gaetano Croce. e Figlio. Scultore, Galli Rizzardo.. Fornitore proprietario del Pianoforti, Ratti Luigi. Tornitore delle maglie, Enrico Beati. Fiorista e plumista, Borroni Teresa - Parrucchiere, Ditta Venegonx Gioielliere, Corbella Napoleone.. Calzo lajo, Matcerofper Rosa..
(7) ATTO PRIMO LA FORESTA DI FONTAINEBLEAU.. A. destra. INYEMO.. L'. un grande masso forma una specie Nel fondo in lontananza. il. di. antro.. palazzo reale.. SGENA PRIMA. Alcuni Boscaiuoli stanno tagliando legna; le presso un gran fuoco. Elisabetta di Valois vallo condotta. mogli sono sedute. loro. da. sorte. da Tebaldo suo paggio. - Numeroso. a ca-. sinistra. seguito. Cac-. di. ciatori.. CORO. DI CACCIATORI.. 1° a destra.. Su. cacciator. II,. E. monete. gli alberi.. prendendo. I i. 0. pronti, o la belva Ci sfuggirà.. a. sinistra.. noi l'avrem, pria eh' a la selva Notte verrà.. (Elisabetta traversa delle. !. scena in mezzo. la. ai boscaiuoli. Carlo. boscaiuoli. guardano. loro utensili si. al. mono. delle fanfare. ,. getta. e. appare a sinistra la. nascondendosi fra Principessa che si allontana e ri,. mettono in cammino. e. ,. si. disperdono pei. sentieri del fondo.. SGENA Don Carlo. II.. solo.. Fontainebleau Foresta immensa e solitaria! Quai giardin', quai rosai, qual Eden di splendore !. Per Don Carlo potrà questo bosco valer Ove Isabella sua sorridente apparì! Lasciai l'ibero suol, la Corte mia lasciai, Di Filippo sfidando il tremendo furore ,. Confuso nel cortèo del regio ambasciatore; Potei mirarla alfin, la bella fidanzata! Colei che vidi in pria - regnar sull'alma mia, Colei, eh' ebbro d' amor - regnerà sul mio cor. Don Carlo. 12-72. 1.
(8) 6 Io la vidi e al suo sorriso Scintillar mi parve il sol. ;. Come. l'alma al paradiso Schiuse a lei la speme il voi. Tanta gioia a me prometto Che s' inebbria questo cor; Dio, sorridi al nostro affetto. Benedici un casto amor. (corre sulle tr accie d'Elisabetta;. di corno Il. Non. si. ma. s'arresta incerto ed ascolta.. Un suono. fa udir di lontano, poi tutto ritorna nel silenzio). suon del corno, alfin, nel bosco tace più dei cacciatoi - echeggiano i clamor'. :. (ascoltando). Cadde. il. dì!. E. Tace ognun!.... la stella. primiera. Scintilla nel lontan spazio azzurrin.. Come. del regio ostel rinvenir. Questa selva. TEBALDO Olà!. scudieri!.... il. nera. è sì. Olà!.... (di dentro). CARLO. foresta?.... {di dentro). Olà!... venite, boscaiuoli, a. Oh!. ?. paggi del Re!. CARLO Qual voce risuonò neir oscura TEBALDO. cammin. !. me.. {ritirandosi in disparte). vision gentile che verso. me. s'avanza!. (Tebaldo ed Elisabetta scendono per. SGENA. un. sentiero). III.. Tebaldo, Elisabetta, Carlo.. TEBALDO. Non. {con terrore). trovo più la via per ritornar... Ecco il mio braccio a voi sostegno fia. La notte è buia, il gel vi fa tremar; ;. Andiamo. ancor.... ELISABETTA.. Ahi. !. Come. stanca sono. !.... (Carlo appare e s'inchina ad Elisabetta).
(9) ELISABETTA. (sorpresa). Ali!. TEBALDO Ciel. ma. !. (atterrito. a Carlo). chi sei tu?. CARLO. (ad Elisabetta). Io sono. Uno Spagnuol. uno straniar,. !. ELISABETTA. (vivamente). Di quei del cortèo eh' accompagna Il. signor di Lerma, ambasciator di Spagna?. CARLO. E. nobil donna!.... Si,. (con fuoco). scudo a voi sarò.. TEBALDO. fondo al teatro). (in. 0. qual piacer!... brillar lontano Vidi laggiù Fontainebleau Per ricondurci al regio ostello Sino al castello - io correrò. ;. ELISABETTA. me. Va, non temer per. Son. di. Don Carlo. Nell'onore spagnuol. (con autorità). la re gal fidanzata. :. :. ho. Paggio,. !. fè. al Castel t' affretta.. (mostrando Carlo). Difendere. ei. saprà la. figlia. del tuo Re.. saluta sì pone dignitosamente e , la mano sulla spada destra d'Elisabetta. Tebaldo s'inchina ed esce dal fondo). ( Carlo la. ,. ,. SGENA. alla. IV.. Elisabetta, Garlo.. pone a sedere sopra un masso di roccia ed alza sguardo su Carlo in piedi innanzi ad essa. I loro occhi s'incontrano, e Carlo erme per un movimento involontario piega il ginocchio innanzi ad Elisabetta). ( Silenzio. Elisabetta si lo. ,. ,. ELISABETTA Al mio. piè,. (sorpresa). perchè?. CARLO (rompe alcuni ramoscelli sparsi a terra ed avviva. Alla guerra,. Quando. il. ciel. per tenda abbiamo,. Sterpi chiedere alla terra Per la fiamma noi dobbiamo!.... il. fuoco).
(10) ,. 8. La stipa diè la vivida scintilla. Ecco, la fiamma brilla. Al campo, allor che splende così vivace e bella. La messaggiera ell'è di vittoria .. o d'amor. Già, già. !. ELISABETTA. E. lasciaste. Madrid? CARLO Sì.. ELISABETTA. Segnar questa sera. La. pace. si. potrà?. CARLO pria del dì novel Stipular T imeneo col figlio del mio re, Sì,. Con Don Carlo. si. diè.. ELISABETTA. Ah. !. di lui sì favelliam. Terrore arcano invade questo core; Esul lontana andrò La Francia io lascierò... ,. Ma. pari al mio vorrei di lui l'amore.. CARLO Vorrà vivere Carlo al vostro piè, Arde d' amor nel vostro cor ha fè. ;. ELISABETTA Io lascerò la Francia, e. Dio. il. padre insieme,. lo vuol, partirò. ;. Un' altra patria avrò N' andrò giuliva e pieno. il. cor di speme.. CARLO. E. Carlo pur amandovi vivrà Al vostro piè lo giuro ei v' amerà. ;. ,. ELISABETTA. Perchè mi balza. il. cor? Cielo! chi. siete. mai?. CARLO Del prence messaggier, per voi questo recai. (dandole una busta di gemme). ,,.
(11) ,. ELISABETTA. Un. suo don!. CARLO V'inviò Timmagin sua fedel. Noto. vi fia così.. ELISABETTA. 0 Non. Ma. oso aprir!.-. (guardando. Possente Iddio. vedrò pur vederlo bramo.... gioia! io lo. il. !. ritratto e riconoscendo Carlo). !.... CARLO. (cadendo ai suoi piedi). Carlo. io sono... e. ELISABETTA. t'amo!. (tra sè). Di quale amor - di quanto ardor Quest'alma è piena! Al suo destin - voler divino Già m' incatena... Arcano terror - m'avea nel cor, E ancor ne tremo. Amata io son - gaudio supremo. Ne. sento in cor.). CARLO amo, t' amo Vivrò per te. Sì, t'. - te sola io bramo, - per te morrò.. ELISABETTA Se l'amor mi guidò - se a me t'avvicinò, Lo fè perchè ci vuol felici appieno. Qual rumor !... (s'ode. il. tuonare lontano del cannone). Il. CARLO cannone echeggiò.. ELISABETTA Fausto Questo (i. dì!. è segnai di festa!. veroni illaminati di Fontainebleau brillano in lontananza). ELISABETTA Sì,. Qual. lode al. baglior?..,. È. ciel, il. la pace è stretta!.... caste! che risplende così..
(12) CARLO. (strìngendo Elisabetta tra. braccia). le. Sparia l'orror - della foresta Tutto è gioia e splendor - tutt' è delizia e amor. Il ciel ci vegga alfìn - uniti core a core Nell'imeneo - che Dio ci appresta. ;. A. due.. CARLO. Ah non 0. temer - ritorna in. te,. bella fidanzata!. - leva su me tua pupilla amata. Rinnovelliam - ebbri d'amor Il giuro che ci univa;. Angel d'amor. La. Lo disse il labbro, Lo fece il cor!. ciel. il. l'. udiva,. ELISABETTA Se tremo ancor. Mi sento. - terror. non. è,. già rinata!.... A. voluttà - nuova per me l'alma abbandonata. Rinnovelliam - ebbri d'amor Il giuro che ci univa; Lo disse il labbro, il ciel l' udiva, Lo fece il cor!. E. SCENA Detti,. (Tebaldo entra. coi. Tebaldo. V. e. Paggi.. Paggi, portando fiaccole. I Paggi restano. nel fondo. Tebaldo s'avanza solo verso Elisabetta). TEBALDO (prostrandosi e baciando l'orlo delle vesti d'Elisabetta). Al fedel ch'ora viene, o signora, Un messaggio felice a recar, Accordate un favor; di serbarmi con voi Nè mai lasciarvi più.. ELISABETTA. [facendogli cenno d'alzarsi). Sia pur!.
(13) 11. TEBALDO Regina,. io'. vi saluto, sposa a Filippo re.. ELISABETTA. (tremanti). No, no! sono all'Infante dal padre fidanzata.. TEBALDO Al monarca spagnuol v'ha Enrico destinata. Siete Regina. ELISABETTA. Ahimè. !. CARLO L'abisso s'apre a. me. (Nel cor mi corse un gel! - E tu lo soffri, o ciel!). ELISABETTA L'ora fatale è suonata! Contro la sorte spietata Cruda, fia meno il pugnar. Per sottrarmi a tanta pena, Per fuggir la ria catena. Fin. la. morte. io vo' sfidar. !. CARLO L'ora fatale è suonata!. M'era. la vita beata,. Crudo, funesta ora m'appar. Di dolor quest'alma è piena, Ahi! dovrò la mia catena In eterno trascinar.. SGENA Betti, il. Conte. di. Lerma,. d'Aremberg", Dame. VI.. ambasciatore di Spagna,. della Regina,. IL. Paggi con una. CORO. (da lontano, avvicinandosi a poco a poco). Inni di festa - lieti echeggiate, E salutate Sì fausto dì.. la. Goniessa. lettiga,. Popolo»..
