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(1)

C I T T A ’ D I A R Z A N O

Provincia di Napoli

PARERE DELL’ORGANO DI REVISIONE SULLA PROPOSTA DI

BILANCIO ANNUALE DI PREVISIONE 2016 PLURIENNALE 2016-2018

L’ORGANO DI REVISIONE Dott. Marco Caccavale Dott.ssa Mariarosaria Pizzo

Dott. Alfredo Capobianco

(2)

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Sommario

PREMESSA E VERIFICHE PRELIMINARI ... 3

ACCERTAMENTI PRELIMINARI ... 5

VERIFICHE DEGLI EQUILIBRI ... 5

GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2015 ... 5

BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018 ... 7

1. Riepilogo generale entrate e spese per titoli ... 7

2. Previsioni di cassa ... 9

3. Verifica equilibrio corrente, in conto capitale e finale anno 2016-2018 ... 11

4. Entrate e spese di carattere non ripetitivo ... 12

5. Finanziamento della spesa del titolo II ... 13

VERIFICA ATTENDIBILITA’ E CONGRUITA’ DELLE PREVISIONI ANNO 2016-2018 ... 15

A) ENTRATE CORRENTI ... 15

B) SPESE PER TITOLI E MACROAGGREGATI ... 19

Spese di personale ... 20

Spese per incarichi di collaborazione autonoma (art.46 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 – conv. nella Legge 133/2008)... 21

Spese per acquisto beni e servizi ... 21

Fondo crediti di dubbia esigibilità... 22

ORGANISMI PARTECIPATI... 26

SPESE IN CONTO CAPITALE ... 27

INDEBITAMENTO ... 28

CONCLUSIONI ... 30

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PREMESSA E VERIFICHE PRELIMINARI

I sottoscritti dott. Marco Caccavale, dott.ssa Mariarosaria Pizzo, dott.Alfredo Capobianco, revisori ai sensi dell’art. 234 e seguenti del Tuel, nominati con delibere di C.S. n. 177 del 16/09/2014 e n. 44 del 20 luglio 2015:

‰ hanno ricevuto in data 26 maggio 2016 lo schema del bilancio di previsione per gli esercizi 2016-2018, approvato dalla Commissione Straordinaria in data 17/05/2016 con delibera n. 58, completo dei seguenti allegati obbligatori indicati

‰ nell’art.11, comma 3 del D.Lgs.118/2011:

a) il prospetto esplicativo del presunto risultato di amministrazione dell’esercizio 2015;

b) il prospetto concernente la composizione, per missioni e programmi, del fondo pluriennale vincolato per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione;

c) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di previsione;

d) il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento;

e) il prospetto delle spese previste per l'utilizzo di contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali, per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione;

f) il prospetto delle spese previste per lo svolgimento delle funzioni delegate dalle regioni per ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione;

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‰ nel punto 9/3 del P.C. applicato allegato 4/1 al D.Lgs. n.118/2011 lettere g) ed h):

h) il rendiconto di gestione e il bilancio consolidato deliberati e relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione, se non integralmente pubblicati nel sito internet dell’ente locale;

i) le risultanze dei rendiconti e dei bilanci consolidati delle unioni di comuni e dei soggetti considerate nel gruppo “amministrazione pubblica” di cui al principio applicato del bilancio consolidato allegato al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni e integrazioni, relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui il bilancio si riferisce. Se tali documenti contabili sono integralmente pubblicati nei siti internet degli enti, ne è allegato l’elenco con l’indicazione dei relativi siti web istituzionali;

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‰ nell’art.172 del D.Lgs.18/8/2000 n.267:

j) la deliberazione, da adottarsi annualmente prima dell'approvazione del bilancio, con la quale i comuni verificano la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie - ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n. 167, 22 ottobre 1971, n. 865, e 5 agosto 1978, n. 457, che potranno essere ceduti in proprietà od in diritto di superficie; con la stessa deliberazione i comuni stabiliscono il prezzo di cessione per ciascun tipo di area o di fabbricato;

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k) le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi.

l) la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista dalle disposizioni vigenti in materia (D.M. 18/2/2013);

m) il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e rispetto del saldo di finanza pubblica (pareggio di bilancio);

