• Non ci sono risultati.

I La professione sotto attacco: un medico su due ha subito aggressioni

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "I La professione sotto attacco: un medico su due ha subito aggressioni"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

i n d a g i n e

12 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 5 - giugno-luglio 2019

I

l 50% degli intervistati ha subi- to, nell’ultimo anno, aggressio- ni verbali; il 4% è stato vittima di violenza fisica. Dati eclatanti, ma che ricalcano le estrapolazioni delle denunce all’Inail e i risultati di analoghe indagini condotte dai sindacati medici, quelli che vengo- no fuori dall’analisi del questiona- rio messo on line alcuni mesi fa dalla FNOMCeO, con l’obiettivo di avere numeri aggiornati e comple- ti sul fenomeno della violenza con- tro i medici. Fenomeno che sta di- ventando sempre più una vera emergenza di sanità pubblica, tan- to da stimolare l’intervento del Go- verno che ha presentato un Dise- gno di Legge - ancora fermo in Parlamento - per arginarlo.

I dati sono stati presentati recente- mente a Roma alla presenza del Ministro della Salute Giulia Grillo, che, proprio su questa tematica, è intervenuta al recente Comitato Centrale della FNOMCeO. “Ci au- guriamo che il Senato legiferi il più velocemente possibile e ci augu- riamo che venga poi approvato presto alla Camera” ha dichiarato il Ministro all’Ansa.

“Dal mio punto di vista - ha prose- guito il ministro - non ho preclu- sioni, mi va bene qualsiasi cosa approverà il Parlamento. Quello che mi interessa e che i medici e

gli operatori sanitari siano tutelati e non siano più vittime di aggres- sioni e minacce, come ora succe- de”. Nel disegno di legge del Go- verno si parla, non solo di violenze fisiche, ma anche di quelle verba- li, come minacce ed epiteti. “Sap- piamo - ha concluso - che i pazien- ti arrivano spesso alle strutture in situazioni di particolare stress emotivo ma è nell’interesse di tut- ti che episodi simili non siano più tollerati”.

þ I dati

Al questionario messo online dal- la FNOMCeO, proposto dall’Asso- ciazione Scientifica Nazionale Ho- spital & Clinical Risk Managers ed elaborato dal professor Alberto Firenze dell’Università di Paler- mo, hanno risposto più di 5.000 professionisti sanitari, per la mag- gior parte (il 73%) medici (ospe- dalieri, del territorio, convenziona- ti, liberi professionisti, di strutture pubbliche e private), seguiti da ostetrici (5%) infermieri (3%) odontoiatri (3%) e altri operatori, e in maggioranza (il 56%) donne.

Sono arrivate risposte da tutte le Regioni, con in testa il Piemonte (circa il 21%), seguito dalla Lom- bardia (16%), dalla Puglia (12%) e dalla Toscana (9%). Il 48% di chi

ha subito un’aggressione verbale ritiene l’evento ‘abituale’, il 12%

‘inevitabile’, quasi come se faces- se parte della routine o fosse da annoverare tra i normali rischi pro- fessionali. Le percentuali cambia- no di poco in coloro che hanno su- bito violenza fisica: quasi il 16% ri- tiene l’evento ‘inevitabile’, il 42%

lo considera ‘abituale’. Più del 56% di chi ha subito violenza ritie- ne che l’aggressione potesse es- sere prevista, anche se il 78% de- gli intervistati non sa se esistano o meno procedure aziendali per prevenire o gestire gli atti di vio- lenza. Oltre il 38% degli operatori sanitari si sente poco o per nulla al sicuro e più del 46% è abba- stanza o molto preoccupato di su- bire aggressioni.

“Uno dei dati a nostro avviso più al- larmanti - ha spiegato il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli - è la rassegnazione che emerge dalle risposte dei nostri colleghi.

La percezione falsata e quasi ras- segnata del fenomeno porta con sé gravi effetti collaterali, come la mancata denuncia alle autorità, l’immobilismo dei decisori, ma anche il burnout dei professioni- sti, con esaurimento emotivo, perdita del senso del sé e demoti- vazione nello svolgimento della professione”.

È quanto si evince dall’analisi delle risposte al questionario messo on line alcuni mesi fa dalla FNOMCeO con l’obiettivo di avere numeri aggiornati e completi sul fenomeno

della violenza contro i medici. Il 50% degli intervistati ha subito, nell’ultimo anno, aggressioni verbali; il 4% è stato vittima di violenza fisica

La professione sotto attacco:

un medico su due ha subito aggressioni

Riferimenti

Documenti correlati

Se, invece, il reato c.d. presupposto è stato commesso da un subordinato, l’onere della prova è interamente a carico della Pubblica Accusa, la quale, se non dimostrerà o dimostrerà

In questo ambito una grande opportunità individuata dagli interventi nel corso della conferenza è quella rappresentata dal Consiglio europeo di dicembre 2013 che si riunirà per

By stressing the importance of greater transparency and awareness of the central importance of defence policy and the valuable return of investments in this

Il dato preoccupante è che il 79,26% degli operatori vittime di violenza non ha presentato denuncia, e che il 66% afferma di essere a conoscenza di episodi di aggressione ai danni di

DOTTORESSA AGGREDITA DA SCONOSCIUTO MENTRE SI RECA IN VISITA DOMICILIARE. 4 APRILE 2015

Ministro, questa è la fotografia di un ospedale HUB (di riferimento regionale) sebbene lo stesso abbia ormai perso di fatto questa funzione, dove i vuoti di organico in

A queste carenze di organico – è questo, Ministro, che ci preme sottolineare – la Direzione Generale dell'ospedale risponde, dopo la nostra prolungata protesta, solo

Interessante il dato che confronta “l’età anagrafica” con “cosa modificheresti del tuo attuale lavoro” (quinta riflessione); infatti è francamente evidente come nella