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2021_03_12_11_Progetto Illumino tecnico (653 KB)

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(1)

COMUNI DI SPRESIANO E ARCADE PROVINCIA DI TREVISO

Committente/i:

BIELLE METALLI SRL

Oggetto:

PROGETTO DELL'IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE ESTERNA AREA PRIVATA.

Descrizione:

▪ RELAZIONE TECNICA

▪ VERIFICA ILLUMINOTECNICA

▪ SCHEDA TECNICA PRODOTTO

▪ ELABORATO GRAFICO TAVOLA n.14

Treviso 05 Marzo 2021

(2)

RELAZIONE TECNICA

Indice

A) Criteri progettuali

B) Normativa di riferimento C) Prescrizioni tecniche D) Classificazione area E) Verifica illuminotecnica

(3)

Il recente Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, Dlgs 81/08, si occupa anche delle caratteristiche che deve possedere l’Illuminazione, sia naturale che artificiale nei luoghi di lavoro. Facciamo notare come, ai fini della normativa, per luoghi di lavoro si debbano intendere non solo i luoghi destinati a ospitare posti di lavoro ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, ma pure ogni altro luogo, anche esterno, di pertinenza dell'azienda o dell'unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro. I requisiti richiesti dal Dlgs 81/08 per l’illuminazione dei luoghi di lavoro (Allegato IV, articolo 1.10), sono i seguenti:

o 1.10.1. A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità delle lavorazioni e salvo che non si tratti di locali sotterranei, i luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un'illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori.

o 1.10.2. Gli impianti di illuminazione dei locali di lavoro e delle vie di circolazione devono essere installati in modo che il tipo d'illuminazione previsto non rappresenti un rischio di infortunio per i lavoratori.

o 1.10.3. I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell'illuminazione artificiale, devono disporre di un'illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità.

o 1.10.4. Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza.

o 1.10.5. Gli ambienti, i posti di lavoro ed i passaggi devono essere illuminati con luce naturale o artificiale in modo da assicurare una sufficiente visibilità.

o 1.10.6. Nei casi in cui, per le esigenze tecniche di particolari lavorazioni o procedimenti, non sia possibile illuminare adeguatamente gli ambienti, i luoghi ed i posti indicati al punto 1.10.5, si devono adottare adeguate misure dirette ad eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza della illuminazione.

Queste disposizioni si applicano quindi anche ai luoghi di lavoro in esterno, con alcune eccezioni (cantieri, mezzi di trasporto, industrie estrattive e pescherecci).

(4)

A - Criteri progettuali

Per una buona illuminazione è essenziale che, oltre all’illuminamento richiesto, siano soddisfatte altre necessità di ordine sia qualitativo che quantitativo. I requisiti di illuminazione passano attraverso il soddisfacimento di tre necessità umane basilari:

o comfort visivo - quando i lavoratori hanno una sensazione di benessere, la quale, in modo indiretto, contribuisce anche a creare un elevato livello di produttività;

o prestazione visiva - quando i lavoratori sono in grado di eseguire i loro compiti visivi, anche in circostanze difficili e su lunghi periodi;

o sicurezza.

I principali parametri che determinano un ambiente luminoso sono:

1. la distribuzione delle luminanze;

2. l’illuminamento;

3. l’abbagliamento;

4. la luce intrusiva;

5. la direzione della luce;

6. la resa cromatica e l’aspetto del colore della luce;

7. lo sfarfallio e gli effetti stroboscopici;

8. il fattore di manutenzione;

9. il risparmio energetico.

Distribuzione delle luminanze

Risulta di estrema importanza garantire una distribuzione bilanciata della luminanza nel campo visivo dei lavoratori, allo scopo di aumentare la nitidezza della visione, di migliorare la possibilità di distinguere piccole differenze di luminanza (contrasto), di aumentare l’efficienza delle funzioni oculari (quali l’accomodamento, la convergenza, etc.), e di migliorare il comfort visivo. Infatti la distribuzione della luminanza nel campo visivo determina il livello di adattamento degli occhi, e questo influenza pesantemente la visibilità del compito da eseguire.

