Resoconti Parlamentari 1 - Assemblea Regionale Siciliana
XII Legislatura 382“ SEDUTA 2 Maggio 2001
RESOCONTO STENOGRAFICO
382“ SEDUTA
MERCOLEDÌ 2 MAGGIO 2001
Presidenza del presidente CRISTALDI
I N D I C E
Pag.
Commissario dello Stato
(Comunicazione di im p u g n a tiv e )... 2
Commissioni legisiative (Comunicazione di assenze e sostituzioni) . . 2
Congedi (Annunzio)... 38
Disegni di legge (Annunzio di presentazione)... 2
(Richiesta di procedura d'urgenza): PRESIDENTE... 6
LEANZA, presidente della R e g io n e ... 6
“Estensione deli’appiicazione deil’articoio 39 deiia l.r. 15 maggio 2000, n. 10” (1Ì76/A) (Seguito della discussione): PRESIDENTE... 15,37,38 BENINATI (FI)... 26
CRISAFULLI ( D S ) ... 27, 33 CIMINO ( F I ) ... 27
TRICOLI (AN)... 28
STANCANELLI ( A N ) ... 29
MORINELLO (G. C o m . ) * ... 29
CAPODICASA ( D S ) ... 30
F L E R E S (F I)... 31
MANZULLO (U D E U R )... 32
STRANO ( A N ) ... 32
LO CERTO (I: Democratici)... 33
BARBAGALLO GIOVANNI ( P P I ) ... 33
BARONE (F I)... 34
CROCE ( F I ) ... 34
VELIA ( R C ) ... 35
VIRZÌ (A N )... 36
ZANNA ( D S ) ... 36
LEANZA, presidente della R e g io n e ... 38
(Votazione tinaie per scrutinio nominale e risultato): PRESIDENTE... 39
Ordini del giorno (Annunzio e votazione dei numeri 690 e 691): PRESIDENTE... 6 ,8 ,1 0 STRANO ( A N ) ... ’ 3, 9 CAPODICASA ( D S ) ... '9
STANCANELLI ( A N ) ... 9
interpellanza (Annunzio)... 5
Interrogazioni (Annunzio)... 4
Missioni (Annunzio)... 2
Suii’ordine dei lavori (Per il prelievo del disegno di legge nn. 1045-448-594-744-1021 -1040/A): PRESIDENTE... 10
STRANO ( A N ) ... 10, 14 CAPODICASA ( D S ) ... ’ 10
BARBAGALLO GIOVANNI (PPI) . . . 11
MORINELLO (Q. C o m )... n AULICiNO (Democrazia Europea). . 11
ALFANO ( F I ) ... 12
VELIA ( R C ) ... 12
CINTOLA (CDU)... 13
LO CERTO (I Democratici)... 13
PELLEGRINO (Nuova S ic i lia ) ... 13
LBANZA, presidente della R e g io n e ... 14
"Intervento corretto dall’oratore
L a seduta è aperta alle ore 18.49.
L O CERTO , segretario, dà lettura dei prò-
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cessi verbali delle sedute n. 380 del 19-20 aprile e n. 381 del 20 aprile 2001 che, non sorgendo osservazioni, si intendono approvati.
Missioni
P R E S ID E N T E . Comunico che, per ragioni del loro ufficio, gli onorevoli D ’ Andrea e Zan- gara sono rispetdvamente in missione per il pe
riodo 2-4 m aggio e 3-4 m aggio 2001.
Annunzio di presentazione di disegni di legge
PRE S ID E N TE . Comunico che sono stati pre
sentati i seguenti disegni di legge:
«N o rm e per la salvaguardia, il pieno utihzzo e fruizione della Riserva naturale “ Pino D ’ A - leppo” » (1269), dagh onorevoh Zago e Batta
glia, in data 23 aprile 2001;
«N u o v e norme per il riordino degli enti di edilizia residenziale pubblica, per l ’ assegna
zione degli alloggi e la determinazione dei ca
noni di lo ca zio n e» (1270), dall’ onorevole Zanna, in data 23 aprile 2001;
«Istituzione di case da gioco nei comuni ad alta densità turistica» (1271), d all’ onorevole Pellegrino, in data 27 aprile 2001;
«M od ifich e ed integrazioni agh articoh 6, 58, 61, 63, 89 ed articolo aggiuntivo della legge ap
provata dall’ Assemblea regionale sicihana nella seduta n. 380 del 19-20 aprile 2001 recante: “ D i
sposizioni programmatiche e finanziarie per l ’ anno 2001” » (1272), dal Presidente della R e gione, onorevole Leanza, in data 2 maggio 2001.
Comunicazione di assenze e sostituzioni alle riunioni delle Commissioni legislative
PR E SID E N TE . Comunico le assenze e le so
stituzioni alle riunioni delle Commissioni legi
slative per il periodo dal 12 al 20 aprile 2001;
«A F F A R I IS T IT U Z IO N A L I» (I)
- Assenze:
Riunione del 12 aprile 2001: M onaco, Bar- bagallo Giovanni, Au licin o, Capodicasa, C i
mino, Forgione, Leontini, Petrotta, Scalia, Sil
vestro, Virzì.
Riunione del 18 aprile 2001 (antimeridiana):
Ortisi, M onaco, Barbagallo Giovanni, Auhcino, Capodicasa, Cimino, Forgione, Galletti, Leon tini, Petrotta, Virzì.
Riunione del 18 aprile 2001 (pomeridiana):
Ortisi, Barbagallo Giovanni, Aulicino, Capodi
casa, Cimino, Forgione, Galletti, Leontini, Sil
vestro, Virzì.
« B I L A N C I O » (H )
- Assenze:
Riunione del 20 aprile 2001: Giaimopolo, A u licino, Calaima, Liotta, Spagna, Speziale.
«A M B IE N T E E T E R R IT O R IO » (I V )
- Assenze:
Riunione del 20 aprile 2001: Burgaretta Aparo, Pellegrino, Scalici, Strano.
- Sostituzioni:
Riunione del 20 aprile 2001: Zago sostituito da Pignataro; Vicari sostituito da A lfan o; G ri
maldi sostituito da Croce.
