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PARTE SPECIALE

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 4

MATERIALI E METODI

Lo studio è stato condotto in 6 allevamenti di bovine lattifere ad alta produzione nelle province di Alessandria, Lodi, Milano e Modena, per un totale di 2307 animali di cui:

Allevamento A = 120 capi. Allevamento B = 397 capi. Allevamento C = 175 capi. Allevamento D = 237 capi. Allevamento E = 178 capi. Allevamento F = 1200 capi.

Il programma di ricerca è stato così articolato:

• Visita clinica degli animali al momento del pareggio.

• Individuazione degli arti colpiti e diagnosi del tipo di lesione digitale, con documentazione fotografica della lesione e della terapia effettuata.

• Valutazione del grado di zoppia mediante il locomotion score.

• Valutazione dello stato di nutrizione attraverso il body condition score.

• Calcolo di un punteggio clinico di allevamento per la valutazione quantitativa dell’importanza delle lesioni podaliche: locomotion score medio moltiplicato per la percentuale delle lesioni podaliche.

• Stima teorica delle perdite economiche calcolata attraverso la formula indicata da Sprecher (Sprecher, 2001).

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• Calcolo teorico della spesa aggiuntiva per capo ottenuta dalla stima teorica delle perdite economiche divisa per il numero dei capi di ogni azienda.

Allo scopo di verificare l’attendibilità del punteggio clinico da noi elaborato, abbiamo sottoposto questi risultati a confronto con quelli ottenuti con il calcolo teorico della spesa aggiuntiva per capo attraverso il metodo della regressione lineare. I risultati sono stati considerati significativi per p<0,05.

• Punteggio dell’allevamento riguardante le caratteristiche strutturali e gestionali delle aziende: la pavimentazione, gli accessi, la stabulazione, l’utilizzo della vasche per la disinfezione, la periodicità del pareggio funzionale.

Di seguito è riportato lo schema da noi utilizzato per l’attribuzione del punteggio delle caratteristiche sopra riportate. Viene attribuito 0 alla condizione meno ideale e 2 a quella migliore.

Scheda di punteggio dell’allevamento: stabulazione 0 Lettiera permanente scarsamente pulite molto umida, cuccette insufficienti nel numero e di dimensioni non adatte(troppo grandi o troppo 1 Lettiera permanente con buona pulizia, asciutta, cuccette in numero sufficiente, dimensioni adeguate 2 Lettiera permanente costantemente pulita e poco umida, cuccette in numero superiore agli animali, imbottite e con leggera inclinazione.

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piccole) Pavimentazione 0 Molto scivolosa, estremamente umida, troppo o troppo poco abrasiva. 1 Poco scivolosa ma umida, 2 Non scivolosa, asciutta, moderatamente dura. Vasche per la disinfezione 0 Saltuarie o assenti 1 Abbastanza costanti, costanti ma con scarsa attenzione al ricambio del disinfettante. 2 Costanti, ricambio puntuale del disinfettante, uso alterno di vari prodotti. Accessi 0 Passaggi angusti con pendenze eccessive, numerosi scalini 1 Passaggi buoni, pendenze accettabili, scalini limitati 2 Accessi ampi, scarse pendenze e scalini molto limitati Qualifica del personale 0 Scarsa, personale poco attento 1 Buona, personale attento alle problematiche della stalla 2 Ottima, personale continuamente aggiornato, alta informatizzazione, elevata razionalizzazione

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del lavoro Pareggio funzionale 0 Pareggio eseguito una tantum solo su animali che manifestano zoppia evidente 1 Pareggio eseguito 2 volte all’anno 2 Pareggio eseguito 2 volte all’anno di tutti gli animali, gestione

informatizzata del pareggio.

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Alimentazione

Non è stato possibile valutare la prevalenza di lesioni podaliche in relazione alle razioni alimentari data l’impossibilità nel reperire informazioni certe e complete.

Per l’allevamento A non è stato possibile ottenere la ricetta alimentare per l’assenza del personale aziendale responsabile del settore.

Per gli allevamenti B, D ed E le informazioni sono state parziali a causa dell’utilizzo di nuclei industriali preparati da aziende mangimistiche nella composizione della razione. Nell’allevamento F, essendo in corso una prova alimentare condotta dall’Università di Bologna, non è stato possibile ottenere le tabelle alimentari.

