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7 PARTE SPERIMENTALE

7.1 Scopo dello studio

Gli effetti descritti in precedenza sul mio-inositolo sulla fertilità si sono focalizzati quasi esclusivamente sulla funzione ovarica, soprattutto nelle pazienti con sindrome dell'ovaio policistico, in termini di insulino-resistenza, tasso di ovulazione e qualità ovocitaria. Nel nostro studio abbiamo voluto indagare il mio-inositolo come possibile agente antiossidante per il miglioramento della motilità in vitro degli spermatozoi.

7.2 Materiali e metodi 7.2.1 Selezione dei Pazienti

Sono stati reclutati 90 pazienti afferenti al laboratorio di semiologia del Dipartimento di Medicina della Riproduzione e dell’età evolutiva- Divisione di Ostetricia e Ginecologia- Università di Pisa tra Ottobre 2013 e Novembre 2014. Questi pazienti sono stati divisi in due gruppi in base ai parametri del liquido seminale in accordo ai criteri della WHO 2010.

Tabella VI: valori di riferimento WHO 2010

Volume Num.tot/ml Conc/eiac M.P. M.T. Morf.Norm Vital

v.r.5°perc 1,5ml 15x106 39x106 32% 40% 4% 58%

v.r.50°perc 3,7ml 73x106 255x106 55% 61% 15% 79%

v.r.75°perc 6,8ml 213x106 802x106 72% 78% 44% 91%

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Dopo una prima lettura del seme al microscopio ottico, nel primo gruppo sono stati inseriti i pazienti con liquido seminale normale: Gruppo A (n° 20), nel secondo gruppo sono stati inseriti pazienti considerati oligoastenospermici: Gruppo B (n°70). I criteri di inclusione per il gruppo A, rappresentando il gruppo di “controllo”, corrispondevano ai valori di riferimento dei parametri spermatici di laboratorio della WHO 2010. I criteri di inclusione per il gruppo B, rappresentando il gruppo dei “casi”, facevano riferimento a specifici valori dei parametri di laboratorio quali:

• n° di spermatozoi tot. >5 mil

• morfologia norm >4%

• motilità totale > 35%

• motilità progressiva >14%

I criteri di esclusione dallo studio, prevedevano:

• Vol <1,5ml;

• N° nemaspermi/ml < 5x10

6;

• Assenza di spermatozoi con motilità progressiva.

Inoltre, i pazienti reclutati nello studio, sono stati selezionati anche in base a caratteristiche quali: Età, BMI e Fumo. É stata presa in esame, una fascia d'età compresa tra i 25 e 45 anni. Per quanto riguarda il BMI, sono stati valutati pazienti con BMI <17, BMI tra 18 e 25, BMI tra 26 e 30, e BMI >30. Infine, sono stati inclusi sia pazienti non fumatori, sia fumatori(da 3 sig/die fino a 2 pacchetti/die).

7.2.2 Raccolta e analisi del seme.

I campioni di eiaculato esaminati, sono stati raccolti dopo un periodo di astinenza

variabile da 2 a 5 giorni, mediante ipsazione, in apposito contenitore sterile.

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raccolto, è stata effettuata entro 30 min dalla fluidificazione, per limitare gli effetti deleteri della deidratazione, del pH, e dei cambiamenti di temperatura, secondo le linee guida dell'organizzazione mondiale della sanità. Una prima conta e valutazione degli spermatozoi mobili, sono state effettuate al microscopio ottico ad ingrandimento 20 x, ponendo il seme su camera di Mackler (specifica camera di conta che ne permette il movimento). Alla valutazione delle caratteristiche spermatiche del materiale a fresco, ha fatto seguito una valutazione delle caratteristiche del seme dopo incubazione a 37°C, per 30 minuti. Questo passaggio è stato necessario per escludere che, l'eventuale miglioramento del liquido seminale, fosse imputabile alla sola incubazione e non all'effetto del mio-inositolo. Infine, l'osservazione del campione, è stata completata con la rivalutazione delle caratteristiche laboratoristiche di motilità spermatica del seme, dopo l'aggiunta al campione di 15 µl/ml di mio-inositolo e l'incubazione a 37 °C per 30 min. Al termine del periodo di incubazione, sono stati valutati i seguenti parametri:

• Mobilità progressiva (3-4);

• Mobilità non progressiva (1-2-3-4);

• Immobili.