‰ necessari per l’espressione del parere:

n) documento unico di programmazione (DUP) e la nota di aggiornamento dello stesso predisposti conformemente all’art.170 del D.Lgs.267/2000 dalla Giunta;

o) la delibera di approvazione della programmazione triennale del fabbisogno di personale (art. 91 D.Lgs. 267/2000 - TUEL -, art. 35, comma 4 D.Lgs. 165/2001 e art. 19, comma 8, Legge 448/2001);

p) la delibera della G.C. di destinazione della parte vincolata dei proventi per sanzioni alle norme del codice della strada;

q) la proposta delibera del Consiglio di conferma delle aliquote e tariffe per i tributi locali;

r) limite massimo delle spese per incarichi di collaborazione art. 46, comma 3, Decreto Legge n. 112 del 25/06/2008;

s) limite massimo delle spese per personale a tempo determinato, con convenzione e con collaborazioni coordinate e continuative (art.9, comma 28 del D.L.78/2010)

t) i limiti massimi di spesa disposti dagli art.6 e 9 del D.L.78/2010;

u) i limiti massimi di spesa disposti dall’art. 1, commi 138, 141, 143, 146 della Legge 20/12/2012 n. 228;

e i seguenti documenti messi a disposizione:

ƒ i documenti e prospetti previsti dallo statuto e dal regolamento di contabilità;

ƒ prospetto analitico delle spese di personale;

ƒ la nota integrativa prevista dal comma 5 dell’art.11 del d.lgs.118/2011;

‰ viste le disposizioni di Legge che regolano la finanza locale, in particolare il TUEL;

‰ visto lo statuto dell’ente, con particolare riferimento alle funzioni attribuite all’organo di revisione;

‰ visto lo statuto ed il regolamento di contabilità;

‰ visti i regolamenti relativi ai tributi comunali;

‰ visto il parere espresso dal responsabile del servizio finanziario, ai sensi dell’art.153, comma 4 del D.Lgs. 267/2000, nella proposta di delibera di approvazione, in merito alla veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, iscritte nel bilancio di previsione 2016/2018;

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‰ l’ ultimo piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2 commi 594 e 599 Legge 244/2007, adottato con Delibera di Giunta Comunale n. 73 del 28 giugno 2013;

ha effettuato le seguenti verifiche al fine di esprimere un motivato giudizio di coerenza, attendibilità e congruità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, come richiesto dall’art.

239, comma 1, lettera b) del TUEL.

ACCERTAMENTI PRELIMINARI

L’Ente si non si è avvalso della facoltà di rinviare l’adozione della contabilità economico- patrimoniale.

L’Ente non si non si è avvalso della facoltà di rinviare la redazione del bilancio consolidato.

Nell’anno 2015 l’ente ha proceduto a riclassificare il PEG 2015 per missioni e programmi, cui ne ha ha conseguito l’elaborazione del bilancio di previsione 2015/2017 con funzione conoscitiva.

L’Ente entro il 30 novembre 2015 ha aggiornato gli stanziamenti 2016 del bilancio di previsione 2015/2017.

Essendo in esercizio provvisorio l’Ente non ha trasmesso al Tesoriere l’elenco dei residui presunti alla data dell’ 1 gennaio 2016 e gli stanziamenti di competenza 2016 del bilancio di previsione pluriennale 2015-2017 aggiornati alle variazioni deliberate nel corso dell’esercizio 2015.

VERIFICHE DEGLI EQUILIBRI

GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2015

La Commissione Straordinaria ha approvato con delibera n. 57 del 6 maggio 2016 la proposta di rendiconto per l’esercizio 2015.

Da tale rendiconto, come indicato nella relazione dell’organo di revisione, risulta che:

- sono salvaguardati gli equilibri di bilancio;

- non risultano debiti fuori bilancio o passività probabili da finanziare;

- è stato rispettato l’obiettivo del patto di stabilità;

- sono state rispettate le disposizioni sul contenimento delle spese di personale;

- non sono richiesti finanziamenti straordinari agli organismi partecipati.

La gestione dell’anno 2015:

a) si è chiusa con un risultato di amministrazione al 31 dicembre 2015, così distinto ai sensi dell’art.187 del TUEL:

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Dalle comunicazioni ricevute non risultano debiti fuori bilancio da riconoscere e finanziare.

La situazione di cassa dell´Ente al 31 dicembre degli ultimi tre esercizi presenta i seguenti risultati:

   

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BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018

L’Organo di revisione ha verificato che tutti i documenti contabili sono stati predisposti e redatti sulla base del sistema di codifica della contabilità armonizzata.

