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Gli Ospedali in Italia

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Academic year: 2021

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Appendice I

Gli Ospedali in Italia

(2)

2

Regione ABRUZZO

1. OSPEDALE CIVILE REGIONALE "SPIRITO SANTO"

Città PESCARA

Informazioni

Il Presidio ospedaliero "Santo Spirito" di Pescara è l'ospedale pubblico della città di Pescara e fa parte della Azienda USL di Pescara che comprende le preesistenti Unità Locali Socio Sanitarie di Pescara, Penne e Popoli. Serve un gran bacino di utenza di oltre 300.000 persone, ripartiti in 46 Comuni, (Assistenza Sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro, Assistenza Distrettuale, Assistenza Ospedaliera)

FONDAZIONE: 1994 POSTI LETTO 750

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Banca Regionale Del Sangue Placentare, Cardiologia Interventistica, Centro Regionale Di Riferimento Di Nefrologia E Dialisi Pediatrica, Day Hospital Interospedaliero Dipartimento Medico, Dipartimento Di Medicina Trasfusionale, Dipartimento Di Oncologia Medica, Osas Centro Per Lo Studio Delle Apnee Ostruttive Nel Sonno, Pronto Soccorso, Stroke Unit Unità Di Terapia Neurovascolare, Struttura Complessa Di Radioterapia Oncologica, Unità Operativa Di Allergologia, Unità Operativa Di Anestesia, Unità Operativa Di Chirurgia Pediatrica, Unità Operativa Di Chirurgia Plastica, Unità Operativa Di Chirurgia Toracica, Unità Operativa Di Fisiopatologia Digestiva, Unità Operativa Di Malattie Infettive E Tropicali, Strutture Semplice Dipartimentale Di Malattie Metaboliche, Unità Operativa Di Medicina Nucleare E Terapia Medico Nucleare, Unità Operativa Di Oculistica, Unità Operativa Di Otorinolaringoiatria E Chirurgia Cervico-Facciale, Unità Operativa Di Pediatria Medica, Unità Operativa Di Rianimazione, Unità Operativa Di Terapia Del Dolore E Cure Palliative, Unità Operativa Di Fisiopatologia Digestiva

Tipo edilizio:

POLIBLOCCO

(3)

3

Regione BASILICATA

2. AZIENDA OSPEDALIERA SAN CARLO – CENTRO PEDIATRICO BAMBINO GESÙ

Città POTENZA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Informazioni

L’A.O.R. "San Carlo", Azienda pubblica dotata di personalità giuridica, si compone dei Presidi “San Carlo” di Potenza e “San Francesco di Paola” di Pescopagano.

Le origini storiche risalgono all’ottobre del 1810, quando fu istituito con Decreto dell’allora Re di Napoli, Gioacchino Murat. Con Legge Regionale n. 1 del 30 Gennaio 2007 è stato accorpato all’Azienda, dal 2 febbraio 2007, il Presidio Ospedaliero “San Francesco di Paola” di Pescopagano. Con l’art. 2, comma 6, della L.R. 1° luglio 2008 n. 12 è stato stabilito che L’Azienda Ospedaliera “Ospedale S. Carlo” di Potenza assume la denominazione di Azienda Ospedaliera Regionale “S. Carlo” ed esercita le funzioni di riferimento per le alte specialità e per le reti cliniche integrate dei servizi ospedalieri. Ad essa appartengono:

- l’Ospedale “S. Carlo” di Potenza;

- il Presidio Ospedaliero di Pescopagano.

Sette padiglioni ospedalieri per più di 40 unità operative complesse organizzate in dieci dipartimenti, una superficie coperta di 120mila metri quadrati. A standard elevati si accompagnano punte di eccellenza: dalla cardiochirurgia alla neurochirurgia, dalla reumatologia all'ematologia e alla nefrourologia.

Dietro le aride cifre emerge la crescita costante della qualità e della quantità dei servizi: nuove o ristrutturate unità operative (il centro per il trapianto delle cellule staminali emopoietiche, il Dea, l'intero dipartimento del cuore, il primo hospice per i malati terminali e le cure palliative dell'Italia meridionale), rinnovo del parco tecnologico con le più avanzate strumentazioni (dalla Pet - acquisita con la moderna formula gestionale dell'affitto di un'unità mobile due giorni alla settimana - alla tac 64 multislice, che rende obsoleti esami impegnativi o dolorosi come la colonscopia o la coronografia).

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

U.O. Anatomia Patologica, U.O. Anestesia e Rianimazione, U.O. Cardioanestesia rianimazione, U. O. Cardiochirurgia, U.O. Cardiologia emodinamica, U.O. Cardiologia medica, U.O. Cardiologia riabilitativa, U.O. Cardiologia Utic (unità di terapia intensiva coronarica), U.O. Chirurgia d’urgenza, U.O. Chirurgia generale, U.O. Chirurgia senologica, U.O. Dermatologia, U.O. Ematologia, U.O. Endocrinologia, malattie metaboliche e nutrizione clinica, U.O. Farmacia, U.O. Geriatria, U.O. Laboratorio analisi chimico-cliniche e microbiologiche, U.O. Litotrissia, U.O. Malattie infettive, U.O. Medicina generale, U.O. Medicina legale, U.O. Medicina nucleare, U.O.

Medicina riabilitativa, U.O. Medicina trasfusionale, U.O. Nefrologia e Dialisi, U.O.

Neonatologia, U.O. Neurochirurgia, U.O. Neurologia, U.O. Neuroradiologia, U.O.

Oculistica, U.O. Oncologia medica, U.O. Ortopedia e traumatologia, U.O.

Otorinolaringoiatria, U.O. Ostetricia e ginecologia, U.O. Ostetricia e ginecologia a indirizzo oncologico, U.O. Pediatria, U.O. Pneumologia, U.O. Pronto Soccorso, accettazione e medicina d’urgenza, U. O. di Radiologia, U.O. Reumatologia, U.O.

Urologia

Tipo edilizio:

PADIGLIONE

(4)

4

Regione BASILICATA

3. AZIENDA SANITARIA LOCALE 1 – VENOSA (DIPARTIMENTI DI VENOSA E MELFI)

Città VENOSA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Informazioni

VENOSA, FONDAZIONE: 1954-1955

L’art. 20 della L R. n. 17/2011 ha “stravolto” alcune consolidate realtà ospedaliere Lucane tra le quali l’ospedale di Venosa che dal 1° Gennaio 2012 non può più accettare “Pazienti Acuti”. L’Ospedale di Venosa, oggi è una struttura

“vuota” in tutti i sensi. Dei 97 posti letto tanto decantati da tutti i politici e dell’apertura di nuovi ambulatori non c’è traccia, addirittura gli Ambulatori esistenti stanno sempre più riducendo le attività potenzialmente erogabili.

FONTE: http://www.ecodibasilicata.it/2012/ospedale-venosa-impegni-presi-regione-asp-rispettati/]

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

VENOSA:

U.O. Medicina, U.O. UTIC, U.S. Diabetologia , U.S. CEIMI, U.O. Chirurgia, U.S.

Endoscopia Digestiva, U.O. Otorinolaringoiatria, U.O. Oculistica, U.O. Anestesia e Rianimazione, U.O. Ostetricia e Ginecologia, U.O. Pediatria, Pronto Soccorso, U.O.

Patologia Clinica, U.O. Radiologia, Uffici Amministrativi, Direzione Sanitaria

MELFI:

U.O. Medicina, U.S. Emergenza Cardiologica, U.O. Chirurgia, U.O. Ortopedia, U.S.

Endoscopia Digestiva, U.O. Neonatologia, U.O. Anestesia e Rianimazione, U.O.

Ostetricia e Ginecologia, U.S. Immunotrasfusionale, U.S. Pronto Soccorso Attivo ed OBI, Laboratorio Analisi e Servizio di Anatomia Patologica, U.O. Radiologia, SERT, Uffici Amministrativi, Direzione Sanitaria

PRESIDIO SAN GIOVANNI DI DIO - MELFI

PRESIDIO SAN FRANCESCO - VENOSA

Tipo edilizio:

VENOSA: POLIBLOCCO

MELFI: POLIBLOCCO

(5)

5

Regione BASILICATA

4. PRESIDIO OSPEDALIERO MADONNA DELLE GRAZIE

Città MATERA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Informazioni

L'ospedale è articolato in cinque blocchi funzionali.

È costituito da una piastra per i servizi generali e la diagnosi e cura; su essa si elevano i tre corpi di fabbrica a corpo quintuplo (contraddistinti con le lettere A, B, C), connessi a una estremità mediante un corpo che si sviluppa a nastro (D). La piastra, collocata su due livelli, ospita i servizi diagnosi e terapia e gran parte dei servizi generali. Ha un fronte di circa 164 metri e una profondità di 89.