(14) 12. La pace appresta - felici Due cori amanti*. istanti. ;. Il cielo unì Gloria ed onore - alla più bella, Onore a quella Che dee doman Assisa in soglio - gentil compagna, !. Al Re di Spagna Dar la sua man! ELISABETTA Tutto sparve.... CARLO Sorte ingrata. !.... ELISABETTA. Al dolor son condannata. ELISABETTA e CARLO Spariva - il sogno d'or, Svaniva - dal mio cor! IL Il. glorioso. Re. Al monarca. La mano. CONTE. DI. LERMA. di Francia,. di. Spagna. il. {ad Elisabetta). grande Enrico,. e dell' Indie vuol dar. d'Isabella sua figliuola.. Questo vincol sarà Suggello d'amistà. Ma Filippo lasciarvi vuol libertade intera Gradite voi la man del mio Re... che la spera? ;. CORO Pietà!.... La. man. che v'offre il Re: pace avremo alfìn! Pietà di noi!. Accettate, Isabella, la. IL. CONTE DI LERMA. Che rispondete? ELISABETTA. (con voce morente). Sì.. ELISABETTA 6 CARLO (Angoscia crudele. Mi sento. morir).. !.
(15) 13. CORO. Vi benedica Iddio dal ciel! La sorte amica. Vi. sia fedel!. CORO Inni di festa -. E. salutate. Il. fausto. La pace Due. lieti. dì.. appresta cori. echeggiate. felici istanti. ;. amanti. Il cielo unì! Gloria ed onore - alla più bella, Onore a quella Che dee doman Assisa in soglio - gentil compagna,. Al Re di Spagna Dar la sua man Regina Ispana - gloria ed onor. 1. !. (Elisabetta condotta dal. Conte di Lerrna entra nella. lettiga.. a poco a poco). CARLO. (solo ed affranto dal dolore). L'ora fatale è suonata!. M'era la vita beata, Cruda funesta or m'appar. Sparve un sogno così bel!. Ah!. destini.... destin crudeli.... CALA LA TELA. Don. Carlo.. ,. resici. mani, appoggiato alla roccia ove Elisabetta uro, mette in cammino $ con grida di gioia s'allontana. desolato, col capo nelle assisa. Il corteggio si. *&.. Curio. 12-72.
(16) 14. ATTO SECONDO PARTE PRIMA. CHIOSTRO DSL CONVENTO DI SAN GIUSTO.. IL. A. destra una cappella illuminata.. dorato la tomba di Carlo V. Iu,. -. Vi. A. si. vede attraverso ad un cancello che mena all'esterno.. sinistra, porta. fondo la porta interna del Chiostro. - Giardino con. alti. cipressi.. È V alba.. SGENA PRIMA. Cg&. Un. dì Frati,. Sulla scena. un. Frate, poi Garlo.. Il. Coro salmeggia dalla cappella.. Frate, prostrato innanzi alla tomba, prega sottovoce.. CORO Carlo. sommo imperatore. il. Non. è più che. muta cenere:. Del celeste suo «fattore L'alma altera or trema IL. al piè.. FRATE. Ei voleva regnare sul mondo Obbliando Colui che nel ciel. Segna. agli astri. il. cammino. L'orgoglio immenso fu. t. fu. fedel.. Terror suo profondo.. CORO Carlo. Non. il. sommo imperatore. che muta cenere; Del celeste suo fattore è più. L'alma altera or trema Signore,. il. al piè.. tuo furor - non piombi sul suo cor. Pietà! Signor....
(17) 15. FRATE. IL. Grande. Dio sol - e s'Ei. è. Fa tremar. la terra e. il. ]o. vuol. ciel.. Padre, che arridi - ai tuoi fede], Pietoso al peccator conceder tu vorrai Che la pace e il perdon - su lui scendan dal (Il. ciel.. giorno spunta lentamente - Carlo pallido ed esterrefatto erra sotto. vòlte del chiostro. Si arresta. suonar una campana. la. scena. e si. Il. per ascoltare. il. capo.. le. S' ode. chiostro).. SCENA il. e si scopre. Coro dei Frati esce dalla cappella, traversa. perde nei corridoi del. Carlo,. ,. Frate. II.. tuttora in preghiera.. CARLO di San Giusto ove fini la vita L'avo mio Carlo quinto, stanco eli gloria. Al chiostro. e onor. cerco invan che tanto ambisce il cor. Di lei che m'han rapita L'imago erra con me del chiostro nelForror. La pace. FRATE. IL. (alzandosi ed avvicinandosi a Carlo) Il. duolo della terra. Nel chiostro ancor. ci segue: In ciel del cor la guerra Solo si calmerà. (La campana suona di nuovo; il frate va via. lento. e. grave passando. innanzi a Carlo che indietreggia spaventato.). CARLO. La sua voce!... Il cor mi trema... Mi pareva... qual terrori Veder Tlmperator - che Il. nelle lane serto asconde e la lorica d'or. E voce che nel chiostro appaia ancor! IL. FRATE. (nell'interno, allontanandosi. sempre più. In ciel del cor la guerra - solo. si. la voce). calmerà!.
(18) SCENA. III.. Carlo, Rodrigo introdotto da un frate. laico.. RODRIGO (commosso) Egli è qui; Carlo mio!. CARLO. ('presso. a gettarsi tra. 0 mio. le. sue braccia). Rodrigo!. RODRIGO (fermandolo oVun gesto ed inchinandosi rispettosameytte). Brevi istanti domando al. CARLO. figlio. del. mio Re.. (freddamente). Concessi sono a voi, nobil signor di Posa, (ad. un. gesto di. Rodrigo. si. Don. Carlo,. il. frate laico. s'. allontana. Carlo. abbracciano con effusione). CARLO Rodrigo, mio, sei tu die sul mio core io stringo?. RODRIGO. 0. prence, amato Carlo!. CARLO. Ver me, nel mio dolore Dio. ti. conduce, angel consolatore!. RODRIGO L'ora suonò; te chiama il popolo fiammingo. Soccorrer tu lo dèi; ti fa suo salvatore .. Ma che vici' io! Quale pallor, qual pena!.... Un lampo Muto. di dolor sul ciglio tuo balena!.... sei tu!.... Sospiri!. Hai. tristo. (con trasporto d'affetto). Carlo mio, con me dividi tuo pianto, il tuo dolor!. Il. CARLO. Mio. fedel, fratel d'affetto,. Fa ch'io pianga sul tuo sen: Nell'impero al Re soggetto Il tuo core io trovo almen.. il. cor!.
(19) 17. RODRIGO Dell' amicizia in. Dei. nome, ed in memoria m' apri il tuo cor.. giorni, deh. lieti. !. CARLO. Tu. il. vuoi?.... Ebben. sia: ti svelo. il. segreto.. Nel core acuto strai - lasciò piaga mortai. Amo d'ardente amor... Isabella.. RODRIGO. (inorridito). Tua madre! Giusto. ciel!. CARLO Qual pallori... Lo sguardo chini Oh! tristo me... tu stesso, Mio Rodrigo, t'allontani da me.. al suol!. RODRIGO No, mio Carlo; Rodrigo ancora t'ama, Lo posso a Dio giurar. Tu soffri? Già per me l'universo dispari. CARLO. Mio. fedel, f ratei d'affetto,. Fa. ch'io pianga sul tuo sen: Nell'impero al Re soggetto, li tuo core io trovo almen.. RODRIGO Carlo mio, fratei d'affetto, Piangi piangi sul mio sen Neil' impero al Re soggetto Tu trovasti un core almen. Quest' arcano dal Re non fu sorpreso ancor? :. ,. CARLO No.. RODRIGO. dunque da. lui di partir per la Fiandra. tuo cor; - degna di te Opra farai, - apprendi ormai In mezzo a gente oppressa a divenir un Re.. Ottien'. Taccia. il.
(20) ). ;. 18. CARLO Ti seguirò, fratello.. RODRIGO (odesi. il. suono d'una campana). Ascolta; il santo asil s'apre già; qui verranno Filippo e la Regina.. CARLO Elisabetta!!. RODRIGO. me. Accanto a. rinfranca l'alma all'onor rubella Può la tua sorte ancor - esser felice e bella... Domanda a Dio che infonda in te vigor.. CARLO. e. RODRIGO. Dio, che nell'alma infondere. Amor. speme,. volesti e. Desio nel core accendere. Tu. dèi di libertà.. Giuriam insiem. E. di vivere. morire insieme; In terra, in ciel congiungere Ci può la tua bontà. di. RODRIGO S' inoltrano.. CARLO. Oh!. terrori Al sol vederla io tremo!. {Filippo conducendo Elisabetta appare in. allontanato da Carlo che. s'. mezzo. Frati.. ai. inchina innanzi al Re cupo. Rodrigo $'è e sospettoso.. Egli cerca di frenar la sua emozione. Elisabetta trasale nel riveder. Don. Carlo. Il. ov' è la. per. un. Re. e la. tomba di Carlo. Regina si avanzano, e vanno verso la cappella V, dinanzi alla quale Filippo s'inginocchia. istante a capo scoperto: quindi prosegue. Regina IL (nel. Carlo. il. CORO. di dentro. mentre passa. Re). il. sommo imperatore. Non è più che muta cenere: Del celeste suo fattore L' alma altera or trema al piè.. il. suo cammino colla.
(21) RODRIGO Coraggio. !. CARLO Ei. la fé' sua!. Sventura! Io T ho perduta!. RODRIGO Vien presso a me;. CARLO. e. il. tuo cor più forte avrai!. RODRIGO. (con entusiasmo). Insiem vivremo, e moriremo insieme! (partono).
(22) PARTE SECONDA. UN SITO RIDENTE ALLE PORTE DEL CHIOSTRO. Una. gruppi d'alberi. fontana; sedili di zolle;. tischi.. —. Air orizzonte. montagne. le. azzurre. fondo a destra la porta del Convento. Vi. si. SAN GIUSTO.. DI. d'aranci, di pini e di lendell'. Estremadura.. —. dino.. SGENA PRIMA. La Principessa. d'Eboli, Tebaldo, la Contessa d'Aremberg,. Dame Le Dame sono in. 'piedi. della Regina, Paggi.. assise sulle zolle. intorno ad. intorno alla fonte. I Paggi sono. Un Paggio tempra una mandolina.. esse.. CORO Il. giardin. Profumato e ameno Tutto par, Così d'ombra è pieno,. Circondar L'asil di pietà.. Ed. il. pin,. Padiglion di foglie. Sembra. far. Con. E. verdi spoglie,. le. scemar L' ardor che. il. ciel dà.. TEBALDO (entra in scena colla Principessa d'Eboli). Di mille fior - covresi il suolo, Dei pini s'ode - il susurrar, E sotto l'ombra - aprir il volo Qui 1' usignuolo - più lieto par.. CORO. Puro. è. il. I. Com'. ciel,. fior. In. ascende per qualche gra-. son ridenti:. è bel. Tranquilli ed attenti.