Le previsioni di competenza per gli anni 2016, 2017 e 2018 confrontate con le previsioni definitive per l’anno 2015 (o rendiconto 2015) sono così formulate:

1. Riepilogo generale entrate e spese per titoli

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Le previsioni di competenza rispettano il principio generale n.16 e rappresentano le entrate e le spese che si prevede saranno esigibili in ciascuno degli esercizi considerati anche se l’obbligazione giuridica è sorta in esercizi precedenti.

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1.2 Fondo pluriennale vincolato (FPV)

Il Fondo pluriennale vincolato indica le spese che si prevede di impegnare nell’esercizio con imputazione agli esercizi successivi, o già impegnate negli esercizi precedenti con imputazione agli esercizi successivi, la cui copertura è costituita da entrate che si prevede di accertare nel corso dell’esercizio, o da entrate già accertate negli esercizi precedenti e iscritte nel fondo pluriennale previsto tra le entrate.

Il Fondo garantisce la copertura di spese imputate agli esercizi successivi a quello in corso, in cui il Fondo si è generato che nasce dall’esigenza di applicare il principio della competenza finanziaria di cui all’allegato 4/2 al D.Lgs.118/2011 e rendere evidente la distanza temporale intercorrente tra l’acquisizione dei finanziamenti e l’effettivo impiego di tali risorse.

L’organo di revisione ha verificato con la tecnica del campionamento:

a) la fonte di finanziamento del FPV di parte corrente e di parte capitale;

b) la sussistenza dell’accertamento di entrata relativo a obbligazioni attive scadute ed esigibili che contribuiscono alla formazione del FPV;

c) la costituzione del FPV in presenza di obbligazioni giuridiche passive perfezionate;

d) la corretta applicazione dell’art.183, comma 3 del TUEL in ordine al FPV riferito ai lavori pubblici;

e) la formulazione di adeguati cronoprogrammi di spesa in ordine alla reimputazione di residui passivi coperti dal FPV;

f) l’esigibilità dei residui passivi coperti da FPV negli esercizi 2016-2017-2018 di riferimento.

2. Previsioni di cassa

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Gli stanziamenti di cassa comprendono le previsioni di riscossioni e pagamenti in conto competenza e in conto residui e sono elaborate in considerazione delle obbligazioni già esigibili.

Il saldo di cassa non negativo assicura il rispetto del comma dell’art.162 del TUEL;

Nel fondo iniziale di cassa non sussistono vincoli. Al riguardo il Collegio richiama quanto già segnalatonella relazione al Rendiconto 2015 sull’esistenza del mutuo finalizzato a “Lavori di adeguamento del campo sportivo S. De Rosa” contratto nel 2011 per euro 1.366.473,92 e utilizzato limitatamente ad euro 57.095,94. Si ribadisce che occorre provvedere con urgenza a vincolare in termini di cassa detta somma, prevedere la restituzione e, compatibilmente con le disponibilità dell’Ente, e provvedere alla stessa.

La differenza fra residui + previsione di competenza e previsione di cassa è dimostrata nel seguente prospetto:

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(11)

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3. Verifica equilibrio corrente, in conto capitale e finale anno 2016-2018 Gli equilibri richiesti dal comma 6 dell’art.162 del TUEL sono così assicurati:

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Il Collegio richiama l’attenzione sulla non adeguatezza del fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato in bilancio. La questione sarà meglio esplicitata nell’apposita sezione.

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4. Entrate e spese di carattere non ripetitivo

L’articolo 25, comma 1, lettera b) della legge 31/12/2009, n.196 distingue le entrate ricorrenti da quelle non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata a uno o più esercizi.

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Nel bilancio sono previste nei primi tre titoli le seguenti entrate e nel titolo I le seguenti spese non ricorrenti

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5. Finanziamento della spesa del titolo II

Il titolo II della spesa, al netto del fondo pluriennale vincolato, è finanziato con la seguente previsione di risorse distinta in mezzi propri e mezzi di terzi:

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Come indicato dal principio contabile applicato 4/2:

a) La copertura degli investimenti imputati all’esercizio in corso di gestione, può essere costituita da:

¾ l’accertamento di un’entrata imputata al titolo 4, 5 o 6 delle entrate, a seguito di un’obbligazione giuridica perfezionata o, fino all’esercizio 2015, l’autorizzazione all’indebitamento con legge regionale;

¾ il saldo corrente dell’esercizio cui è imputata la spesa, risultante dal prospetto degli equilibri allegato al bilancio di previsione.