Comunicazione di impugnative da parte del Commissario dello Stato
P R E S ID E N TE . Comunico che il Commissa
rio dello Stato per la R egione siciliana con ri
corsi del 27 aprile 2001 ha impugnato:
il disegno di legge n. 1168 «Disposizioni pro
grammatiche e finanziarie per l ’ anno 2001», ap
provato dall’ Assem blea il 20 aprile 2001, nei sottoelencati articoli:
- articolo 6, comma 1 da “ in misura” a “ sici
hana” , 3 e 6, per violazione d ell’ art. 120 della Costimzione;
- articolo 23, per violazione deU’ artidolo 97 Cost. e dei decreti legislativi 406/1991 e 358/1992, in relazione ai lim iti posti daU’ arti- colo 14 dello Stamto speciale;
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- articoli 30, comma 6 e 31, comma 3, lim i
tatamente all’ inciso “ anche mediante scrittura privata” , per violazione d ell’ articolo 97 Cost. e d ell’ articolo 69, terzo comma R.D. 2440/1923 in relazione ai Limiti posti dall’ articolo 14 dello Statuto speciale;
- articolo 38, comma 1, limitatamente all’ in
ciso “ per riordinare il servizio di riscossione in modo che sia reso più funzionale e m eglio ade
guato ai propri scopi ed alle finalità previste dal decreto legislativo 112/1999 e successive m o
difiche ed integrazioni” , per violazione degli ar
ticoli 3 e 97 Cost. ;
- articolo 57, comma 34, limitatamente al
l ’ inciso “ in quest’ ultimo caso l ’ appaltatore uti
lizza la manodopera iscritta nei contingenti di cui agli articoli 46 e seguenti della sopracitata legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, secondo i criteri previsti” per violazione d ell’ articolo 41 Cost.;
- articolo 60, per violazione degli articoli 3;
81, comma 4; 97 e 128 Cost.;
- articoli 58, comma 2 e 61, per violazione deU’ articolo 2, comma 1, lettera e) della legge 421/1992 e d ell’ articolo 23 decreto legislativo 546/1993, in relazione ai hmiti posti daU’ arti- colo 14 dello Statuto speciale;
- articolo 63, per violazione degh articoh 97 e 81, comma 4 Cost.;
- articolo 85, per violazione degh articoh 3, 51 e 97 Cost. nonché dell’ articolo 16 della legge 56/1987;
- articolo 88, per violazione degh articoh 3 e 97 Cost.;
- articolo 89, per violazione degh articoli 3, 51 e 97 Cost.;
- articolo 90, comma 3, limitatamente alla pa
rola “ esecutiva” , per violazione degli articoh 9 e 97 Cost.;
- articoh 95, comma 1 e 97, per violazione
degh articoh 14 e 17 dello Statuto speciale e del- rarticolo 97 Cost.;
il disegno di legge nn. 1075-775-832-1038- 1054-1055-1087-1097-1131 «In tegrazion i e modifiche allal.r. 1 settembre 1997, n. 33, con
cernente “ N orm e per la protezione, la tutela e l ’ incremento della fauna selvatica e per la rego
lamentazione del p relievo venatorio. Disposi
zioni per il settore agricolo e forestale e in ma
teria di lavori socialmente utili” » , approvato dall’ Assemblea il 20 aprile 2001 nei sottoelen
cati articoh:
- articolo 4, comma 1, lettera a), per viola
zione d ell’ articolo 1 e 21, comma 1, lettera c) deUa legge 157/1992 in relazione ai hmiti posti dall’ articolo 14 dello Statuto speciale;
- articolo 11, comma 1, lettera c) e lettera e), per violazione d ell’ articolo 14 della legge 157/1992 in relazione ai hmiti posti dah’ articolo 14 dello Statuto speciale;
- articolo 11, comma 1, lettera f), limitata
mente all’ inciso “ anche in soprannumero” , per violazione d ell’ articolo 14 della legge 157/1992, in relazione ai hm iti posti dah’ arti- colo 14 deho Statuto speciale nonché degh ar
ticoh 3 e 97 Cost.;
- articolo 17, per violazione deh’ articolo 10, lettera e) e dell’ articolo 16, commi 1, 2 e 4 d e h a legge 157/1992, in relazione ai hmiti posti dal
l ’ articolo 14 dello Statuto speciale e per inter
ferenza in materia penale;
- articolo 20, limitatamente a ll’ inciso “ che possono comprendere porzioni delle attuali zone D di Parco” per interferenza in materia pe
nale e per violazione deh’ articolo 30, comma 1, lettera d), della legge 157/1992 e deh’ articolo 30, comma 1 della legge 394/1991;
- articolo 21, per violazione degh articoh 14, 17 e 36 dello Statuto speciale e del D.P.R. 642 del 26 ottobre 1972;
il disegno di legge n. 1147 «Norm e per il rico
noscimento del periodo pre-ruolo per il restante
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personale inquadrato a norma della legge regio
nale 25 ottobre 1985, n. 39», approvato dall’ A s semblea il 20 aprile 2001 per violazione degli ar- ticob 3, 97 e 81, comma 4, della Costituzione.
Annunzio di interrogazioni
P R E S ID E N TE . Invito il deputato segretario a dare lettura della interrogazione con richiesta di risposta orale presentata.
L O CERTO, segretario:
«A l Presidente della Regione e a ll’Assessore per gli enti locali, premesso ch eli 10 marzo 2001 si è dimesso il Sindaco di Agrigento, dr. Sodano;
osservato che tali dimissioni sono state co
municate ah’ Assessorato degli enti locali il 13 marzo 2001;
visto che, secondo notizie di stampa, il 21 marzo dagh uffici del suddetto Assessorato sa
rebbe stato inviato aha Presidenza deha Regione lo schema di decreto per la nomina del com missario;
preso atto che aUa data odierna tale nomina non risulta decretata e che non sembra che in merito ci sia la necessaria sohecitudine e attenzione;
rilevato che questo stato di cose paralizza il Comune di Agrigento, retto attualmente e in via provvisoria dal vicesindaco A ldo Piazza, incerto tra l ’ ordinaria amministrazione e la predisposi
zione di atti rilevanti ma necessari come il b i
lancio;
ritenute ingiustificabih le ragioni di un’ omis
sione di un atto dovuto le cui conseguenze a ca
rico della comunità agrigentina appaiono in
sopportabili e incomprensibili;
considerato che tale ritardo potrebbe essere interpretato come un tentativo di tenere surret
tiziamente in vita la giunta Sodano durante il pe
riodo della campagna elettorale per fini chiara
mente di parte;
per sapere quali siano le cause del ritardo e se
non intenda ripristinare tempestivamente una normale funzionalità amministrativa nel C o mune di A grigento procedendo aUa nomina di un commissario in sostituzione del Sindaco di- missionario». (4424)
( L ’interrogante chiede lo svolgimento con ur
genza)
Ca p o d ic a s a
P R E S ID E N TE . L a interrogazione ora annun
ziata sarà iscritta ah’ ordine del giorno per es
sere svolta al suo turno.
In vito il deputato segretario a dare lettura della interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata.
L O CE RTO , segretario:
« A l Presidente della Regione e a ll’Assessore p er i beni culturali ed ambientali e p er la pub
blica istruzione, premesso che:
i lavori per la reahzzaziooe delle “ Opere con
nesse alla fruizione del Castello di M ila z z o ” , condotti in concessione dall’ A .T .I. “ C.C.C. di Bologna - F.A.G.O. di M ila zzo ” , sono stati so
spesi dall’ Ing. Capo dei lavori in data 26 feb
braio 2001 a seguito deUa cessazione dalle fun
zioni del precedente dhettore dei lavori, in quanto quest’ ultimo non aveva provveduto a consegnare i disegni e i progetti esecutivi di ri
levanti parti del complesso, assolutamente ne
cessari per il proseguimento delle attività;
l ’ A .T .I. concessionaria ha immediatamente provveduto a designare il nuovo dhettore dei la
vori nella persona deh’ Arch. Salvatore Alberti che ha accettato, e l ’ Am m inistrazione comu
nale, con D G M n. 98 del 27 febbraio 2001, ha preso atto della nomina;
l ’ imm ediatezza con la quale l ’ Amministra
zione comunale ha provveduto era determinata dada necessità di riprendere nel più breve tempo possibile i lavori sotto la dhezione delP’Arch.
Alberti;
la commissione di coUaudo, con verbale di vi
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sita in corso d ’ opei'a del 24 marzo 2001, ha in
vitato la ditta concessionaria all’ immediata ri
presa dei lavori onde poterli ultimare entro i ter
mini stabiliti;
la ripresa è stata disposta con apposito ver
bale del 26 marzo 2001, a partire da quello stesso giorno;
la Soprintendenza dei Beni culturali di M es
sina, con nota n. 1121 sez. I I in data 6 aprile 2001, ha sospeso i lavori di cui sopra ai sensi degli artt. 26 e 28 del T.U. n. 490/99 espressa- mente richiamati;
considerato che;
le disposizioni normative richiamate dalla So
printendenza dei B B .C C .A A . di Messina nella nota n. 1121 sez. I l del 6 aprile 2001 sono asso
lutamente estranee alla qualità e al tipo di lavoro eseguito dalla concessionaria nel castello di M i
lazzo, poiché si riferiscono, rispettivamente, alla valutazione di impatto ambientale (V .I.A .) e al
l ’ ipotesi di lavori condotti in difformità rispetto a quelli approvati ed hanno per oggetto fatti
specie non riscontrabili nel caso de quo;
il mancato avviso della ripresa dei lavori la
mentato dalla Soprintendenza non sussiste, in quanto i lavori stessi erano ripresi con un ver
bale firmato dalla direzione dei lavori, dall’ Ing.