Illuminamento e sua uniformità

L'illuminamento e la sua distribuzione nella zona del compito visivo e nella zona immediatamente circostante hanno un grande impatto sulla rapidità, la sicurezza e la confidenza con la quale una persona percepisce e svolge il compito visivo. Tutti i valori di illuminamento definiti dalla norma UNI EN 12464-2 sono valori di illuminamento medio mantenuto Em, cioè il minimo valore di illuminamento medio consentito in una zona dove deve essere svolto un determinato compito visivo (non si può mai scendere al di sotto, di conseguenza l’avvicinamento a questo valore indica che è giunto il momento di effettuare una manutenzione).

(5)

Abbagliamento

L'abbagliamento è la sensazione visiva prodotta da superfici che determinano elevati gradienti di luminanza all'interno del campo visivo e può essere percepito come abbagliamento molesto o debilitante. Il primo è un abbagliamento che da luogo ad una sensazione fastidiosa, senza necessariamente compromettere la visione, il secondo invece è un abbagliamento che può compromettere le possibilità di visione (si ha una diffusione della luce periferica con la conseguente riduzione del contrasto delle immagini e quindi una riduzione della visibilità degli oggetti), senza necessariamente provocare una forte sensazione fastidiosa.

Luce intrusiva (o invasiva)

Per luce intrusiva si intende il flusso luminoso generato dagli impianti di illuminazione esterna in generale (stradale, urbana, luoghi di lavoro e di intrattenimento all’aperto, etc.) che entra nelle abitazioni, negli uffici, negli esercizi commerciali disturbando chi vi risiede.

Direzione della luce

L’illuminazione direzionale può essere utilizzata per evidenziare meglio gli oggetti, per migliorare uno specifico compito visivo aumentando la visibilità dei dettagli dell’attività da svolgere e per migliorare il riconoscimento della fisionomia delle persone.

Resa cromatica e aspetto del colore

La qualità del colore di una lampada è caratterizzata da due fattori che devono essere considerati separatamente:

o l'apparenza del colore della lampada: L’apparenza del colore di una lampada si riferisce alla cromaticità apparente della luce emessa ed è quantificata attraverso la sua temperatura di colore correlata (TCP). Questa temperatura, mostra il colore apparente della luce in relazione alla temperatura di colore delle lampade. Le descrizioni (calda, fredda, etc.) si riferiscono al modo in cui vengono percepiti i colori, ovvero all'impatto psicologico dell'illuminazione. I colori e le sorgenti luminose nella zona blu dello spettro sono indicati come freddi e quelli verso la zona rossa-arancione sono invece descritti come caldi.

o la capacità di resa del colore della lampada, che influenza l’apparenza cromatica degli oggetti e delle persone illuminate dalla lampada: La resa del colore è un indice che ci permette di capire se i colori e la pelle umana, illuminati in modo artificiale, sono resi in modo naturale, cioè appaiono a chi li osserva come illuminati dalla luce del sole. Per avere una indicazione oggettiva delle proprietà di resa del colore da parte di una sorgente, è stato introdotto l’indice di resa del colore Ra, che può assumere un valore massimo pari a 100. I colori di sicurezza devono essere chiaramente identificabili come tali e perciò le sorgenti di luce devono avere in tal caso un indice Ra pari o superiore a 20.

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Sfarfallio ed effetti stroboscopici

Effetti assolutamente indesiderati sono lo sfarfallamento (flicker), responsabile di distrazioni e a lungo andare, anche di disturbi più gravi come le cefalee, e l’effetto stroboscopico provocato dal flusso luminoso che pulsa a frequenza doppia di quella della rete (100 Hz).