(23) Del ruscel Il canto ascoltar!. Puro. è. ciel,. il. Non mormora. vento,. il. Dan novel. A. quest' alme contento. L'astro d'or. ET olezzo. dei fior!. EBOLI. Tra queste mure. Può. Regina. pie la. di. Spagna. sola penetrar.. compagne, già che Spuntate ancor non son, Cantare una canzon?. "Volete voi,. le stelle in. CORO Seguir vogliam. 0. tuo capriccio.,. il. principessa; attente udrem.. EBOLI. (a Tebaldo). A me. recate la mandolina: E cantiam tutte insiem. Cantiam la canzon saracina, Quella del Velo, propizia all'amor.. Canzone (Il. del Velo.. Paggio V accompagna sulla mandolina). Nei giardin Saracin -. - del bello. ostello,. All'olezzo, - al rezzo. Degli allòr, - dei fior bella - almèa, Tutta chiusa in vel, Contemplar parea. Una. Una. stella - in ciel.. Mohammed,. re moro,. Al giardin sen va; Dice a. »0. lei. :. « t'adoro. gentil beltà;. »Vien% a sé t'invita »Per regnar il re;. »La regina ambita »Non è più da me..
(24) CORO Tessete. i. veli,. Vaghe. donzelle,. Mentr' è nei cieli L'astro maggior.. Sono Sono. al brillar delle stelle,. i. veli,. i. veli più cari all'. amor.. EBOLI. »Ma. discerno appena, ^(Chiaro il ciel non >I capelli - belli,. è). »La man breve, il piè. »Deh solleva il velo »Che t'asconde a me; » Esser come il cielo !. ». Senza vel tu. »Se. de'.. tuo cor vorrai dar in don, »I1 mio trono avrai, il. »A me. »Chè sovrano. »Tu. -. lo. io. son.. vuoi? t'inchina,. » Appagar. ti vo\ Allah! la regina! » Mohammed sclamò.. -. ». CORO Tessete. i. veli,. Vaghe Finch' è nei. donzelle,. cieli. L' astro maggior.. Sono Sono. al brillar delle stelle,. i. veli,. i. veli più cari all'amor.. SGENA Detti,. IL. Elisabetta, uscendo dal Convento.. CORO. La Regina! EBOLI. (tra sè). (Un'arcana Mestizia sul suo core pesa ognora.).
(25) 23. ELISABETTA. Una canzon. (sedendo presso. fonie). qui lieta risuonò.. (Ahimè! sparirò. {ira sè). il. i. di. SGENA Detti,. che. lieto. era. mio core!). il. III.. Rodrigo.. Rodrigo appare nel fondo. Tebaldo s'avanza verso di lai, gli parla un momento a voce bassa, poi torna alla Regina.. TEBALDO Il. marchese. di. RODRIGO. (presentando Rodrigo). Posa, grande di Spagna.. {inchinandosi alla Regina, pòi covrendosi). Donna! Per Vostra Maestà, l'augusta madre un foglio. Mi. confidò in Parigi.. (porge la lettera alla Regina; poi aggiunge sottovoce,. dandole. un. biglietto. insieme al real foglio:). in nome della grazia eterna (mostrando la lettera alle Damo). (Leggete. !. !). Ecco. il regal suggello, i fiordalisi d'òr. rimane un momento confusa, immobile, mentre Rodrigo 9 avvicina alla Principessa d Eboli.). (Elisabetta. E BOLI. (a Rodrigo). Che mai. si fa nel suol francese, Così gentil, così cortese?. RODRIGO. (ad Eboli). D'un gran torneo si parla del torneo il Re sarà.. già,. E. ELISABETTA (guardando. il. biglietto, fra sè). (Ah! non ardisco - aprirlo ancor; Se il fo, tradisco - del Re l'onor. Perchè tremo! Quest'alma è pura ancor. Iddio mi legge in cor.) E BOLI. Son. E. (a Rodrigo). le Francesi gentili tanto d'eleganza, di grazia han vanto..
(26) RODRIGO In voi brillare sol. La. vedrà. si. grazia insieme alla beltà.. ÈBOLI. È. (ad Eboli). mai ver che. (a Rodrigo). alle feste regali. Le Francesi hanno tali beltà, Che nel cielo sol trovati rivali?. La. più bella. RODRIGO. (ad Eboli). mancar. lor potrà.. ELISABETTA. (fra sè leggendo. il. (»Per la memoria che ci lega, »D'un passato a me caro,. biglietto). in. nome. a costui, ven prego.. » V'affidate. Carlo E BOLI. Nei. La. ».). (a Rodrigo). balli a Corte, pei nostri. manti. sete e Toro sono eleganti?. RODRIGO. (ad Eboli). Tutto sta bene allor che s'ha. La. vostra grazia e la beltà.. ELISABETTA. Grata. io. son -. Un. RODRIGO Accetto... e. (a Rodrigo). favor chiedete alla Regina (vivamente). non per me. ELISABETTA (Io. EBOLI. Chi più degno Appagate?. (tra sè). mi sostengo appena!). (a Rodrigo). di voi. può sue brame veder. ELISABETTA. (tra sè). (Oh terrori) EBOLI Ditelo! Chi?. ELISABETTA Chi mai?.
(27) RODRIGO Carlo eh' è sol - il nostro amore Vive nel duol - su questo suol. E nessun sa - quanto dolore Del suo bel cor - fa vizzo il fior. In voi la speme - è di chi geme; S'abbia la pace - ed il vigor. Dato gli sia - che vi riveda, Se tornerà - salvo sarà.. EBOLI. (tra sè). (Un dì che presso alla sua madre io stava Vidi Carlo tremar... Amor avria per me?...) ELISABETTA. (tra sè). (La doglia in me s'aggrava, Rivederlo è morir!) EBOLI. (tra sè). (Perchè celarlo a me?). RODRIGO Carlo del Re - suo genitore Rinchiuso il core - ognor trovò, Eppur non so - chi dell'amore Saria più degno - ah! inver no. Un. un. solo,. Sparire. il. '1. so. d'amore. sol - detto. duol - farla dal core;. Dato gli sia - che vi riveda, Se tornerà - salvo sarà. ELISABETTA (con dignità e risoluzione a Teb. che s'è avvicinato). Va, pronta. io. sono. EBOLI. il. figlio. a riveder.. (fra sè agitata). (Oserà mai?... potesse aprirmi (Rodrigo prende la s'allontana con. mano. lei. il. della pricipessa. parlando. sottovoce). cor!). d'Eboh. e.
(28) 26. SGENA. IV.. Detti e Carlo.. Carlo. si. mostra condotto da Tebaldo. Rodrigo parla sommesso a Tebaldo. che entra. nel Convento. Cai*lo s'avvicina. lentamente. e s'inchina. senza alzar. lei.. a. sua emozione. fatica la. sguardo su. lo ,. ordina a. Eboli scambiano dei cenni con disperdersi tra gli alberi.. le. di. Carlo. Dame,. si. ad "Elisabetta. Elisabetta. contenendo. ,. Rodrigo. eT avvicinarsi.. ed. allontanano, e finiscono per. La Contessa d'Arexnfcerg. e le. restano sole in piedi, a distanza, impacciate del contegno. due. Dame. che debbono. avere.. A. poco a poco. Contessa e. la. gliendo qualche. fiore,. CARLO (prima. e si. le. Dame vanno. di cespuglio in cespuglio co-. allontanano.. con calma, poi animandosi gradatamente). vengo a domandar grazia alla mia Regina Qrella che in cor del Re tiene il posto primiero Potrà sola ottener questa grazia per me. Quest'aura m'è fatai, m'opprime, mi tortura, Come il pensier d'una sventura. Ch'io parta! Egli è mestieri Andar mi faccia il Re Nelle Fiandre. Io. ELISABETTA (commossa). Mio. figlio!. CARLO. (con veemenza). Tal nome no. ;. ma. quel. D'altra volta!... (Elisabetta vuol allontanarsi, Carlo supplichevole l'arresta). Infelice più non reggo. Pietà! Soffersi tanto; pietà L chè avaro. Un. giorno sol mi. il. ciel. e poi rapillo a me!... {Rodrigo ed Eboli attraversano la scena conversando) diè,. ELISABETTA. {con un'emozione frenata). Prence, se vuole Filippo udire La mia preghiera, verso la Fiandra Da lui rimessa in vostra man. Ben voi potrete partir doman. (Rodrigo ed Eboli sono 'partiti. Elisabetta fa Don. Carlo e vuole allontanarsi). un cenno. d'addio a.
(29) ,. CARLO. non un sol, un solo accento Per un meschino ch'esul sen va Ah perchè mai parlar non sento Nel vostro core qualche pietà? Ahimè! quest'alma è nel martirio, Ho in core un gel... Insan! piansi, pregai nel mio delirio, Mi volsi a un gelido marmo d'avel.. Ciel. !. !. !. ELISABETTA (commossa) Perchè, perchè accusar il cor d'indifferenza? Capir dovreste il nobil mio silenzio. Il dover, come un raggio al guardo mio brillò. Guidata da quel raggio io moverò. La speme pongo in Dio, nell'innocenza!. CARLO. (con voce morente). Perduto ben - mio sol tesor Tu splendor - di mia vita! Udire almen - ti possa ancor, Quest'alma ai detti tuoi schiuder si vede .. il. ciel. ELISABETTA. Clemente Iddio Acqueti. ,. - così bel cor. suo duol nell'obblio; Carlo, addio, - su questa terra Vivendo accanto a te mi crederei nel ciel il. 0. CARLO. 0. !. (con esaltazione). Il mio cor s'affida, si consola; sovvenire del dolor s' invola, Il ciel pietà sentì di tanto duol. Isabella, al tuo piè morir io vo' d' amor.... prodigio! li. (cade privo di senso al suolo). ELISABETTA. Clemente Iddio,. (reclinata su Carlo). la vita. manca. Neil' occhio suo che lagrimò.. Bontà. celeste, deh! tu rinfranca Quel nobil core che sì penò.. Ahimè! l'uccide il Tra le mie braccia Morir. d'. rio dolore, io lo. affanno, morir. Colui che. il. cielo. mi. vedrò. d'. amore.... destinò!....
