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Persone Fisiche. circa un terzo delle entrate tributarie della Pubblica Amministrazione, MEF

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(1)

Imposta sul Reddito delle Imposta sul Reddito delle

Persone Fisiche

Oltre due terzi delle imposte dirette e O t e due te de e poste d ette e

circa un terzo delle entrate tributarie della Pubblica Amministrazione, MEF

d a ubb a s a o ,

(2)

L’IRPEF

• Imposta personale e progressiva

– art. 53, Cost.: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva

Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

• Presupposto dell’imposta: possesso di un reddito imponibile in denaro o in natura

in denaro o in natura

• Soggetti passivi: persone fisiche residenti (per i redditi percepiti all’interno o all’estero) e non residenti percepiti all interno o all estero) e non residenti (limitatamente ai redditi prodotti in Italia)

• Base imponibile: somma di “tutti” i redditi del soggetto p gg

passivo (al netto delle deduzioni)

(3)

Schema dell’IRPEF Schema dell IRPEF

T=t(Y-d)-f(Y)

NB. Le detrazioni dipendono dal reddito

(4)

Reddito complessivo

• Per la determinazione del RC i redditi sono classificati in sei categorie, ciascuna con particolari criteri di determinazione (e accertamento):

– A. redditi fondiari;

– B. redditi di capitale;

– C. redditi di lavoro dipendente;

– D. redditi di lavoro autonomo;

E dditi di i

– E. redditi di impresa;

– F. redditi diversi.

Alcuni redditi che rientrano nelle sei categorie precedenti sono tuttavia soggetti a regimi fiscali sostitutivi (i e sono tuttavia soggetti a regimi fiscali sostitutivi (i.e.

maggioranza redditi di capitale e plusvalenze finanziarie).

(5)

A. Redditi fondiari

• Redditi inerenti ai terreni :

DOMINICALI

i d l i t i tit l di dit – DOMINICALI: remunerazione del proprietario a titolo di rendita

fondiaria e interessi sui capitali permanentemente investiti nel terreno

– AGRARI: profitto dell’imprenditore agricolo (coltivati)

• Redditi inerenti ai fabbricati

• Redditi inerenti ai fabbricati

– DA FABBRICATI: unità immobiliari urbane (abitazioni) non inerenti ad attività agricola o produttiva

inerenti ad attività agricola o produttiva

… situati nel territorio dello Stato ed iscritti nel catasto dei terreni o

nel catasto edilizio urbano

(6)

A. Redditi fondiari

Tariffa d’estimo catastale:

– Il reddito afferente al terreno o al fabbricato è ottenuto moltiplicandoIl reddito afferente al terreno o al fabbricato è ottenuto moltiplicando la tariffa d’estimo catastale per la dimensione dell’unità fondiaria (cd.

rendita catastale).

– Stima del reddito normalmente ottenibile dal terreno o dal fabbricato per unità di misura (ettari/vani).

fabbricato per unità di misura (ettari/vani).

• Semplicità

• Stimola l’attività (fabbricati?)

G l tt l t i d i dditi (t iff d’ ti hi

• Generale sottovalutazione dei redditi (tariffe d’estimo vecchie e generalmente inferiori ai redditi di mercato)

– Rivalutate nel 1992 (+5% nel 1996)

(7)

A. Redditi fondiari – redditi da fabbricati

• Abitazione utilizzata direttamente dal proprietario (reddito in natura)

ddit dit t t l ( t ll d t i i d l RC)

– reddito = rendita catastale (entra nella determinazione del RC) – deducibilità integrale della rendita catastale (dal 2000)

• atteggiamento di favore nei confronti della casa di abitazione principale (la

• atteggiamento di favore nei confronti della casa di abitazione principale (la casa costituisce un bene di prima necessità)

• trattamento non pienamente garantito ai non proprietari (esigua detrazione per affitto).

• Abitazioni non locate (diverse dall’abitazione principiale) ( p p )

– reddito = rendita catastale aumentata di 1/3.