Fattore di manutenzione

Il fattore di manutenzione è il rapporto tra l’illuminamento medio sul piano di lavoro dopo un certo periodo di uso dell’impianto (1°manutenzione) rispetto al valore medio dell’illuminamento ottenuto sotto le stesse condizioni quando l’impianto è nuovo. E’

evidente quindi che stiamo parlando di un parametro di valore inferiore ad 1, di fondamentale importanza per la progettazione dell’impianto di illuminazione. Il progettista deve infatti, in base alla UNI EN 12464-2:

stabilire il fattore di manutenzione ed elencare tutte le ipotesi richieste per la valutazione di questo valore;

specificare gli apparecchi di illuminazione adatti per l’ambiente;

preparare un programma completo di manutenzione in cui si devono indicare: la frequenza con cui si devono sostituire le lampade, gli intervalli di pulizia degli apparecchi di illuminazione e del locale, ed il metodo di pulizia più adeguato.

Risparmio energetico

La norma UNI EN 12464-2, fa delle semplici considerazioni energetiche, limitandosi ad osservare che un impianto di illuminazione deve corrispondere ai requisiti di illuminazione di un luogo senza sprecare energia. Tuttavia, afferma, questo deve avvenire senza compromettere l’aspetto visivo di un impianto di illuminazione, e per ottenere ciò occorre un esame approfondito dei sistemi più appropriati di illuminazione, delle apparecchiature, dei comandi e dell’uso della luce diurna disponibile.

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B - Normativa di riferimento

In particolare, nella progettazione e nell’esecuzione degli impianti dovranno essere rispettate le Leggi e la Normativa vigente che quì si intendono riportate integralmente, quali:

Norme CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano Norma UNI-EN12464-2.

Legge Regionale Veneto n.17/09.

Dlgs 81/08

Leggi, decreti e circolari ministeriali

Disposizioni del locale Comando dei Vigili del Fuoco Disposizioni dell'Ente Fornitore dell'Energia Elettrica Disposizioni della Società Telefonica

Leggi, Decreti e Regolamenti Governativi, Prefettizi, Comunali e di ogni autorità che possa avere attinenza con l'esecuzione degli impianti.

In particolare e' stato considerato il PICIL del Comune di Spresiano e il Rapporto Ambientale del Comune di Arcade in particolare art.3.9.1.

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C - Prescrizioni Tecniche

Le prescrizioni tecniche riguarderanno le seguenti opere:

Quadro di distribuzione generale Linee elettriche di alimentazione Posa di Pali di sostegno

Installazione di Apparecchi di illuminazione Impianto di messa a terra

Opere di completamento dell'impianto

In particolare:

1) Caratteristiche degli impianti

I lavori dovranno essere eseguiti nel pieno rispetto delle regole d'arte nonché delle direttive impartite dalla Direzione Lavori in modo che gli impianti finiti risultino corrispondenti in ogni loro parte alle condizioni della presente Relazione Tecnica.

2) Descrizione dei materiali e dei componenti degli impianti

a) QUADRI ELETTRICI: i quadri che potranno essere impiegati saranno del tipo armadio in vetroresina del tipo “LA CONCHIGLIA”.

Saranno comunque eseguiti con elementi modulari o in lamiera di acciaio verniciati con resine epossidiche previo trattamento antiruggine o in materiale termoplastico autoestinguente.

Saranno costruiti nel rispetto delle norme CEI, e dotati di portine anteriori in lamiera d'acciaio o in materiale termoplastico autoestinguente.

L'involucro sarà costituito da pannelli di lamiera 20/10 se il quadro è realizzato in materiale metallico. Il grado di protezione minimo dei quadri sarà pari a IP 55.

Tutte le parti isolanti installate nel quadro elettrico saranno di tipo autoestinguente.

Sui quadri dovrà essere lasciato uno spazio di riserva per futuri interruttori pari a circa il 30%.

Gli interruttori che saranno installati dovranno essere di tipo automatico ed omnipolari.

Il potere di interruzione degli interruttori sarà superiore a quello esistente nel punto di consegna.

Nei limiti del possibile sarà realizzata una protezione selettiva in modo che, in caso di guasto, intervenga solamente l'interruttore più prossimo e non la catena.