Capo e dall’ impresa e tale verbale era stato tra
smesso alla Soprintendenza ed era comunque disponibile in cantiere;
il sopralluogo effettuato dalla Soprintendenza non è stato preannunciato dalla stessa agli or
gani tecnici dei lavori determinando, quindi, il mancato accesso agli atti attinenti ai lavori e gia
centi in cantiere;
nel provvedim ento della Soprintendenza non è indicato alcun contrasto fra i lavori effettuati e il progetto approvato dalla Soprintendenza stessa;
a circa un mese dalla sospensione, la Soprin
tendenza non ha fatto conoscere alcuna deter
minazione dell’ ufficio in relazione ad eventuali ripristini o altro;
il provvedim ento della Soprintendenza, che appare illegittim o e im m otivato, influisce sul termine di ultimazione dei lavori e può causare la decadenza dai finanziamenti, subordinati al completamento d ell’ opera alla data del 30 giu
gno 2001, con gravissime conseguenze sull’ oc
cupazione e sulla salvaguardia del manufatto stesso;
per sapere se l ’ Assessore per i beni culturali e ambientali, n ell’ ambito dei poteri conferitigli dalla legge, non ritenga di disporre con imme
diatezza una visita ispettiva e un’ indagine tec
nico-amministrativa onde accertare eventuali comportamenti illeciti e rimuovere le cause che impediscono la rapida ed ordinata ripresa dei la
v o ri». (4425)
Ma r t in o
P R E S ID E N TE . L ’ interrogazione ora annun
ziata è stata inviata al Governo.
Annunzio di interpellanza
PRE SID E N TE . Invito il deputato segretario a dare lettura della interpellanza presentata.
L O CERTO, segretario:
« A l l ’Assessore p er gli enti locali, premesso che circa un mese addietro si è dimesso, per can
didarsi alle prossime elezioni politiche, il sin
daco di Agrigento Calogero Sodano e che l ’ A s sessorato degli enti locali aveva l ’ obbligo di no
minare, senza indugio, il commissario straordi
nario in sostituzione di Giuirta e Sindaco;
considerato che:
in occasioni precedenti, come nel caso della nomina del commissario G uglielm o Serio al Comune di Palermo in sostituzione del sindaco Leoluca Orlando, l ’ Assessore regionale ha provveduto alla relativa nomina nell’ arco di po
chissimi giorni;
l ’ ex sindaco Sodano e poi i suoi successori si sono distinti, negli ultimi mesi, per un’ ulteriore accelerazione di pratiche illecite, clientelali, il
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legali (nelle ultime settimane, ad esempio, sono stati affidati incarichi promozionali con aumenti di retribuzione, in violazione di norme di legge e contrattuali, a funzionari sottoposti a procedi
menti penali per reati commessi in concorso con lo stesso Sodano ed altri amministratori);
in tale ambito di amministrazione, caratteriz
zato da episodi di vero e proprio banditismo, si è addirittura nominato un consulente esterno al Comune per prendere in esame la pratica del- fim m obb e abusivo realizzato, con molteplici il
leciti, dalla m oglie del Sindaco Sodano, A n to
nella Gulotta, denunciata daU’ U ffic io antiabu- sivismo del Comune;
lilevato che l ’ Assessorato degb Enti locab ha già a sua disposizione numerose relazioni ispet
tive che attestano una notevole quantità di illeciti in materia di appalti e di altro, posti in essere da Sodano e dai suoi sodati con la compbcità di fun
zionari, nella gestione del Comune di Agrigento;
per conoscere se:
non ritenga estremamente opportuno e dove
roso che venga nominato, senza indugio, un commissario al Comune di Agrigento, in sosti
tuzione di Sindaco e Giunta sino alle prossime elezioni amministrative;
non ritenga necessario nominare, quale com missario straordinario, un funzionario esperto nella materia penale ed amministrativa, che sap
pia assumere i necessari provvedimenti coerenti con le conclusioni alle quah sono pervenuti sia l ’ Autorità giudiziaria che il corpo ispettivo degh enti locali». (462)
(Uinterpellante chiede lo svolgimento con ur
genza)
Za n n a
PRESIDENTE. Trascorsi tre giorni dall’ o- diemo annunzio senza che il Governo abbia re
spinto r interpellanza o abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarla, la stessa sarà iscritta all’ ordine del giorno per essere svolta al suo turno.
Avverto, ai sensi dell’ articolo 127, comma 9, del Regolamento interno, che nel corso della se
duta potrà procedersi a votazioni mediante si
stema elettronico.
Richiesta di procedura d ’urgenza
L E A N Z A , presidente della Regione. Chiedo di parlare.
P R E S ID E N TE . N e ha facoltà.
L E A N Z A , presidente della Regione. Signor Presidente, chiedo la procedura di urgenza per il disegno di legge del Governo n. 1272, ora comu
nicato, che ripropone, nella nuova formulazione, le norme impugnate dal Commissario dello Stato sui disegni di legge finanziaria e di bilancio.
P R E S ID E N T E . L a richiesta di procedura d ’ urgenza sarà posta all’ ordine del giorno della seduta successiva. N on sorgendo osservazioni, resta così stabilito.
Comunico che sono stati presentati i seguenti ordini del giorno:
numero 690 «Prom u lgazion e senza le parti impugnate della dehbera legislativa recante “ D i
sposizioni programmatiche e finanziarie per l ’ anno 2001” approvata dall’ Assemblea regio
nale siciliana nella seduta n. 380 del 19-20 aprile 2001», degli onorevoli Cimino, Sanza- rello, Calanna e Zangara;
numero 691 «Promulgazione senza le parti im
pugnate della delibera legislativa recante «Inte
grazioni e modifiche aUa legge regionale 1 set
tembre 1997, n. 33, concernente “ Norm e per la protezione, la tutela e l ’ incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prehevo venatorio. Disposizioni per il settore agricolo e fo restale e in materia di lavori socialmente utih” ap
provata dall’ Assemblea regionale sicihana nella seduta n. 381 del 20 aprile 2001», degh ohorevoh Cimino, Sanzarello, Calanna e Beninati.
