Pi` u veloci della luce?
I neutrini e la misura di OPERA Andrea Bizzeti
Dipartimento di Fisica, 28/10/2011
Il neutrino
Il neutrino entra nella storia della Fisica nel 1930.
La sua esistenza venne ipotizzata da Wolfgang Pauli come “disperato tentativo” per spiegare
l’apparente non conservazione dell’energia e del momento angolare nel decadimento beta.
La particella ipotizzata da Pauli doveva essere:
I elettricamenteneutra
I molto pi`u leggera del protone
Nel 1932James Chadwickscopr`ı una nuova particella neutra, con massa circa uguale a quella del protone.
Fermi chiam`o la particella pesantescoperta da Chadwick neutrone e quellaleggeraipotizzata da Pauli neutrino.
Il decadimento beta
Nel1933Enrico Fermipubblic`o la prima teoria del decadimento beta
n → p++ e−+ ¯ν in cui unneutronesi trasforma in protone e vengono creati unelettroneed un antineutrino.
Il neutrino e l’antineutrino sono elettricamente neutri e interagiscono pochissimocon la materia
Un antineutrino da 1 MeV in acqua percorre in media 160 anni luce prima di interagire!
Il neutrino: chi l’ha visto?
Nel1956Cowan e Reines dimostrarono l’esistenza dell’antineutrino con un esperimento al reattore nucleare di Savannah River (USA).
Essi osservarono la reazione
¯
ν + p+ → n + e+
I ”sapori” del neutrino
– Esistonotre tipi diversi di neutrino, detti ”sapori”:
I il neutrino elettronico νe
I il neutrino muonico νµ
I il neutrino tauonico ντ
e trecorrispondenti antineutrini (¯νe, ¯νµ, ¯ντ).
– Essi differiscono per la particella carica (e±, µ±, τ±) coinvolta nella loro creazione.
Esempio:
nel decadimento π+→µ++νµ viene creato un neutrinomuonico.
– Il sapore del neutrinonon si conserva: durante il loro moto i neutrinioscillano da un sapore all’altro.
–
– L’esperimento OPERA`e stato costruito per osservare l’oscillazione del neutrino muonico nel neutrino tauonico (νµ→ ντ).
Come distinguere il neutrino muonico da quello tauonico
Nella collisione contro un nucleo o un elettrone
un neutrino pu`o trasformarsi nel corrispondente leptone carico:
( νµ → µ−)
( ντ → τ−)
OPERA contiene ≈ 150 000 mattoncini con strati di piombo ed emulsione fotografica per “fotografare” il percorso del tauone
dimensioni mattoncino (mm): 128 × 102 × 79
OPERA: l’apparato sperimentale
62 muri di“mattoncini”intervallati da piani discintillatori
OPERA: gli scintillatori (rivelatori per muoni)
I strisce (strips) discintillatore, che emettono luce al passaggio del muone
I fibre ottiche (WLS) raccolgono la luce e la trasportano a due fototubi (PMT)
I rivelatore molto veloce, con risoluzione temporale dell’ordine deins
OPERA: l’apparato sperimentale
neutrini
=⇒
Interazioni di neutrino osservate in OPERA
16 111 eventi
7 586 “interni” 8 525 “esterni”
Come nascono i neutrini
ν
LHC SPS
neutrini
Come nascono i neutrini
ν
I i protonida 400 GeV del SuperProtoSincrotrone (SPS) urtano unbersaglio di grafite e produconoparticelle secondarie
I tra queste si trovano i mesoni
.
π+ e K+, chedecadonotipicamente in un muone positivoe un
.
neutrino muonico.ν →
↑
il famoso Tunnel del ministro Gelmini (L ' 1 km)
Il viaggio dei neutrini
D = 732 km ⇒ tvolo= 2.44 ms
E quanti sono?