I collegamenti interni saranno eseguiti in modo ordinato ed i conduttori saranno posti in canalina di PVC autoestinguente e fissata con viti o rivetti.

(9)

I conduttori saranno collegati ad una morsettiera e non direttamente sui morsetti degli interruttori. I conduttori di neutro e di terra saranno facilmente individuabili per la loro colorazione.

b) TUBAZIONI PROTETTIVE: la distribuzione sotterranea dovrà essere posta ad una profondità non inferiore a ml. 0,6 dal piano della strada misurato all'estradosso superiore del tubo.

Nel caso di incroci o parallelismi con altre tubazioni sotterranee quali TELECOM-ENEL-GAS- ACQUEDOTTO-FOGNATURA l'impresa dovrà rispettare le mutue distanze e le protezioni imposte dagli enti preposti alla loro gestione.

Le tubazioni in cui verranno infilati i cavi elettrici dovranno essere in PVC autoestinguente o in corrugato a doppia parete.

Entrambi i tipi di canalizzazione saranno completi di accessori di pezzi speciali e giunti, scatole, curve, manicotti e accessori di fissaggio e completamento.

Sarà particolarmente curata la posa delle tubazioni in modo da non abbassare il grado di protezione previsto.

Il diametro delle tubazioni sarà tale da garantire un agevole sfilaggio e reinfilaggio dei conduttori; il fascio dei cavi contenuti dovrà essere inferiore ad 1,4 volte il diametro interno del tubo.

Dette tubazioni si raccorderanno ai pozzetti di derivazione a cui sarà rivolta la pendenza onde favorire il deflusso della eventuale presenza d'acqua.

Prima di ricoprire la tubazione con sabbia e/o cemento sarà avvisata la D.L. per la verifica a vista.

Le cassette di derivazione saranno del tipo in PVC autoestinguente per l'installazione a vista con morsettiera fissa e coperchio avvitato.

Il numero delle tubazioni collegate alla cassetta non sarà superiore a quelle previste dal costruttore; pertanto non ci dovranno essere spacchi sulla muratura o sul fondo delle cassette.

c) UTENZE: con la voce utenze si indicano tutte quelle parti dell'impianto che vanno dalla rete di distribuzione all'utilizzo vero e proprio come punti luce, ecc....

I conduttori che saranno impiegati saranno adatti al tipo di impiego.

Gli organi di comando avranno il grado di protezione adatto al tipo di installazione.

Gli apparecchi di comando saranno del tipo a bilanciere modulari a doppio isolamento per montaggio singolo o in combinazione, giunzioni con morsetti a mantello.

d) CONDUTTORI E CAVI: la posa dei conduttori sarà fatta nel rispetto delle norme CEI e seguendo le raccomandazioni del costruttore. In tutti gli impieghi saranno utilizzati conduttori flessibili in rame isolato a doppio grado di isolamento.

I conduttori saranno posti entro proprie tubazioni protettive; saranno facilmente distinguibili per la diversa colorazione del rivestimento.

In particolare saranno rispettate le seguenti colorazioni:

marrone fase nero fase grigio fase azzurro neutro giallo-verde terra

(10)

La sezione dei conduttori sarà tale da garantire l'alimentazione del carico ad essi collegato senza che vengano raggiunte le massime temperature di esercizio.

Le cadute di tensione massime ammesse sono rispettivamente:

4% per i circuiti illuminazione

Tali cadute di tensione saranno misurate al massimo carico ammissibile e sul punto più lontano.

Le giunzioni saranno eseguite esclusivamente entro apposite scatole e con morsetti in ottone isolati con materiale termoplastico e con serraggio a vite.

Saranno rispettate le seguenti sezioni minime:

2,5 mmq. per le dorsali illuminazione 1,5 mmq. per le derivazioni ai punti luce

e) IMPIANTO DI TERRA: il dispersore di terra sarà posto alla base di ogni palo e sarà costituito da puntazze a croce collegate tra loro da corda di rame nuda da 35 mmq.