In tutti gli allevamenti viene utilizzato il metodo unifeed, con ricette specifiche per i vari fabbisogni produttivi, preparate da nutrizionisti ed alimentaristi specializzati.

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LOCOMOTION SCORE

(D. J. Sprecher, D. E. Hostetler, J. B. Kaneene,2001; N. B. Cook)

Gli effetti della zoppia sulle caratteristiche produttive di un bovino sono notevoli, si ha un forte impatto sulle performance riproduttive, sulla produzione di latte, sulla stato di nutrizione, sulle spese veterinarie escluse quelle per l’opera del podologo, sulla percentuale di animali riformati.

Nella gestione di una stalla le patologie podali assumono un’importanza tale da influire in modo rilevante sul bilancio economico.

Da studi effettuati negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna sono state calcolate le perdite economiche causate dalla zoppia di una bovina. Le perdite oscillano dagli 80 ai 150 euro per capo all’anno, in dipendenza del grado di zoppia e dal tipo di lesione che interessa il piede.

Data l’influenza economica, è indispensabile, poter tenere sotto controllo le condizioni della mandria cercando di identificare velocemente e precocemente i soggetti con problemi podalici.

Il “locomotion score” è basato sull’osservazione dei bovini in stazione e durante la locomozione, con particolare attenzione alla postura della schiena. Risulta efficace per la rilevazione precoce di lesioni digitali, monitorando la prevalenza della zoppia e paragonando l’incidenza e la gravità della zoppia nella mandria, identificando quindi i soggetti per il pareggio funzionale. L’osservazione deve essere effettuata su una superficie piatta, e che garantisca una buona locomozione per i bovini.

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Locomotion score = 1

Descrizione clinica: normale.

Descrizione: stazione e movimento normali. Tutti gli arti sono appoggiati con decisione.

Locomotion score = 2

Descrizione clinica: zoppia leggera.

Descrizione: in stazione la schiena è rettilinea, mentre è arcuata durante il movimento. L’andatura è leggermente anormale.

Locomotion score = 3

Descrizione clinica: zoppia moderata.

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Locomotion score = 4

Descrizione clinica: zoppia evidente.

Descrizione: sia in stazione che in movimento la schiena è inarcata. Uno o più arti, continuando a reggere in parte il peso, sono utilizzati con cautela.

Locomotion score = 5

Descrizione clinica: zoppia grave.

Descrizione: sia in stazione che in movimento la schiena è inarcata. Il soggetto può rifiutare il movimento ed ha notevoli difficoltà nel camminare. Un arto può essere sottratto totalmente all’appoggio.

È stata calcolata una stima teorica delle perdite economiche utilizzando un valore monetario medio rispetto a quelli riportati dagli studi effettuati da Sprecher, Hostetler e Kaneene; basandosi su questo è stata stimata la spesa aggiuntiva per ogni capo dell’allevamento.

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BODY CONDITION SCORE

(D. A. Mangione; A Manuel Encinias, G. Lardy: 2000.; G. Bertoni, E.Trevisi 2002; A.Sabbioni, P.Superchi, A:Maggiali, F.Fontana, B.M.Bonomi 1997; P.J. Hady, Domecq J.J., Kaneene J.B. 1994; Bittante G., Gallo L., Carnier P, Cassandro M., Costiero B., Mantovani R.: Atti S.I.S.Vet., 48, 1555-1559.)

Il body condition score è metodo di valutazione visiva e tattile che dà la possibilità di valutare la condizione corporea di un animale, basandosi su una scala da 1 a 5, pur con alcuni limiti, può essere considerato un utile strumento d'analisi della gestione aziendale, in grado di fornire delle indicazioni di massima sulle razioni impiegate e sul "management" riproduttivo della stalla.

L'obesità può essere infatti la risultante di un'alimentazione non adeguata negli ultimi 3-4 mesi della lattazione, periodo in cui la produzione di latte inizia naturalmente ad abbassarsi e la bovina tende ad accumulare riserve corporee in eccesso. Anche periodi troppo lunghi di asciutta o un'alimentazione troppo ricca in questa fase possono risultare in un eccessiva condizione corporea dell'animale. Purtroppo una bovina troppo grassa è quasi sicuramente soggetta a parti difficili e, dopo il parto, presenterà certamente un'assunzione di sostanza secca molto scarsa, con aumento dell'incidenza di problemi metabolici (sindrome della vacca grassa, chetosi, ecc.), predisponenti all’insorgenza di patologie podaliche, e cali produttivi.