I Ad ogni ciclo del SPS (6 s) vengono diretti contro il bersaglio circa 5 × 1013 protoni di energia 400 GeV,
divisi in due “pacchetti” di 10.5 µs, separati da 50 ms
I In media ogni protone d`a origine a 3 neutrini, quindi ad ogni ciclo del SPS si producono≈ 1.5 × 1014 neutrini
I Al Gran Sasso il fascio dei neutrini ha un diametro di2.8 km
I Ad ogni ciclo del SPS il rivelatore OPERA `e attraversato da 120 milioni di neutriniper cm2
I In media, OPERA rivela unneutrino ogni 120 cicli del SPS, ovvero ogni 1.8 · 1016 neutrini prodotti
In tre anni:
3 · 1020neutrini prodotti → ∼ 16 000 osservati in OPERA
La misura
Per determinare lavelocit`adei neutrini occorre misurare ladistanzapercorsa e il tempo impiegato a percorrerla:
v = D
∆t
∆t = t (arrivo) − t (partenza)
↑ ↑
misurati a: Gran Sasso CERN
La distanza
I Occorre determinare la distanza tra due punti di riferimento:
I uno sulla linea del fascio alCERN
I un altro sul rivelatoreOPERA
I Il GPS permette di misurare con precisione dipochi cm la posizione di punti di riferimento immobili,all’aperto
I La posizione dei punti di riferimento (sotterranei) che interessano viene ricavata mediante triangolazioni successive
Ladistanza tra i punti di riferimento alCERN e al Gran Sassorisulta D = ( 731 278.0 ± 0.2 ) m
I L’incertezza di 20 cm `e dovuta alle triangolazioni lungo il tunnel autostradale del Gran Sasso (10 km)
La distanza
Il tempo
∆t = t (arrivo) − t (partenza)
↑ ↑
misurati a: Gran Sasso CERN
1) Strumenti di misura
I Per misurare il tempo di volo dei neutrini si utilizzano due orologi atomici,
uno al CERN e l’altro al Gran Sasso.
I I due orologi vengono sincronizzati utilizzando il segnale di un satellite GPS ricevuto da entrambi (“Common View”)
I Si raggiunge cos`ı una precisione di pochi ns
Il tempo
∆t = t (arrivo) − t (partenza)
↑ ↑
misurati a: Gran Sasso CERN
2) Metodo di misura
I Il tempo diarrivo del neutrino al Gran Sasso
viene misurato da OPERA (con precisione di pochi ns)
I Il tempo dipartenza del neutrino al CERN `e invece sconosciuto, perch´e il neutrino pu`o essere stato prodotto da uno qualsiasi dei protoni del “pacchetto” che colpisce il bersaglio durante 10.5 µs
I Viene quindi effettuata unaanalisi statisticaconfrontando le distribuzioni temporalidi protoni e neutrini
(unbinned maximum likelyhood fit)
Il tempo di volo CERN-LNGS
Mentre si conosce piuttosto bene il tempo di arrivo del neutrino rivelato in OPERA, non si conosce il suo tempo di partenza, in quanto pu`o essere stato originato da uno qualsiasi dei protoni che colpiscono il bersaglio, durante i 10.5 µs di tempo di spill.
Una volta ogni 120, uno spill “vince” la lotteria ed uno dei neutrini originato da uno qualsiasi dei suoi 2.5 × 1013 protoni si “mostra”
in OPERA.
Il tempo di volo CERN–Gran Sasso
I quadrati neri: distribuzione temporale dei neutrini (OPERA)
I curva rossa: distribuzione temporale media dei protoni (CERN), a cui `e applicato un ritardo(parametro libero del fit)
Il valore del ritardo che d`a il migliore accordo tra le distribuzioni
`e interpretato cometempo di volo dei neutrini tν
La velocit` a dei neutrini osservata da Opera
I D = (731 278.0 ± 0.2) m distanzaCERN – Gran Sasso
I tν = (2 439 220 ± 10) ns tempo di volo dei neutrini
I tγ = 2 439 281 ns tempo che impiegherebbe la luce percorrere la distanza D nel vuoto
I tν − tγ= (−61 ± 10) ns i neutrini arrivano in anticipo!
I (v − c)/c = (2.5 ± 0.4) × 10−5
I v − c = (7.5 ± 1.2) km/s : sarebbero pi`u veloci della luce!
ν
Perch´e questo risultato `e un problema?
La Relativit` a Ristretta
Si basa su due principi:
I Le leggi fondamentali della Fisica hanno la stessa forma in tutti i riferimenti inerziali.
I Non esiste l’azione a distanza:
le interazioni fondamentali
si propagano nel vuoto avelocit`a finita.
⇓
La velocit`a di propagazione nel vuoto delle interazioni deve esserela stessa in ogni sistema di riferimento (s.d.r.).
