Tavola rotonda
La malattia di Ménière: non solo labirinto:
aggiornamenti diagnostici e terapeutici
Moderatore: Federica Di Berardino
Francesco Comacchio, Giorgio Conte, Alfonso Scarpa, Elio Cunsolo
Malattia di Ménière: non solo….
1. Aggiornamento della definizione diagnostica di Ménière
Francesco Comacchio
Responsabile Centro Regionale Specializzato Regione Veneto
Diagnosi e Terapia della Vertigine UOC Otorinolaringoiatria Azienda Ospedale Università Padova
Quali esami possono essere utili in questo processo di refinement ?
Classificazione
Previously used terms: Menière’s syndrome, endolymphatic
hydrops (EH)
Classificazione
Definita
Two or more spontaneous episodes of
vertigo each lasting 20 minutes to 12 hours
Audiometrically documented low-to
medium frequency sensorineural hearing loss in one ear, defining the affected ear on at least one occasion before, during or
after the episodes of vertigo.
Fluctuating aural symptoms (hearing ,tinnitus or fullness) in the affected ear
Not better accounted for by another
vestibular diagnosis
Classificazione
Probabile
Tutti i precedenti tranne il riscontro audiometrico.
Abolite la certa (autoptica) e la
possibile.
Diagnosi differenziale
Vestibular Meniere Disease
Malattia di Ménière: aggiornamenti diagnostici
2. Il ruolo della neuroradiologia
Giorgio Conte
UOC di Neuroradiologia
Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano
Università degli studi di Milano
Qual è il contributo dello studio neuroradiologico ?
….Gli attuali metodi di imaging RM hanno da tempo superato la semplice
identificazione della malattia retrococleare.
Utilizzo di RMN a 3 Tesla nel workup diagnostico della MD al fine di correlare i risultati con la storia clinica e i test audio-vestibolari è consigliabile sempre?
a. IT di Gd, invasiva e off-label, possiamo dire che non è più raccomandata dal momento che esiste la metodica a 4 ore?
b. Il paradigma «se EH non sempre MD, ma se MD c’è sempre EH»
è corretto?
2018
Labirinto membranoso
Perilinfa Endolinfa
Dura madre Sacco endolinfatico
C. Sem. Sup.
C. Sem. Lat.
C. Sem. Post.
Utricolo
Sacculo
Scala vestibuli
Acquedotto cocleare Scala tympani
Dotto endolifatico
Dotto cocleare
TC flat-panel, MinIP 0.7 mm
Spazio subaracnoideo
Scala tympani
Sacculo
Utricolo
Perilinfa/CSF Endolinfa Dura madre
Seno durale
Dotto endolinfatico
Sacco endolinfatico
Acquedotto cocleare Acquedotto vestibolare
T1 Fat-Sat
3D-T2 3D-FLAIR
Segnali pre-contrasto
Sangue
Endolinfa
Perilinfa
Liquor
Sun W and Wang W. Journal of Otology 2015 Shi. Hearing Research 2017
Sangue
Endolinfa
Perilinfa
Liquor Sangue
Perilinfa
Liquor
tempo
Enhancement perilinfa
Picco a 4-5 ore da iniezione
Sangue-endolinfa
Barriera emato-labirintica
3D FLAIR (4h dopo mdc) 3D FLAIR
(10 min dopo mdc)
Segnali post-contrasto
T1 Fat-Sat
Dotto cocleare Sacculo
Utricolo
SV = scala vestibuli ST= scala tympani SM =scala media
Anatomia RM del dotto cocleare
SV
ST
SM
https://entokey.com
3D-T2 3D-FLAIR tardiva (4h)
Piano assiale Piano coronale
Piano para-sagittale
Anatomia RM del labirinto membranoso vestibolare
Canale semicircolare laterale Utricolo
Ampolla del canale semicircolare laterale Canale semicircolare superiore
Sacculo
Canale semicircolare post
Ampolla del canale semicircolare sup Ampolla del canale semicircolare inf
Conte G et al. Eur J Rad. 2019
Anatomia RM del labirinto membranoso vestibolare
Piano Laterale
Piano Interm
edio
Piano Med
iale
Canale semicircolare laterale Utricolo
Ampolla del canale semicircolare lat Canale semicircolare sup
Sacculo
Canale semicircolare post
Ampolla del canale semicircolare sup Ampolla del canale semicircolare inf
Anatomia RM del labirinto membranoso vestibolare
Conte G et al. Eur J Rad 2019
Sano
3D-FLAIR
In 22/22 normali il labirinto membranoso non occupa il 1/3 inferiore del vestibolo M. di Menière
3D-FLAIR
IDROPE CLINICAMENTE SIGNIFICATIVA
Conte et al. AJNR 2019
Malattia di Ménière: non solo labirinto
3. Prospero 2021: non solo idrope nel labirinto ménièrico
Elio Cunsolo
Ospedale Maggiore di Bologna –Divisione Otorinolaringoiatrica, Clinica Otorinolaringoiatrica Policlinico Universitario di Modena, Centro Medico di Anzola nell’Emilia
Università di Modena e di Bologna
Perché si riscontra un’ idrope endolinfatica ?
