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Chi conosce Cuzco sa che non ha eguali.

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Academic year: 2021

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C U Z C O F O N D E N T E C R U D O . D U E V O LT E B U O N O .

Chi conosce Cuzco sa che non ha eguali.

Perché nessun preparato è fatto come lui: di vero cioccolato.

Oggi Cuzco supera se stesso e aggiunge al gusto del vero cioccolato tutte le proprietà del cacao crudo:

nessun retrogusto di tostatura, nessuna perdita di elementi nutritivi.

Valori salutistici unici - quali magnesio, antiossidanti, enzimi e amminoacidi - e l’inconfondibile gusto dalla piacevole acidità fanno di Cuzco Fondente Crudo una specialità 2 volte inimitabile.

Come ogni prodotto della linea, anche Cuzco Fondente Crudo riesce a coniugare alta qualità e semplicità d’uso:

disponibile in comode buste, basta aggiungere acqua calda secondo i dosaggi in etichetta. Completano la gamma:

Cuzco Cioccolato Bianco Cuzco al Latte Fine Cuzco Gianduia Cuzco Fondente

Cuzco Fondente Superior Cuzco Fondente Extra Nero Cuzco Fondente Origine

g i u s o . i t

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direttore responsabile Livia Chiriotti redazione

Milena Novarino, Cristina Quaglia segretaria di redazione Chiara Comba direttore marketing Monica Pagliardi

pianificazioni pubblicitarie Francesco Coppola progetto grafico Tommaso Torelli www.ttdesign.it stampa Stampa Notte

proprietà letteraria riservata

© Chiriotti Editori viale Rimembranza, 60 10064 Pinerolo - Torino Italia

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Inoltre sono disponibili i libri in formato digitale scaricabili Con un semplice clic potrai sfogliare su iPad o iPhone la tua rivista o il tuo libro

www.pasticceriaextra.it

2

Che emozione dare forma a questo secondo numero di TuttoGelato! E sì, ci stiamo proprio prendendo gusto, anche grazie ai tanti con- sensi per il primo numero, giunti sia dagli addetti ai la- vori che dal grande pubblico.

Questo magazine è infatti

un modo agile e originale per raccontare il gelato nelle sue magnifiche sfumature e declinazioni. Originale an- che perché diffuso gratuita- mente, non solo nella tradi- zionale versione di carta, ma in maniera social, attraverso il web scaricabile gratis da

www.pasticceriaextra.it e su AppStore.

TuttoGelato è così accessi- bile a tutti, in un circolo vir- tuoso che fa bene al settore e non solo!

Gustosa lettura!

la redazione

sommario

Di che gelato sei? ... 2

Lecca lecca new way ... 6

Interpretazione invernale ... 8

Tendenza bio ... 20

Dal salato al dolce ... 28

Ritorno alle origini ... 36

Senza compromessi ... 42

Il latte quale fabbisogno energetico, il gelato artigianale quale razione alimentare nell’anziano ... 44

C U Z C O F O N D E N T E C R U D O . D U E V O LT E B U O N O .

Chi conosce Cuzco sa che non ha eguali.

Perché nessun preparato è fatto come lui: di vero cioccolato.

Oggi Cuzco supera se stesso e aggiunge al gusto del vero cioccolato tutte le proprietà del cacao crudo:

nessun retrogusto di tostatura, nessuna perdita di elementi nutritivi.

Valori salutistici unici - quali magnesio, antiossidanti, enzimi e amminoacidi - e l’inconfondibile gusto dalla piacevole acidità fanno di Cuzco Fondente Crudo una specialità 2 volte inimitabile.

Come ogni prodotto della linea, anche Cuzco Fondente Crudo riesce a coniugare alta qualità e semplicità d’uso:

disponibile in comode buste, basta aggiungere acqua calda secondo i dosaggi in etichetta. Completano la gamma:

Cuzco Cioccolato Bianco Cuzco al Latte Fine Cuzco Gianduia Cuzco Fondente

Cuzco Fondente Superior Cuzco Fondente Extra Nero Cuzco Fondente Origine

g i u s o . i t

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Cosa vuol dire man- giare il gelato dalla parte inferiore del cono?

“Non c’è accordo ge- nerale sul significato di questo compor- di questo compor- di questo compor tamento – afferma il prof. Amadori –, ma si pensa che chi mangia in questa maniera possa essere una persona rigoro- sa e al tempo stesso contraddittoria, cioè che ama la disciplina pur essendo in realtà imprevedibile. Una persona che quando entra in competizio- ne con gli altri non vuole partecipare, ma vincere!”

Di che gelato sei?

“L’assunzione del gelato –, spiega Viviana Finistrella, psicologa esperta in tematiche nutrizionali – rievoca, da un punto di vista psicologico, i tempi “mitici” dell’infanzia e dell’adolescenza e attiva comportamentie sta- ti d’animo caratteristici di quella fase evolutiva:

senso di libertà, desiderio di allacciare amicizie, possibilità di essere se stessi al di là delle apparen-

ze e delle formalità… Il gelato è un alimento che si gusta in maniera semplice e diretta (senza posate) che quindi permette alla persona di “spogliarsi”

degli aspetti formali e vivere un momento di pia- cere”. In sintesi – prosegue la psicologa coinvolta

dall’IGI –, contribuisce a disattivare o abbassare le nostre difese sciogliendo il Super-Io!”. Come capire quindi le caratteristiche della nostra personalità a seconda del tipo di gelato che preferiamo? La dottoressa Finistrella ha realizzato una classifica sulla scia del

“Dimmi che gelato mangi

e ti dirò chi sei…”.

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Il cono con cialda

Scelto da chi predilige un’espe- rienza sensoriale completa non negandosi nulla (c’è anche la parte croccante da mordere), contando sulla sicurezza di un appagamento finale. Chi mangia il cono di solito è un tipo

voglioso. Stecco

A prima vista chi lo mangia è una persona intraprendente, che ama curiosare nella moltitudine di gusti possibili ma allo stesso tempo si tratta di un tipo insicu- ro, avendo bisogno che rimanga qualcosa di tangibile, lo stecco appunto, con cui giocare o anche solo da tenere in bocca.

Ghiacciolo

Si addice ad una personalità effimero-indipendente, a chi preferisce un piacere da gustare immediatamente, tollerando poco la frustrazione dell’attesa.

Biscotto

Per chi ha bisogno di grande ras- sicurazione è come la merenda preparata dalla mamma, dove c’è di tutto; è un piacere molto

“bambino”.

Coppetta

È scelta di solito dal tipo controllato-misurato. È l’unico gelato “contenuto”, non libero, neanche nella modalità di assun- zione (si utilizza il cucchiaino).

Il formato preferito da chi non riesce a lasciarsi andare fino in fondo e concedersi un piacere (che a volte “sporca” le mani o i vestiti), e da chi deve mantenere le buone maniere, anche con se stesso.

Praline

Sono sinonimo di personalità

moderno-attuale. Si tratta di

una scelta “mordi e fuggi”,

caratteristica dei nostri tempi,

molto veloci. Sono il gelato di

chi ama portarsi una “scorta” di

benessere, un piacere più piccolo,

non dilagante, ma ripetuto nel

tempo.