La posizione e il tempo dipendono invece dal s.d.r. utilizzato:
scompare il “tempo assoluto” di Newton
La Relativit` a Ristretta
Consideriamo il caso dell’elettromagnetismo:
Le equazioni di Maxwell ci dicono che l’interazione
elettromagnetica si propaga in vuoto alla velocit`a (della luce) c = /√
ε0µ0
Questa velocit`a `e definita dalle propriet`a dielettriche e magnetiche del vuoto ed il vuoto evidentemente lo stesso in ogni riferimento inerziale, dunque c deve essere la stessa in ogni riferimento inerziale !
La Relativit` a Ristretta
I postulati della Relativit`a Ristretta
I omogeneit`a del tempo
I omogeneit`a ed isotropia dello spazio
I i moti rettilinei uniformiin un s.d.r. inerziale sono moti rettilinei uniformi in tutti i s.d.r. inerziali
⇓
Leunichepossibili trasformazioni di coordinate spazio-temporali nel passaggio da un s.d.r. ad un altro sono letrasformazioni di Lorentz
Le velocit` a possibili secondo la Relativit` a Ristretta
Conseguenze delle trasformazioni di Lorentz
I Nessun oggetto che possa essere osservato a riposo (v = 0) pu`o viaggiare ad una velocit`a v ≥ c
I La radiazione elettromagnetica (il fotone) viaggia a velocit`a c in ognisistema di riferimento inerziale
I E possibile che esistano entit`` a (tachioni), che viaggianosempre a velocit`a superiori a c
e per le quali non esiste un s.d.r. in cui sono “a riposo”
Il neutrino ` e tachionico?
Un neutrino tachionico comporterebbe numerosiproblemi:
I violazione della causalit`a
Se, in un riferimento assegnato, una sorgente A emette un tachione e B lo riceve ad un tempo successivo, esistono altri s.d.r. inerziali in cuila ricezione precede l’emissione!
I momento angolare intrinseco (spin)
I tachioni hanno spin zero, oppure infiniti gradi di libert`a interni.
Nel decadimento beta un neutrino tachionico (spin zero) non conserverebbe il momento angolare.
I non conservazione di energia e quantit`a di moto
Se i νµ osservati da Opera fossero tachioni, il valore misurato dell’energia rilasciata nel decadimento del mesone π+risulterebbe inconsistente con la conservazionedi energia e quantit`a di moto.
I inconsistenze con altre misure
– dipendenza della velocit`a dall’energia prevista ma non osservata – antineutrini dalla Supernova SN1987a: |v −c|c < 2 × 10−9 – oscillazioni di neutrino, . . .
Conclusioni (provvisorie)
I La Fisica una scienza sperimentale: la pi`u bella teoria non regge ad un solo fatto sperimentale che la contraddice.
I Se il risultato di OPERA (vν > c) sar`a confermato dovremo trovarne una spiegazione: in questo caso saremo costretti ad un ripensamento profondo di quanto abbiamo dato per acquisito.
I Comunque, le numerose prove accumulate a favore della Relativit`a Ristretta consigliano di aspettare a trarre conclusioni
I E possibile infatti che OPERA abbia commesso un errore,` p.es. abbia sottostimato le incertezze con cui determina il tempo di volo, oppure sia presente nella misura un errore sistematico che li ha portati fuori strada . . .
Considerazioni (mie)
I La misura della distanzae la sincronizzazione degli orologi mi sembrano affidabili
I L’analisi statistica si basa su una ipotesi, ragionevole ma non verificatasperimentalmente :
che ciascun protoneabbiala stessa probabilit`a di produrre un neutrinoche sar`arivelato in Opera
I Se ci`o non fosse vero, la misura di Opera sarebbe soggetta ad unerrore sistematico (non considerato nell’analisi) che potrebbe essere anche pi`u grande dell’anticipo misurato
Prospettive
Gi`a adesso sono in corso attivit`a preparatorie per:
I misurare (al CERN) la distribuzione temporale dei muoni prodotti insieme ai neutrini (π+, K+→µ+νµ)
I misurare il tempo della partenza dei neutrini utilizzando un fascio impulsato (impulsi di1 ns, separati di 500 ns)
I ripetere la misura in altri laboratori:
I esperimento Minos negli Stati Uniti
I (forse) altri esperimenti in Giappone
I primi risultati sono attesinel 2012.