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b) la copertura finanziaria delle spese di investimento imputate agli esercizi successivi a quello in corso di gestione può essere costituita da una delle seguenti modalità alternative:

¾ l’accertamento di un’entrata imputata al titolo 4, 5 o 6 delle entrate, a seguito di un obbligazione giuridica perfezionata;

¾ da una quota del margine corrente di competenza finanziaria dell’equilibrio di parte corrente rappresentato nel prospetto degli equilibri allegato al bilancio di previsione, di importo non superiore ai limiti previsti dal principio contabile generale della contabilità finanziaria. Tale limite identifica la quota della previsione del margine corrente di competenza che può considerarsi consolidata, e costituire copertura agli investimenti imputati agli esercizi futuri compresi nel bilancio di previsione.

¾ la quota del margine corrente costituita da 50% delle previsioni riguardanti l’incremento di gettito derivante dall’applicazione di nuove o maggiori aliquote fiscali e derivanti dalla maggiorazione di oneri concessori e sanzioni, formalmente deliberate, stanziate nel bilancio di previsione e non accertate negli ultimi tre esercizi rendicontati, al netto dell’eventuale relativo FCDE. Trattandosi di previsioni di nuove e maggiore entrate, tali risorse non sono comprese nella quota consolidata del margine corrente di cui al precedente punto;

¾ la quota del margine corrente costituita da riduzioni permanenti della spesa corrente, realizzate nell’esercizio in corso e risultanti da un titolo giuridico perfezionato, non compresa nella quota del margine corrente consolidata.

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VERIFICA ATTENDIBILITA’ E CONGRUITA’ DELLE PREVISIONI ANNO 2016-2018

A) ENTRATE CORRENTI

Ai fini della verifica dell’attendibilità delle entrate e congruità delle spese previste per gli esercizi 2016-2018, alla luce della manovra disposta dall’ente, sono state analizzate in particolare le voci di bilancio appresso riportate.

Imposta municipale propria

L’imposta municipale propria è disciplinata dall’art. 13 del D.L. n 201 del 6 dicembre 2011.

L’aliquota base è dello 7,6‰, con la possibilità per i Comuni di aumentarla o diminuirla, con deliberazione consiliare, fino a 0,3 punti percentuali;

L’I.M.U. non si applica:

1. alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie e proprietà indivisa da adibire ad abitazione principale e le relative pertinenze dei soci assegnatari;

2. ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;

3. alla casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di sentenza di separazione legale, annullamento o scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;

4. all’unico immobile posseduto e non concesso in locazione dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate, alle Forze di polizia, nonché al personale dei Vigili del Fuoco per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica;

5. ai fabbricati rurali ad uso strumentale;

6. ai fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.

Con deliberazione della Commissione Straordinaria n. 53 del 29 aprile 2016 per l'anno 2016 sono state confermate le aliquote e le detrazioni già deliberate per il 2015.

Le aliquote decise dal Comune di Arzano, per l’anno 2015, sono pertanto le seguenti:

Categoria Aliquota

Abitazione principale 0,40%

Pertinenza abitazione principale 0,40%

Terreno agricolo 0,20%

Fattispecie diverse 0,10%

Si rileva inoltre :

• la conferma della detrazione di euro 200,00 per le abitazioni principali di sui alle categorie A/1, A/8 e A/9 e per gli immobili di edilizia residenziale pubblica;

• la riduzione del 50% per gli immobili inagibili;

• la riduzione del 50% degli immobili in ristrutturazione, come denunciata ai fini IMU;

• la riduzione del 50% per gli immobili riconosciuti di interesse storico o artistico, ai sensi dell’art.10 d.lds. n. 42 del 22 gennaio 2004;

• la riduzione del 50% per le unità immobiliari, escluse quelle rientranti nella categorie catastali A71, A/8 e A/9, concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come l'abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda nel medesimo comune;

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• la riduzione del 25% agli immobili locati a canone concordato di cui alla Legge n. 431 del 9 dicembre 1998.

Si evidenzia come, nel caso in cui si attribuisca la natura di area fabbricabile ad un terreno, l’Ente sia tenuto, in linea con le previsioni di cui al comma 20 dell’art.31 della legge 27 dicembre 2002 n. 289, a darne comunicare ai proprietari.

Il gettito è stato previsto in euro 4.105.100,00 confermando la somma accertata per IMU nel rendiconto 2015.

Il Collegio rileva come la previsione di entrata tenga conto del minor gettito ascrivibile alle unità in comodato e a quelle locate a canone concordato, visto anche l’incremento del Fondo di solidarietà comunale.