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L’Arte del Gelato

BASI / INTEGRATORI, MIGLIORATORI E ALTRI PRODOTTI IN POLVERE GELATO SOFT / POLVERI AROMATIZZANTI / PASTE AROMATIZZANTI

VARIEGATURE / COUVERTURES & STRACCIATELLE / TOPPING EMULSIONANTI E SCIROPPI DI ZUCCHERO

DECORAZIONI / CIOCCOLATI EXTRA

Craving sweet sensations

www.joygelato.com

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L’Arte del Gelato

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Senza titolo-1 1 24/12/14 09:44

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Lecca lecca new way

Fantasia e creatività non mancano allo chef Martin Lippo, che questa volta ci propone una versione ultra moderna, per gusto e tecnolo- gia, del vecchio lecca lecca, trasformandolo in un mini dessert gelato. Per questa opera-

zione Lippo, in collaborazione con la società spagnola 100% Chef, ha ideato il Teppan Nitro, il contenitore che, comprimendo azoto liquido, fornisce una superficie molto fredda sulla quale gelano rapidamente i liquidi.

Salsa interna

coulis

purea di lamponi . . . g 200 rapa rossa cotta . . . g 120 panna 35% m.g. . . . g 60 zucchero . . . g 25 Mescolare tutti gli ingredienti con un frullino. Filtrare finemente e riempire una bottiglia che si possa spremere.

Spuma di yogurt

yogurt naturale. . . g 400 panna 35% m.g.. . . g 100 zucchero . . . g 75 Mescolare tutti gli ingredienti filtrare e riempire un sifone. Cari- carlo con il gas e lasciare riposare in frigorifero per 2 ore.

Finitura

lamponi liofilizzati . . . g 5 bastoncini per lecca lecca

Caricare il Teppan Nitro con azoto liquido. Mettere il coperchio e aspettare fino a quando raggiunge il freddo massimo. Togliere il coperchio e rabboccare con l’azoto liquido. Rimettere il coperchio:

ora il Teppan Nitro è pronto per essere usato. Tracciare un cerchio con la salsa interna e mettere il bastoncino per lecca lecca nel centro (1). Quando è gelato, rigirarlo. Distribuire delle briciole di lamponi liofilizzati sul Teppan (2). Versare sopra un po’ di spuma (3). Mettere la salsa gelata sul centro della spuma (4) e versare altra spuma sopra (5) e, per finire, delle briciole di lamponi liofiliz- zati (6). Girare il lecca lecca e pressare con una spatola gelata per appiattire il tutto (7).

Martin Lippo Barcellona, Spagna

Martin Lippo

Lecca lecca allo yogurt, lamponi e rapa rossa con azoto liquido

2 1

3

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4

7

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MODECOR

Come cambia la tua offerta in inverno?

La nostra gelateria Ghignoni ha più di 180 posti a sedere e pos- siamo servire anche elaborati caldi da abbinare al gelato, quali i waffel e le crêpe, oltre a tante coppe con vari abbinamenti, dai classici affogati ai gelati drink (frullati alcolici). Proponiamo anche gelati salutistici e a basso contenuto glicemico.

Quali sono le novità invernali?

La stagionalità ci permette di creare accostamenti buoni e curiosi. Ad esempio il Castagnaccio con una salsa di miele e pinoli profumati al rosmarino; il Cheesecake alla borghese, a base di gelato al Philadelphia e meringa all’Italiana con salsa ai frutti di bosco; la nostra Crema del Pastore in cialda Cantumatto (in foto), con crema classica al Liquore del Pa- store di Castagneto Carducci, adagiata su cialda di cantuccio toscano… E anche un gelato al classico torrone bianco dei fratelli Nurzia, con profumo di limone, servito su una fetta di panettone grigliato.

Come muta la clientela nei mesi freddi?

Vivendo in una realtà come quella della Val Tiberina (San- sepolcro sorge nella valle tra Toscana e Umbria che ospita il corso superiore del Tevere, ndr), abbiamo una clientela familiare e, spesso, giovani coppie. Di sera in settimana la clientela è “sportiva”, composta da coloro che escono dalle palestre e vengono a rifocillarsi con energetiche coppe di gelato e frutta.

Auspici per l’estate?

Voglio essere positivio, con la speranza che la prossima stagione estiva abbia un clima adeguato. Il gelato, anche se proponibile in varie sfumature, rimane comunque un prodot- to molto stagionale.

Interpretazione invernale

Sansepolcro (Ar) www.maseimatto.it www.ghignoni.it

Palmiro

Bruschi

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La bellezza del cioccolato

Le decorazioni per la tua gelateria… in pochi semplici gesti

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alle decorazioni per gelateria su www.modecor.it

Te l 0 3 3 2 6 5 8 3 11

1. Esalta i semifreddi con le nuove forme

in cioccolato

2. Completa con penne in cioccolato fondente,

bianco e colorato

3. Diffondi il tuo logo con le targhette in cioccolato chablon

Made in Modecor

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FABBRI

Come cambia la tua offerta in inverno?

Proponiamo un gelato che valorizza i sapori invernali, dedicando un’attenzione particolare ai gusti al cioccolato.

Una parte della produzione è riservata in modo preponde- rante ai semifreddi e ai dolci da asporto.

Proponete novità di gusti?

Il consumo del gelato in inverno cambia molto. L’assag- gio “solitario” dei diversi gusti su cono o coppetta viene spesso sostituito dalla condivisione di una torta, oppure dall’acquisto di una vaschetta che può essere consumata con gli amici in occasione di una cena. L’equilibrio del singolo cono lascia spazio a tanti cucchiaini, che possono essere immersi nello stesso contenitore. La proposta per l’inverno si sviluppa quindi nella stimolazione della fan- tasia del fruitore. Entra in scena un tipo di prodotto che da gelato da passeggio si trasforma in… dessert da stella Michelin!

Puoi farci qualche esempio?

Con il nostro Mezzo chilo da fare, a base di mandorla della Val di Noto, viene fornito un kit per la “costruzione” fai da te: a casa infatti il composto può essere completato da una gelatina con grappa di Verdicchio e olio di canapa, conte-

nuto in un piccolo tubo, da arricchire con una grattugiata di pecorino locale e mandorle sbriciolate. Un’altra soluzio- ne è il gusto Portonovo (in foto) il cui nome deriva dalla nota località balneare marchigiana sul Conero. Realizzato con caramello ed arachidi salate, è accompagnato da una gelatina di bitter Campari, con una grattugiata d’arancia.

Come cambia la clientela d’inverno?

A cambiare è soprattutto il luogo in cui si decide di consumare e l’approccio al gelato è quindi pomeridiano e casalingo.

Quali sono i pronostici per il 2015?

Già nel 2014 la nostra attività ha avuto riscontri oltre ogni aspettativa e siamo consapevoli di essere nella giusta direzione, che è quella che predilige i buoni prodotti nell’esaltazione dell’artigianalità. La nostra presunzione è quella di indurre il consumatore a ragionare, procedi- mento che vorrei fosse avviato nell’ottica di una cultura alimentare differente da quella degli ultimi anni. Se da un lato penso che la parola chiave della prossima stagione sarà condivisione, dall’altro l’attenzione verso la riscoperta dei valori è totale. Sono convinto e certo di non essere smentito che, se farò un buon lavoro, esso sarà ripagato.

Agugliano (An)

www.facebook.com/pabrunelli

Paolo

Brunelli

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CARPIGIANI

Come si configura la vostra offerta in inverno?

L’inverno è tradizionalmente un periodo più lento per le gelaterie, sia nella produzione che nel fatturato. Desìo segue i cambiamenti di stagione, trasformando offerta e prodotto secondo il trascorrere dei mesi, il cambiamento del clima e l’avvento di primizie e festività. La stagione fredda è ricca di spunti da trasformare in ottimo gelato, provenienti sia dai prodotti di stagione sia dai dolci tipici.