7.3 Analisi statistica

I dati sono stati riportati come media ± SD. Il t test parametrico a campioni indipendenti è stato utilizzato per confrontare i valori di mobilità degli spermatozoi prima e dopo l'aggiunta del mio-inositolo. ANOVA test invece, è stato utilizzato per comparare i risultati della motilità spermatica dopo l'aggiunta di mio-inositolo nelle diverse fasce d'età, e per diverse variabili dei due gruppi di studio (casi/controlli) quali BMI e fumo.

Il livello di significatività è stato fissato a 0,05.

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7.4 Risultati

Nei due gruppi di pazienti si sono evidenziate le caratteristiche riportate nella tabella VII

Tab VII Caratteristiche dei due gruppi caso e controllo

Gruppo A Controlli (n°20) Gruppo B Casi (n°70)

Età 36,4 ± 1,81 37,1 ± 16,1

Motilità3-4 75 ± 21,24 23 ± 9,14

Motilità1-4 67 ± 10,7 51 ± 16,68

Immobilità 32% ± 11,06 50% ± 16,84

Nemaspermi/ml 82 ± 29,92 49 ± 37,1

Volume 3,4 ml ± 1,01 3,6 ml ± 1,28

Colore biancastro Giallastro

Dal confronto dei valori percentuali medi di motilità spermatica, si può evidenziare che, la motilità spermatica percentuale rimane stabile o addirittura subisce un decremento dopo la sola incubazione, mentre registra dei miglioramenti dopo l'aggiunta ai campioni del mio-inositolo. Cambiamenti della motilità spermatica, si riscontrano soprattutto nel gruppo dei casi e a carico della motilità lineare spermatica dopo l'aggiunta al campione di mio-inositolo.

Tab VIII Motilità spermatica nelle varie fasi di trattamento

Gruppo A Gruppo B

Motilità 3-4 Motilità tot Motilità 3-4 Motilità tot

Valori basali 75%±21,24 67%±10,7 23%±9,14 51%±16,68

Dopo incubazione 73%±22,8 62%±11,7 21%±8,55 47%±17,46

Dopo mio-inositolo 77%±18,2 71%±8,91 31%±17,62 55%±18,5

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Alla prima lettura su materiale a fresco la motilià 3-4 del Gruppo B si attesta intorno al 23%±9,14; scende intorno al 21% ±8,55 dopo la sola incubazione; si porta intorno al 31%±17,62 dopo l'aggiuna del mio-inositolo, evidenziando pertanto un aumento statisticamente significativo (p= 0,0019). Anche la motilità totale degli spermatozoi dei Casi, subisce un miglioramento dopo trattamento con il mio-inositolo anche se non statisticamente significativo, passando da un valore percentuale medio iniziale del 51%±16,68, ad un valore percentuale medio dopo mio-inositolo del 55%±18,5 (p=0,247). Lo stesso andamento nella variabilità della motilità spermatica si può osservare anche nel gruppo dei controlli, sia per la motilità lineare che progressiva.

Anche in questo caso, la motilità 3-4 degli spematozoi su materiale a fresco, da un valore percentuale medio del 75%±21,24, scende al 73%±22,8 dopo la sola incubazione e si attesta intorno al 77%±18,2 (p=0,8605) dopo il trattamento del campione con il mio- inositolo con un aumento non statisticamente significativo. La motilità totale spermatica, da un valore percentuale medio iniziale del 67%±10,7, scende al 62%±11,7 dopo la sola incubazione, e si porta intorno al 71%±8,91(p= 0,6730) dopo l'aggiunta del mio- inositolo quindi aumenta ma non in modo statisticamente significativo.

Fig. 6 Motilità nei due gruppi A e B prima e dopo il trattamento con mio-inositolo

0 10 20 30 40 50 60 70 80

Gruppo A mot 3-4

Gruppo A mot 1-4

Gruppo B mot 3-4

Gruppo B mot 1-4

valore basale dopo Myo

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Data la funzione di antiossidante svolta dal mio-inositolo, e il peso del fumo tra i fattori di rischio dell'infertilità maschile, sono stati confrontati i valori di motilità degli spermatozoi dopo l'aggiunta del mio-inositolo di pazienti fumatori con quelli di pazienti non fumatori.