(30) ,. 28. CARLO. (ìiel delirio). Qual voce a me dal. ciel scende a parlar d' Elisabetta! tu.... sei tu, beli' adorata,. amore ?..... Assisa accanto a me come ti vidi un dì!... Ah! il ciel s'illuminò, la selva rifiorì!.... ELISABETTA. 0. delirio. o terror. !. !. CARLO. (rinvenendo). Alla mia tomba Al sonno dell' avel Sottrarmi perchè vuoi, spietato ciel!. ELISABETTA Carlo. !. CARLO Sotto Sia pure. mio piè dischiudasi capo mio dal fulmine. il. il. mondo. Io t'amo, Elisabetta!... Il {la. prende tra. ELISABETTA. Compi F opra. Ed All'. le. la terra,. colpito, è a. me. sparito!. braccia). (scostandosi con violenza) ,. a svenar corri. il. padre,. sangue macchiato aitar puoi menare la madre.. allor del suo. CARLO {retrocedendo atterrito e fuggendo disperato). Ahi. !. maledetto. ELISABETTA. io. son. !. {cadendo in ginocchio). Iddio su noi vegliò. S G Filippo, Elisabetta, Tebaldo,. ENA la. V.. Contessa D'Aremberg, Rodrigo. Eboli, Coro, Paggi, entrando successivamente.. TEBALDO {uscendo precipitosamente dal chiostro) Il. Re!. !. ?.
(31) ,. FILIPPO (ad. Perchè. Elisabetta). Regina?. qui sola è la. Non una dama almeno. presso di voi serbaste? Nota non v' è la legge mia regal? Quale dama d'onor esser dovea con voi? (La Contessa d'Aremberg esce tremante dalla. calca e si. presenta al Re). FILIPPO. (alla Contessa). Contessa, al nuovo sol in Francia tornerete. (La Contessa d y Aremberg scoppia in lagrime. Tutti guardano la Regina con sorpresa).. CORO (La Regina egli offende!) ELISABETTA.. L. Non. pianger, mia compagna. Lenisci il tuo dolor. sei di Spagna non da questo cor. Con te del viver mio. Bandita. Ma. L'alba fu lieta ancor: Ritorna al suol natio, Ti seguirà il mio cor.. IL (Dà un anello. alla Contessa). Ricevi estremo pegno Di tutto il mio favor, Cela T oltraggio indegno Onde arrossisco ancor. Non dir del pianto mio, Del crudo mio dolor Ritorna al suol natio Ti seguirà il mio cor. :. CORO. RODRIGO. e. Spirto gentile e pio,. Acqueta. il. tuo. FILIPPO. (La Regina. si. dolor.. (tra sè). (Come al cospetto mio Infinge un nobil cor!) separa piangendo dalla Contessa ed. Principessa d' Eboli, Il Coro la segue).. esce sorreggendosi alla.
(32) 30. SGENA Filippo. Rodrigo, poi. e. FILIPPO. Restate (Rodrigo pone. (a. il. VI.. Conte. di. Lerma. alcuni Signor. e. Rodrigo che vuol uscire). !. un. ginocchio a terra. ;. poi. s'. avvicina al. Re. e. si. covre. 3. capo, senz alcun impaccio). Presso della mia persona Perchè d' esser ammesso voi non chiedeste ancor? Io so ricompensar tutt' i miei difensor Voi serviste, lo so, fido alla corona. ;. RODRIGO Sperar che mai potrei dal favore dei Re ? pago son io, la legge è scudo a me.. Sire,. FILIPPO.. Amo Non. uno. spirto altier. L'audacia la perdono.... sempre.... Voi. Un uomo come. lasciaste della guerra. il. mestier;. voi, soldato d'alta stirpe,. Inerte può restar?. RODRIGO di nobil sangue intriso Più volte quest' acciar al sole scintillò Che la Spagna l'imponga, io snuderò la spada, Ma ad altri del carnefice la scure lascerò.. Pel patrio suol. ;. FILIPPO. Audace! RODRIGO. Or che. i.. (con veemenza). Udir vogliate! il caso, or che Dio ha concesso. In tal dì eh' io venissi a voi presso. L'alto volere della provvidenza M'ammise non invan alla regal presenza Un dì nota vi sia la verità !. FILIPPO. (sorpresi). Parlate.. il.
(33) 31. 0. RODRIGO signor, di Fiandra arrivo Da quel regno un dì sì bel D' ogni bene or fatto privo Sembra un carcere, un avel L'orfanel che non ha un loco Per le vie piangendo va; Tutto struggon ferro e foco ,. !. !. È. bandita la pietà. riviera che rosseggia Scorrer sangue al guardo par; Della madre il grido echeggia Pei figliuoli che spiràr. Sia benedetto il cielo Che narrar lascia a me Quest' agonia crudel, Perchè sia nota al Re.. La. FILIPPO Col sangue sol potei la pace aver del mondo Il brando mio calcò l'orgoglio ai novator' Che illudono le genti con sogni mentitor'... Il ferro in questa man può divenir fecondo. ;. RODRIGO. No! rngge invan la folgore; Qual braccio mai fermar potrà Nel suo cammin l' umanità ? FILIPPO Il. mio!. RODRIGO. Un. ardente avvivò questa terra popoli che serra. Questa è di Dio la volontà... soffio. E. fece palpitar. 0. Re, date alle genti l'attésa libertà!. i. (Rodrigo. *. FILIPPO. si. getta ai piedi di Filippo). (tra sè). (Qua! favellar novel !.., Muto, sorpreso io sono. Nessun si presso al trono Fè questa voce udir, nessun svelato rn ha La sconosciuta ai Re che ha nome Verità !) 1.
(34) 32. Taci! non invocare Ma tu che il guardo Alzasti al trono mio, dentro mia reggia Il. fantasma impostor.... Perchè non guarderesti?.... RODRIGO. A. E una. te dappresso un angelica donna... altro non veggo.. figlio. FILIPPO. Nè un murature. mai. sinistro udisti. Che entrambi accusa? Di Le prove in mio poter.... lor colpe stanno. RODRIGO Chi osato avrebbe?... FILIPPO L' Eboli.... Duca. il. d'Alba.... il. Sacerdote.... RODRIGO I lor. nemici. !. FILIPPO so. Il. !. - Dal dubbio atroce. Ho. l'anima straziata... cor leal scerner potrebbe il vero... D' un uom m' è duopo... e scelgo voi.. Ma un. RODRIGO. Me!. Sire!. FILIPPO. Di. lei.... di Carlo in core. Lo sguardo. E un La. tuo discenda,. detto tuo. mi renda. pace che fuggì. !. RODRIGO. Oh Se a. Non Fra. Carlo... Carlo. te dappresso io resto fia i. che. io. pianga questo. miei perduti dì!. FILIPPO Vanne... Dal vecchio Inquisitor (gli. porge. la. mano a. ti. guarda!. baciare, e cala. il. sipario). mio!.
(35) 33. ATTO TERZO PARTE PRIMA. I. GIARDINI DELLA REGINA. Un boschetto. chiuso. In fondo. sotto. A. un arco. MADRID. di. verzura una. statua con una fontana. Notte chiara,. SGENA PRIMA. Il. Coro, di dentro, poi Elisabetta,. Durante. il. Coro. si. Eboli. e le. Dame. della Regina*. vedono passare varie maschere elegantissime. da. seguite. IL. Cavalieri.. CORO. Quanti fiori e quante stelle Nei giardini e in fondo al ciel! Quante a noi s'ascondon belle Del mistero sotto il vel! Fin che spunta in ciel l'aurora Tutto è gioia al regio ostel. Ah tardar, tardare ancora Possa il sol novel !. In ciel!. Mandoline, Corde d'or,. Non. vi tempri. Che l'amor. Armonie Soavi al cor, Melodie. Più care ancor, Fin che il giorno Spunterà, Spiri intorno (Elisabetta ed Eboli seguite. Coro.. Voluttà! da altre Dame entrano. Le Dame restano nel fondo). alle. ahimè parole. del.
(36) 34. ELISABETTA. Ah! vieni a me! La. E. appena è cominciata mi sento affaticata. Era troppo pretendere da me! festa. dal giulivo suon. Il Re che dee doman cingere la corona Presso r aitar, prega il Dio che perdona. Supplice anch' io. Pregar. vo' Dio!. EBOLI. Tutta. la. Corte è. là.. Carlo.... ELISABETTA Il mio manto prendi, monil, la mia larva. E qui resta; in te intanto me vedranno Tratti in error. Va, del mio cor la brama E di pregar. La festa ti reclama, (Elisabetta rientra nel palagio. Le Dame-delia Regina si separano. Il. Bue. d'esse. seguono. la. Regina. Le altre circondano Eboli). SCENA Eboli,. le. Dame. IL. della Regina, poi alcuni Paggi.. EBOLI. Per brev' ora son Regina; Ingannato dall' error Ogni grande a me s'inchina; 10 son come la beltà Della favola del Vel. Quando vide. scintillar. d'una stella. Fino all'alba ho da regnar. Nel mistero, io vo' d'amor 11. bel raggio. Carlo (Eboli fa segno. il. prence inebbriar!. ad un Paggio che passa,. e gli. ella scrive in fretta, poi esce seguita dalle. cambia a. vista.). consegna. Dame. della. un. biglietto che. Regina La scena.
(37) 35. BALLO DELLA REGIMA -so»-. LA PEREGRINA. Entro una magica grotta, fatta. madreperla. di. e di corallo,. alcune maravigliose Perle dell'Oceano sono nascoste ad ogni. Onde. occhio profano, custodite dalle. Un. Pescatore approda a questa. Abbagliato da tante Perle. civettuole. si. gelose.. grotta vietata ai mortali.. sognare, e. magnificenze, egli crede. le. davanti a lui. compiacciono a sfoggiare. tutte le seduzioni della loro beltà.. accorre la Regina. In questa. acque,. delle. la quale. vuol. punire l'audace Pescatore precipitandolo negli abissi; lepreghiere delle Perle non riescono a disarmare l'ira sua.. Allora. fa innanzi. si. un Paggio che porta. lori di Filippo II, e dichiara. Spagna che. che. le. armi. per ordine. gli è. e. i. co-. del re di. Pescatore cerca in fondo del mare la più bella. il. delle Perle.. Appena pronunciato delle. acque. s'. le ricchezze del. Ma. nome temuto. di Filippo. ,. Regina. la. suo impero.. nessuna delle. dere in una. il. inchina con rispetto, ed offre al Pescatore tutte. Perle è degna. di Filippo;. sola la bellezza di tutte, e. bisogna fon-. veggono. si. le docili. Perle spogliarsi dei loro vezzi, e riunirli in una conca d'oro,. onde esce splendida rona. di. la. Peregrina,. Questa perla, che non. mosa perla principessa sabetta,. il. più bel gioiello della co-. Spagna. di d'. ha. dalla. Eboli, sotto la mantiglia e la. appare. non. chi la eguagli se. Cleopatra, è personificata. se la fa-. Regina.. maschera. sovra un carro sfolgorante:. s'odono. centi dell'inno spagnuolo, le Perle s'inginocchiano, e le. e. i. signori. che assistono. alla. festa s'inchinano. per rendere omaggio alla loro sovrana.. La. di Elii. con-. Dame. anch'essi.