In questi mesi si tende a consumare meno “gelato da pas- seggio”, pertanto offriamo torte gelato, semifreddi, gelato su stecco, mono e mousse.

Proponete novità di gusti?

Sia nella forma che nel gusto. Nel comparto gelato abbi- niamo i gusti tradizionali, che non possono mancare, ad altri più legati alla stagionalità ed ai sapori del territorio, quali per esempio ricotta e castagna, mela Annurca al miele, uva fragola con amaretto, pinolata amara legger- mente alcolica, mandorle al mascarpone. E anche casta- gna, zucca, mela verde, uva fragola, cachi…

Come cambia la clientela d’inverno?

I clienti sono meno predisposti a provare nuove gelate- rie e restano legati a quelle conosciute e fidelizzate nel periodo estivo: a parte i periodi di Natale e poi Pasqua, in inverno il turista lascia il posto al cliente “di quar- tiere”. Cala la richiesta di gelato da passeggio, ma in compenso aumenta il consumo di gelato da asporto, di torte gelato e semifreddi. Questo è un periodo dedicato ai più esigenti ed appassionati, che desiderano nuove esperienze di gusto.

I vostri pronostici per il 2015?

L’andamento generale qui in Italia non è certo incorag- giante e l’aumento dei costi delle materie prime non rende facile la vita alle gelaterie, ancor meno a quelle più tradizionali. Nonostante ciò, crediamo che il 2015 possa essere un anno buono, purché passi il concetto che an- che in questo settore è necessario rinnovarsi, proponen- do nuove soluzioni di sapore e aspetto, ma rispettando sempre la ricerca della migliore qualità. E questi sono i nostri obiettivi.

Napoli

www.facebook.com/italiandesio

DESÌO

gelato & pastry

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ICAM

Come cambia l’offerta in inverno?

Consapevole che ormai il trend della chiusura invernale va riducendosi in quanto a tempo, grazie alle bizzarrie clima- tiche, per quel che riguarda le mie gelaterie continuo ad effettuare una chiusura invernale di due mesi: dicembre e gennaio. Anche se, per assurdo, i 20°C di ottobre non hanno psicologicamente lo stesso significato dei 20 di marzo, nei mesi più freddi mi piace presentare qualche semifreddo in bicchiere in più rispetto all’estate, magari dai gusti più pieni come gianduia e cioccolato abbinati ad una crema, mentre d’estate si preferisce un semifreddo allo yogurt o alla frutta. Cerco di proporre anche più varietà di biscotti gelato, con diversi tipi di biscotto, ripieno e copertura di cioccolato, e torte semifreddo usando come base e decora- zione delle meringhe artigianali fatte da un pasticciere. Ciò su cui mi concentro di più, anche nel periodo freddo, è stu- pire il cliente con quello che so fare meglio, cioè IL GELATO.

Sono dell’idea che bisogna lasciar fare a chi sa fare e quindi mi impegno nel creare gusti più ricercati, con vari cioccolati, zucca, marron glacé e creme. Secondo me è giusto offrire qualche prodotto di contorno, ma non trasformare a tutti i costi la gelateria in pasticceria o cioccolateria. I miei colle- ghi pasticcieri o cioccolatieri nelle vicinanze, d’altronde, non si mettono improvvisamente a fare gelato in agosto!

Proponi novità?

Un buon gelato alla noce e cannella, cocco e amaretto, oppure mandorla con lo zafferano. La proposta dei gusti è giusto che non si fermi mai: è un modo per creare curiosità nel consumatore e sottolineare la voglia instancabile di soddisfarlo attraverso la ricerca di nuovi abbinamenti.

Come muta la clientela d’inverno?

Come dicevo prima, gli anomali 20°C di ottobre sono percepiti diversamente da quelli di marzo e già si tende a vestirsi di più e a non consumare il gelato passeggiando.

Noto quindi un incremento dell’asporto: in casa abbiamo le condizioni ideali per gustare un buon gelato e, se di fronte al televisore sotto una copertina, è una vera coccola! Poi possiamo attrarre il nostro cliente anche in passeggiata se gli offriamo delle proposte calde, come gelato con cioccola- ta calda, caffè, zabaione, lamponi o pere e cannella caldi.

Pronostici per il 2015?

A parte i due mesi estivi che lo scorso anno hanno condi- zionato gli incassi, rimango convinto che il cliente è sempre

più informato e, riducendo il consumo di gelato rispetto a qualche hanno fa, la selezione è fondamentale. Le perso- ne cercano di vivere questo momento di piacere in locali puliti, dove trovano personale cortese e, soprattutto, dove c’è fiducia. Devono essere convinti che, dietro al gelato che mangiano, ci sia sostanza, ricerca, consapevolezza del gelatiere e non solo le solite chiacchiere sulla provenien- za della materia prima, sperando di convincere così della bontà del prodotto. Il 2015 sarà duro per coloro che fanno questo lavoro senza cuore, senza passione e vedendo questo mestiere solo come un business. Il cliente, anche se ancora poco informato, si sta evolvendo e necessita di credibilità, di vedere ciò che sta acquistando, di percepire il gusto caratterizzante e di non sentirsi “pesante” dopo aver consumato una porzione di gelato. La sincerità si legge negli occhi di un gelatiere e proprio colui che anno dopo anno cerca la soddisfazione del suo cliente vedrà un 2015 ancor più roseo… Basta pioggia però!

Treviso

www.ilgelatiere- santagostino.it

Stefano

Dassie

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www.icamprofessionale.it

L’eccellenza

diventa gelato.

L’eccellenza del cioccolato Icam incontra l’arte tutta italiana della gelateria.

Questa perfetta unione è l’unica che può donare al tuo gelato il gusto autentico del cioccolato, intenso ed aromatico, che nasce solo da una profonda conoscenza della materia prima, dal totale controllo della filiera agricola e produttiva e dall’utilizzo della più avanzata tecnologia per la lavorazione del cacao. Ecco perché oggi Icam è il riferimento italiano del cioccolato di qualità. Per questo, grazie ai prodotti e all’assistenza di Icam Linea Professionale, riscoprirai il gusto pieno ed intenso di un grande gelato al cioccolato. Fin dal primo assaggio.

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DEBIC

L’arte italiana del freddo

Nato nel 1997, il marchio Silfer è oggi di proprietà di Heegen.

Puntando sull’ottimizzazione delle risorse e su ricerca e svi- luppo, l’azienda è impegnata nella produzione di una rin- novata gamma, sempre più completa e ampia, di vetrine per la refrigerazione commer-

ciale, in grado di soddisfare le esigenze più disparate nei settori della gelateria, pastic- ceria e cioccolateria.

Progettate e realizzate per chi ama il design, la cura dei dettagli e delle rifiniture, le vetrine Silfer si caratterizzano per potenza, funzionalità ed

affidabilità, grazie all’elevata qualità costruttiva e all’impie- go di tecnologie e compo- nenti di ultima generazione.

Risparmio energetico e basso impatto ambientale sono i fattori di successo dell’approccio produttivo che ha dotato le vetrine di motori

ad alta efficienza che, a pa- rità di resa, consumano una quantità inferiore di energia elettrica. Le apparecchiature Silfer impiegano inoltre gas refrigeranti CFC-free a basso impatto, sono costruite con materiali ampiamente ricicla- bili e hanno vetrate isolanti conformi alla normativa EN UNI 1279. Le linee Quadro, Quadro NEO e Samoiedo sono tutte dotate di illumina- zione a LED di serie.