Tab IX Motilità nei due gruppi A e B suddivisi in Fumatori e non fumatori prima e dopo trattamento

GRUPPO A GRUPPO B

FUMATORI NON FUMATORI FUMATORI NON FUMATORI

Mot 3-4 Mot tot Mot 3-4 Mot tot Mot 3-4 Mot tot Mot 3-4 Mot tot

Valori

basali 75%±22,9 68%±9,7 76%±18,9 65%±11,2 21%±7,12 47%±20,73 24%±9,47 52%±16,9 Dopo

incubazione 75%±22,8 68%±9.5 73%±23,4 62%±8,6 20%±4,12 45%±16,6 22%±9,19 48%±17,73 Dopo mio-

inositolo 86%±15,3 74%±10,4 73%±22,1 68%±4,03 35%±21,3 54%±15,9 30%±14,48 56%±22,6

Le variazioni in termini di motilità spermatica nelle varie fasi del trattamento, nei

pazienti fumatori e non nei due gruppi dello studio casi -controlli, sono state analizzate

e dai dati si evidenzia come l'incremento della motilità 3-4 dopo l'aggiunta del mio-

inositolo, sia maggiore nel gruppo di pazienti fumatori rispetto a quello dei non

fumatori. Nel gruppo dei controlli il valore percentuale medio iniziale di motilità 3-4 si

attesta intorno a 75%±22,9 e raggiunge il valore percentuale medio dopo trattamento

con mio-inositolo di 86%±15,3. Nello stesso gruppo di pazienti, la motilità 1-4, da un

valore percentuale medio di partenza pari a 68%±9,7, si raggiunge dopo l'aggiunta del

mio-inositolo, un valore percentuale medio di 74%±10,4. In entrambi casi l’aumento è

statisticamente significativo. Lo stesso incremento statisticamente significativo si

registra anche nel gruppo dei casi dove il valore percentuale medio iniziale di motilità 3-

4 parte da 21%±7,12 e raggiunge, dopo il trattamento con il mio-inositolo il valore

percentuale medio di 35%±21,3. Miglioramenti si riscontrano anche nella motilità 1-4,

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che da un valore percentuale medio pari a 47%±20,43 che si porta dopo l'aggiunta del mio-inositolo a 54±15,9.

Fig. 6 Motilità nei pazienti oligoastenospermici fumtori e non fumatori prima e dopo aggiunta di mio-inositolo.

0 10 20 30 40 50 60

FUMO mot 3-4

FUMO mot 1-4

NO FUMO mot 3-4

NO FUMO mot 1-4

valori basali GRUPPO B dopo Myo Gruppo B

Infine, in relazione al fatto che l'obesità rappresenta un importante fattore di rischio per

l'infertilità maschile, i valori di motilità spermatica sono stati valutati nei pazienti

suddivisi in 4 gruppi in base al BMI (Tab X). I pazienti sia del Gruppo A che di quello B

sono stati divisi in 4 gruppi in base al BMI: Sottopeso (BMI<17); Normopeso (BMI tra

18 e 25); Sovrappeso (BMI tra 25 e 30); Obesità (BMI>30). In ciascun gruppo è stata

valutata la motilità lineare rapida e lenta (motilità 3-4) e la motilità totale (motilità 1-2-

3-4), prima e dopo l'aggiunta del mio-inositolo. Si è evidenziato che essenzialmente il

miglioramento si riscontra nel gruppo dei pazienti con BMI tra 18 e 25 dove si registra

un significativo miglioramento sia della motilità lineare che totale degli spermatozoi. Sia

nel gruppo di pazienti con BMI maggiore di 30 che quello con BMI inferiore a 17, si

registra un importante decremento della motilità spermatica, soprattutto di quella

progressiva.

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Tab. X Valori medi di motilità nei pazienti oigoastenospermici suddivisi in 4 gruppi in base al BMI prima e dopo aggiunta di mio-inositolo.

GRUPPO B

Valori basali Dopo incubazione Dopo Myoinositolo BMI < 17

Mot 3-4 20%±1,2 10%±1,4 11%±1,2

Mot tot 31%±2,2 31%±2,2 36%±2,1

BMI 18-25

Mot 3-4 22%±8,45 21%±8,07 34%±19,2

Mot tot 50%±16,01 48%±17,48 57%±10,7

BMI 25-30

Mot 3-4 27%±7,87 25%±8,27 30%±10,70

Mot tot 54%±16,52 47%±16,75 54%±19,89

BMI >30

Mot 3-4 7%±0,87 6%±1,27 7%±1,70

Mot tot 84%±1,53 30%±1,8 30%±2,1

Fig.8 Motilità nei pazienti oligoastenospermici divisi in 4 gruppi in base al BMI prima e dopo aggiunta di mio- inositolo