I corpi di fabbrica A, B, C sono destinati per gran parte alle degenze. Il corpo D si eleva per sette livelli e ospita le prestazioni di day-hospital ed i servizi aperti, il corpo tecnologico per le centrali impiantistiche e la cucina. Questo tipo di articolazione, voluta dai progettisti, instaura un particolare rapporto tra l'organismo edilizio e il contesto paesaggistico della collina materana: l'organismo degrada verso la valle al fine di adeguarsi alla natura del terreno e di mediare l'impatto visivo della presenza del nuovo volume che passa da una altezza di 17,5 metri, a monte, a 9,30 metri, a valle. Una orientazione che guarda la valle: dal territorio di Montescaglioso alla riserva naturalistica di San Giuliano.

L'ingresso principale è posizionato al corpo D al terzo livello (il 1° fuori terra). Qui sono sistemati alcuni servizi ospedalieri che comporteranno un notevole afflusso di persone per esigenze diverse: centro prenotazioni, servizio prelievi, poliambulatorio, caffetteria.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Anestesia E Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica, Chirurgia Vascolare, Gastroenterologia Ed Endoscopia Digestiva, Geriatria, Malattie Infettive, Medicina Interna, Nefrologia E Dialisi, Neurologia, Neuropsichiatria Infantile, Oculistica, Ortopedia, Ostetricia E Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Pediatria E Neonatologia, Pneumologia, Urologia

Tipo edilizio:

MISTO

(6)

6

Regione CALABRIA

5. AZIENDA OSPEDALIERA “PUGLIESE - CIACCIO” Città CATANZARO

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

CIACCIO: POLIBLOCCO PUGLIESE: PADIGLIONE

Informazioni

L'Azienda Ospedaliera "Pugliese Ciaccio" viene istituita a seguito della Legge Regionale del 12 novembre 1994 n°

26.

L'Azienda consta di due Presidi Ospedalieri: il P.O. Pugliese sito in Viale Pio X n° 83 e il "P.O. Ciaccio " sito in Viale Pio X n° 95. La Direzione Aziendale e gli Uffici Amministrativi sono ubicati presso il Presidio di "Madonna dei Cieli"

sito in Via Vinicio Cortese n° 25.

Negli anni '40, poiché perdurava l'incidenza della tubercolosi, L'INPS, dopo aver acquistato, a nord della città, un vasto appezzamento di terreno, venne nella determinazione di costruire un dispensario da utilizzare solo per il ricovero dei lavoratori dipendenti da strutture pubbliche, convenzionate con l'Istituto previdenziale, cioè il Presidio "Ciaccio" successivamente rinominato, nell'anno 2005, Presidio "Ciaccio ".

Molti anni dopo, l'Ospedale, attraverso l'impegno dei suoi amministratori che avevano saputo interpretare, concretamente, la realtà sanitaria cittadina collegandola ai bisogni della gente, fu trasformato in una struttura di ampio respiro assistenziale.

Saltata l'ipotesi che prevedeva la fine dei lavori entro l'autunno del 1966, anche per la mancata disponibilità finanziaria e con un progetto del Consiglio di amministrazione che portò in corso d'opera i posti letto da 400 a 800, il nuovo ospedale venne aperto sia pure parzialmente soltanto agli inizi degli anni '70, con i lavori ancora incompleti.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Anatomia Patologica, Anestesia E Rianimazione, Cardiologia - Utic, Centro Trasfusionale, Chimica Clinica, Chirurgia Generale, Chirurgia Pediatrica, Dermatologia, Diabetologia , Ematoncologia Pediatrica , Emofilia, Endocrinologia, Gastroenterologia, Geriatria, Malattie Apparato Respiratorio, Malattie Infettive, Medicina D'urgenza E Pronto Soccorso, Medicina Fisica E Riabilitativa, Medicina Generale, Medicina Nucleare, Microbiologia E Virologia, Nefrologia E Dialisi, Neurochirurgia, Neurologia, Oculistica, Odontoiatria, Ortopedia, Ostetricia E Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Patologia Neonatale, Pediatria, Radiologia , Radioterapia, Reumatologia, Terapia Del Dolore, Urologia

PRESIDIO PUGLIESE PRESIDIO CIACCIO DE LELLIS

MADONNA DEI CIELI - UFFICI

(7)

7

Regione CALABRIA

6. AZIENDA OSPEDALIERA DI COSENZA – OSPEDALE ANNUNZIATA

Città COSENZA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

POLIBLOCCO

Informazioni

L'Azienda Ospedaliera di Cosenza viene costituita con D.P.G.R. n. 170 del 8.2.95, Ha personalità giuridica pubblica, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. La sede legale si trova a Cosenza in Via S. Martino snc, ne fanno parte gli stabilimenti ospedalieri dell'Annunziata, Mariano Santo e Santa Barbara di Rogliano

L'Ospedale Annunziata è costituito da un edificio principale, costruito nel 1939, cui si sono aggiunti nel tempo altri 6 edifici, nei quali operano vari servizi, unità operative, Direzione Sanitaria, ecc. Inoltre, il presidio ospedaliero è dotato di un piccolo eliporto per il Servizio di Emergenza "118". E’ in fase di Ultimazione ( sono in atto le procedure di accerditamento) la palazzina dedicata alle Malattie Infettive ed alla Ematologia. Sono in atto lavori per completare i collegamenti con gli altri plessi dell’edificio destinato al DEA( Pronto Soccorso, Rianimazione, Cardiologia, Cardiochirurgia, Chirurgia d'Urgenza, Medicina d'Urgenza), Riabilitazione e Rieducazione funzionale, Complesso Operatorio, Morgue. Negli ultimi anni ‘90 erano state ammodernate alcune unità operative:

Oculistica, Pediatria, Neurochirurgia, Medicina "Valentini", Medicina Nucleare, Neurologia, Diabetologia, Ufficio Ticket e l'Ostetricia e Ginecologia, ove è possibile effettuare il parto in acqua ed il rooming - in. Il reparto è, altresì, dotato di una casa parto, nella quale la paziente potrà vivere la nascita, insieme alla sua famiglia, nel modo più naturale e dolce possibile. Da qualche tempo sono iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali adibiti a Pronto Soccorso e dei locali della Morgue.

L'Ospedale Mariano Santo è costituito da un edificio costruito negli anni '30. sono in fase di ultimazione i lavori del nuovo plesso destinato alla Dermatologia Oncologica. E’ in corso di attivazione il secondo acceleratore lineare per la Radioterapia che consentirà l’incremento delle prestazioni. L'Ospedale S. Barbara ubicato nel comune di Rogliano è stato realizzato per soddisfare le richieste di prestazioni delle popolazioni residenti nei comuni del Savuto, sprovvisti di strutture. Nell'Ospedale attualmente sono stati effettuati lavori di ristrutturazione che consentiranno l'attivazione dei posti dialisi. Le opere di miglioramento di tipo strutturale sono state poste in essere per garantire condizioni migliori di permanenza.

Sul piano assistenziale è stata intrapresa la politica di potenziare l'attività di day-hospital e day-surgery, per umanizzare la struttura ospedaliera e per indirizzare l'attività di degenza ordinaria ad una maggiore qualificazione delle patologie trattate.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Anatomia Patologica - Andrologia E Fisiopatologia Della Riproduzione – Anestesiologia - Cardiologia E UTC - Chirurgia d’Urgenza Docimo - Chirurgia Generale “Falcone” - Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica “Migliori” - Chirurgia Pediatrica - Chirurgia Vascolare – Ematologia - Endocrinologia E Diabetologia – Farmacia – Fisiatria - Gastroenterologia Ed Endoscopia Digestiva – Geriatria - Immunoematologia E Medicina Trasfusionale - Laboratorio Analisi - Malattie Infettive - Medicina Reumatologica "Cosco" - Medicina d'Urgenza - Medicina Nucleare - Medicina Generale "Valentini" - Nefrologia-Dialisi E Trapianti – Neonatologia – Neurologia – Neurochirurgia – Neuroradiologia - Oculistica E Trapianti Corneali – Odontostomatologia – Ortopedia – Otorinolaringoiatria - Ostetricia E Ginecologia – Pediatria - P. Soccorso OBI E TRIAGE – Rianimazione – Radiodiagnostica – Rianimazione – Urologia - Virologia E Microbiologia

(8)

8

Regione CALABRIA

7. AZIENDA OSPEDALIERA “BIANCHI-MELACRINO-MORELLI” Città REGGIO CALABRIA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