La rete di Rivenditori Autoriz- zati fornisce un servizio di as- sistenza lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti, dall’acquisto alla riparazione, a garanzia di apparecchiature sempre funzionali ed efficienti. “Chi punta all’eccellenza sceglie le vetrine Silfer – recita il claim aziendale –. I migliori da oggi sono ancora più cool”.

www.silfer.com

Per il tocco finale

Novità importanti in casa Modecor anche per i gelatieri.

L’azienda presenta infatti il nuovo catalogo dedicato, che debutta proprio al Sigep, con una selezione di decorazioni ideate per dare il tocco finale a semifreddi, bicchierini, mono e mignon. Il catalogo si rivolge ai professionisti che cercano decorazioni di

agevole impiego e di qualità, offrendo una vasta scelta tra classiche decorazioni filigrana, penne e granelle in fondente, bianco e colorate;

nuove proposte in sottile cioccolato chablon – quadra- tini, triangoli e tondi – per definire i girotorta di semi- freddi o abbellire i bicchierini;

cialdine Disney per coppette

e coni gelato; dischi in pasta di zucchero proposti come top per semifreddi e torte gelato.

Il Sigep è il primo momento per vedere allo stand Mo- decor (pad. B3) gli oltre 450 nuovi prodotti del Catalogo Generale 2015, le nuove de- corazioni per gelateria e assi- stere agli show live di Davide

Comaschi, che ha sviluppato con l’azienda di Cuvio una nuova linea di decorazioni in cioccolato chablon.

Per il catalogo si può visitare

www.modecor.it, per nuovi

spunti decorativi si può

seguire la pagina Facebook

Modecor Italiana.

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La grande raccolta punti Debic.

La fedeltà è premiata.

Anche nel 2015.

Top Collection, la grande raccolta punti che premia la tua fedeltà ai migliori prodotti Debic, continua anche nel 2015. Scegli Culinaire Original, Prima Blanca, Parfait, Panna Spray zuccherata e, da quest’anno, anche Stand Overrun. La soddisfazione dei tuoi clienti non sarà l’unico regalo che riceverai... Iscriviti subito su www.debic-topcollection.it o, se sei già iscritto, continua a raccogliere i punti. Ti aspettano grandi regali.

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e coni gelato; dischi in pasta di zucchero proposti come top per semifreddi e torte gelato.

Il Sigep è il primo momento per vedere allo stand Mo- decor (pad. B3) gli oltre 450 nuovi prodotti del Catalogo Generale 2015, le nuove de- corazioni per gelateria e assi- stere agli show live di Davide

Comaschi, che ha sviluppato con l’azienda di Cuvio una nuova linea di decorazioni in cioccolato chablon.

Per il catalogo si può visitare www.modecor.it, per nuovi spunti decorativi si può seguire la pagina Facebook Modecor Italiana.

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STAFF ICE SYSTEM

Nuovo logo, nuovo design

Marchio di punta di Frie- slandCampina Foodservice, Debic ha lanciato il nuovo design dei propri packaging, come anticipato sullo scorso numero, per garantire un riconoscimento veloce del prodotto. Ogni categoria ha infatti il proprio colore di riferimento: dalle panne ai burri, dai dessert ai prodotti vegetali, è più facile identifi- care la categoria giusta per le proprie preparazioni. Ogni confezione ha inoltre il nome del prodotto e l’immagi- ne della preparazione più rappresentativa grandi e rico- noscibili. Oltre al packaging Debic rinnova anche il proprio logo, aggiungendo l’estensio- ne .com, che indica la volontà dell’azienda di mettere in contatto i suoi clienti grazie a un grande ecosistema online,

intendendo la rete come canale di comunicazione del futuro. Una comunità sempre attiva 24 ore su 24, con consi- gli e suggerimenti disponibili a qualsiasi ora della notte e del giorno.

Il .com nel logo si configura come conclusione di un percorso portato avanti dall’azienda che, negli ultimi anni, ha realizzato una serie di piattaforme online. Il sito www.debic.com/it, centro dell’ecosistema, contiene in- formazioni su prodotti, ricet- te, video “how to”, promozioni e contatti; il blog www.de- bicblog.com riguarda sugge- rimenti e trucchi del mestiere a cura di noti professionisti per restare sempre aggiornati su tendenze ed eventi e per confrontarsi con i consulenti culinari di Debic. Il blog sarà

Le declinazioni della frutta secca

Nel mondo della gelateria, Pariani è sinonimo di frutta secca di alta qualità, decli- nata in tutte le sue varianti:

granella, pasta in purezza, fa- rina e olio, il prodotto iniziale che ha dato origine all’a- zienda. Qualità che deriva non solo dalla selezione dei migliori lotti, ma anche dai diversi gradi di tostatura e raffinazione dei prodotti, fatti a misura secondo le esigenze dei clienti, e dall’assenza di conservanti, additivi o aromi.

“La nostra filiera produttiva è cortissima – specificano –:

terra-contadini-Pariani. Inter- venendo il meno possibile:

Madre Natura sa quello che fa, e lo fa benissimo!”.

Pariani si avvale inoltre della collaborazione di Corrado

Assenza del Caffè Sicilia di Noto, Sr, per offrire ai gela- tieri quarti di scorza candita di limone e arancia siciliani e bergamotto calabrese.La loro particolarità è di essere lavorati in modo naturale, senza sciroppo di glucosio, utilizzando solo zucchero semolato. Le buste sotto- vuoto di quarti, anziché di cubetti, sono poi garanzia di conservazione ottimale del gusto e del profumo.

Tra le specialità Pariani ci sono anche le creme spal- mabili gianduia e pistacchio per variegature. La gianduia contiene più del 50% di nocciola, unita al cacao; la crema al pistacchio mescola al cioccolato bianco un 52% di pasta di pistacchio.

Percentuali di frutta molto alte, che garantiscono un risultato di alta gamma.

Ci sono poi gli ingredienti speciali creati per il seg- mento gelateria/pasticceria:

la pasta di torroncino e le paste da agrumi (arancia e limone), ottenute raffinando i frutti canditi. E, sempre da agrumi, gli oli essenziali, preziosi perché ne bastano

poche gocce per profumare intensamente qualunque base bianca.

Infine, la novità più recente:

l’apertura di uno spaccio nel capannone di Givoletto, alle porte di Torino, dove i profes- sionisti possono visionare e acquistare direttamente tut- ti i prodotti, in mostra anche a Sigep (stand A7 190).

www.pariani.org presto disponibile anche in

italiano. Non manca inoltre il magazine online www.debic.

com/magazine/it, interattivo e ricco di informazioni e ispi- razione, nella versione bakery e in quella horeca.

Facebook consente di entrare

in contatto con il brand in

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bal, il profilo Twitter, fornisce

aggiornamenti su tutte le

novità, mentre il programma

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premia la fedeltà ai prodotti

del marchio.

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SILFER Tendenza bio

Guida pratica all’approccio biologico in gelateria

Goloso, fresco, leggero, salutare. Parliamo del gelato, uno dei prodotti più amati in Italia e all’estero, tanto da non conoscere crisi (secondo uno studio realizzato dalla Camera di Commercio sono oltre 19mila le aziende attive in Italia al quarto trimestre 2012 nella produzione di gelati – gelaterie industria- li, artigianali e ambulanti – ed il settore nell’ultimo anno è cresciuto del 2,3% ).

