Capitolo 7 - Conclusioni
Implementazione di un sistema di manutenzione programmata e gestione del magazzino parti di ricambio presso la cartiera lucchese S.P.A.- LUCART
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CAPITOLO 7
CONCLUSIONI
La valutazione dei risultati raggiunti attraverso l’ introduzione di un CMMS è un processo lento che subisce uno sviluppo tanto più veloce quanto maggiori sono gli sforzi impiegati e le risorse disponibili. Comunque si può sottolineare come questo semplice lavoro di tesi abbia indotto il reparto manutenzione ad accorgersi dell’importanza di questi sistemi informativi nella soluzione
digran parte delle problematiche relative alla gestione della manutenzione aziendale.
L’introduzione di un sistema informativo di questo tipo, consente di superare le classiche divisioni dell’impianto in molteplici realtà distinte che interagiscono tra loro troppo raramente e con estrema difficoltà e che comportano, immancabilmente, un notevole e deleterio spreco di uomini e mezzi, la ricorrente irreperibilità delle informazioni necessarie ed il cattivo scambio delle stesse tra i diversi reparti coinvolti.
La coesistenza di numerosi sistemi differenti, troppo specifici e locali, dovrebbe, in tale ottica, cedere il passo ad un’efficiente ed oculata condivisione di dati e strategie, resa concretamente possibile dall’adozione di un sistema globale che riesca a garantire una collaborazione sinergica delle molteplici funzioni aziendali, nel comune interesse dell’intera organizzazione.
Ruolo fondamentale per il raggiungimento di questo obiettivo lo riveste l’informatizzazione di tale settore: purtroppo però nelle aziende italiane la spesa per prodotti informatici è la più bassa se confrontata con quella degli altri paesi europei, quindi salvo pochissime eccezioni e qualche caso di eccellenza tali aziende non sono troppo avanti nell’adozione di tecnologie moderne e complesse.
Fortunatamente ci si è trovati di fronte un’industria come la “Cartiera Lucchese S.p.a.” che sentiva la necessità di effettuare un salto di qualità nell’ambito della gestione dei processi aziendali e quindi di dotarsi di nuovi strumenti di Information and communication technology.
Già in precedenza l’azienda stessa aveva intrapreso la strada dell’innovazione puntando per ben due volte su sistemi per l’implementazione della manutenzione senza però ottenere i risultati sperati. Del resto la diffusione in continuo aumento dei sistemi in esame, nonché la presa di coscienza degli innegabili e potentissimi strumenti da questi ultimi offerti, non devono condurre alla conclusione che un’eventuale implementazione possa considerarsi di facile attuazione. Gli ostacoli da superare sono numerosi e, soprattutto, decisamente ostici ed una previsione errata degli stessi e degli interventi necessari ad oltrepassarli potrebbe compromettere la riuscita dell’intero progetto.
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177 Infatti da una recente ricerca è stato osservato che solo una minima parte dei sistemi informativi acquistati dalle aziende italiane sono effettivamente installati, utilizzati e funzionanti; quasi sempre invece essi non sono mai stati implementati per l’accantonamento del progetto di informatizzazione della manutenzione, oppure, ammesso che il sistema informativo sia installato e funzionante secondo le specifiche iniziali, raramente il gruppo di lavoro incaricato della sua implementazione ne ha compreso la valenza in termini di cambiamento organizzativo.
Tutto questo è dovuto sia alla scarsissima informatizzazione del personale ed alla sua forte e radicata resistenza al cambiamento, che limita notevolmente l’uso dei nuovi strumenti di lavoro con conseguenze disastrose sulla produttività e sulle performance aziendali, sia alla cultura aziendale in senso generale: è stato verificato cioè in più occasioni che la filosofia di management della direzione aziendale può rappresentare il fattore maggiormente limitante, impedendo non solo la corretta implementazione del CMMS, ma influenzando in modo negativo il raggiungimento di livelli di performance se non altro accettabili; purtroppo la politica economica aziendale quasi sempre guarda al breve periodo piuttosto che spendere tempo e risorse che poi frutteranno sicuramente in futuro.
Tutti coloro che sono coinvolti nel progetto, direttamente ed indirettamente, devono conoscere chiaramente il sistema e devono sapere correttamente come devono operare, come utilizzarlo e cosa fare, in maniera da annullare il gap tra sistema ed operatore. Se non si raggiungono buoni livelli di capacità tecniche all’interno dell’organizzazione non si raggiungeranno mai buoni risultati e non si sfrutterà il sistema al massimo delle sue potenzialità.
Col nostro ingresso in questa azienda si è cercato di modificare l’approccio alla manutenzione; si è cercato di coinvolgere continuamente il personale per renderlo partecipe in questo progetto di miglioramento che sarà poi utilizzato da loro stessi con l’obiettivo del raggiungimento di più elevati standard di eccellenza ; si è cercato di far conoscere le nozioni informatiche di base anche là dove erano quasi del tutto sconosciute; si è cercato di far assorbire e digerire un nuovo modo di porsi nei riguardi della manutenzione partendo innanzi tutto dal “linguaggio” (modi, cause, sintomi, effetti di guasto ed analisi di criticità); si è cercato anche di far capire tutte le problematiche legate al, purtroppo, radicato uso dei “Rapporti di turno”, obiettivamente inefficaci e dispersivi
In definitiva con il nostro aiuto ci siamo proposti di evitare una della frequenti cause del fallimento dei CMMS, ovvero la fase di start-up non supportata.
Infatti l’istallazione del software e la fase preliminare di preparazione dei dati necessari per l’avviamento è una attività estremamente lunga e costosa ed in tutte le aziende, accanto alle nozioni informatiche basilari per l’uso di qualsiasi prodotto informatico, sarebbe opportuno prevedere corsi
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178 aggiuntivi (con un esborso pecuniario talvolta non indifferente) per preparare in modo adeguato alcune figure aziendali determinanti per la riuscita dell’intero progetto.
E’ naturale prendere questo come un semplice lavoro di tesi, ma si spera che da tante proposte e soluzioni si prenda spunto per una forte innovazione secondo i principi dell’ingegneria di manutenzione e un radicale cambiamento nella mentalità per una più efficiente ed efficace gestione di questo complesso settore.