• Abitazioni locate

– reddito = max [rendita catastale; reddito effettivo (canone di locazione) ridotto del 15%]

locazione) ridotto del 15%]

– Riferimento al reddito effettivo

(8)

B. Redditi di capitale

• Costituiscono redditi da capitale i redditi derivanti dall’

impiego di

capitale finanziario

diversi da quelli conseguiti nell’

esercizio di impresa

(i quali sono considerati reddito di impresa) e dai

redditi diversi

:

• Tipologie più importanti:

– interessi e altri proventi derivanti da mutui, depositi e conti correnti;

i t i d bbli i i tit li i il i – interessi da obbligazioni e titoli similari;

– utili derivanti dalla partecipazione in società di capitali (DIVIDENDI);

– proventi derivanti da gestioni collettive del risparmio (fondi comuni di

i ti t )

investimento);

– proventi derivanti da riporti e pronti contro termine su titoli e valute;

– rendimenti su contributi versati nei fondi di previdenza complementare e i di id l

individuale;

– rendimenti su premi per contratti di assicurazione sulla vita e per contratti di capitalizzazione;

i t d i t d ll’i i d l it l l i i ti d i

– “ogni provento derivante dall’impiego del capitale, esclusi i rapporti da cui

possono derivare utili o perdite in dipendenza di un evento incerto” ( redditi diversi)

» CAPITALE: certa la prestazione; eventualmente incerta l’entità

» CAPITALE: certa la prestazione; eventualmente incerta l entità

» DIVERSI: incerta entità e prestazione

(9)

Redditi da capitale (cont.) Redditi da capitale (cont.)

• Di fatto, le principali forme di impiego del risparmio sono assoggettate a regimi sostitutivi (ritenute alla fonte a titolo d’imposta): aliquote 27% 12 5% e 11%

titolo d imposta): aliquote 27%, 12.5% e 11%.

RITENUTA A TITOLO DI IMPOSTA: i redditi oggetto della ritenuta – RITENUTA A TITOLO DI IMPOSTA: i redditi oggetto della ritenuta

non vengono inclusi nella b.i. IRPEF e quanto pagato esaurisce l’imposta dovuta

– RITENUTA A TITOLO DI ACCONTO: i redditi (al lordo della

ritenuta) vanno inclusi nella b i IRPEF La ritenuta costituisce solo un ritenuta) vanno inclusi nella b.i. IRPEF. La ritenuta costituisce solo un acconto dell’imposta che dovrà essere versata in relazione al reddito complessivo del contribuente.

(10)

B. Redditi di capitale (cont.)

• Gli utili di impresa costituiscono l’unica tipologia rilevante di reddito da capitale inserito nella base imponibile IRPEF:

1 Dividendi da partecipazione qualificata in società non 1. Dividendi da partecipazione qualificata in società non

residente in un paese a regime fiscale privilegiato:

– il 49,72% dei dividendi in base imponibile IRPEF (ritenuta a titolo d’acconto del 12,5%);, );

2. Dividendi da partecipazione in una società residente in un paese a regime fiscale privilegiato:

– inseritiinseriti interamenteinteramente nella base imponibile IRPEFnella base imponibile IRPEF.

PARTECIPAZIONE QUALIFICATA:

percentuale di diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria maggiore del 2% (società quotate) e

p à gg ( q )

del 20% (società non quotate) oppure

percentuale di patrimonio netto contabile maggiore del 5% (società quotate) e del 25% (società non quotate).

• Dividendi da partecipazione non qualificata (in società non residenti in un paese a regime fiscale privilegiato)

– assoggettati ad unaassoggettati ad una imposta sostitutivaimposta sostitutiva (ritenuta alla fonte a(ritenuta alla fonte a titolo di imposta): aliquota 12,5%.

(11)

C. Redditi da lavoro dipendente

T tti i i (i d i t ) h d i d

• Tutti i compensi (in denaro o in natura) che derivano da

rapporti di lavoro alle dipendenze e sotto la direzione di altri (incluse le erogazioni liberali)

(incluse le erogazioni liberali).

• Sono assimilati

P i i di i i d i ti

– Pensioni di ogni genere e assegni ad esse equiparati.