N e do lettura:
« L ’ Assemblea Regionale Sicihana
premesso che la Corte costituzionale, nella sentenza n. 205 del 1996, ha ancora una volta ribadito il principio che la promulgazione par
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ziale di una legge da parte del Presidente della Regione ha come conseguenza la consumazione del potere di prom ulgazione da parte dello stesso Presidente, provocando la caducazione di tutte le norme non promulgate;
considerato che:
la legge approvata dall’ Assemblea regionale siciliana nella seduta del 20 aprile 2001, recante
“ Disposizioni pi'ogrammatiche e finanziarie per l’anno 2001” è Stata impugnata dal Commissa
rio dello Stato in modo pai'ziale e che, in pen
denza del giudizio, non può essere integral
mente promulgata;
non può negarsi all’ Assemblea regionale si
ciliana il potere di valutare se e in quale misura la promulgazione parziale sia suscettibile di al
terare il contenuto della legge, e se sia comun
que opportuno che tale contenuto, formalmente unitario all’ origine, venga scisso in disposizioni autonome ed immesso nell’ ordinamento regio
nale per una parte soltanto;
la citata sentenza della Corte n. 205/1996 ha af
fermato il principio che, a seguito deU’ impugna- zione parziale della legge regionale, il Presidente della Regione può essere vincolato, riguardo al tipo di promulgazione da porre hi essere, non solo con “ dehbere legislative” (abrogativa l ’una e riap
provativa l ’ altra), ma anche mediante atti di indi
rizzo esphciti (mozioni, ordim del giorno);
occorre conciliare l ’ esigenza che la legge, an
corché impugnata dal Commissario dello Stato, venga urgentemente promulgata sia pure par
zialmente, dal Presidente della Regione, con l ’ altra che discende dalla convinzione che sulle norme impugnate la Corte Costituzionale debba pronunciarsi nel merito,
impegna il Governo della Regione
a promulgare, con l ’ omissione delle parti im
pugnate, la legge approvata dall’ Assemblea re
gionale siciliana nella seduta del 20 aprile 2 00 1 ».(6 9 0 )
Cim in o - Sa n z a r e l l o - Ca l a n n a - Za n g a r a
« L ’ Assemblea Regionale Siciliana
premesso che la Corte costituzionale, nella sentenza n. 205 del 1996, ha ancora una volta ribadito il principio che la promulgazione par
ziale di una legge da parte del Presidente della Regione ha come conseguenza la consumazione del potere di prom ulgazione da parte dello stesso Presidente, provocando la caducazione di tutte le norme non promulgate;
considerato che:
la legge approvata dall’ Assemblea regionale sicihana nella seduta del 20 aprile 2001, recante
«Integrazioni e modifiche alla le gge regionale 1° settembre 1997, n. 33, concernente “ Norm e per la protezione, la tutela e l ’ incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo venatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale e in materia di lavori so
cialmente utili” » è stata impugnata dal Com missario dello Stato in modo parziale e che, in pendenza del giudizio, non può essere integral
mente promulgata;
non può negarsi all’ Assemblea regionale si
ciliana il potere di valutare se e in quale misura la promulgazione parziale sia suscettibile di al
terare il contenuto della legge, e se sia comun
que opportuno che tale contenuto, formalmente unitario all’ origine, venga scisso in disposizioni autonome ed immesso nell’ ordinamento regio
nale per una parte soltanto;
la citata sentenza della Corte n. 205/1996 ha affermato il principio che, a seguito d ell’ impu
gnazione parziale della legge regionale, il Pre
sidente della Regione può essere vincolato, ri
guardo al tipo di promulgazione da porre in es
sere, non solo con “ delibere legislative” (abro
gativa l ’ una e riapprovativa l ’ altra), ma anche mediante atti di indirizzo espliciti (mozioni, or
dini del giorno);
occorre concihare l ’ esigenza che la legge, an
corché impugnata dal Commissario dello Stato, venga urgentemente promulgata, sia pure par
zialmente, dal Presidente della Regione, con l ’ altra che discende dalla convinzione che sulle
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norme impugnate la Corte costituzionale debba pronunciarsi nel merito,
impegna il Governo della R egione
a promulgare, con l ’ omissione delle parti im pugnate, la legge approvata dall’ Assemblea re
gionale siciliana nella seduta del 20 aprile 2 0 0 1 ».(6 9 1 )
Cim in o - Sa n z a r e l l o Ca l a n n a - Be n in a t i
S T R A N O . Signor Presidente, non ho ben ca
pito cosa stiamo facendo.
PR E SID E N TE . Onorevole Strano, si sta v o tando l ’ ordine del giorno con il quale si auto
rizza il Presidente della Regione a pubblicare la legge avente per oggetto “ Disposizioni pro
grammatiche e finanziarie per l ’ anno 2001” .
S T R A N O . M a è all’ ordine del giorno?
PRESID ENTE. Non è all’ ordine del giorno!
S TR A N O . Vorrei chiedere al Presidente della Regione allora cosa ha intenzione di proporre questa sera all’ Aula!
P R E S ID E N TE . Onorevole Strano, c ’ è una prassi consohdata secondo la quale il Presidente della R egione non può promulgare una legge che è stata in parte impugnata dal Commissario dello Stato senza che vi sia un pronunciamento dell’ Aula.
S T R A N O . Chiedo di parlare sull’ ordine dei lavori.
PRE SID E NTE . N e ha facoltà.
S T R A N O . Signor Presidente, chiedo di in
tervenire sull’ ordine dei lavori perché mi pare si stia proponendo un argomento che non è al
l ’ ordine del giorno. Quindi, vorrei capire su cosa stiamo discutendo. N o n riesco a com prendere cosa ci stia proponendo il presidente Leanza. M a nel contempo, chiedo anche l ’ in
versione d e ll’ ordine del giorno. N o n so se
qualcuno appoggerà la m ia richiesta o se essa è regolamentare, ma vorrei chiedere il prelievo del disegno di le g g e nn. 1045-448-594-744- 1021-1040/A «Istitu zion e del Com itato regio nale di con trollo sugli atti d eg li enti lo c a li», posto al numero 2) del I I punto d e ll’ ordine del giorno.
N IC O L O S I. N on si può.
S T R A N O . Perché non si può, onorevole N i
colosi? Io formulo questa richiesta, poi magari l ’ Au la dirà di no, ma vorrem m o vedere fino a che punto il Governo è legato a quello che vuole fare la m aggioranza! Il Gruppo di A N chiede pertanto l ’ inversione dell’ ordine del giorno, pre
levando il disegno di legge rm. 1045 - 448 - 594 - 744 - 1021 - 1040/A «Istituzione del Comitato regionale di controllo sugli atti d egli enti lo- cah». Poi, saremo disponibili a lavorare anche sugli altri argomenti. Chiediamo, a tal propo
sito, che si pronunzi il presidente Leanza, il quale stasera ci propone un argomento che non è all’ ordine del giorno. N on siamo preparati a discutere di questo.
P R E S ID E N T E . Onorevole Strano, la sua ri
chiesta non è accoglibile in quanto l ’Assemblea è tenuta a pronunciarsi su quello che deve fare il Presidente della Regione; non riguarda argo
menti su cui deve decidere o meno. L ’ Aula, per
tanto, ha r obbligo - così com e è stato fatto ri
tualmente da sempre, è quindi prassi consoli
data — di dire sì o no. Essa può dire sì autoriz
zando in tal m odo il Presidente della R egione a promulgare la legge; oppure può pronunciarsi per il no; ma non può procrastinarne la tratta
zione. C iò in quanto ha l ’ obbligo del pronun
ciamento.
Lei, onorevole Strano, sull’ ordine del giorno in discussione, ha facoltà di votare a favore o contro, di astenersi, di andarsene.
S T R A N O . Chiedo di parlare sulle sue di
chiarazioni.
PR E SID E N TE . Onorevole Strano, sulle tnie dichiarazioni non c ’ è dibattito.
S T R A N O . M a TobbUgatorietà da cosa di
Resoconti Parlamentari Assemblea Regionale Siciliana
X n Legislatura 382“ SEDUTA 2 Maggio 2001
scende? L a prassi consolidata è una cosa, la norma è un’ altra cosa!
P R E S ID E N T E . L e i sarà a conoscenza del fatto che esiste sull’ argomento una sentenza della Corte costituzionale, distribuita a tutti i de
putati e m i dispiace che lei non l ’ abbia letta.
S T R A N O . Chiedo di parlare per dichiara
zione di voto.
P R E S ID E N TE . N e ha facoltà.
S T R A N O . Signor Presidente, questo modo di procedere, non certo della Presidenza del- r Assemblea ma del Governo, ci sorprende per
ché ciò che è prassi consolidata può non d i
ventare norma per alcuni, e pertanto noi avremmo preferito che i lavori d ’ Au la proce
dessero secondo l ’ ordine del giorno. Siccom e il Governo, evidentemente, fa orecchio da mer
cante su alcuni argomenti, che sono prioritari oltre a qu elli del bilancio, personalmente, su questo ordine del giorno m i asterrò, e m i al
lontanerò dall’ Au la - d ’ altronde il numero le
gale è abbastanza ampio e il m io com porta
mento non causerà problemi.
P R E S ID E N TE . Onorevoli colleghi, desidero ricordare che la procedura è conseguenza di quanto stabilito dalla Corte costituzionale con sentenza numero 205 del 1996.
C A P O D IC A S A . Chiedo di parlare per di
chiarazione di voto.
P R E S ID E N TE . N e ha facoltà.
C A P O D IC A S A . Signor Presidente, lei fa uno sforzo, a mio avviso immane ma inutile, perché l’ onorevole Strano, essendo stato uomo di go
verno ed attualmente autorevole esponente della maggioranza, non può non sapere che gli ordim del giorno attualmente in discussione discendono dalla citata sentenza numero 205/96 della Corte costituzionale che obbliga l ’ Assemblea, essendo appunto un dettato costituzionale, - qualora deh»
berasse di promulgare le norme non impugnate — a votare un ordine del giorno autoiizzativo.
Da ciò cosa devo dedurre, onorevole Strano?
Che lei è contro il Governo e vuole fare un at
tacco al presidente Leanza ed alla maggioranza?