Il dispersore sarà posto ad un metro di profondità a diretto contatto con il terreno vegetale.

Nella fase di reinterro si farà molta attenzione affinché non sia ricoperto di ghiaia o detriti ma solamente con terreno vegetale ben costipato.

Il collegamento del palo all'impianto di terra verrà effettuato con conduttore con guaina di protezione giallo-verde.

Le puntazze saranno poste in opera entro pozzetti di cemento vibrato; senza fondo ma dotati di chiusino.

Le eventuali giunzioni che si rendessero necessarie saranno fatte esclusivamente entro pozzetti; eseguite con metodi di sicura affidabilità, possibilmente con saldatura autogena con ripristino della zincatura danneggiata. Da uno dei pozzetti si diramerà il montante di terra fino al quadro generale.

Saranno comunque rispettate le norme CEI e le raccomandazioni vigenti in materia.

3) Modo di esecuzione di ogni categoria di lavoro Scavi

Nell'esecuzione degli scavi l'impresa dovrà procedere in modo da impedire scoscendimenti e franamenti di materiali entro gli stessi.

Qualora si verificassero detti inconvenienti, l'impresa dovrà prontamente ripristinare lo scavo, rimuovendo le materie franate senza pregiudizio per l'indennizzo dei danni eventualmente cagionati.

Qualora in alcuni tratti non sia possibile eseguire gli scavi con mezzi meccanici, l'impresa eseguirà lo scavo a mano.

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All'impresa non sarà riconosciuto alcun sovrapprezzo per tale evenienza poiché questo onere si deve intendere valutato nella remunerazione complessiva delle opere di scavo.

Tubazioni sotterranee

Le tubazioni sotterranee dovranno essere poste ad una profondità non inferiore a ml. 0,6 dal piano della strada misurato all'estradosso superiore del tubo.

Nel caso incroci o parallelismi con altre tubazioni sotterranee quali reti TELECOM, ENEL, GAS, ACQUEDOTTO, FOGNATURA, l'impresa dovrà rispettare le mutue distanze e le protezioni imposte dagli enti preposti alla loro gestione.

Le tubazioni in cui verranno infilati i cavi elettrici dovranno essere in PVC o in corrugato a doppia parete con giunti impermeabili posti sul letto di sabbia dallo spessore medio di cm.10 e protetti da una cappa in conglomerato cementizio a q.li 2 dello spessore medio di cm.10.

Dette tubazioni si raccorderanno ai pozzetti di derivazione a cui sarà rivolta la pendenza onde favorire il deflusso della eventuale presenza d'acqua.

I pozzetti di derivazione potranno essere gettati in opera o prefabbricati costruiti con calcestruzzo dosato a q.li 2.0 di cemento, e privi di fondo onde permettere il drenaggio nel sottosuolo, completi di chiusino in ghisa con scritta “illuminazione pubblica”.

Pali di sostegno

I pali di sostegno e l’armatura tipo saranno indicati dalla D.L, compresa calibratura, rifasatori, collegamenti con pozzetto di base, morsetti e quanto altro occorra per dare l’opera finita a regola d’arte e funzionante.

I pali dovranno essere protetti internamente da una mano di bitume ed esternamente ricoperti da vernice antiruggine con esclusione della parte interrata che dovrà essere bitumata. Successivamente i pali saranno dipinti con due mani di vernice del colore e del tipo scelto dalla Direzione dei Lavori.

I pali verranno ancorati al suolo entro plinti di calcestruzzo, R’bk 250 gettato in opera o prefabbricato comprendente pozzetto di raccordo, in cui sarà stato realizzato un alloggiamento idoneo tramite una tubazione annegata nel getto.

Dopo aver correttamente posizionato il palo lo spazio residuo tra la tubazione ed il palo di sostegno verrà riempito di sabbia ben costipata ed il tutto sarà sigillato da una coronella di malta cementizia posta nel punto di incastro del palo stesso.