– Proventi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative.

• Il reddito imponibile e’ un reddito lordo (al lordo delle spese di produzione del reddito):

– non sono deducibili le spese sostenute per la produzione del reddito.

– (però maggiore detrazione)

(12)

C. Redditi da lavoro dipendente

• Non costituiscono reddito imponibile:

– i contributi previdenziali obbligatori versati dal datore p g di lavoro e dal lavoratore;

• Esenta il RISPARMIO PREVIDENZIALE (apertura al REDDITO CONSUMO)

• Entra in BI al momento del RISCOSSIONE in forma di PENSIONE

• Entra in BI al momento del RISCOSSIONE in forma di PENSIONE

– i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro e dal lavoratore ad enti o casse aventi finalità lavoro e dal lavoratore ad enti o casse aventi finalità assistenziali

(limite di 3615 euro)

;

• Incentivare le assicurazioni sanitarie

– il valore delle azioni offerte ai dipendenti

per un importo non superiore a 2065 euro

, a condizione che non siano cedute

entro tre anni dalla percezione;

• Diffondere l’azionariato

(13)

C. Redditi da lavoro dipendente

sostituti di imposta

– I datori di lavoro e gli enti previdenziali operano all’atto delI datori di lavoro e gli enti previdenziali operano, all atto del

pagamento, una ritenuta a titolo di acconto dell’IRPEF e effettuano il relativo versamento all’erario.

• Il reddito di lavoro dipendente rappresenta la componente

iù i t t d ll’i ibil di hi t i fi i IRPEF d

più importante dell’imponibile dichiarato ai fini IRPEF ed

anche la più facile da accertare (o difficile da occultare...).

(14)

D. Redditi da lavoro autonomo

• Redditi che derivano

– dall’esercizio abituale (anche se non esclusivo) di arti e

f i i ( d l i l di b di i )

professioni (assenza del vincolo di subordinazione)

– dall’utilizzazione economica di opere dell’ingegno e di brevetti industriali (se non conseguiti nell’esercizio di impresa)

industriali (se non conseguiti nell esercizio di impresa).

• Il reddito imponibile e’ un reddito netto:

• Il reddito imponibile e un reddito netto:

– arti e professioni: differenza tra compensi percepiti nel periodo di imposta e le spese sostenute per la produzione del reddito;

di imposta e le spese sostenute per la produzione del reddito;

• Per prevenire fenomeni elusivi, l’ammissibilità della deduzione di alcune spese è limitata (beni strumentali a uso promiscuo, spese alberghiere, …)

li lt i i d d i f f t i d l 25% d i i – negli altri casi: deduzione forfetaria del 25% dei compensi.

• Al netto dei contributi assistenziali e previdenziali (li

t ll d d i i)

troveremo nelle deduzioni)

(15)

E Redditi d’impresa E. Redditi d’impresa

• Reddito derivante dall’esercizio di imprese commerciali (a fini IRPEF:

• Reddito derivante dall esercizio di imprese commerciali (a fini IRPEF:

imprenditori individuali, società di persone e in alcuni casi società a responsabilità limitata).

• Criteri di determinazione del reddito di impresa sono simili sia all’IRPEF che all’IRES (in seguito).

– reddito di impresa  utile con alcune variazioni rispetto alla normativa l

civilistica

– Criterio di competenza (il reddito viene attribuito al contribuente nel periodo d’imposta in cui matura il diritto al reddito stesso)

P t tti li lt i dditi l il it i di il ddit i tt ib it l t ib t l

• Per tutti gli altri redditi vale il criterio di cassa: il reddito viene attribuito al contribuente nel periodo d’imposta in cui viene percepito

• Se il reddito è prodotto in forma societaria (società di persone) è attribuito a ciascun socio

attribuito a ciascun socio

– indipendentemente dalla effettiva percezione

– in proporzione alla quota di partecipazione agli utili.