(38) ,. 36 I. GIARDINI DELLA REGINA COME ALLA SCENA PRIMA. SGENA Carlo,. III.. col biglietto di Eboli.. »A mezzanotte »Ai giardin >>. della. Regina. Sotto gli allòr della fonte vicina ». mezzanotte; udire. E. Mi pare. il mormorio del vicin fonte... Ebbro d'amor, ebbro di gioia il cor, Elisabetta, mio ben, mio tesor,. A me. Io t'aspetto!.... vieni.... SGENA Carlo, Eboli. IV.. .. velata.. CARLO (ad Eboli da lui creduta la Regina). Sei tu, bella adorata, Che appari in mezzo ai fior! Sei tu! l'alma beata Scordato ha il suo dolor.. 0. cagion del mio contento ti posso almen cagion del mio tormento,. Io parlar. 0. Sì. ,. !. tu. sei. ,. EBOLI. (Un tanto amor gioia. amor mio. mio ben. ,. (tra se). è per. me suprema!). CARLO L'avvenir mi sorride più bel; Or dimentico il mondo ed il ciel. Io. EBOLI I. amo. nostri cor - eterno leghi. CARLO (Dio!. t'. Non. è la. !. (smascherandosi). amor. !. (con dolore, tra se). Regina!). !.
(39) EBOLI. 0 Vi. ciel!. Qual mai pensiero. tien pallido, immoto? il vostro labbro è muto. Qual sorge tra noi spettro ?. Non. credete al mio cor, che batte sol per voi? forse, ignoto ancora Quanti perigli or vi minacciano? Sul vostro capo io veggo ognora Pronta la folgore, pronta a scoppiar.. V'è ignoto. CARLO. Ah! noi credete:. i mali ancora Noti a me son, che mi sovrastano; Su questo capo io veggo ognora Pronta la folgore, pronta a piombar.. EBOLI Udii dal padre da Posa istesso In tuon sinistro - di voi parlar. Salvar vi posso. Io v amo , io v' amo. ,. CARLO. me. Rodrigo! qual mistero a EBOLI. Ah. Carlo. si. rivelò!. (inquieta). U CARLO. Il vostro inver d'angelo è un mio restar al gaudio dè Noi facemmo ambedue un sogno strano Per notte sì gentil, tra il balsamo dei fior.. Ma. chiuso. il. core.. !. EBOLI. Un sogno! Ad altra voi. o ciel! Quelle parole ardenti credeste rivolger... forse illuso.... Qual baleni Quale misteró Voi la Regina amate!.... CARLO. !.... Voi!.... (atterrito). Deh! Don. Carlo.. 12-72. pietà! 3.
(40) ,. SCENA. V.. Rodrigo.. Detti,. RODRIGO. Che. disse. mai. Non merta. !. Egli è deliro. fè -. demente. egli è. !. EBOLI 10 nel suo cor - lessi l'amor; Or noto è a me - Ei si perdè.. RODRIGO. [terribile). Che vuoi dir? EBOLI. Tutto. io. so. !. RODRIGO. Non merta Trema!. Incauta!. fè.... io son..... EBOLI. L'intimo sei del Re. Ignoto non è a me. Ma una nemica io son formidabil e possente M' è noto il tuo poter - il mio t' è ignoto ancor. :. RODRIGO. Che mai pretendi. dir? Rispondi.. EBOLI Nulla.. a EBOLI 11. La. tre. (a Rodrigo). mio furore sfuggite invano, vostra sorte è in questa mano.. RODRIGO. (ad Eboli). Parlar dovete, a noi svelate. Qual mai pensier vi trasse. qui.. EBOLI. Ah. !. voi m'avete nel cor ferita,. Alla vendetta l'offesa invita..
(41) 39. RODRIGO. Su voi del ciel cadrà il furor. Degl' innocenti è il protettor. CARLO D'. Stolto io fui! Mio destino spietato! una madre ecco il nome è macchiato. Ma. !. Dio sol lo sguardo potrà Indagare chi colpa non ha. di. EBOLI. Ed. io, io che tremava al suo cospetto!... Ella volea - questa santa novella Di celesti virtù mascherando il suo cor,. Ed. Il piacere libar intera votar -la coppa dell'amor. Per mia fèL. fu ben ardita!. Tu. qui morrai.. RODRIGO [snudando. CARLO. il. pugnale). (trattenendolo). Rodrigo. !. RODRIGO. No; il velen Ancora non 'stillò quel labbro maledetto! CARLO. (a Rodrigo). Rodrigo, frena. il. cor. EBOLI. Non. indugiar ancor.. Perchè tardi a RODRIGO. ferir?.... (gettando. il. pugnale). No, mi resta una speme; m' ispirerà. a EBOLI. ire (a Carlo). Trema per te, falso figliuolo, La mia vendetta arriva già. Trema per te, fra poco il suolo Sotto. il. tuo piè. si. schiuderà!. il. Signor..
(42) CARLO Tutto ella sa! tremendo duolo! Oppresso il cor forza non ha. Tutto ella sa! Nè ancora il suolo Sotto il mio piò si schiuderà?. RODRIGO Tacer tu. (ad Eboli). il duolo, punirà. Tacer tu dèi; o trema: il suolo Sotto il tuo piè si schiuderà.. 0 un. dèi; rispetta. Dio severo. ti. (Eboli esce furibonda). SGENA Carlo. Carlo, se. Qualche. e. VI.. Rodrigo.. mai su te fogli importanti serbi, un segreto, a me fidarli dèi.. lista,. CARLO. (titubante). Tu! r intimo del. Re!.... RODRIGO Sospetti ancor di me!.... CARLO No, tu sei la mia speranza. Questo cor che si t'amò A te chiudere non so. In te posi ogni fidanza; Si,. questi fogli importanti. Io. m'abbandono a. te.. RODRIGO. Tu. puoi fidar in me.. ti. do,.
(43) 41. PARTE SECONDA.. UNA GRAN PIAZZA INNANZI NOSTRA DONNA D'ATOCHL. A. destra la Chiesa, cui conduce una grande scala. In fondo. ,. altra scalinata che scende ad. alla quale si eleva. colline lontane. un rogo. formano. Le campane suonano a dieri,. di cui si. A. sinistra. un palazzo.. una piazza inferiore in mezzo. vede la cima. Grandi. edifizii. e. l'orizzonte.. festa.. La. calca. ,. contenuta appena dagli Alabar-. invade la scena.. SGENA PRIMA. Coro. Coro. di Popolo, poi. di Frati, che. menano. i. condannati.. CORO DI POPOLO Spuntato ecco. Onore. il. In esso hanno Il. Il. dì d'esultanza,. grande. al più i. de'. Re!. popol' fidanza,. mondo è prostrato al suo piè! amor ovunque l'accompagna,. nostro. E. Il. quest'amor giammai non scemerà. suo nome è l'orgoglio della Spagna, E viver deve nell'eternità!. CORO DI FRATI (che traversano la scena Il. conducendo. dì spuntò, Il dì. i. condannati del Santo. Uffizio). dì del terror,. tremendo,. il. dì feral.. Morran, morran! giusto è il rigore Dell' Immortal. Ma di perdón voce suprema All'anatema - succederà, Se il peccator all'ora estrema Si pentirà!. un momento, riprende I frati s'allontanano. Le campane suonano di nuovo). (Il popolo,. rimasto silenzioso per. le. grida di gioia..
(44) L 42. SGENA Detti,. II.. Rodrigo, il Conte di Lerma, Elisabetta, Tebaldo, Paggi, Dame, Signori della Corte, Araldi reali,. Il corteggio esce dal palagio. Tutte le Corporazioni dello Stato, 3 tutta la' Cortesi Deputati di tutte le provincie dell impero, i Grandi di Spagna. Rodrigo è in mezzo ad essi. La Regina in mezzo alle Dame. Tebaldo porta il manto d'Elisabetta. Paggi, ecc., ecc.). (Marcia. -. (Il corteggio si. schiera innanzi ai gradini della Chiesa). l'araldo REALE {innanzi alla Chiesa la cui porta è ancora chiusa) (tutti si. Schiuse or sieno. scoprono. il. capo). le porte del. 0 magion del Signor, t'apri 0 sacrario venerato,. À. noi rendi. il. tempio! ormai!. nostro Re!. CORO GENERALE Schiuse or sieno le porte del tempio! 0 magion del Signor, t'apri ormai! 0 sacrario venerato, A noi rendi il nostro Re!. SGENA Detti,. II. Filippo. e Frati.. (Le porte della Chiesa neW'aprirsi lascian vedere Filippo con la corona sul capo, incedendo sotto un baldacchino in mezzo ai frati. I signori s'inchinano, il popolo si prostra. I grandi si coprono il capo.. FILIPPO. Nel posar sul mio capo la corona, Popolo, al ciel giurai che me la dona Dar morte ai rei col fuoco e con Tacciar.. CORO Gloria a Filippo! e gloria (silenziosi. Filippo. mano. scende. i. al. ciel!. gradini del tempio. d'Elisabetta per continuare. il. e. suo cammino). va a prendere la.
(45) ,. 43. SGENA Detti,. sei. IV.. Carlo 5 Deputati fiamminghi.. Deputati fiamminghi. a bruno, con. vestiti. iano all'improvviso, condotti da Carlo, e. si. le vestimento, lacere, appagettano ai piedi di Filippo). ELISABETTA Qui Carlo!. 0. ciel!. RODRIGO Qual pensier. lo sospinge!. FILIPPO. Chi son costor prostrati innanzi a. me?. CARLO Brabante e di Fiandra Son messagger' del Che il tuo figliuol adduce innanzi al Re.. DEPUTATI. I. Sire, no, l'ora. estrema. Ancora non suonò pei Fiamminghi nel duolo. Tutto un popol t'implora, Fa che in pianto così sempre non gema.. La pace. Se pietoso il tuo core clemenza chiedea nel tempio. e la. pio,. Pietà di noi ti prenda, e salva il nostro suolo, 0 Re, che avesti il tuo poter da Dio. FILIPPO. A. Dio voi foste. infidi,. Re,. Infidi al vostro. Fiamminghi a me ribelli: Guardie, lontan vadan da me.. Sono. i. ELISABETTA la mano sua sovrana, Trovi pietà, signor, il Fiammingo nel duol: Nel suo martir - presso a morir Ahi manda già l'estremo suo sospir.. Su. di lor. stenda. il. Re. ,. !. I. No. FRATI. son costor infidi In Dio non hanno fè; Vedete in lor - sol dei ribelli Tutto il rigor - mertan del Re! ,. !.