S T R A N O . Sono sue interpretazioni.
C A P O D IC A S A . Eiterpretazioni però abba
stanza fondate, perché, essendo la materia as
solutamente pacifica, mi pare chiaro che non possa essere questo il m otivo! L ’ onorevole Leanza ha mtto il tempo per rispondere all’ at
tacco. Credo sia vano richiedere la verifica del numero legale in quanto l ’ ordine del giorno si vota per alzata e seduta e in questo tipo di vota
zione non si può procedere alla verifica del nu
mero legale, onorevole Strano. M i dispiace, la farem o presidente d ell’ Assem blea nella pros
sima legislatura.
Signor Presidente, abbiamo votato conho la legge f inanziaria perché non abbiamo condiviso alcune delle norme iv i contenute, forse anche tutte, le quah in Aula hanno avuto il nostro pa
rere contrario, ed in primo luogo la norma che riguarda l ’ imposizione di una tassa sul transito del gas metano nella nostra Regione.
Per questo motivo, non appena verrà in vota
zione la procedura d ’ urgenza per il disegno di legge governativo n. 1272, torneremo a votare contro. M a in questo momento mi pare chiaro, onorevole Strano, che noi si debba autorizzare la pubblicazione delle parti non impugnate al- ùimenti si blocca il bilancio, si ferma l ’ intera macchina amministrativa. N on è ininfluente il fatto che stasera noi si voti o meno, perché di
versamente, non potendo pubblicare la legge f i
nanziaria, il bilancio, di fatto, non entra in v i
gore.
E, per quel senso di responsabhità che ha con
sentito di sopperire a carenze della maggioranza in occasione della votazione e d ell’ approva
zione della finanziaria e del bilancio, adesso l ’ Aula non può non approvare l ’ ordine del giorno autorizzativo.
S T A N C A N E L L I. Chiedo di parlare per di
chiarazione di voto.
PR E SID E N TE . N e ha facoltà.
S T A N C A N E L L I. Signor Presidente, onore- voh colleghi, le considerazioni d ell’ onorevole
Resoconti Parlamentari - 10 - Assemblea Regionale Siciliana
x n Legislatura 382“ SEDUTA 2 Maggio2001
Strano, ovviamente, sono da considerarsi pro
vocatorie, fra virgolette, perché egli conosce il Regolamento, ed anche la sentenza della Corte costituzionale, e quindi è chiaro che voteremo l ’ ordine del giorno.
Però una considerazione va fatta: l ’ onore
vo le Strano non parla a caso, è evidente. E gli ha posto un problem a serio che non è quello della votazione o meno di un ordine del giorno, bensì è relativo ad una certa sofferen za pre
sente a ll’ interno della m aggioranza e sicura
mente anche del Gruppo di A lle a n za N a z io nale. A ir interno del nostro Gruppo si sta d i
battendo su determ inati atteggiamenti avuti dal govern o Leanza, che noi sosteniamo le a l
mente, e nel quale è presente fra l ’ altro un no
stro rappresentante che, purtroppo, a v o lte sembra essere distratto e non vedere. E gli non sta attento ai problemi che gli vengono sotto
posti, ai problemi, com e dice l ’ onorevole Tri- coli, della gente. Questa sera quindi è chiaro che noi voterem o l ’ ordine del giorno, com e è altresì chiaro che il presidente Leanza, re g o larmente consultato su alcune questioni che in
teressano la gente, ci debba fornire delle ri
sposte, possibilmente anche in Aula.
Signor Presidente, l ’ onorevole Strano ha posto il problema, come sa fare lui, provocatoriamente:
noi voteremo l ’ ordine del giorno, però chiediamo al Presidente della Regione e al Governo che le difficoltà che ci troviamo ad affrontare vengano risolte nel più breve tempo possibile.
P R E S ID E N TE . Onorevoh colleghi, pongo in votazione l ’ ordine del giorno numero 690.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvato)
Pongo in votazione l ’ ordine del giorno nu
mero 691.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.
(E approvato)
Discussione di disegni di legge
P R E S ID E N T E . Si passa al II punto d ell’ or
dine del giorno: Discussione di disegni di legge.
Sull’ordine dei lavori
S T R A N O . Chiedo di parlare sull’ ordine dei lavori.
P R E S ID E N T E . N e ha facoltà.
S TR A N O . Signor Presidente, chiedo il preUevo del disegno di legge nn. 1045-448-594-744-1021- 1040/A “ Istituzione del Comitato regionale di controllo sugh atti degh enti locali” , posto al nu
mero 2) del punto II dell’ ordine del giorno.
N o i sappiamo con quanto im pegno il presi
dente Leanza stia seguendo questa materia, quindi non vorrem m o deluderlo; conosciamo anche la sua specifica competenza in tale set
tore. Poiché e gli è così attento su questa mate
ria e così sensibile ai richiami della m aggio
ranza, vorremmo si tranquillizzasse. D ’ altronde egli sa che i CO.RE.CO. sono sospesi da mesi, e sa benissimo che si tratta di materia contro
versa. V i sono state due sentenze, una del T A R di Catania e la seconda del T A R di Palermo. Il presidente Leanza sa perfettamente che v i sono dei professionisti non pagati da un anno, quindi siamo certi che il Governo accederà alla nostra richiesta perché ci stupirebbe se non lo facesse.
D ’ altronde, è un Governo forte, che ha una mag
gioranza d’ Aula e lo può dimostrare questa sera sin dal primo punto all’ ordine del giorno!
P R E S ID E N TE . Onorevoli colleghi, l ’ onore
vole Strano ha formalizzato la proposta di pre
lievo del disegno di legge “ Istituzione del Co
mitato regionale di controllo sugli atti degli enti locali” .
C A P O D IC A S A . Chiedo di parlare.
PR E SID E N TE . N e ha facoltà.
C A P O D IC A S A . Signor Presidente, noi siamo contrari alla proposta d ell’ onorevole Strano, non soltanto perché al primo punto del
l ’ ordine del giorno v i è un disegno di legge che abbiamo lasciato in sospeso nella seduta pre
cedente e che riguarda l ’ estensione dei benefici d ell’ articolo 39 della legge 10 del 2000 ai di
pendenti degli enti locali, delle U S L -- i quali ne seguono Yiter paidamentare da tanto tempo
Resoconti Parlamentari X n Legislatura
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11
382“ SEDUTA
Assemblea Regionale Siciliana 2 Maggio2001
e sarebbe opportuno che nella serata di o g g i si definisse in un m odo o n ell’ altro - ma anche perché abbiamo una obiezione di merito sul di
segno di legge di cui si chiede il prelievo, con
siderato che l ’ Assem blea sull’ argomento è tor
nata più volte ed abbiamo concluso alcuni ele
menti essenziali. Prima di tutto, noi non siamo contrari ai controlli ( l ’ onorevole Barbagallo è pronto ad intervenire e conosco già il suo punto di vista); l ’ abbiamo detto altee volte. Onorevole Barbagallo, il Gruppo dei Ds non è contrario al mantenimento di alcune form e di controllo sugli atti degli enti locate, bensì è contrario ad una proroga d ell’ attuale sistema, perché è di
spendioso, inutile, crea una situazione di grave spreco, anche dal punto di vista finanziario e non riform a i controlli. D al governo Capodi
casa è stato presentato un disegno di legge esi
tato dalla Com m issione competente e pronto per l ’ Aula, che riforma i controlli, pur mante
nendoli.
O norevoli colleghi, non v o g lio aggiungere che la riforma federalista approvata dal Parla
mento nazionale abolisce del tutto i controlli sugli atti degli enti locate, ma anche se que
st’ Aula non intendesse seguire rin d irizzo con
tenuto nel disegno di legge, dovrebbe proporsi il problema della riforma, e non tanto quello di una pura e semplice proroga degli attuate CO.RE.CO. che suona come un’ offesa al biso
gno dei siciliani, e io dico, perfino al bisogno di controllo degli atti. Pertanto, signor Presidente, siamo contrari per l ’ una e per l ’ altra m otiva
zione. Chiediamo dunque che si vada avanti col primo disegno di legge, che oggi ci onora della presenza di tanti osservatori qui in Aula, e poi si proceda con il secondo punto.