0 5 10 15 20 25 30 35

BMI<17 BMI 18-24 BMI 25-30 BMI >30

Valori basali mot 3-4 Dopo Myo mot 3-4

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7.5 Discussione

I risultati di questo studio, hanno dimostrato che, l'incubazione di campioni di liquido

seminale con 15 μl/ml di mio-inositolo, per 30 minuti a 37 °C, sia in grado di migliorare

la motilità spermatica. In particolare, si è osservato un incremento maggiore della

motilità progressiva degli spermatozoi, in pazienti oligoastenospermici nei quali, la

produzione di ROS è significativamente aumentata. Negli ultimi anni, numerosi studi

hanno sottolineato l’importanza dei ROS nella fisiopatologia della riproduzione. Piccoli

quantitativi di ROS vengono prodotti continuamente negli spermatozoi e giocano un

ruolo cruciale nella capacitazione, nella iperattivazione, motilità, reazione acrosomiale e

nella normale fertilizzazione. Tali specie radicaliche, allorquando i meccanismi di difesa

non ne riescono a controbilanciare l’aumentata produzione, determinano un aumento

dello stress ossidativo con conseguenti alterazioni nemaspermiche: riduzione del numero

degli spermatozoi, della motilità, danno perossidativo alla membrana cellulare, danno al

DNA cellulare (nucleare e mitocondriale), e riduzione della fertilità [168]. I radicali

liberi sono generati in molti processi all’interno della cellula. Proteine di membrana,

enzimi citosolici (come le ciclossigenasi), metabolismo dei lipidi nei perossisomi

producono tutti una piccola quantità di ROS, ma la quota maggiore (stimata intorno al

90%) è prodotta dai mitocondri durante la fosforilazione ossidativa (FO). In generale,

essendo i mitocondri la principale fonte di ROS nella cellula sono anche i più colpiti. I

mitocondri sono localizzati nel tratto intermedio degli spermatozoi e hanno la funzione

di produrre l’ATP necessario per le funzioni fisiologiche degli spermatozoi [169]. Essi

rappresentano la sede di produzione dell’energia cellulare necessaria al movimento

flagellare, grazie alla presenza nella loro membrana interna di cinque sistemi enzimatici

ossidativi che generando un MMP, producono molecole di ATP [170]. Poiché i

mitocondri producono energia per supportare il movimento cellulare, l’analisi della

funzione mitocondriale può darci notevoli informazioni relative alla motilità cellulare e

sui fenomeni apoptotici [171-172]. L’integrità e l’attività funzionale della membrana

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inclusi la capacitazione, la reazione acrosomiale, il legame alla zona pellucida. Per questo motivo, la valutazione dello stato funzionale della membrana plasmatica può essere utilizzata come test predittivo di fertilità [173]. Perossidando i lipidi, i ROS causano inoltre alterazioni strutturali dell’acrosoma, della testa, della regione del collo e, innescando processi apoptotici, inducono la frammentazione del DNA [174]. La funzionalità gametica risulta quindi compromessa a causa di una riduzione della motilità e della capacità fecondante dovuta all’inibizione della reazione acrosomiale e della capacità fusigenica [175]. Alti livelli di ROS sono associati anche al danno del mtDNA.

Il mtDNA è localizzato vicino la membrana mitocondriale interna dove si trovano anche la catena di trasporto degli elettroni e la principale sorgente di produzione dei ROS. Il mtDNA manca di un sistema di riparazione del DNA e di molte DNA-binding protein che hanno il compito di proteggerlo, come gli istoni e le protamine. Questi fattori possono spiegare perché il mtDNA è 10 volte più suscettibile del DNA nucleare al danno indotto dai ROS. Mutazioni e delezioni del mtDNA sono associati a scarsa motilità e ridotta fertilità spermatica [176]. Inoltre, recenti studi hanno riportato che gli spermatozoi con motilità ridotta hanno un numero di copie di mtDNA più alto rispetto a spermatozoi mobili progressivi, mentre l’integrità dello stesso DNA diminuisce in questi pazienti [177]. Durante la spermatogenesi, i mitocondri subiscono drastici cambiamenti morfologici e riorganizzazioni subcellulari. Poiché la funzione bioenergetica dei mitocondri è cruciale per la motilità degli spermatozoi, le aberrazioni quantitative o qualitative del mtDNA alterano il funzionamento cellulare degli spermatozoi [178-179].