POLIBLOCCO

Informazioni

L'Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli" di Reggio Calabria è stata costituita con D.P.G.R. n. 170 in data 8 febbraio 1995 e ne fanno parte i presidi ospedalieri

"Ospedali Riuniti"

"Ospedale E.Morelli"

di Reggio Calabria. Sono antiche le origini del Civico Ospedale di Reggio Calabria che sorse alla dipendenza dell'autorità ecclesiastica. Il decreto di Gioacchino Murat del 16 ottobre 1809 lo sottrasse a questa autorità per passarlo in un primo momento alla giurisdizione della Commissione di Beneficenza a cui successe con l'unificazione del Regno, la Congregazione di Carità. Fu distrutto nel 1594 dall'incendio appiccato dai Turchi e fu raso al suolo dal terremoto nel 1783 e da quello del 1908. Nel 1912 la Congregazione di Carità presieduta dall'avvocato Giuseppe Carbone deliberava di procedere alla ricostruzione dell'ospedale civico nella località denominata "Campi Francesi" e nel 1914 affidò la direzione del relativo progetto all'Ingegner De Nava. I lavori iniziarono il 2 aprile del 1929. I Principi di Piemonte il 31 maggio 1932 inaugurarono gli Ospedali Riuniti Melacrino Bianchi. Il primo Direttore Sanitario fu il Prof. Carossini - Primario Chirurgo.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Centro Emofilia - Servizio Emostasi E Trombosi, Centro Microcitemie, Centro Regionale Trapianti, Centro Unico Regionale Trapianti Di Cellule Staminali E Terapie Cellulari (Ctmo), Neurologia - Centro Regionale Epilessie, Patologia Clinica E Centro Regionale Di Tipizzazione Tissutale, Servizio Autonomo Di Ecografia, Servizio Di Dietetica E Nutrizione Clinica, Servizio Di Farmacia Ospedaliera, Servizio Di Prevenzione E Protezione, Servizio Sociale, Ssd Citologia Diagnostica E Prevenzione Dei Tumori Unità Di Patologia Mammaria, U.O. Di Otorinolaringoiatria E Chirurgia Cervico- Facciale, U.O. Anatomia Patologica, U.O.

Anestesia, U.O. Cardiologia – Utic, U.O. Chirurgia D'urgenza, U.O. Chirurgia Generale, U.O.

Chirurgia Toracica, U.O. Chirurgia Vascolare Ed Endovascolare, U.O. Dermatologia, U.O.

Ematologia, U.O. Fisiatria, U.O. Fisica Sanitaria, U.O. Gastroenterologia Ed Endoscopia Digestiva, U.O. Genetica Medica, U.O. Malattie Infettive, U.O. Medicina Generale, U.O.

Medicina Nucleare, U.O. Microbiologia, U.O. Nefrologia, U.O. Neonatologia, U.O.

Neurochirurgia, U.O. Neuroradiologia, U.O. Oculistica, U.O. Oncologia, U.O. Ortopedia, U.O. Ostetricia E Ginecologia, U.O. Pediatria, U.O. Pronto Soccorso E Accettazione, U.O.

Radiologia, U.O. Radioterapia, U.O. Rianimazione, U.O. Servizio Immunotrasfusionale, U.O. Urologia E Trapianti Reni, U.O. Virologia

PRESIDIO RIUNITI

PRESIDIO MORELLI

(9)

9

Regione CAMPANIA

8. OSPEDALI DEI COLLI “MONALDI – COTUGNO – C.T.O.”

Città NAPOLI

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

POLIBLOCCO

Informazioni

Prevista nell’ambito del provvedimento di riassetto ospedaliero della Regione Campania, approvato con decreto n.

49 del 27 settembre 2010 dal Commissario ad Acta per la prosecuzione del Piano di Rientro del Settore Sanitario, nasce dalla fusione delle disciolte Aziende Ospedaliere “V. Monaldi”, ad indirizzo pneumo-cardiovascolare, l’Azienda Ospedaliera “D. Cotugno” ad indirizzo infettivologico ed epatologico, e dall’accorpamento del presidio ospedaliero C.T.O. (Centro Traumatologico Ortopedico), prima appartenente all’ASL Napoli 1 Centro, ad indirizzo ortopedico-riabilitativo.

L’idea di coniugare l’attività clinica con quella scientifica e di ricerca vede l’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli impegnata in progetti didattici sia “pre” sia “post-laurea”. L’Azienda è riconosciuta, infatti, come centro di formazione e di didattica ed è sede di didattica universitaria in partnership con la Seconda Università degli Studi di Napoli (SUN). L’Azienda Ospedaliera dei Colli, inoltre, è sede di tirocinio di diverse specializzazioni della Facoltà di Medicina e Chirurgia ed è convenzionata con la Seconda Università degli Studi di Napoli e con L’Università degli Studi Federico II di Napoli.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

DIPARTIMENTI:

AREA CRITICA, CHIRURGIA CARDIOVASCOLARE E DEI TRAPIANTI, CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA, CURA AIDS E MALATTIE ONCOLOGICHE, FISIOPATOLOGIA E RIABILITAZIONE RESPIRATORIA, MALATTIE INFETTIVE ED URGENZE INFETTIVOLOGICHE, MEDICO E CARDIOLOGICO, ORTO-NEURO- MOTORIO, PNEUMOLOGIA, SERVIZI DIAGNOSTICI

MONALDI

COTUGNO

C.T.O

(10)

10

Regione CAMPANIA

9. AZIENDA OSPEDALIERA ANTONIO CARDARELLI

Città NAPOLI

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

PADIGLIONE

Informazioni

La costruzione dell’ Ospedale fu iniziata nel 1927; il progetto e l’esecuzione furono affidati al giovane architetto Rimini.L’Ospedale fu costruito su una collina, in posizione pianeggiante, ben ventilata ed ottimamente esposta.

La costruzione del "Nuovo Ospedale Moderno di Napoli", cui fu dato il nome di "23 Marzo", ebbe termine nel 1934. I vari padiglioni ad indirizzo specialistico e l’insieme delle altre infrastrutture furono completate negli anni 39-40. Negli anni della guerra fu requisito prima dai tedeschi e successivamente dalle Forze Alleate di liberazione.

Nel 1943 l’Ospedale fu intitolato ad Antonio Cardarelli (Civitanova 1832- Napoli 1927), clinico ricercatissimo, maestro venerato, senatore del Regno.

Nel 1974 fu realizzato l’eliporto, in considerazione dell’incremento funzionale di Strutture sanitarie preposte all’assistenza di pronto soccorso e con modalità d’intervento a carattere interregionale, che richiedevano una via aerea di trasporto.

Nel 1988 fu completato il Nuovo Paglione di Ortopedia e Riabilitazione che comprende tre complessi: un blocco operatorio, un settore funzionale, un settore di degenza.

Nel novembre del 1990 fu inaugurato, da Sua Santità Giovanni Paolo II, il Padiglione dell’Emergenza, sviluppato su cinque piani, che rappresenta tuttora una delle migliori strutture dipartimentali di Pronto soccorso in campo nazionale, per la modernità tecnologica, l’efficienza del personale e l’efficacia delle prestazioni erogate.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

UOSD Medicina D’urgenza, UOSD Chirurgia D’urgenza, UOSD Centro Grandi Ustionati–

Chirurgia Plastica, UOSC Cardiologia con UTIC, UOSC Neurochirurgia, UOSC Neurologia – Stroke Unit, UOSC Neurofisiopatologia, UOSC Gastroenterologia, UOSC TIN, UOSC CORE – COT, UOSC Pronto Soccorso – OB, UOSC Medicina 1, UOSC Medicina 2, UOSC Medicina 3, UOSC Medicina 4, UOSC Medicina 5, UOSC Cardiologia Riabilitativa, UOSD Dermatologia, UOSD Reparto Detenuti, UOSC Riabilitazione Specialistica, UOSC Chirurgia 1, UOSC Chirurgia 2, UOSC Chirurgia 3, UOSC Ortopedia 1, UOSC Ortopedia 2, UOSC Chirurgia Vascolare, UOSC Chirurgia Maxillo – Facciale, UOSD Odontostomatologia, UOSC Chirurgia Toracica, UOSC Oculistica, UOSC Otorinolaringoiatria, UOSC Urologia, UOSC Ostetricia e Ginecologia, UOSC CEB Trapianto Fegato, UOSC CLSE Trapianto Fegato, UOSC Epatologia, UOSD Nefrologia, UOSC UTIF, UOSC Ematologia, UOSC Ematologia con TMO, UOSC Oncologia, UOSC Pneumologia 1, UOSC Pneumologia 2, UOSC Endoscopia Bronchiale, UOSD Microcitemia, UOSC Terapia Dolore e Cure Palliative, UOSC Radiologia Generale e PS, UOSC Radiologia Vascolare ed Interventistica, UOSC Neuroradiologia, UOSC Farmacia, UOSC Patologia Clinica, UOSC Anatomia Patologica, UOSC SIMT, UOSC Genetica, UOSC Rianimazione DEA, UOSC Tipo – OTI Attività Anestesiologiche, UOSC TIGU, AMMINISTRAZIONE

(11)

11

Regione CAMPANIA

10. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA FEDERICO II

Città NAPOLI

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

CITTADELLA

Informazioni

L'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II costituisce la maggiore e più articolata struttura ospedaliera universitaria del Mezzogiorno ed una delle strutture sanitarie di più elevata qualificazione e specializzazione del territorio nazionale.