Sarà cura dell'impresa rispettare le norme CEI 11-4 riguardante le precauzioni da tenere verso eventuali linee elettriche in tensione esistenti nelle vicinanze al fine di salvaguardare la mano d'opera da contatti accidentali.

Per questi motivi il palo non dovrà essere posizionato in vicinanza di linee elettriche a distanza inferiore a quanto ammesso dalle norme C.E.I. che si intendono espressamente richiamate.

In caso di inosservanza a quanto sopra stabilito l'impresa dovrà rimuovere, a propria cura e spese, il palo e immetterlo in altra posizione.

La superficie superiore del plinto di calcestruzzo dovrà essere perfettamente lisciata a mezzo di idonea cazzuola prima della presa del conglomerato

(12)

Linee elettriche in cavo

Le linee elettriche saranno costruite esclusivamente con cavo isolato con gomma etilenpropilenica conforme alla norma CEI e alle relative tabelle UNI 35355-75, con conduttori in rame stagnato, e con sezioni minime di 1,5 mmq.

Il cavo verrà infilato nel cavidotto utilizzando il filo di ferro zincato, avendo cura di non danneggiare il rivestimento isolante esterno, e qualora questo avvenisse l'intero tratto di cavo interessato dovrà essere sostituito a cura e spese dell'impresa.

La esecuzione dei eventuali giunti avverrà nei pozzetti in modo da garantire una piena ispezionabilità degli stessi.

L’alimentazione degli apparecchi di illuminazione posti su pali verra’ effettuata su morsettiera posta sul palo stesso e per quelli a plafone - incasso - interrati - direzionali su pozzetto e/o scatola di derivazione con morsettiera.

Nel caso si rendesse necessario l'esecuzione di curve con il cavo si dovrà avere l'accortezza di eseguire detta operazione con un raggio di curvatura come prescritto dalle norme.

L'Impresa dovrà fornire prima della posa in opera dei cavi i certificati di collaudo forniti dalle ditte costruttrici, che dovranno possedere il Marchio di Qualità.

Apparecchi di illuminazione area

Gli apparecchi di illuminazione area da installare dovranno essere approvati dalla Direzione Lavori e comunque conformi alle descrizioni della voce capitolato.

L'apparecchio prescelto dovrà garantire le migliori prestazioni con riferimento ai valori raccomandati dalle Norme UNI -EN.

Gli apparecchi dovranno essere forniti cablati.

Prima dell'installazione sarà cura dell'Impresa fornire i dati illuminotecnici dell'apparecchio e dell'installazione e prestare la mano d'opera ed i mezzi per l'esecuzione di prove sul posto con misura dei vari livelli di illuminamento.

L'apparecchio verrà collocato nella sede a regola d'arte secondo quanto indicato nei particolari costruttivi e dopo aver proceduto al montaggio di una intera linea dovranno essere convenientemente regolati i singoli centri luminosi, in modo da garantire una buona uniformità.

Detta prova verrà eseguita alla presenza della Direzione Lavori, che redigerà un verbale delle prove effettuate.

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D- Classificazione area

L’area in oggetto trattasi di area privata adibita a stoccaggio di materiale ferroso di varie dimensioni.

La normativa che riguarda tali interventi e’ la norma UNI EN 12464-2 “Illuminazione di luoghi di lavoro in esterno”.

In riferimento alle norme UNI EN 12464-2 e’ stata cosi’ classificata:

Siti industriali e aree di stoccaggio

Manipolazione

su brevi

periodi di grandi unita’ e di materie prime, carico e scarico di merci solide di grosse

dimensioni.