Dal 2008: tassazione separata opzionale con aliquota del 27 5%

• Dal 2008: tassazione separata opzionale con aliquota del 27,5%

– vincolo che gli utili non siano distribuiti

(16)

Dividendi e società di persone

• Motivazione dell’inserimento del 49,72% dei dividendi relativi a partecipazioni qualificate

relativi a partecipazioni qualificate

• La percentuale di prelievo punta alla neutralità dell’Ires (aliquota del 27,5%)

(a quota de ,5%)

– socio di società di capitali – socio di società di persone p

– entrambi considerati con aliquote marginali pari al 43%.

Si id i il i di 00

• Si consideri un utile pre imposte di 100

100 27 527 5

43 0

100

* 43 0

a Ires qualificat ione

partecipaz da

dividendi su

Irpef persone

di società

   

5 , 72 43

, 0 5

, 15

5 , 27 5

, 27 100

43 ,

0 100

* 43 ,

0

72 ,

49

, ,

,

 

(17)

F. Redditi diversi

• I redditi diversi comprendono categorie di reddito non riconducibili p g ai redditi di capitale e non conseguiti nell’esercizio di arti e

professioni o imprese commerciali:

1. Plusvalenze (prezzo di vendita – prezzo d’acquisto)

– (a) immobiliari (( ) (il prezzo di acquisto è aumentato dei costi sostenuti);; – (b) da cessione di azioni;

– (c) da cessione di titoli, valute e metalli preziosi;

2 I redditi conseguiti mediante contratti a termine e prodotti derivati 2. I redditi conseguiti mediante contratti a termine e prodotti derivati

( swap, option, future , ecc.)

3. Proventi derivanti dall’impiego del capitale in cui possono derivare p g p p utili o perdite in dipendenza di un evento incerto (norma di

chiusura)

(18)

F. Redditi diversi

Sono rilevanti ai fini IRPEF:

1. Nella categoria (a), le plusvalenze ottenute da:

lottizzazione di terreni e successiva vendita anche parziale dei terreni o degli lottizzazione di terreni e successiva vendita, anche parziale, dei terreni o degli

edifici su essi costruiti;

la cessione a titolo oneroso di immobili costruiti o acquistati da meno di 5 anni, ad esclusione di quelli acquisiti per successione o per donazione e di quelli adibiti ad abitazione principale del cedente e dei suoi familiari.

Irrilevanti dal punto di vista pratico; finalità anti elusione – Irrilevanti dal punto di vista pratico; finalità anti-elusione

• Presunzione di attività d’impresa o semiprofessionale

• Possibilità di optare per una tassazione sostitutiva (proporzionale) al 20%

• Possibilità di optare per una tassazione sostitutiva (proporzionale) al 20%

Reddito = differenza tra ricavato dalla vendita e prezzo di acquisto (aumentato dei costi sostenuti).

(19)

F. Redditi diversi

2. Nella categorie (b):

Plusvalenze da partecipazioni qualificate in società non residenti in un f

paese a regime fiscale privilegiato:

• inserite per il 49,72% del loro valore nella base imponibile IRPEF;

Plusvalenze da partecipazioni in società residenti in un paese a regime p p p g fiscale privilegiato

• interamente inserite nella base imponibile IRPEF;

Plusvalenze da cessione di azioni = differenza tra corrispettivo percepito e costo d’acquisto.

Plusvalenze nette (al netto di eventuali minusvalenze su partecipazioni qualificate)

Plusvalenze nette (al netto di eventuali minusvalenze su partecipazioni qualificate)

Se Plusvalenze nette<0, l’eccedenza può essere portata in deduzione delle plusvalenze >0 dei periodi d’imposta successivi (non oltre il quarto)

• Le plusvalenze connesse a partecipazioni non qualificate (in società non residenti in un paese a regime fiscale privilegiato) e tutti gli altri redditi diversi non rientrano nella base imponibile IRPEF e sono sottoposti a diversi non rientrano nella base imponibile IRPEF e sono sottoposti a regimi sostitutivi (aliquota 12.5%).

(20)

Reddito complessivo

• L’imposta personale si applica al RC del contribuente,

calcolato come somma delle singole categorie di reddito.