B A R B A G A L L O G IO V A N N I. Chiedo di par
lare.
PRE SID E N TE . N e ha facoltà.
B A R B A G A L L O G IO V A N N I. Signor Presi
dente, so che il Gruppo dei DS è d’ accordo, ma non mi pare che il disegno di legge preveda solo una proroga, c ’ è l ’ esigenza di chiarire la que
stione dei controlli in Sicilia. Pertanto, sono fa
vorevole alla richiesta di prelievo d ell’ onore
vole Strano.
M O R IN E L L O . Chiedo di parlare.
P R E S ID E N TE . N e ha facoltà.
M O R IN E L L O . Signor Presidente, onorevoli colleghi, anche noi deputati dei Comunisti ita
liani riteniamo che l ’ ordine dei giorno vada ri
spettato, per cui ci pronunciamo contro la ri
chiesta d ell’ onorevole Strano, anche perché ri
tengo vi siano attese che non possiamo eludere.
A l primo punto v i è il disegno di legge concer
nente l ’ estensione d ell’ articolo 39 della legge 10/2000 a tanti soggetti che, giustamente, ri
vendicano una sanatoria ed una estensione di benefici e di diritti già previsti per altre figure:
ex dipendenti dei patronati scolastici, dipendenti che lavorano nella sanatoria edilizia, quelli della ex lege n. 285. E penso che in questa seduta essi debbano trovare soddisfazione.
L a vicenda dei controlli è molto importante e riteniamo che l ’ Aula successivamente possa af
frontare questa materia ineludibile con gli ap
profondimenti dovuti. Per questo m otivo il Par
lamento, a fine legislatura, deve trovare lo spa
zio per addivenire ad una sistemazione com plessiva della materia. In questo momento, rite
niamo però che l ’ ordine del giorno vada rispet
tato in modo tale da poter dare le risposte che la gente che ci sta osservando e ascoltando attende da noi.
A U L IC IN O . Chiedo di parlare.
PRE SID E NTE . N e ha facoltà.
A U L IC IN O . Signor Presidente, onorevoli eolleghi, sono contrario al prelievo e favorevole alla trattazione del disegno di legge con i rela
tivi emendamenti. Sappiamo, infatti, che il di
segno di legge è appesantito da una serie di ri
chieste, per^lltro - nella mia valutazione - tutte legittime.
Dobbiamo fare una operazione di equipara
zione, non al contratto regionale perché, per for
tuna della Sicilia, l ’ onorevole Fleres ha cambiato idea e quel disegno di legge di Forza Italia che chiedeva l ’ equiparazione al contratto dei regio
nali e l ’ estensione dei benefìci della legge 10 ai dipendenti ex lege n. 285 è stato da lui saggia
mente modificato avendo egli capito che era una
Resoconrì Parlamentari - 12 - Assemblea Regionale Siciliana
XII Legislatur.'V 382“ SEDUTA 2 Maggio2001
provocazione. Poi, nella mia valutazione, consi
derato che in prima Commissione tutti i parla
mentari hanno votato all’ unanimità - quindi i componenti di Forza Italia, i componenti di A N , i componenti di Democrazia europea - con la sola astensione dei rappresentanti dei DS; consi
derato che costoro hanno concordato sull’ emen
damento a firma degli onorevoh L o Certo e Au- hcino (peraltro dopo che l ’ esponente di Forza Ita- ha in prima Commissione aveva chiesto di pro
porre, d’ intesa con l ’ assessore Granata, un que
sito aU’ U fficio legislativo), non comprendo per
ché noi non possiamo trattare questo disegno di legge, in modo da fare un monitoraggio di coloro, impiegati negh enti locah sicrhani (e non solo), i quali potrebbero usufruue di 25 anni di versa
menti contributivi per pensionarsi. Per quanto mi riguarda, infatti, sono dell’ avviso che se dob
biamo far passare tutti sotto la copertura dei re- gionah, debbono passare proprio tutti!
Non sono dell’ avviso, quindi, che U disegno di legge passi, come dire, “ leggero” . Propongo quindi sin da ora che si cominci a lavorare per questo. M i sembra corretto, in primo luogo, per rispettare tutti quegh amici cinquantenni che fanno riferimento alle leggi numeri 285, 37 e 8, e che da qualche tempo hanno stabilito avere tutti il diritto all’ estensione della legge n. 10; ed in secondo luogo perché mi sembra giusto che se ne discuta alla luce d ell’ esigenza, avvertita da tutti, di non creare discriminazioni tra di
pendenti di amministrazioni diverse.
A L F A N O . Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. N e ha facoltà.
A L F A N O . Signor Presidente, onorevoli col
leghi, a nome del Gruppo parlamentare di Forza Italia, esprimo P opinione di mantenere inalte
rato l ’ ordine del giorno e di proseguire trattando le questioni connesse alla estensione dell’ appli
cazione dell’ articolo 39 della legge numero 10 del 15 maggio 2000. Questo, infatti, era l ’ ordine del giorno individuato nella scorsa seduta. R i
teniamo che tale problema meriti una risposta non ipocrita ed urgente.
Riteniamo quindi che sul tema dei CO.RE.CO l ’ Aula debba continuare a lavorare, ma dopo avere risolto questo problema.
V E L L A . Chiedo di parlare.
P R E S ID E N T E . N e ha facoltà.
V E L L A . Signor Presidente, onorevoli colle
ghi, ormai siamo alle ultime battute della legi
slatura in corso e non m i pare che tra i colleghi e neh’ intera Assemblea v i sia la serenità e la v o lontà precisa di definire dei percorsi. Penso che v i sia molta pretestuosità nelle iniziative di al
cuni deputati.
Non ritengo sia necessario pensare di adottare noisure di rinvio, poiché la discussione sul dise
gno di legge posto al numero 1) del primo punto d ell’ ordine del giorno era già stata avviata, ad- dhittura v i erano state delle iniziative molto spi
ritose tendenti a “ dribblare” la stessa discus
sione.
O ggi noi siamo qui in Aula, e m i pare che i numeri v i siano perché finalmente si proceda alla discussione e alla definizione di questo pas
saggio legislativo che, a m io parere, è intempe
stivo poiché l ’ occasione buona avrebbe dovuto essere quella della riforma della pubblica A m ministrazione; così non è stato e, pertanto, oggi siamo nelle condizioni di rimediare a tutte le ini
quità, a tutte le sperequazioni presenti nell’ am
bito in cui andiamo ad intervenire.
Per quanto riguarda la questione dei C O .RE.CO ., non credo v i siano le condizioni perché noi, oggi, né domani, potremo entrare nel merito dell’ intera problematica; essa è talmente complessa che richiederebbe probabilmente mezza legislatura. Ritengo invece necessario un richiamo al senso di responsabilità, e ciò do
vrebbe essere fatto anche da parte di quei depu
tati i quali hanno chiesto a gran voce che anche in Sicilia, in ragione proprio d ell’ esiguità dei tempi a nostra disposizione, si conceda la possi- bihtà ai CO.RE.CO., così come sono, di operare.
Non è possibile lasciare la Siciha in assenza di controlli e, quindi, nell’ impossibilità effettiva di garantire certezza di diritti alle pubbliche am
ministrazioni ed ai cittadini.
C IN T O L A . Chiedo di parlare.
PR E SID E N TE . N e ha facoltà.
C IN T O L A . Signor Presidente, onorevoli col-
Resoconti Parlamentari - 13 - Assemblea Regionale Siciliana
X n Legislatora 382* SEDUTA 2 Maggio 2001
leghi, mi riallaccio a quanto avvenuto n ell’ ul
tima seduta d ell’ Assemblea quando, alle sette e mezza di mattina, eravamo quasi decisi e pronti a votai'e il disegno di legge che è al primo punto dell’ ordine del giorno. E quella mattina non fu possibile perché, a seguito della presentazione di alcuni emendamenti, fu necessario rinviarne l ’ esame.
