CONCLUSIONI
Con questo lavoro di tesi si è voluto studiare il comportamento sismico di un campione di edifici, risalen6 agli anni ’60, costrui6 in calcestruzzo armato, di proprietà di CASALP s.p.a. -‐ Casa Livorno e Provincia, ubica6 nella ciDà di Livorno.
In una prima fase lo studio è stato condoDo mediante le Schede di Vulnerabilità Sismica G.N.D.T./C.N.R., rielaborate dal Coordinamento Regionale Prevenzione Sismica della Regione Toscana nell’ambito del programma regionale "Vulnerabilità Sismica Edifici in C.A." (VSCA). L’indagine ha permesso d'individuare le situazioni di maggior rischio e s6lare una graduatoria dei fabbrica6 che necessitano di miglioramen6, con il fine di poter aDribuire un indice di priorità nel caso di avviamento di un'inizia6va di interven6 di adeguamento sismico.
Le valutazioni sono state faDe sulla base di informazioni ricavate da elabora6 architeDonici, rilievi geometrici, analisi visive e mediante colloqui con il personale e rielaborate mediante parametri oggeTvi e sinte6ci.
Gli edifici analizza6 risalgono alla seconda metà del secolo, in una fascia temporale che va dal 1961 al 1972 e sono adibi6 ad uso residenziale, anche se alcuni di ques6 comprendono, al piano terra delle aTvità commerciali. Gli edifici sono cos6tui6 da corpi di fabbrica singoli e a forma reDangolare in pianta.
Le struDure analizzate sono caraDerizzate da un sistema resistente a telaio in C.A., generalmente i pilastri non sono confina6 e non sono previs6 collegamen6 trasversali tra i telai principali.
Nel complesso gli edifici si presentano in buone condizioni dal punto di vista manuten6vo: durante i sopralluoghi, infaT, non sono sta6 rileva6 par6colari danneggiamen6 degli elemen6 resisten6, balconi o solai, così come per le finiture esterne, che solo in alcuni casi presentano aree di degrado a causa del distacco dell’intonaco.
Dalle analisi condoDe si sono ricava6 Indici di Vulnerabilità dei quaDordici edifici collocabili tra 65 e 68, valori calcola6 su una scala da 0 a 100.
I tenta6vi di correlazione dei risulta6 oDenu6 con le caraDeris6che geometriche e costruTve del campione di edifici evidenziano che i parametri che risultano
219
maggiormente significa6vi sono l’irregolarità in pianta e in altezza e il numero di piani fuori terra.
Nella seconda fase del lavoro si è scelto un caso studio, scelto tra i quaDordici esamina6, e condoDo uno studio preliminare della vulnerabilità dell’edificio mediante la procedura V.C. elaborata, nell’ambito del progeDo S.A.V.E. (Strumen6 Aggiorna6 per la Vulnerabilità sismica del patrimonio Edilizio e dei sistemi urbani), da G.N.D.T. insieme al Dipar6mento della Protezione Civile e al Ministero del Lavoro.
Il tempo di ritorno di verifica oDenuto mediante questa procedura è pari a 108 anni, per lo Stato Limite di Opera6vità, e 615 anni per lo Stato Limite di Collasso.
Poichè il SAVE u6lizza un metodo di calcolo per il Tempo di Ritorno diverso da quello descriDo nelle NTC ’08, si sono conver66 i risulta6 oDenu6 con tale modello di calcolo partendo, come riferimento dall’accelerazione di picco al suolo, tramite la quale abbiamo potuto fare un’interpolazione dei da6 con i valori di tempo di ritorno e di ag riporta6 dagli SpeDri NTC’08 per il sito di riferimento, oDenendo così i valori di tempo ritorno corrisponden6 alle accelerazioni di picco al suolo sopracitate.
Nella fase successiva di questa tesi si è studiato l’edificio mediante un’analisi dinamica modale, andando a valutare l’effeDo irrigidente dei pannelli di tamponamento
Le verifiche sono state effeDuate per diversi modelli:
1)Telaio in calcestruzzo armato;
2)Telaio in calcestruzzo armato + parete singola di tamponamento (s=12 cm);
Per studiare l’effeDo irrigidente dei tamponamen6 si è u6lizzato il modello a biella equivalente, calcolandone la larghezza equivalente, mediante la formula di Klinger-‐
Bertero.