Sempre più spesso aprire una gelateria diventa un’opportu- nità, sia per coloro che devono reinventarsi un lavoro che per chi sogna una nuova vita in un Paese straniero. Si tratta di fare marcia indietro e riscoprire un mestiere antico ed artigianale con occhi puntati su qualità della materia prima, proposte originali, innovazione nella fruizione, comunicazione mirata ed attenzione ai trend in fatto di salute, ossia gelato al latte di soia o riso, dolcificato con stevia, per celiaci o biologico…

Ed è su quest’ultimo aspetto che ci soffermiamo perché sono sempre di più le gelaterie che scelgono il bio.

Ma cosa significa gelato bio? La differenza sta nelle materie prime utilizzate che, per almeno il 95% ottenute senza l’uso di sostanze di sintesi: zucchero di canna (grezzo piuttosto che integrale), latte, panna, frutta fresca e secca o cacao, devono provenire da agricolture biologiche certificate. Non sono ammessi ogm, additivi (tranne quelli ritenuti innocui dalla Commissione Europea ed indicati in apposite liste), aromi sintetici (tra questi è ammesso esclusivamente l’impiego di sostanze aromatizzanti e preparazioni aromatiche naturali) e coloranti di sintesi (i rari coloranti sono di origine naturale, come l’estratto di barbabietola). Come stabilizzanti via libera a sostanze naturali come agar-agar, farina di carrube o semi di guar, ed emulsionanti come la lecitina che, per dare volume all’impasto, è sostituita al tuorlo. Vietato l’uso di stabilizzanti come polisorbati, esteri, acidi grassi, o mono e digliceridi degli acidi grassi. E il prodotto finale necessita di una certificazione

sull’intera filiera da parte di un organismo riconosciuto. La garanzia di trovarsi di fronte al biologico è data dall’etichetta, che deve esserci sia in caso di prodotto fresco che trasformato.

Essa deve riportare la dicitura ‘prodotto da agricoltura biolo- gica’ e non semplicemente ‘prodotto biologico’. I soli prodotti che possono ottenere la certificazione sono quelli con almeno il 95%, di ingredienti ottenuti da agricoltura biologica (il restante 5%, deve provenire da sostanze permesse da discipli- nare).

La stessa etichetta è accompagnata da uno dei nove marchi rilasciati dagli organismi di controllo autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e deve anche contenere il nome e l’indirizzo del produttore e del preparatore di prodotti trasformati. Facoltativamente, il produttore può inserire il logo della UE sui prodotti biologici. Inoltre, quando il contenuto in ingredienti biologici è compreso tra il 70 e il 95% è necessario riportare in etichetta la percentuale esatta di ingredienti certi- ficati e precisare la loro tipologia nella lista degli ingredienti.

La certificazione rappresenta per il cliente la sicurezza di un

processo produttivo sotto controllo e tutto ciò che è biologi-

co viene percepito come etico, rispettoso nei confronti della

natura e dell’essere umano. Valori che diventano ottimo

strumento di comunicazione. In linea con il mercato, sono

sempre di più le aziende produttrici che si stanno adeguan-

do, mettendo in commercio prodotti certificati, adatti alle

nuove esigenze. Su questa scia nasce l’agrigelateria, il punto

di incontro tra agriturismo e gelateria artigianale, gestita

dagli stessi agricoltori che ricavano materia prima per un

prodotto artigianale e a km0. E poi si arriva al biodinamico,

ulteriore passo avanti: viene usato un solo stabilizzatore, la

farina di guar (contro i 48 utilizzabili nel convenzionale e i 12

nel bio); sono vietati gli sciroppi di glucosio, fruttosio e mais,

e gli emulsionanti (nel bio è concessa soltanto la lecitina). E

bisogna seguire le stagioni: trionfo di frutta in primavera ed

estate, castagne, mele, agrumi e creme a base di latte di muc-

ca munta “il loco” quando arriva il freddo.

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Silfer è un marchio di proprietà

Pad. B1 • Stand 146 Rimini • 17-21 gennaio 2015

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CAMPINA

In questo momento, nel comparto della gelateria, sono in atto cambiamenti che vanno al di là delle periodiche tendenze che di tanto in tanto muovono il mercato. L’interesse verso prodot- ti provenienti da agricoltura biologica è un fenomeno ormai consolidato. Benché alcuni possano pensare che si tratti di una tendenza destinata a “sgonfiarsi” rapidamente, in realtà siamo di fronte ad un cambiamento che tocca una filosofia di vita.

La ricerca di ingredienti il più possibile naturali o semplici porta inevitabilmente a richiedere ciò che viene prodotto nel rispetto dell’ambiente. La scelta verso un ingrediente da agricoltura biologica piuttosto che uno convenzionale si sposa meglio con l’idea stessa dell’artigianalità, della vicinanza al territorio e del rispetto di altri operatori artigiani. Il cliente stesso è più attento a cosa finisce nel proprio piatto e di conse- guenza anche nel cono gelato. Questo non significa però che domani tutti i gelatieri sceglieranno di utilizzare solo prodotti

biologici o che le gelaterie dovranno essere certificate. Quello che sta succedendo è che i più attenti stanno indirizzando le proprie scelte verso ciò che fa bene. Il futuro del gelato è nell’integrazione delle proprie ricette con prodotti salutistici e funzionali. Questa tendenza si può naturalmente sposare con i prodotti biologici che diventeranno la prima scelta, insieme ai prodotti del territorio, quando non saranno coincidenti.

Per completare il discorso direi di non confondere il biologico con il biodinamico. Quest’ultimo termine è riferibile ad una tendenza basata su discutibili pratiche prive di solide basi scientifiche. Il termine biodinamico viene spesso utilizzato per donare un’aura soprannaturale a sistemi di produzione di tipo biologico. Si tratta di un’efficace operazione di marketing, utile solo per aumentare i prezzi al consumo finale di prodotti che vantano caratteristiche qualitative non misurabili e spesso non migliorative rispetto alla produzione biologica.

Biologio e biodinamico sono il futuro, la necessità per vivere bene sia da un punto di vista morale che alimenta- re. Sono anni che mi spendo per dare visibilità ai piccoli produttori, spesso anche in un grido disperato di amore e dolore. Da sempre faccio informazione non solo inerente il gelato ma anche la pasticceria: fare cultura è una neces- sità, soprattutto in terre “difficili” come la mia, ossia il Ci- lento, dove la riscoperta della tradizioni, la certificazione e rivalutazione di diversi prodotti, ha permesso un risveglio ed un’attenzione al territorio importante. La gente inizia

a capire, ad essere più informata e sensibile a determinati argomenti, come il rispetto per l’ambiente in cui vive, la provenienza del cibo che acquista: il tutto a favore di una nuova cultura e una maggiore consapevolezza che svilup- pa rapporti veri di amicizia e condivisione, fondamentali in una società votata all’individualismo e al consumismo.

Ultimamente sto lavorando sulla riscoperta di frutti anti- chi come quelli della macchia mediterranea che utilizzo, ad esempio, variegandoli con il gelato al latte di capra:

sfrutto spesso i miei gelati per dare dignità e visibilità a

Roberto Lobrano

Crivella Enzo

Roberto Lobrano con Milena Novarino al Sigep .

Enzo Crivella con l’agripanettone.

Autore di “Gelato Business – Start up e marketing innovativo in gelateria”

www.icerock.it

Crivella Gelati & Dessert

Sapri, Sa,Costa del Cilento

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La scelta naturale per tutte le applicazioni di pasticceria e gelateria.

