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SPESE PER TITOLI E MACROAGGREGATI

Nel documento C I T T A D I A R Z A N O (pagine 19-30)

finalità di cui agli articoli 142 e 208, comma 4, del codice della strada, come modificato dalla Legge n.120 del 29 luglio 2010.

La quota vincolata è destinata al titolo I della spesa.

L’entrata presenta il seguente andamento:

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B) SPESE PER TITOLI E MACROAGGREGATI

Le previsioni degli esercizi 2016-2018 per macroaggregati di spesa corrente confrontate con la spesa risultante dagli interventi dal rendiconto 2015 e la seguente tenendo conto che la corrispondenza fra interventi e macroaggregati è la seguente:

interventi ex DPR 194/96 macroaggregati D.Lgs.118/2011 1) Personale

1) Redditi da lavoro dipendente 7) Imposte e tasse

2) Imposte e tasse a carico dell'Ente 2) Acquisto di beni di consumo

3) Prestazioni di servizi 4) Utilizzo di beni di terzi

3) Acquisto di beni e servizi 5) Trasferimenti correnti

4) Trasferimenti correnti 5) Trasferimenti di tributi 6) Fondi perequativi 6) Interessi passivi ed oneri finanziari diversi

7) Interessi passivi

8) Altre spese per redditi di capitale 8) Oneri straordinari della gestione corrente

9) Ammortamenti di esercizio 10) Fondo Svalutazione Crediti 11) Fondo di Riserva

9) Altre spese correnti

A seguire, si riporta lo sviluppo della previsione per aggregati di spesa.

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Spese di personale

La spesa per redditi di lavoro dipendente prevista per gli esercizi 2016-2018, tiene conto della programmazione del fabbisogno e del piano delle assunzioni e:

‰ dei vincoli disposti dall’art. 3, comma 5 e 5 quater del D.L. 90/2014 sulle assunzioni di personale a tempo indeterminato;

‰ dei vincoli disposti dall’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2010 sulla spesa per personale a tempo determinato, con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa; che obbligano a non superare la spesa dell’anno 2009

‰ dell’obbligo di riduzione della spesa di personale disposto dall’art. 1 comma 557 della Legge 296/2006 rispetto a valore medio del triennio 2011/2013.

La programmazione del personale, sebbene rientrante nei limiti evidenziati, contrasta con l’articolo 1 comma 319 della Legge n. 08/2016 (Legge di Stabilità 2016) che per le Amministrazioni pubbliche, ha previsto l’indisponibilità dei posti di livello dirigenziale vacanti alla data del 15 ottobre 2015.

A tal proposito, l’organo di revisionesegnaladiaver espresso parere favorevole alla programmazione del fabbisogno del personale ad eccezione delle assunzioni a tempo indeterminato delle figure dirigenziali, raccomandando nel contempo che la programmazione del fabbisogno fosse comunque subordinata al costante monitoraggio degli equilibri di bilancio, anche in relazione alla diminuzione delle disponibilità di cassa riscontrate nell’ultimo periodo.

La tabella che a seguire si riporta, evidenzia come la previsione per gli anni 2016, 2017 e 2018 sia inferiore alla spesa media del triennio 2011/2013.

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Il limite massimo previsto in bilancio per incarichi di collaborazione autonoma viene rispettato per gli anni 2016-2018.

Spese per acquisto beni e servizi

Non essendo fornito il dettaglio della voce di spesa relativa a formazione e consulenza, al fine di stabilire eventuali importi da escludersi dal conteggio dei limiti di spesa, il collegio ha considerato l’intero importo dello stanziamento indicato.

La previsione di spesa, come evidenziato dalla tabella seguente, non tiene conto dei vincoli posti dal saldo di finanza pubblica.

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La Corte costituzionale con sentenza 139 del 2012 e la Sezione Autonomie della Corte dei Conti con delibera 26 del 20/12/2013 hanno stabilito che deve essere rispettato il limite complessivo ed è consentito che lo stanziamento in bilancio fra le diverse tipologie avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell’ente.

Il prospetto appena riportato evidenzia il mancato rispetto del limite complessivo e dei limiti specifici.

Il Collegio ammonisce l’Ente a contenere comunque le spese nei limiti previsti dalla normativa.

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Fondo crediti di dubbia esigibilità

Dal prospetto allegato alla delibera di approvazione del bilancio, si evincono, per le diverse annualità, accantonamenti al fondo svalutazione crediti di dubbia esigibilità inferiori agli importi minimi di legge, come indicati nel prospetto.

L’Organo di revisione riscontra, inoltre, la non congruità degli importi accantonati in relazione alle diverse entrate stanziate in bilancio, in particolare per la voce di entrata relativa alle sanzioni amministrative del CdS.