Dopo aver faDo il modello con i tamponamen6 collaboran6 si è faDa un’ulteriore ipotesi: consci del faDo che la parete di tamponamento è della 6pologia “a casseDa”, si è ipo6zzato un collegamento rigido tra le due pare6, andando quindi a considerare il tamponamento come cos6tuito da una parete singola con un modulo elas6co pesato sugli spessori di ciascuna parete (si sono faT due casi a seconda dell’ipotesi di percentuale di foratura dei blocchi di laterizio).
3)Telaio in C.A. + Tamponamento (s=12+8 <45 %);
4)Telaio in C.A. + Tamponamento (s=12+10 <45 %);
5)Telaio in C.A. + Tamponamento (s=12+12 <45 %);
6)Telaio in C.A. + Tamponamento (s=12+8 >45% <65 %);
220
7)Telaio in C.A. + Tamponamento (s=12+10 >45% <65 %);
8)Telaio in C.A. + Tamponamento (s=12+12 >45% <65 %);
Per ciascun modello di calcolo si è faDa prima una verifica degli spostamen6 agli SLD, condoDa seconda le prescrizioni di Norma6va, paragrafo 7.3.7.2, considerando il limite:
dr<0,005h
Sono state, inoltre, effeDuate le verifiche di resistenza degli elemen6 struDurali.
Possiamo notare, dai risulta6 oDenu6, come nel primo modello di calcolo, telaio in calcestruzzo armato, la verifica degli spostamen6 agli SLD, non risulta verificata per nessun piano.
Passa6 al secondo modello, quello con l’effeDo irrigidente dei pannelli di tamponamento, no6amo che la situazione migliora ma non in maniera sufficiente:
infaT un solo piano rispeDa i limi6 prescriT dalla Norma per gli spostamen6 massimi consen66.
Per le altre ipotesi, modello con tamponamen6 in parete doppia rigidamente collegate tra loro, no6amo che il caso che permeDe una maggiore verifica di spostamen6 di interpiano è il caso 5), parete s=12+12 <45%, per il quale risultano verifica6 3 piani su 5.
Dopo aver confrontato il periodo di vibrare di ciascun modello associato a ciascun modo, si sono condoDe delle ulteriori verifiche, questa volta con oggeDo i pannelli di tamponamento:
-‐ verifica dei meccanismi di ribaltamento semplice delle tamponature;
-‐ cinema6smo della veleDa.
I risulta6 oDenu6 dai metodi di analisi adoDa6 sono sta6 confronta6 in base ai seguen6 parametri:
-‐ PGAc -‐-‐> Accelerazione di picco al suolo che determina il collasso della struDura -‐ TRc -‐-‐> Tempo di Ritorno associato alla PGAc
-‐ Irk -‐-‐> Indice di Rischio, valutato secondo l’espressione 1 -‐ Ir -‐-‐> Indice di Rischio, valutato secondo l’espressione
Caso studio
4.
4.
4. 4.9999 C C Calcolo dell’indice di rischio e discussione dei risultati C alcolo dell’indice di rischio e discussione dei risultati alcolo dell’indice di rischio e discussione dei risultati alcolo dell’indice di rischio e discussione dei risultati
Utilizzando i risultati illustrati al paragrafo precedente è possibile calcolare per la struttura un Indice di Rischio sismico (IR). Per la definizione di tale indice si fa riferimento all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3728 del 2008 “Fondo per gli interventi straordinari per la realizzazione di interventi degli edifici strategici e rilevanti”. Nell’Allegato 2 dell’Ordinanza sono riportati i criteri per la determinazione dei finanziamenti e viene definito l’Indice di Rischio come il rapporto tra il T
Rmassimo per cui la struttura è verificata (T
RC) ed il T
Rdi progetto associato allo stato limite ultimo (T
RD) preso in esame, nel nostro caso SLV, il tutto elevato ad un coefficiente α = 0,41.
I