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AGRIMONTANA

Abbiamo scelto di non fare il biologico per coerenza e corret- tezza: siamo trasformatori della nostra materia prima, lavo- riamo onestamente e correttamente in agricoltura conven- zionale. Sicuramente il biologico è una tendenza e qualcuno ne ha fatto una bandiera: è una scelta, non sempre facile da percorrere, che parte da sani e giusti principi e che sempre più si avvicina ad una concezione di vita eco-sostenibile in- seguita da molti. Chi è produttore e trasformatore di materie prime, come noi, paradossalmente si trova più in difficoltà del gelatiere “convenzionale” che deve solo trasformare i prodotti bio, acquistati da altri, con un costo decisamente inferiore a chi sviluppa l’intera filiera.

Noi facciamo un gelato semplice e corretto, con materie prime sane e di stagione. Abbiamo iniziato nel 2001, quando l’attenzione era posta soprattutto su forma e struttura del gelato: siamo andati contro-tendenza, proponendo un gelato magari meno strutturato, ma senza aggiunte per renderlo soffice, né aromi comuni per tutti i gusti. Usiamo il nostro latte di alta qualità con il vantaggio di avere un prodotto che non è né microfiltrato, né cotto o ricotto, con la digeribilità di un pastorizzato una sola volta, e l’assoluta freschezza (dalla stalla al laboratorio percorre 800 m). Il gusto è diverso, più vivo, ma è anche vero che l’industria, oggi con una tecnolo- gia sempre più avanzata, è in grado di raggiungere risultati sorprendenti. La stessa, inoltre, ha un margine di manovra che sono i coadiuvanti tecnici che non è tenuta a dichiarare e, proprio questo margine di legislazione, consente a chi pos- siede tecnologie all’avanguardia di aggiungere quelle piccole quantità che fanno la differenza: a noi artigiani non resta che piccoli produttori, sia per dimostrare come frutti sponta- nei e spesso dimenticati possano essere una valida alter- nativa nel gelato artigianale sia per dare loro, in questo momento critico, la possibilità di continuare a produrre.

Non dobbiamo dimenticare che è grazie a piccoli impren- ditori agricoli o associazioni che si stanno riscoprendo varietà dimenticate ma pregiate, con un avvicinamento naturale al concetto di biodinamico che non è altro che la memoria di un popolo e del suo territorio. Seguendo que-

sta linea, insieme ad un contadino campano, per l’evento

“I grandi panettoni della Campania”, svoltosi in dicembre al Caffè Gambrinus di Napoli, abbiamo realizzato un agri-panettone (l’impasto è una ricetta di Iginio Massari) con farina di grano “carosello” a lievitazione naturale con gelato di ricotta di capra e fico bianco del Cilento. Adesso sono concentrato sul corbezzolo, frutto spontaneo dalle numerose proprietà con il quale sto cercando di realizzare un liquore.

Alfonso Burzio

Sopra Esterno cascina.

A fianco Coppa fragola.

Agrigelateria San Pè Poirino, To

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CAMBIA IL GUSTO, NON LA SOSTANZA.

CINQUE CRU, UNA BASE UNICA.

NON LA SOSTANZA.

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Seguici su: www.domori.com cioccolatodomori | www.agrimontana.it Agrimontana La supremazia del cioccolato Domori incontra la nuova base Agrimontana. Frutto di una lunga ricerca finalizzata ad ottenere un prodotto autentico e professionale, ecco finalmente un coadiuvante tecnico per gelato al cioccolato che, pur nel rispetto dell’assoluta naturalità, garantisce struttura, palatabilità, equilibrio e cremosità ad un gelato secondo Agrimontana.

Sur del lago

del Venezuela Sambirano

del Madagascar Apurimac

del Perù Morogoro

della Tanzania Arriba al latte

dell’Ecuador

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PARIANI

Realizzato con vero ciocco- lato fondente e cacao crudo, Cuzco Fondente Crudo è la nuova referenza della linea di preparati per gelato Giuso. Permette di ottenere un prodotto caratterizzato dalla tipica lieve acidità della materia prima e un colore marrone non troppo scuro, combinando al tempo stesso l’esigenza dettata dal gusto e quella nutrizionale.

Il cacao crudo conserva importanti nutrienti quali il magnesio, presente in elevata quantità, e altri minerali; elevati livelli di antiossidanti, tra i quali i polifenoli e i flavonoidi;

enzimi ed amminoacidi con in primis l’arginina, l’anan- damide e le feniletilamina, dalle proprietà benefiche per la concentrazione mentale e contro la depressione. Esso si ricava da fave trattate con un processo produttivo a temperature “gentili”, che permette di mantenere immutate le caratteristiche

organolettiche della materia prima di origine e le pregiate sfumature sensoriali. A diffe- renza del tostato secondo il processo tradizionale, il crudo ha un colore più chiaro e non ha retrogusto amaragnolo, ma una maggiore acidità che risulta gradita a molti.

Sin dal lancio nel 2006, la li- nea Cuzco si è imposta grazie all’uso di ingredienti naturali, che non prevedono grassi ve- getali, ed un’alta percentuale di cioccolato in ricetta. Può contare su un procedimento esclusivo brevettato da Giuso che permette di ottenere il preparato con vero cioccolato in polvere, Cioccolato Bianco, al Latte, Gianduia, Fondente, Fondente Superior, Extra Fon- dente Nero, Fondente Origine sono semplici da lavorare e bilanciare, con la possibilità di personalizzazione sia nella ricettazione base che nella composizione di vaschette creative.

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Il piacere del cioccolato

diventa nutriente Come tu la vuoi…

A doppio gusto

Presente sul mercato delle apparecchiature per il freddo dal 1959, Staff Ice System punta a stupire grazie ad una nuova macchina che si propone di rivoluzionare il modo di lavorare in laborato-

rio. Progettata con un occhio di riguardo verso le donne artigiane, è caratterizzata da scelte progettuali originali, che verranno via via svelate nei prossimi mesi.

www.staff1959.com

Ormai da 4 anni Twin, la prima macchina decorativa a doppio gusto per il cioccolato

“da passeggio” di FBM, in- contra il favore dei gelatieri.

Dal Brasile all’Ungheria, dalla Germania passando per Spagna e Italia, è “la macchi- na da esposizione pensata

per le gelaterie all’aroma di cioccolato”.

La presenza di due vasche esalta l’impatto estetico affiancando, all’effetto olfat- tivo, quello visivo: i due colori del cioccolato si contrap- pongono e si completano. La macchina può “doppiamen-

te” decorare i prodotti da banco, preparare bicchierini e tazzine di cioccolato puro, variegare cialde, coppette e coni gelato.

Il doppio sistema blocca flusso a pedale aiuta nel do- saggio della quantità deside- rata, cosi come nella pulizia del servizio. L’inversione del senso di marcia della coclea consente lo svuotamento del cioccolato in vasca per una rapida ripartenza. Il basso consumo energetico ne permette l’uso continuo.

Il design moderno le permet- te di integrarsi nei vari ban- coni, potendo anche scom- parire nell’arredamento, cosi come messa in mostra in un angolo del locale, visibile e raggiungibile. “La tendenza

dei locali moderni di offrire una varietà completa di gu- sti, dal gelato alla pasticceria fino alla biscotteria, si arric- chisce quindi di una nuova tentazione: il cioccolato”.

boscolo.it

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Pariani sarà presente al SIGEP stand A7 n° 190

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Sicilia

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Dal salato al dolce

Nel segno dell’internazionalità, un ventaglio di delizie fredde salate, pensate come originali proposte da aperitivo, a cui si

affiancano due golose coppe dolci

Un piatto elegante che presenta il pesce crudo in modo insolito. Il sentore di anice conferito dal finocchio bilancia la dolcezza dello scampo e la combinazione dei due sapori è esaltato dall’acidità dell’arancia. L’idea è perfettamente

‘traducibile’ anche con altri crostacei come i gamberi oppure gli astici.