TASI

Con Deliberazione n. 50 del 29 aprile 2016, la Commissione Straordinaria, in linea con il blocco degli aumenti dei tributi e della addizionali per l'anno 2016, ha confermato le aliquote previste per la tassa per i servizi indivisibili applicate per il 2015: l’aliquota massima complessiva dell’IMU e della TASI non supera i limiti prefissati dalla sola IMU per ciascuna tipologia di immobile come disposto dal comma 677 dell’art.1 della legge 147/2013.

Invero, per effetto del disposto normativo della Legge di stabilità 2016, è stata prevista l'esclusione dalla TASI delle unità immobiliari adibite ad abitazione principale dal possessore e dall'occupante, con la sola esclusione delle unità rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9: l’aliquota massima complessiva dell’IMU e della TASI non supera i limiti prefissati dalla sola IMU per ciascuna tipologia di immobile come disposto dal comma 677 dell’art.1 della legge 147/2013.

L’ente ha previsto nel bilancio 2016, tra le entrate tributarie la somma di euro 650.000 per il tributo sui servizi indivisibili (TASI) istituito con i commi da 669 a 681 dell’art.1 della legge 147/2013, confermando le somme accertate con il rendiconto 2015.

Il Fondo di solidarietà comunale ha quantificato in euro 506.438,80 l'effetto che sulle entrate avrà l’abolizione della TASI sulla abitazione principale escluse le categorie catastati A1,A/8 e A/9: tale risulta infatti il ristoro abolizione TASI abitazione principale.

L’Ente nel termine perentorio del 14 ottobre dovrà inviare al MEF ai fini della loro pubblicazione le deliberazioni di approvazione delle aliquote e delle detrazioni, nonché i regolamenti dell’IMU.

Addizionale comunale Irpef

L’ente ha disposto con Delibera n. 18 del 24 febbraio 2016 la conferma dell’addizionale comunale Irpef da applicare per l’anno 2016, con applicazione nella misura dello 0,6 per cento.

Il gettito è previsto in euro 1.250.000, confermando la somma accertata con il rendiconto 2015, TARI

Con delibera della Commissione Straordinaria n. 51 del 29 aprile 2016 è stato approvato il piano finanziario e sono state determinate le tariffe TARI per l’anno 2016.

Il piano finanziari approvato evidenzia un costo complessivo del servizio pari ad euro 6.545.623,38 e trova corrispondenza nelle previsioni di spesa.

La tariffa è determinata sulla base della copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio del servizio rifiuti compresi quelli relativi alla realizzazione ed esercizio della discarica ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone il trattamento.

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Le modalità di commisurazione della tariffa è stata fatta sulla base del criterio medio- ordinari (ovvero in base alla quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte) e non sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti.

L’ente ha previsto nel bilancio 2016, la somma di euro 16.060.190,04, di cui euro 9.514.566,66 relative a reimputazioni ed euro 6.545.623,38 per il ruolo ordinario 2016.

Ad oggi, in materia di servizio rifiuti oltre al ruolo 2016, non è stato ancora inviato alla riscossione il ruolo relativo all’annualità 2015. L’adempimento è di particolare urgenza al fine di evitare per l’Ente il ricorso ad eventuali anticipazioni di tesoreria.

T.O.S.A.P. (Tassa sull’occupazione di spazi ed aree pubbliche)

Con Deliberazione n. 52 del 29 aprile 2016 le tariffe relative alla Tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche già in vigore per l'anno 2015.

Il gettito per il 2016 è previsto in euro 300.000 sulla base degli atti di concessione in essere e di quelli programmati per il 2015.

La previsione tiene conto del maggior gettito che l'Ente realizzerebbe per la riattivazione dei passi carrabili decisa nel luglio del 2015 e che, presumibilmente nel corso del 2016, dovrebbe dare i primi risultati.

Risorse relative al recupero dell’evasione tributaria

Le entrate relative all’attività di controllo delle dichiarazioni subiscono le seguenti variazioni:

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In merito all’attività di controllo delle dichiarazioni e dei versamenti, l’organo di revisione ricorda come se in materia di ICI/IMU in termini percentuali l’Ente, nell’ultimo anno, abbia realizzato più dell’importo preventivato, per TARSU/TIA/TASI i risultati siano ancora non soddisfacenti.

In ogni caso, stante la prescrizione degli accertamenti dell’ICI :

• nell’anno 2017, la previsione dovrebbe riferirsi ai soli evasori totali;

• per l’anno 2018 la previsione appare improbabile;

Non sono previsti accertamenti per IMU, non rinvenendosi previsioni di entrata.

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