A llo ra rinviam m o la seduta per un fatto re
golamentare, ma o g g i noi siamo qui principal
mente per il disegno di legge posto al punto primo d ell’ ordine del giorno. E su questo non ci sono dubbi. L a mia forte preoccupazione deriva daU’ avere visto un disegno di legge con un solo articolo al quale sono stati presentati numerosi emendamenti che forse metteranno a rischio il disegno di legge che quella mattina poteva es
sere votato e di cui o ggi non sono poi così si
curo, se i colleghi non dovessero ritir^lre i loro emendamenti. Quel disegno di legge aveva un significato - e continua ad averlo - di giustizia e di equiparazione, ed invece a me pare che anche attraverso quel “ cavallo di Troia” si v o gliano inserire una serie di norme che ritengo vada al di là e al di fuori del testo !
Pertanto, signor Presidente, in sintesi, il gruppo del C.D.U . ritiene di dovere andare avanti seguendo l ’ ordine del giorno così come formulato, invitando i colleghi presentatori di emendamenti e financo il Governo — se que
st’ ultimo ne ha presentati — a ritirai'h e ad esa
minare la proposta di legge così come era stata concepita e posta in essere. Diversamente, sono convinto che con gh emendamenti presentati si mette a rischio l ’ intero disegno di legge. Non si può, da un lato, dire che si vuol fare la legge, e dall’ altro, poi, affossarla! N o i abbiamo un do
vere, che ci siamo dati quella mattina: andare avanti con quel disegno di legge, con quell’ ar
ticolo e senza emendamenti.
Solo in seguito potremo proseguire con gli altri punti all’ ordine del giorno se rimarrà tempo, ed è giusto che ci sia, al fine di tenere conto della proposta fatta dal collega Strano che ritengo utile prendere in considerazione in un secondo momento affinché si possa dotare la Si
cilia dei CO.RE.CO., per i quali gh ultimi epi
sodi ci hanno dimostrato l ’ importanza.
Una cosa è che il comune decida senza avere controlli sopra di sé, altra cosa è che i sindaci.
non sempre quelli della seconda Repubblica, non sempre attivi e pronti a comprendere le ra
gioni d ell’ /ter burocratico, sappiano com e ap
plicare le le g g i e, di conseguenza, sappiano come comportarsi.
Il mio appeUo alla Presidenza d ell’ Assemblea è di proseguire con quel disegno di legge e si ri
tirino mtti gh emendamenti per velocizzarne l ’ i ter. Se davvero l ’ Aula vuole andare avanti su que
sto disegno di legge, com e vogham o andare avanti noi del C.D.U., che lo dimostri.
L O CERTO. Chiedo di parlare.
P R E S ID E N TE . N e ha facoltà.
L O CERTO . Signor Presidente, onorevoli colleghi, non credo sia opportuno entrare nel merito delle leggi perché stiamo discutendo sol
tanto se invertire l ’ ordine del giorno o meno.
Non è opportuno quindi fare demagogia alla presenza dei tanti interessati; entreremo nel me
rito del disegno di legge se e quando lo affron
teremo neh’ articolato.
Io, pur neofita aU’ intemo di questa Assem blea regionale, ho accumulato però quel tanto di esperienza che mi fa dire che, normalmente, si chiede l ’ inversione d ell’ ordine del giorno non perché si ritenga urgente discutere un determi
nato provvedimento rispetto ad altri, bensì quando non si vuole fare niente, cioè quando si vuole “ affossare” l ’ attività dell’ Aula!
La mia proposta quindi, se c ’ è la volontà da parte deh’ Assemblea, è di seguire l ’ ordine del giorno così come predisposto per svolgerlo in
teramente; discutiamo di tutto, se è necessario entrando nel merito, e vediamo così ciò che è possibile fare e ciò che non lo è!
P E L L E G R IN O . Chiedo di parlare.
PRE SID E NTE . N e ha facoltà.
P E LLE G R IN O . Signor Presidente, onorevoh colleghi, intervengo soltanto per esprimere due considerazioni. Siamo arrivati ormai alla con
clusione deh’ atrività di questa Assemblea e con
tinuare a parlare di inversione d ell’ ordine del giorno o disquisire su questa materia è, a mio parere, soltanto una perdita di tempo. Vi sono
Resoconti Parlamentari 14 - Assemblea Regionale Siciliana
X n Legislatura 382“ SEDUTA 2 Maggio2001
diverse categorie interessate alla questione e ri*
tengo che non sia serio averle lusingate ponendo nuovamente il disegno di le gge a ll’ ordine del giorno stasera.
Sono perché F Assemblea dia continuità e ri
spetti bordine del giorno a suo tempo concor
dato. Si proceda dunque con la legge n. 285; si proceda con i CO.RE.CO. e con tutto il resto che c’ è da fare. A meno che qui non si vogha per
dere tempo e continuare a recitare una com m e
dia che non fa bene a nessuno.
L E A N Z A , presidente della Regione. Chiedo di parlare.
P R E S ID E N TE . N e ha facoltà.
L E A N Z A , presidente della Regione. Signor Presidente, onorevoh colleghi, a parere del G o
verno è auspicabile che anche il disegno di legge sul riordino dei controlli venga definito entro il breve periodo che ci separa dalle ele
zioni. Se non altro, per dare a chiunque chia
rezza e certezza nei comportamenti.
S T R A N O . Quindi, non stasera.
L E A N Z A , presidente della Regione. Il G o verno, pur apprezzando la richiesta di prehevo sotto il profilo della necessità di definire il pro
blema, tuttavia ne chiede il ritiro. Se non do
vesse essere ritirata, il Governo si rimette alla volontà d ell’ Au la ed è pronto a continuare.
S T R A N O . Chiedo di parlare.
PR E SID E N TE . N e ha facoltà.
S T R A N O . Signor Presidente, onorevoli col
leghi, il linguaggio utdizzato dal Presidente della Regione ci ha fatto rievocare veramente tempi nobili, quelh dei dorotei. Il Presidente ha detto:
“ è auspicabile che venga discusso nel lasso di tempo che ci separa” , ed anche “ apprezziamo la sensibilità e la necessità...” ; onorevole presi
dente, questi sono linguaggi vecchi che usava il suo maestro Mariano Rumor ai suoi tempi, cat
tivi maestri che noi non intendiamo seguire.
A d ogni buon conto, signor Presidente, mi pare che la richiesta del Presidente della Regione sia
fuori luogo, così come è motivata. M i convince di più la motivazione di dovere discutere im dise
gno di legge a favore dei dipendenti. L e motiva
zioni del presidente Leanza sono così dorotee, così piccole e così poco credibdi e risibih da in
durmi ad insistere sulla proposta. M a è molto più convincente, a fronte della provocazione che ho lanciato, proseguire invece con l ’ ordine del giorno e quindi con la discussione delle leggi numeri 39 e 285, così come concordato in precedenza.
N on è sicuramente da apprezzare però l ’ inter
vento di chi, ancora una volta, non vuole i con- troUi sugh atti dei comuni! E anche dagh ultimi recenti episodi avvenuti anche in Sicilia, stiamo vedendo quanto questi controlli siano necessari.
Pertanto ci spiace che il Governo da noi soste
nuto voglia eludere ancora una volta i controlli sugli atti arnministrativi, ponendosi fuori da ogni logica di legittimità sull’ atteggiamento da assu
mere nei confronti del Coreco. Quindi, chiarisco che non accedo assolutamente all’ invito del pre
sidente Leanza, ma ritiro la mia richiesta perché era soltanto una provocazione volta far sì che si discutesse il disegno di legge in ordine alla legge 285. Fosse dipeso da quanto ha detto F onorevole Leanza, saremmo rimasti ferm i nella nostra ri
chiesta!
L E A N Z A , presidente della Regione. Chiedo di parlare.
P R E S ID E N TE . N e ha facoltà.
L E A N Z A , presidente della Regione. Signor Presidente, chiedo scusa a le i e a ll’ intera A s semblea, compreso l ’ onorevole Strano, però il Governo intende chiarire che ritiene assoluta- mente necessario definire il sistema dei controUi e, dunque, definire il disegno di le g g e ...