Per tali entrate, infatti, il Collegio ricorda come già in sede di bilancio di previsione 2015 fosse stato stanziato un importo pari all’intera quota che mediamente non viene riscossa, il che non è accaduto per 2016, 2017 e 2018.

In dettaglio, questi gli accantonamenti operati dall’ente nel triennio 2016-2018.

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A fronte di una previsione di incasso per Sanzioni amministrative Cds di euro 2.080.000,00 per ciascuna annualità, l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità risulta del tutto insufficiente, se si considera che, mediamente, l’Ente, come riportato nella Delibera della Commissione straordinaria n. 29 del 15 marzo 2016, a fronte di verbali notificati per euro 2.080.000,00 incassa solo l’importo di 449.280,00.

Il Collegio ritiene non adeguato il fondo crediti di dubbia esigibilità.

Il fondo crediti di dubbia esigibilità per gli anni 2016-2018 risulta come dai seguenti prospetti:

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ORGANISMI PARTECIPATI

Gli organismi partecipati sono riportati nella tabella che, a seguire, si riporta:

Denominazione Quota detenuta Risultato

esercizio 2014

Risultato esercizio 2013

Artianum srl in liquidazione 100% 25.046 (847.354)

Fallimento Arzano multiservizi in liquidazione spa

51% Anno 2011

(417.585)

***********

Consorzio cimiteriale Arzano-Casoria- Casavatore

33% 16.554,53 86.110,94

Il Collegio rimanda alle osservazioni già formulate nel parere reso per il rendiconto 2015 in merito al fatto che sia per Artianum srl in liquidazione che per il Consorzio Cimiteriale non risultano ancora approvati i consuntivi 2015.

Riguardo alla partecipata Artianum srl in liquidazione si rileva che l’Ente a far data dall’1 dicembre 2015 ha internalizzato il servizio idrico integrato e con delibera di C.S. n. 55 del 3 maggio è stato approvato il Piano dei costi e tariffe del servizio per l’anno 2016.

In materia di servizio idrico, si rileva come l’ente abbia formulato previsione di spesa limitatamente all’anno 2016, nulla si rileva per le annualità 2017 e 2018.

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SPESE IN CONTO CAPITALE

L’ammontare della spesa in conto capitale, pari a euro:

• 9.343.825,97 per l’anno 2016;

• 12.819.690,81per l’anno 2017;

• 1.458.041,23 per l’anno 2018,

è pareggiata dalle entrate ad essa destinate nel rispetto delle specifiche destinazioni di legge, come dimostrato nel punto 5 delle verifiche degli equilibri.

Finanziamento spese investimento con Indebitamento

Le spese d’investimento previste negli anni 2016,2017e 2018 sono finanziate con indebitamento, così distinto:

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Limitazione acquisto mobili e arredi

La spesa prevista nell’anno 2016 per acquisto mobili e arredi rientra nei limiti disposti dall’art.1, comma 141 della Legge n.228 del 24/12/2012.

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INDEBITAMENTO

L’ammontare dei prestiti previsti per il finanziamento di spese in conto capitale risulta compatibile per gli anni 2016, 2017 e 2018 con il limite della capacità di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL come dimostrato dal calcolo riportato nel seguente prospetto.

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L’incidenza degli interessi passivi compresi quelli derivanti da garanzie fideiussorie prestate, sulle entrate correnti del penultimo rendiconto precedente o su quelle previste è così prevista in relazione anche ai limiti di cui al citato art. 204 del TUEL.

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Interessi passivi e oneri finanziari diversi

La previsione di spesa per gli anni 2016, 2017 e 2018 per interessi passivi e oneri finanziari diversi, pari a euro 491.000,00 è congrua sulla base del riepilogo predisposto dal responsabile del servizio finanziario degli altri prestiti contratti a tutt’oggi e rientra nel limite di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUELcome calcolato nel precedente prospetto.

Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale registra la seguente evoluzione:

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CONCLUSIONI

In relazione alle motivazioni specificate nel presente parere, richiamato l’articolo 239 del TUEL e tenuto conto delle considerazioni sopra svolte,l’organo di revisione, esprime parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2016-2018, a condizione che si ponga rimedio nell’immediato ai rilevi formulati nella presente relazione, in particolare, si richiama la necessità di:

• rideterminare l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità per il triennio 2016-2018;

• riformulare le previsioni di spesa eccedenti i limiti di legge, in maniera da tener conto dei vincoli posti dal saldo di finanza pubblica.

L’ORGANO DI REVISIONE

Nel documento C I T T A D I A R Z A N O (pagine 19-30)

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