visione sistemica
Malattia di Ménière: aggiornamenti terapeutici
2. Gli sviluppi della terapia intratimpanica
Alfonso Scarpa
UOC Otorinolaringoiatria Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona - Salerno
Università di Salerno
Quando e come eseguire la terapia con gentamicina ?
0.95mm
Area 2.84mm2 1.21mm
Zanetti D.
Terapia intratimpanica
1948 - Fowler introduceva il concetto di “labirintectomia chimica”
usando iniezioni intramuscolari di streptomicina per il controllo delle vertigini
1957 - Schuknecht introduceva il concetto di iniezione intratimpanica di gentamicina
Ulteriori ricerche (McCabe BF. 1979) dimostravano alterazioni immunologiche nei pazienti menierici (elevati livelli di Ig circolanti;
risposte autoimmune al collagene di tipo II; anticorpi depositati nel sacco endolinfatico)
1987 - Sakata fu il primo ad utilizzare gli steroidi per via intratimpanica nella m. di Ménière.
Insieme ad Itoh (1991) riportarono i risultati in 61 pazienti. Nessuno
dei pazienti riportavi effetti collaterali
Farmacocinetica
Passaggio attraverso la membrana della
finestra rotonda
Base ed apice della coclea
• Gradiente di concentrazione, peso molecolare, carica elettrica, spessore membrana
(Yang J. 2008; Salt AN. 2011)
• Differenza di concentrazione di farmaco tra la base e l’apice della coclea fino a 1000 volte
• Oltre 10 volte dovuta a differente permeabilità della finestra rotonda (Mynatt R. 2006; Chandrasekhar SS.
2000)
Variabilità
interindividuale
Iniezione intratimpanica di gentamicina Razionale
Danneggiare o distruggere il labirinto malato per controllare gli episodi
vertiginosi con tossicità selettiva per le cellule ciliate di tipo II
Azione reversibile sui canali ionici calcio-dipendente
Azione irreversibile alterando la
membrana plasmatica
Lyford-Pike et al., 2007
Hirvonen et al., 2005
Quando praticarla
Malattia di Ménière intrattabile (terapia medica)
Stadio II – III (Shea)
Fase intercritica
Forma unilaterale
Orecchio controlaterale normoudibile
“fullness”
auricolare
crisi vertiginose:
numero e severità
percezione del
tinnitus
Risultati attesi
Metodotologia di somministrazione
Multiple somministrazioni giornaliere
Somministrazioni settimanali (in genere 1 a settimana per 4 settimane)
La tecnica “low-dose” in cui vengono effettuate inizialmente 1 o 2 iniezioni e se ne ripete un’ altra in caso di ricorrenza della vertigine
Rilascio continuo mediante microcatetere o tampone imbevuto di gentamicina lasciato sulla finestra rotonda
La tecnica “titration” in cui vengono praticate somministrazioni
giornaliere o settimanali fino alla insorgenza o cambiamento dei
sintomi vestibolari, o un abbassamento della soglia uditiva.
Protocollo
Da 1 a 5 iniezioni di soluzione di 0,5 ml composta da 10 mg di gentamicina (80 mg/2 ml) e la restante bicarbonato di sodio soluzione con circa 10 ml (10 ml −10 mEq/ml)
Intervallo di 2 settimane tra le iniezioni, fino ad un massimo di 5 iniezioni fino a che non abbiamo avuto un periodo libero da attacchi vertiginosi di almeno 3 mesi.