Un'eccessiva magrezza invece può causare abbassamenti di produzione e del tenore in grasso del latte, a causa delle insufficienti riserve d'energia e proteina ( la mobilizzazione del grasso corporeo interessa anche il tessuto adiposo del cuscinetto plantare ed è considerata una causa di pododermatite circoscritta); negli animali troppo magri inoltre i

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calori sono poco manifesti o silenti e la normale ripresa ciclica dell'attività ovarica è ritardata.

La condizione corporea della bovina è in continuo cambiamento durante il ciclo della lattazione: le vacche fresche si trovano in condizione di bilancio energetico negativo, e mobilizzano riserve corporee per fronteggiare questa fase: effettivamente ogni chilo di peso mobilizzato consente la produzione di ben sette chili di latte. D'altra parte, gli animali a fine lattazione si trovano in bilancio positivo e tendono a riguadagnare la condizione corporea persa subito dopo il parto; è logico pertanto che il BCS ideale cambi a seconda delle varie fasi di lattazione.

Il BCS viene determinato tramite apprezzamento visivo e tattile di alcune zone ben precise della bovina, individuabili sostanzialmente a livello della natica, della base della coda e della zona lombare.

La valutazione deve essere eseguita sia osservando il soggetto lateralmente, ponendo attenzione soprattutto all'area della natica, compresa tra la tuberosità iliaca ed ischiatica, sia stando dietro alla bovina ed osservando la base della coda; anche lo spessore di grasso di copertura delle vertebre lombari è determinante ai fini di una corretta determinazione. E'necessario assicurarsi che il soggetto sia rilassato, poiché la rigidità muscolare può compromettere l'accuratezza dell'osservazione; posizionandosi dietro all'animale, iniziare apprezzando la depressione attorno alla base della coda, quindi proseguire la valutazione sulla natica, posizionando la mano sulle tuberosità iliaca ed ischiatica e rilevando il grado di copertura di grasso. È importante osservare lateralmente la zona compresa tra le due tuberosità: negli animali troppo magri essa forma una "V" che tende ad assumere l'aspetto di una "U" man mano che il soggetto guadagna condizione.

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B.C.S.=1 SOGGETTO EMACIATO.

I processi traversi delle vertebre lombari sono facilmente apprezzabili alla palpazione ed appuntiti, notevole depressione tra i processi spinosi e traversi

Profonda cavità a "V" alla base della coda, con assenza di grasso sottocutaneo

La regione tra natica ed anca presenta una grave depressione, con assenza di copertura muscolare

Pelle abbastanza elastica, ma pelo in cattive condizioni (ruvido). B.C.S.=2 SOGGETTO MAGRO.

I processi traversi delle vertebre lombari sono evidenti, ma non sporgenti, la loro parte finale è appuntita, ma non è possibile apprezzarli singolarmente

La regione tra natica ed anca presenta un'accentuata depressione

La base della coda presenta una cavità evidente, ma non esageratamente profonda, a forma di "U" e la struttura ossea presenta una copertura muscolare, senza grasso.

B.C.S.=3 SOGGETTO IN FORMA.

I processi traversi si possono apprezzare con una lieve pressione

La regione tra natica ed anca presenta una depressione lieve, con un sottile strato di copertura

La zona lombare presenta una lieve depressione

Alla base della coda è presente una leggera cavità, con leggerissimo accumulo adiposo

Cute decisamente morbida ed elastica. B.C.S.=4 SOGGETTO GRASSO.

I processi traversi sono distinguibili solo con una forte pressione ed appaiono piatti o arrotondati

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La zona tra tuberosità iliaca ed ischiatica è piana

La cavità del sottocoda è quasi interamente colmata da tessuto adiposo. B.C.S.=5 SOGGETTO OBESO

Processi traversi non apprezzabili, neppure con una forte pressione

La regione tra natica ed anca è arrotondata

La cavità del sottocoda è completamente riempita da tessuto adiposo, le ossa sono coperte da grasso.

Le tuberosità iliache ed ischiatiche scompaiono sotto l'adipe ed è impossibile apprezzare le ossa anche con una forte pressione

Grasso sulla punta della natica ben visibile e soffice al tatto.

Solo nelle bovine fresche (prime fasi della lattazione) il b.c.s ideale può scendere sotto i 3 punti, mentre nelle asciutte è più alto, tra i 3 ed i 4 punti.

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