I pazienti con oligoastenospermici, indipendentemente dalla causa che può averla determinata, hanno una maggiore produzione di ROS, un aumento della percentuale di spermatozoi con funzione mitocondriale danneggiata e danno del mtDNA. Dal momento che il mitocondrio è il sito principalmente alterato nei pazienti con astenozoospermia, esso potrebbe rappresentare il bersaglio di varie patologie che riducono la motilità nemaspermica e anche il sito su cui agire per migliorare la motilità degli spermatozoi. E’

stato studiato l’ inositolo come possibile agente antiossidante sia per il trattamento

sistemico di infertilità maschile e per il miglioramento della qualità in vitro degli

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affetti da oligoastenoteratospermia gli spermatozoi osservati al microscopio a scansione (SEM) apparivano interamente coperti con un materiale fibroso amorfo, che dava una viscosità eccessiva al liquido seminale, e riduceva o annullava la mobilità cellulare. Alla microscopia elettronica (TEM) si è evidenziato che i mitocondri, nel loro tratto intermedio, sembrano essere modificati, con creste notevolmente danneggiate. Dopo il trattamento con inositolo i campioni patologici mostravano l'assenza di materiale amorfo e la presenza di mitocondri morfologicamente più simili a quelli normali con meno danni sulle creste. Diversi studi suggeriscono come l’inositolo con la sua azione antiossidante agisca principalmente sui mitocondri [180]. Altri studi suggeriscono che le caratteristiche di motilità progressiva degli spermatozoi è correlata alla loro capacità fertilizzante e la motilità degli spermatozoi è dipendente dalla funzione mitocondriale [181-182]. In molti studi si è messa in relazione il potenziale di membrana dei mitocondri con la motilità degli spermatozoi e quindi la loro potenziale fertilità.

L'energia viene immagazzinata nei mitocondri come gradiente di concentrazione

protonica. Questi gradienti sono generati dagli elettroni che attraversano la membrana

mitocondriale interna e determinano la sintesi di ATP. Recentemente è stato utilizzato

un colorante fluorescente per differenziare mitocondri con alto e basso potenziale di

membrana. Quando il potenziale di membrana mitocondriale è basso gli spermatozoi

appaiono decisamente poco mobili e dovrebbe essere considerata l'applicazione di ICSI,

mentre quando il potenziale di memrana è elevato anche i parametri di motilità risultano

aumentati [183]. Quindi, questi risultati suggeriscono che il sito principale di azione del

mio-inositolo è a livello dei mitocondri spermatici, dove esercita effetti positivi sulla

motilità degli spermatozoi. Un'alta percentuale di spermatozoi con basso potenziale di

membrana mitocondriale presentano un basso indice di funzionalità spermatica, si è

visto come l’aggiunta del mio-inositolo diminuisce tale percentuale. Mentre non si

evidenzia alcun effetto sulla compattazione della cromatina e sull’integrità del DNA

[184]. Recentemente, è stata dimostrata una correlazione positiva tra MMP e la motilità

totale di 230 campioni di sperma. Questi risultati forniscono ulteriori prove che la

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sugli spermatozoi, infatti l’effetto maggiore si evidenzia nei pazienti oligoastenospermici e soprattutto in quei pazienti fumatori. L’effetto positivo del mio- inositolo evidenziato in questi pazienti è però meno evidente dividendo i campioni in sottogruppi in base al BMI, questo dimostra come il fattore sovrappeso e obesità, seppur grave fattore di rischio nella ridotta motilità degli spermatozoi, agisca su altri meccanismi differenti dall’azione antiossidante del myoi-inositolo. Nel nostro studio abbiamo valutato l’effetto in vitro sulla motilità degli spermatozoi, ma sicuramente l’effetto positivo del my-inositolo potrà essere di grande utilità applicativa nelle tecniche di fecondazione assistita. Infatti un recente studio ha valutato un miglioramento statisticamente significativo nei tassi di fecondazione e nel numero di embrioni di classe A ottenuti in cicli di ICSI dove gli spermatozoi erano stati trattati in vitro con my- inositolo [186].

7.6 Conclusione

I risultati dello studio confermano i miglioramenti statisticamente significativi in termini

di motilità spermatica dopo l'aggiunta al campione di 15 μl /ml di mio-inositolo e

incubazione a 37°C per 30 minuti. Dopo l’aggiunta del mio-inositolo abbiamo

evidenziato un miglioramento statisticamente significativo della motilità nei pazienti

oligoastenospermici normopeso (BMI 18-25), un discreto miglioramento anche nel

gruppo dei sovrappeso (BMI 25-30). Un dato interessate è stato l’aumento

statisticamente significativo di motilità progressiva dopo aggiunta di mio-inositolo nei

pazienti oligoastenospermici fumatori, rispetto ai non fumatori, sottolineando

l’importante effetto antiossidante del mio inositolo a livello degli spermatozoi. In

conclusione il miglioramento della motilità 3-4 si evidenzia essenzialmente nei pazienti

oligoastenospermici, nei quali l’incremento è statisticamente significativo, negli altri

pazienti si è comunque evidenziato un aumento della percentuale degli spermatozoi con

movimento progressivo.

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