Il Policlinico della Facoltà Federico II e' stato edificato a partire dai primi anni sessanta. La costruzione, effettuata con tecniche edilizie all'epoca all'avanguardia, secondo un modello a padiglioni tuttora integralmente conservato, con l'aggiunta di alcuni edifici, e stata terminata nel 1972. Diventato nel 1995, a seguito dell'attuazione della riforma sanitaria del 1992, Azienda Universitaria Policlinico, si e' poi trasformato, a decorrere dal 1^ gennaio 2004, in Azienda Ospedaliera Universitaria con Decreto Rettoriale (n. 29412) del 31 Luglio 2003, che ha recepito il Protocollo d'Intesa stipulato nel 2003 tra l'Università' degli Studi di Napoli Federico II e la Regione Campania.

Nel Complesso di Cappella Cangiani, situato nella zona collinare di Napoli, l'AOU Federico II si integra con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università' degli Studi di Napoli Federico II, le cui attività di didattica e ricerca sono intimamente e inscindibilmente connesse con l'attivita' assistenziale. La Facoltà di Medicina e Chirurgia costituisce una delle principali sedi di ricerca scientifica della realtà nazionale ed e' una delle prime nella produzione scientifica. E' inoltre sede, oltre che dei corsi di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria, e dei Diplomi di Specializzazione per Medici, anche di 16 Corsi di Laurea per le professioni sanitarie, e di numerosi Dottorati di ricerca.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Anatomia Patologica E Citopatologia, Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva, Terapia Iperbarica, Terapia Antalgica, Chirurgia Generale E Geriatrica, Endoscopia Diagnostica Ed Operativa, Chirurgia Generale, Oncologica, Bariatrica E Videoassistita, Chirurgia Generale, Toracica, Vascolare Ed Endovascolare, Chirurgia, Ortopedia, Traumatologia, Microchirurgia E Riabilitazione, Clinica Medica, Diagnostica Per Immagini E Radioterapia, Emergenza Ostetrica E Ginecologica E Medicina Della Riproduzione, Urologia, Ginecologia, Ostetricia E Fisiopatologia Della Riproduzione Umana, I Divisione Di Tisiologia E Malattie Apparato Respiratorio, Igiene Ospedaliera, Medicina Del Lavoro E Di Comunita, Ii Divisione Di Tisiologia E Malattie Apparato Respiratorio, Malattie Infettive E Medicina Legale, Medicina Di Laboratorio, Medicina Interna, Geriatria, Patologia Cardiovascolare E Immunitaria E Cardiochirurgia, Neuroscienze E Comportamento, Odontostomatologia E Chirurgia Maxillo-Facciale, Oftalmologia, Oncologia Ed Endocrinologia Clinica, Otorinolaringoiatria E Scienze Affini, Patologia Clinica, Patologia Sistematica, Pediatria, Pediatria Generale E Specialistica, Scienze Neurologiche, Servizio Autonomo Di Immunoematologia E Medicina Trasfusionale, Servizio Autonomo Di Medicina Dello Sport

(12)

12

Regione CAMPANIA

11. AZIENDA OSPEDALIERA SAN GIUSEPPE MOSCATI

Città AVELLINO

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

CITTADELLA

Informazioni

Con Decreto del Presidente della Giunta della Regione Campania n° 12257 del 22 dicembre 1994 viene costituita L’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specialità “San Giuseppe Moscati” di Avellino.

L’Azienda, conosciuta anche come “Città Ospedaliera” sorge in Contrada Amoretta, su una superficie di 140mila metri quadrati. E’ costituita da un grande plesso ospedaliero di cinque piani, da una palazzina che ospita la sede legale-amministrativa e da un altro fabbricato, in via di ultimazione, che andrà ad ospitare l’Attività Libero Professionale.I posti letto della Città ospedaliera sono 570 (481 per la degenza ordinaria, 60 per il day hospital e 29 per il day surgery). Ventuno, invece, le sale operatorie, due le sale parto e quattro le sale travaglio. Le camere di degenza sono singole o doppie, tutte con bagno, televisore e predisposizione per il collegamento a Internet. L’area verde esterna occupa una superficie di 2500 metri quadrati. L’interno del plesso ospedaliero ha una forma a raggiera che si estende attorno a una grande piazza, coperta da una lente concava. Nella struttura si trova anche un polo didattico, con aule e segreterie, a disposizione degli allievi che frequentano le Lauree Triennali nelle Professioni Sanitarie, nonché un’aula magna con 250 posti a sedere. Per agevolare l’accesso degli utenti alle varie Unità operative è stata predisposta una segnaletica che divide idealmente l’edificio in due blocchi, identificati con i colori arancione e blu. L’indicazione dei reparti è presente su cartelloni sistemati anche in tutti gli 8 ascensori riservati agli utenti (23 quelli dedicati al personale e ai distributori). Diversi i momenti significativi della storia dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati”, al suo nascere distribuita in 4 plessi ospedalieri allocati in diversi punti del territorio urbano ed extraurbano: l’entrata in funzione di un primo blocco del plesso ospedaliero, nel 2005, con il trasferimento del Dipartimento Materno-Infantile, fino ad allora ubicato nel cosiddetto ospedale

“Capone” di via Ferriera; nel 2008, il passaggio a Contrada Amoretta del plesso “San Giacomo” di Monteforte Irpino. Nello stesso anno, l’apertura al pubblico dell’Unità operativa di Radioterapia, sistemata al pianoterra della Città ospedaliera. Nell’agosto del 2010, il trasloco del plesso “Maffucci”di via Pennini, cui ha fatto seguito, tre mesi dopo, quello del plesso di Viale Italia. La chiusura del plesso di viale Italia ha segnato la fine dello

“smembramento” dell’Azienda “San Giuseppe Moscati” in quattro plessi, finalmente accorpati in una vera e propria cittadella della salute, moderna e funzionale, inaugurata ufficialmente il 18 dicembre 2010.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Chirurgia Generale e Specialistica, Chirurgia Generale e Breast Unit, Gastroenterologia, Oculistica, Otorinolaringoiatra, Dipartimento Immagini, Ecografia, Medicina Nucleare, Neuroradiologia, Radiologia 1, Radiologia 2, Direzione Sanitaria, Dietologia e Nutrizione, Direzione sanitaria di presidio, Farmacia Ospedaliera, VRQ-SE, Emergenza e Accettazione, Anestesia e Rianimazione, Chirurgia D'Urgenza, Medicina D'Urgenza, Neurochirurgia, Ortopedia e Traumatologia, Pronto Soccorso, Materno Infantile, Fisiopatolgia Della Riproduzione e Sterilità di Coppia, Genetica medica, Ginecologia Sociale e Preventiva, Laboratorio Genetica Medica, Neonatologia, Neuropsichiatria Infantile, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Medicina Chirurgia Cuore e Vasi, Anestesia e Terapia Intensiva CCH, Cardiochirurgia, Cardiologia Con Utic, Cardiologia Riabilitativa, Chirurgia Vascolare, Medicina Generale e Specialistica, Allergologia e Immunolgia Clinica, Dermatologia e Dermochirurgia, Malattie Infettive, Medicina Interna, Pneumologia, Unità Fegato, Medicina di Laboratorio, Analisi Chimico – Cliniche, Anatomia e Istologia Patologica, Microbiologia, Virologia, Nefro – Urologico, Nefrologia e Dialisi, Urodinamica, Urologia, Onco – Ematologico, Ematologia con Unità di Trapianto, Fisiopatologia del Dolore e Cure Palliative, Oncologia Medica, Radioterapia, Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, Patologia dell' Invecchiamento, Geriatria, Neurologia e Stroke Unit, Terapia Intensiva Geriatrica

(13)

13

Regione CAMPANIA

12. AZIENDA OSPEDALIERA GAETANO RUMMO Città BENEVENTO

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

PADIGLIONE

Informazioni

Se la nascita della struttura ospedaliera "G. Rummo" di Benevento è piuttosto recente, le origini dell'ospedale risalgono al 1615. In quell'anno, infatti, fu costituito l'Ospedale S. Diodato, che riuniva tutti gli ospizi presenti nella città.