2

20 0

.25 5

55 2

20

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E- Verifica illuminotecnica

Created with DIALux

(15)

BIELLE SPRESIANO - Deposito Metalli

(16)

2

Lista lampade

Pz. Produttore Articolo No. Nome articolo P Φ Efficienza

29 Disano 3480 Mini Disano 3480 128 LED 4K CLD GRAFITE 68.0 W 9732 lm 143.1

Giovi - high lm/W

performanc

e - grandi

aree

Efficienza 143.1 lm/W Ptotale

1972.0 W Φtotale

282228 lm

(17)

3

Scheda tecnica prodotto

Disano Disano 3480 128 LED 4K CLD GRAFITE

Articolo No. 3480 Mini Giovi - high performance - grandi aree

P 68.0 W

ΦLampadina 9732 lm

ΦLampada 9732 lm

η 100.00 % CDL polare

Efficienza 143.1 lm/W

CCT 4000 K

CRI 70

Mini Giovi rappresenta l'ultima generazione di apparecchi per l'illuminazione stradale a LED, progettati per le nuove sorgenti luminose e per i più recenti sistemi di gestione e controllo della luce.  Il suo corpo in alluminio pressofuso, il cui basso profilo riduce al minimo la resistenza al vento, è dotato di alette di

raffreddamento appositamente studiate per una dissipazione del calore che permette il funzionamento ottimale dei LED. 

Dissipatore: il sistema di dissipazione del calore è appositamente studiato e realizzato per permettere il funzionamento dei LED con temperature idonee per garantire ottime prestazioni/rendimento ed un’ elevata durata di vita. Prestazioni fotometriche: è stato progettato un sistema ottico capace allo stesso tempo di controllare il potenziale abbagliamento dovuto alla crescente intensità luminosa dei LED e di raggiungere delle prestazioni fotometriche di elevato livello. Sistema ottico: la modularità del design ottico,  le soluzioni adottare per il design dei circuiti elettronici ed il controllo ottimale delle temperature di lavoro dei componenti elettronici, fanno della famiglia Mini Giovi un prodotto professionale, flessibile ed affidabile in grado di garantire eneromi vantaggi applicativi nelle diverse soluzioni di installazione.

Corpo e

(18)

4

Scheda tecnica prodotto

Disano 3480 128 LED 4K CLD GRAFITE

telaio: in alluminio pressofuso Lega EN-AB 47100 e disegnato con una sezione a bassissima superficie di esposizione al vento. Alette di raffreddamento integrate nella copertura. Il coperchio permette, una volta rimosso di accedere al vano accessori elettrici e alla morsettiera di alimentazione. Attacco palo: In alluminio pressofuso idoneo per pali di diametro da min.46mm a max.76mm orientabile da -20° a +10° per applicazione a frusta, e da 0° a +20° per applicazione a testa palo. Passo di inclinazione 5°. Ottiche: realizzate in PMMA ad alto rendimento resistente alle alte temperature e ai raggi UV.

Diffusore: vetro trasparente sp. 4mm temperato resistente agli shock termici e agli urti (UNI-EN 12150-1 : 2001). Verniciatura: il ciclo di verniciatura standard a polvere è composto da una fase di

pretrattamento superficiale del metallo e successiva verniciatura a mano singola con polvere poliestere, resistente alla corrosione, alle nebbie saline e stabilizzata ai raggi UV.  Dispositivo di protezione conforme alla EN 61547 contro i fenomeni impulsivi atto a proteggere il modulo LED e il relativo alimentatore. A richiesta:

funzione luce costante (CLO); idoneità al funzionamento in

emergenza. Equipaggiamento: Completo di connettore stagno IP67 per il collegamento alla linea. Mantenimento del flusso luminoso al 90%: 100.000h (L90B10). Classificazione rischio fotobiologico: Gruppo di rischio esente Fattore di potenza >0.9 NORMATIVA: Prodotti in conformità alle norme EN60598 - CEI 34 - 21. Hanno grado di protezione secondo le norme EN60529. A richiesta: - Verniciatura conforme alla norma UNI EN ISO 9227 Test di corrosione in atmosfera artificiale per ambienti aggressivi. -Nema Socket, ordinabili con sottocodice 40 (tappo da ordinare a parte) - Zhaga Socket, ordinabili con sottocodice 0054 (completa di tappo) FUNZIONI INTEGRATE ADVANCED prog (CLD PROG): i prodotti della famiglia di serie sono forniti di driver programmabile. Tutte queste funzioni sono già presenti sui prodotti della serie e devono solo essere abilitate su richiesta. L’uso di queste funzioni non richiede nessuna modifica all’impianto; il prodotto necessita solamente dell’alimentazione di rete e di nessun BUS di controllo o cavo pilota.