Sorbetto di finocchio

base sciroppo 50% . . . g 375 grandi bulbi di finocchio (servono 375 g di succo). . . n.3 Lavare e mondare i finocchi (conservando le foglie o “barbe”) e passarli alla centrifuga, unire il succo estratto alla base scirop- po e trasferire il composto nella gelatiera. Mantecare secondo le istruzioni del produttore per la preparazione dei sorbetti.

Pavé di scampi e arance

scampi. . . g 300 arance . . . g 200 finocchi. . . n 2 olio extravergine di oliva

qualche stelo di erba cipollina sale e pepe di mulinello

Rimuovere le teste e i carapaci degli scampi, eliminare il filo intestinale e tagliarli a pezzi. Pelare le arance al vivo, separare i segmenti e riservarne almeno dodici per la guarnizione. In una ciotola, unire la polpa di scampi e quella delle restanti arance, tutte e due tagliate a pezzetti. Condire con sale, pepe, olio extra- vergine di oliva e erba cipollina. Dividere il composto in quattro porzioni uguali, disporre ciascuna tra due fogli di pellicola alimentare e battere leggermente per creare uno strato sottile e uniforme. (Un quadrato in acciaio può aiutare a dare una forma regolare al battuto). Lavare e mondare il finocchio, tagliarlo a metà nel senso verticale e affettare con una mandolina.

Base sciroppo al 50%

acqua. . . g 455 zucchero semolato. . . g 285 sciroppo di glucosio. . . g 180 farina di semi di carrube (facoltativa). . . ....g 8

Denis Buosi

Pavé di scampi crudi e arance con sorbetto al finocchio

Per 6 persone Preparazione 15’

Mantecatura 20’

Difficoltà media

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Mescolare lo zucchero e lo sciroppo con l’acqua. Nel caso in cui si decida di utilizzare la farina di semi di carrube, è neces- sario stemperarla prima con 100 g di zucchero semolato.

In una casseruola, portare il composto a 85°C e lasciare cuocere per circa 2 minuti per assicurare che gli zuccheri si sciolgano completamente. Raffreddare lo sciroppo rapida- mente, immergendo la casseruola in una bacinella di acqua e ghiaccio. Lo sciroppo può essere conservato in frigorifero in una bottiglia chiusa per 3-4 giorni.

Presentazione – Rimuovere il foglio di pellicola superiore e capovolgere la preparazione sul piatto di portata. Sormontare con qualche segmento di arancia, sottilissime fettine di finoc- chio crudo e una pallina di sorbetto. Completare con qualche barba di finocchio.

Denis Buosi - www.buosi.it tratto da “Gelato, sorbetti e dolci ghiacciati”

Bibliotheca Culinaria - www.bibliothecaculinaria.it foto Francesca Moscheni

ostriche sgocciolate. . . g 500 panna liquida. . . g 300 latte in polvere. . . g 100 tuorli. . . g 50 miele. . . g 150 acqua di ostrica. . . g 500 gelatina di pesce. . . g 4 totale. . . g 1.604 Sbollentare insieme tutti gli ingredienti. Mixare ed aggiusta-

re di sale e pepe. Raffreddare il composto nel ghiaccio e man- tecare. Appena il gelato è pronto, distribuirlo sulle conchiglie raffreddate servendosi di un sac à poche con bocchetta Saint Honoré e riporre in congelatore. Preparare il vassoio per il servizio disponendovi scaglie di alghe essiccate, sale grosso e lamelle di limone. Collocare le ostriche e completare con alghe brune wakame. Servire con vino bianco secco.

Gérard Taurin www.gerard-taurin.com

Impiegare ostriche numero 1 o 2, a seconda della stagione: il quantita- tivo totale può variare da due a tre dozzine. Le ostriche in Bretagna e

Normandia vengono classificate secondo le loro dimensioni, in una scala che va dall’1 (le più grandi al 4 (le più piccole).

Gérard

Taurin Gelato alle ostriche

su letto di alghe

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MARTELLATO

Nel XIX secolo i fratelli Louis ed Auguste Bravais, bota- nico il primo e cristallografo il secondo, osservarono che in alcune piante le foglie ed i petali si dispongo- no secondo una spirale vegetativa che garantisce un utilizzo ottimale della luce solare. Tale angolo corrisponde alla Sezione Aurea, definita nei secoli la proporzione perfetta. Già conosciuta al tempo degli Egizi ed utilizzata in tutte le epoche quale esempio capace di conferire intrinsecamente bellezza alle fi- gure, l’applicazione trova forma nel Rettangolo Aureo attraverso la successione numerica del matematico pisano Fibonacci. Da questi spunti nasce l’entrée e la scelta di utilizzare la flessibilità progettuale dell’Ha- nex (composto da due terzi di minerale di roccia e un terzo di metilmetacrilato, ndr), quale materiale per la disposizione delle preparazioni sul supporto.

Zuppa di grana padano con gelato al peperone e rosmarino

olio extra vergine d’oliva n.1 Az. Agricola Comincioli. . . g 20 aglio. . . g 10 rosmarino . . . g 10 polvere di zafferano della piana di Navelli (L’Aquila)

Gelato al peperone rosso

peperoni arrosto. . . g 650 acqua di peperone . . . g 250 acqua. . . g 500 latte in polvere. . . g 200

Il fiore dei sapori

2

1

3

destrosio . . . g 310 Giubileo latte. . . g 50 olio extra vergine d’oliva. . . g 35 sale. . . g 5

Acqua di Grana Padano D.O.P. italiano

Grana Padano D.O.P. italiano (20 mesi di stagionatura). . . g 50 acqua. . . g 300 maizena. . . g 24 Miscelare acqua e maizena e scaldare a 70°C. Unire il Grana Padano grattugiato e micronizzare. Scaldare a 60°C.

Pane con lievito naturale aromatizzato all’aglio e rosmarino

lievito naturale. . . g 1250 farina W 280. . . kg 5 acqua. . . kg 3,5 sale. . . g 115 Impastatrice a spirale: 2 minuti in 1a velocità + 7 minuti in 2a velocità. Temperatura di fine impasto 27°C.

Rinfrescare il lievito madre e puntare in cella a 27°C per 2 h.

Preparare un’autolisi di 30 minuti con farina e il 55% di acqua impastando in 1a velocità. Unire il lievito madre, il sale a metà impasto e, lentamente, l’acqua mancante. Lasciare riposare l’impasto per 1 h, spezzare a 500 g. Lievitare per 3 h a 27/28°C.

Infornare con vapore a 220/230°C, poi abbassare di 15°C. Termi- nare la cottura con valvola aperta

Lenticchie e cous-cous ai fiori d’arancio con gelato alla senape e salsa al prez- zemolo

Gelato alla senape

panna. . . g 1100 latte in polvere. . . g 20

1

2

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Diamo il benvenuto ai nuovissimi TRONCHETTI fi rmati Martellato.