Nel 1861 un Decreto Luogotenenziale sopprimeva gli Enti ecclesiastici, fatta eccezione dell'Ospedale S. Diodato perché ritenuto "indispensabile alla cittadinanza".

Il 4 gennaio 1921 rappresenta una data importante: infatti, le Amministrazioni del S. Diodato e del S. Gaetano (struttura già esistente presso il quartiere Triggio, destinata al ricovero di utenza femminile) decisero di riunire i due nosocomi sotto il nome di "Ospedale Civici Riuniti di Benevento".

Il nuovo complesso fu costruito lontano dal centro storico, in località Pace Vecchia, e prese il nome di Gaetano Rummo, famoso clinico dell'Università di Napoli.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Cardiologia Clinica, Cardiologia Interventistica e UTIC, Chirurgia Vascolare, Anestesia e Rianimazione, Camera Iperbarica, Centro Terapia del Dolore e Cure Palliative, Chirurgia d’Urgenza, Centrale Operativa 118, Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, Ortopedia e Traumatologia, Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Diagnosi Prenatale Integrata, Genetica Medica, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, Neuropsichiatria Infantile, Pediatria e Adolescentologia, Neuroanestesia, Neurochirurgia, Neurologia, Neuroradiologia, Riabilitazione, Anatomia Patologica, Oncologia Medica, Radioterapia, Chirurgia Generale Oncologica, Chirurgia Maxillofacciale e Odontostomatologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, Dermatologia, Day Hospital Medico,

Gastroenterologia con endoscopia, Pneumologia, Malattie Infettive, Medicina Interna, Nefrologia e Dialisi, Reumatologia, Diagnostica per Immagini, Farmacia, Immunoematologia e Trasfusione, Nutrizione Dietetica e Medicine Complementari, Patologia Clinica

(14)

14

Regione CAMPANIA

13. AZ. OSPEDALIERA UNIVERSITARIA S. GIOVANNI DI DIO E RUGGI D’ARAGONA

Città SALERNO

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

MISTO

Informazioni

Gli Ospedali Riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona sono così intitolati in quanto discendenti dalla fusione di due ospedali salernitani, il S.Giovanni di Dio e il Ruggi d'Aragona. Il primo fu fondato nel 1183 ad opera di Matteo d'Aiello, salernitano, nato attorno al 1115, che, sebbene vissuto quasi sempre lontano da Salerno, mantenne costantemente vivo il suo affetto per la città che gli aveva dato i natali.

Dopo l'alluvione del 1954, la stessa volontà di dare un nuovo ospedale alla popolazione salernitana, in adeguamento alle mutate esigenze strutturali e funzionali, portò alla costruzione delle nuove fabbriche nell'attuale località S. Leonardo, ove le attività cominciarono a svolgersi sul finire del 1980, dopo il terremoto del 23 novembre dello stesso anno.

L'Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona diventa unica sede della facoltà di medicina dell'Universita' di Salerno.

Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia dell'Apparato Locomotore, Chirurgia Ortopedica Oncologica, Chirurgia Osteoporosi, Medicina Generale, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, Anestesia e Rianimazione del Dipartimento Area Critica, Anestesia e Terapia Intensiva Post operatoria, O.B.I. Medico Chirurgica, Centrale Operativa 118, Chirurgia Generale e d’Urgenza, Urologia, Day Surgery di Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare ed endovascolare, Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Radiologia Vascolare ed Interventistica, Odontostomatologia, Cardiochirurgia, Cardiochirurgia d'Urgenza, Cardiologia, Anestesia e Rianimazione del Dipartimento Cuore,

Riabilitazione cardiologica, UTIC, Cardiologia Interventistica – Emodinamica, Radiologia, Radioterapia, Medicina Nucleare, Fisica Sanitaria, Percorso nascite, Ginecologia, Procreazione medicalmente assistita, Gravidanza a rischio e diagnosi pre-natale, Breast – Unit, Patologia Neonatale e TIN, Pediatria, Anestesia e T.I. pediatrica, Oncoematologia Pediatrica, Chirurgia Pediatrica, Osservazione Breve Pediatrica, Accettazione e Urgenza, Neuropsichiatria infantile, Patologia clinica,

Immunotrasfusionale, Chirurgia Toracica, Chirurgia generale e trapianti di rene , Nefrologia e trapianti di rene, Chirurgia generale e trapianti di fegato, Malattie infettive, Nutrizione Clinica, ORL, Oculistica, Neurologia, Neurochirurgia, Chirurgia maxillo-facciale, Neuroradiologia, Neurologia ad indirizzo riabilitativo, Anatomia Patologia, Ematologia, Oncologia Medica, Genetica Medica, Malattie dell’apparato respiratorio, Dermatologia, Reumatologia, Endocrinologia e Malattie del Ricambio, Geriatria, Gastroenterologia con Bleeding Center

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

(15)

15

Regione EMILIA ROMAGNA

14. AZ. OSPEDALIERA DI REGGIO EMILIA – ARCISPEDALE SANTA MARIA NUOVA

Città Reggio E.

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

POLIBLOCCO

Informazioni

E’ documentata l’esistenza di un ospedale di S. Maria Nuova nel Borgo di Santa Croce fin dal 1339, ma si trattava soprattutto di uno xenodochio che si occupava più in generale di aiutare i bisognosi più che di curare gli infermi.

Del 17 ottobre 1384 è il testamento di Pinotto Pinotti a cui si fa risalire la fondazione dell’Ospedale di Reggio. Nel 1376 la conduzione dell’ospedale viene affidata all’Ordine dei Carmelitani. Dall’1.1.95, con atto di G.R. n. 6117/94 ed a sensi della L.R. n. 19/94, è stata deliberata la costituzione dell’Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia in

“Azienda Ospedaliera” di Reggio Emilia, alla quale è stata trasferita la gestione delle strutture che formavano l’Arcispedale S. M. N.(Ospedale S. Maria Nuova, Ospedale Lazzaro Spallanzani e Villa Marchi). Sulla base dei disposti normativi vigenti, L’Azienda Ospedaliera Arcispedale S. Maria Nuova sin dal 1997 ha proceduto alla riorganizzazione in forma dipartimentale di tutti i presidi ospedalieri. Più recentemente (anno 2001) è stata data attuazione a progetti interaziendali HUB & Spocke in rete con l’Azienda Ospedaliera di Parma. Dal punto di vista strutturale, va rimarcato che è stata recentemente completata, con appositi fondi finalizzati, la costruzione di un nuovo padiglione destinato a sede dell’U.O. di Malattie Infettive (fine anno 1999), ora utilizzato anche dal Day Hospital Ematologico. Inoltre, deve essere soprattutto rimarcato che attualmente è in fase di completamento un monoblocco avente 5 livelli oltre al seminterrato che si affianca all'ala est dell'ospedale esistente. E' in fase di completamento anche un edificio anteriore che si eleva per soli due livelli anch'esso posto ad est del monoblocco.

Ne conseguirà la dismissione dell’Ospedale Spallanzani. Al fine di assicurare una migliore rispondenza alle esigenze di servizio e di ottemperare alle disposizioni normative in materia di sicurezza, nel corso degli anni, sono stati effettuati anche all'interno dell'attuale monoblocco e dei padiglioni circostanti significativi lavori -non ancora terminati, di ristrutturazione, di riadattamento murario e di ampliamento.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

CARDIO-TORACO-VASCOLARE E DI AREA CRITICA, CHIRURGIA GENERALE E

SPECIALISTICHE, EMERGENZA URGENZA, DIAGNOSTICA PER IMMAGINI E MEDICINA DI LABORATORIO, MEDICINA INTERNA E SPECIALITA' MEDICHE, NEURO-MOTORIO, ONCOLOGICO E TECNOLOGIE AVANZATE, OSTETRICO GINECOLOGICO E PEDIATRICO

(16)

16

Regione EMILIA ROMAGNA

15. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI MODENA – POLICLINICO

Città MODENA

Superficie:160.000mq Area verde: 211.884mq

Posti letto: 31.12.2011 (ordinari + day hospital):744 Dipartimenti integrati: 9

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

MISTO

Informazioni

Solo nel 1758, quando ormai l'esistente ospedale non rispondeva più alla sua funzione perché piccolo ed obsoleto, il Duca Francesco III decretò la costruzione del GRANDE SPEDALE, riformando le istituzioni assistenziali e portandole sotto il suo diretto controllo; riformò gli Statuti del Collegio dei Medici e fondò il Collegio dei Chirurghi, con ciò elevandoli al rango di professionisti. Da istituzione di origine privata e di carattere religioso l'Ospedale diventò così di diritto pubblico e di carattere laico. Simbolo di questo cambiamento fu una "mano patente", cioè la palma di una mano aperta con le dita stese, con il motto "Patens omnibus" (e' aperto, accessibile, disponibile per tutti; "c'e' posto per tutti").