  Settaggio del flusso luminoso: Avviene tramite

programmazione della corrente di pilotaggio da richiedere in sede in fase d’ordine/progetto. Mezzanotte virtuale ordinare con sottocodice -30: Sistema Stand alone con riduzione automatica del flusso su 4 step di luminosità (su richiesta modificabile fino ad un max. di 8 step).

Broadcast Prog: Permette la riconfigurazione del profilo della Mezzanotte Virtuale inclusa la sua Attivazione/disattivazione di tutti gli apparecchi installati sulla medesima linea di alimentazione (funzione broadcast) tramite una sequenza di impulsi elettrici.

Regolazione rete di alimentazione: Permette di variare il flusso luminoso regolando la tensione della rete di alimentazione tra 170 e 250 V AC. CLO (Costant Light Output) : Mantenimento del flusso luminoso costante durante tutta la vita utile dell’apparecchio.

Alimentazione DC in EM: Nei sistemi d’alimentazione d’emergenza centralizzati il LED Driver rileva automaticamente quando

(19)

5

Scheda tecnica prodotto

Disano 3480 128 LED 4K CLD GRAFITE

l’alimentazione cambia da AC in DC e regola la luce ad un valore predefinito (DC level). Monitoring (default): Il driver è dotato di microprocessore che registra le condizioni di funzionamento dal momento in cui viene messo in servizio. Settaggio con APP: Tramite APP è possibile impostare le modalità di funzionamento con tecnologia NFC.

(20)

6

Area 1

Disposizione lampade

(21)

7

Area 1

Disposizione lampade

Produttore Disano

Articolo No. 3480 Mini Giovi - high performance - grandi aree

Nome articolo Disano 3480 128 LED 4K CLD GRAFITE

Lampade singole

X Y Altezza di

montaggio Lampada

39.577 m 297.719 m 8.000 m 1

75.802 m 304.062 m 8.000 m 2

96.287 m 303.810 m 8.000 m 3

120.040 m 303.175 m 8.000 m 4

144.322 m 302.258 m 8.000 m 5

144.225 m 285.320 m 8.000 m 6

143.707 m 265.383 m 8.000 m 7

143.301 m 245.378 m 8.000 m 8

142.693 m 225.389 m 8.000 m 9

124.162 m 218.189 m 8.000 m 10

103.720 m 218.723 m 8.000 m 11

84.617 m 219.167 m 8.000 m 12

63.813 m 199.478 m 8.000 m 13

63.684 m 218.273 m 8.000 m 14

(22)

8

Area 1

Disposizione lampade

X Y Altezza di

montaggio Lampada

63.757 m 239.911 m 8.000 m 15

63.816 m 256.826 m 8.000 m 16

64.764 m 271.942 m 8.000 m 17

48.453 m 268.920 m 8.000 m 18

93.922 m 285.452 m 8.000 m 19

94.436 m 285.436 m 8.000 m 20

93.383 m 264.479 m 8.000 m 21

93.897 m 264.463 m 8.000 m 22

92.857 m 243.533 m 8.000 m 23

93.371 m 243.518 m 8.000 m 24

114.821 m 281.229 m 11.000 m 25

114.105 m 258.440 m 11.000 m 26

113.486 m 235.773 m 11.000 m 27

58.702 m 301.053 m 8.000 m 28

43.913 m 283.859 m 8.000 m 29

(23)

9 Area 1

Superficie di calcolo 1

Proprietà Ē Emin. Emax g1 g2 Indice

Superficie di calcolo 1

Illuminamento perpendicolare (adattivo) Altezza: 0.000 m

26.7 lx 5.22 lx 63.8 lx 0.20 0.082

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