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sale. . . g 14 destrosio . . . g 120 senape. . . g 500 aceto. . . g 20 base Giubileo. . . g 50 zucchero. . . g 120 glucosio disidratato. . . g 56 Crema di lenticchie

lenticchie di Santo Stefano di Sessanio. . . g 200 cipolla bionda. . . g 50 carote. . . g 20 sedano. . . g 20 olio extra vergine d’oliva N.1 Az. Agricola Comincioli. . . g 20 acqua

scorza d’arancia

Ammollare le lenticchie per 8 ore in acqua fredda. Stufare gli ortaggi, unire le lenticchie e bollire fino a renderle morbide.

Frullare vigorosamente e regolare la sapidità. Unire l’aroma d’arancia.

Cous-cous

cous-cous. . . g 100 acqua 80°C. . . g 100 sale. . . g 2 Stemperare l’acqua calda nel cous-cous poco alla volta.

Salsa al prezzemolo

vino bianco Franciacorta D.O.C.G.. . . g 200 panna fresca. . . g 350 foglie di prezzemolo. . . g 15 maizena. . . g 3 sale Miscelare panna e vino e bollire fino a ridurre di un terzo.

Regolare la sapidità e frullare vigorosamente con le foglie di prezzemolo. Unire la maizena e scaldare a 70°C. Abbattere la temperatura in positivo e conservare a +3°C.

Gamberi rossi e rosso po- modoro con gelato al for- maggio di capra e cavolfiore

olio extra vergine d’oliva N.1 Az. Agricola Comincioli. . . . g 10 germogli alfa alfa

Gelato al formaggio di capra e cavolfiore

latte di capra fresco intero. . . g 1000 cavolfiore bollito. . . g 250 formaggio fresco di capra. . . g 250 latte in polvere. . . g 80 destrosio . . . g 300 trealosio. . . g 70 Giubileo latte. . . g 50

Estratto di pomodorini datterino

pomodorini datterino. . . g 100

maizena. . . g 8 basilico. . . g 4 Eliminare i semi e l’acqua dai pomodori, passare polpa e pelle nel micronizzatore alla massima velocità per 1 minuto. Unire la maizena a 300 g di prodotto e portare a 70°C, raffreddare con il resto della polpa. Abbattere la temperatura in positivo e conservare a +3°C.

Tartare 58°C/15’ di gamberi rossi

code di gamberi rossi. . . g 300 olio extra vergine d’oliva N.1 Az. Agricola Comincioli. . . g 20 pepe. . . g 0,1 timo fresco. . . g 0,3 limone biologico del Lago di Garda. . . g 0,2 Pulire le code di gambero e tritarle a piccoli pezzi, condire con gli altri ingredienti e confezionare in sottovuoto con spessore di 1 cm. Cuocere a bassa temperatura a 58°C per 15 minuti.

Abbattere la temperatura in positivo e conservare a +3°C.

Croccante ai gamberi rossi

farina di riso. . . g 50 burro di gamberi rossi fuso . . . g 50 albumi. . . g 30 sale. . . g 2 zucchero. . . g 150 Mescolare gli ingredienti e far riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Cuocere in forno a 150°C per 8/10 minuti fino a doratura.

Burro ai gamberi rossi

teste di gamberi rossi. . . g 200 burro. . . g 100 foglie di timo. . . g 0,2 acqua. . . dl 0,5 Cognac. . . g 0,5 sale. . . g 0,5 Rosolare le teste dei gamberi in padella, sfumare con il cognac ed unire il timo ed il sale. Unire l’acqua e lasciare cuo- cere a fiamma bassa per 8 minuti. Unire il burro e spegnere la fiamma. Filtrare, raffreddare ed eliminare le impurità.

Massimo Carnio Stefano Biasini Marco Martinelli Luca Mazzotta team manager Beppo Tonon Coppa del Mondo della Gelateria 2014 www.coppamondogelateria.it

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Giusto Faravelli SpA

Via Medardo Rosso, 8 • 20159 Milano www.faravelli.it • food@faravelli.it

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ERREMME

Una rivoluzione creativa

“IdeaTre è la macchina che opera una rivoluzione nel mondo food retail – dichiara- no in Carpigiani –: reinventa l’architettura del punto ven- dita, rivoluziona i processi e fa show. Sintetizza la produzio- ne, la conservazione e l’espo- sizione delle molte specialità della gelateria artigianale”. La macchina consente infatti di preparare il gelato di fronte al cliente, spaziando dalla frutta fresca alle creme spalmabili al cioccolato e nocciola quali complementi della produzio- ne artigianale di alto livello. Si possono inoltre realizzare sor- betti, granite, mousse, creme pasticcere, marmellate, frutta poché, salse e creme gastro- nomiche, per creazioni sia dolci che salate. La macchina si caratterizza per un design compatto e lineare, con 4 cilindri verticali inseriti nel

tipli (8, 12, 16, 24…) in funzione delle scelte produttive. Ogni cilindro consente di riscaldare fino 105°C e di passare in po- chi minuti fino a –15 °C; ogni modulo di 4 cilindri ha una produzione da 10 a 130 Kg/h,

in un solo metro lineare.

“Il vantaggio assoluto? Il professionista può dedicare la giusta attenzione al cliente – concludono –: spiegare le ricette, incuriosire con le lavorazioni a vista, attrarre

con il “profumo” delle prepara- zioni, fidelizzare e spronare ad assaporare il vasto mondo dolce e salato della gelateria artigianale, della pasticceria di qualità e della gastronomia creativa”.

www.carpigiani.com

Cialde per fare festa

Quale è il miglior gelato con Amarena Fabbri che sia mai stato realizzato? A decretarlo sarà il nuovo concorso che Fabbri 1905 indice nell’anno del centenario del suo pro- dotto simbolo, un traguardo storico per Amarena Fabbri, che i gelatieri in 100 anni hanno saputo interpretare in tanti gusti, dai grandi classici a quelli più innovativi.

ll concorso Gelato 100 e lode chiama a raccolta i gelatieri di tutta Italia, pronti a mette- re alla prova la loro fantasia.

Primo step sarà l’acquisto del kit contenente Amarena Fab-

bri e il materiale necessario a promuovere l’iniziativa. Da lì avrà inizio la sfida: inven- tare il proprio Gelato 100 e lode con Amarena Fabbri, iscriverlo alla competizione e inserirlo nell’offerta della propria gelateria. Sono infatti i consumatori finali a dire la loro. Chiunque assaggia avrà la possibilità di votare il gusto, tramite un semplice sms. Le votazioni potranno essere seguite in diretta, poi- ché la classifica sarà sempre consultabile online, e sono previsti premi sia per chi par- tecipa che per chi vota. Tutti i

clienti delle gelaterie aderen- ti che voteranno per i gusti iscritti al concorso potranno ottenere 1 kg di gelato, da portare a casa subito, mentre i 6 gelatieri che avranno ri- cevuto più voti accederanno alla finalissima che si terrà al Sigep 2016, dove si decreterà l’unico vincitore, il “Gelato 100 e lode”.

Il gusto entrerà così a far par- te della storia di Amarena, celebrando il compleanno, ed il gelatiere vincente potrà ritirare il premio finale: un carretto dei gelati.

www.fabbri1905.com

100 e LODE

Specialista sin dal 1967 nella produzione di qualità, Bussy propone una linea di cialde confezionate ideali per il con- sumo a casa: LE CIALDISSIME.

Presentate al Sigep 2015 in una veste grafica rinnovata anche nel funzionale esposi- tore da banco, arricchiscono

la vetrina e sono disponibili in tre versioni: cialde arroto- late (Le Sigarette), a ventaglio (I Quoretti) e ricoperte inter- namente di cacao fondente (Le Spirulette), in confezioni da 15 o 20 pezzi per un veloce consumo familiare.

www.bussy.it

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