La mano patente fu adottata come simbolo del Policlinico quando - nel 1968 - l'Ospedale acquisì la definizione giuridica di "ente regionale", colorata di giallo su fondo blu in campo araldico, in ciò facendo propri i colori simboli della città. Oggi il Policlinico di Modena e' un'Azienda, una strada scelta per rendere la sua gestione più efficiente ed efficace, quindi per aumentare la qualità dell'assistenza.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Dipartimenti ad Attività Integrata

Dipartimento A. I. n. 1: Medicina, Medicina d'Urgenza e Specialità mediche, Dipartimento A. I. n. 2: Chirurgia generale specialità chirurgiche, Dipartimento A. I.

n. 3: Materno Infantile, Dipartimento A. I. n. 4: Oncologia, Ematologia e Patologie dell'Apparato Respiratorio, Dipartimento A. I. n. 5: Chirurgie Specialistiche Testa – Collo, Dipartimento A. I. n. 6: Servizi diagnostici e per immagine, Dipartimento A. I.

n. 7: Laboratori, Anatomia Patologica e Medicina Legale, D.I.E.U. - Dipartimento Interaziendale di Emergenza e Urgenza, Dipartimento A. I. n. 9: Patologie dell'Apparato Locomotore

(17)

17

Regione EMILIA ROMAGNA

16. POLICLINICO SANT’ORSOLA - MALPIGHI

Città BOLOGNA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

PADIGLIONE

Informazioni

Si ritiene che il primo nucleo dell'Ospedale S. Orsola sia sorto nel 1592, al di fuori della cinta muraria della città di Bologna. Inizialmente, in ragione della sua collocazione, era destinato all'accoglienza degli emarginati, mentre in seguito vi trovarono ricovero i malati incurabili.

Nel 1630, una terribile epidemia di peste mise in crisi la ricettività dei lazzaretti e indusse a costruire nel prato adiacente al S. Orsola un nuovo lazzaretto a pianta ottagonale.

Nel 1809 l'Ospedale disponeva di 273 posti letto; da quel momento in poi divenne sempre più forte l'attenzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna, tanto che, tra il 1860 e il 1869, il S. Orsola ne divenne definitivamente la struttura di supporto assistenziale. Da quel momento l'antico ricovero si trasformò in un Ospedale con caratteristiche più moderne.

Nel 1929 a seguito della crescita continua in termini di dimensioni, ma soprattutto di specialità considerate e di insegnamenti previsti, venne avviata la programmazione di un nuovo assetto edilizio.

Nel 1960 l'Ospedale era già dotato di numerose specialità cliniche affiancate da un insieme di servizi diagnostici per un totale di 1523 posti letto.

Nel 1978 la Riforma del Sistema Sanitario Nazionale determinò la fusione del S. Orsola con l'Ospedale Malpighi, una struttura specialistica di grandi dimensioni costruita negli anni '70, sull'area del vecchio "Ricovero di Mendicità Vittorio Emanuele II" risalente al 1860.

Con gli anni il Policlinico S. Orsola-Malpighi ha accolto al proprio interno tutte le specialità mediche ad esclusione della Neurochirurgia e dell'Odontoiatria ed è uno dei più grandi ospedali italiani. Il Policlinico è sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, Dipartimento Chirurgie Specialistiche e Anestesiologia, Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina di Laboratorio, Dipartimento Emergenza/Urgenza, Chirurgia Generale e dei Trapianti,

Dipartimento Malattie Apparato Digerente e Medicina Interna, Dipartimento Medicina Interna, dell'Invecchiamento e Malattie Nefrologiche, Dipartimento Salute della Donna, del Bambino e dell'Adolescente

(18)

18

Regione EMILIA ROMAGNA

17. AZIENDA OSPEDALIERO - UNIVERSITARIA ARCISPEDALE SANT’ANNA

Città FERRARA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

POLIBLOCCO

Informazioni

Il S. Anna, costruito nel 1944 vicino alla fossa del castello fuori Porta del Leone,

rappresentava un radicale mutamento nel concetto di assistenza.

Era un ospedale nel senso moderno del termine, costruito secondo il modello dell'Ospedale di S. Maria Nuova a Firenze, disponendo di ampi locali per uomini, per donne e del personale di assistenza e sanitario specializzato necessario per la cura dei malati. Subito divenne punto di riferimento per malati anche forestieri, tanto da essere chiamato prima "Magnum", cioè grande e poi "Arcispedale", attributo che onora tuttora il S. Anna.

Era già operante in quel tempo a Ferrara uno Studio Generale (Università), che aveva fra i suoi insegnamenti la Teologia, la Giurisprudenza, la Retorica e la Medicina. La facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università d Ferrara, con vari nomi ed alternando periodi oscuri ad altri di grande sviluppo e fama, ha rappresentato nei secoli il sostegno culturale e scientifico di questo ospedale, annoverando illustri maestri della scienza medica quali Leoniceno, Menardo, Canani, Brasavola.

Essi operarono a fianco di scienziati quali Paracelso e Copernico e, nell'ambiente della Corte Estense, con gli stimoli culturali offerti dalle innovazioni letterarie dell'Ariosto e Tasso, dall'urbanista Biagio Rossetti, dai tanti pittori insigni della scuola ferrarese.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Anatomia Patologica, Anestesia e Rianimazione Ospedaliera, Anestesiologia e Rianimazione Universitaria, Audiologia, Cardiologia, Centro dei disturbi del comportamento alimentare, Chirurgia Cranio Maxillo Facciale, Chirurgia d'Urgenza, Chirurgia Generale e Toracica, Chirurgia Pediatrica, Chirurgia Plastica, Chirurgia Vascolare, Clinica Chirurgica, Clinica Medica, Clinica Neurologica, Dermatologia, Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica, Ecografia Interventistica, Ematologia, Endocrinologia, Endoscopia Digestiva, Farmacia, Farmacologia Clinica, Fisica Medica, Fisiopatologia Respiratoria, Gastroenterologia, Genetica Medica, Geriatria, Immunoematologia Trasfusionale, Laboratorio analisi chimico-cliniche e microbiologia, Malattie Infettive Ospedaliera, Malattie Infettive Tropicali e Malattie del Migrante, Medicina del lavoro, Medicina Interna Ospedaliera, Medicina Interna Ospedaliera 2, Medicina Interna Universitaria, Medicina Legale e delle Assicurazioni Sociali, Medicina Nucleare, Nefrologia, Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, Neurochirurgia, Neurofisiologia, Neurologia, Neuroradiologia, Oculistica, Odontoiatria, Oncologia clinica, Ortopedia, Ostetricia-Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Pneumologia, Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza, Psichiatria, Radiologia Ospedaliera, Radiologia Universitaria, Radiologia Vascolare ed Interventistica, Radioterapia Oncologica, Reumatologia, Riabilitazione (Settore Medicina Riabilitativa - San Giorgio), Urologia

(19)

19

Regione FRIULI V. GIULIA

18. Azienda OSPEDALIERO – UNIVERSITARIA “Ospedali Riuniti”

Città TRIESTE

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

MAGGIORE: A CORTE CATTINARA: MISTO

Informazioni

L’Ospedale Maggiore di Trieste è un imponente complesso edilizio, ubicato in una posizione che da periferica quale era originariamente nel XIX secolo, viene oggi a trovarsi al centro della città di Trieste.

Il corpo principale, costruito dal 1833 al 1841, è costituito da un quadrilatero di circa 190 x 138 metri che si sviluppa attorno ad una corte alberata di circa 160 x 107 metri.

L’edificio storico si articola su cinque livelli, di cui tre (piani terra, primo e secondo) fin dall’origine destinati all’utilizzo ospedaliero e due (seminterrato e sottotetto) che sono stati nel tempo oggetto di interventi di ampliamento per crearvi nuovi collegamenti funzionali ed impiantistici, oltre che ulteriori spazi per attività sanitarie.

Il comprensorio ospedaliero di Cattinara si estende su un territorio di 220.000 m² ed è caratterizzato da una superficie edificata di poco superiore ai 90.000 m² che oggi ospita circa 730 posti letto collocati nei diversi reparti distribuiti tra le due torri principali alte 55 m e gli edifici annessi.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

dipartimenti tecnico/amministrativi

Dipartimento di Supporto alla Governance, Dipartimento Tecnico- Tecnologico

dipartimenti ad attività integrata [D.A.I.]

