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Stratigrafia della zona di Massa Marittima

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Academic year: 2021

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(1)

Stratigrafia della zona di Massa

Marittima

A.1

Unità litostratigrafiche presenti all’interno dell’area

di studio utilizzata ai fini della valutazione della

risor-sa geotermica

Si riportano, nell’ordine in cui appaiono nella stratigrafia della zona (dalla Carta [15]), le unità e le formazioni presenti nell’area di studio, di estensione 126,8 km2

, di cui in Figura 4.14 a pag. 81.

Depositi continentali quaternari • Depositi di versante (a)

• Frane in evoluzione (a1)

– Accumuli gravitativi caotici con evidenze di movimenti in atto. (Olocene) • Depositi di frana senza indizi di evoluzione (a1q)

• Depositi alluvionali (b) • Depositi eluvio-colluviali (b2)

Successione Neogenico-Quaternaria del versante tirrenico del-l’Appennino settentrionale

• Sabbie calcaree e travertini del Fiume Pecora (FPE)

– Sabbie calcaree ricche di vegetali incrostati e travertini. Ambiente fluvio-palustre. (Pleistocene medio e/o superiore)

(2)

• Argille di Casa Ghiaccino

– Argille di colo giallo con areniti calcaree (GHI) e travertini, per lo più in facies fitoclastica (GHIt). Ambiente lacustre. (Plio-Pleistocene)

• Travertini di Massa Marittima (TMM)

– Travertini prevalentemente fitoclastici e subordinatamente stromatolitici e fitoermali. Ambiente lacustre. (Plio-Pleistocene)

• Argille azzurre (FAA)

– Argille, talvolta sabbiose, grigie. Nella posizione inferiore lenti di calcaren-iti (FAAe). Presenza di franosità superficiale diffusa. Ambiente marino

da neritico interno ad esterno. (Zancleano - Piacenziano) • Sabbie di San Vivaldo (SVV)

– Sabbie e sabbie argillo gialle. Ambiente marino poco profondo. (Zan-cleano)

• Conglomerati di Gambassi Terme (GAM)

– Conglomerati e paraconglomerati ben cementati, moderatamente classati, grigio-verdi, microconglomerati, areniti e sabbie. I ciottoli sono etero-metrici (1-20 cm) e di forma da subarrotondata ad arrotondata. Ambiente da transizionale a marino poco profondo. (Zancleano)

• Filoni quarzosi mineralizzati (fm)

– Filoni quarzosi con mineralizzazioni a solfuri misti (pirite, calcopirite, blenda e galena) conseguenti a processi idrotermali. (Pliocene inferiore) • Breccia di Grotti (GRO)

– Breccia oligomittica ad elementi carbonatici, eterometrici, localmente sub-arrotondati, di calcare cavernoso, in matrice sabbiosa calcarea gialla, tal-volta abbondante. Ambiente continentale. (Messiniano superiore. Turo-liano)

• Conglomerato di Montebamboli (BAM)

– Conglomerati non classati di colore rosso arancio con ciottoli di calcari sili-cei, arenarie, diaspri, arenarie quarzoso-feldspatiche (Macigno) immersi in matrice sabbioso calcarea prevalente. Conglomerati grigi (BAMc), lenti

di argille (BAMa). Ambiente fluviale. (Messiniano superiore. Turoliano)

(3)

• Argille della Marsiliana (AMS)

– Argille maculate grigie e gialle con lenti di conglomrato nella porzione medio-alta. Areniti, sabbie violacee ed argille grigie (presso Rio Guardi-giano) (AMSS). Conglomerati ben cementati e paraconglomerati (AMSC).

Lenti di calcare di Castelnuovo (ROS5). Alternanza di argille marnose,

silt e gessi, sericolitici, a ferro di lancia e gesso areniti (AMSg).

Calcaren-iti di Fornacelle (AMSe). Marne sabbiose di Casetta Rossi (AMSm).

Ambienti: lagunare, marino e lacustre. (Messiniano inferiore - Messiniano superiore)

• Marne a Bithynia (BIT)

– Marne e siltiti calcaree di colore grigio chiaro, in strati sottili, a cui si asso-ciano, subordinatamente, areniti calcaree debolmente cementate, a grana da media a grossolana di colore nocciola. Comuni gli opercoli di Bithynia. Ambiente lacustre. (Tortoniano superiore - Messiniano inferiore)

• Argille del Torrente Fosci (FOS)

– Argille grigie a cui si intercalano, subordinatamente, banchi di conglomerati grigio-verdi, ben cementati e ben classati (diam. 0,5-5 cm). Talvolta sono presenti livelli di lignite. Ambiente lacustre. (Tortoniano superiore - Messiniano inferiore, Turoliano)

• Conglomerati rossi di Collacchia (CRO)

– Conglomerati e paraconglomerati oligomittici moderatamente classati (di-am. 2-30 cm) di colore rosso vinato, più raramente verde. I ciottoli sono rivestiti da una tipica vernice ematitica nera. Ambiente fluvial e fluvio-lacustre. (Tortoniano superiore, Turoliano)

Dominio Ligure

Unità tettonica ofiolitifera delle Argille a Palombini • Argille a Palombini (APA)

– Argilliti e siltiti grigie spesse a cui si intercalano, subordinatamente (35 %), calcari silicei grigio piombo. Membro calcareo della Cava di Bellos-guardo: calcari grigi spessi a cui si intercalano, molto subordinatamente (20 %) argilliti grigie in strati sottili (APA1). Membro pelitico-arenaceo

del Torrente Carsia: argilliti e siltiti grigio-verdi a cui si intercalano sub-ordinatamente arenarie da medie a fini (APA2). Presenza di franosità

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superficiale diffusa. Depositi torbiditici in ambiente marino profondo. (Cretacico inferiore, Aptiano p.p. - Cenomaniano p.p.)

Unità tettonica ofiolitifera di Monteverdi Marittimo - Lanciaia • Formazione di Monteverdi Marittimo (MTV)

– Sequenze torbiditiche calcareo marnose, in genere con base arenacea. Lente marnoso-arenacea di Pod. Cafaggio: marne argillose grigie chiare (45 %) e marne e calcari marnosi (25 %) a cui si intercalano areniti calcarifere di colore grigio in strati da medi a spessi (30 %) (MTVm).

Lenti argillitiche e/o marnose: argilliti ed argilliti marnose color beige, marne argillose grigio scure e, molto subordinatamente, calcari marnosi (MTVa). Lenti calcaree: calcari a grana finissima grigio chiari,

rara-mente neri, gradati, talvolta con base arenacea e tipica frattura a piuma (MTVI). Depositi torbiditici in ambiente marino profondo. (Cretacico

superiore, Campaniano - Mastrichtiano) Dominio Toscano

Unità tettonica della Falda Toscana

• Formazione anidritica di Burano - Calcare cavernoso (CCA)

– Calcari vacuolari grigi e brecce ad elementi calcarei o dolomitici da cen-timetrici a decimetri, a cemento calcareo, non stratificati (CCA). Alter-nanza di strati di dolomie nere e di anidriti bianche (BUR). Ambiente di sabkha. (Carnico - Norico)

(5)
(6)

Figura

Figura A.1: Schema strutturale delle unità tettoniche dell’area considerata [15].

Riferimenti

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