(46) ,. 44. CARLO, ELISABETTA, RODRIGO, TEBALDO,. FIAMMINGHI. I. E TUTTO IL POPOLO di lor stenda il Re la mano sua sovrana, Trovi pietà, signor, il Fiammingo nel duol: Nel suo martir - presso a morir, Ah manda già 1' estremo suo sospir. (Il Re vuol passar oltre - Carlo si pone innanzi a. Su. !. lui). CARLO. 0. Sire!. Son. tempo. Stanco oscura. egli è di' io viva.. di seguire un' esistenza. In questo suol Se Dio vuol - che !. tuo serto. il. Questa mia fronte un giorno a cinger venga Prepara per la Spagna un Re degno di lei! Il Brabante e la Fiandra a me tu dona. FILIPPO Insensato! Tu chieder tanto ardisci! Tu vuoi eh' io stesso porga A te T acciar che immolerebbe il Re. !. CARLO Dio legge a noi nel cor; Dio giudicar. dè.. ci. ELISABETTA Io. tremo. !. RODRIGO Ei. si. perdè. !. CARLO (snudando. Lo. la. spada). giuro al Dio del ciel. !. Sarò tuo salvator, popol fiammingo,. io sol. !. CORO L'acciari Innanzi al. Re. !. - L'infante è fuor di sè.. FILIPPO. 0 guardie, disarmato Ei sia. Signor', sostegni del mio trono, Disarmato egli sia!... Ma che? nessuno?....
(47) 45. CARLO •. Or ben!. di voi chi Toserà?..,. A. (i (il. questo acciar chi sfuggirà ?.., Grandi di Spagna indietreggiano innanzi a Carlo) Re furente afferra la spada del Comandante delle Guardie 9 che gli sta presso). RODRIGO (avanzandosi a. A me. Carlo). la spada.. CARLO. 0. Tu! Rodrigo!.... ciel!. CORO Egli ( Carlo rimette la. sua spada a Rodrigo. che. s. 3. !. Posa. !. inchina nel pre-. sentarla al Re). FILIPPO. Marchese, Duca. siete -. Andiamo ora. alla festa!. CORO DI POPOLO Spuntato ecco. Onore. il. dì d' esultanza,. grande de' Re! In esso hanno i popoF fidanza, Il. Il. al più. mondo è prostrato al suo piè amor ovunque l'accompagna, !. nostro. E Il. E. quest'amor giammai non scemerà. suo nome è l'orgoglio della Spagna, viver deve nell'eternità !. CORO DI FRATI Il. dì spuntò, dì del terrore, dì tremendo, il di feral. Morran, morran! giusto è il rigore Il. Dell' Immortal. perdòn voce suprema All'anatema - succederà, Se il peccator all' ora estrema. Ma. di. Si pentirà (il. Re s'incammina dando. la. mano. alla. !. Regina:. la Corte lo segue.. Vanno. a prender posto nella tribuna a loro riservata per l'auto-da-fè. Si vede il. chiarore delle fiamme lontano). Don. Carlo.. 12-72. 4.
(48) UNA VOCE DAL CIELO Volate verso. il ciel, volate pover'alme, V'affrettate a goder la pace del Signor!. DEPUTATI FIAMMINGHI (in disparte,. E. mentre. il. rogo s'accende). puoi soffrirlo, o ciel! Nè spegni quelle fiamme! nome tuo quel rogo punitor. S' accende in. !. (La fiamma s*alm dal rogo). CALA LA TELA..
(49) ATTO QUARTO. PARTE PRIMA. GABINETTO DEL RE A MADRID.. IL. SCENA PRIMA. Filippo assorto in profonda meditazione appoggiato ad un g ombro di carte ove due doppieri finiscono di consumarsi. ,. ,. schiara già. ìe. tavolo. V alba. invetriate delle finestre.. FILIPPO (come trasognato). amò Quel core chiuso Amor per me non ha?.... Ella giammai m'. !.... è a me,. 10 la rivedo ancor contemplar trista in volto. mio crin bianco il dì che qui No, amor non ha per me!... 11. (come ritornando in sè. di. Francia venne.. stesso). Ove. Presso a finir Gii spunta il Il. !.... dì!. son?... Quei doppier L'aurora imbianca il mio veron Passar veggo i miei giorni lenti! !. sonno, oh Dio! sparì dagli occhi miei languenti! Dormirò sol nel manto mio regal Quando la mia giornata è giunta a sera, Dormirò sol sotto la vòlta nera Là, nell'avello dell' Escurial. Ah se il serto real a me desse il poter Di leggere nei cor, che Dio può sol veder!... Se dorme il prence, veglia il traditor. Il serto perde il Re, il consorte V onor. Dormirò sol nel manto mio regal, Quando la mia giornata è giunta a sera, Dormirò sol sotto la vòlta nera Là, neir avello dell' Escurial. !. (ricade nelle sue meditazioni).
(50) SGENA Filippo,. IL. Grande Inquisitore,. Il. cieco,. IL COISTE DI. nonagenario,. Conte di Lerma.. entra sostenuto da due frati domenicani. Il. LERMA. Grande Inquisitori. Il. INQUISITORE. L'. Son. Re. dinanti al. io. ?.... FILIPPO Sì. mio padre In dubbio io cor d' una tristezza amara.. vi feci chiamar,. ;. !. Carlo mi colma il L'infante è a me ribelle, armossi contro l'. il. son.. padre.. inquisitore. Qual mezzo per punir scegli tu? FILIPPO. Mezzo estremo. L'. Noto mi. sia. INQUISITORE. !. FILIPPO. Che. fugga... L'. 0. che la scure.... INQUISITORE. Ebben! FILIPPO. Se. figlio. il. a morte invio, m' assolve la tua. mano?. l'inquisitore. La. pace. dell'. impero. di vai. i. d'. un. ribelle.. FILIPPO. Posso. il. figlio. immolar L'. Per. riscattarci Iddio. al. mondo,. io cristiano?. INQUISITORE il. suo sacrificò.. FILIPPO. Ma. tu puoi dar vigor a legge. sì. severa?.
(51) ,. 49. inquisitore. l'. se sul Calvario. Ovunque avrà vigor,. l'ebbe.. FILIPPO. La natura, l'amor. mei. tacer potranno in. inquisitore. l'. Tutto tacer dovrà per esaltar la. fè.. FILIPPO. Sta ben.. LÌNQUISITORE. Non. vuol. il. Re. su d'altro interrogarmi?. FILIPPO. No. l'inquisitore Allora son io che a voi parlerò, Sire,. mai 1' eresia dominò ha chi vuol minar la magione divina amico egli è del Re, fedele suo compagno, démon tentator che lo spinge a rovina.. Neil' ispano suol. Ma .L' Il. ,. v'. Di Carlo il tradimento che giunse a t' irritar In paragon del suo futile gioco appar. Ed io, l'Inquisitor, io che levai sovente Sopr'orde vii di rei la mano' mia possente Pei grandi di quaggiù scordando la mia fè Lascio tranquilli andar un gran ribelle.,, e il Re. ,. FILIPPO. Per traversare i dì dolenti in cui viviamo Nella mia Corte invan cercato ho quel che bramo. Un uomo! Un cor leale!... Io lo trovai! l'. inquisitole. Perchè. Un uomo? Perchè. allor. il. nome. hai tu di Re,. Sire, se alcuno v'ha pari a te?. FILIPPO. Non L'. Le. più. ,. frate. !. INQUISITORE. idee dei novator' in te son penetrate. Infrangere tu vuoi con la tua debol. !. mano. 4*.
(52) li santo giogo, esteso sovra Torbe romano!... Ritorna al tuo dover; la Chiesa all' uom che spera, A chi si pente, puote offrir la venia intera: A te chiedo il signor di Posa.. FILIPPO. No, giammai! l'inquisitore. 0 Re, se non foss' io con te nel regio ostel Oggi stesso lo giuro a Dio, doman saresti Presso T Inquisitor al tribunal supremo. ,. FILIPPO. Frate! troppo soffersi quel linguaggio crudel. l'. inquisitore. Perchè evocare allora l'ombra di Samuel? Dato ho finor due Regi al regno tuo possente !... L'opra di tanti dì distrugger vuoi, demente!... Perchè mi trovo io qua? Che vuole il Re da me? (per uscire). FILIPPO. Mio padre, che tra noi. la pace alberghi ancor.. l'inquisitore. La. pace!. FILIPPO. Obbliar tu dèi quel eh' è passato. l'inquisitore. Forse. !. (esce). FILIPPO. Dunque. il. (solo). trono piegar - dovrà sempre air aitar!. SGENA. III.. Filippo, Elisabetta.. ELISABETTA. (entrando. e. gettandosi ai piedi del. Giustizia! o sire!. Ho. Nella lealtà del Re.. fè. Re).
(53) 51. Son. nella Corte tua crudelmente trattata da nemici oscuri, incogniti, oltraggiata.. E Lo. scrigno ov' io chiudea, Sire, tutt' un tesor altri oggetti a me più cari ancor... L' hanno rapito a me!... Giustizia! la reclamo Dal potere del Re!. ,. I gioieT.... (Nel veder l'impressione terribile sul volto del Re, spaventata. Il Re si alza lentamente, s'avvicina prende un cofanetto e lo presenta alla Regina). Elisabetta. ad. un. FILIPPO. Quello che voi cercate. Eccolo. !. ELISABETTA Cielo. !. FILIPPO. A. voi d' aprirlo piaccia.. (Elisabetta ricusa d'un cenno). FILIPPO (infrangendo. Ebben. ,. io. lo. l'aprirò.. ELISABETTA. (Ah. (tra se). mi sento. !. morir).. *. FILIPPO Il. scrigno). ritratto di Carlo!.... ELISABETTA Sì.. FILIPPO. Tra. vostri gioie!'. i. !. ELISABETTA Sì.. FILIPPO Confessarlo osate. !. A me. !. ELISABETTA. Perchè negarlo Quel ritratto in Francia io l'ebbi. Quando Dio mi fè tua sposa. Ero a Carlo. fidanzata,. ?. s* arresta. tavolo,. ove.