Cardiovascolare, Chirurgia Generale e Toracica, Chirurgie Specialistiche, Diagnostica per immagini, Dipartimento Immunotrasfusionale, Medicina di Laboratorio, Medicina Interna, Medicina Perioperatoria, Terapia intensiva ed Emergenza, Medicine Specialistiche, Oncologia, Ortopedia, Riabilitazione e Medicina del lavoro, Patologia e Medicina legale, Testa e Collo

PRESIDIO CATTINARA OSPEDALE MAGGIORE

(20)

20

Regione LAZIO

19. AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO - FORLANINI

Città ROMA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

PADIGLIONE

Informazioni

SAN CAMILLO. L'Azienda Ospedaliera comprende due fra i più importanti e conosciuti Ospedali di Roma: il San Camillo dove vengono curate pressoché tutte le patologie ed Il Forlanini a prevalente indirizzo pneumologico. Il complesso si estende su un'area di ben 40 ettari con un ampio parco e con piante secolari. Fino al 1996 faceva parte dell'Azienda anche l'Ospedale Lazzaro Spallanzani, specializzato in malattie infettive, poi scorporato e divenuto autonomo Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS). il San Camillo è stato il primo ospedale di Roma ad avere una rianimazione, già nel 1962; il primo per la cardiochirurgia con un'unità coronaria attiva sul finire degli anni '60. Negli ultimi decenni, il San Camillo - come lo chiamano i romani - ha subito numerose modifiche sotto il profilo giuridico fino alla configurazione attuale come Azienda Ospedaliera San Camillo -Forlanini. Alla fine del 2002 è stata inaugurata una nuova Piastra Tecnologica con 270 posti letto, il DEA di II livello, 10 camere operatorie, un Poliambulatorio e Servizi Diagnostici di alta tecnologia. Il Pronto Soccorso si sviluppa su un'area di oltre 6500 mq. In sostanza un vero e proprio Ospedale nell'Ospedale.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Dipartimento Medicina Interna, Dipartimento Medicina Specialistica, Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistica, Dipartimento Materno Infantile, Dipartimento Neuroscienze/Testa Collo, Dipartimento Cardioscienze, Dipartimento Malattie Polmonari, Dipartimento Emergenza e Accettazione - D.E.A., Dipartimento dei Servizi, Dip. Interaziendale di Chirurgia dei Trapianti - Centro Silvio Natoli, Dipartimento Interaziendale Territoriale di Medicina , Dip. dell'Assistenza Infermieristica Tecnico Riabilitativa e Ostetrica, Ambulatori e Servizi sanitari afferenti alla Direzione Sanitaria

SAN CAMILLO FORLANINI

(21)

21

Regione LAZIO

20. COMPLESSO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI - ADDOLORATA

Città ROMA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

CITTADELLA

Informazioni

L'ospedale Addolorata fu fondato all'inizio di questo secolo con testamento del Conte Antonio Cerasi e venne realizzato dalla moglie Giulia da Colloredo, che acquisto il terreno, residenza della famiglia dei Valeri in epoca romana. Secondo il proprio Statuto, l'ospedale Addolorata era destinato al "... ricovero, mantenimento e cura dei povero dell'uno e dell' altro sesso, i quali siano o convalescenti o affetti da malattie croniche, divenuti inabili al lavoro".

Il San Giovanni e l' Addolorata sono oggi integrati in un unico Complesso Ospedaliero di alta specializzazione, che è stato oggetto di una completa opera di rinnovazione sia strutturale che funzionale al fine di fornire un'assistenza sanitaria di alto livello.

Gli antichi edifici sono destinati a divenire un moderno Centro per Didattica e Congressi secondo quanto contenuto nel progetto di fattibilità approvato con Delibera n. 346 del 2/5/1996 a seguito del concorso di idee per la ristrutturazione generale del Complesso Ospedaliero San Giovanni - Addolorata, bandito nel 1994.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Anatomia Patologica, Angiologia, Centro prelievi, Day Surgery Multidisciplinare, Diabetologia, Diagnostica Invasiva Perinatale (Amniocentesi), Endoscopia bronchiale, Farmacia ospedaliera, Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva - S.

Giovanni, Geriatria - ambulatorio e Day Hospital, Immunologia clinica, Medicina di laboratorio, Nefrologia e dialisi, Neuroradiologia, Oncologia - ambulatorio e Day Hospital, Preospedalizzazione, Radiodiagnostica I, Radiodiagnostica II,

Radiodiagnostica III, Scienza dell'alimentazione e dietetica, Senologia per immagini, Servizio mortuario, Telemedicina, Terapia antalgica, Uroginecologia - ambulatorio

(22)

22

Regione LAZIO

21. AZIENDA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN FILIPPO NERI

Città ROMA

L'Azienda Ospedaliera San Filippo Neri è costituita dai seguenti presidi:

OSPEDALE SAN FILIPPO NERI PRESIDIO SANT'ANDREA Casa di Cura Convenzionata SALUS

INFIRMORUM

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

POLIBLOCCO

Informazioni

L’ospedale San Filippo Neri, nato nei primi anni ’40 e ampliato negli anni ’60, è situato nella zona Nord di Roma (Monte Mario e circondario), compresa tra la via Trionfale e la via Cassia.

Dal 1 luglio 1994 l’ospedale San Filippo Neri è stato individuato come ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione, a seguito del riconoscimento delle attività di alta specialità esistenti (neurochirurgia e neurologia intensiva, cardiologia e cardiochirurgia, pneumo-oncologia) e costituito in Azienda Ospedaliera, con personalità giuridica pubblica e con autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica.

È sede dei Centri di Riferimento regionale per l’oncologia, la cardiologia, la chirurgia vascolare e la neurochirurgia;

è anche sede di un Centro di Nutrizione Clinica e dell’Unità Valutativa Alzheimer (progetto Cronos del Ministero della Sanità).

E’ stato attivato il modello organizzativo dipartimentale, all’interno del quale sono compresi i Reparti di degenza, Day Hospital, Day Surgery e Ambulatori in modo da poter offrire un percorso diagnostico-terapeutico completo, superando così il preesistente frazionamento delle attività per funzioni specialistiche.

Questo processo di riorganizzazione aziendale ha reso necessaria una riprogettazione strutturale dell’ospedale San Filippo Neri, con una completa rivisitazione della distribuzione interna degli edifici A e B, sia dal punto di vista edile che impiantistico, in stretta relazione al completamento dell’edificio C, in cui è stato trasferito il Dipartimento di Emergenza ed Accettazione (D.E.A.) di II livello. Recentemente è stato inaugurato il padiglione D dove sono state trasferite alcune Unità Operative.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

EMERGENZA E ACCETTAZIONE (DEA), MEDICINA INTERNA E SPECIALITA' MEDICHE, CHIRURGIA GENERALE E SPECIALISTICA, CARDIOVASCOLARE, NEUROSCIENZE E ORGANI DI SENSO, TUTELA DELLA SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO, SCIENZE RADIOLOGICHE E MEDICINA DI LABORATORIO, INTERAZIENDALE DI MEDICINA TRASFUSIONALE, INTERAZIENDALE DEL FARMACO, Strutture Extradipartimentali e/o in staff alla Direzione Aziendale, Strutture Amministrative

(23)

23

Regione LAZIO

22. POLICLINICO UNIVERSITARIO “AGOSTINO GEMELLI”

Città ROMA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

MISTO

Informazioni

Il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, inaugurato nel luglio del 1964, è il Policlinico della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

La Piastra si sviluppa su di una volumetria pari a 122.144 mc. ed è articolata su 6 piani, oltre a due piani tecnici collocati al livello più basso e a quello più alto del complesso, per una superficie totale pari a 32.828 mq.

A livello distributivo, il principio guida che ha indirizzato la progettazione è stato quello della centralizzazione, intesa come strumento per l'ottimizzazione delle relazioni sia fra le diverse funzioni e servizi, che all'interno dei servizi stessi. Questo principio guida è stato pertanto applicato a livello della sterilizzazione, degli spogliatoi, dei blocchi operatori, dei laboratori di analisi e dei servizi di supporto all'interno dei laboratori stessi.