48 pazienti afferenti alla Clinica ORL, Università degli Studi di Salerno (2015- 2017) 47.9% M 52.1% F
(range: 39–71 years, SD = 14.1) Adulti con MD
monolaterale ( 60% Sn, 40% Dx)
Trattati per un minimo di 6 mesi con terapia medica conservativa
(storia di attacchi vertiginosi in anamnesi da 8 a 15 anni)
PTA at 500, 1000, 2000 and 3000 Hz vHIT (LSC gain)
Attacchi vertiginosi classificati in classe A-F
DHI and THI
Outcome primario: Controllo delle vertigini (Classe A) con 5 o meno iniezioni intratimpaniche di gentamicina Outcomes secondari: Valutazione soggettiva delle vertigini, tinnitus, attraverso questionari autosomministrati; ototossicità ed altri effetti aversi
Durante il periodo di 6 mesi prima prima del trattamento vi era una media di 4.4
attacchi di vertigine al mese (range 2-7);
nei 6 mesi dopo terapia la media deggli attacchi vertiginosi si sono ridotti a 0.52; la differenza è risultata statisticamente
significativa (p < 0.0001; t = 13.91).
34 pazienti (70.8%) raggiungevano la Class A, 37 pazienti (77%) la Classe A + Classe B; 5 pazienti (10.4%) Classe C + Classe D e nessun paziente la Classe E ed F
87.5% aveva ≤1 episodio di vertigine in 3 mesi con 5 o meno iniezioni, il 45.2%
2
iniezioni ,il 31% 3 iniezioni
Risultati
La media del PTA prima del trattamento nell’orecchio affetto era
52.5 dB HL a 500Hz, 53.7dB HL a 1000Hz, 54.8dB HL a 2000Hz and
58.3 dB HL a 3000 Hz.
Dopo la terapia intratimpanica il PTA risultava essere 48.8dB HL a 500Hz,
49.8dB HL a 1000Hz, 51.4dB HL a 2000 Hz and 56.1 dB HL a 3000 Hz.
Nessuna differenza statisticamente significativa è stata trova prima e dopo terapia (p = 0.1573, t = 1.616).
Nel lato affetto il guadagno del VOR era 0.9750 +/−
0.2893 prima del trattamento e 0.6857 +/− 0.02742 dopo. La differenza era statisticamente significativa (p <
0.0001; t = 10.55). Nel lato sano il guadagno del VOR era
1.056 +/− 0.06119 prima del trattamento e 0.9948 +/− 0.03081 dopo il trattamento.
La media del punteggio DHI era 56.8 +/− 13.3 prima della terapia e diminuiva a 42.4 +/− 11.2 dopo. La media del punteggio THI prima del trattamento era 29.3 +/− 12.5 e diminuiva a 24.7
+/− 13.8 dopo. Per entrambi i questionari i risultati non erano comunque
statisticamente significati (p > 0.05)
Quindi..
I nostri risultati mostrano una elevata efficacia e sicurezza nell’utilizzo di gentamicina intratimpanica a basso dosaggio (10 mg) somministrata in base alla sintomatologia del paziente
Il nostro studio evidenzia un significativo controllo delle vertigini nei pazienti menierici con la preservazione o in taluni casi un miglioramento della soglia uditiva
Nel lato affetto dopo terapia intratimpanica il vHIT ha evidenziato una riduzione del guadagno del VOR indice dell’azione ablativa sulle cellule ciliate di I tipo, senza la completa deafferentazione.
Nessun effetto avverso è stato notato
Conclusioni
E’ nostra opinione riservare la gentamicina intratimpanica nelle seguenti condizioni:
- Terapia di II o III linea (altri trattamenti non efficaci)
- M. di Meniere unilaterale e con orecchio controlaterale normoudente - Pazienti con crisi frequenti e di intensità elevata
- Funzione labirintica normale controlateralmente (vHIT)
- Pazienti giovani adulti escludendo anziani con comorbidità associate
Interrompiamo il trattamento
-Quando il paziente ha un miglioramento delle crisi vertiginose ( < 1 crisi ogni 3 mesi) -Peggioramento dell’udito nell’orecchio trattato (>25 dB HL)
-Quando il VOR nell’orecchio trattato scende al di sotto di 0,2 (vHIT - csl)