S T R A N O . Quando? C i dica quaqdo. Presi
dente!
L E A N Z A , presidente della Regione. Onore
vo le Strano, lei deve consentire ai colleghi di parlare.
PRESIDENTE. Onorevole Strano, vorrei pre
garla di consentire al Presidente della Regione di esprimere le proprie considerazioni.
Resoconti Parlamentari 15 Assemblea Regionale Siciliana
X n Legislatura 382’ SEDUTA 2 Maggio 2001
L E A N Z A , presidente della Regione. D esi
dero riaffermare la volontà del Governo di de
finire il disegno di legge sui controlli.
S T R A N O . Quando?
L E A N Z A , presidente della Regione. Il quando non dipende da me. I l Governo è pronto a continuare anche stasera.
S T R A N O . L o dica di voler continuare sta
sera!
L E A N Z A , presidente della Regione. Stasera il Governo è pronto a continuare.
Signor Presidente, il Governo voleva sempli
cemente esprimere la propria posizione, nul- r altro, rimettendosi peraltro al giudizio del
l ’ Assem blea e alle decisioni della Presidenza dell’ Assemblea.
P R E S ID E N TE . L ’ Assemblea prende atto del ritiro della proposta di prelievo avanzata dal
l ’ onorevole Strano.
Seguito della discussione del disegno di legge «Estensione dell’applicazione dell’art.
39 della l.r. 15 maggio 2000, n. 10» (1176/A)
PRESID ENTE. Si procede pertanto al seguito d ell’ esame del disegno di legge n. 1176/A
«Estensione d ell’ applicazione d ell’ articolo 39 deUa legge regionale 15 m aggio 2000, n. 10», posto al numero 1) del secondo punto d ell’ or
dine del giorno.
Invito i componenti la prima Commissione
“ A ffari istituzionab” a prendere posto nell’ ap
posito banco.
Ricordo che l ’ esame del disegno di legge era stato sospeso nella precedente seduta dopo l ’ ap
provazione del passaggio all’ esame degb arti
coli.
Invito il deputato segretario a dare lettura del- r articolo 1.
L O CERTO, segretario:
«A rtico lo 1
1. A l personale inquadrato ai sensi della legge
regionale 25 ottobre 1985, n. 39, in atto in ser
v izio presso gli enti locali e le aziende sanitarie locab e ospedaliere, si appMcano le disposizioni d ell’ articolo 39 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10.
2. I benefici previsti dall’ articolo 39 della legge regionale 15 m aggio 2000, n. 10, sono al
tresì estesi agli altri dipendenti degli enti locali e delle aziende unità sanitarie locab e ospeda
liere e al personale di cui alla legge regionale 5 agosto 1982, n. 93.
3. G b oneri sono a carico degb enti nei quab tale personale presta servizio».
PRE S ID E N TE . Comunico che ab’ articolo 1 sono stati presentati i seguenti emendamenti:
- dall’ onorevole Capodicasa:
emendamento 1.53:
«A l comma 1, dopo le parole “ legge regionale 25 ottobre 1985, n. 39” aggiungere le seguenti
“ ed ai sensi d ell’ articolo 14 della legge regio
nale 15 maggio 1986, n. 26,” » ;
- dagli onorevoli P b o e Pezzino:
emendamento 1.50:
«A l comma 1, dopo le parole “ legge regionale 25 ottobre 1985, n. 39” aggiungere le seguenti
“ ed ai sensi deH’ articolo 14 della legge regio
nale 15 maggio 1986, n. 26,” » ;
- dall’ onorevole Petrotta:
emendamento 1.17:
«A l comma 2 aggiungere il seguente comma:
“ 2 bis. A l comma 2 deb’ articolo 39 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, dopo le parole
‘dipendenti regionab’ aggiungere ‘i dipendenti degb enti di cui ab’ articolo 1 della legge regio
nale 15 maggio 2000, n. 10’ .” » ;
- dall’ onorevole Crisafulb:
emendamento 1.2:
«A l comma 2 aggiungere il seguente comma:
Resoconti Parlamentari - 16 - Assemblea Regionale Siciliana
XII Legislatura 382“ SEDUTA 2 Maggio2001
“ I ben efici sono altresì applicati al personale della R egione assunto successivamente all’ en
trata in v ig o re della le g g e regionale n. 21 del 1986” » ;
- dall’ onorevole Croce;
emendamento 1.34:
« A l comma 2 aggiungere il seguente comma: “ G li enti di appartenenza p rocede
ranno al riconoscimento dei benefici di cui alla presente legge nel corso del quinquennio 2002- 2006 nei l im iti del 20 per cento annuo al per
sonale avente diritto, procedendo in ordine di anzianità di servizio ed a parità secondo l ’ età anagrafica” » ;
- dall’ onorevole CrisafuUi:
emendamento 1.1:
«D o p o le parole “ nonché al personale in ser
v iz io ” aggiungere compreso il personale in
quadrato ai sensi d ell’ articolo 14 della legge re
gionale 15 m aggio 1986, n. 26” » ;
- dagU onorevoli Piro e Pezzino;
emendamento 1.52:
«A l comma 2 aggiungere il seguente: “ 2 bis.
Fermo restando d rapporto di lavoro a tempo in
determinato del personale di cui all’ articolo 14 della legge regionale 15 m aggio 1986, n. 26, ai dipendenti degli enti locali assunti per effetto della citata disposizione, sono estesi gli istituti dello stato giuridico ed i benefici previsti dalla vigente nonnativa regionale per il personale di ruolo della R egione siciliana.” » ;
- dall’ onorevole Giannopolo:
emendamento 1.4:
«Aggiungere il seguente articolo: “ 1. A l comma 2, d ell’ articolo 9 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10, dopo le parole ‘i dipen
denti regionali’ aggiungere ‘e i dipendenti di cui all’ articolo 1’ .” » ;
- dagli onorevoli Giannopolo, Pignataro e Speziale:
emendamento 1.5:
«Aggiungere il seguente a rticolo: “ 1. A l com ma 5, prima parte, deU’ articolo 6 della le g g e regionale 15 m aggio 2000, n. 10, dopo l ’ inciso ‘ ove non ostino specifiche ipotesi di re- sponsabihtà disciphnare’ è aggiunto il seguente:
‘ nonché i dirigenti amministrativi o tecnici, con almeno 10 anni di effettivo servizio nella quah- fica che abbiano svolto le seguenti funzioni: di
rigente preposto a u fficio posto alle dirette di
pendenze del Presidente della R egione o degh assessori; dirigente addetto agli u ffici di gabi
netto; dirigente coordinatore di gruppi di lavoro o responsabih di gruppo o sezione di uffici pe
riferici’ .” » ;
- dall’ onorevole Croce:
emendamento 1.33;
«Aggiungere il seguente articolo: “ 1. A l comma 5, d ell’ articolo 6 della legge regionale 15 m aggio 2000, n. 10, dopo la parola ‘ disci
plinare’ aggiungere le seguenti parole ‘i diret
tori di aziende speciali in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, prescin
dendo dal possesso di altri requisiti’ .” » ;
- dal Governo:
emendamento 1.32:
«Aggiungere il seguente articolo: “ 1. L a di
sposizione di cui al compia 5, primo periodo, d ell’ articolo 6 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10 si applica ai dirigenti amministrativi e tecnici o equiparati che abbiano svolto fun
zioni di dirigente coordinatore di gruppo di la
voro e che abbiano un’ anzianità di servizio di almeno dodici anni al 31 dicembre 2001.” »;
- dagli on orevoli Giannopolo e Speziale:
emendamento 1.6:
«Aggiungere il seguente articolo: “ 1- U comma 2 d ell’ articolo 23 della legge regionale 15 maggio 2000, n. 10 va interpretato nel senso che le disposizioni iv i previste si apphcano al personale le cui qualifiche sono individuate nel- r articolo 79 della legge regionale n. 16 del 1996 che risulti assegnato alla Direzione regionale