(54) Ma. a te giurata. la fede. Non tradiva questo cor. Ho per lui l'amor di madre; Se il ciel ode il voto mio. Trovar Carlo può nel padre Più clemenza e men rigor. FILIPPO. Ardita troppo - voi favellate Debole me credete e sfidarmi sembrate !. La. :. me può. divenir furor. Tremate allor - per voi, per me.. debolezza in. ELISABETTA Qual colpa è in. me. ?. FILIPPO Spergiura!. Se l'infamia colmata ha la misura. Se tradito son io, lo giuro innanzi Il sangue io verserò !.... al ciel.. ELISABETTA Pietà mi fate.. FILIPPO. Ah. !. la pietà d'adultera consorte. ELISABETTA. !. (svenendo). Ah! FILIPPO (aprendo. Aita alla regina. porte dal fondo). !. S G Betti,. le. E N A IV.. Rodrigo. e la. 9 Principessa d Eboli. EBOLI (atterrita in veder la. 0. ciel. !. Regina svenuta). che veggo. !. ahimè. RODRIGO Sire, obbedisce a voi una metà del mondo Sareste dunque in così vasto impero Il solo a cui non comandiate voi?. :. !.
(55) 53. a 4 FILIPPO (Sia maledetto -. Che. (tra sè). rio sospetto. il. me. sol l'inferno - in. destò. !. No, non macchiò - la fè giurata... Esser infida - costei non può !). Rodrigo. (tra sè). (Ormai d'oprar suonata è Folgore orrenda in ciel. Che per. Spagna un uomo. la. Lieto avvenir. le. EBOLI (Io la perdei Il. La mia. lascerò. la. mora.... ). (tra sè). amara. Tristezza. !. mio. fatto. l'ora, brillò!. !. condannò.. Regina, a. me. sì. cara,. Ah! ne morrò!). Io la tradii!.... ELISABETTA. (rinvenendo). Che avvenne!... 0 cielo! in pianto, Ognuno, o madre, m'abbandonò.. in duolo. Sola, straniera, in questo suolo,. Più (il. Re dopo con. un. speme non ho. un momento si allontana. Rodrigo. sulla terra. aver titubato. lo. segue. gesto risoluto. Eboli resta sola con la Regina). SGENA. V.. Elisabetta ed Eboli.. EBOLI. 3. (gettandosi ai piedi d Elisabetta). Pietà! perdoni... per la rea che. si. pente.. ELISABETTA Al mio piè! Voi! Qual colpa? EBOLI. Ah m' uccide mio core. Regina augusta e pia, !. Torturato è. Angel del. ciel,. il. rimorso. il. Sappiate a qual demón l'inferno vi dà in preda! Quello scrigno.,, son io che 1* involai,. ELISABETTA Voi! EBOLI Sì,. son. io,. son. io. che v'accusai!. !.
(56) 54. ELISABETTA Voi! EBOLI. L'amor, il furore... L'odio che avea per voi... La gelosia crudel che mi straziava il cor Contro voi m' eccitare Io Carlo amava, e Carlo mi sprezzò!... ELISABETTA. La. me. vostra croce a. rendete.. EBOLI (obbedendo, tremante). Potrò mai. La. nobil. mia sovrana. riveder ancora?. io. ELISABETTA vi fia pria della nuova aurora Sceglier l'esilio o il vel. Siate felice! (esce). Dato. EBOLI. Ah! più non vedrò. SGENA Eboli. la Regina!.... VI.. sola.. Dono fatai, dono crudel Che in suo furor mi fece. Tu che. ci fai. sì. vane. il. ciel!. e altere. Ti maledico, trista beltà. Versar, versar sol posso il pianto, Speme non ho - soffrir dovrò! Il mio delitto è orribil tanto Che cancellarlo mai non potrò! 0 mia Regina, io t'immolai Al folle error - di questo cor. Solo in un chiostro al mondo ormai. Dovrò celar. Oh ciel! E Carlo! Un dì mi resta, Sia benedetto. il. il. mio dolor!. a morte domani andar vedrò!... ah! la speme m'arride, ciel!.... Lo. salverò!.... (esce precipitosa).
(57) 55. PARTE SECONDA La. prigione di Carlo.. tati. in. fretta. Un. oscuro. alcune. sotterraneo, nel quale. suppellettili. veggono. le. guardie andare e yenire.. sono. stati. Corte. In fondo. una corte che. ferro che separa la prigione da si. della. Una. get-. cancello. di. domina. e nella quale. scalinata vi. conduce da. la. piani superiori dell' edilìzio.. SCENA PRIMA. Carlo Carlo è assiso. ,. entra, parla. col. capo nelle. sotto. voce. Rodrigo.. mani. ,. ad alcuni. diatamente. Egli contempla. mento. e. Carlo. assorto. nei. suoi pensieri.. Rodrigo. uffiziali che si allontanano con tristezza. Questi ad un. di Rodrigo si scuote.. RODRIGO. Son. io,. .. mio Carlo CARLO. 0 Ben grato. Rodrigo, a te son. di venir di Carlo alla prigion.. RODRIGO. Mio Carlo! CARLO. Ben tu '1 sai! mabbandonò il vigor! D'Isabella l'amor mi tortura e m'uccide... No, valor più non ho pei viventi Ma tu, Tu puoi salvarli ancor; oppressi non fien più. !. RODRIGO. Ah! noto appien. ti. sia l'affetto. mio!. Uscir tu dèi da quest'orrendo avel. Felice ancora son se abbracciar te poss' io Io ti salvai!. !. CARLO. Che. di'?. RODRIGO Convien qui. dirci addio!. (Carlo resta immobile guardando Rodrigo con {stupore). immemovi-.
(58) Per me giunto è il dì supremo, No, mai più ci rivedremo; Ci congiunga Iddio nel eie], Ei che premia i suoi fedel. Sul tuo ciglio il pianto io miro; Lagrimar così perchè? No, fa cor, l'estremo spiro Lieto è a chi morrà per te. CARLO. Che. (tremando). morte?. parli tu di. RODRIGO Ascolta,. il. tempo stringe.. Rivolta ho già su me la folgore tremenda! Più tu non sei oggi il rivai del Re. Il fiero agitator delle Fiandre... son io!. CARLO Chi potrà prestar. fè. ?. RODRIGO. Le prove son tremende I fogli tuoi trovati. mio. in. !. poter.... Della ribellion testimoni son chiari, questo capo al certo è messo a prezzo già.. E. (Due uomini discendono dell'abito. del. la scalinata della prigione.. Sant' Uffizio;. mano un momento. e si. V altro. è. Uno. d'essi è vestito. armato d'un archibugio. Si fer-. mostrano Carlo. e. Rodrigo che non. li. vedono). CARLO Svelar vo' tutto al Re.. RODRIGO No, ti serba alla Fiandra, Ti serba alla grand' opra, tu la dovrai compir... Un nuovo secol d' ór rinascer tu farai Regnare tu dovevi, ed io morir per te. ;. (L'uomo eh'. è. armato d'un archibugio mira Rodrigo. CARLO. (atterrito). Cielo! la morte! per chi. RODRIGO. e tira). (ferito. mai?. mortalmente). Per me!. La vendetta. del Re - tardare non potea (Cade nelle braccia di Carlo). !.
(59) m 0. madre t'aspetta. Carlo, ascolta, la. A San Giusto doman tutto ella sa... Ah! la terra mi manca... Carlo mio, ;. A me. porgi la man!.,. Io morrò,. ma. lieto in core,. Che. potei così serbar Alla Spagna un salvatore!. (muore. -. Ah!... di me... non... ti... scordar!.,. Carlo cade disperatamente sul corpo di Rodrigo). SGENA Filippo, con seguito,. FILIPPO. Grandi. di. Spagna, Carlo.. un momento. (a Carlo dopo. Carlo,. II.. di silenzio). brando ormai riprendi. il. ;. Io fui tratto neir error.. Scontò Vieni. il. fallo. il. traditor. (gli. !. CARLO. tende. le. braccia). (disperatamente). T'arretra; d'un fedel Il sangue il viso tuo feralmente macchiò, Alla vendetta sua il cielo ti segnò. FILIPPO. 0. figlio!. CARLO. Non son Fra. Un. i. più tuo. figlio. FILIPPO. figlio.. Sceglier puoi. carnefici tuoi. (al. a te simile. suo seguito, per uscire). Mi CARLO. Nè. sai. seguite!. (arrestandolo con violenza). Del core umano scrutator ti credi, qual puro sangue versato ha la tua. Qual. fratello ei. mano. !. m' amò.... Sacro giuro. al suo cor legò questo mio cor; doni sprezzando, il furor tuo del pari, per me che morì - per me che s' immolò. 1 tuoi. E. FILIPPO (commosso scoprendosi. il. capo davanti. Presentimenti miei!.... il. !. corpo di Rodrigo).
(60) CARLO. 0 Re. e di spavento Cerca chi cingerà quel serto insanguinato Allor che la tua fine arriverà!... d' eccidio. (mostrando. !. cadavere. il. di Rodrigo). Presso. di lui il soglio mio sarà (cade ginocchioni presso il cadavere - S'ode suonare a stormo) !. TUTTI Cieì!. Qual suon!. SCENA Detti, Il. IL. Si salvi. CONTE DI LERMA il. III.. Conte di Lentia, poi Elisabetta. {colla. spada alla mano). Ribellione! 0 Grandi, Re. Già il popolo s' insorge! Le regie porte atterra.... Qui verrà trionfante,. Per liberar (il. l'. Infante.. cadavere di Rodrigo vien trasportato. Carlo. ELISABETTA. lo. segue). {entrando agitata). Salvate il Re. Sire, il cor a me trema Per Vostra Maestà. Fuggiam, fuggiamo insieme. FILIPPO (con autorità indicando le porte del fondo, dietro le quali il popolo si mostra). Aprite quei cancelli.. ELISABETTA Ciel!. GLI ALTRI. La. plebe è in furor!. FILIPPO Aprite, aprite,. il. vo\. SCENA Betti,. Popolo, poi Eboli mascherata.. Morte, morte. Bando. IV.. !. alfin,. POPOLO Niun ci arresta. bando al timor. !. !.
(61) 59^. Tremi. Re, cader dovrà, Se tutto un popolo sorge in furor. il. Corriam - feriam. (Eboli appare in fondo sulla scalinata precedendo trascina fuori). CONTE. IL. Grandi. GRANDI. I. Morte FILIPPO. E. !. viva. (al popolo scovrendo. Ebben, perchè tardar! Sgozzate un vecchio. E. il. il. popolo. A. Re!. mano). {con la spada alla. ai ribelli. che. LERMA. DI. Spagna, salvate. di. Carlo,. Re. il. !. suo petto). il. ferir v'affrettate!. Re. gente dal cor. ,. lèal. !. esangue ergetevi e gettate mio flgliuol la porpora real.. sulla spoglia. Su Carlo. il. SCENA. V.. Grande Inquisitore apparendo. Betti, II. in fondo,. circondato da frati domenicani.. l'inquisitore. Vi prostrate! Popol. ribelle ed. empio. T' umilia innanzi al Re, Al re che Dio protegge! IL POPOLO Grande Inquisitore. Il. (indietreggiando). !. l'. •. INQUISITORE. (con autorità). Vi prostrate GRANDI. I. Viva IL. POPOLO. il. (prostrato innanzi al re) !. INQUISITORE ed. il. Gran. (Il. mano). Re!. Pietà di noi, pietà L'. !. (con la spada alla. RE. Dio, sia gloria a te Grande Inquisitore scende verso Filippo che va incontro a. mezzo. !. al popolo genuflesso). CALA LA TELA.. lui in.