• Molti redditi sono esclusi dalla proporzionalità dell’Irpef ed assoggettati a regimi sostitutivi di tipo proporzionale

– i redditi di capitale e redditi diversi;

• I criteri di determinazione del reddito sono molto eterogenei

– Reddito normale per i redditi fondiari;

– Reddito lordo per il lavoratore dipendente;

C i i di i ddi i d’i

– Criterio di competenza per i redditi d’impresa.

N i di ddit d tt l h t

• Nozione di reddito prodotto, con qualche apertura a

– Reddito entrata (inclusione di alcune tipologie di plus.)

R ddit ( i d l i i id i l )

– Reddito consumo (esenzione del risparmio previdenziale)

(21)

Gli oneri deducibili (d)

• Deduzioni più rilevanti:

– contributi previdenziali ed assistenziali obbligatori (versati da lavoratori autonomi);

lavoratori autonomi);

• Dal 2001 è consentita la piena deducibilità anche dei contributi versati facoltativamente alla gestione della forma pensionistica obbligatoria di appartenenza.

– i contributi versati alle forme pensionistiche complementari (fondi p p ( pensione negoziali, aperti, individuali), per un importo massimo di 5.165 €.

– rendita catastale dell'immobile adibito ad abitazione principale;rendita catastale dell immobile adibito ad abitazione principale;

– contributi e donazioni alle ONG per PVS, per un importo non superiore al 2% del reddito complessivo;

– erogazioni liberali ad istituzioni religiose non-profit università enti di – erogazioni liberali ad istituzioni religiose, non-profit, università, enti di

ricerca;

– i contributi a fondi integrativi del SSN.

L d i i f di O l (10% d l RC 70 000 €)

– Le donazioni a favore di Onlus, max (10% del RC; 70.000 €)

• Legge 14 maggio 2005, n. 80

– Etc.

(22)
(23)

Aliquote (redditi 2010)

Scaglioni in euro Aliquota marginale t’

Fino a 15.000 23%

da 15.000 a 28.000 27%

da 28.000 a 55.000 38%

da 55.000 a 75.000 41%

oltre 75.000 43%

•Regioni e Comuni hanno la facoltà di introdurre addizionali all'IRPEF entro limiti stabiliti dalla legge  differenziazione (seppur controllata) dell'onere dell'imposta personale.

•Evoluzione storica

•Evoluzione storica

1974: 32 scaglioni; t’[10% - 82%]

2002: 5 scaglioni; t’[18% - 45%]

2005: 4 scaglioni; t’[23% - 43%]

(24)

Le detrazioni (f)

• Una volta determinata l'imposta lorda, si applicano le detrazioni, che possono essere raggruppate in: , p gg pp

1. detrazioni per tipo di reddito

Variano in funzione del RC e della tipologia di reddito

2 detrazioni per carichi familiari 2. detrazioni per carichi familiari

Variano in funzione del RC e legame

3. detrazioni per oneri al 19% (detrazioni per altri oneri);

Inoltre:

4. detrazioni per canoni di locazione 4. detrazioni per canoni di locazione

300€ se il reddito complessivo è inferiore a 15494€; 150 € se il reddito è tra 15494 e 30987€

496€ se il reddito complessivo è inferiore a 15494€; 248 € se il reddito è tra 15494 e 30987€

per i contratti in regime convenzionale

5 detrazioni (speciali e temporanee) introdotte nel 1998 5. detrazioni (speciali e temporanee) introdotte nel 1998

per interventi di recupero del patrimonio edilizio e poi

prorogate più volte

(25)

1 Detrazioni per tipo di reddito 1. Detrazioni per tipo di reddito

R ddit I t d t i

Reddito Importo detrazione

Lavoro dipendente

Fino a 8.000 euro 1.840

Da 8.001 a 55.000 euro A scalare (si annulla a 55.000 euro) Pensionato (meno di 75 anni)

Fino a 7500 euro 1725

Fino a 7500 euro 1725

Da 7501 a 55000 A scalare

Pensionato (più di 75 anni)

Fino a 7750 1783

Da 7751 a 55000 A scalare

Altri redditi (compresi autonomi) Altri redditi (compresi autonomi)