La peculiarità dei due blocchi operatori risiede nell’assetto distributivo a corpo settuplo che prevede la collocazione centrale dell'area sterile, sulla quale si affacciano le singole sale operatorie, alle quali sono annesse le aree destinate alla preparazione-lavaggio chirurghi, all'anestesia-preparazione e al risveglio dei pazienti; tangente a queste aree si articola il percorso generale destinato ai pazienti e al personale.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Dipartimento di Diagnostica e Medicina di Laboratorio, Dipartimento di Emergenza e Accettazione, Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze ed Ortopedia,

Dipartimento di Sanità Pubblica, Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Dipartimento di Scienze Chirurgiche per le Patologie della Testa e del Collo, Dipartimento di Scienze Mediche, Dipartimento di Scienze Radiologiche, Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita Nascente, del Bambino e dell'Adolescente

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24

Regione LAZIO

23. “UMBERTO I” POLICLINICO DI ROMA

Città ROMA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

PADIGLIONE

Informazioni

Con alla guida del Ministero della Pubblica Istruzione, Guido Baccelli, venne quindi bandito un concorso per architetti in base al quale l’architetto Giulio Podesti venne incaricato di redigere il progetto del Policlinico stesso (1883).

Successivamente il progetto subì diverse modifiche, anche per adeguarlo alla zona prescelta per la costruzione, il quartiere Castro Pretorio, fino ad arrivare alla stesura definitiva presentata il 23 dicembre del 1888 al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Il progetto copriva circa 160.000 metri quadrati di cui 10.000 coperti dagli edifici e circondata da lunghi viali della larghezza di 30 metri.

Il Policlinico inizialmente concepito come esclusiva sede universitaria, venne adottato anche ad uso ospedaliero di assistenza.

La prima pietra del Policlinico fu posta il 19 gennaio 1888 alla presenza del Re Umberto I e della regina Margherita, però fu verso il settembre dell’anno successivo che i lavori di costruzione presero effettivo sviluppo, dopo cioè che furono completati i progetti definitivi dei diversi edifici.

I lavori proseguirono fino a tutto l’anno 1902 e nell’agosto del 1904 il Policlinico cominciò a funzionare con una capacità complessiva di 1650 letti.

Il costo complessivo della spesa per la costruzione fu di £. 18.348.400. Nel 1937 la Regia Università e il Pio Istituto di Santo Spirito stipularono una convenzione per regolamentare i loro rapporti all’interno del Policlinico.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

STRUTTURE SANITARIE

Ambulatori, Diagnostica per immagini, Dipartimento emergenza, Esami di laboratorio, Reparti di degenza, Day Hospital, Fisica medica e sanitaria STRUTTURE OPERATIVE

Anestesiologia, Chirurgia d’urgenza 1, Chirurgia d’urgenza 3, Chirurgia d’urgenza 4, Chirurgia d’urgenza e pronto soccorso, Chirurgia plastica ricostruttiva, Laboratorio analisi, Osservazione donne, Osservazione uomini, Preospedalizzazione, Pronto soccorso traumatologico e ortopedico, Radiologia e TAC, Semiotica chirurgica 7, Terapia intensiva neurologica/UTN

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Regione LAZIO

24. AZIENDA OSPEDALIERA SANT’ANDREA

Città ROMA

SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ Attualmente sono attivi 450 posti letto, 45 ambulatori e 10 dipartimenti ad attività integrata.

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

MONOBLOCCO

Informazioni

Il Pio Istituto ed Ospedali Riuniti avvia nel 1974 la costruzione dell’ospedale che si sviluppa nel tempo attraverso fasi successive. Dopo un lungo abbandono, l’edificio é completato nel 1986 dagli Istituti Fisioterapici Ospedalieri che ottengono i finanziamenti per trasferirvi l’Ospedale Oncologico Regina Elena, operazione che però non si concretizza. La struttura resta ancora vuota e abbandonata per oltre un decennio. Il destino del Sant’Andrea cambia con il trasferimento della II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (oggi Facoltà di Medicina e Psicologia). L’attività accademica e la presenza degli studenti portano finalmente la vita all’interno dell’immensa “cattedrale nel deserto”. Quasi contemporaneamente nel marzo del 2001 si avviano le attività ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

Dipartimento Emergenza ed Urgenza (D.A.I.), Dipartimento Neuroscienze (D.A.I.), Dipartimento Organi di senso (D.A.I.), Dipartimento Scienze cardio-toraco-vascolari (D.A.I.), Dipartimento Scienze chirurgiche, anestesiologiche e malattie apparato digerente (D.A.I.), Dipartimento Scienze diagnostiche (D.A.I.), Dipartimento Scienze ginecologiche, pediatriche e neonatologiche (D.A.I.), Dipartimento Scienze

mediche (D.A.I.), Dipartimento Scienze nefrologiche e urologiche (D.A.I.), Dipartimento Scienze oncologiche (D.A.I.)

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Regione LAZIO

25. POLICLINICO TOR VERGATA

Città ROMA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

MISTO

Informazioni

La storia progettuale del Policlinico Tor Vergata è legata al Campus Universitario di Tor Vergata, istituito nel 1972, al quale è stata assegnata un’area di 558ha. destinata dal Piano regolatore del 1952 a servizi pubblici e corredata da una volumetria complessiva di mc.2.790.000. essa si stende dal GRA alle pendici del Tuscolo nel settore orientale della città delimitato a nord dalla via Casilina e a sud dalla via Tuscolana.

L’edificio nel suo insieme si sviluppa su una superficie di circa 140.000 mq. e si articola a livello volumetrico in:

• un corpo centrale di quattro livelli a sviluppo orizzontale (piastra);

• due unità edilizie di undici livelli a sviluppo verticale (torri).

La Piastra. Caratterizzata da un grande patio centrale e da una galleria vetrata che la attraversa sull’asse N/S, è composta da otto moduli strutturali quadrati, la cui aggregazione ha consentito una grande varietà di soluzioni spaziali misurate alle molteplicità distributive delle funzioni ivi allocate. La destinazione prevede infatti al suo interno aree diagnostiche, blocchi operatori, day hospital, ambulatori, laboratori e servizi generali.

Le Torri. I due edifici riservati al ricovero dei pazienti sono a sviluppo verticale (piani 11) ed accolgono, nel corpo principale, unità di degenza tipo da 20 pl a semipiano; occupano le aree sud e ovest del complesso edilizio e si presentano verso la piastra con corpi secondari di altezza mediana (6 livelli) funzionalmente definiti come diagnosi e cura.Le due unità edilizie sono realizzate in stretta contiguità funzionale con la piastra che risulta collegata tramite un grande corridoio centrale di distribuzione; hanno i primi due livelli destinati a funzioni diverse che richiedono o una stretta correlazione con le funzioni presenti nella piastra o funzioni, che, al contrario, richiedono autonomia funzionale e accessibilità indipendente.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

DIPARTIMENTI

Chirurgia, Diagnostica per Immagini, Radioterapia e Radiologia Interventistica, Medicina, Delle Emergenze e di Accettazione, di Medicina Critica, del Dolore e delle Scienze Anestesiologiche, Medicina di Laboratorio, Neuroscienze, Area Funzionale Omogenea Anatomia ed Istiologia Patologica, Area Funzionale Omogena di Odontoiatria

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Regione LIGURIA

26. AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA SAN MARTINO

Città GENOVA

Inserimento dell’ospedale nei confronti della città

Tipo edilizio:

CITTADELLA

Informazioni

San Martino è una città dentro alla città: con circa 4500 dipendenti, 3 ettari di territorio e circa 12 Km di viali interni.

L'Azienda Ospedaliera Universitaria "San Martino" ha la sua sede in una zona centrale della città. È ampiamente servita dai mezzi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano e facilmente raggiungibile dalle principali arterie di comunicazione ferroviarie e autostradali.

La struttura è dotata di un efficiente servizio di trasporto pubblico interno gratuito ed è in grado di assicurare alle fasce più deboli dell'utenza un servizio di accompagnamento personalizzato mediante pulmini elettrici.

L'Azienda Ospedaliera Universitaria "San Martino" eroga servizi e prestazioni di diagnosi e cura delle malattie in regime di ricovero secondo macroattività: degenza, day hospital, day surgery, blocchi operatori, ambulatori e ambulatori chirurgici, servizi di diagnostica, servizi di supporto, prestazioni ambulatoriali complesse, day service ambulatoriali.

É anche centro di eccellenza di rilievo nazionale e di alta specializzazione per: cardiologia, cardiochirurgia, DEA di 2° livello, ematologia, neurochirurgia, neurologia, 118, trapianti.

Ambiti Spaziali Omogenei - Unità operative

DIPARTIMENTI

TRAPIANTI D’ORGANO, TESTA COLLO, EMERGENZE E ACCETTAZIONE, EMATO – ONCOLOGIA, MEDICINA INTERNA GENERALE – MALATTIA INFETTIVE, CHIRURGIA SPECIALISTICA, PATOLOGIA IMMUNO – ENDOCRINOLOGICO, CARDIO –

NEFROLOGICO, MEDICINA SPECIALISTICA, CHIRURGIA, LABORATORIO BIOMEDICI, TECNOLOGIE RADIOLOGICHE

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