(62) ATTO OU NTO I. CHIOSTRO DEL CONVENTO DI SAN GIUSTO,. IL. Come. nell'Atto. II. —. Notte. —. Chiaro di luna.. SGENA PRIMA. Elisabetta entra lentamente assorta nei suoi pensieri, s'avvicina alla. tomba di Carlo. V. e s. 3. inginocchia.. Tu che. le vanità conoscesti del mondo godi nelFavel il riposo profondo, Se ancor si piange in cielo, piangi sul mio dolore, E porta il pianto mio al trono del Signor. Carlo qui deve venir! che parta e scorda ornai... A Posa di vegliar sui giorni suoi giurai. Ei segua il suo destin, la gloria il traccerà. Per me, la mia giornata a sera è giunta già Francia, nobil suol, sì caro a miei verd' anni! Fontainebleau! ver voi schiude il pensiero i vanni. Giuro eterno d'amor là Dio da me ascoltò, E quest'eternità un giorno sol durò. Tra voi, vaghi giardin di questa terra ibéra, Se Carlo ancor dovrà fermare i passi a sera, 'Che le zolle, i ruscel', i fonti, i boschi, i fior, Con le loro armonie cantino il nostro amor. Addio, bei sogni d'or, illusTon perduta!. E. !. Il. nodo. si. spezzò, la luce è fatta. muta!. Addio, verd'anni, ancor! cedendo al duol crudel la pace dell'avel Il core ha un sol desir Tu che la vanità conoscesti del mondo E godi nell'avel d'un riposo profondo, Se ancor si piange in cielo, piangi del mio dolore, E il tuo col pianto mio reca appiè del Signor. :. !.
(63) SGENA. II.. Carlo, Elisabetta.. CARLO. È. dessa!. ELISABETTA. Un. detto,. un. sol;. al. cielo. raccomando. pellegrin che parte; e poi sol vi Di vivere e obliar. Il. domando. CARLO Sì, forte. Ma. quando. è infranto. esser vogl'io;. amore, pria della morte uccide,. ELISABETTA No, pensate a Rodrigo, che per più grandi idee Fin la sua vita diè.. CARLO. Là Sì caro a. lui,. nel fiammingo suolo, un avel. vo' fargli elevar. Come giammai Sovran non ne vantò. più bel.. ELISABETTA I fiori schiusi. in cielo a lui sorrideranno.. CARLO. Sogno dorato io feci, e sparve; or nell'affanno Veggo un rogo feral spinger la fiamma al eie!, Tinto di sangue un rio, i campi in duol crudel,. Un popol che si muor, e a me la man pretende Come al Dio salvator nei dì della sventura.. A. n'andrò, beato, o spento o vincitor, plauso o il pianto avrò dal tuo pietoso cor. Fra noi tutto finì; solo alla gloria aspiro... 0 madre mia... Tu piangi!. Se. lui il. ELISABETTA Sì, piango, ma t'ammiro. pianto egli è dell'alma, vederlo tu lo puoi, Quel pianto san versar le donne per gli eroi.. II.
(64) 02. ELISABETTA e CARLO. Ma lassù ci vedremo - in un mondo migliore, Dell'avvenire eterno suonan per noi già Tore; E là noi troverem nella pace del ciel Quel bene che perdè quest' alma mia fedel. Nell'ora dell'addio sia forte il nostro petto, Tutt' i nomi scordiamo d' ogni profano affetto. Gli accenti profferiam cari a più casti amor. CARLO Addio, mia madre!.... ELISABETTA Addio, mio. figlio.. CARLO Eterno addio!. SGENA Betti,. Filippo,. il. III.. Grande Inquisitore.. Frati. Famigliari del Santo. FILIPPO (afferrando Sì, Il. eterno addio!. mio dover. fia. il. Ufficio.. braccio della Regina). doppio. sacrifizio. il. mio!. farò.. Ma. 3. (ali Inquisitore). voi?. l'inquisitore Il Il. Sant'Uffizio. suo farà. FILIPPO. Abbandono. 0. al rigor vostro. il. reo,. d'un Dio vendicatori Il figlio indegno è questo che a me diede il Signore. Reo d'un iniquo amor - Vi cedo il traditore. ministri del. ciel,. ELISABETTA. e. CARLO. Fia giudice Dio!. CORO Dio. Maledetto. il. lo vuol!. traditori.
(65) 03 L'. A. inquisitore. voi chi calpestò - la cattolica fede,. Di Posa amico fu - eresiarca indegno!. ELISABETTA. CARLO. e. Fia giudice Dio!. CORO Dio lo vuol! L'eresiarca cada al suol!... FILIPPO. È. A. questo il seduttore - del popol mio fedel, Dio nemico, al Re - Morrà questo ribel.. ELISABETTA. e. CARLO. Fia giudice Dio!. CORO Dio lo vuol! Il ribelle. cada. al suol!. FILIPPO, L'INQUISITORE. e. CORO. Maledetto! compisti un'opra abbominata! Tu morrai e la polve al vento fia gettata! Eresiarca! ribelle! e traditori... morrai... Maledetto dal cielo - maledetto quaggiù.... ELISABETTA. e. CARLO. Del casto nostro amor costor fanno un delitto Di due vittime han d'uopo... Iddio giudicherà.. ;. CARLO Menzogna!.... ELISABETTA Orror... orror. !.... l'inquisitore. Guardie. !. FILIPPO. L'Infante muor.. CARLO. (nella disperazione). Dio mi vendicherà:. Un. tribunal di sangue struggerà.. La sua man. (Carlo, difendendosi ed indietreggiando si trova presso la tomba di Carlo V*. Il cancello s'apre. Il frate appare, attira Carlo nelle sue braccia e lo covre col suo manto.).
(66) IL Il. FRATE. (a Carlo). duolo della terra. Nel chiostro ancor ci segue; Del cor solo la guerra In. calmerà.. ciel si l'. ciel!. inquisitore. L'Imperatori IL CORO Il. sommo. FILIPPO. Carlo!. Ah!. (atterrito) Il. (Il frate. padre. trascina nel chiostro Carlo smarrito). CORO DI FRATI. (nella cappella). Carlo il sommo Imperatore' Polve e cenere sol è; Là nel ciel del suo fattore. L'alma altera or trema. al. CALA LA TELA LENTAMENTE. f. I. N E.. piò..
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(68) DON CArLo. opera. VERDI. G.. di. Edizione per Canto e Pianoforte.. ATTO primo. Introduzione. Coro. -. cacciatoi'. Ballo della Regina. Variazioni e Stretta.. Su,. Cacciatori:. ili. !. Scena e Romanza - Don Carlo: Io la vidi e al sito sorriso. T. Il suon del corno. Scena Scena e Duetto - Elisabetta e Carlo Di :. —. Azione mimica ed inno. Galop finale. Scena e Duetto - Eboli e Carlo : Sei tu, I bella adorata. MS. T. Scena e Terzetto - Eboli, Carlo, Rodrigo:'. —. Al mio furore. :. quale amor.. S.. Coro Scena e Finale Atto festa lieti echeggiate. ,. I. Inni di. :. ATTO SECONDO. PARTE. I.. mondo, lì. ÀI chiostro di San Giusto.. Scelta. Il. :. Scena,. ilei. Velo. -. Tcrzettino. e. Eboli. :. Nei giardin. MS.. dialogato. -. Elisabetta,. :. m%. amore. Gran Scena. Duetto. e. -. Elisabetta e Carlo. :. Io vengo a domandar grazia. S. T. Scena: Ver eh e sola e la regina? Romanza - Elisabetta Non pianger, mia compagna. S. :. 0. Scena e Duetto - Filippo e Rodrigo gnor, di Fiandra arrivo. Br. :. ATTO TERZO. PARTE Coro interno - Scena. —. finale.. ATTO QUARTO. PARTE po. II.. giardin profumato. Che mai si fa nel Rodrigo Eboli suol francese. S. MS.'Br. RomanzaRodrigo: Carlo eh' è sol il nostre. Ballo. concertato.. Scena. I.. Ella giammai m'amò.. :. Duetto dell'Inquisizione. -. - Filip-. B.. Filippo e. Grande. Inquisitore. B. B.. ,. '. III.. Introduz. e (kand'Aria drammatica. ameno. Canzone. II. Coro di festa, Marcia funebre e Marcia del Corteggio InTOcazione, Giuramento del Re, Preghiera dei Fiamminghi e Gran Pezzo. Mio. Scena e Duetto - Carlo e Rodrigo: fedd, [ratei d'affetto. T. Br.. ATTO SECONDO. PARTE. —. —. Scena:. è. invano. MS.. ATTO TERZO. PARTE. Gran Finale. Coro: Carlo il sommo imperatore, ed Aria - Frate: Ei voleva regnare sul. Coro. sfur/gite. T Br.. T.. della. Quanti. .. -. fiori e. stelle.. Elisabetta ed Eboli. S. MS.. Regina: e. B.. I.. quante. La. Peregrina. In-. troduzione.. Andante. si-. Valzer.. Scena. Melodia. e. -. Elisabetta. Filippo:. e. Quando Dio mi. fc tua sposa. S. B. Quartetto - Elisabetta, Eboli. Rodrigo, Filippo Sia maledetto il rio sospetto. S. MS, Br, B. L,.na - Elisabetta ed Eboli: Pietà! perdon! Aria. Eboli:. -. 0 don. fatale. MS.. ATTO QUARTO. PARTE Gran Scena, Aria e Per me giunto Scena. -. morte c. Filippo e Carlo. il :. II. Rodrigo:. di. dì. Br.. Carlo,. il. brando. ,. ormai riprendi. Sommossa e Finale IV.. ATTO QUINTO. Scena ed Aria - Elisabetta: Tu chelm raitita conoscesti dd mondo. S. Scena e Duetto d'addio - Elisabetta e Carlo: Sogno dorato io feci, e sparve. S. j» Gran Scena linaio.. suddetta per Pianoforte a 2 e 4 mani Jj Opera por Pianoforte e Violino - per Pianoforte e Flauto - per Flaut per Flauto, Violino, Violoncello e Pianoforte. Fantasie , Trascrizioni ecc. per Pianoforte od altri istilline ,. ^. j. :. Prezzo del Litoretto, netti Cento.
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