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CREDIT VALUATION ADJUSTMENT: RILEVANZA, REGOLAMENTAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE NUMERICA

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Academic year: 2021

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UNIVERSITÀ DI PISA

DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT

Corso di Laurea Magistrale in Banca, Finanza Aziendale e Mercati Finanziari

TESI DI LAUREA

CREDIT VALUATION ADJUSTMENT: RILEVANZA,

REGOLAMENTAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE NUMERICA

Candidato Martina Volpi

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INDICE

Introduzione pag. 5

I. La crescita dell’attenzione verso il rischio di controparte e di Credit

Valuation Adjustment 7

1.1 La crisi finanziaria del 2007 “ 7

1.2 Le evidenze della crisi: il rischio di controparte “ 9 1.2.1 La crescita esponenziale dei derivati OTC “ 12

1.3 Le evidenze della crisi: il CVA “ 16

II. Il rischio di Credit Valuation Adjustment in Basilea 3 21

2.1 Il quadro di Basilea 2 “ 21

2.1.1 Il trattamento del rischio creditizio di controparte “ 22 2.2 Le novità di Basilea 3 in relazione al rischio creditizio di controparte “ 29 2.2.1 Il requisito patrimoniale a fronte del rischio di CVA: l’approccio

avanzato e quello standardizzato “ 31

2.2.2 Le conseguenze sull’industria bancaria “ 39

2.3 Gli ultimi sviluppi: verso la revisione del framework del rischio di

CVA “ 41

III. Il Credit Valuation Adjustment secondo i principi contabili

internazionali e la tecnica di valutazione interna 47

3.1 Il CVA secondo i principi contabili IAS/IFRS “ 47

3.2 Il CVA nel gergo finanziario “ 52

3.3 Le componenti del CVA e la tecnica di valutazione interna “ 56

3.3.1 La generazione degli scenari di mercato “ 59

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IV. L'implementazione in MATLAB® della stima del CVA per

contratti di interest rate swaps con diverse controparti pag. 73

4.1 Premessa “ 73

4.2 Le fasi dell’implementazione numerica “ 76

4.2.1 L’importazione dei dati “ 76

4.2.2 La simulazione “ 78

4.2.3 Il pricing “ 86

4.2.4 L’esposizione “ 90

4.2.5 Le curve della probabilità di default “ 95

4.2.6 Il CVA per ogni controparte “ 97

4.3 Un’analisi di sensitività del CVA “ 99

4.3.1 L’impatto della probabilità di default “ 99

4.3.2 L’impatto del recovery rate “ 100

4.4 Aspetti positivi e negativi del processo di stima in MATLAB “ 101

Conclusioni 103

Elenco grafici e tabelle 107

Bibliografia 109

Sitografia 113

Allegati – Codice MATLAB® utilizzato per l’implementazione numerica 115

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INTRODUZIONE

Il presente lavoro ha come oggetto la misura del Credit Valuation Adjustment (CVA), osservata sia da un punto di vista teorico-regolamentare che strettamente pratico e numerico. In primo luogo, esso ha l’obiettivo di far luce sia sui motivi per i quali questa grandezza ha assunto una forte rilevanza nel mondo bancario e finanziario negli ultimi anni che sul trattamento regolamentare che le varie autorità hanno previsto per essa, spinte proprio dal notevole interesse che tale misura ha suscitato. In secondo luogo, l’elaborato ha la finalità di mostrare la tecnica di valutazione interna del CVA e la sua implementazione nell’ambiente di calcolo MATLAB®, per poter osservare i vantaggi e gli svantaggi che un’istituzione può ottenere da questo tipo di implementazione. Si è ritenuto importante focalizzarsi sugli aspetti implementativi in virtù del fatto che per le istituzioni finanziarie sono aumentate le sfide proprio sotto questo punto di vista. Infatti, oggi i modelli di calcolo sono sempre più complessi, richiedono una quantità sempre maggiore di dati da trattare e devono essere sempre adeguati ai cambiamenti delle condizioni di mercato e della regolamentazione. Di conseguenza, è necessario che le istituzioni finanziarie si dotino di una struttura analitica che evolva rapidamente in modo da rimanere al passo o addirittura essere più veloci dei loro competitors. Fondamentali sono, dunque, la capacità computazionale e la capacità di reagire in tempo reale all’acquisizione dei dati, così come la trasparenza poiché solo la padronanza degli algoritmi di calcolo implementati consente di apportarvi le modifiche necessarie per non rimanere mai indietro.

A tali fini, verrà innanzitutto analizzato il contesto in cui è cresciuta l’attenzione verso il CVA, che è quello della crisi finanziaria originatasi nel 2007. Si tratta della stessa circostanza in cui hanno assunto rilevanza il rischio creditizio di controparte ed i derivati over-the-counter, a cui il CVA è strettamente connesso. Così, verrà messa in evidenza anche l’importanza assunta da tale rischio e dal mercato dei derivati OTC.

Successivamente, verrà illustrato il trattamento regolamentare previsto da Basilea: dopo aver brevemente spiegato la disciplina prevista da Basilea 2 in relazione al rischio creditizio di

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Si proseguirà successivamente con l’analisi del trattamento previsto per il CVA dai principi contabili internazionali e del significato assunto dal termine nel gergo finanziario, per poi analizzare le fasi che costituiscono il processo interno di calcolo della misura.

Infine, verrà mostrata la modalità con cui questo processo di stima può essere implementato in MATLAB®. L’implementazione numerica verrà effettuata sulla base di uno script pubblicato dalla MathWorks sul proprio sito, ma verrà fatto uso di dati sensibili non disponibili pubblicamente e reali, ottenuti da un’importante banca italiana, che renderanno il processo di stima molto più realistico e veritiero rispetto a quello presente sul sito web e che daranno anche un’idea del reale ordine di grandezza del CVA. Dopo aver effettuato un’analisi di sensitività della misura per mostrare gli impatti che variazioni delle sue componenti hanno su di essa, si concluderà con un’analisi degli aspetti positivi e negativi che le istituzioni finanziarie possono riscontrare nel processo di implementazione, la quale trova la sua conferma nell’esperienza vissuta dai managers di Banca Carige.

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