Fino a 4.800 1104

Da 4801 a 55000 A scalare

TUTTI I REDDITI : Oltre 55000 0

(26)
(27)

“No tax area” e tipo di reddito No tax area e tipo di reddito

• lavoratori dipendenti: 8.000 euro;

• pensionati al di sotto dei 75 anni: 7.500 euro; p ;

• pensionati di età pari o superiore a 75 anni:

7.750 euro;

7.750 euro;

• per i contribuenti con altri tipi di reddito: 4.800

euro indipendentemente dal numero dei giorni

euro, indipendentemente dal numero dei giorni

lavorati nell’anno.

(28)

2 Detrazioni per carichi di famiglia 2. Detrazioni per carichi di famiglia

Importo detrazione

Coniuge 800,

a scalare (fino a 80.000 euro)

Figli*

Mi i di 3 i 900

l (f )

Minori di 3 anni

Maggiori di 3 anni 900, a

scalare (fino a 95.000 euro)

800,

a scalare (fino a 95.000

euro)

Altri familiari 750, a

scalare (fino a 80.000)

* Con più di 3 figli, l’importo base è aumentato di 200 euro per ogni figlio (compresi i primi 3)

• Come si ripartisce fra i coniugi

(29)

3. Le detrazioni per oneri al 19%

• L’elenco comprende:

spese mediche

(generiche e specialistiche): possono essere detratte –

spese mediche

(generiche e specialistiche): possono essere detratte

per la parte che supera la franchigia di 129€;

interessi passivi p

per mutui ipotecari per l'p p p

acquisto q

di immobili adibiti ad abitazione principale (con tetto massimo);

• N.B.: per i redditi d’impresa conseguiti da imprese individuali e società di persone gli interessi passivi sono deducibili con limiti (per la parte corrispondente al rapporto tra l’ammontare dei ricavi ed altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e concorrono a formare il reddito d impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi e l ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi);

• per le persone fisiche vincoli (tetto, garanzia ipotecaria, finalizzazione del mutuo);

 incentivo all'acquisto della prima casa;

premi

per contratti di assicurazione sulla vita puri (rischio morte, invalidità permanente o non autosufficienza) con tetto massimo;

spese spese

per frequenza di corsi diper frequenza di corsi di

istruzione superiore e universitaria istruzione superiore e universitaria

(in(in misura non superiore alle tasse statali);

liberalità

a favore delle

Onlus

in alternativa a deduz. (con tetto i )

massimo);

liberalità

a favore del settore dello

spettacolo

(con tetto massimo).

(30)
(31)

Le detrazioni per oneri personali al 19%

19%

• FINALITA’

– personalizzare il tributo in relazione a circostanze che

difi l i à ib i

modificano la capacità contributiva;

– introdurre agevolazioni e incentivi in seguito a determinati

impieghi del reddito ritenuti meritevoli di tutela e incentivo

impieghi del reddito ritenuti meritevoli di tutela e incentivo.

(32)

Le detrazioni

• Lo sconto fiscale associato a una detrazione f:

– detrazione totale  sconto fiscale = f

– detrazione parziale  sconto fiscale = 0,19·f

(la detrazione parziale è equivalente alla deduzione dall’imponibile per i contribuenti con t’ = 0,19).

contribuenti con t 0,19).

• Incapienza: le detrazioni superano l’ammontare d ll'i t l d

dell'imposta lorda

– l'individuo non usufruisce per intero della detrazione.

• In alcuni casi il legislatore ha previsto la possibilità di

• In alcuni casi il legislatore ha previsto la possibilità di

ripartire le detrazioni in più anni al fine di evitare il fenomeno dell’incapienza

es spese per ristrutturazioni edilizie – es. spese per ristrutturazioni edilizie.

• Occasionalmente

– Finanziaria 2008 e decreto legge n. 159 gg

• 150 euro netti per ogni contribuente e, per coloro che hanno famiglia, anche per ciascuno dei familiari a suo carico

• Una tantum

(33)
(34)
(35)

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